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Inverno 2010 - Comune di Thiene

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Inverno 2010 - Comune di Thiene
10
INVERNO 2010
Antiche dimore
Fare impresa,
un'impresa possibile
Spegni il bullismo,
accendi la musica
SEMESTRALE - ANNO III - n. 10 - dicembre 2010
Danza,
poesia di movimento
Editoriale
Ci stiamo lasciando alle spalle un anno impegnativo e faticoso sotto molti punti di vista. Anche per
questo, la pausa festiva giunge quanto mai attesa.
E con essa, puntuale, torna anche l’appuntamento con il nostro magazine, che offre ancora una
volta uno scorcio privilegiato su fatti, persone ed eventi di questo affascinante territorio.
Guardando con speranza all’anno nuovo, vien naturale puntare i riflettori su coloro che in primis
sono chiamati ad essere gli artefici del futuro.
Ampio spazio pertanto ai giovani: sia come destinatari dell’interessante progetto promosso da CNA
ed Urban Center per stimolare e sostener nuovi progetti imprenditoriali; sia come protagonisti nel
mondo della musica e dello sport. Un ambito, quest’ultimo, nel quale ragazzi come Luca Zoldan
continuano a portare alto nel mondo il nome di Thiene.
Natale e l’Epifania vuol dire tempo di regali, non importa se grandi o piccoli purchè fatti con il cuore.
Tra le righe di questo TH si possono scovare dei suggerimenti per un dono davvero speciale. Come
ad esempio il poetico volume del Cantastorie, un ottimo modo per sostenere i progetti della Città
della Speranza. O come i deliziosi ciccolatini d’autore dell’associazione Dolcicodici, vere e proprie
‘gemme di gusto’ realizzate rigorosamente a mano.
Non potevamo infine, a nostra volta, non fare un piccolo regalo ai lettori.
Ci siamo così organizzati per aprirvi le porte delle più antiche e prestigiose dimore della città:
stanze, saloni e cortili in cui si celano preziosissimi frammenti di storia, arte e cultura thienese.
Non mi resta che augurare a voi tutti buona lettura
e un 2011 raggiante e speciale!
Direttore responsabile
Paola Meneghini
2
Sommario
EDITORIALE
FOCUS
64
Spegni il bullismo, accendi la musica
a cura delle Associazioni di categoria
ASCOM
Una Thiene da “Oscar”
Storie di vita
Cioccolatini d’autore
67
Quando la cultura non ha età
th young
Antiche dimore
Dove la storia si conserva
70
Alma Records, un’etichetta
con la musica nell’anima
La Madonna dipinta nei capitelli di Thiene
Danza, poesia di movimento
Musica maestro! Concerto di Capodanno
Il Cantastorie, un dono speciale
Comune di Thiene
Piazza Arturo Ferrarin, 1
36016 Thiene (Vicenza)
www.comune.thiene.vi.it
Persone, fatti e cultura dal territorio
Registrazione Tribunale di Vicenza
n. 1157 - 9 novembre 2007
Direttore responsabile
Paola Meneghini
Coordinamento editoriale
Ufficio Stampa del Comune di Thiene
Redazione, impaginazione
e grafica
Meneghini & Associati srl
www.meneghinieassociati.it
Fotolito e stampa
IGVI srl
Industrie Grafiche Vicentine
Via Rovereto, 20
36030 Costabissara (VI)
Pubblicità
Meneghini & Associati srl
www.meneghinieassociati.it
info@meneghini&associati.it
Tel. 320 6011100 / 0444 578828
4
La Befana al tempo della drogheria Zamboni
NEWS
APPUNTAMENTI
34
42
46
48
Il karate thienese sul tetto del mondo
RITRATTI
Fare impresa: un’impresa possibile
TERRITORIO
22
28
52
61
ZOOM
14
17
58
In primo piano
Sportivissimo
IN PRIMO PIANO
08
inverno | 2010/11
Hanno collaborato
Lorenzo Folladore, Rosella Guglielmi, Giorgia Rossetto,
Francesco Guiotto
Fotografie
Archivio Comune di Thiene, Giuseppe Stella, Luca Borgo, Valter Borgo,
Giancarlo Marini, Beppino Dalle Carbonare, Studio Stella Breganze,
Associazione Progetto Cinema, Associazione Dolcicodici, ArteVen,
Archivio Città della Speranza, Archivio Ulss 4 Alto Vicentino, Archivio
AVS, Archivio ASD Centro Sport Thiene, Archivio Famiglia Zamboni,
Archivio Istituto N. Rezzara, Archivio ASCOM (mandamento di
Thiene), Archivio Alma Records
Traduzioni
Cecilia Razelli
Si ringraziano
Angelo Rossi, Ivo Carollo, Paolo e Giuseppe Zamboni, le famiglie di
Thiene che hanno gentilmente aperto le porte dei loro antichi palazzi
Un ringraziamento speciale a Giuseppe Stella per l’immagine di copertina
(particolare di un affresco di casa De Antoni-Savardo-Bonomo-MiolaContin)
Partners
dell’iniziativa
editoriale
Cari cittadini,
quest’anno molti hanno bussato alla mia porta in cerca di lavoro, di aiuto. Abbiamo provato con
buona volontà a rispondere con le poche forze economiche che oggi possiede un comune.
Abbiamo vissuto con voi l’incertezza economica che ha segnato il nostro territorio. Le nostre
industrie, i nostri artigiani, il commercio: tutto è entrato in sofferenza, scandito dalla chiusura
delle fabbriche, dalla perdita dei posti di lavoro ritenuti certi fino a pochi mesi prima, dal calo dei
consumi, dalla preoccupazione delle famiglie e dalla difficoltà a ripartire.
è stato un anno molto difficile quello che si è appena chiuso. Per tutti. Soprattutto per i giovani.
A loro si rivolge la mia maggior attenzione perchè sono la parte fondamentale di questa società,
che talvolta non raccoglie i segnali di disagio di chi dovrebbe prendere il testimone da noi e continuare per quella strada che, per noi, è stata segnata dai nostri padri.
Non voglio aprire il 2011 parlando ancora né di patto di stabilità, grande limite alle opere pubbliche, né di obiettivi raggiunti o da raggiungere. Ci sarà il tempo e lo spazio per farlo durante
l’anno.
Voglio invece ringraziare tutto il “Sistema Thiene”: le parrocchie, i quartieri e le assemblee dei
cittadini, le associazioni di volontariato, i dirigenti scolastici, chi lavora per il sociale e per le manifestazioni cittadine, i volontari dei Vigili del Fuoco, della Croce Rossa, della Protezione Civile, le
Forze dell’Ordine e soprattutto i tanti cittadini che in silenzio aiutano, collaborano, partecipano
alla vita della città.
A tutti auguro un sereno Natale, convinta di lavorare per il bene comune di una città che ha come
parola d’ordine la solidarietà.
Maria Rita Busetti
5
Borgo Belvigo, 53 36016 - Thiene (Vi) - Tel. 0445 370238 - www.otticafoscarini.com - [email protected]
Focus
L
a vocazione imprenditoriale sembra far par-
Consulenza qualificata e gratuita
te da sempre del codice genetico dei thiene-
Il servizio è ufficialmente iniziato lo scorso settembre: ogni
si. La storia del nostro sistema economico,
primo venerdì del mese, nell’ufficio di Via Roma 26, è pos-
infatti, è tradizionalmente caratterizzata
sibile prenotare un appuntamento in mattinata (dalle 9.30
da una diffusa ‘cultura del fare’ grazie alla
alle 12.30) per sottoporre dubbi, problemi, questioni tec-
quale centinaia di persone rimboccandosi le
niche e burocratiche agli esperti della C.N.A. Lo Sportello
maniche hanno saputo fondare dal nulla un’azienda e far-
si propone dunque come un fondamentale punto di riferi-
la crescere fino ad imporsi nel mercato veneto, italiano e
mento per tutti coloro che stanno seriamente prendendo
internazionale.
in considerazione l’ipotesi di aprire una nuova impresa,
In questi anni di crisi, purtroppo, chi conduce un’impre-
oppure hanno da poco intrapreso un’attività in proprio e
sa si trova a fronteggiare una situazione particolarmente
si trovano a dover compiere importanti scelte strategiche
difficile. Eppure, nonostante gli ostacoli, ‘mettersi in pro-
nell’affrontare il mercato. Aspetti economici, finanziari,
prio’
Fare impresa:
un’impresapossibile
Urban Center e C.N.A. al fianco
dei giovani ‘aspiranti imprenditori’
per offrire assistenza, consulenza,
preparazione mirata
8
rimane
la
burocratici,
ge-
vera aspirazione
stionali
di molti, giovani
rappresentare
e meno giovani,
problemi di diffi-
che hanno idee
cile soluzione per
brillanti, forza di
chi non è abitua-
volontà, compe-
to a fronteggiarli;
tenza ed entusia-
i
smo per entrare
della C.N.A. met-
nel mercato.
tono a disposizio-
Per aiutarli a tra-
ne un’esperienza
sformare questo
pluriennale
desiderio in un
capacità didattica
obiettivo concre-
di chi è abituato a
tamente raggiun-
confrontarsi
con
gibile, in questi
interlocutori
di
anni il Comune
qualunque livello,
possono
professionisti
e
la
di Thiene si è attivato con diverse iniziative. Anche l’anno
dal più esperto al giovane entusiasta che intende muovere i
scorso, grazie alla collaborazione con la Fondazione Giaco-
suoi primi passi come imprenditore.
mo Rumor CPV di Vicenza, è stato organizzato un corso di
formazione sull’avvio dell’impresa, avvalendosi della siner-
Gli incontri ‘a tema’
gia con Unioncamere del Veneto – Eurosportello Veneto
L’attività dello Sportello è affiancata da una serie di incontri,
per la promozione sul territorio del programma europeo
conferenze, workshop finalizzati ad approfondire di volta in
Erasmus per Giovani Imprenditori.
volta una specifica tematica: dalla definizione del progetto
Una proposta che ha trovato grande apprezzamento, alla
d’impresa alle questioni gestionali e fiscali, dall’andamento
quale nel 2010 si è dato un importante seguito attraver-
del mercato alle normative inerenti l’accesso al credito e
so una nuova partnership strategica tra l’Urban Center
così via. In ogni percorso di formazione i partecipanti ven-
O.A.S.I. Europa di Thiene e le sedi provinciale e locale della
gono inseriti in un vero e proprio gruppo di lavoro che li por-
C.N.A. (Confederazione Nazionale Artigianato): nasce così
ta ad interagire e confrontarsi tra loro sotto la supervisione
lo Sportello CreaImpresa.
di un tutor; altri esperti, professionisti e imprenditori sono
9
Focus
Erasmus per giovani imprenditori
il piacere di vivere un percorso nuovo, perché viene persoDa qualche anno Erasmus coinvolge non solo studenti ma
nalizzato in base alle specifiche esigenze, proposte, richie-
anche giovani titolari di aziende avviate da 2 o 3 anni.
ste delle persone che si rivolgono a noi. Si va dal ragazzo
Anche Thiene, attraverso l’Urban Center, ha aderito a que-
meno esperto al professionista già affermato che decide di
sto progetto che permette uno scambio di conoscenze tra
rimettersi in gioco: è evidente che sono due tipologie di refe-
imprenditori della comunità europea. Per un periodo che
rente molto diverse tra loro, ai quali dobbiamo offrire le giu-
varia da sei mesi a un anno, e con un sostegno economico
ste indicazioni e le soluzioni più indicate. A Thiene nei primi
chiamati ad intervenire per portare la loro esperienza con-
variabile a seconda del costo della vita del Paese ospitan-
incontri abbiamo già avuto modo di confrontarci con decine
creta, dalla quale trarre utili indicazioni e preziosi consigli.
te, un imprenditore locale può ospitare un imprenditore
di persone che si sono dimostrate impegnate ed interessa-
I primi due appuntamenti, il 30 giugno e il 1 luglio, sono sta-
europeo o essere ospitato in un’azienda dell’area comuni-
te: siamo convinti di poter proseguire con loro un cammino
ti dedicati alla ‘Progettazione di una Nuova Impresa’ e alla
taria. Un’occasione unica per apprendere, scambiarsi in-
utile e concretamente produttivo».
‘Gestione e Finanziamento di una Piccola Impresa’: argo-
formazioni, maturare un’esperienza manageriale di ampi
menti di particolare interesse, tanto che a novembre sono
orizzonti. Le esperienze in corso evidenziano che al termi-
stati replicati in due ulteriori serate. Per garantire una par-
ne degli stage nascono spesso interessanti collaborazioni,
tecipazione davvero utile, nella quale gli interessati possa-
nuove progettualità e promettenti sinergie aziendali.
no essere coinvolti attivamente, si è scelto di limitare ogni
appuntamento ad un massimo di 15 persone: una formula
Per maggiori informazioni è possibile contattare Euro-
consolidata ed efficace che verrà confermata anche per le
sportello Veneto, CNA ed Urban Center OASI di Thiene.
prossime iniziative.
Per qualunque domanda sullo Sportello e sul Progetto
Crea Impresa, per prenotare un appuntamento, informarsi
sugli incontri di formazione e iscriversi è possibile contattare l’Urban Center ([email protected] telefono 0445804751/0445804749) o la C.N.A. (thiene@
cnavicenza.it - telefono 0445362733).
Il quadro attuale
Ma come sta reagendo alla crisi l’impresa thienese e vicentina? Qual è il contesto di riferimento all’interno del quale si
dovranno muovere i nuovi ‘aspiranti imprenditori’?
I dati della Camera di Commercio relativi alle ultime indagini delineano chiaramente come Thiene si confermi anche
in un periodo così delicato un territorio a forte vocazione
imprenditoriale: basti pensare che su una popolazione di
circa 23.000 abitanti risultano attive circa 2.500 aziende
artigiane. Se restringiamo l’analisi alla popolazione in età
attiva (la fascia compresa tra 15 e 64 anni), si evidenzia
come queste 2.500 aziende siano da rapportarsi a circa
15.000 persone, il che significa che esiste un’impresa per
ogni thienese su sei in età ‘da lavoro’.
Tuttavia i sintomi del momento difficile anche nel nostro
territorio sono evidenti. Se nel 1999 in provincia di Vicenza
il saldo tra nuove aperture e cessazioni di imprese artigiane
era ampiamente positivo (circa 2.000 nuove iscrizioni alla
Camera di Commercio a fronte di 1.600 cancellazioni), un
decennio dopo il dato si è esattamente capovolto (1.600
nuove iscrizioni a fronte di oltre 2.000 cancellazioni). Significativo anche il dato relativo alla rapida ‘mortalità’ delle imprese: mediamente oltre il 35 per cento è destinato a
10
chiudere i battenti entro cinque anni dall’apertura.
Valutazioni e prospettive
A leggere questi dati, viene il timore che oggi aprire un’impresa destinata al successo sia quasi… un’impresa impossibile. Un’interpretazione realistica e consapevole ci viene
offerta da Marco Troncon, responsabile provinciale del
settore Comunicazione e Terziario Avanzato di C.N.A.: «Prima di tutto, è giusto sgomberare il campo da false illusioni
– premette -. Se qualcuno pensa che aprire in poco tempo
un’impresa, magari improvvisando e con scarsi mezzi, sia
un modo per salvarsi dalla crisi, commette un errore madornale. Questo però non significa che aprire una nuova azienda sia una follia: la possibilità di avere successo c’è anche
oggi, ma richiede preparazione, un’attenta valutazione del
mercato, una piena consapevolezza degli incentivi e delle
opportunità a disposizione e al tempo stesso dei rischi che si
possono correre. Ecco perché diventa ancora più importante, per chi sta valutando questa ipotesi, partecipare ad incontri di formazione come quelli organizzati all’Urban Center di Thiene. Del resto, se pensiamo che in genere ognuno
di noi dedica parecchio tempo anche solo per organizzare
un paio di settimane di ferie, mi sembra doveroso riservare
tutto il tempo e l’impegno necessario per prepararsi ad un
passo importante come quello di aprire una nuova attività».
Anche perché, come spiega Troncon, l’esperienza formati-
Setting up a business:
a feasible enterprise:
During this time of crisis, business owners are unfortunately having a particularly hard time of it. Yet many young and
not-so-young people – with brilliant ideas and a strong desire to succeed – still aspire to running a business of their
own. In recent years, the Municipality of Thiene has been particularly active in this area: following last year’s training
courses, a new strategic partnership was set up between Thiene’s O.A.S.I. Europa Urban Center and the provincial
and local offices of the C.N.A. (National Confederation for the Craft Sector), which led to the creation of the Sportello
CreaImpresa (Start-up Business Helpdesk).
The service offers potential business owners the chance to meet and discuss technical and bureaucratic issues with
C.N.A. experts. The Helpdesk aims to be a primary point of reference for the analysis of the economic, financial,
bureaucratic and managerial aspects of running a business. Its activity is supported by a series of dedicated meetings,
conferences and workshops.
The figures obtained by the Chamber of Commerce confirm Thiene’s strong entrepreneurial vocation, but are also
distinctly marked by the crisis. The fear, therefore, is that opening a successful business today is an impossible
enterprise. Marco Troncon, Provincial Manager of the C.N.A.’s Communication and Hi-Tech Service Sector, claims
that: “Setting up a business to save yourself from the crisis is a mistake. But the potential for success still exists
today; it just requires preparation, a detailed analysis of the market and a complete awareness not only of the existing
incentives and opportunities, but also of the risks involved”.
va spesso si rivela sorprendente ed entusiasmante: «Sono
diversi anni che organizziamo questi corsi, e ogni volta si ha
11
12
Zoom
Giovanni
Scarpellini,
comandante del
Consorzio Polizia
Locale Nordest
Vicentino
Spegni il
accendi la
usica
Uno spot e incontri nelle scuole per
sensibilizzare ragazzi, famiglie e
istituzioni su una problematica importante
La storia del bullismo è antica quanto l’adolescenza: da sempre, a quell’età, capita che alcuni ragazzi
più smaliziati e prepotenti impongano piccole e grandi angherie a chi considerano più debole di loro.
Negli ultimi anni, però, il fenomeno ha assunto forme nuove, che meritano di essere analizzate con
attenzione per individuare le giuste risposte. Se ne è fatto carico anche il Consorzio di Polizia Locale
Nordest Vicentino, che sotto la guida del Comandante Giovanni Scarpellini ha intensificato la propria
attività per arginare e prevenire la diffusione di questa problematica legata all’adolescenza.
14
Comandante Scarpellini, i fatti di cronaca emersi recentemente sembrano delineare una preoccupante
ascesa del bullismo. È davvero così?
«Non esattamente. Il bullismo c’è sempre stato: è una forma istintiva di affermazione della propria forza che si manifesta con comportamenti di prevaricazione nei confronti di chi è più debole. Spesso in genere entrano in gioco
anche elementi che potremmo definire di ‘rivalsa sociale’
come l’appartenenza ad una scuola meno prestigiosa, la
necessità di dimostrare la propria forza nel gruppo, di trovare un modo alternativo per distinguersi rispetto ai propri pari. Questa tipologia di bullismo, che pure non potrà
mai essere estirpata del tutto, negli ultimi anni è in calo.
Emergono piuttosto nuove tipologie di comportamento
violento adoloescenziale: penso soprattutto agli atti di
vandalismo esibiti via internet e alle problematiche create
dalla formazione di bande giovanili legate da uno spirito
esasperato di appartenenza etnica. Sono fenomeni particolarmente eclatanti, che per questo trovano grande
visibilità anche nel circuito dei mezzi di comunicazione».
Quali ragazzi sono più esposti a questi problemi?
«L’esperienza ci porta ad osservare come frequentemente vengano coinvolti ragazzi di famiglie immigrate,
ad esempio marocchini, serbi, curdi e albanesi: le scuole
stesse ci hanno segnalato diversi casi di questo tipo. Anche in età giovanissima purtroppo questi ragazzi tendono
a fronteggiarsi tra loro in maniera violenta, riproducendo
in piccolo la tensione tra diverse nazionalità che nelle patrie d’origine ha comportato una guerra lunga e devastante. Evidentemente le cicatrici di quei conflitti sono rimaste impresse anche nelle generazioni di oggi. Tra l’altro,
è significativo il fatto che in genere i ragazzi di nazionalità
contrapposte si scontrino tra loro, coinvolgendo solo raramente gli italiani».
Tra gli adolescenti italiani c’è qualche episodio di bullismo che ricorre con maggiore frequenza?
«Si ripresentano episodi ‘classici’ come quelli degli scherzi a volte anche molto pesanti, delle piccole torture all’uscita delle scuole o alla fermata dell’autobus. E poi c’è
qualcuno che magari imbratta un muro o tira un sasso per
rompere un lampione, filma la bravata con il telefonino e
poi fa circolare il video attraverso internet: si credono i più
furbi, e invece sono i più sciocchi di tutti, visto che in questi casi è come se si denunciassero da soli, e si ritrovano
ben presto a pagarne le giuste conseguenze».
Quanti casi si registrano in un anno nel nostro territorio?
«Mediamente le segnalazioni sono una ventina. Purtroppo però il dato sottostima il fenomeno: spesso infatti
i ragazzi si vergognano di parlare con i genitori o gli insegnanti, vivono la cosa come un problema che devono
risolvere da soli. Questo è un grave errore, la prima cosa
che spieghiamo agli alunni delle scuole durante i nostri
incontri: devono avere piena fiducia negli adulti che gli
sono accanto e gli vogliono bene, confidarsi con loro. Non
si fa brutta figura, non ci si dimostra deboli, anzi: si fa la
cosa giusta. Ad essere davvero deboli, tolta la maschera
da spacconi, sono proprio i bulli, che una volta scoperti
si ritrovano a dover fare i conti con un agente in divisa, a
parlare con un avvocato e allora si mettono a piangere e
vorrebbero scappare: chi fa il prepotente non è più forte
degli altri, anzi».
Oltre agli incontri nelle scuole sono in programma altre iniziative di sensibilizzazione?
«Ha avuto notevole successo lo spot televisivo che abbiamo girato sul tema dei gravi pericoli legati all’alcol,
soprattutto quando ci si mette alla guida. Sulla scia degli
ottimi riscontri ottenuti con questa esperienza, abbiamo
coinvolto Comune di Thiene, Provincia e Regione per realizzare un altro spot, stavolta ponendo l’accento proprio
sul bullismo: lo slogan della campagna sarà “Spegni il
bullismo, accendi la musica”, un invito rivolto agli adolescenti perché stiano sempre insieme in modo intelligente
e sereno, evitando inutili episodi di tensione tra loro. Il video, realizzato dal regista Dennis Dellai, sarà trasmesso
dalle reti televisive locali ma soprattutto verrà diffuso attraverso internet: gli stessi portali e social network utilizzati anche dai bulli per vantarsi delle loro azioni stupide,
stavolta serviranno per rendere popolare tra i ragazzi un
messaggio positivo».
15
Zoom
Turn off the bullying,
turn up the
music
Una Thiene da
Oscar
Bullying is as old as adolescence itself. In recent years, however, the phenomenon has begun to take
on a series of new forms that require analysis. This task has been accepted, among others, by the
Northwest Vicenza Local Police Consortium, under the guidance of Police Chief Giovanni Scarpellini.
Chief Scarpellini, recent data seems to confirm a
worrying rise in cases of bullying. Is this interpretation correct?
“Not exactly. Bullying, understood as a behaviour characterised by elements of “social revenge”, has always
existed and will never completely disappear, but has become less widespread in recent years. What we are seeing
are new types of adolescent violent behaviour: acts of vandalism exhibited on the Internet, along with the problems
related to the formation of young gangs that are brought
together by an exasperated sense of ethnic belonging”.
16
Are any awareness-raising initiatives being planned?
“We brought together the Municipality of Thiene and the
provincial and regional governments to produce an ad that
focuses on bullying. The campaign slogan will be “Turn off
the bullying, turn on the music”: an invitation for young
people to spend time together in an intelligent, calm way.
The video, directed by Dennis Dellai, will be aired on local
television networks, but will – more importantly – also be
spread via the Internet: that way, the same portals and
social networks used by bullies themselves to flaunt their
stupid actions will be used to promote a positive message
among young users”.
Dopo il successo di “Terre Rosse”,
Dennis Dellai torna a girare un altro film nella
nostra provincia, con alcune scene girate anche tra
borghi e palazzi thienesi
Alto Vicentino rivive la storia della Seconda
Guerra Mondiale e degli anni dell’occupazione tedesca dopo l’8 settembre 1943. Il nuovo film di Dennis Dellai, “Oscar”, si sviluppa
proprio in questo periodo difficile e verrà
girato interamente nella provincia di Vicenza. Le riprese
sono iniziate a fine giugno, in Villa Tretti Brazzale a Campodoro, dove sono state girate le scene più drammatiche
della storia. A fine settembre, diverse vie e piazze di Vicenza sono state scelte come location dal regista thienese per
fare da cornice alle sequenze drammatiche dell’occupazione nazista.
17
Zoom
Il lungometraggio narra la storia vera di Oscar Klein, giovane musicista ebreo che si rifugia nell’Alto Vicentino con la
propria famiglia stringendo, proprio grazie alla musica jazz,
un forte legame con la comunità locale. Dopo l’armistizio e
l’occupazione dei tedeschi, la situazione si farà sempre più
critica, tanto che i partigiani dovranno aiutare Oscar a mettersi in salvo e a fuggire in Svizzera.
Il film, dunque, vuole anche raccontare la vita nella nostra
provincia ai tempi della Seconda Guerra Mondiale, narrando le vicende umane dei nostri antenati. Come per il precedente successo di Dellai, la sceneggiatura di questo film è
scritta da Giacomo Turbian e il cast è composto da attori
emergenti e da protagonisti affermati del teatro berico.
Come questo nuovo lavoro del regista thienese, il precedente film “Terre rosse” è stato girato interamente nel
territorio vicentino e ha raccontato la storia vicentina nel
periodo della Resistenza, narrando l’amore travagliato tra
una giovane maestra che giunge nelle Terre Rosse dell’Alto
Vicentino e un funzionario fascista. Tra passioni e problemi legati alla guerra in corso, il film trasmette il messaggio
della non violenza e della riscoperta delle cose più impor-
18
tanti della vita: l’amore, la libertà e la giustizia. Il successo
riscosso da questo lungometraggio è stato ottimo, se si
pensa ai mezzi usati per la sua creazione e al fatto che, per
Dellai, si tratta dei primi passi nel mondo del cinema. Il suo
primo lavoro, infatti, è stato “Come eravamo”, docufiction
del 2003, commissionata dal Comune di Thiene, incentrata sulle vicende del partigiano thienese Giacomo Chilesotti.
“Terre Rosse”, dunque, è il primo prodotto di taglio cinematografico del regista thienese. Ciò non significa che sia
stato realizzato un film di bassa qualità. Anzi. Il lungometraggio di Dellai è approdato al Lido di Venezia, durante la
mostra del cinema del 2009, rappresentando così il cinema veneto di qualità, valido in termini culturali e prodotto
con un budget davvero esiguo.
Il regista thienese ora ci riprova. Con “Oscar”, Vicenza e
parte della provincia si trasformano in set cinematografici
per la realizzazione di un film che testimonia la storia vicentina, nonché i valori e la cultura tipici del nostro territorio.
19
Acqua buona e controllata, operatori efficienti,
servizio puntuale:
i clienti di Alto Vicentino Servizi sono soddisfatti
Massimo Cornaviera, Direttore Generale di AVS
Un giudizio complessivo
in netto miglioramento
simboleggia l’efficienza di
Alto Vicentino Servizi Spa,
il gestore degli acquedotti,
delle reti fognarie e degli
impianti di depurazione a
cui fanno riferimento 38
Comuni dell’Alto Vicentino.
A confermarlo sono proprio i clienti della società che, in
un’indagine di customer satisfaction condotta nello scorso
agosto, si dichiarano soddisfatti della qualità dell’acqua
distribuita, dell’efficienza degli operatori, competenti e
cortesi, e della rapidità dei tecnici nel risolvere eventuali
problematiche. In una scala che va da 1 a 10, infatti, il voto
medio dei cittadini si attesta sull’8,38, superando i dati
registrati nel sondaggio del 2006, dove era 8,25, e quello
del 2004, pari a 8,26. «L’indagine, che ha coinvolto in
modo anonimo un campione di mille persone - sottolinea
il direttore generale di AVS Massimo Cornaviera - ci
permette di focalizzare i bisogni degli utenti e di recepire
importanti suggerimenti per migliorare tutte le attività
programmate per il futuro».
Cinque le macroaree su cui si è sviluppata la ricerca: le
caratteristiche dell’acqua erogata, le attività dello sportello
gestito da AVS e del servizio offerto dal call center, la
percezione dei dati informativi contenuti nelle bollette,
le tariffe ed i costi applicati, e le idee generali in relazione
alla riforma dei servizi pubblici che prevede anche la
privatizzazione nella gestione dell’acqua.
Qualità dell’acqua
L’acqua che esce dai rubinetti di casa è buona, limpida
e fluisce in modo costante. Queste le caratteristiche
prevalenti nella risorsa idrica dell’Alto Vicentino,
sottolineate dagli intervistati che hanno espresso un
giudizio positivo rispetto a tutti i parametri analizzati.
Odore, sapore e limpidezza si aggiudicano un voto pari
a 8,5, segno che nell’acqua distribuita da AVS non si
sentono tracce di cloro e che anche i piccoli interventi
sugli acquedotti non creano torbidità consistente. A ciò
si aggiungono poi la voce “stabilità”, giudicata con un 8,3,
e “continuità”, che supera il 9. Secondo i cittadini, infatti,
20
la società di Thiene garantisce un flusso costante, senza
interruzioni o sbalzi di pressione che potrebbero provocare
danni agli elettrodomestici. Eventuali sospensioni del
servizio idrico, dovute anche ad interventi di riparazione,
vengono comunicati tempestivamente e non comportano
disagi rilevanti.
Che l’acqua di rubinetto sia apprezzata, poi, lo si legge
anche nella percentuale delle persone che affermano di
bere quella di acquedotto: ben il 61%, contro il 39% che,
invece, si affida all’acqua imbottigliata per abitudine o
comodità, o perché preferisce quella gasata.
Requisiti delle attività di sportello e del servizio di
call center
Seguendo la ricerca, nell’ultimo anno il servizio clienti è
stato contattato dall’11% delle persone. Le motivazioni
che portano i cittadini a chiamare il call center o a recarsi
presso gli sportelli di AVS sono svariate: dalla richiesta di
informazioni generiche sulle tariffe e le bollette (24%), alla
necessità di avere indicazioni tecniche (14%), dai motivi
contrattuali (11%) alla segnalazione di un guasto (10%).
In generale, comunque, il personale di Alto Vicentino
Servizi è stato valutato cortese, chiaro nelle informazioni
che dà, e veloce nel proporre soluzioni efficaci. Anche
in quest’ambito, infatti, il giudizio espresso per ogni
parametro dalla maggior parte delle persone intervistate
si attesta sopra al 7,5. Nel dettaglio, per quel che riguarda
lo sportello, l’indagine rivela valori alti per la cortesia e la
competenza dello staff dell’azienda (rispettivamente 8,8 e
8,4), per l’accoglienza interna (8,5), per la chiarezza delle
nozioni (8,2) e gli orari di apertura dello sportello (8,1). Il
voto sui tempi di attesa, prima di accedere allo sportello, è
pari a quello identificato per la soddisfazione nelle soluzioni
proposte (7,7), mentre la rapidità con cui viene trovato
un modo per risolvere un problema è stata giudicata con
un 7,6. In merito al call center, invece, le valutazioni sono
state: 7,9 per l’accessibilità, 7,6 per i tempi di attesa e 8,2
per la qualità degli operatori.
La percezione delle informazioni contenute nelle
bollette
Risultati interessanti arrivano anche dai quesiti relativi
alle bollette che, normalmente, vengono inviate ai
clienti in quattro tranche: due acconti e due saldi. Tutte le
informazioni utili all’utenza, come i numeri verdi attivi per
segnalare guasti e per fare l’autolettura del contatore, o le
indicazioni relative alla data di scadenza piuttosto che ai
consumi registrati, sono chiare e aumentano la qualità del
servizio offerto da AVS. La regolarità della fatturazione è
segnalata in modo positivo (8,7) perché probabilmente
aiuta le famiglie a programmare le proprie spese. Anche
le tempistiche per il pagamento della bolletta, che si
aggirano attorno ai 20 giorni, sono state approvate con
un 8,3.
Tariffe e costi del servizio
Decisamente bassa è la consapevolezza della spesa
affrontata da una famiglia per l’ottenimento del servizio
offerto da AVS. In base all’analisi, il 46% degli intervistati
non è in grado di quantificare il costo della bolletta
dell’acqua. «Ciò dimostra come gli importi fatturati per
il consumo idrico non pesino in modo particolare sulle
famiglie che, altrimenti, avrebbero ben chiaro quanto
pagano l’acqua che esce dai loro rubinetti - afferma il
direttore di AVS Massimo Cornaviera. - Abbiamo stimato
che ogni nucleo familiare consuma mediamente 123
metri cubi e questo si traduce in una spesa di soli 0,50
centesimi al giorno».
Da rilevare, invece, che ben il 97% dei cittadini non sa
chi definisce le tariffe del servizio idrico: il 78% ignora
completamente la questione, il 19% fornisce risposte
errate facendo riferimento al gestore, al Comune di
residenza o alla Provincia. Solo il 3% ha dato la risposta
esatta indicando l’Autorità d’Ambito Territoriale Ottimale
(AATO).
Le idee sulla privatizzazione nella gestione dell’acqua
I dati raccolti evidenziano che il 73% di coloro che hanno
partecipato all’indagine è contrario alla privatizzazione
del Servizio Idrico Integrato. Solo il 14% è favorevole,
mentre il 13% si dice neutro. «Abbiamo voluto sondare
le opinioni della cittadinanza rispetto agli scenari, un
po’ complessi, che si sono aperti nell’ultimo anno con le
nuove norme proposte dal Governo - conclude il direttore
generale di AVS - e siamo rimasti soddisfatti nel vedere
che molti cittadini si fidano delle società del territorio che
gestiscono le risorse idriche».
Il 22 luglio 2010 il Consiglio dei Ministri ha licenziato la
bozza di regolamento che perfeziona quanto previsto
dall’art. 23 bis della Legge 133/08 (Disposizioni urgenti
per lo sviluppo economico, la semplificazione, la
competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e
la perequazione tributaria). La norma fa decadere il 31
dicembre 2011 l’affidamento del servizio idrico integrato
a società completamente pubbliche, a meno che entro la
fine del prossimo anno il 40% delle quote non sia ceduto
ad un soggetto privato. Si tratta di un provvedimento
che, modificando in modo radicale il panorama
legislativo esistente, ha generato una situazione di grave
incertezza, che ostacola fortemente la pianificazione e
la realizzazione degli investimenti per migliorare i servizi
sul territorio.
A questa norma si è aggiunto poi il provvedimento
(L. 42/10) che prevede lo scioglimento al 31 dicembre
di quest’anno degli ATO (Ambiti Territoriali Ottimali), gli
enti che oggi hanno il compito di scegliere e controllare il
gestore, pianificare il servizio e definire le tariffe, rendendo
ulteriormente complesso lo scenario in questo ambito.
Alcuni risultati dell’indagine
Che acqua beve?
Quanto paga?
Chi fa le tariffe?
“Privatizzazione”
21
Territorio
Palazzo De Antoni-Savardo-Bonomo-Miola-Contin
sotto: stemma del primo proprietario, il “cerusico” De Antoni
a sinistra: raro esempio di pozzo a muro
adimore
ntiche
Palazzo Ranzolin
Scalone con gradini a sbalzo e con
ringhiera in ferro battuto (1898)
entriamo IN palazzi STORICI guidati da Angelo Rossi
22
Non molti thienesi conoscono, nei particolari, le eccellenze architettoniche che
impreziosiscono la città: Villa Porto-Colleoni-Thiene, Villa Cornaggia, Villa Fabris
il Duomo, la Chiesa di san Vincenzo...
Pochissimi conoscono la presenza sul territorio di palazzi privati che, non solo
architettonicamente, hanno fatto la storia di Thiene.
Una passeggiata ci offre l’occasione di osservarne qualcuno, quanto meno dall’esterno. Siamo a Capodivilla: Thiene
alta. Lasciato viale Vittorio Veneto, imboccando via Castelletto, sulla sinistra possiamo scorgere, dietro un’alta mura,
Palazzo Ferretti-Ferrarin. Costruito dai nobili Ferretti nei
primi anni del Settecento, fu acquistato nel 1848 da Angelo
Ferrarin, fondatore dello storico attiguo lanificio. Fu ingrandito, verso gli anni ’80 del XIX secolo, per motivi familiari
(figli, nipoti e pronipoti) allungando l’ala occidentale: il timpano, che ne dovrebbe rappresentare il centro ideale della
simmetria neoclassica, viene ad essere spostato a destra.
Il palazzo ha una grande importanza storica. Oltre ad essere l’abitazione di una dinastia di imprenditori tessili, tra
quelle mura sono nati due grandi aviatori: Arturo e Francesco, cugini tra di loro. Arturo con le sue due celebri trasvolate ha fatto conoscere Thiene in tutto il mondo: Francesco, Gen. di Squadra Aerea, è stato uno dei più grandi
ufficiale dell’Aeronautica Militare.
Proseguendo nella nostra passeggiata, oltrepassata la
Roggia Thiene e la cosiddetta “Corte Rossi”, ecco, sulla
destra palazzo Nievo-Scaroni-Rossi-Spillere. Edificato dai
Conti Nievo verso la fine del Seicento, ha la pianta tipica
dei palazzi veneti: un grande e lungo salone (a tutti e tre
i livelli) che costituisce l’asse mediano dell’edificio. Particolarità: le stanze di destra sono più grandi e luminose di
quelle di sinistra. Le serliane sono state rivisitate. I saloni
sono fasciati da cornicioni affrescati. Pure affrescati sono
i soffitti di alcune stanze. Di particolare pregio il maestoso
camino dell’ultima sala a destra del piano terra. Acquistato
verso la fine del Settecento dalla famiglia Scaroni, a metà
Ottocento fu acquistato da Gio Batta Rossi che fondò nel
brolo la prima filanda: a queste ne seguirono altre a Thiene,
a Case di Malo e Lonigo, raggiungendo così una posizione di rilievo nella produzione della seta. Con i Rossi, nella
23
Territorio
Palazzo Capra-Thiene-Zironda-Saugo
a sinistra:
Sovraporte dipinte dal pittore scledense Puttin
sotto: il mosaico del salone centrale con le iniziali di Angelo
Zironda
Palazzo Nievo-Scaroni- Rossi - Spillere
sopra: soffitto dello studio affrescato
sotto: il maestoso camino che abbellisce la cucina con l’aquila bicipite dei Nievo, il cui stemma (bandato d’oro e di rosso) era
probabilmente dipinto sul petto dell’aquila
seconda metà dell’Ottocento, il Palazzo venne ampliato ed
ingentilito, sul retro, da una doppia loggia di linee rinascimentali. Da una trentina d’anni è proprietà Spillere. Fatti
pochi passi, sempre sulla destra (le due proprietà confinavano) ecco il Palazzo conosciuto come Zironda-Saugo. In
verità la storia di quest’edificio è lunga. Quello che si vede è
frutto della ricostruzione voluta dall’ “attuosissimo” Angelo Zironda, imprenditore di “panno lani” sui resti di quello
che era stato edificato dai Conti Capra alla fine del Cinqucento, passato per eredità al Conte Lunardo di Thiene e poi
dai Thiene affittato alla Famiglia Nicolini che lo tenne fino a
metà dell’Ottocento, quando un furioso incendio lo distrusse. Ancor oggi si può riconoscere la parte sopravvissuta al
fuoco da alcuni particolari: i muri e le incorniciature delle
finestre a destra sono più spessi. Il palazzo conserva numerosi affreschi e il soggetto predominante sono i grifoni.
Pochi metri e in piazza Rovereto, ecco Palazzo Miola; scendendo per via Santa Maria Maddalena a sinistra notiamo gli
ottocenteschi Palazzo Ranzolin-Miola-Piazzon e a destra i
Palazzi Dal Molin- Busin e Mistrorigo.
In piazza Cesare Battisti spicca per la sua particolare forma
Palazzo Zanini. In Piazza Chilesotti si fa notare per la sua
imponenza Palazzo Salici-Scalcerle-Cattelan con il salone
al piano primo tutto a stucchi risalente ai primi anni dell’Ottocento. Sulla stessa piazza si affacciano palazzo Facchinetti-Buzzolan-Velardi ed il più vecchio tra quelli privati di
Thiene: palazzo Malclavello. Fu edificato a partire dal 1379
da Nicola Machiavello o Malclavello, vicario e “capitaneus”
di Thiene in epoca scaligera. Fu abitato dallo stesso fino al
1383. Il suo stemma “di rosso ai tre pali scaccati d’azzurro
24
Palazzo Nievo-Scaroni- Rossi - Spillere
Porta affrescata
Palazzo Malclavello o Machiavello
Tra i più antichi palazzi costruiti a Thiene
25
Palazzo Capra-Thiene-Zironda-Saugo
Particolare delle travi e delle porte di accesso allo scalone
e d’argento al capo dell’impero” si nota sopra il portoncino d’ingresso. Scendendo per via Corradini, oltrepassate
le scuole di Santa Dorotea, si nota, sulla sinistra, un palazzetto di fine Ottocento che anticipa quello che avrà grande
successo a Thiene: il Liberty minore. è Palazzo Ranzolin,
fatto costruire da Nereo, imprenditore tessile nel 1898. Entrando dalla porta principale, di fronte, dopo alcuni gradini
in marmo bianco di Carrara, si ammira lo scalone che, con
gradini a sbalzo sostenuti da una balaustra in ferro battuto,
probabilmente di manifattura toscana, porta al piano superiore.
I soffitti sono affrescati con rami e fiori di magnolia.
Scendendo invece per Corso Garibaldi, dopo aver lasciato
all’inizio di via Roma la rinascimentale Loggia Pajello, alla
sua fine, sulla destra, ecco un palazzo del Seicento. Voluto
da un certo De Antoni “cerusico” (cioè medico chirurgo)
di nobile famiglia e il cui stemma è affrescato nel salone
mediano, fu successivamente proprietà dei Conti Savardo, quindi dei Bonomo e poi dei Miola, la cui ultima figlia ha
sposato un Contin. L’ingresso di questo palazzo, ricco di
una stupenda doppia loggia, non è posto sulla strada, bensì sul cortile , a cui si accede attraverso una balaustra che
presenta al centro un arco trilobato posto tra due aperture
triangolari sopra cui sono posti due alto rilievi.
Scendendo per via De Muri si vede uno dei palazzi più antichi di Thiene: Tonazza-Cibele-Rossi-Dalle Rive. Proseguendo invece per via Dante, oltrepassata la loggia della ex
Corte Pajello (acquistata da Pagello Pajello dalla famiglia
Brogliano per farvi abitare la suocera Polissena Caldogno),
in prossimità di piazza Matteotti a sinistra si nota il Palazzetto Crovato-Dal Maso e subito dopo Palazzo Pajello,
ultimato dal conte Alessandro nel 1670. Sono solo alcuni
degli edifici di interesse storico che si possono ammirare a
Thiene e su ciascuno di essi si potrebbero scrivere le storie
più varie, che narrano di nascite illustri, di fratricidi, di avventure amorose e…
26
Le iniziali di Angelo Zironda sul cancello dell’esedra
Territorio
STORIA
DOVE LA
SI
CONSERVA
C’è un luogo nel cuore di Thiene in cui si trovano libri
antichi e voluminosi registri che parlano di secoli passati, affascinanti carte in cui è possibile leggersi parte
di un percorso storico che affonda le proprie radici
lontano nel tempo.
è l’archivio storico del Duomo, sede in cui viene portata avanti e rinnovata un’opera di conservazione iniziata tanti anni fa per difendere un patrimonio unico
di storia privata e collettiva dall’usura e dal deperimento del tempo.
Un lavoro iniziato da Don Ermanno Gasparella tra le
due guerre, con tanta passione e pochi mezzi a disposizione, proseguito poi in tempi più recenti dal docente Matteo Dal Santo, il primo ad applicare un metodo
scientifico alla catalogazione dei reperti e negli ultimi
anni affidato all’appassionata opera di un gruppo di
cinque/sei volontari, coordinati da Ferdinando Offelli. I quali hanno avuto il pregevole merito di dare il
A ritroso nel tempo, con l’aiuto della tecnologia
Tante le cose che si possono scoprire guidati da queste
sapienti mani tra volumi e tomi antichi. Come ad esempio che il primo battesimo registrato è ascrivibile ad un
tal “Giulio, fiollo di Giampiero Turcato” e che è datato 2
agosto 1583. Oppure che nel ‘700 venne registrato anche
il battesimo di un bimbo di origini musulmane, salvato ed
adottato da un cittadino thienese che aveva partecipato
all’assedio di Belgrado durante la guerra austro-venetoturca.
Oggi per fortuna, per avventurarsi in ricerche di questo
genere, non è più necessario sfogliare pagine e pagine di
volumi fragili e soggetti a facile consunzione. Il processo
di informatizzazione in corso ha infatti già condotto a risultati importanti. Il gruppo di lavoro ha trascritto l’indice
dei nomi di battesimi e matrimoni quasi fino al 1800, fotografando inoltre le pagine dei registri in modo da renderle
comodamente consultabili via computer. Un altro traguardo raggiunto è stata la digitalizzazione di una storia
di Thiene scritta da Sebastiano Rossi, che qui fu parroco
tra il ‘700 e l’ ‘800: 28 quaderni manoscritti, per un totale
di 1100 pagine, oggi racchiusi in due cd-rom frutto di diversi anni di lavoro.
Un altro fiore all’occhiello è stata l’eccellente opera di restauro dei quattro volumi più antichi conservati in archivio, portata a termine solo di recente e finanziata per intero dalle offerte libere ricevute e dai proventi di una rivista
autoprodotta.
Dal 2007 infatti i volontari dell’archivio di Thiene danno
28
via alla svolta informatica, avviando una mastodontica
opera per digitalizzare il tutto, organizzandosi inoltre
per rendere accessibile a tutti l’archivio ogni sabato
mattina dalle 9 alle 11.30.
“Nei volumi conservati in questi scaffali – ci racconta
Offelli – si trovano le serie complete dei matrimoni
e delle nascite avvenuti a Thiene sin dal 1583. Ciò ci
ha permesso si svolgere numerose ricerche per conto
di emigranti che avevano bisogno di dimostrare la discendenza da gente del posto per ottenere la doppia
nazionalità. Al tempo stesso rendiamo disponibile la
nostra opera anche ai cittadini che desiderano ricostruire il proprio albero genealogico, ripercorrendo a
ritroso nel tempo la storia della propria famiglia”. Un
servizio che richiede chiaramente tempo e pazienza e
che viene reso al privato semplicemente a fronte di
un’offerta liberale.
alle stampe un periodico semestrale – Archivio – che ha
permesso di puntare i riflettori su tutta una serie di interventi di carattere storico-archivistico che vengono fatti in
zona e che stanno contribuendo a far della sede thienese
un fulcro per l’attività archivistica che interessa un’area
ben più ampia. Un quaderno che dà spazio ai contributi
di quanti sul territorio si occupano di ricerca storica e che
sta riscuotendo un buon consenso tra gli appassionati.
Un archivio colmo di sorprese
è interessante scoprire come in questo luogo non siano
custoditi solo i registri anagrafici degli ultimi secoli. Vi si
trova ad esempio uno scaffale con una consistente raccolta di partiture musicali provenienti dalla Schola del
Duomo, suddivise per autore e tematica, dove si celano
anche reperti pregiati come un pezzo autografo del Perosi.
Ci sono alcuni manifesti originali affissi nei secoli scorsi
per dare avvisi alla cittadinanza con linguaggio aulico e
retorico.
C’è poi un quadernetto di poesie e intime riflessioni scritte dallo stesso Don Gasparella, dove ogni pagina è accuratamente personalizzata con decori in stile liberty fatti
a mano.
Tra i vari oggetti apparentemente estranei sono finiti anche il registro di un notaio thienese del ‘600, Farra, completamente scritto in latino ed il curioso registro di un orfanotrofio di Vicenza “Memorie diverse dell’orfanotrofio
della Misericordia”, datato 1810, dove un anonimo redattore teneva il diario delle vicende quotidiane dell’istituto,
29
Territorio
WHERE
intervallandolo con annotazioni di ordine storico-politico
a commento dei principali fatti dell’epoca.
Una cifra che però accomuna tutti questi materiali è la minuziosa cura calligrafica, un patrimonio che con la rivoluzione dell’era digitale sta praticamente scomparendo.
HISTORY
IS
PRESERVED
Quando la storia incontra la Storia
Qual è allora il senso profondo di questo infinito lavoro
contro il logorio del tempo?
E quali sensazioni sprigiona in chi se ne fa carico?
“L’opera svolta da queste persone - commenta l’arciprete di Thiene, Don Livio Destro - non ha a che fare semplicemente con il restauro di un libro, ma piuttosto con la
conservazione di una storia. La parrocchia è stato il primo
punto di riferimento per la gente del territorio ed ancora
oggi ha il compito di essere un luogo di vita. La conservazione di questi beni è un servizio fatto alla comunità per
rendere accessibile la storia del nostro territorio. L’archivio ha il merito di non disperdere i nomi delle persone ed
il loro straordinario valore come parte di una storia di salvezza”.
“E’ viva in noi la sensazione che la Storia, quella storia apparentemente lontana da noi e che si è soliti incontrare
solo nei libri di scuola, abbia attraversato anche questi
palazzi e queste strade – conclude Claudio Cogollo, uno
dei volontari dell’Archivio - E questi libri ne rappresentano
delle tracce tangibili”.
Sopra: Il frontespizio del Liber Chronicus
A sinistra e sotto: uno dei quattro storici registri
recentemente restaurati
There is a place in the heart of Thiene where you will find
ancient books and extensive registers that hold the secrets
of centuries past. It is the historical archive of the Duomo,
where a process of conservation that began many years
ago is continued and renewed every day, protecting a
unique patrimony of private and collective history from
the wearing effect of time.
There are many things to be discovered among these
old volumes. Such as the fact that the first baptism registered was that of “Giulio, son of Giampiero Turcato” and dates back to 2nd August 1583.
Luckily, in our current times, research of this kind
doesn’t require us to sift through pages and pages
of fragile volumes that are easily worn. The process
of digitalisation that is currently under way has
already brought significant results. The working
group charged with this task has transcribed the
index of baptisms and marriages almost up to the
1800s, taking photographs of the register pages in order to make
them easily accessible via computer. Another goal achieved was the digitalisation of
a history of Thiene written by Sebastiano Rossi, parish priest between 1700 and 1800: 28 handwritten journals for a total of 1100 pages, which are now – after several years of work – stored in
their entirety on 2 CD-ROMS.
Another particular accomplishment was the excellent restoration of the four oldest volumes
held in the archive, an operation that was only recently completed and entirely financed with
donations and the proceeds of a self-produced magazine.
Indeed, as of 2007, the volunteers who work in Thiene’s archive have printed a bi-annual magazine – Archive – that has allowed them to spread the word about a series of historical-archive
operations that took place in the area and are contributing to the establishment of the Thiene
office as a fulcrum of archive activity for a much wider geographical area. The publication is providing space for the contributions of those who work in the field of historical research and is also
being positively received among enthusiasts.
PER AIUTARE L’ARCHIVIO
Va ricordato che il lavoro svolto dai volontari dell’Archivio del Duomo è di natura del tutto
gratuita. E che, purtroppo, i costi per effettuare il restauro dei libri antichi o per la loro
digitalizzazione sono onerosi. Con un piccolo aiuto da parte di tutti, però, si può fare molto.
Due i modi più semplici per sostenere l’Archivio: la sottoscrizione di un abbonamento
alla rivista semestrale Archivio, oppure una libera donazione a fronte della ricostruzione
dell’albero genealogico della propria famiglia.
Per maggiori informazioni e possibile telefonare allo 0445 361093, oppure recarsi presso
gli uffici dell’Archivio in Via Roma 23, ogni sabato mattina dalle 9 alle 11.30.
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Buone Feste
Pellicce e capi tecnici pronti su misura
Rimessa a modello e alleggerimento
Possibilità di permuta
VERE OCCASIONI DI FINE STAGIONE
Gonzato Pellicceria Thiene (VI) Via Ca’ Paiella, 19 Tel. 0445 361470 www.gonzatomoda.com
Appuntamenti
La
adonna dipinta nei
capitelli di Thiene
e del territorio vicentino
Capitello di via Biancospino
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in Biblioteca nella primavera 2011
una mostra fotografica celebrerà Il ricco
patrimonio della religiosità popolare
Ivo Carollo ci anticipa i contenuti e i significati dell’esposizione
“Povere immagini disseminate qua e là, di strada in
strada, opere di devoti e anonimi artisti i quali sono per
me amabili al pari di Giotto e Cimabue”. È stata questa
affermazione di padre David Maria Turoldo a spingere
Giuseppe Stella, Bruno Dalle Carbonare, Giancarlo Marini, Valter e Luca Borgo, ad intraprendere una ricerca
fotografica sui capitelli dedicati alla Madonna, a Thiene
e nel territorio vicentino.
La frase di Turoldo, il “frate poeta” al quale la città è affettuosamente legata per la sua partecipazione al Premio nazionale di poesia “Città di Thiene” in qualità di
presidente, concludeva un interessante articolo apparso su “Famiglia cristiana” a firma di Franca Zambonini,
accortasi che “era entrato maggio da un mazzetto di fiori e una candela davanti ad un capitello”.
I fotoamatori Giuseppe Stella, Giancarlo Marini, Valter e
Luca Borgo, un collaudato quartetto che ha al suo attivo
una decina di mostre fotografiche, cui si è aggiunto per
questo lavoro anche Bruno Dalle Carbonare, altrettanto
noto e apprezzato fotografo, sono andati alla ricerca dei
numerosissimi capitelli mariani disseminati nel territorio vicentino. Hanno limitato però la loro ricerca solo alle
immagini dipinte della Vergine, tralasciando bassorilievi
e statue della Madonna.
Un’impresa non facile e che non ha la pretesa di presentare un quadro completo della presenza mariana nei
capitelli, ma che offre alcune delle immagini, tra le più significative e artisticamente molto apprezzabili, che i cinque fotografi, quasi “novelli pellegrini”, hanno scoperto
nel loro viaggio tra le vie dei paesi, nelle corti, ai crocicchi
delle strade e sui muri di vecchie case.
Il risultato del loro lavoro potrà essere ammirato nella
mostra che verrà allestita dal 7 al 22 maggio 2011 alla
Biblioteca Civica di Thiene, dove saranno esposte oltre
centocinquanta fotografie a colori dei capitelli dedicati
alla Madonna.
Anticipiamo alcune immagini della mostra che ci farà
Capitello di via S. Maria Maddalena
conoscere un mondo, spesso sconosciuto e non sufficientemente apprezzato, che rappresenta una delle
espressioni più significative della pietà della gente semplice e umile.
Ogni capitello è una tessera del mosaico della religiosità
popolare e costituisce un segno particolare del paesaggio vicentino, fortemente e intimamente legato ad una
cultura locale spontanea ed autentica, testimonianza
35
Appuntamenti
di una profonda pietà che si fa storia, che diventa anzi una
serie di micro storie personali, famigliari o di piccole comunità formate dall’insieme delle famiglie di una corte o di una
contrada.
Potremmo definirli minuscoli santuari mariani, frutto di una
religiosità spontanea, a ricordo di un miracolo o di una grazia ricevuta, specialmente dopo le carestie o le epidemie
o per il ritorno dei propri cari dalle guerre. Quelli dedicati
alla Madonna sono poi diventati, in particolare nel mese di
maggio, luoghi privilegiati del culto spontaneo locale, punti
di ritrovo dei devoti della contrada per la recita del santo
Rosario.
Nella mostra si potranno ammirare splendidi volti della Vergine Maria, con il Bambino tenuto amorevolmente in braccio, da cui traspare tutta la dolcezza e l’amore di mamma.
Tra i tantissimi capitelli ricordiamo le apparizioni della Madonna dell’Olmo alle tre pastorelle nella campagna di Thiene o al vecchio Simone di Centrale, la Vergine Lauretana di
piazzetta san Pio X con piccoli angeli in volo che le fanno da
corona e ancora la Madonna in trono tra i santi Giuseppe e
Antonio in via san Camillo de Lellis e con i santi Antonio e
Rocco in via Corradini, sapientemente restaurata qualche
anno fa da Paola Munarini.
E ancora una pietà ai piedi della croce a Carrè, le piccole
nicchie con una Madonna dallo sguardo amoroso su un
muro scrostato di una vecchia casa di Malo e in via Biancospino a Thiene, infine una sacra famiglia in un rustico capitello davanti ad un cascinale nella contrada dei Cappuccini.
Spesso i colori sono sbiaditi dal tempo e dalle intemperie
ma, quasi per miracolo, il volto della Vergine si conserva ancor oggi in tutta la sua bellezza, anche quando le altre immagini ai suoi piedi sono quasi
completamente scomparse. I
volti della Madonna sono tutti dolcissimi, opera di ignoti
artisti, che hanno saputo trasmettere una pietà profonda e
sentimenti devoti, e che anche
per noi sono “amabili al pari di
Giotto e Cimabue”.
Un grazie ai cinque fotografi
che con questa nuova mostra
fotografica compiono una meritoria azione di recupero di un
patrimonio storico, artistico e
religioso che merita di essere
conosciuto, valorizzato e salvaguardato.
Biblioteca Civica - Palazzo Cornaggia
Dal 7 al 22 maggio 2011
Orari
lunedì15.00-19.00
dal martedì al venerdì 09.30-12.30 15.00-19.00
sabato e domenica 10.00-12.00 16.00-19.00
Ingresso Libero
I Capitelli di via S. Camillo De Lellis (sopra),
Madonna Olmo e Pastorelle (sinistra) ,
via Cappuccini (sotto)
Capitello di via Corradini
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37
Capitello di una
vecchia casa di Malo
The Madonna as painted
in the capitals of Thiene
and throughout the
province of Vicenza
Ivo Carollo gives us a preview
of the exhibition’s contents
and significance
Capitello di via Po
38
Photography experts Giuseppe Stella, Giancarlo Marini
and Valter and Luca Borgo – an established quartet that
already has around 10 photographic exhibitions under its
belt – were joined by Bruno Dalle Carbonare, an equally
noted photographer, as they undertook to perform a piece
of photographic research on the capitals dedicated to the
Madonna in Thiene and the rest of the Vicenza province.
You will be able to admire their work at the exhibition that
will run from 7th to 22nd May at the Council Library of Thiene, where over 150 colour photographs of the capitals dedicated to the Madonna will be on display. These images
will give us an insight into a world that represents one of
the most significant expressions of the piety of a simple,
humble populace. Each capital is a small part of a mosaic of
popular religiosity and constitutes a particular mark on the
landscape of the Vicenza province; a testament to a profound sense of piety that became a part of history, often as
a result of a spontaneous religious wish to remember a miracle or blessing received. Among the numerous capitals, I
would pick out the apparition of the Madonna dell’Olmo in
front of three shepherd girls in Thiene’s countryside and in
front of Simone of Centrale, and the Madonna of Loreto in
San Pio X square.
Thank you to the five photographers who, with this exhibition, have completed the worthy act of recovering a historical, artistic and religious patrimony that deserves to be
discovered, valued and safeguarded.
Ospadale di Thiene
Finalmente anche a Thiene
l’Angioplastica Coronarica: inaugurata
la nuova sala di emodinamica
infarto
cardiaco
quale conseguenza
della malattia coronarica aterosclerotica è la principale
causa di morte nei
paesi
occidentali,
seguita dalla patologia tumorale. Ad
oggi il trattamento
più efficace è l’angioplastica
coronarica (la dilatazione con palloncino
dell’occlusione coronarica mantenuta
poi aperta mediante
il posizionamento di
una “retina” chiamata stent).
Con grande soddisfazione della Direzione Generale
il 13 ottobre scorso, il Dott. Luciano Bassan e la sua
Equipe (con la supervisione del Dott. Angelo Ramondo, Primario Cardiologo di Bassano) hanno portato a
termine con successo le prime Angioplastiche coronariche nella nostra Ulss.
Si tratta di un’attrezzatura digitale innovativa che integrandosi con il sistema Ris Pacs aziendale consente
la digitalizzazione delle immagini e loro elaborazione
a fini diagnostici per il successivo inserimento nella
40
cartella clinica informatizzata ed il cui costo di circa
800.000 euro è stato sostenuto anche grazie al contributo di 160.000 euro della Fondazione CARIVERONA.
Era un servizio che mancava alla nostra Ulss. Infatti,
pur essendo attivo fin dal 2001 un laboratorio di emodinamica, non c’era la possibilità di effettuare le angioplastiche per mancanza di un’adeguata attrezzatura.
All’ospedale di Thiene si potevano eseguire solo indagini diagnostiche, mentre gli interventi venivano eseguiti
all’ospedale di Bassano a cura dell’Unità di Emodinamica diretta dal Dott. Luciano Bassan insieme ai Dott.
Sergio Cozzi, Dott. Gaetano Povolo e Dott. GianLuca
Toffanin. Ora grazie all’inaugurazione della nuova sala
di emodinamica i pazienti potranno essere adeguatamente curati anche nel nostro ospedale, senza doversi
sottoporre a trasferimenti.
“Si tratta di un evento dai risvolti importantissimi per la
popolazione della nostra Ulss, soprattutto in previsione del trasferimento nel nuovo Ospedale di Santorso
dove saranno attrezzate due sale operatorie, di cui una
polivalente, nel rispetto progettuale di un ospedale in
grado di affrontare le urgenze emergenze” dichiara il
Dott. Bassan; “Il percorso iniziato nove anni fa ha raggiunto oggi un traguardo fondamentale e prestigioso.
L’attività all’inizio sarà limitata a tre giorni alla settimana, ma è destinata ad implementarsi progressivamente
fino a raggiungere, rapidamente, la copertura dei cinque giorni lavorativi.”
Un ringraziamento va al Primario della Cardiologia di
Thiene Dott. Bortolo Martini, alla Capo Sala Roberta
Lepre, al personale infermieristico (I.P. Giuliano Zaltron, Teresa Caretta, Denise Busa, Maddalena Lorenzi, Lorella Scapin Rosanna Roncaglia e al Capo-tecnico
di Radiologia Giovanni Signorini) e a tutti coloro che
hanno collaborato.
Un ringraziamento particolare all’Associazione “Amici
del cuore” Alto Vicentino che fin dall’inizio ha sostenuto con vigore questa causa e che recentemente, in
occasione della ricorrenza del proprio decennale, ha
donato all’Unità di Cardiologia un ecocardiografo portatile. Tale apparecchio potrà essere usato non solo
nei reparti ma anche sul territorio dell’Alto Vicentino.
Il Direttore Amministrativo AnnamariaTomasella
con l’equipe di Cardiologia
SPOSTAMENTO DISTRETTO THIENE
Nell’ambito del piano di riorganizzazione dei servizi territoriali, condiviso con la Conferenza dei sindaci, che prevede la
loro graduale centralizzazione presso il padiglione Ospedaliero di Thiene, è iniziato nel mese di novembre il graduale
trasferimento dei servizi del Distretto Socio Sanitario n. 1 di Thiene presso il padiglione Ospedaliero Boldrini. Tali attività
consentiranno la graduale centralizzazione presso l’Ospedale dei servizi territoriali attualmente dislocati nelle varie sedi
nel Comune di Thiene.
Da lunedì 22 novembre il servizio di disabiltà (attualmente collocato presso la sede di via Rasa 12) ha la propria
sede presso l’Ospedale Boldrini al primo piano della palazzina area ovest (nuovo numero telefonico 0445 388970).
Contestualmente sono stati trasferiti al secondo piano gli studi dei medici delle cure primarie (Direttore delle Cure
Primarie e geriatri).
Da giovedì 25 novembre l’ambulatorio della medicina pubblica è stato spostato sempre al Boldrini presso il
Poliambulatorio, ambulatorio n. 2. Da lunedì 29 novembre i servizi amministrativi distrettuali sono attivi nella zona vicino
al laboratorio analisi. Il nuovo numero della segreteria distrettuale sarà lo 0445 388971. Al numero vecchio risponderà
per i prossimi mesi una segreteria registrata che fornirà il nuovo recapito telefonico. Sempre da lunedì 29 novembre
anche la centrale operativa dell’assistenza domiciliare integrata si è spostata all’Ospedale di Thiene al secondo piano
della palazzina area ovest.
L’entrata a tutti i nuovi servizi all’interno dell’Ospedale Boldrini è dall’attuale portineria e la segnaletica è in colore verde
per i servizi territoriali e in colore blu per i servizi ospedalieri.
L’accesso ai disabili è possibile anche dall’attuale ingresso servizi vicino alla sede del Centro Salute Mentale. Al
campanello a lato della sbarra di apertura risponde la portineria dell’Ospedale. Rimarranno presso le attuali sedi il
servizio di vaccinazioni e la neuropsichiatria infantile. Nel mese di dicembre verranno effettuati gli spostamenti anche
dei servizi della Tutela Minori e del Consultorio Familiare (attivi da lunedì 27 dicembre) attualmente in ca’ Pajella e del
Servizio Accoglienza Familiare (da martedì 21 dicembre) attualmente di via Boldrini 22; i tre servizi saranno collocati
nella zona degli ex poliambulatori al piano rialzato.
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Appuntamenti
anza
POESIA DI
movimento
Affascinanti coreografie e intense
emozioni al Teatro comunale di Thiene
Due momenti de Lo Schiaccianoci
Movimenti dolci e soavi, alternati a passi rapidi, balzi e
Con il nuovo anno, ci si sposta dalle atmosfere
piroette. Questa è l’arte del balletto e per tutti gli appas-
dell’est Europa, con una rappresentazione dal
sionati ritorna la Rassegna ThieneDanza, organizzata
sapore Mediterraneo. Il 9 febbraio andrà in scena
dall’Amministrazione comunale, in collaborazione con
Non solo Bolero, spettacolo eseguito dal bravis-
il Circuito Teatrale Regionale ArteVen. Una kermesse di
simo Kledi Kadiu, dall’elegante Emanuela Bian-
spettacoli unici che sarà in scena al Teatro al Comunale
chini e da alcuni solisti della Compagnia Mvula
fino alla prossima primavera.
Sungani. La storia è ispirata a grandi opere: la
ThieneDanza è iniziata sabato 11 dicembre con Lo
Carmen di Prosper Mérimée, i Carmina Burana di
Schiaccianoci, basato sulle coreografie di Mikhail Krapi-
Carl Orff, Amores di Ovidio ed il Bolero di Ravel,
vin e messo in scena dal Teatro dell’Opera della Macedo-
mentre le coreografie di Mvula Sungani saranno
nia. L’arte storica del balletto macedone si è evoluta ne-
caratterizzate dalla loro consueta spettacolarità,
gli anni, fino al recente raggiungimento di un’alta qualità
con l’aggiunta di nuove creazioni. L’intreccio di
tecnica ed espressiva e al miglioramento di coreografie
storie popolari, unito alle movenze e al ritmo dei
e costumi. L’originalità del balletto macedone si è potuta
ballerini, garantiscono una serata originale ed in-
notare durante la rappresentazione che ha dato il via a
teressante.
ThieneDanza. Lo Schiaccianoci è un balletto in due atti
La scena cambia ancora con lo spettacolo pro-
che racconta la popolare storia di Clara, bambina che
grammato per il 20 febbraio. Yantra è un balletto
per Natale riceve in dono uno schiaccianoci, il quale la
che si basa sul tema spirituale portante della filo-
porterà a sognare fantastiche avventure, tra la battaglia
sofia indiana. Le coreografie di Ornella Pegoraro,
contro i topi e il Regno dei Dolci della fata Confetto.
Barbara Canal, Francesca Foscarini, Didier Barbe
e Anne Marie Porras rappresentano la naturale
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43
Appuntamenti
Informazioni, Prevendite
e Prenotazioni
Ufficio Cultura Comune di Thiene
Piazza Ferrarin, 1
Tel 0445 804745 –Fax 0445 804748
[email protected]
dei piccoli e che
Lunedì, Mercoledì e Venerdì 9.30 – 12.30
Martedì e Giovedì 9.30 – 13.30
Mercoledì anche 16.30 – 18.15
confluisce
nella
capacità
degli
adulti di rappresentarla nel migliore dei modi.
Gli altri due spet-
Online su www.vivatiket.it
tacoli sono dedi-
Teatro Comunale:
il giorno dello spettacolo a partire
da un’ora prima dell’inizio
cati agli alunni delle
scuole primarie e secondarie di primo grado.
Il 14 marzo sarà il momento
Fazzoletto di terra
de I cigni selvatici, spettacolo
messo in scena dalla compagnia di danza Aulos. La storia è ispirata a un racconto di Hans Christian
Non solo Bolero
Il corpo che narra
Andersen, ricco di significati paralleli che si prestano in modo
perfetto alla rappresentazione attraverso il ballo. Il 15 aprile
evoluzione dello spettacolo Mandàla, presentato lo
come uno spettacolo emozionante che si basa sulla tra-
si conclude il ciclo con Fazzoletto di terra, rappresentato
scorso anno a Thiene: una ricerca interiore con l’obiet-
smissione di vibrazioni e la messa in scena di una stupen-
dalla compagnia Musike. Il tema di questo spettacolo è la
tivo di capire l’animo umano e rendere così manifeste le
da illusione.
salvaguardia dell’ambiente: esso vuole sottolineare l’impor-
problematiche e gli stati d’animo dell’uomo.
Per quanto riguarda la Rassegna Danza Ragazzi, gli spet-
tanza della terra, creando con i movimenti delle danzatrici le
La rassegna ThieneDanza prosegue il 17 aprile con lo
tacoli programmati per il nuovo anno sono tre. Il 2 mar-
figure della natura.
spettacolo tutto thienese di Lucy Briaschi, messo in
zo andrà in scena Il corpo che narra, realizzato dalla
Molti sono i temi degli spettacoli in programma a Thiene. Ba-
scena dall’omonima compagnia di danza. Sono previsti
Compagnia Aterballetto. Il balletto è dedicato alle scuole
sta solo individuare quello più adatto alle nostre inclinazio-
due emozionanti momenti di danza contemporanea: il
d’infanzia e alle primarie del I ciclo e si basa sulle narra-
ni, o magari scegliere di andare a vedere più spettacoli. Per
primo, Non è giusto che lo sappia solo tu, è incentrato
zioni ideate dai bambini di 5 anni della scuola dell’infanzia
emozionarsi, conoscere e ammirare la poesia della danza.
sul tema dell’amore, mentre il secondo, Out, si prospetta
Choreia. Una creatività, dunque, che parte dalla fantasia
Non è giusto che lo sappia solo tu / Out
Non solo Bolero
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45
Appuntamenti
ual è il modo migliore per iniziare l’anno nuovo
Il concerto riprenderà quindi con le musiche di Johann
a Thiene?
Strauss jr, del quale sono proposti quattro brani. Dal
Semplice, non perdendo il consueto appunta-
melodico e raffinato Rose del Sud, alla Ciarda, popolare
mento con il concerto di Capodanno!
danza ungherese. Dalla Neue Pizzicato Polka, eseguita
Un’occasione per lasciarsi coccolare dalle note soavi dei
pizzicando le corde degli strumenti ad arco, all’atmosfe-
più famosi nomi della musica classica e per farsi traspor-
ra tempestosa e il ritmo frenetico di Tuoni e fulmini. Re-
tare dalle armoniose melodie in un’atmosfera ottocente-
stando nella famiglia Strauss e nel ritmo della polka, vie-
sca o d’inizio Novecento.
ne eseguito Binario libero, il brano più popolare di Eduard
L’evento è organizzato dall’Amministrazione Comunale di
Strauss. In conclusione, altri tre brani di Johann Strauss
Thiene con la preziosa collaborazione dell’Associazione
jr. A caccia! crea l’atmosfera tipica della battuta di caccia
Età Serena.
attraverso un ritmo spumeggiante. Viva gli ungheresi!,
L’attesa esecuzione è affidata quest’anno all’Orchestra
invece, è una polka dalla melodia più composta, ispirata
Regionale Filarmonia Veneta (ORV), associazione auto-
alla canzone patriottica ungherese Ràkòczi-Marsch. L’ul-
noma sostenuta dal Ministero per i Beni e le Attività Cul-
timo brano è un ritorno all’atmosfera austriaca: Sul bel
turali e dalla Regione Veneto, che da dieci anni propone
Danubio blu, meglio conosciuto come il “valzer dei val-
concerti sinfonici, musica da camera e lezioni concerto
zer”. Il brano ideale per chiudere un evento destinato a
in tutta la regione. Un’orchestra prestigiosa che vanta
lasciare nel pubblico una sensazione di gioia e speranza.
esibizioni nei principali teatri italiani, la partecipazione a
importanti festival e la registrazione di incisioni discografiche, tra le quali si trovano anche le registrazioni degli
ultimi concerti di Capodanno. Dirige il maestro Stefano
Romani, esperto musicista che vanta la collaborazione
con direttori d’orchestra e solisti di fama internazionale,
AESTRO!
come Bruno Campanella, Uto Ughi e Peter Maag.
La serata si aprirà con tre stupendi pezzi del francese George Bizet che porta il pubblico nel cuore della Spagna
con la Carmen e due Suites orchestrali. Alle orecchie degli ascoltatori giungerà un ritmo folkloristico che unisce i
dolci motivi tipici della musica francese a quelli appassionanti della Spagna, tra gitani, briganti e arene. A seguire,
un pezzo dell’artista viennese Franz von Suppé, del quale
viene eseguita l’ouverture dell’operetta la Dama di Pic-
che. È un valzer che trasporta il pubblico nelle grandi sale
da ballo della Vienna della metà dell’Ottocento, tra archi
Concerto di Capodanno
Mercoledì 5 gennaio 2011, ore 21.00
Teatro Comunale di Thiene
furtivi e fragorosi accordi orchestrali. La prima parte del
concerto termina con il famoso Valzer dei Fiori, brano de
Lo schiaccianoci di Pëtr Il’ic Cajkovskij. Il suono fa respirare la tipica atmosfera russa, in un clima reso sgargiante
Biglietti
Platea e prima galleria, euro 8,00
Seconda galleria, euro 5,00
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da accesi colori orchestrali e dal crescendo d’intensità.
47
Appuntamenti
Il Cantastorie,
un dono speciale per regalare
un momento di serenità
l sorriso di un bambino vale più di mille pa-
curamente portare un po’ di serenità ai bambini meno
role ed è la fonte di ispirazione primaria per
fortunati, ma un secondo non trascurabile obiettivo è
gli scrittori e gli illustratori di fiabe. Lo con-
quello di raccogliere fondi anche a sostegno della Torre
fermano gli autori del libro Cantastorie, rea-
di Ricerca, l’innovativo Istituto di Ricerca Pediatrica at-
lizzato dalla fondazione Città della Speranza
tualmente in costruzione in zona industriale a Padova, un
e giunto alla nona edizione. La collana dei Cantastorie,
progetto unico in tutto il suolo europeo. Proprio lo scorso
dunque, continua ad essere apprezzata da bambini, ge-
14 dicembre è stato firmato l’atto costitutivo della Fonda-
nitori ed educatori, non solo per la qualità dei testi e delle
zione Istituto di Ricerca Pediatrica Città della Speranza,
immagini, ma anche per il fatto che acquistando il libro
che ha visto costituirsi il direttivo dell’ente che entrerà in
si contribuisce al finanziamento dei progetti della Città
possesso dell’erigenda Torre della Ricerca. La carica di
della Speranza.
Presidente è stata affidata al Dott. Franco Masello, sto-
L’anima di Cantastorie è composta dalle menti creative
rico presidente della Città della Speranza, mentre sarà
degli scrittori e dai disegni colorati degli illustratori, che
Direttore Generale il Dott. Stefano Bellon, medico e vi-
anche in questa edizione hanno voluto dedicarsi gra-
cepresidente; nel consiglio direttivo siederanno anche il
tuitamente alla scrittura e al disegno. La coloratissima
Rettore dell’Università di Padova Giuseppe Zaccaria ed il
copertina del nono volume è stata realizzata da Matteo
Direttore Generale dell’USSL 16 Adriano Cestrone. I lavori
Gaule, mentre la quarta di copertina è firmata da uno
di costruzione dell’edificio, iniziati nel 2009, saranno ul-
degli scrittori veneti più amati, Gian Antonio Stella, che
timati entro l’estate dell’anno prossimo, per creare al più
esprime in modo suggestivo ed emozionate l’intento del
presto un centro funzionante per l’accoglienza e la cura
Cantastorie: donare un sorriso. Nico Rigoni, ideatore e
dei bambini malati.
curatore del progetto editoriale afferma soddisfatto che
Questi bambini, più di altri, si meritano un sorriso. Nato
“Con le sue 5000 copie il Cantastorie è ormai un appun-
magari da una storia con qualche parola in dialetto vene-
tamento tradizionale natalizio e costituisce una simpa-
to, come “Cul de Saco ovvero l’Omo nero” o da un dise-
tica opportunità, tra le molte proposte, per raccogliere
gno colorato che ispira serenità, come quello di Lorenzo
contributi a sostegno della Fondazione”.
De Pretto.
Obiettivo primario della realizzazione del volume è si-
Gli Autori che hanno contribuito gratuitamente alla realizzazione del Cantastorie 9 sono: Claudio Cappozzo,
Fabio Fioravanzi, Gabriella Bertelle, Giancarlo Ferron, Gian Domenico Mazzocato, Laura Novello, Lorenza Farina,
Silvia Faini, Toni Capuozzo.
I disegni sono stati donati da: Carla Manea, Franco Cattapan, Giorgio Bernardi, Giusy Capizzi, Lorenzo De Pretto,
Matteo Gaule, Monica Venzo, Pino Guzzonato, Silvana Battistello, Silvia Ziche, Valentina Verlato.
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The Storyteller,
a special gift to bring a moment of happiness to a child’s life
50
A child’s smile is worth more than a thousand words.
The primary objective of the book is indeed to bring a
This much is confirmed by the authors of the Canta-
little happiness to children in need, but a second, equal-
storie (Storyteller) book, conceived by the City of Hope
ly significant goal is to raise funds for the Research To-
Foundation, which has reached its 9th edition this year.
wer: the innovative Paediatric Research Institute that is
The cover of the latest volume was created by Matteo
currently being built in the industrial area of Padua. The
Gaule, while the back cover was produced by Gian An-
deed of partnership of the City of Hope Paediatric Rese-
tonio Stella, who expresses – in an evocative, touching
arch Institute Foundation was signed last 14th Decem-
way – the true intent of the Storyteller: to bring a smile
ber, while construction works are due to be completed by
to a child’s lips.
next summer.
Sportivissimo
IL
KARATE
THIENESE
SUL TETTO DEL MONDO
Continuano a mietere
successi i karateki del
Centro Sport Thiene
allenati dal maestro
Oscar Comparin
52
ell’ideale classifica degli sport che incido-
pionessa italiana di disciplina.
no maggiormente nello sviluppo fisico e
Con invariata passione da circa quattro decenni
psichico di chi li pratica, il karate (karaté
Oscar Comparin, oggi cintura nera 8° dan, diffon-
per chi legge) sarebbe quasi sicuramente al primo
de il verbo della ‘mano nuda’ rivelandone filosofia e
posto.
insegnandone tecniche a grandi e piccini che desi-
Nato secoli fa in Giappone come forma d’arte
derano avvicinarsi a quest’affascinante disciplina.
marziale, l’arte della “mano nuda” (questa la tra-
Un mondo che, come tiene a precisare, “non ha
duzione letterale) si è diffusa nel mondo ed ha su-
proprio nulla a che spartire con la violenza gratuita
bito una serie di evoluzioni culturali e tecniche tali
ritratta in molti film e telefilm che si vedono al cine-
da renderla al giorno d’oggi anche una disciplina
ma o in televisione”. Prima ancora che una forma
sportiva praticata ovunque da milioni di persone.
di offesa, il karate è infatti una ricerca di sicurezza
Nella nostra città si è insediata e sviluppata negli
ed equilibrio interiore, dove il massimo controllo di
ultimi decenni una ‘scuola’ che oggi rappresenta
sé stessi va di pari passo con il massimo rispetto
un centro d’assoluta eccellenza a livello nazionale
dell’avversario.
e non solo in questa disciplina. Una palestra che
“Ci sono diversi motivi che possono favorire l’avvi-
continua a forgiare fior fior di atleti capaci di af-
cinamento a questa disciplina al di là del semplice
fermarsi a livello nazionale ed internazionale sia
allenamento fisico – evidenzia Comparin – tra cui
nel kata (forma) che nel kumite (combattimento),
la ricerca di autostima e l’esplorazione delle pos-
le due grandi specialità in cui si suddivide questo
sibilità della propria mente”. Uno sport che può
sport. L’ultimo in ordine di tempo è il giovanissimo
quindi trasmettere valori ed insegnamenti impor-
Luca Zoldan, un diciassettenne che a luglio è salito
tanti, soprattutto ai giovani alle prese con la ricer-
sul gradino più alto del podio nella categoria cadet-
ca di una propria identità e di una collocazione nel-
ti – sia nella competizione individuale che in quella
la società.
a squadre – dei campionati mondiali WUKO dispu-
“Anzitutto si impara a stare insieme con gli altri:
tatisi in Argentina, e che proporio questo dicem-
una persona timida acquista maggior sicurezza
bre ha ottenuto il titolo mondiale anche nei cam-
e forza interiore, mentre la persona aggressiva
pionati della federazione WUKF svoltisi a Brescia.
impara a ridimensionarsi e ad avere più autocon-
Solo qualche mese prima, nel dicembre 2009, un
trollo. Chiunque in ogni caso si rende conto che il
altro traguardo eccezionale – l’ennesimo, bisogna
karate è uno studio continuo, una ricerca senza
dire – veniva raggiunto dall’atleta simbolo della
sosta verso qualcosa che si credeva di sapere ma
palestra thienese: Loris Comparin, trentenne con
che invece si rivela e si rinnova giorno dopo gior-
un curriculum da pluricampione italiano, europeo
no. Per me stesso, che mi alleno tutti i santi giorni
e mondiale, metteva la ciliegina sulla torta di una
da quarant’anni, rappresenta una continua esplo-
carriera strabiliante capitanando la nazionale ita-
razione e uno stimolo a migliorarsi”.
liana alla vittoria dei mondiali a squadre di Gua-
Uno sport davvero nobile ma che tuttavia – com-
dalajara in Messico, guadagnando al contempo il
plice anche l’assenza dal circuito olimpionico –
bronzo nella competizione individuale.
condivide con tanti altri la cronica mancanza di
Risultati che hanno portato il karate thienese sul
finanze e di visibilità. “Per questo – commenta
tetto del mondo, inorgogliendo tutti gli sportivi
Comparin - quando si conseguono risultati impor-
della zona e confermando una volta in più la qua-
tanti come quelli di Loris e Luca la soddisfazione è
lità e la serietà del lavoro svolto con passione dal
ancora maggiore, visti i sacrifici e gli sforzi soste-
maestro Oscar Comparin, responsabile dell’asso-
nuti”.
ciazione sportiva Centro Sport Thiene.
In attesa che il karate possa individuare nuove vie
Quest’ultimo, formatosi all’ombra del mitico ma-
per arrivare al grande pubblico portando con sé il
estro giapponese Hiroshi Schirai e anch’egli plu-
suo corredo di insegnamenti positivi, l’augurio è
ricampione italiano, è il capostipite di una vera e
che i ragguardevoli risultati ottenuti da Loris Com-
propria “dinastia” di karatechi. Oltre al già citato
parin e dal suo “erede” Luca Zoldan facciano da
Loris, hanno seguito le orme del padre anche l’al-
cassa di risonanza per avvicinare molti altri giova-
tro figlio maschio, Nicola, e la figlia Mara, ex cam-
nissimi a questo mondo.
53
Generazioni di karateki
thienesi a confronto.
Da sinistra a destra, in senso
orario: Oscar Comparin, Loris
Comparin, Luca Zoldan e i
futuri campioni
ON TOP OF THE WORLD WITH
THIENE’S KARATEKAS
In the world of karate, Thiene has, in recent decades,
cake as he brought the Italian national team to victory at
seen the establishment and development of a “school”
the World Championships in Mexico, winning the bronze
that now constitutes a true centre for excellence, training
medal in the individual competition at the same time.
athletes that continue to make their mark at both the na-
Master Oscar Comparin, Head of the Thiene Sport Centre
tional and international level.
association and multiple Italian champion, who trained
The most recent success was achieved by seventeen-
in the shadow of the legendary Japanese master Hiro-
year-old Luca Zoldan, who won first place in the cadet
shi Schirai, is the founder of a true and proper karatechi
category at the Fesik Federation’s World Championships
“dynasty”. Comparin claims that karate is all about the
in July. A few months earlier, in December 2009, another
search for internal stability and balance, a discipline that
exceptional hurdle was overcome by Loris Comparin. The
combines complete control over oneself with maximum
thirty-year-old, with multiple Italian, European and World
respect for one’s opponent.
Championship titles under his belt, put the icing on the
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informazione publiredazionale
FARMACIA
CINZANO
alla Madonna :
IL PAZIENTE AL CENTRO
Pierantonio Cinzano
Gli Italiani sono entusiasti delle loro farmacie. In un recente sondaggio sulla soddisfazione dei cittadini per
vari servizi, le farmacie sono risultate al primo posto
nella graduatoria del gradimento. Una posizione leader
che mantengono da anni, sondaggio dopo sondaggio.
Abbiamo chiesto a Pierantonio Cinzano, titolare
della Farmacia alla Madonna, una storica e conosciuta farmacia di Thiene, di svelarci il segreto del
successo che la sua farmacia incontra tra i cittadini di Thiene e dell’Alto Vicentino:
Non ci sono segreti, si tratta della passione che mettiamo nel seguire con attenzione e premura i nostri pazienti. Per noi il paziente è al centro. Cerchiamo di stargli vicino e di offrire ciò che può semplificargli la vita.
Ci può fare qualche esempio?
Al paziente che soffre di pressione alta offriamo gratuitamente il resoconto mensile dei valori di pressione
e frequenza cardiaca che misura lui stesso a casa propria con un apposito strumento. E’ un utile rapporto
da presentare al medico.
Al paziente diabetico offriamo la misura della glicemia e dell’emoglobina glicata, la stampa gratuita del
Rapporto Glicemico mensile ottenuto coi misuratori
digitali, attrezzi speciali per la cura del piede diabetico, la possibilità di ordinare alimenti a basso tenore
di zucchero senza muoversi da casa tramite il nostro
sito internet con consegna a domicilio a Thiene.
Stesso discorso anche per i celiaci, cioè coloro che
soffrono di intolleranza al glutine, cui offiriamo la possibilità di ordinare alimenti senza glutine via web con
consegna a domicilio in città, oltre che l’analisi del
contenuto di glutine degli alimenti di loro produzione,
il test per la celiachia e la consulenza di una dietista.
Chi è sano cerca in farmacia il mantenimento del
proprio benessere, una sana bellezza, la cura dei
capelli, la linea. Anche in questo avete un ruolo
trainante.
Cerchiamo di offrire un ampio supporto che aggiunge alla competenza dei nostri farmacisti una serie di
consulenze personalizzate, dalla dietista alla psicologa, un ricco programma di giornate a tema sui più vari
aspetti della salute e del benessere. Il tutto sempre
con una grande attenzione ai prezzi e al risparmio.
Cosa ci dice dei prodotti a marchio “Antica Farmacia alla Madonna di Thiene” che voi proponete?
Sono prodotti di assoluta qualità, dove sono però
assenti le spese di pubblicità dei prodotti famosi e
brandizzati; riusciamo pertanto a proporli a prezzi realmente convenienti e anche per questo risultano essere particolarmente graditi.
La “vicinanza” della farmacia è un valore per la
gente?
Sia la vicinanza “di cuori” che quella “geografica”.
Pensi che più del 70% dei thienesi abita nel raggio di
1500 metri dalla nostra farmacia. Sempre più persone
oggi sono stufe di salire e scendere dalla loro vettura
e di spendere soldi in benzina. Se possono, preferiscono piuttosto mantenersi in forma facendo due passi,
anche per andare in farmacia. E la “bici” è talmente
amata a Thiene da essere utilizzata persino dai vigili.
E chi per andare in farmacia deve comunque prendere l’auto?
Chi viene in centro in auto ha il vantaggio di trovare un
ampia scelta di negozi vicino alla farmacia e può quindi risparmiarsi un continuo saliscendi dall’auto, contribuendo tra l’altro a ridurre il traffico e le emissioni di
anidride carbonica. Il centro di Thiene è un piacevole
luogo di ritrovo a misura d’uomo dove anche chi ha
poco tempo può passare qualche minuto di relax, anche con condizioni atmosferiche avverse: portici e gallerie consentono infatti di passeggiare piacevolmente
anche con la pioggia o con la neve.
Zoom
Cioccolatini
d’autore
N
atale, si sa, è tempo di trasgressioni culinarie: tra
torroni, mandorlati, pandori e panettoni, il palato
ha infinite dolci tentazioni a cui cedere più che volentieri.
Sulle nostre tavole delle feste, fra i protagonisti delle delizie, merita un posto di riguardo “sua maestà” il cioccolato:
il “cibo degli Dei”, come lo chiamavano i Maya che iniziarono a coltivare il cacao ancora nel 1000 avanti Cristo. Il
cioccolato è in grado di appagare i sensi come poche altre
squisitezze, tanto che per alcuni rappresenta addirittura
un vero e proprio antidepressivo in grado di donare buonumore e serenità, un morso alla volta. Un cioccolatino è
un piacere breve e intenso, che rende più dolce la vita e
premia la creatività di chi è in cucina, un piacere che è esaltato al massimo se arricchito dalla soddisfazione di averlo
preparato con le proprie mani, scegliendo personalmente
gli ingredienti e lavorandoli fino a creare un piccolo gioiello
di bontà. Chiudere un pranzo di Natale offrendo ad amici
e parenti una selezione di “gemme al cacao” di propria invenzione è un’ottima idea per trasformare la fine del pasto
in un regalo graditissimo per tutti gli ospiti.
Già, ma come si prepara un cioccolatino? A Zugliano c’è
un’associazione che ha fatto della divulgazione della “cultura del cioccolato” la propria missione: è la Dolcicodici,
creata dalla giornalista Marialuisa Duso assieme ad un
gruppo di grandi innamorati del cacao. Quasi per gioco,
nel febbraio del 2008, avevano dato avvio al primo corso
per creare delizie di cioccolato: i partecipanti erano stati
oltre 60, tra cui un signore tedesco che aveva voluto confezionare due specialissime uova di Pasqua per la figlia e la
consorte. Incoraggiati da questa risposta, il 29 settembre
2009 avevano dato via ufficialmente all’associazione Dolcicodici, con tanto di atto costitutivo e pranzo conviviale,
dove tutto, dall’antipasto al dolce, era aromatizzato dal
L’associazione Dolcicodici promuove il piacere
e la cultura del cioccolato “fatto in casa”.
Marialuisa Duso, con il runner
vicentino Enrico Vivian al traguardo
della mezza Maratona dei Sei Comuni
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cioccolato. Da allora Dolcicodici, con corsi e varie altre
iniziative sul territorio, introduce chi lo desidera nel mondo squisito del cioccolato, condividendo le gioie e i piaceri
che nascono dalla conoscenza e dall’esplorazione personale di tutto lo straordinario mondo di questa delizia, in
un percorso che partendo dalle materie prime passa in
rassegna tecniche di lavorazione, ricette e consigli per
una perfetta degustazione.
C’è davvero di che restare affascinati e ingolositi. Le varie “esperienze sensoriali” proposte dall’associazione
comprendono infatti matrimoni di sapore intriganti che
vedono il cioccolato – dalle esotiche provenienze di Paesi
d’oltre Oceano come il Perù, Santo Domingo, Ecuador e
Madagascar, unirsi di volta in volta al caffè, alle nocciole
piemontesi, alle scorze d’arancia, ai pistacchi di Bronte,
alle mandorle pugliesi, all’uvetta, alla panna, al cocco,
persino al rhum, al rosolio, al torcolato e, anteprima della
prossima creazione, con un insolito e nuovo abbinamento, al liquore di sant’Antonio. Da provare anche la “barretta dei runners”, una creazione che sposa al cioccolato
la frutta secca e che è stata presentata come colazione
a 5 stelle a Jeff Galloway, mitico allenatore americano di
maratoneti in visita a novembre a Vicenza, dove ha sede
la AV Running School di Vicenza.
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Ritratti
La barretta, ovviamente, è arrivata “prima” anche alla Mezza Maratona dei Sei Comuni! I corsi organizzati da Dolcicodici consentono di apprendere tutti i segreti per preparare
golosissime ricette, dalle più semplici alle più elaborate,
offrendo i suggerimenti necessari per imparare a riconoscere e selezionare i migliori ingredienti e ad utilizzare gli
utensili da cucina necessari nelle varie fasi di lavorazione.
Un’attività che sta riscuotendo notevole successo: Marialuisa Duso e i suoi compagni d’avventura ormai diffondono
“
il “verbo del cioccolatino” davvero ovunque, dispensando i
loro consigli in coinvolgenti incontri-laboratorio organizzati con scuole, associazioni, circoli culturali, ai quali garantiscono anche un contributo economico per le loro attività.
È inoltre in fase di preparazione un volume fotografico che
raccoglierà un’antologia di ricette deliziose: per avere qualche deliziosa anteprima, basta dare una sbirciatina al sito
internet dell’associazione (www.Dolcicodici.org).
La vita è come il cioccolato,
è l’amaro che fa apprezzare il dolce.
”
LA
Befana
AL TEMPO…
della
drogheria
ZAMBONI!
C’era una volta, a Thiene, una bottega speciale. In vetrina erano esposti cesti
colmi di lecca lecca e bomboncini al rosolio, liquirizie, lacrime d’amore e dolci
violette. Dentro, mastelli e sessole in legno, barattoli e vasi di vetro mostravano legumi e caramelle, polveri e colori, droghe, allume di rocca, saponina
e saponi… La bottega aveva un fascino particolare e attirava tutti i bambini
della bella cittadina e dei paesi vicini. Il posto era davvero “magico”: era lì che
arrivava a sera, il 6 gennaio, puntuale, la Befana…
60
Accadeva così tutti gli anni. Si cominciava dall’Immaco-
le e dolcezze varie di Paolo e Giuseppe Zamboni. Del resto
lata, con la miscela speciale per la cioccolata calda che
Babbo Natale ci ha sempre tenuto alla sua immagine: con
si acquistava per rinvigorirsi e proteggersi golosamente
renne e slitta o da solo, in bella posa, usava disseminare
dal freddo pungente. Come quella, non ce n’erano altre
ovunque suoi ritratti e da allora ci ha preso l’abitudine. La
in vendita di così buone. Ricetta segreta di Vittorio Zam-
sosta in drogheria Zamboni, però, quella era obbligatoria
boni. Ogni possibile dolce delizia di zucchero era esposta
per lui, ci teneva moltissimo e siccome non poteva starci
in vetrina e all’interno della piccola bottega. Anche Bab-
tutto il giorno, si era fatto fare un pupazzo somigliante da
bo Natale faceva la sua parte e passava spesso nei giorni
mettere in vetrina. Poi veniva il Natale ed era già Santo
dell’Avvento in bottega per distribuire ai passanti caramel-
Stefano e poi l’ultimo e Capodanno. La bottega, come
61
Ritratti
un bazar orientale, pulsava di acquirenti di ogni sorta di
bambini che, tra il sospettoso e il divertito si avvicinavano
spezie e miscele, rutilante di stagnole luccicanti e colo-
a quella strana vecchiaccia, un po’ diffidenti, con la mani-
rate che proteggevano le migliaia di piccole caramelle e
na aperta! Un anno addirittura si mise a spaventare – per
di bon bon traboccanti dai mastelli. Un gran da fare per
gioco – i clienti della drogheria: si era piazzata immobile
Tita, Nane e Piero Cochi (Battista Stella, Giovanni Rech
proprio dentro la vetrina e, quando qualcuno la fissava,
e Piervittorio Fraccaro, gli storici commessi della mitica
eccola che si muoveva o sfiorava la giacca di qualche
bottega). Doveva ancora arrivare però una giornata par-
signora, facendola sobbalzare e qualche volta addirittu-
ticolare. L’ultima delle Feste, quella che le porta via tutte:
ra correre per lo sgomento fino in strada! Ce ne voleva
l’Epifania. Sotto il portico, compariva allora una grande
per capire che era uno scherzo di Zanze… Poi qualcuno
calza a righe, una sedia di paglia,
decise che la festa dell’Epifania
una stufa con dentro le braci ac-
andasse abolita, ma lei arriva-
cese. Un cartello riportava l’orario
va comunque a Thiene, perché
di arrivo della vecchia e misteriosa
Paolo e Giuseppe l’aspettava-
signora. A pochi minuti dall’arrivo
no sempre davanti alle vetrine,
annunciato della Befana, una vera
preparandole il suo magico an-
e propria folla si accalcava in stra-
golo... Poi i bambini crebbero e
da e sul marciapiede per atten-
tanti di loro si dimenticarono di
derla. Si doveva perfino chiamare
farla conoscere ai propri figli,
un Vigile per chiudere al traffico
generazione dell’era tecnolo-
la strada, tanto era la gente che si
gica e degli effetti sempre più
assiepava curiosa. Del resto mica
speciali. E purtroppo, accadde
succede tutti i giorni di vedere la
che
Befana in carne ed ossa! E all’ora
un giorno di tre anni fa sparì:
indicata, lei arrivava… Che fosse
Paolo e Giuseppe avevano deci-
brutta, ma proprio brutta, lo si
so che era giunto il momento di
sapeva, ma che avesse lasciato
chiudere l’attività. Nella casa di
la scopa per ricorrere a mezzi più
Paolo Zamboni, però, la signora
moderni di trasporto, beh! Era
Lina attende sempre con calore
sempre una sorpresa! Un anno
anche la magica bottega
e fantasia assieme ai nipotini il
eccola a bordo di un triciclo..ma l’anno dopo aveva già
passaggio della “Stria”: carbone e dolcetti al posto delle
una bici. E che bici! Quella dei panettieri! Un’altra volta
straccaganasse, qualche gioco, qualcosa di magico e di
ti arriva alla guida della moto Benelli (e senti che rumore,
buono, la Befana porta ancora oggi i suoi doni. E sempre
con il tubo di scappamento rotto!). Insomma, ogni anno
passerà, la cara vecchietta, laddove ci sono bambini, di
WHEN THE BEFANA CAME TO THIENE
un mezzo inaspettato. Perfino la millequattro decappot-
tutte le età, che sanno guardare il mondo con gli occhi
Once upon a time, there was a special workshop in Thiene. Its shop windows were lined with baskets filled to the rim with
tabile! Si faceva strada tra la folla di grandi e piccini, pren-
della fantasia, con semplicità di cuore e ricchezza di sentire.
lollipops, liquorice and all kinds of other sweets. Inside lay wooden tubs and spoons, glass jars and vases containing le-
deva posto accanto alla stufa e distribuiva caramelle ai
gumes and candy, powders and colours, spices, rock alum and soaps... The small workshop had a particular charm and
attracted children from all over the city and the neighbouring villages. The place was truly “magical”: it was where, every
year, on 6th January, the Befana (a kindly old witch who brings children toys on Twelfth Night) would promptly arrive...
A long striped sock, a wicker chair and a charcoal burner would appear under the portico. When the mysterious woman
was due to arrive, a crowd would gather on the street to welcome her. She would make her way through the throng of
adults and children, take her place next to the burner and hand out sweets to children who, with a mix of suspicion and
excitement, would cautiously walk up to the old lady with their hands outstretched.
Then some people decided the Epiphany should no longer be celebrated. Yet still the Befana came to Thiene because
Paolo and Giuseppe would always prepare her magical spot, waiting for her... But then the children grew up and many
forgot to introduce her to their children, who entered a world already filled with technology and special effects. And so it
happened that on a dark day three years ago, the workshop also disappeared.
But at Paolo Zamboni’s house, Ms. Angela and her grandchildren still always await – with great warmth and imagination
– the passage of the Befana. She brings coal and sweets instead of dried chestnuts, along with a few toys, but the magical
quality of these gifts persists. And the dear old lady still visits any place where there are children, of all ages, who know
how to look to the world with a lightness of heart and bounds of imagination.
63
News
Festeggiati da 50&Più Fenacom sei
“Maestri del commercio”
Attenzione e fiducia
per il
commercio
Sono stati davvero dei momenti di forti emozioni e
di grande festa quelli vissuti da sei commercianti ed
esercenti del mandamento di Thiene che, domenica 28
novembre, al Ridotto del Teatro Comunale di Vicenza,
hanno ricevuto due “Aquile di Diamante”, due “Aquile
d’oro” e due “Aquile d’argento”, i più importanti
riconoscimenti assegnati da federazione 50&Più Ascom
nazionale.
E al momento della proclamazione di “Maestri del
commercio” hanno rivissuto tanti decenni di lavoro e
le soddisfazioni per i risultati raggiunti. Sono passati
davanti ai loro occhi i visi dei clienti, le giornate trascorse
dietro il classico bancone di bottega, la frenesia e le
difficoltà incontrate ma anche i momenti più intensi
trascorsi con le loro famiglie con cui hanno condiviso,
giorno dopo giorno, vita e lavoro.
Le due “Aquile di diamante”, il massimo riconoscimento
riservato a quanti hanno superato i cinquant’anni di
attività, sono state assegnate ad Evelina Sella, storica
barista di Zanè, e ad Aldo Bonato un “veterano” della
vita commerciale di Lugo di Vicenza, con una più che
cinquantennale esperienza, da “casolin” a gestore di un
supermercato al servizio dell’intero paese.
Le “Aquile d’oro”, “meritate” dopo quarant’anni di attività,
sono state conferite a Luciano Carollo, commerciante
di frutta e verdura di Fara Vicentino, e a Luciana
Strazzabosco che ha visto passare tante generazioni di
studenti nella sua cartolibreria di Zugliano.
Le “Aquile d’argento”, consegnate dopo venticinque
anni di attività, sono andate infine ad una coppia di
sposi, Marzia Garbinelli e Terenzio Scapin che da anni
gestiscono la trattoria “La Cusineta” di Breganze, dove
fanno degustare le loro specialità gastronomiche tra cui
spicca il classico “toresan allo spiedo con polenta unta”.
“Desidero porgere a questi nostri colleghi, che hanno
dedicato una vita intera al commercio, al turismo e ai
servizi, le mie più vive felicitazioni - ha dichiarato Emanuele
Cattelan, presidente dell’Ascom mandamentale -. Voglio
ringraziarli, anche a nome della Giunta e del Consiglio, per
il loro attaccamento al lavoro, la loro professionalità e per
la testimonianza dello spirito di servizio, caratteristica
peculiare di chi opera nel settore terziario”.
Il presidente dell’Ascom invita i soci a rimettersi in gioco
Il clima di fiducia all’interno dell’Associazione
Commercianti del mandamento di Thiene continua
a migliorare nonostante che la crisi economica e la
conseguente contrazione dei consumi si facciano ancora
sentire. E proprio nel momento in cui l’economia ha
subito profonde mutazioni e criticità, la presidenza
lancia un ulteriore invito, ai delegati dei singoli Comuni
e delle varie categorie, ad essere presenti nel territorio e
vicini agli associati.
Abbiamo chiesto al presidente mandamentale Emanuele
Cattelan di fare il punto della situazione attuale del
commercio.
“Non ci sono ancora all’orizzonte evidenti segnali di
ripresa - dichiara Cattelan -. La situazione è invariata,
ormai consolidata sui livelli del 2009, senza avvisaglie
di una veloce ripresa per il 2011. I beni durevoli sono i
più penalizzati perché i consumatori fanno acquisti più
ponderati. Soffre la grande distribuzione a favore dei
negozi di vicinato e delle medie superfici di vendita di
quartiere. C’è quindi un ritorno al commercio tradizionale
a scapito della grande distribuzione che risulta avere
meno appeal”.
Intravede qualche spiraglio?
“Timidi segni di ripresa ci sono nei beni semidurevoli,
abbigliamento, calzature ed elettronica, ma il commercio
mostra comunque ancora segni di sofferenza”.
Quali strategie sta adottando l’Ascom per
rispondere adeguatamente alle sfide del mercato?
“Prestiamo grande attenzione alla valorizzazione del
64
commercio e lavoriamo per migliorare il servizio, per
dare maggiori offerte, pronti e attenti alle esigenze
della clientela. Si cerca di proiettarsi sempre più
verso l’esterno e lavorare in sinergia con le altre
realtà presenti nel territorio - sottolinea Cattelan -.
Sproniamo i commercianti a rimettersi in gioco esaltando
specializzazione e formazione, innovazione e qualità,
capacità imprenditoriale e cultura d’impresa e, con l’aiuto
di tutti i soci, ci impegniamo a favore della collettività. In
questo periodo in particolare ci siamo attivati con tante
iniziative e proposte commerciali che preparano la giusta
atmosfera per vivere festosamente il Natale”.
Su questo fronte l’Ascom è infatti impegnata in tutti i
16 Comuni del mandamento, e in particolare a Thiene,
con una miriade di eventi. Splendide luminarie, alberi
addobbati, le entrate dei negozi abbellite con maxi pacchi,
le vetrine sfavillanti, i mercatini natalizi, la casetta di
Babbo Natale e la nuova manifestazione ‘Thiene xe qua
Nadale’ che sta animando i fine settimana di dicembre
con spettacoli di ballerini, fate e gnomi, pattinatrici e
folletti. Ed ancora musica in filodiffusione, la taverna degli
Elfi, la giostrina Baby Park, il magico mondo di Winnie the
Pooh, la mostra dei presepi e la Nina.
“E a Thiene chiudiamo alla grande il 2010 con il calendario
dell’Avvento, illuminando ogni sera una finestra di palazzo
Scalcerle in corso Garibaldi, per creare un’atmosfera
natalizia ancor più suggestiva” conclude il presidente
Emanuele Cattelan.
a cura di Maria Porra
65
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Villa zileri office:
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66
c
QUANDO LA
NON HA
ultura
Storie di vita
spessore. Si va infatti dal cinema d’autore commentato
alla storia di Israele con approfondimenti su cultura e civiltà ebraica, dalla letteratura russa alla novella italiana
di fine ‘800, dalla psicologia sulle diversità di genere alla
filosofia e all’etica del ‘900. I corsi, che si tengono all’Auditorium Fonato due pomeriggi a settimana, si propongo
di divulgare contenuti culturali differenti sia a chi ha già
qualche anno di studio alle spalle, sia a chi ha frequentato
pochi anni di scuola, tanti anni fa, ma non ha mai smarrito la voglia di acquisire conoscenze o di confrontarsi con
nuovi mondi.
Per stimolare ancor più la mente degli allievi, sono proposti nel corso dell’anno scolastico seminari e laboratori complementari che prevedono lavori in gruppo. Tra le
tematiche più
interessanti si
trovano anche
la storia di Thiene e la lettura
espressiva; ma
i campi di studio
toccano
in tal caso anche settori più
pratici come il
giardinaggio e
l ’e d u c a z i o n e
alimentare, con
l’intento di aumentare nell’individuo la consapevolezza delle proprie risorse e del loro utilizzo. L’anziano diventa spesso protagonista a tutti gli effetti: oltre a lavorare in gruppo, partecipa
a ricerche su diverse tematiche, componendo testi che
vengono successivamente inseriti in pubblicazioni edite
dallo stesso Istituto. Uno degli ultimi temi trattati riguardava, ad esempio, l’educazione familiare e scolastica.
Per stimolare la socialità e la vita di gruppo vengono inoltre organizzate uscite culturali e gite-studio: tra le mete
più caratteristiche vanno citate sicuramente la Palestina,
nell’ambito del corso sulla storia di Israele, e Creta, per lo
studio della civiltà minoica.
L’università degli anziani, dunque, apre la mente e forma
una cultura nuova, soprattutto in quelle materie che queste persone non hanno avuto la possibilità di studiare.
Ma non si tratta solo di integrare conoscenze moderne o
specialistiche. L’università degli anziani contribuisce soprattutto a creare quel legame con gli altri che fa sentire la persona meno sola. In primo luogo si sta in gruppo,
studiando insieme ai corsi e ai seminari. Ma il valore aggiunto di queste partecipazioni si ha soprattutto durante
le uscite di istruzione, i viaggi all’estero e tutte le uscite e
gli incontri al di fuori dei corsi. Il legame che si crea tra gli
allievi durante i
corsi o le uscite di istruzione
incoraggia infatti a cercarsi
e rivedersi poi
anche al di fuori
dell’aula, talvolta coinvolgendo gli insegnanti stessi.
Non è difficile leggere nel
volto di queste
persone la gioia data dall’apprendere nuove cose e dall’avere accanto
persone a loro volta felici di condividerle in un atmosfera
serena e rilassata. Le interrogazioni e gli esami qui non
servono, tant’è la voglia di immagazzinare nuovi significati e nozioni.
Sicuramente anche Carla si starà divertendo studiando
l’inglese o la storia naturale, ma soprattutto saprà trasmettere agli altri corsisti la sua passione per il sapere e
la sua curiosità.
Foto di gruppo per gli “allievi” thienesi dell’Istituto N. Rezzara.
Carla è china sui libri. Legge, scrive e prende appunti con
la passione e l’attenzione di una studentessa universitaria. Partecipa alle lezioni con interesse, intervenendo per
rispondere alle domande dell’insegnante o per chiedere
chiarimenti sugli argomenti che più la affascinano. Carla
ha quasi ottant’anni e frequenta l’università degli anziani.
La sua voglia di conoscere e studiare è stata troncata in
tenera età: dopo la quinta elementare, i suoi genitori hanno deciso che era giunto il momento di dare una mano
nei campi e in casa. Così Carla ha iniziato a lavorare a 12
anni, senza più toccare e vedere un libro di testo. Ma la
sua curiosità non si è mai affievolita, e ora, da pensionata,
ha deciso di dedicarsi alla sua grande passione: lo studio.
68
Questa è la storia che spesso ci si sente raccontare dalle
persone che frequentano a Thiene i corsi didattici dell’Università Adulti/Anziani di Vicenza, una fondazione avviata dall’Istituto Culturale di Scienze Sociali “Nicolò Rezzara”. Questo istituto vicentino, riconosciuto dal Ministero
dei Beni culturali come ente morale dal 1981, oltre ad occuparsi di indagini sociologiche e ricerca sociale è da anni
attivo anche sul fronte dell’educazione permanente e
propone una variegata rosa di iniziative didattiche per
gli adulti di qualsiasi età. A Thiene, da ben 23 anni, l’Università Adulti/Anziani del Rezzara propone un formazione continua rivolta agli anziani, con un offerta formativa
che non teme di escludere anche argomenti specifici e di
UNIVERSITà adulti/anziani istituto n. rezzara
info: 346 8771659 (segreteria Thiene)
69
Th Young
UN’ETICHETTA
CON LA
MUSICA
ANIMA
NELL’
L’etichetta discografica thienese amplia i propri orizzonti
ed apre ai talenti pop sfornati dal contest I Make Music.
Perché la musica è sicuramente una passione, ma a volte
può diventare anche una professione
70
Prendi dei giovani talenti con spiccate doti musicali, aggiungi un concorso che possa valorizzarli e metterli in
vetrina anche grazie all’utilizzo delle nuove tecnologie,
mettici poi dei professionisti seri e qualificati con una
riconosciuta esperienza in ambito musicale, e completa
il tutto con un etichetta discografica che possa seguire
con passione e competenza gli aspetti legati alla direzione artistica, produzione e promozione di un prodotto musicale prestando attenzione anche alle nuove e cangianti
logiche distributive dal mercato discografico. Con questi
ingredienti la strada verso il successo, se non spianata, è
comunque più semplice da percorrere!
Nell’area thienese tutto questo già c’era, ma aspettava
solo di essere combinato nel modo più opportuno. A questo sicuramente devono aver pensato Riccardo Brazzale
e Bruno Grotto, rispettivamente l’anima artistica e quella
manageriale dell’Istituto Musicale Veneto Città di Thiene, nonché fondatori dell’etichetta discografica Alma Records. Alma – il cui acronimo sta per Associazione Lidia
per la Musica e l’Arte – è nata qualche anno fa legandosi
sostanzialmente alla Lydian Sound Orchestra diretta da
Brazzale e ai musicisti e jazzisti che con lui collaborano.
L’etichetta sta intraprendendo ora un nuovo percorso al
di fuori dei sentieri jazzistici, con l’inaugurazione di una
‘collana’ dedicata ai giovani emergenti lanciati dal fortunato contest I Make Music, il concorso promosso dall’Istituto Musicale con il sostegno del Comune di Thiene e
della Regione del Veneto.
“Ci sono già state due edizioni del concorso, mentre proprio ora è in fase di lancio la terza per l’anno 2011. – racconta Bruno Grotto - Della prima edizione sono da poco
visibili e tangibili i frutti concreti. Si pensava pertanto
a come dare visibilità a questi prodotti dovendo contestualmente rivedere la filosofia del portale associato al
contest, inizialmente improntato su una logica
peer-to-peer, un sistema di condivisione che
nel frattempo è stato dichiarato illegale. E quindi l’idea di creare una sinergia tra IMM e Alma
Records e di configurarli come vasi comunicanti è venuta da sé, in modo naturale”.
Alle otto produzioni di jazz attualmente in
portfolio si aggiungono quindi ora i cd di Sofia
Borgo e di Anna Martini, le vincitrici della categoria cantautori ed interpreti del primo IMM.
“Con l’ingresso della collana IMM intendiamo
aprire Alma Records anche ai giovani e al pop
e, in prospettiva, a quei talenti che in generale
riterremo interessanti. – afferma il direttore artistico Riccardo Brazzale – Vogliamo crescere
come realtà, per poterci configurare come una
sorta di casa discografica vera e propria. Non è affatto semplice e lo sappiamo bene, anche perché ci si va
a confrontare con il fronte delicato della distribuzione.
Partiamo comunque piano, un passetto alla volta e con
i piedi ben piantati a terra”. Una scelta indubbiamente
coraggiosa, considerato che il mercato discografico sta
vivendo una crisi spaventosa, direttamente collegata alle
nuove forme di distribuzione e fruizione della musica.
71
“Per il 90% la musica non viene più venduta attraverso il cd – conferma Grotto - ma attraverso la cosiddetta liquefazione in formato mp3, su siti come iTunes,
Amazon e simili, per essere poi consumata attraverso
i pc, gli smartphone ed i telefonini.Il supporto fisico è
tuttavia ancora necessario, quanto meno per attivare
una distribuzione legale fatta in modo serio e regolata
dalle norme Siae, cui ci atteniamo scrupolosamente,
e poi come ‘biglietto da visita’ dell’artista. Il nostro
progetto dà l’opportunità di incidere un cd e di veicolarlo poi attraverso questi nuovi canali di vendita”.
Non solo, perché si sta lavorando, in sostanza, per
poter offrire un supporto a 360° agli artisti emergenti
che faranno capo all’etichetta: dalla registrazione in
studio con l’accompagnamento di robusti arrangiatori, all’incisione del cd, dall’aspetto editoriale con la disponibilità di fotografi e grafici d’alta professionalità,
alla preparazione stessa dei ragazzi alla consapevolezza del mondo reale, del cosiddetto show-business.
Alma Records vuole far si che per alcuni ragazzi la
musica possa trasformarsi da passione a lavoro e
vero e proprio. Chiaramente l’Istituto Musicale è chiamato ad un ruolo di primo piano in tutto ciò, soprattutto per quanto riguarda la parte formativa e professionalizzante. Con un occhio di riguardo non più solo
agli elementi di composizione, ma anche agli aspetti
performativi. “Oggi non solo è necessario sapere
suonare ed essere preparati sotto l’aspetto tecnicoformale, ma è altrettanto importante saper stare su
un palco ed emozionare il pubblico” evidenzia Grotto.
“E’ chiaro che la padronanza di uno strumento o della
propria voce sta alla base di tutto. Chi affronta questo
percorso professionale deve sapersi anche muovere
sul palco, deve avere una dizione corretta, risultare
comunicativo. – gli fa eco Brazzale - Non solo. Perché
c’è poi anche una parte non trascurabile che riguarda
l’organizzazione: banalmente, dal sapere come si usa
un microfono, come si fa una scaletta, come modularla in base al locale nel quale ci si trova ad esibirsi.
Vogliamo insomma fornire tutti gli strumenti per arrivare a ciò”.
La sfida è ambiziosa ma competenze, idee e progetti
non mancano. Il territorio di Thiene e l’alto vicentino,
d’altro canto, possono già annoverare alcune esperienze di successo in questo ambito (si pensi ai Lost
ed i Suneatshours) e pullula di giovani che hanno la
musica nell’anima e che non aspettano altro che avere l’opportunità di poter farsi ascoltare e di poter dimostrare il proprio valore.
Non si fa fatica a pensare che Alma Records, con il
prezioso supporto del contest IMM e dell’Istituto, possa davvero centrare l’obiettivo di sfornare dei talenti
di successo.
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La musica è la tua passione, il tuo sogno, ogni tuo pensiero?
È arrivato il momento di farti sentire!
Nel 2011 parte la terza edizione di I Make Music, il contest
rivolto ai talenti tra i 16 e i 30 anni nelle categorie band,
cantautori, interpreti e giovanissimi.
Maggiori informazioni su www.imakemusic.it
meneghinieassociati.it
PALAZZO DA SCHIO
Abitare e lavorare nell’edificio più nobile della città, in un contesto
assolutamente privilegiato: oggi tutto questo è possibile grazie alle
nuove soluzioni residenziali e direzionali realizzate all’interno di Palazzo
Da Schio.
Questo edificio prestigioso, simbolo della storia della città, torna ad essere
il fulcro vitale del centro di Schio: un attento intervento di restauro ha
consentito di ricavare abitazioni ed uffici di pregio, che offrono ambienti
spaziosi, finiture curate nei dettagli, dotazioni moderne ed efficienti.
Il parco privato di 3.500 mq e l’ampia disponibilità di posti auto riservati
e coperti garantiscono un importante valore aggiunto a chi sceglie di
vivere o svolgere la propria attività professionale in questo palazzo,
dove il fascino della storia si fonde armonicamente con le esigenze della
contemporaneità.
Sono disponibili 5 unità residenziali e 6 unità direzionali.
...nel cuore di Schio
Property:
Project:
ANTHEO S.R.L.
STUDIO MOTTERLE
V.le Zileri, 4/6 36050 - Monteviale (VI)
Tel. +39 0444 570141
Fax +39 0444 964210
www.studiomotterle.com
[email protected]
Contatti:
+39 0444 964190
[email protected]
+39 0445 521224
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