Se oggi un enologo inizias- se ad abbonire botti o bar
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Se oggi un enologo inizias- se ad abbonire botti o bar
CANTINA ATTREZZATURE La botte pulita S e oggi un enologo iniziasse ad abbonire botti o barrique nuove secondo le antiche e collaudate pratiche di cantina, che prevedevano lavaggi continui con acqua, sale da cucina o acido tartarico, rischierebbe l’immediato licenziamento. Al massimo potrebbe usare acqua tiepida, neppure un po’ di soda. LORENZO TABLINO Solo in caso di acquisti di recipienti di legno usati si utilizzano zolfanelli per creare ambienti ricchi di anidride solforosa. Dosaggi: in genere uno zolfanello ogni 10 ettolitri di capacità. Si può usare anche solforosa liquida in soluzione acquosa, oppure gassosa. L’amarcord sopra citato evidenzia i problemi d’igiene del legno, ai fini di una perfetta sanità del recipiente, correlata a un’ottimale conservazione del vino. In merito si distinguono due possibili casi, descritti nei paragrafi che seguono. Botti con presenza di fioretta e acetobatteri Occorrono lavaggi con acqua fredda, meglio con un po’ di pressione, per rimuovere i tartrati. Alcuni enologi usano acqua tiepida ma è comunque bene evitare alte temperature. Riguardo alla fioretta, in primavera occorre togliere il velo bianco, che in certe annate può essere rilevante. Si utilizza un apposito attrezzo, o un aspiratore, e si lavano bene e si igienizzano con cotone imbevuto di alcol etilico ambedue le parti (interna ed esterna) della portella di cocchiume, se esiste. È ben noto ai cantinieri che le botti prive di detta apertura producono poca fioretta. Per gli acetobatteri occorrono lavaggi con sanitizzanti adatti. Ogni enologo ha la sua ricetta ma in genere si usano detersivi sequestranti ad azione multipla – pulente, detartarizzante e sanitizzante – che sostituiscono la soda Solvay di storica memoria. Citiamo permanganati, polifosfati, sali quaternari d’ammonio, acidi minerali. Occorre precisare che i trattamenti citati presentano forti limiti o perplessità: l’azione fungicida è dubbia per 58 VQ NUMERO DUE - APRILE DUEMILA14 molti composti, l’effetto sul legno vare al legno vergine, è un’ottima pratica sul piaRIEMPIRE ha qualche controindicazione. no enologico e può essere ripetuta due volte PRIMA Aggiungiamo subito che l’atsu grandi botti. I Brettanomyces penetrano POSSIBILE tuale tendenza di molte cannel legno anche per 1 centimetro, per cui Terminata la pulizia occorre sempre tine verso un’enologia sostein piccoli recipienti la stasatura aiuta reasciugare bene il legno e poi solforare, quindi chiudere bene. È opportuno nibile, o meglio la sensibilità lativamente. che una botte resti vuota per un peverso tematiche ambientaL’utilizzo dell’ozono porta a risultati variabiriodo limitato, massimo due mesi. li generali e territoriali, pone li in funzione del livello di pulizia della botCon tempi maggiori, prima del riempimento è necessario problematiche riguardo all’utite; può lasciare residui e non è penetrante. lavare di nuovo. lizzo dei prodotti citati. Di fatto si Anche i raggi ultravioletti non sono penetrantende a utilizzare sempre meno additi, mentre gli ultrasuoni – che in teoria darebbero tivi chimici in cantina. Altri fattori negatibuoni risultati – non sono di facile uso. Occorre molta vi: la scarsa penetrazione del principio attivo nel legno, acqua, il rumore è intenso. l’uso talora eccessivo di acqua, la necessità del controllo dei residui di lavaggio a norma Haccp e il relativo smal- L’ultima frontiera: i raggi gamma timento dei reflui. L’ultima novità in tema di igiene e sanitizzazione del leBuoni risultati si ottengono con l’acqua calda a 70°C in gno è rappresentata dall’utilizzo dei raggi gamma, molto pressione e anche con vapore acqueo a 110°C per 10-15 penetranti, che non provocano aumento di temperatuminuti. Non dimenticando di andare cauti con le alte ra, non lasciano residui e abbattono la carica microbica. pressioni delle idropulitrici e di non eccedere nei tem- I raggi gamma si utilizzano, con ottimi risultati, da almepi di vaporizzazione, per evitare di compromettere i ca- no 60 anni nell’industria alimentare, farmaceutica e in ratteri ottimali del legno, compresa la perdita parziale altri settori. In enologia e in Italia le prime applicazioni della sua carica aromatica. sui raggi gamma vengono sperimentate dall’azienda bolognese Gammarad nel 2007, seppur limitate a due canBotti inquinate da Brettanomyces tine toscane. Tutti i test condotti hanno verificato che La diffusione dei Brettanomyces in cantina avviene tra- il trattamento è efficace nel ridurre la contaminazione mite l’uva o altri materiali in ingresso; arrivato a desti- microbica. Visti i risultati incoraggianti, la pratica si è nazione, il lievito – rustico e resistente all’alcol, in grado diffusa. A oggi tale tecnica è stata utilizzata da almedi determinare deviazioni organolettiche importanti – no 30 cantine, con funzione curativa e preventiva, dancolonizza materiali vari: botti, barrique, tubazioni, val- do ottimi risultati, correlati all’analisi microbiologica e vole e, in misura minore, cemento e inox. I recipienti di chimica e ai successivi assaggi dei vini (duo-trio test) a legno per loro specifica conformazione si prestano mol- confronto con recipienti sanitizzati con tecniche diverse. to bene a ospitare colonie di microrganismi dannosi. La tecnologia con raggi gamma è consigliata dall’OMS Come si interviene? per gli alimenti e non lascia traccia alcuna. Inoltre rispetSi inizia a togliere il tartaro che si forma sulle pareti del ta totalmente il legno. In funzione del tempo di esposirecipiente: o con un martelletto (la cosiddetta sgrumazione si può ottenere un abbattimento della tura) oppure con additivi chimici che sciolgono i carica microbica (muffe, batteri e lietartrati ma che possono attaccare il legno. Ma viti), ovvero la sanificazione, oppuCOME SI FA se non si lasciano accumulare i cristalli di re l’eliminazione totale della caPer eseguire il trattamento con tartaro per medi periodi, si possono rimuorica microbica (sterilizzazione). raggi gamma occorre svuotare e lavare bene i recipienti, che quindi si vere, in gran parte, semplicemente con un Il trattamento elimina anche spediscono alla ditta specializzata. I costi lavaggio con soda Solvay. colonie di Brettanomyices in non sono elevati (circa 40 € a barrique) e La botte con uno strato spesso di tartaro genere non rilevate dalle noril materiale inviato è restituito, nel tempo medio di due-tre giorni, perfettamente sulle pareti è pericolosa: sia per la ridotmali analisi microbiologiche. I sanitizzato. Il processo è monitorato ta efficacia del legno, sia per la presenza di recipienti trattati, essendo perin continuo e certificato da enti esterni. eventuali sacche d’aria tra cristalli e legno. fettamente sanitizzati, presentaLa cosiddetta stasatura, l’eliminazione di circa no una maggiore durata di utilizzo. un centimetro di doga imbevuta di vino per arriwww.vitevinoqualita.it/ALX5g 59 VQ NUMERO DUE - APRILE DUEMILA14