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Ragazzi, siamo al 14 esimo giro! Pensate: da 14 generazioni di
Ragazzi,
siamo al 14 esimo giro!
Pensate: da 14 generazioni di studenti Confindustria Pavia si impegna per
riconoscere i vostri meriti scolastici e far sì che diventino meriti professionali.
Il Premio al merito è ormai divenuto un appuntamento fisso nel calendario della
nostra associazione. È la testimonianza dell’impegno forte e prolungato nel tempo,
da parte del mondo imprenditoriale pavese, nei confronti delle scuole e dei
giovani meritevoli.
Con sempre maggior convinzione diamo il via a progetti di stage, di alternanza
scuola/lavoro, a incontri di orientamento o di formazione, mettendo in campo non
solo risorse economiche, ma anche le competenze e le esperienze di imprenditori,
dirigenti, tecnici delle nostre aziende associate.
***
Oggi vengono premiati 10 laureati e 8 diplomati che hanno concluso il loro
percorso di studi nell’anno scolastico 2014/2015.
Per la prima volta, da quando è stato istituito il premio, abbiamo studenti solo con
110 e lode. Mentre per i diplomati ci sono solo 100/100 (con lode per i primi tre).
Sono davvero onorato di stringere la mano a giovani pavesi così in gamba. E mi
piace ricordare che anch’io avevo ricevuto un riconoscimento dalla nostra
associazione.
Questo territorio ha bisogno di voi.
Lo si legge sui giornali in questi giornali. Grazie anche alla presenza di un’Università
antica e al tempo stesso all’avanguardia, stiamo diventando un polo di attrazione
per multinazionali dell’informatica e della ricerca scientifica più avanzata.
Siete fortunati: vivete in una provincia che può dar lustro a chi è come voi:
meritevole.
Come sempre la scelta dei premiati è stata fatta seguendo un criterio
meritocratico. Come del resto è il nome del premio. E la graduatoria è stata
realizzata tenendo unicamente conto del voto.
Ai laureati va una borsa di studio del valore di 1.500 euro, mentre ai diplomati è
assegnata un riconoscimento di 500 euro.
Abbiamo osservato che due laureati avevano già ottenuto il premio in
precedenza, dopo il conseguimento del diploma di scuola superiore, segno di una
continuità nel tempo che è sicuramente un elemento di grande rilevanza.
***
Quello che mi preme consigliare a voi ragazzi è di non sedervi sugli allori. Questo
riconoscimento, al contrario, deve rappresentare un incentivo a proseguire su
questa strada, che è costituita da una concatenazione di successi ottenuti, e
successi da raggiungere.
Il successo e il merito hanno una precondizione irrinunciabile: la formazione. O
ancora meglio la preparazione. Quando diciamo che non si smette mai di
imparare, forse non diamo il vero peso all’essenza che è nascosta dietro questo
luogo comune. Per essere capaci, innovatori e realizzatori di progetti, se non
addirittura di sogni, non possiamo smettere di studiare.
In qualsiasi professione è richiesto un aggiornamento quotidiano.
Il mondo ha assunto una velocità che, forse, stentiamo a percepire. Voi ragazzi
sicuramente avete una maggiore sensibilità su come e quanto celermente le cose
si trasformano. Tuttavia non bastano le intuizioni.
Bisogna studiare, aggiornarsi e mettere in pratica quanto si è imparato.
***
Tempo fa il Corriere della Sera parlava di voi classificandovi come la
“Generazione Z”: i veri nativi digitali, venuti al mondo nel pieno degli anni
Novanta.
L’articolo diceva che si tratta di una generazione che non ricorda un tempo senza
social media. “È cresciuta con l’iPhone (2007), al posto delle parole usa gli emoji e
i Vine di 6 secondi, videochatta con FaceTime. Invece Facebook è da vecchi (nel
2014 il 25% dei 13-17enni l’ha lasciato), Instagram rischioso: un selfie audace può
dar popolarità, ma danneggiare le prospettive di carriera. Meglio app non solo
più veloci, ma che promettono la privacy. Secret, Whisper, per gossippare
nell’anonimato; Snapchat, che elimina i messaggi dopo alcuni secondi. Il loro
incubo è la geolocalizzazione”.
I giornalisti, si sa, esagerano con le classificazioni sociologiche. Che spesso hanno
vita breve.
Tuttavia l’articolo mi ha fatto riflettere.
Per essere meritevoli, bisogna essere preparati, per essere preparati bisogna essere
veloci, per essere veloci, bisogna disporre di una competenza tecnologica
altamente sofisticata.
Tutto qui? Non credo.
Al contrario, penso che ci sia di più, tra voi, di una semplice elencazione di social
network e applicazioni.
Io sono sicuro che le vostre lodi e i massimi punteggi ricevuti siano radicati in
qualcosa di più.
Non sto parlando soltanto di valori. Morali, etici…
No, sto parlando di capacità umane. Sto parlando di intelligenza e soprattutto
curiosità. Ovvero doti che nessun “device” può dare.
E uso “device” non a caso. Tendenzialmente non mi piace sporcare l’italiano con
troppe parole straniere. Ma “device” questa volta ha un perché. In inglese vuol
dire “dispositivo, strumento, congegno”.
Ebbene chi è meritevole non è schiavo di uno strumento. Bensì lo utilizza nel modo
più adeguato ai suoi fini e per la realizzazione dei propri progetti.
Chi è meritevole non è vincolato a un congegno. Al contrario, fa ricorso al proprio
ingegno, perché il congegno gli torni ultile e vantaggioso.
Ricordatevi questo, allora: siate umani! Perché, come dice papa Francesco, per
quanto internet sia un dono di Dio, non basta. Siete prima delle persone.
Le persone si pongono delle domande, fanno delle ricerche, sognano.
Del resto, come dice ancora quell’articolo del Corriere “se molti hanno
l'imprenditoria nel dna, non vogliono cambiare il sistema, ma lavorarci dentro.
Soprattutto pianificano. E a qualcuno ricordano i bisnonni”.
***
Comunque, non voglio annoiarvi con troppi consigli. Oggi per voi è un giorno di
festa e vorrei che con entusiasmo viviate questa giornata e affrontiate il futuro: nel
proseguire gli studi, come nell’iniziare il lavoro.
Quindi vi faccio tutti i miei complimenti. E vi porto anche quelli del presidente
Cazzani, che questa volta non ha potuto partecipare alla premiazione.
Vi auguro anche un sereno Natale e un inizio di 2016 che sia fatto di
intraprendenza e di idee da realizzare.
Bravissimi!
Auguri!
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