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IL DIZIONARIO DEI SOGNI

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IL DIZIONARIO DEI SOGNI
Chiara Marazzina
IL DIZIONARIO
DEI SOGNI
Le immagini
oniriche ci dicono
chi siamo e cosa
vogliamo per davvero
RIZA
Il dizionario dei sogni
Testi: Chiara Marazzina
Editing: Giuseppe Maffeis
Copertina: Roberta Marcante
Illustrazioni: Alberto Ruggieri
© 2014 Edizioni Riza S.p.A.
via Luigi Anelli, 1 - 20122 Milano - www.riza.it
Tutti i diritti riservati. Questo libro è protetto da copyright ©.
Nessuna parte di esso può essere riprodotta, contenuta
in un sistema di recupero o trasmessa in ogni forma
e con ogni mezzo elettronico, meccanico, di fotocopia, incisione
o altrimenti senza il permesso scritto dell’editore.
Chiara Marazzina - Psicologa e specializzata in psicoterapia. Lavora
come psicoterapeuta presso il Centro Riza di Medicina Naturale.
È docente della Scuola di psicoterapia e cura una rubrica dedicata ai sogni
sulla rivista Riza psicosomatica.
È autrice del libro “Il linguaggio dei sogni” Edizioni Riza.
SOMMARIO
INTRODUZIONE ................................................................... 9
DIZIONARIO DELLE IMMAGINI ONIRICHE DALLA A ALLA Z
• ACQUA ..............................................................................
• AEROPLANO ....................................................................
• ALBERI .............................................................................
• ANGELI .............................................................................
• ANIMALI ...........................................................................
• API .....................................................................................
• AQUILA .............................................................................
• ARMI .................................................................................
• ASCENSORE ....................................................................
• AUTOMOBILE ...................................................................
• BALENA ............................................................................
• BAMBINO .........................................................................
• BARCA ..............................................................................
• BOCCA ..............................................................................
• BORSETTA .......................................................................
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• BRUCIARE ....................................................................... 52
• CADERE ........................................................................... 53
• CAMMINARE .................................................................... 56
• CANE ................................................................................ 57
• CAPELLI ........................................................................... 60
• CARNE .............................................................................. 64
• CASA ................................................................................. 65
• CAVALLO .......................................................................... 69
• CAVERNA .......................................................................... 71
• COLOMBA ........................................................................ 73
• COLORI ............................................................................. 74
• DEFUNTI ........................................................................... 77
• DENARO ........................................................................... 80
• DENTI ................................................................................ 81
• DIAVOLO ........................................................................... 82
• DIVINITÀ ........................................................................... 84
• DOLCIUMI ........................................................................ 86
• DONNA .............................................................................. 87
• ELEFANTE ........................................................................ 89
• FECI .................................................................................. 90
• FIORE ................................................................................ 92
• FIUME ............................................................................... 95
• GATTO ............................................................................... 97
• GIARDINO ........................................................................ 99
• GRAVIDANZA ................................................................... 101
• LATTE ................................................................................ 102
• LEONE .............................................................................. 104
• LUNA ................................................................................. 106
• MONTAGNA ...................................................................... 108
• MOSTRO ........................................................................... 110
• NEVE ................................................................................. 113
• NUDITÀ ............................................................................. 116
• OCCHIO ............................................................................ 117
• PERDERSI ........................................................................ 119
• PESCE .............................................................................. 122
• PIETRE PREZIOSE .......................................................... 125
• PORTA ............................................................................... 129
• RAGNO .............................................................................. 131
• RANA ................................................................................ 134
• SANGUE ........................................................................... 135
• SCARPE ............................................................................ 136
• SERPENTE ....................................................................... 139
• SPECCHIO ........................................................................ 141
• STELLE ............................................................................. 142
• TERRA .............................................................................. 145
• TORO ................................................................................ 147
• TRENO .............................................................................. 148
• UCCELLI ........................................................................... 149
• UOVO ................................................................................ 150
• VENTO .............................................................................. 151
• VESTITI ............................................................................. 153
• VOLARE ............................................................................ 155
• ZEBRA .............................................................................. 157
INTRODUZIONE
N
avighiamo tra le immagini primordiali, che abitano dentro di noi, che sono noi.
Ragni, serpenti, leoni, fiori, montagne, sono i
mattoni della nostra anima e in sogno ci vengono a trovare. Le immagini oniriche non vogliono le nostre spiegazioni, ma chiedono di raggiungere la superficie del nostro
essere e di farci vedere che esistono.
Queste immagini sono vive e forse sono gli anticorpi di cui
abbiamo bisogno per la nostra salute psichica; ci ricordano
che la realtà in cui viviamo è solo un punto di vista.
È molto noto il racconto del filosofo cinese Chuang-tzu, che
sogna di essere una farfalla; al risveglio si chiede, confuso:
«sono un uomo che ha appena sognato di essere una farfalla, o una farfalla che sta sognando di essere uomo?». Secondo il taoista niente separa l’uomo dalla farfalla: entrambe
sono prima di tutto immagini che danzano nel cosmo.
A questo servono i sogni, a capovolgere la nostra vita psichica, a scoprire i mondi sottili che ci abitano e che sanno
più cose di noi. I sogni non vanno spiegati razionalmente,
ma tenuti come presenze sul nostro comodino, come compagni di viaggio, come amici della notte. Mentre faccio
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colazione tengo al mio fianco l’immagine della tigre che è
venuta a trovarmi nel cuore della notte e che mi ha spaventata. Così porto nella vita diurna il regno della notte.
Di che cosa posso mai avere paura se una tigre veglia su di
me mentre faccio colazione?
Così i sogni, nei frammenti che ci appaiono alla coscienza,
diventano i nostri guardiani, o meglio, i nostri custodi.
Chi porta con sé anche di giorno il regno della notte non
avrà più paura delle minacce del mondo reale, perché Hermes, il dio dei sogni, è anche il dio della medicina, della
cura e della guarigione.
I sogni ci introducono nell’avventura misteriosa della vita:
tenere un quaderno sul comodino per scriverli al risveglio è
forse il miglior farmaco che si può assumere per combattere
l’aridità e l’ipercontrollo così caratteristici di quest’epoca.
Se sogniamo le montagne, di colpo l’anima si eleva verso
l’alto, tra le grandi altezze dell’energia sottile, dove vive
lo spirito. Anche se conduciamo un’esistenza “terra terra”,
sogniamo le vette innevate, perché il nostro inconscio ci sta
portando là dove mai la mente razionale avrebbe voluto
avventurarsi. Tutto questo esprime un’esigenza profonda.
Il panettiere mi racconta un sogno in cui sta seduto felice tra le nuvole sulle montagne, dopo essersi arrampicato senza alcuna fatica. I piani alti dell’anima lo stanno
chiamando. Non gli basta una vita lavorativa di successo,
anche se faticosa. Il suo negozio funziona bene, i soldi arrivano, può dirsi realizzato nella terra, ma il cielo azzurro,
simbolo della spiritualità, lo chiama.
Il suo Io fa il pane tutti i giorni, ma la sua anima sembra
esprimere l’esigenza di un nutrimento più spirituale.
Che vita può mai essere se viviamo solo nel reale?
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INTRODUZIONE
In questo libro sono elencate le immagini e le figure che di
solito popolano i nostri sogni. Alberi, fiori, animali, persone e situazioni che si presentano nel palcoscenico della
nostra coscienza notturna, assopita nell’oblio del sonno.
A volte nel sogno voliamo, altre volte navighiamo o nuotiamo, oppure ci troviamo immersi in labirinti inestricabili, o ancora sull’orlo di un baratro o vicino al fuoco.
Le immagini oniriche vivono in spazi diversi da quelli
della nostra vita quotidiana, in altri saperi, in “altre certezze” dell’anima. «Fai pure scelte sbagliate - sembrano
dirci i sogni -, immergiti quanto vuoi nell’apparenza, nella moda, ma ricordati che c’è un’energia preziosa, sottile,
che veglia su di te».
I sogni che contano vengono sempre dalle radici dell’essere,
dove il tempo non esiste e dove lo spazio conosciuto viene
completamente deformato. Nei sogni ci sono mostri, cavalli
che volano, immense praterie, corpi che s’ingrandiscono o
rimpiccioliscono. Nei sogni le cose appartengono a un’altra Verità dell’Essere: parlano lo stesso linguaggio dei miti,
delle leggende e delle fiabe, depositato nel DNA dell’anima.
Il ragno che è venuto a trovarti questa notte non è l’insetto
che vediamo sui muri e che ci provoca un certo ribrezzo.
No, è la creatura che tesse una geometria perfetta, è la capacità di dare ordine alle cose.
Quando sogniamo i ragni con le loro ragnatele, stiamo sognando l’archetipo della creazione, la miracolosa geometria che il piccolo insetto produce secondo un sapere innato.
Sognare il ragno è entrare nella casa della creazione del
mondo e quindi di noi stessi.
Magari la nostra vita è disordinata, scompaginata, caotica, ma quando sogniamo il ragno l’inconscio ci dice che
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stiamo entrando nelle regole dell’ordine assoluto. Mentre ci
affaccendiamo a riordinare la nostra vita, l’immagine di
questo piccolo insetto ci porta in un’altra energia, nel luogo
dove si sta costruendo la vita che scorre in noi.
Per questo gli antichi dicevano che sognare un ragno porta
fortuna; nel pensiero indiano il ragno viene considerato
una vera e propria divinità.
I sogni vengono da quelle aree del cervello intessute di
un’energia cerebrale più sottile, che vive agli antipodi del
nostro Io e che crea incessantemente la nostra struttura più
profonda, dove vive il nostro Sé, il nucleo, il centro di ciò
che realmente siamo. Ma poiché il nostro nucleo, come le
radici delle pianta, ama restare invisibile, così i sogni non
si palesano completamente alla nostra consapevolezza ma
solo in piccoli frammenti di luce.
Chissà quanti triliardi di immagini danzano nel nostro
inconscio, danzano nelle nostri notti, di cui ricordiamo solo
un frammento che chiamiamo sogno.
Il sogno contiene altri milioni di cose, che ci sfuggono perché la nostra mente definita vede solo il dettaglio e il particolare. Il miglior atteggiamento nei confronti di queste
energie celesti che ci vengono a visitare durante la notte è
quello dell’accoglienza.
Accolgo il fiore che ho sognato questa notte e rivivo la sua
immagine durante la giornata, quando mangio, quando
mi vesto, quando faccio l’amore.
Rivedere durante il giorno, senza che questo diventi un’ossessione, ciò che è apparso nella notte significa da un lato
fare amicizia con le immagini, e dall’altro vuol dire farsi
portare da loro.
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INTRODUZIONE
Non sarà più la stessa la mia vita se ogni tanto nella giornata immagino la gatta che mi è comparsa in sogno.
I sogni sono immagini archetipiche, sono gli Dei che governano il mondo, per questo non sanno che farsene del nostro
sguardo limitato.
Certi sogni hanno la dignità di Re e Regine che governano il castello della nostra vita e le immagini che vengono
a trovarci di notte sono la nostra guida, la nostra cura, il
balsamo di cui ha bisogno la nostra esistenza, quasi sempre troppo attaccata al reale. Sapere che le figure apparse
durante la notte (una nuvola, un torrente, una sorgente,
una balena, un’edera, una ciliegia, una mela...) vengono
dal nostro profondo per parlarci, ci ricorda che tra noi e il
mondo delle immagini esiste un’affinità profonda.
Questo dizionario dei sogni intende risvegliare il richiamo
profondo che arriva da questo linguaggio per immagini.
Seguendo le suggestioni che giungono dal linguaggio visivo possiamo arrivare a conoscere ogni lato del nostro essere,
anche quelli che ignoriamo.
Ciascuno di noi ha il proprio “lato ombra”, ma ha anche le
proprie “immagini guida” che portano a scoprirlo.
Possiamo imparare a considerare ogni visione onirica come
l’affacciarsi dell’essere che siamo davvero nelle nostre radici e che ci è dato di vedere solo per pochi istanti.
Leggendo questo dizionario si può trovare in tutti i sogni,
anche in quelli apparentemente più strani e incomprensibili, un frammento di quella fonte di “insegnamento” che è
il regno della notte.
Senza sogni non possiamo vivere e se li facciamo entrare
dolcemente nella nostra vita diurna avremo dei compagni
di viaggio che non tradiscono mai.
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BAMBINO
Il bambino è il simbolo di quella parte di personalità
che conserva caratteristiche legate al mondo infantile
come creatività, giocosità, spontaneità ed innocenza,
ma anche vulnerabilità e bisogno di accudimento.
Nel 1912 Jung fu il primo a parlare di “Puer aeternus”,
ossia fanciullo eterno, che rappresenta quella parte di
infanzia che abbiamo relegato nell’inconscio, per poter assumere le caratteristiche tipiche di un adulto responsabile, conformi alle aspettative sociali.
Spesso però i ruoli che ci imponiamo arrivano a soffocare questa “parte bambina” che sopravvive in noi ma
resta inespressa e soffocata.
Allora ecco che intervengono i sogni, i quali permettono all’Io cosciente di recuperare quell’aspetto vitale indispensabile per evadere dalla routine e risolvere
molti problemi del quotidiano.
Emerge un lato nuovo di noi - In genere sognare dei
bambini significa che stanno emergendo nuovi lati
della nostra personalità, oppure che stiamo “partorendo” un nuovo progetto creativo. Se il bambino che
appare nelle immagini oniriche ha un aspetto sereno,
questo preannuncia una maturazione in chi sogna; se
invece tale bambino è triste o abbandonato, indica la
presenza di un turbamento nel sognatore.
L’archetipo del Fanciullo può avere anche una connotazione negativa, un aspetto ombra che è stato preso in
esame da Marie-Louise von Franz.
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Il bambino manifesta infatti anche un lato distruttivo
che si esplica nell’infantilismo, ossia lo sfuggire alle responsabilità della vita, l’essere dipendente dagli altri e
incapace di prendere decisioni.
Accogliere il “fanciullo interiore” - Importante diventa quindi conoscere il proprio “bambino interiore” nelle sue varie sfaccettature, creare un contatto con
la sua energia, per recuperarne le qualità ed ampliare
così la propria consapevolezza ed esperienza personale. Questo è possibile se impariamo a dare un volto e
ad accogliere sensazioni che spesso ci pervadono senza
alcun motivo: il senso di vuoto, l’inquietudine, la paura
dell’abbandono o il bisogno spasmodico di attenzione.
Un preannuncio di buona sorte - Secondo gli antichi interpreti la visione di un bambino in sogno lascia
intravedere guadagni, riuscita e competitività; simboleggia tutto ciò che è pronto per essere portato a
compimento. Secondo la tradizione, quando nel sogno
compaiono bimbi altrui, la situazione è favorevole solo
se tali fanciulli sono di bell’aspetto; se invece sono fragili, preannunciano malattie. Felicità e fortuna ci attendono se sogniamo di giocare con un bimbo.
L’interpretazione popolare considera il fanciullo simbolo di desiderio di maternità o paternità; un segno
positivo è ritenuto il sognare di tenere per mano o in
braccio un infante o allattarlo al seno.
È di cattivo auspicio vedere molti bimbi insieme; l’identificarsi nel bambino del sogno è sintomo di infantilismo e quindi presagio di insuccesso.
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