...

Diapositiva 1

by user

on
Category: Documents
30

views

Report

Comments

Transcript

Diapositiva 1
Programma Leonardo da Vinci STRIKERS
Setting up TRaining packages to Improve Knowledge
of social and Environmental Responsibility in the SME’s
La CSR nelle piccole e medie imprese europee:
i risultati della ricerca sul campo
Pierluigi Musarò, Paola Parmiggiani
Dipartimento di Sociologia, Università di Bologna
CONTESTUALIZZAZIONE DELLA RICERCA
Progettazione formativa
Fase 5
Diffusione
Sperimentazione,
verifica e
implementazione
dei pacchetti
formativi
Fasi 6 e 7
Indagine sul
campo
Fasi 3 e 4
Indagine
di sfondo
Fasi 1 e 2
Rilevare elementi di virtuosità e di criticità delle esperienze e dei
comportamenti socialmente responsabili messi in atto nelle PMI dei
paesi europei coinvolti nel progetto, con particolare attenzione ai
processi di apprendimento, alle competenze sviluppate e ai fabbisogni
formativi.
METODI E TECNICHE DI RICERCA
Per la realizzazione della ricerca ci si è avvalsi di metodi e tecniche di
ricerca qualitativi:
 l’intervista semistrutturata
 gli studi di caso
Nel complesso sono state realizzate:
 70 interviste semistrutturate
 10 studi di caso.
La fase della rilevazione sul campo si è svolta tra ottobre 2005 e febbraio
2006.
L’universo di riferimento empirico è costituito dalle PMI dei 6 paesi europei
partner del progetto SRIKERS:
BULGARIA
GRAN BRETAGNA
FRANCIA
ITALIA
NORVEGIA
SPAGNA
IL CAMPIONE DELLA RICERCA
Le aziende intervistate sono state scelte perché già dimostratesi sensibili,
in vari modi, ai temi della CSR
Spagna
10
Italia
24
Norvegia
10
Gran Bretagna
10
Francia
10
Bulgaria
10
IL CAMPIONE DELLA RICERCA
micro
12
Dimensioni delle
aziende intervistate
medie
39
piccole
23
12
Volume di affari
annuo delle aziende
intervistate
32
30
< 2 milioni di €
< 10 milioni di €
< 50 milioni di €
OBIETTIVI DELL’INDAGINE
 rilevare l’orientamento culturale dell’azienda in relazione ai valori della CSR,
delineandone l'importanza nella mission, nelle motivazioni, negli obiettivi strategici e nei
risultati attesi;
 rilevare il grado di consapevolezza del proprio orientamento culturale verso la
responsabilità ed il grado di diffusione dei valori della CSR ai vari livelli della struttura
aziendale;
 definire le attività ed i comportamenti messi in pratica dall’azienda e individuare gli
strumenti di CSR eventualmente da essa adottati;
 individuare i metodi di apprendimento in tema di CSR e definire le competenze ed i
fabbisogni formativi;
 rilevare i motivi che incentivano un’azienda a intraprendere un percorso di CSR e le
problematiche/difficoltà ad esso connesse.
PAESE CHE VAI, CSR CHE TROVI
NON ESISTE UNA DEFINIZIONE COMUNE DI CSR
Malgrado ci sia una definizione di CSR formulata dalla Commissione Europea:
l’integrazione volontaria delle preoccupazioni sociali ed ambientali in tutte le
operazioni commerciali, nei processi decisionali e nei rapporti tra le aziende ed i
loro interlocutori. Essere socialmente responsabili significa non solo soddisfare
pienamente gli obblighi giuridici, ma anche andare al di là investendo “di più” nel
capitale umano,
nell’ambiente e nei rapporti con le altre parti interessate”.
(Libro Verde della Commissione Europea, Promuovere un quadro europeo per la CSR, 2001)
La ricerca ha confermato lo sviluppo di approcci nazionali alla CSR significativamente
differenti, all’origine dei quali vi sono rilevanti diversità:
 nei quadri politici ed economici nazionali,
 nel tessuto imprenditoriale,
 nei sistemi di protezione dei lavoratori,
 nelle normative in materia ambientale,
 nelle modalità di realizzazione delle politiche e strategie di welfare.
PAESE CHE VAI, CSR CHE TROVI
 In Italia e in Spagna la CSR viene coniugata come “deontologia”, ovvero è correlata alla
responsabilità degli imprenditori. In particolare in Italia è emerso come un tratto quasi
connaturato alla realtà cooperativa (“dna del sistema cooperativo”). In Spagna risulta
principalmente orientata al rispetto dei lavoratori e dell’ambiente.

In U.K. è maggiormente connessa con l’immagine che l’azienda ha verso i consumatori
(“CSR has become a top priority for large organisations in the UK – especially those who
are directly in the public eye”).

In Francia arriva praticamente a coincidere con il concetto di “sviluppo sostenibile”
(non a caso dal 2002 le aziende quotate sono obbligate dall’articolo 116 della “NRE:
Nouvelles Régulations Economiques” a redigere un bilancio sociale ed ambientale).
 In Bulgaria (luogo di delocalizzazione produttiva di grandi aziende) viene declinata
soprattutto come filantropia ed è principalmente legata al miglioramento dell’immagine
all’interno della filiera produttiva o commerciale internazionale nella quale l’azienda è
inserita.

In Norvegia, dove esiste una lunga e consolidata tradizione di filantropia nei confronti
della comunità locale e le imprese sono obbligate per legge a stilare un rapporto annuale
di “trasparenza”, l’approccio verso la CSR rimane ancora molto intuitivo e poco o per nulla
integrato nella business strategy dell’impresa.
PAESE CHE VAI, CSR CHE TROVI
Qualche definizione
ITALIA:
La CSR è il Bilancio sociale.
Per RSI intendiamo comportamenti ed attenzione a progetti e valori sociali ed ambientali. Questa trova
dimensione a seconda del ruolo dell’imprenditorie nello scenario esterno e nei rapporti con gli stakeholder.
Essa va oltre gli obblighi di legge e deve essere vista come comportamento (e buone prassi) e deve
rimanere estranea a logiche speculative.
L’etica è più connaturata e c’è di più nella PMI che nella grande impresa dove l’etica è solo un esercizio
di facciata, formale. Parlare di etica in impresa non deve meravigliare, è una cosa naturale. L’importante
sarebbe che molti imprenditori la pensassero in questo modo.
NORVEGIA:
“Yes. When we talk about CSR, we talk about caring. About not being egoists. Our company is
dependent on the well functioning of the society which surrounds us. As citizens and participants in
the labour market we need a society which functions”.
FRANCIA:
At first I was thinking that sustainable development was a concept made for large companies only
and that we weren’t concerned. I took part in meetings with Chamber of Commerce and I realised
that we were and that we already acting in that sense for economical and durability grounds.
Most of our people would not know what a stakeholder was.
BULGARIA:
CSR – that is the attitude of the firm toward staff, partners, competitors, customers, environment
etc., everybody have to keep an engagement to moral, ethics in relations in firm, and with other
communities.
PAESE CHE VAI, CSR CHE TROVI
Si rilevano inoltre differenze rispetto al contesto territoriale in cui operano le PMI
all’interno dei diversi Paesi:
 in Francia risultano essere più responsabili le imprese radicate in provincia o nei
piccoli comuni rispetto a quelle site in grandi città;
 in Bulgaria, poiché il capitale è spesso straniero ed il mercato di riferimento
prevalentemente estero, le aziende sembrano più propense a soddisfare il cliente
(partner commerciale) e ad avere una immagina positiva piuttosto che a prestare
attenzione all’ambiente e allo sviluppo della comunità locale;
 in Norvegia si rivelano più inclini a dotarsi del sistema di certificazione ambientale
“Eco-Lighthouse Programme” (proposto dal Governo centrale) quelle imprese site
nell’area di Agder, regione in cui risiede il quartier generale del programma;
 in Italia sembra influire positivamente nella scelta di dotarsi di una certificazione
come la SA80000 operare in una regione, come la Toscana, dove l’amministrazione
pubblica incentiva la sua adozione.
DIFFERENZE LEGATE ALLA DIMENSIONE DELLE AZIENDE
Sono emerse significative differenze nell’orientamento verso la CSR in relazione alle
dimensioni delle aziende, in sintonia con i risultati delle indagini quantitative realizzate
su questi temi negli ultimi 4 anni:
 La conoscenza dei temi e degli strumenti della CSR cresce sensibilmente in relazione
alle dimensioni dell’azienda.
 L’adozione di comportamenti e strumenti formalizzati o istituzionali (certificazioni, bilanci,
codice etico, iniziative a favore della comunità, come donazioni e CRM) cresce in
relazione alla dimensione.
 Nelle piccole e ancor più nelle microimprese:
 la forte identificazione dell’imprenditore con i valori e il destino dell’azienda è all’origine
di un orientamento alla CSR di tipo affettivo-emotivo.
 gli interventi a favore dei propri collaboratori (stakeholder interni) e della comunità sono
solitamente realizzati su base personale dall’imprenditore e in modo non strutturato, e
sfuggono pertanto alle rilevazioni quantitative;
 si rileva una cultura aziendale diffidente verso ogni strumentazione sofisticata, percepita
come burocratica e in quanto tale d’intralcio per la gestione;
 le risorse finanziarie investibili in attività di CSR sono esigue e il personale con
competenze specifiche praticamente inesistente.
20
18
16
14
12
10
8
6
4
2
0
comunità
Altro
Migliorare la qualità della
Minimizzare i costi
Rispettare e premiare i
dipendenti
Promuovere un'immagine
positiva
Implementare pratiche che
rispettino l'ambiente
Promuovere le pari
opportunità
Soddisfare il consumatore
Garantire il salario dei
dipendenti
Fare profitto, aumentare
parti di mercato
Equità e giustizia
OBIETTIVI DELL’IMPRESA
Priorità / strategie dell'azienda - Italia
0
Altro
Migliorare la qualità della
comunità
Minimizzare i costi
Rispettare e premiare i
dipendenti
Promuovere un'immagine
positiva
Implementare pratiche che
rispettino l'ambiente
Promuovere le pari
opportunità
Soddisfare il consumatore
Guarantire il salario dei
dipendenti
Fare profitto, aumentare
parti di mercato
Equità e giustizia
OBIETTIVI DELL’IMPRESA
Priorità / strategie dell'azienda - Altri Paesi
12
10
UK
8
Norvegia
6
Bulgaria
4
Francia
2
Spagna
PUNTI DI FORZA E DI DEBOLEZZA DELL’IMPRESA
Principali punti di forza:
• la qualità delle proprie risorse umane,
• la loro partecipazione alla vita dell’impresa,
• la possibilità di decidere in maniera snella sull’innovazione dei prodotti/servizi proposti,
nonché sulle questioni legate all’immagine dell’azienda.
Punti di debolezza:
• altissimo livello di concorrenza dovuto al contesto di globalizzazione.
SFIDE PER IL PROSSIMO FUTURO

•
•
•
soddisfare le aspettative di consumatori/clienti sempre più esigenti,
affrontare la concorrenza di nuovi paesi recentemente emersi sui mercati europei,
aprirsi a nuovi mercati,
mantenersi aggiornate dal punto di vista innovativo e tecnologico.
0
Altro
Catena di fornitura etica
Coinvolgimento di fornitori, clienti,
comunità, istituzioni
CRM
Rispetto della legge
Servizi supplementari
Attenzione all'ambiente
Non-discriminazione
Assunzioni particolari
Formazione etica
Formazione continua
Coinvolgimento dei dipendenti
Incentivi non-economici
Incentivi economici ai dipendenti
Iniziative verso la comunità
BUONE PRATICHE AZIENDALI
Azioni dell’impresa verso gli stakeholder interni e la comunità locale
Italia
25
20
15
10
5
0
Altro
Catena di fornitura etica
clienti, comunità, istituzioni
Coinvolgimento di fornitori,
CRM
Rispetto della legge
Servizi supplementari
Attenzione all'ambiente
Non-discriminazione
Assunzioni particolari
Formazione etica
Formazione continua
Coinvolgimento dei dipendenti
Incentivi non-economici
Incentivi economici ai dipendenti
Iniziative verso la comunità
BUONE PRATICHE AZIENDALI
Azioni dell’impresa verso gli stakeholder interni e la comunità locale
Altri Paesi
12
10
8
6
4
2
UK
NORVEGIA
BULGARIA
FRANCIA
SPAGNA
0
Certificazioni
della sicurezza
Certificazioni
della qualità
ISO 14001
EMAS
SA8000
Relazione
sostenibilità
Relazione
ambientale
Bilancio
partecipativo
Codice di
condotta
Codice etico
ATTIVITÀ REALIZZATE ALL’INTERNO DELL’IMPRESA
Strumenti adottati dall'azienda per implementare la CSR
Italia
14
12
10
8
6
4
2
0
Altro
Certificazioni
della
sicurezza sul
Certificazioni
della qualità
ISO 14001
EMAS
Relazione
sostenibilità
Relazione
ambientale
Bilancio
partecipativo
Codice di
condotta
Codice etico
ATTIVITÀ REALIZZATE ALL’INTERNO DELL’IMPRESA
Strumenti adottati dall'azienda per implementare la CRS
Altri Paesi
12
10
8
UK
Norvegia
6
Bulgaria
4
Francia
Spagna
2
ASPETTI POSITIVI DERIVANTI DALL’AVER MESSO IN PRATICA
STRUMENTI di CSR
 l’immagine e la reputazione dell’impresa (visibilità del marchio)…
 aspetto che ricade più o meno direttamente sulle relazioni con i consumatori, con i clienti potenziali,
con i partner commerciali e i fornitori, nonché con la comunità locale.
 Anche il clima interno (coinvolgimento dei dipendenti) rientra tra gli aspetti postivi. In particolare, il
miglioramento delle condizioni di lavoro passa attraverso il benessere e la sicurezza dei lavoratori, che
è benessere materiale ma anche spirito di squadra e orgoglio di fare parte dell’azienda.
E NEGATIVI
 i costi in termini finanziari ma anche umani ed organizzativi relativi alla realizzazione di azioni
concrete nell’ambito della CSR, che molte aziende, essendo piccole, non sono in grado di sostenere.
Altro
Metodologie integrate
(classe, ODL, case
studies, etc...)
Formazione all'infuori delle
ore lavorative
Formazione durante le ore
lavorative
Corso di formazione 40 >
80 ore
Corso di formazione 24 >
40 ore
Corso di formazione < 24
ore
BISOGNI FORMATIVI
Tipo di formazione che i dipendenti dovrebbero seguire
Italia
12
10
8
6
4
2
0
Altro
studies, etc...)
(classe, ODL, case
Metodologie integrate
ore lavorative
Formazione all'infuori delle
lavorative
Formazione durante le ore
Corso di formazione 40 >
80 ore
40 ore
Corso di formazione 24 >
Corso di formazione < 24
ore
BISOGNI FORMATIVI
Tipo di formazione che i dipendenti dovrebbero seguire Altri Paesi
9
8
7
6
5
4
3
2
1
0
UK
Norvegia
Bulgaria
Francia
Spagna
CONCLUSIONI
La CSR per le PMI …
 obbligo morale o scelta strumentale?
 scelta volontaria o obbligo normativo?
 più i costi o più i benefici?
Alla ricerca di una definizione
CONSUMO RESPONSABILE
Consumi di
prodotti del CES
CONSUMO CONSAPEVOLE
CONSUMO CRITICO
Boicottaggio di
corporation, marchi o
prodotti per la loro
condotta socialmente
non responsabile
Turismo
responsabile o
sostenibile
Stili di vita sobri
CONSUMO ETICO
CONSUMO SOSTENIBILE
………………….
Finanza etica
Buycottaggio di
corporation, marchi o
prodotti per la loro
condotta socialmente
responsabile
Alla ricerca di una definizione
dalla DEFEZIONE (EXIT)
alla PROTESTA (VOICE)
(Hirschman A.O, Felicità privata e felicità pubblica; Lealtà, defezione e protesta)
Critica dei consumi
Cultura del consumo
responsabile
Cittadino-consumatore
N. Hertz, La conquista silenziosa
Alla ricerca di una definizione
ATTIVISMO DA SUPERMERCATO
Il cittadino-consumatore si delinea come un attore
consapevole e attivo nella catena del valore economico.
Vuole sapere come quel certo bene è stato prodotto:
- se nel rispetto dell'ambiente,
- dei diritti umani,
- di un più equilibrato rapporto tra il Nord e il Sud del mondo
Si tratta di una realtà complessa e ricca di sfumature: dal cittadino-consumatore
integralista o coerente (il protagonista della conquista silenziosa della Hertz), al
consumatore critico o solidale occasionale.
L’immagine è quella di carrelli della spesa dove vengono riposti beni
secondo una molteplicità di logiche tra loro incoerenti o al limite contraddittorie
Quantifichiamo il fenomeno
Ricerca IREF 2005
60
50
40
30
20
10
0
adotta
comportamenti
non conosce
non interessano
2002
28,5
59,3
12,2
2005
36
31
33
Ricerca Altis (Lorien Consulting) primavera 2005
59,1%
31,4%
32,8%
2003
2004
2005
+ 80%
Boicottaggio e responsabilità sociale delle imprese:
due facce della stessa medaglia?
dati relativi alle forme del consumo responsabile
orientate ai beni di largo consumo e alla grande distribuzione
rapporto tra i consumatori e le imprese basato sul paradigma della responsabilità
BOYCOTT
BUYCOTT
RSI
Boicottaggio e responsabilità sociale delle imprese:
due facce della stessa medaglia?
Possiamo considerare il consumatore responsabile, il consumatore proattivo che
adotta un sistema di premi e punizioni nei confronti delle aziende sulla base della
loro condotta sociale, uno stakeholder.
E’ il cittadino-consumatore descritto da Ulrich Beck (2003), che attraverso la
denuncia, l’indignazione, il consumo consapevole e il boicottaggio esercita una
funzione di stimolo e controllo sulla RSI.
Il boicottare un’impresa o il premiarla diviene così per il consumatore una
modalità per rivendicare il proprio diritto di interloquire con l’azienda, anche se
non sempre questo diritto sembra essere riconosciuto e legittimato dall’impresa
medesima (Grandi 2006).
Boicottaggio e responsabilità sociale delle imprese:
due facce della stessa medaglia?
Frutto della realtà in cui viviamo, la responsabilità sociale delle imprese
e la valutazione della loro condotta come criterio di scelta economica da
parte dei consumatori, appaiono facce della stessa medaglia, ovvero
manifestazioni evidenti di una specifica cultura della responsabilità, che
nasce dall’incontro tra imprese e consumatori.
E’ su questi presupposti che è stata pensata la sezione della ricerca
relativa al boicottaggio e alla RSI e ne sono stati interpretati i risultati, allo
scopo di cogliere i tratti distintivi del rapporto consumatori e impresa,
rapporto che riteniamo essere fondamentale per tratteggiare le
caratteristiche di una nuova cultura della responsabilità.
•
Un clima culturale favorevole intrinsecamente collegato all’interesse crescente da
parte delle aziende verso il tema della responsabilità, come dimostrano i risultati di
un’indagine di Unioncamere (2004, 2006), dalla quale emerge che, pur conoscendo
ancora in misura limitata la RSI (solo in un caso su quattro), ben il 93% delle
aziende ha intrapreso nel corso del 2004 almeno un’iniziativa che possiamo
riportare nella sfera della responsabilità sociale, in quanto realizzata al di là degli
obblighi di legge e risultato della volontà di contribuire allo sviluppo sociale e
ambientale del contesto in cui operano.
•
Consumatori, da una parte, imprese, dall’altra, convergono, dunque, a favore di una
realtà emergente che sembra mettere in dubbio, dati alla mano, l’opportunità di
continuare a circoscrivere questi atteggiamenti e comportamenti ad una nicchia di
mercato. Convinzione, questa ultima, che possiamo ulteriormente rafforzare se
pensiamo che l’opzione di voice, a cui ci richiamavamo prima, ha un impatto sulla
reputazione dell’impresa spesso maggiore del peso numerico di coloro che la
esercitano e se pensiamo che le imprese impattano con pubblici diversi, alcuni di
questi potenzialmente sensibili a queste tematiche e possono in tal modo generare
circoli virtuosi.
Carroll A.B., La piramide della CSR, 1991
filantropica:
sostenere problemi/cause sociali anche non
direttamente collegate alla propria attivita’
economica
etica-sociale:
farsi carico delle proprie responsabilita’
verso gli stakeholers interni ed esterni
legale: rispettare le leggi
economica: fare profitto
CSR - gli strumenti
Stumenti
Strategie
Missione, Visione, Valori
Eco-efficienza
Finanza Etica
Community Marketing
•il 40% non ha acquistato un prodotto di un
impresa non etica
•il 50% ha acquistato un prodotto etico*
Codici Etici e Codici di condotta
Bilancio sociale, bilancio
ambientale, bilancio di
sostenibilità
Coinvolgimento degli
stakeholder
Formazione etica ai manager
Azioni/Comportamenti
Donazioni e sponsorship
Gestione della diversità
Formazione continua
Coinvolgimento nella comunità (CECILE)
Eco-management
Partnership ( LA21, New social
Partnership, sviluppo dell’imprenditoria,
formazione..)
Cause related marketing (CRM)
Sistemi di gestione
Ambientali: ISO 14000, EMAS
Sociali: SA8000, AA1000,
QRes, OHS18000
* Censis, 2003
GLOSSARIO/ GLOSSARY
“Lessico comune” per la condivisione
delle “parole chiave” relative alla CSR
Key words index
1.
AccountAbility 1000 (AA 1000)
2.
Social audit
3.
Cause-Related Marketing (CRM)
4.
Corporate citizenship
5.
Code of conduct
6.
Diversity Management
7.
Social label
8.
Corporate Governance
9.
Corporate Social Responsibilty (CSR)
10. Stakeholder engagement
11. Stakeholder
12. Social Accountability 8000 (SA8000)
13. Sustainable Development
14. Triple bottom line
AccountAbility 1000 (AA 1000)
AA 1000 è uno standard di rendicontazione pubblicato nel novembre 1999
dall’Institute of Social and Ethical Accountability con sede nel Regno Unito.
Ha l’obiettivo di assicurare la qualità dei processi di costruzione di bilanci
sociali, ambientali e di sostenibilità (sistema contabile, report, revisione
esterna del bilancio).
AccountAbility 1000 (AA 1000)
AA1000 is a standard established by the Institute of Social and Ethical
AccountAbility in 1999. It has two main goals:
• promoting the accountability of organisations, and as part of this
• supporting organisation learning and the improvement of organisation
performance – social/ethical, environmental and economic - and hence the
sustainable development of the organisation
Audit sociale
“Valutazione sistematica dell’impatto sociale di un’impresa rispetto a talune norme
e aspettative”
(Libro Verde dell’Unione Europea “Promuovere un quadro europeo per la responsabilità
sociale delle imprese”)
Social audit
“The systematic evaluation of an organisation’s social impact in relation to
standards and expectations”.
(European Commission, 2001)
Cause-Related Marketing (CRM)
Si intende una tecnica di relazioni pubbliche che vede una organizzazione normalmente una impresa di beni o di servizi- che invita i suoi consumatori
ad acquistare un suo prodotto o utilizzare un suo servizio destinando una
somma fissa o in percentuale ad una ‘buona causa' normalmente promossa
da una associazione non profit.
(Federazione Relazioni Pubbliche italiana)
Cause-Related Marketing (CRM)
This is a promotional element that is transaction-based. The marketer creates a tie
with a cause whereby a contribution is kicked back to the cause that is a
percentage of every purchase of the sponsor's product.
Links a charitable cause with a corporation or product to generate income for the
cause and image and/or sales of the organization. It often take the form of: peritem payment, licensing, sponsorship, or affinity partnerships.
(Nonprofit Good Practice Guide)
Cittadinanza d’impresa
“La gestione della totalità dei rapporti esistenti tra un’impresa e il suo contesto
d’azione locale, nazionale e mondiale”
(Libro Verde dell’Unione Europea “Promuovere un quadro europeo per la responsabilità
sociale delle imprese”)
Cittadinanza d’impresa implica l’oltrepassare i propri doveri (“oltre la legge”) per
contribuire a creare benessere nella comunità in cui l’azienda opera.
Corporate citizenship
“The management of the totality of relationships between a company and its
host communities, locally, nationally and globally”
(European Commission, 2001)
“Corporate citizenship is concerned with treating the stakeholders of the firm
ethically or in a socially responsible manner. The aim of social responsibility is
to create higher and higher standards of living, while preserving the profitability
of the corporation, for its stakeholders both within and outside the corporation”.
(ILO Enterprise Forum, Geneva, Nov. 1999)
Codice di condotta
“dichiarazione ufficiale dei valori e delle prassi commerciali di un’impresa e, a volte,
dei suoi fornitori. Un codice enuncia norme minime e attesta l’impegno preso
dall’impresa di osservarle e di farle osservare dai suoi appaltatori, subappaltatori,
fornitori e concessionari”.
(Libro Verde dell’Unione Europea “Promuovere un quadro europeo per la responsabilità
sociale delle imprese”)
Code of conduct
“a formal statement of the values and business practices of a company and
sometimes its suppliers. It is a statement of minimum standards together with a
pledge by the company to observe them and to require its contractors,
subcontractors, suppliers and licensees to observe them”
(European Commission, 2001)
Diversity Management
Approccio alla gestione delle risorse umane finalizzato alla valorizzazione
delle differenze di cui ciascun individuo è portatore all'interno
dell'organizzazione, in modo che tutti abbiano non solo le stesse
opportunità, ma che il risultato finale sia maggiore della somma delle parti.
Diversity Management
A tool supporting the Human Resources Management of an enterprise in
capturing the diversity dividend. It focuses on managing the difference
within an enterprise’s workplace and on capitalizing upon the benefits of
diversity whilst minimizing workplace challenges.
Etichette sociali
“Parole e simboli apposti su un prodotto al fine di influire sulla decisione di
acquisto dei consumatori fornendo una garanzia in merito all’impatto sociale ed
etico di un processo commerciale sulle altri parti interessate”.
(Libro Verde dell’Unione Europea “Promuovere un quadro europeo per la responsabilità
sociale delle imprese”)
Le etichette sociali ed ecologiche devono garantire una fabbricazione esente
da qualunque forma di sfruttamento. Data la mancanza di trasparenza e di
verifiche indipendenti delle loro affermazioni, per essere credibili, le etichette
sociali ed ecologiche dovrebbero basarsi su una verifica costante dei luoghi di
lavoro realizzata secondo norme concordate.
Social label
words and symbols on products which seek to influence the purchasing decisions
of consumers by providing an assurance about the social and ethical impact of a
business process on other stakeholders.
(European Commission, 2001)
A seal or logo on a product that indicates that a product has met a set of social
standards.
(Fairtrade Labelling Organizations International)
“Governo” dell’impresa
“l’insieme dei rapporti tra i dirigenti, gli amministratori, gli azionisti e le
altre parti interessate di un’impresa. Il concetto comprende anche la
struttura attraverso la quale gli obiettivi della compagnia vengono
individuati e sono determinati gli strumenti per raggiungere tali obiettivi
e controllare le prestazioni”
(Codice OCSE – 1999).
Corporate Governance
“the system by which business corporations are directed and controlled. The
corporate governance structure specifies the distribution of rights and
responsibilities among different participants in the corporation, such as, the
board, managers, shareholders and other stakeholders, and spells out the
rules and procedures for making decisions on corporate affairs. By doing this,
it also provides the structure through which the company objectives are set,
and the means of attaining those objectives and monitoring performance”
(OECD, 1999)
Responsabilità Sociale d’Impresa (RSI)
“Integrazione volontaria delle preoccupazioni sociali ed ecologiche delle imprese nelle
loro operazioni commerciali e nei loro rapporti con le parti interessate”.
(Libro Verde dell’Unione Europea “Promuovere un quadro europeo per la responsabilità
sociale delle imprese”)
Essere socialmente responsabili significa non solo soddisfare pienamente gli
obblighi giuridici, ma anche andare al di là, investendo “di più”:
• nel capitale umano,
• nell’ambiente
• nei rapporti con le altre parti interessate”.
(Libro Verde dell’Unione Europea “Promuovere un quadro europeo per la
responsabilità sociale delle imprese”)
Corporate Social Responsibilty (CSR)
“Is a concept whereby companies integrate social and environmental concerns in
their business operations and in their interaction with their stakeholders on a
voluntary basis”
(European Commission Communication 2002)
Inclusione degli stakeholder
Gli stakeholder sono coinvolti in processi di definizione delle strategie
aziendali, svolgendo al tempo stesso una attività di controllo. Questo
significa estendere nel tempo e nello spazio il concetto di responsabilità,
passando dalla consultazione ad una vera e propria inclusione.
Stakeholder engagement
Stakeholder engagement is a component of corporate social responsibility:
it is more than a process of consultation with its stakeholder.
“Engagement is not about organisations abdicating responsibilities for their
activities, but rather using leadership to build relationships with
stakeholders, and hence improving accountability and performance”
(Accountability)
Soggetto interessato (stakeholder)
“Un individuo, una comunità o un’organizzazione che influisce sulle operazioni di
un’impresa o ne subisce le ripercussioni. I soggetti interessati possono essere
interni (lavoratori dipendenti) o esterni (consumatori, fornitori, azionisti,
finanziatori, la comunità locale)”
(Ministero del lavoro e delle politiche sociali)
Stakeholder
Stakeholders are generally described as individuals, communities or
organisations that affect or are affected by the operations of a company.
(www.csreurope.org)
The natural environment is a stakeholder (ILO)
Social Accountability 8000 (SA8000)
Standard di certificazione internazionale dell’impegno etico e sociale
dell’impresa, basato sulle convenzioni dell’ILO. Elenca i nove requisiti per un
comportamento eticamente corretto delle imprese e di tutta la filiera di
produzione verso i lavoratori.
E’ promosso dal SAI, Social Accountability International.
Social Accountability 8000 (SA8000)
The international standard for social accountability is an initiative by Social
Accountability International (SAI). The objective of SA8000 is to ensure ethical
sourcing of goods and services. SA8000 is a voluntary standard and can be
applied to any size of organisation or business across all industries. The standard
can replace or augment company or industry specific social accountability codes.
SA8000 sets basic standards for: child labour, forced labour, health and safety,
freedom of association and the right to collective bargaining, discrimination,
disciplinary practices, working hours, compensation. (Ellipson- www.smekey.org)
Sviluppo sostenibile
“Lo sviluppo che soddisfa i bisogni del presente senza compromettere la
possibilità per le generazioni future di soddisfare le proprie necessità”
(Rapporto Bruntland – World Commission for Economic Development, 1987).
Sviluppo economico di un’azienda nel lungo periodo attraverso un basso
impatto sull’ambiente e buone relazioni con la comunità sociale.
Sustainable Development
“Development that meets the needs of the present without compromising the
ability of future generations to meet their own needs” (Brundtland report)
This concept is also based on the idea that in the long run economic growth,
social inclusion and environmental protectionshould go hand in hand.
Triplice approccio (Bilancio di Sostenibilità)
“Concezione secondo la quale le prestazioni globali di un’impresa devono essere
misurate in funzione del suo contributo combinato alla prosperità, alla qualità
dell’ambiente e al capitale sociale”
(Libro Verde dell’Unione Europea “Promuovere un quadro europeo per la responsabilità
sociale delle imprese”)
Il triplice approccio si propone di incorporare il concetto di sviluppo sostenibile
nella misurazione delle performance aziendali, identificando gli indicatori dei
risultati:
• economici
• ambientali
• sociali
Triple bottom line
“The idea that the overall performance of a company should be measured based
on its combined contribution to economic prosperity, environmental quality and
social capital”
(European Commission, 2001)
“The triple bottom line (TBL) focuses corporations not just on the economic value
they add, but also on the environmental and social value they add – and destroy.
At its narrowest, the term ‘triple bottom line’ is used as a framework for measuring
and reporting corporate performance against economic, social and environmental
parameters. At its broadest, the term is used to capture the whole set of values,
issues and processes that companies must address in order to minimize any harm
resulting from their activities and to create economic, social and environmental
value. This involves being clear about the company’s purpose and taking into
consideration the needs of all the company’s stakeholders – shareholders,
customers, employees, business partners, governments, local communities and
the public”.
(SustainAbility)
Bibliografia
Becchetti L., Felicità sostenibile. Economia della responsabilità sociale, Donzelli Editore, 2005.
Becchetti L., Paganetto L., Finanza etica. Commercio equo e solidale. La rivoluzione silenziosa della
responsabilità sociale, Donzelli, Roma, 2003.
Beck U., La società cosmopolita, il Mulino, Bologna, 2003.
Beck U., Giddens A., Lash S., Modernizzazione riflessiva, Asterios, Trieste 1999.
Centro nuovo modello di sviluppo, Guida al consumo critico, Emi, Bologna, 1998.
─, Guida al risparmio responsabile, Emi, Bologna, 2002.
Commissione Europea, Libro Verde. Promuovere un quadro europeo per la CSR, 2002
Di Nallo E., Il consumo come area esperienziale, in “Sociologia del Lavoro”, 93, Angeli, Milano, 2004.
─, Gestire le contraddizioni: la responsabilità dell’impresa nella società dei consumi, in Paltrinieri R., Parmigiani
M., Sostenibilità e etica?, Carocci, Roma, 2005.
Di Nallo E., Paltrinieri R. (a cura di), Cumsumo. Prospettive di analisi del consumo nella società globale, Angeli,
Milano, 2006.
Eurisko, Corporate Social Responsability: Monitor 2003, Milano, 2004.
Fabris G.P., Il nuovo consumatore: verso il postmoderno, Angeli, Milano, 2003.
Gavelli F. e Guadagnucci L., La crisi di crescita. Le prospettive del commercio equo e solidale, Feltrinelli,
Milano, 2004.
Gesualdi F., Manuale per un consumo responsabile, Feltrinelli, Milano, 2002.
Hertz N., La conquista silenziosa, Carocci, Roma, 2001.
Ipsos-Explorer, Gli italiani e il cause related marketing: valori, atteggiamenti, aspettative, Ricerca 2002, Sintesi
dei risultati, www.sodalitas.it.
Isvi-Altis, Terzo rapporto sulla responsabilità sociale di impresa, Osservatorio Isvi-Altis, Febbraio 2006.
Klein N., No logo. Economia globale e nuova contestazione, Baldini&Castaldi, Milano, 2001.
Lori M., Volpi F., Scegliere il bene. Indagine sul consumo responsabile, Angeli, Milano, 2007.
Operandi Fondazione Bat Italia, Altis, Lorien Consulting, Osservatorio permanente sulla responsabilità d'impresa:
consumatori e ambiente. Seconda rilevazione, “I quaderni dell'Osservatorio Operandi”, Volume III, 2006, Milano.
Operandi Fondazione Bat Italia, Altis, Lorien Consulting, Osservatorio permanente sulla responsabilità d'impresa:
consumatori e stakeholder. Prima rilevazione, “I quaderni dell'Osservatorio Operandi”, Volume I, 2005, Milano.
Paltrinieri R., Consumi e globalizzazione, Carocci, Roma, 2004.
─, L’etica dei consumi come narrazione, in Di Nallo E., Paltrinieri R. (a cura di), Cumsumo. Prospettive di analisi del
consumo nella società globale, Angeli, Milano, 2006.
Paltrinieri R., Parmigiani M., Sostenibilità e etica?, Carocci, Roma, 2005.
Parmiggiani P., La produzione del consumatore esce dalla clandestinità, in Di Nallo E., Paltrinieri R. (a cura di),
Cumsumo. Prospettive di analisi del consumo nella società globale, Angeli, Milano, 2006.
Perna, T. , La sfida etica al mercato globale, Bollati Boringhieri, Torino, 1998.
Poltronieri E., Dossier Consumo Critico, in Modena Amica, Aprile 1996
Sassatelli R., La politicizzazione del consumo e l’evoluzione dei movimenti dei consumatori, in P. Capuzzo,
Consumi, genere e generazioni, Carocci, Roma, 2003.
Tosi S. (a cura di), Consumi e partecipazione politica. Tra azione individuale e mobilitazione collettiva,
FrancoAngeli, Milano, 2006.
Unioncamere, I modelli di responsabilità sociale delle imprese italiane, FrancoAngeli, Milano, 2004.
─, La responsabilità sociale delle imprese e gli orientamenti dei consumatori, FrancoAngeli, Milano, 2006.
Zamagni S, A ogni buon conto: lezioni di economia civile, Editoriale Vita, Milano, 2003.
Fly UP