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Psicologia dello Sviluppo

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Psicologia dello Sviluppo
Psicologia dello Sviluppo
Dott.ssa Eleonora Farina
Dipartimento di Scienze Umane per la Formazione “Riccardo Massa”
[email protected]
Lo sviluppo nella prospettiva del
ciclo di vita


Presentazione dei principali approcci teorici e
metodologici allo studio dello sviluppo
psicologico umano nella prospettiva del ciclo
di vita. Studio delle principali funzioni
psicologiche e del loro sviluppo. In particolare:
percezione, memoria, linguaggio, pensiero,
emozioni, socialità.
Tali funzioni verranno trattate per l’infanzia,
l’adolescenza, l’età adulta e l’età senile.
Nell’ambito delle lezioni verranno approfondite
alcune tematiche anche mediante seminari
tenuti da esperti.
Tipologia d’esame: orale
Bibliografia obbligatoria:
H. R. Schaffer, Psicologia dello sviluppo, Milano,
Raffaello Cortina Editore, 2005 (+ slides scaricabili
dalla pagina web della docente)
O. Albanese, P. Molina (a cura di), Lo sviluppo della
comprensione delle emozioni e la sua valutazione. La
versione italiana del Test of Emotion Comprehension
(TEC) di Pons e Harris, Milano, Unicopli, 2008.
P.L. Harris, L’immaginazione nel bambino, Milano,
Raffaello Cortina, 2008 (capp. 2, 3, 4 e 5)
C. Fiorilli, Gli insegnanti pensano l’intelligenza, Milano,
Unicopli (2009).
Un testo a scelta tra:
G. Lutte, Principesse e sognatori nelle strade del Guatemala, Edizioni
Qualevita e Amistrada, (III edizione, 2008).
J. Dunn, L’amicizia tra bambini, Milano, Raffaello Cortina, 2006.
I. Grazzani Gavazzi (a cura di), La competenza emotiva. Studi e ricerche nel
ciclo di vita, Milano, Unicopli, 2004.
M. Cesa-Bianchi, O. Albanese (a cura di), Crescere e Invecchiare. La
prospettiva del ciclo di vita, Milano, Unicopli, 2004.
C. Cornoldi, R. De Beni, Gruppo MT, Imparare a Studiare 2, Trento, Erickson,
2001.
O. Albanese (a cura di), Percorsi Metacognitivi, Milano, F.Angeli, 2003.
O. Albanese et al. (a cura di), Competenza emotiva tra psicologia ed
educazione, Milano, F.Angeli, 2006.
C. Fiorilli, O. Albanese (a cura di), I processi di conoscenza dei bambini:
credere, pensare, conoscere, Bergamo, Junior, 2008.
O. Andreani Dentici, Ricordi molto lontani, Milano, Unicopli, 2006.
M. Majorano, Ascoltare il linguaggio dei bambini. Dalla comunicazione
preverbale alle prime parole, Milano, Unicopli, 2007.
Il concetto di sviluppo

Insieme di processi grazie ai quali gli
organismi crescono e cambiano nel
corso della loro vita
MATURAZIONE
APPRENDIMENTO
Mutamenti biologici del nostro
corpo.
Mutamenti
relativamente
permanenti nel comportamento,
nei pensieri, nei sentimenti.
Es. la maturazione del cervello
permette lo sviluppo di processi
psicologici
come
la
concentrazione, la risoluzione di
problemi, la comprensione della
mente di un’altra persona
Es. lo sviluppo fisico è necessario
per avere successo in uno sport,
ma è altrettanto necessario un
accurato training e molta pratica
La psicologia dello sviluppo

E’ lo studio scientifico dei mutamenti che
gli
individui
subiscono
nel
corso
dell’esistenza

Obiettivi:
DESCRIVERE,
OTTIMIZZARE lo sviluppo1
SPIEGARE,
________________________________________________________________________________________________________________________________
1Baltes,
Reese, Lipsitt, 1980
Rassegna cronologica
dello sviluppo
Periodo della vita
Arco d’età approssimativo
Periodo prenatale
Dal concepimento alla nascita
Infanzia (o prima infanzia)
Da 0 a 2 anni
Periodo prescolare (o seconda
infanzia)
Da 3 a 5 anni
Fanciullezza (o terza infanzia)
Da 6 a 11 anni
Preadolescenza
Da 11 a 13 anni
Adolescenza
Da 13 a 20 anni circa
Giovinezza
Da 20 a 40 anni circa
Età adulta
Da 40 a 65 anni circa
Età senile
Dai 65 anni in poi
Domande di fondo

Dibattiti:
–
–
–
–
determinismo vs. probabilismo
continuità vs. discontinuità
universalità vs. variabilità
innatismo vs. empirismo
Determinismo vs. Probabilismo

‘800, nascita Psicologia: necessità di affrancarsi da
religione e filosofia studio scientifico dell’uomo 
modelli Fisica (unicausali e deterministici) ricerca
della causa del comportamento e dello sviluppo
nell’ambiente (comportamentismo) o nei fattori
biologici (psicanalisi).

‘900,
scienze
fisiche:
modelli
probabilistici
multicausali  reciproche modificazioni ed
interazioni delle variabili lungo il tempo.

In Psicologia: studio del funzionamento cognitivo 
ruolo attivo della mente che riorganizza le proprie
relazioni
con
ambiente
ed
organismo
(cognitivismo); studio della relazione reciproca fra
persona ed ambiente (prospettiva interazionista e
sistemica, teorie ecologiche)
Continuità vs. Discontinuità

Processi: sviluppo continuo se per tutto il suo corso
agiscono gli stessi processi causali  teoria
stadiale di Piaget è continua

Comportamento manifesto: sviluppo continuo se
la natura di un nuovo comportamento può essere
prevista dal comportamento precedente  teoria
stadiale di Piaget è discontinua
Concetto di STADIO: modi differenti di affrontare il
mondo caratteristici di ogni età e diversi nel tempo 
sequenza preordinata
Posizioni teoriche che sottolineano la continuità:
cambiamenti quantitativi e cumulativi; posizioni
teoriche
che
sottolineano
la
discontinuità:
cambiamenti qualitativi.
Universalità vs. Variabilità

Universalità: le manifestazioni del cambiamento
andrebbero
ricondotte
ad
un
percorso
universalmente valido  legata al concetto di
stadio, quadro di normalità: ci si attende scarsa
variabilità inter- e intra-individuale nella stessa fase.

Variabilità: esistono percorsi diversi in relazione alle
diverse situazioni socioculturali o all’effetto di
specifici rinforzi e modellamenti: ci si attende scarsa
variabilità inter- e intra-individuale nella stessa fase.
Attualmente: concetto di stadio  viene mantenuta
l’idea di una progressione basata su fattori biologici,
che tuttavia delimita solo l’ambito delle possibilità di
sviluppo, la cui realizzazione dipende dal legame
individuo-ambiente  concetto di percorso di
sviluppo
Innatismo vs. Empirismo

Ovvero: eredità vs. ambiente

Fattori genetici: delineano l’ambito delle
potenzialità di sviluppo di un individuo, ma non
la sua particolare realizzazione.

A varie età le condizioni biologiche pongono
un limite massimo al livello di prestazione che il
bambino può dare  la realizzazione delle
potenzialità è legata all’esperienza e
all’ambiente.

L’esperienza e la pratica influenzano a loro
volta la maturazione neurofisiologica (es.
sinapsi).

PERIODO CRITICO
Dalla Psicologia dell’Età Evolutiva alla
Psicologia dello Sviluppo


Età evolutiva: ad una fase di evoluzione (infanzia)
seguono una fase di stabilità (età adulta) e una di
involuzione (età senile) metafora dell’arco della vita.
Adulto = riferimento normativo.
CAMBIAMENTO DI PROSPETTIVA:
 età adulta non è un periodo di stabilità; possibili
nuovi apprendimenti; non si raggiunge uno sviluppo
ottimale;
 età senile: grazie alla plasticità neuronale sono
possibili nuove acquisizioni e nuovi apprendimenti;
 età evolutiva (in senso stretto): ruolo attivo del
bambino dalla nascita; percorso non lineare.
La Psicologia dello Sviluppo nella
prospettiva del CICLO DI VITA – o LIFE SPAN
Lo sviluppo riguarda tutta l’esistenza1
 La prospettiva del ciclo di vita mette in
primo piano la dimensione tempo:

– non c’è più attenzione solo per il passato,
ma anche per il presente e per il futuro;
– lo sviluppo non si identifica con il tempo,
ma avviene nel tempo, lungo il quale si
snodano le funzioni ed i processi psichici.
________________________________________________________________________________________________________________________________
1Baltes
e Reese, 1986
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