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Lo stress e le variabili organizzative disfunzionali
NOTE INTRODUTTIVE RELATIVE ALLO STRESS IN AMBIENTE DI LAVORO Lo stress e le variabili organizzative disfunzionali DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE ASLTO1 1 NOTE INTRODUTTIVE RELATIVE ALLO STRESS IN AMBIENTE DI LAVORO 2 Rischi lavorativi Rischi per la sicurezza dovuti a(Rischi di natura infortunistica : Strutture Impianti elettrici Macchine Sostanze pericolose Incendi - esplosioni Rischi per la salute dovuti a: (Rischi di natura igienico- ambientali) : Agenti chimici Agenti fisici Agenti biologici Rischi per la sicurezza e la salute (Rischi di tipo cosiddetto trasversale in quanto influiscono sia a livello del rischio infortunistico che a livello di salute) Organizzazione del lavoro Fattori psicologici. Fattori ergonomici Condizioni di lavoro particolari o difficili DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE ASLTO1 NOTE INTRODUTTIVE RELATIVE ALLO STRESS IN AMBIENTE DI LAVORO 3 Definizioni Stress (latino: strictum = stretto) In uso nella lingua inglese molto prima dell'introduzione nel linguaggio scientifico. XVII secolo: difficoltà, avversità, afflizione. Successivamente: forza, pressione, tensione o sforzo sia in relazione ad un oggetto che ad un organismo. "Risposta aspecifica dell'organismo ad ogni richiesta effettuata su di esso". Selye (1970 DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE ASLTO1 NOTE INTRODUTTIVE RELATIVE ALLO STRESS IN AMBIENTE DI LAVORO 4 Stadi 1. Reazione di allarme (modificazioni biochimicoormonali: il corpo mobilita energie e risorse per difendersi in modo efficace). 2. Resistenza (l'organismo si riorganizza in senso stabilmente difensivo). 3. Esaurimento (si esaurisce la capacità di adattamento e avviene il crollo delle difese). La G.A.S. (General Adaptation Syndrome) è alla base dell'interpretazione della malattia somatica, come conseguenza di una reazione dell'organismo protratta troppo a lungo DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE ASLTO1 NOTE INTRODUTTIVE RELATIVE ALLO STRESS IN AMBIENTE DI LAVORO 5 Modello Va.RP DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE ASLTO1 NOTE INTRODUTTIVE RELATIVE ALLO STRESS IN AMBIENTE DI LAVORO 6 Tipi di stress 1. Sovrastress (o iperstress) 2. sottostress (ipostress) 3. Stress positivo (o eustress) 4. Stress negativo (o distress) DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE ASLTO1 NOTE INTRODUTTIVE RELATIVE ALLO STRESS IN AMBIENTE DI LAVORO 7 Rischi psicosociali "Quegli aspetti di progettazione del lavoro e di organizazione e gestione del lavoro, nonché i rispettivi contesti ambientali e sociali, che potenzialmente possono arrecare danni fisici o psicologici“ (Cox and Griffith, 1995) DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE ASLTO1 NOTE INTRODUTTIVE RELATIVE ALLO STRESS IN AMBIENTE DI LAVORO 8 Le situazioni di stress possono : Influenzare lo stato di salute di un individuo. Numerose ricerche hanno dimostrato la forte correlazione tra stress lavoro-correlato e disturbi: provocare disturbi fisici quali cardiopatie, mal di schiena, cefalee, disturbi intestinali ed altre patologie minori (Cox et al., 2002); Provocare disturbi psichici quali ansia, depressione, difficoltà di concentrazione, ridotte capacità decisionali (Daniels, 1997; Ferrie et al., 2002). Inoltre, lo stress può condurre ad altri comportamenti potenzialmentenocivi per il benessere e la salute psichica e, più in generale, a modifiche dello stile di vita e comportamentali (Cooper, 1981; Mols et al., 2010). DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE ASLTO1 NOTE INTRODUTTIVE RELATIVE ALLO STRESS IN AMBIENTE DI LAVORO 9 Video stress DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE ASLTO1 NOTE INTRODUTTIVE RELATIVE ALLO STRESS IN AMBIENTE10DI LAVORO Accordo quadro Europeo sullo stress lavoro correlato (Bruxelles 8 ottobre 2004) Sottoscritto da Sindacati e Associazioni datoriali. Solo in pochi Paesi sono stati formulati standards direttamente mirati al concetto di rischio psicosociale che facciano specifico riferimento allo stress da lavoro, né tutti i Paesi lo hanno applicato. DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE ASLTO1 NOTE INTRODUTTIVE RELATIVE ALLO STRESS IN AMBIENTE DI LAVORO 11 Caratteristiche del lavoro fonti di stress Ambiente di lavoro attrezzature Compito Carico/ritmi temporale. Programmazione DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE ASLTO1 problema di affidabilità, appropriatezta, manutenzione riparazione di riparazione Impianti. Carenze di varietà o cicli dl lavoro brevi, lavori frammentati o privi di senso, incertezza elevata. Sovraccarico o sottocarico di lavoro, carenza di controllo sul lavoro,tempi, alti livelli di pressione rigida del lavoro, orari Lavoro imprevedibili, lunghi o che alterano i ritmi sociali. NOTE INTRODUTTIVE RELATIVE ALLO STRESS IN AMBIENTE DI LAVORO 12 Unione Europea 1.Il fenomeno è esteso e crescente. Esistono stime in Finlandia, Germania, Gran Bretagna e Polonia ma stime globali sono ostacolate da disomogeneità negli Stati membri circa regolamentazioni e prassi di modalità di raccolta dati sulle malattie correlate al lavoro. 2. La Commissione Europea stima che il problema dello stress correlato al lavoro riguardi almeno 40 milioni di lavoratori nell'Unione e comporti pesanti conseguenze sul piano socio-sanitario. DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE ASLTO1 NOTE INTRODUTTIVE RELATIVE ALLO STRESS IN AMBIENTE DI LAVORO 13 Dimensioni organizzative chiave, riconosciute in letteratura scientifica come potenziali fattori di rischio stress lavoro-correlato. DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE ASLTO1 1. Domanda 2. Controllo 3. Supporto 4. Relazioni 5. Ruolo 6. Cambiamento NOTE INTRODUTTIVE RELATIVE ALLO STRESS IN AMBIENTE DI LAVORO 14 1. Domanda Comprende aspetti quali il carico lavorativo, l’organizzazione del lavoro e l’ambiente di lavoro. Lo standard prevede che i lavoratori siano in grado di soddisfare le richieste provenienti dal lavoro e che vengano forniti, a livello locale, sistemi di risposta ai problemi individuali. Le “Condizioni ideali/Stati da conseguire” sono, ad esempio: - richieste, da parte dell’azienda al lavoratore, conseguibili e realizzabili nell’orario di lavoro; - attività lavorativa concepita sulla base delle competenze del lavoratore; - adeguata attenzione alla gestione dei problemi legati all’ambiente in cui i lavoratori svolgono la loro attività. DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE ASLTO1 NOTE INTRODUTTIVE RELATIVE ALLO STRESS IN AMBIENTE DI LAVORO 15 2. Controllo Riguarda l’autonomia dei lavoratori sulle modalità di svolgimento della propria attività lavorativa. Lo standard prevede che il lavoratore abbia potere decisionale sul modo di svolgere il proprio lavoro ed esistano sistemi, a livello locale, per rispondere ai problemi individuali. Le “Condizioni ideali/Stati da conseguire” sono, ad esempio: - ove possibile, controllo del lavoratore sui propri ritmi di lavoro; - ove possibile, stimolo al lavoratore a sviluppare nuove competenze per eseguire lavori nuovi; - gestione delle pause compatibili con le esigenze del lavoratore. DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE ASLTO1 NOTE INTRODUTTIVE RELATIVE ALLO STRESS IN AMBIENTE DI LAVORO 16 3. Supporto Include l’incoraggiamento, il supporto e le risorse fornite dall’azienda, dal DL e dai colleghi. Lo standard prevede che il lavoratore dichiari di avere informazioni e supporto adeguati dai propri colleghi e superiori e che vengano forniti, a livello locale, sistemi di risposta ai problemi individuali. Le “Condizioni ideali/Stati da conseguire” sono, ad esempio: - adozione, da parte dell’azienda, di procedure e politiche in grado di offrire sostegno adeguato ai lavoratori; - conoscenza, da parte dei lavoratori, delle modalità di accesso alle risorse necessarie per svolgere il proprio lavoro; - feedback puntuale e costruttivo ai lavoratori. DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE ASLTO1 NOTE INTRODUTTIVE RELATIVE ALLO STRESS IN AMBIENTE DI LAVORO 17 4. Relazioni Include la promozione di un lavoro positivo per evitare i conflitti ed affrontare comportamenti inaccettabili. Lo standard prevede che il lavoratore non si percepisca quale oggetto di comportamenti inaccettabili (es. il mobbing) e che vengano forniti, a livello locale, sistemi di risposta ai problem individuali. Le “Condizioni ideali/Stati da conseguire” sono, ad esempio: - promozione da parte dell’azienda di comportamenti positivi sul lavoro, per evitare conflitti e garantire correttezza nei comportamenti; - possibilità di condivisione, da parte del lavoratore, di informazioni relative al proprio lavoro; - esistenza di sistemi per favorire la segnalazione, da parte dei lavoratori, di insorgenza di comportamenti inaccettabili. DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE ASLTO1 NOTE INTRODUTTIVE RELATIVE ALLO STRESS IN AMBIENTE DI LAVORO 18 5. Ruolo Verifica la consapevolezza del lavoratore relativamente alla posizione che riveste nell’organizzazione e garantisce che non si verifichino conflitti. Lo standard prevede che il lavoratore comprenda il proprio ruolo e le proprie responsabilità e che vengano forniti, a livello locale, sistemi di risposta ai problemi individuali. Le “Condizioni ideali/Stati da conseguire” sono, ad esempio: -garanzia, da parte dell’azienda, che le richieste ai lavoratori siano compatibili con il loro ruolo; -informazioni adeguate per consentire ai lavoratori di comprendere il proprio ruolo e le proprie responsabilità. DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE ASLTO1 NOTE INTRODUTTIVE RELATIVE ALLO STRESS IN AMBIENTE DI LAVORO 19 6. Cambiamento Valuta in che misura i cambiamenti organizzativi, di qualsiasi entità, vengono gestiti e comunicati nel contesto aziendale. Lo standard prevede che il lavoratore venga coinvolto in occasioni di cambiamenti organizzativi e che vengano forniti, a livello locale, sistemi di risposta ai problemi individuali. Le “Condizioni ideali/Stati da conseguire” sono, ad esempio: -informazioni opportune da parte dell’azienda ai lavoratori per la comprensione delle motivazioni all’origine dei cambiamenti proposti; -consapevolezza dei lavoratori dell’impatto che un determinato cambiamento potrebbe avere sull’attività lavorativa; - garanzia di un supporto adeguato durante la fase di cambiamento. DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE ASLTO1 NOTE INTRODUTTIVE RELATIVE ALLO STRESS IN AMBIENTE DI LAVORO 20 Accordo quadro Europeo sullo stress lavoro-correlato Lo stress è considerato: "una condizione che può essere accompagnata da disturbi o disfunzioni di natura fisica, psicologica o sociale ed è conseguenza del fatto che taluni individui non si sentono in grado di corrispondere alle richieste o alle aspettative imposte in loro".... ...."Lo stress lavoro-correlato può essere causato da fattori diversi come il contenuto del lavoro,l'eventuale inadeguatezza nella gestione dell'organizzazione del lavoro e dell'ambiente di lavoro, carenze nella comunicazione, etc. (art.3, comma 1) " DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE ASLTO1 NOTE INTRODUTTIVE RELATIVE ALLO STRESS IN AMBIENTE DI LAVORO 21 Accordo quadro Europeo sullo stress lavoro-correlato "L'individuazione di un eventuale problema di stress lavoro-correlato può implicare una analisi su fattori quali l'eventuale inadeguatezza nella gestione dell'organizzazione e del processi di lavoro (disciplina dell'orario di lavoro, grado di autonomia, corrispondenza tra le competenze dei lavoratori ed i requisiti professionali richiesti, carichi di lavoro, etc), condizioni di lavoro e ambientali (esposizione a comportamenti illeciti; rumore, calore, sostanze pericolose, etc.), comunicazione (Incertezza in ordine alle prestazioni richieste, alle prospettive di impiego o ai possibili cambiamenti, etc.) e fattori soggettivi (tensioni emotive e sociali, sensazione di non poter far fronte alla situazione, percezione di mancanza di attenzione nei propri confronti, etc"(art4.c2) DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE ASLTO1 NOTE INTRODUTTIVE RELATIVE ALLO STRESS IN AMBIENTE DI LAVORO 22 D. Lgs. 81/08 La recente normativa in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro (D. Lgs 81/08) ha esplicitato in modo chiaro l'obbligo di valutare "tutti i rischi anche quelli relativi allo stress lavoro-correlato" recependo cosi tale accordo. DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE ASLTO1 NOTE INTRODUTTIVE RELATIVE ALLO STRESS IN AMBIENTE DI LAVORO 23 D. Lgs. 81/08 Art 15. Misure generali di tutela. Le misure generali di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori nei luoghi di lavoro sono: La valutazione di tutti i rischi per la salute e la sicurezza; la programmazione della prevenzione, mirata ad un complesso che integri in modo coerente nella prevenzione le condizioni tecniche produttive dell'azienda nonché l'Influenza dei fattori dell'ambiente e dell'organizzazione del lavoro. DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE ASLTO1 NOTE INTRODUTTIVE RELATIVE ALLO STRESS IN AMBIENTE DI LAVORO 24 D. Lgs. 81/08 Art. 28 - Oggetto della valutazione dei rischi. La valutazione di cui all'articolo 17, comma 1, lettera a), anche nella scelta delle attrezzature di lavoro e delle sostanze o dei preparati chimici impiegati, nonché nella sistemazione dei luoghi di lavoro, deve riguardare tutti i rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori, ivi compresi quelli riguardanti gruppi di lavoratori esposti a rischi particolari, tra cui anche quelli collegati allo stress lavoro-correlato, secondo i contenuti dell'accordo europeo dell'8 ottobre 2004, e quelli riguardanti le lavoratrici ín stato di gravidanza, secondo quanto previsto dal decreto legislativo 26 marzo 2001, n. 151, nonché quelli connessi alle differenze di genere, all'età, alla provenienza da altri Paesi. DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE ASLTO1 NOTE INTRODUTTIVE RELATIVE ALLO STRESS IN AMBIENTE DI LAVORO 25 D.LGS. 3 agosto 2009, n. 106 L'art. 18, modifica l'art. 28 del decreto legislativo 9 aprile 2008 stabilendo che 'la valutazione dello stress lavorocorrelato è effettuata nel rispetto delle indicazioni della Commissione Consultiva permanente per la nsalute e sicurezza sul lavoro e il relativo obbligo decorre dalla elaborazione delle predette indicazioni e comunque, anche in difetto di tale elaborazione, a fare data dal 1° agosto 2010." DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE ASLTO1 NOTE INTRODUTTIVE RELATIVE ALLO STRESS IN AMBIENTE DI LAVORO 26 D.LGS. 3 agosto 2009, n. 106 L'art. 6 al c.2, modifica l'art. 6 del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, stabilendo che la Commissione Consultiva permanente per la salute e sicurezza sul lavoro dovrà "elaborare le indicazioni necessarie alla valutazione del rischio da stress lavoro correlato". DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE ASLTO1 NOTE INTRODUTTIVE RELATIVE ALLO STRESS IN AMBIENTE DI LAVORO 27 Misure di Prevenzione Prevenzione primaria: Progettazione accurata degli ambienti dí lavoro, che tenga conto sia degli aspetti oggettivi che di quelli soggettivi, per perseguire l'obiettivo della tutela dell'integrità psicofisica dei lavoratori e della salute intesa come stato di benessere fisico e mentale e quindi di una sicurezza integrata. DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE ASLTO1 NOTE INTRODUTTIVE RELATIVE ALLO STRESS IN AMBIENTE DI LAVORO 28 Misure di Prevenzione Prevenzione secondaria Diagnosi organizzativa (precoce): identificare disfunzioni prima che si consolidino consentirebbe di evitare danni più gravi. Si effettua attraverso la rilevazione di: 1.Indicatori "oggettivi" (dati ricavabili dall'azienda) 2.Indicatori "soggettivi" (ricavabili con questionari, interviste, focus groups, ecc.) Figure coinvolte in questa diagnosi precoce: RLS, RSPP, medico competente. DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE ASLTO1 NOTE INTRODUTTIVE RELATIVE ALLO STRESS IN AMBIENTE DI LAVORO 29 Misure di Prevenzione Prevenzione secondaria: Formazione manageriale: manager professionalmente preparati e consapevoli delle problematiche relative alle gestione delle Risorse Umane e della ricaduta che i diversi stili di leadership, la capacità di gestire i conflitti e di creare climi organizzativi favorevoli hanno sulla funzionalità dell' azienda. Costi riassorbiti attraverso: risoluzione di disfunzioni organizzative adeguata distribuzione di carichi di lavoro utilizzo adeguato delle persone (potenziale, motivazione e gratificazione). DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE ASLTO1 NOTE INTRODUTTIVE RELATIVE ALLO STRESS IN AMBIENTE DI LAVORO 30 Misure di Prevenzione "Prevenzione" di livello terziario: Normativa Sostegno e terapia (individuale e/o di gruppo) DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE ASLTO1 NOTE INTRODUTTIVE RELATIVE ALLO STRESS IN AMBIENTE DI LAVORO 31 Documento di valutazione dei rischi Inserimento dei rischi di origine organizzativa e psicosociale nel DVR. DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE ASLTO1 NOTE INTRODUTTIVE RELATIVE ALLO STRESS IN AMBIENTE DI LAVORO 32 Variabili organizzative disfunzionali: lo stress correlato al lavoro Dott.ssa Patrizia Deitinger Abstract Per rischi psicosociali si intendono: "Quegli aspetti di progettazione del lavoro e di organizzazione e gestione del lavoro, nonché i rispettivi contesti ambientali e sociali, che potenzialmente possono arrecare danni fisici o psicologici" (Cox and Griffith, 1955). Lavoratori sottoposti a condizioni prolungate di stress, oltre ad essere soggetti alle malattie frequentemente descritte come correlate allo stress già ricordate nell'intervento precedente sono più facilmente a rischio di infortuni sul lavoro a causa di cali di attenzione e difficoltà di concentrazione. Vengono descritte le variabili organizzative potenzialmente disfunzionali, relative ai contenuti ed al contesto del lavoro. DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE ASLTO1 NOTE INTRODUTTIVE RELATIVE ALLO STRESS IN AMBIENTE DI LAVORO 33 Video tempi moderni DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE ASLTO1 NOTE INTRODUTTIVE RELATIVE ALLO STRESS IN AMBIENTE DI LAVORO 34 Stress lavoro correlato Europa lo stress da lavoro è tra le cause di disturbo più comunemente riferite dai lavoratori Unione Europea 2007 e colpisce più di 40 milioni persone. La ricerca mostra come il 6% della forza lavorativa è esposta a minacce di violenza fisica, il 4% da parte di terzi e il 5% a mobbing e/nonostante l'ampiezza di tali problemi ed l’influenza sulla salute e sulla produttività, solo in pochi sono stati formulati standards direttamente mirati a prevenire il rischio psicosociale che facciano o riferimento allo stress da lavoro, né tutti i hanno dato applicazione all'Accordo Europeo stress lavoro correlato, sottoscritto a Bruxelles ottobre 2004 da Sindacati e Associazioni datoriali. DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE ASLTO1 NOTE INTRODUTTIVE RELATIVE ALLO STRESS IN AMBIENTE DI LAVORO 35 PRIMA-EF (2006-2008) Il 5 novembre 2008 sono stati presentati a Roma i risultati del progetto "Psychosocial Risk MAnagement — European Framework" (PRIMA-EF), finalizzato a creare un modello europeo di gestione di tali rischi e realizzato da un consorzio internazionale costituito da Istituti partners europei (BAuA, Gemania, ISPESL, TNO-Olanda, CIOP-Polonia, FIOHFinlandia), coordinato dall'Institute of Work and Health Organization — University of Nottingham (I-WHO) e supportato dall' Organizzazione Mondiale della Sanità e dall'ILO. DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE ASLTO1 NOTE INTRODUTTIVE RELATIVE ALLO STRESS IN AMBIENTE DI LAVORO 36 Obiettivi del PRIMA-EF Sviluppare conoscenza sulle metodologie esistenti per valutare la presenza e l'impatto dei rischi Rsicosociali al lavoro e dello stress occupazionale, includendo la violenza psicofisica, harassment, bullying and mobbing; identificare appropriati mezzi per raccogliere dati sensibili inerenti a questa tematica; Sviluppare standard ed indicatori internazionali inerenti allo stress e alla violenza occupazionale; Sviluppare raccomandazioni e buone pratiche basate sull'esperienza, inerenti alla gestione di queste problematiche; Diffondere i risultati del progetto tra gli stakeholders e i vari partners sociali, incluse le piccole e medie imprese (SME). DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE ASLTO1 NOTE INTRODUTTIVE RELATIVE ALLO STRESS IN AMBIENTE DI LAVORO 37 Rischi psicosociali e stress lavoro- correlato "Gli aspetti di progettazione, gestione e organizzazione del lavoro e dell'ambiente sociale, che potenzialmente possono arrecare danni fisici o psicologici“ (Cox & Gnffiths , 1995) E' ormai opinione largamente condivisa che i rischi psicosociali possono incidere sulla salute sia fisica che psicologica in modo diretto ed indiretto attraverso l'esperienza dello stress. DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE ASLTO1 NOTE INTRODUTTIVE RELATIVE ALLO STRESS IN AMBIENTE DI LAVORO 38 Europa per la Sicurezza e la Salute sul lavoro (Factsheet n.8012008) In cosa consiste la valutazione dei rischi? I processo di valutazione dei rischi per la sicurezza la salute dei lavoratori derivanti da pericoli )presenti sul luogo di lavoro consiste in un esame sistematico di tutti gli aspetti dell'attività lavorativa, volto a stabilire: cosa può provocare lesioni o danni, cosa è possibile eliminare i pericoli e, nel caso in )cui ciò non sia possibile, quali misure di prevenzione o di protezione sono o devono essere messe in atto per controllare i rischi. DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE ASLTO1 NOTE INTRODUTTIVE RELATIVE ALLO STRESS IN AMBIENTE DI LAVORO 39 Si tenga presente che: può costituire un pericolo qualsiasi cosa (materiali di lavoro, apparecchiature, metodi o prassi di lavoro) potenzialmente in grado di arrecare danno; per rischio si intende la possibilità, elevata o ridotta, che qualcuno possa subire danni a causa di un determinato pericolo. DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE ASLTO1 NOTE INTRODUTTIVE RELATIVE ALLO STRESS IN AMBIENTE DI LAVORO 40 Come si valutano i rischi? Fase 1 - Individuare i pericoli e i soggetti esposti individuare i fattori sul luogo di lavoro che sono potenzialmente in grado di arrecare danno; identificare i lavoratori che possono essere esposti a tali fattori. Con indicatori "oggettivi“ indicatori "soggettivi" DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE ASLTO1 NOTE INTRODUTTIVE RELATIVE ALLO STRESS IN AMBIENTE DI LAVORO 41 Fase 2 — Valutare e attribuire un ordine di priorità ai rischi. Valutare i rischi esistenti (la loro gravità, probabilità ecc.) e classificarli in ordine di importanza. È essenziale che ogni attività volta a eliminare o prevenire i rischi sia prioritaria. DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE ASLTO1 NOTE INTRODUTTIVE RELATIVE ALLO STRESS IN AMBIENTE DI LAVORO 42 Fase 3 - Decidere l'azione preventiva. Identificare (e pianificare) le misure adeguate per eliminare o controllare i rischi. DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE ASLTO1 NOTE INTRODUTTIVE RELATIVE ALLO STRESS IN AMBIENTE DI LAVORO 43 Fase 4 — Intervenire con azioni concrete Mettere in atto misure di protezione e di prevenzione attraverso un piano di definizione delle priorità (probabilmente non tutti i problemi possono essere risolti immediatamente); Specificare le persone responsabili di attuare determinate misure e il relativo calendario di intervento, le scadenze entro cui portare a termine le azioni previste, e i mezzi assegnati per attuare tali misure. DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE ASLTO1 NOTE INTRODUTTIVE RELATIVE ALLO STRESS IN AMBIENTE DI LAVORO 44 Fase 5 — Controllo e riesame La valutazione dei rischi dovrebbe essere revisionata a intervalli regolari per garantire che sia aggiornata. Tale revisione deve essere effettuata: ogni volta che intervengono cambiamenti significativi nell'organizzazione, alla luce dei risultati di indagini concernenti un infortunio o un «quasi incidente». DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE ASLTO1 NOTE INTRODUTTIVE RELATIVE ALLO STRESS IN AMBIENTE DI LAVORO 45 Valutazione dei rischi partecipativa Le valutazioni dei rischi non dovrebbero essere effettuate dal datore dì lavoro o dal suo rappresentante lavorando in isolamento, ma dovrebbero: coinvolgere i lavoratori o i oro rappresentanti. I lavoratori dovrebbero essere consultati, in qualità di partecipanti al processo di valutazione e dovrebbero essere informati sulle eventuali conclusioni raggiunte, nonché sulle misure preventive da adottare. DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE ASLTO1 NOTE INTRODUTTIVE RELATIVE ALLO STRESS IN AMBIENTE DI LAVORO 46 I modello Danese: "flexicurity" coniuga un mercato del lavoro altamente flessibile con importanti ammortizzatori sociali; consiste anche in una strategia nazionale per il miglioramento della qualità degli ambienti lavorativi anche dal punto di vista della prevenzione dello stress Lavoro-correlato, awiata nell'aprile 2007 e articolata in cinque anni, realizzata dalla Danish Working Environmental Authority (DWEA), che comprende io sviluppo di linee guida e ispezioni in tutte le imprese Danesi. DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE ASLTO1 NOTE INTRODUTTIVE RELATIVE ALLO STRESS IN AMBIENTE DI LAVORO 47 Il modello Danese CONOSCENZA (Sviluppo linee guida) CONTESTO: • Norme • Clima politico • Metodi ispettivi BACKGROUND TEORICO E PRATICO: • Ricerche svolte dal Centro Nazionale dì ricerca sugli ambienti di lavoro) • Modello Kerasec e Theorell (domanda-controllo) • 5 fattori di rischio AZIONE (Ispezioni in tutte imprese) Ambiente lavorativo fisico Ambiente lavorativo pisco-sociale RISULTATI • Aumento delle segnalazioni per miglioramenti • Riduzione del tempi di produzione per le imprese • aumento della comprensione delle problematiche inerenti • soddisfazione per il processo di consulenza DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE ASLTO1 NOTE INTRODUTTIVE RELATIVE ALLO STRESS IN AMBIENTE DI LAVORO 48 Linee guida Sono state predisposte 25 linee guida specifiche per settore che prendono in considerazione i tre più importanti fattori di rischio in ciascun settore. Ad esempio per il settore sociale (ospedali, scuole, case di riposo, ecc. ): richieste quantitative (alti carichi di lavoro, ritmi veloci, ecc.); richieste emotive (contatto con pazienti/clienti/cittadini) e violenza (o minacce) correlata al lavoro, come anche importanti fattori preventivi quali informazione e supporto sociale dal management, influenza/controllo e formazione. DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE ASLTO1 NOTE INTRODUTTIVE RELATIVE ALLO STRESS IN AMBIENTE DI LAVORO 49 Alcuni dei settori con specifiche linee guida – Linea guida. 1 - Cura: • • • • • cura continua di cittadini disabili adulti, cura continua di cittadini disabili bambini e giovani, cura per gli anziani, cura dei bambini, medicina generale, dentisti, psicologi, ecc., DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE ASLTO1 NOTE INTRODUTTIVE RELATIVE ALLO STRESS IN AMBIENTE DI LAVORO 50 Alcuni dei settori con specifiche linee guida . 2 - Trasporti: Autisti di : • autobus • taxi • treni e metro • mezzi di trasporto merci. DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE ASLTO1 NOTE INTRODUTTIVE RELATIVE ALLO STRESS IN AMBIENTE DI LAVORO 51 Alcuni dei settori con specifiche linee guida . - 3 Servizi: • • • • • • • • Pulizie Vigili del fuoco e lavoratori del salvataggio Alberghi, bar e ristoranti Lavori d'ufficio Polizia, Amministrazione penitenziaria Aziende per la sicurezza, ecc, Negozi e supermercati Vendita all'ingrosso. DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE ASLTO1 NOTE INTRODUTTIVE RELATIVE ALLO STRESS IN AMBIENTE DI LAVORO 52 Alcuni dei settori con specifiche linee . Cultura ed educazione: • Musei, cinema, ecc., • Istituzioni religiose, • insegnamento per studenti tra i 5 e í 19 anni. DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE ASLTO1 NOTE INTRODUTTIVE RELATIVE ALLO STRESS IN AMBIENTE DI LAVORO 53 Strumenti Questionario psicosociale di Copenhagen Questionario Health and Safety Executive (UK) Modello Va.RP DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE ASLTO1 NOTE INTRODUTTIVE RELATIVE ALLO STRESS IN AMBIENTE DI LAVORO 54 Modello Va.RP 1- Individuazione dei pericoli L'individuazione dei pericoli di natura psicosociale può essere effettuata tramite l'analisi di: - indicatori oggettivi, ricavabili dall'azienda stessa e dai dati in suo possesso; - indicatori soggettivi, quali: disimpegno lavorativo, malessere fisico - psichico, insoddisfazione, conflitti, lamentele, ecc., Responsabile primario: datore di lavoro. Figure coinvolte: dirigenti, preposti, RSPP, Medico competente, RLS, Lavoratori. DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE ASLTO1 NOTE INTRODUTTIVE RELATIVE ALLO STRESS IN AMBIENTE DI LAVORO 55 Modello Va.RP 2 - Valutazione del rischio Sulla base della individuazione dei pericoli, si andrà a valutarne la rischiosità per le condizioni dei lavoratori: la valutazione del rischio fornisce infatti informazioni sulla natura e sulla gravità del problema, sui pericoli psicosociali ed il modo con cui possono incidere sulla salute dei lavoratori ad essi esposti e sulla salute dell'azienda. DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE ASLTO1 NOTE INTRODUTTIVE RELATIVE ALLO STRESS IN AMBIENTE DI LAVORO 56 Modello Va.RP 2- Valutazione del rischio (segue): A seconda della tipologia e dimensione dell'azienda, la valutazione del rischio può essere effettuata — assicurando il coinvolgimento e la partecipazione dei lavoratori coinvolti -tramite: indagini quantitative effettuate tramite strumenti psicometrici. strumenti che prendono in considerazione le percezioni soggettive dei lavoratori; se sono statisticamente attendibili e validi possono essere utilmente utilizzati, soprattutto in grandi aziende; osservazione e check list a risposte multiple: basate sulle aree che possono influenzare io stress correlato al lavoro, da sottoporre ai lavoratori, soprattutto per aziende dí dimensioni medio-piccole, interviste, focus groups. DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE ASLTO1 NOTE INTRODUTTIVE RELATIVE ALLO STRESS IN AMBIENTE DI LAVORO 57 Modello Va.RP 2 - Valutazione del rischio (segue): In entrambi í casi, è necessario tenere in considerazione anche le caratteristiche del settore occupazionale di riferimento e/o del contesto socio-economico e trattare le informazioni non come punti di vista individuali sul lavoro, ma a livello di gruppo. Ciò consente l'identificazione di criticità e punti di forza dell'organizzazione e la comprensione di come le criticità emerse possano rappresentare un rischio per i lavoratori coinvolti e per l'organizzazione stessa. In questa fase sarà opportuno comunicare ai lavoratori, nelle forme che l'azienda considererà più utili, i risultati della valutazione. Responsabile primario: datare di lavoro. Figure coinvolte: dirigenti, preposti, RSPP, RLS, Medico competente, Altri consulenti. DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE ASLTO1 NOTE INTRODUTTIVE RELATIVE ALLO STRESS IN AMBIENTE DI LAVORO 58 Modello Va.RP 3- Strategie di intervento (a livello individuale/di gruppo/organizzativo). individuale: se le problematiche coinvolgono un numero limitato di lavoratori provenienti da settori di lavoro o mansioni diverse, può essere indicata una consulenza psicologica di sostegno su strategie di coping. formazione specifica. coaching. ecc.; di gruppo: se le criticità sembrano addensarsi in particolari settori o gruppi di lavoro, sarà opportuno un approfondimento relativo alla specifica criticità emersa in quel settore e proporre interventi mirati alla riduzione di tate criticità, anche attraverso azioni formative specifiche o finalizzate su dinamiche comunicative e relazionali, motivazione, incentivanti al lavoro dì gruppo); DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE ASLTO1 NOTE INTRODUTTIVE RELATIVE ALLO STRESS IN AMBIENTE DI LAVORO 59 Modello Va.RP 3 - Strategie di intervento (a livello individuale/di gruppolorganizzativo) (segue) organizzativo/strategico: se le criticità interessano varie aree e ruoli o una o piu variabili organizzative trasversali a più settori, sarà necessario ipotizzare il coinvolgimento dell'intera azienda a due livelli, attraverso formazione, ad esempio su comunicazione interpersonale, lavoro di gruppo, gestione di conflitti, motivazione, sviluppo dí competenze di leadership e gestione delle risorse umane, rivolta al personale di diversi livelli gerarchici, ecc. e fornendo indicazioni sulle criticità emerse all'alto management aziendale, cui spettano decisioni su eventuali ridefinizioni di ruoli, sistemi premianti, flessibilità nella gestione dell'orario di lavoro, ecc. Responsabile primario: datore di lavoro. Figure coinvolte: dirigenti, preposti, RSPP, RLS, Medico competente, Altri consulenti. DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE ASLTO1 NOTE INTRODUTTIVE RELATIVE ALLO STRESS IN AMBIENTE DI LAVORO 60 Modello Va.RP 4- Monitoraggio dell'efficacia degli interventi Successivamente sarà opportuno effettuare un controllo della specifica situazione su cui si è intervenuti, con tecniche quali quantitative derivanti dalle caratteristiche dell'intervento effettuato e con la partecipazione dei lavoratori coinvolti. Responsabile primario: datore di lavoro. Figure coinvolte: dirigenti, preposti, RSPP, RLS, Medico competente, Altri consulenti DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE ASLTO1 NOTE INTRODUTTIVE RELATIVE ALLO STRESS IN AMBIENTE DI LAVORO 61 Modello Va.RP 5- Rivalutazione del rischio o rischi specifici Andrà periodicamente ripetuta in funzione anche dei mutamenti del contesto lavorativo (interno ed esterno all'azienda) e va effettuata nuovamente con strumenti ad hoc. Responsabile primario: datore di lavoro. Figure coinvolte: dirigenti, preposti, RSPP, RLS, Medico competente, Altri consulenti. DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE ASLTO1 NOTE INTRODUTTIVE RELATIVE ALLO STRESS IN AMBIENTE DI LAVORO 62 DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE ASLTO1 NOTE INTRODUTTIVE RELATIVE ALLO STRESS IN AMBIENTE DI LAVORO 63 Checklist sullo stress lavoro correlato per piccole Aziende 1.Il lavoro assegnato dà soddisfazione? Mai Qualche volta Spesso Sempre 2. E’ possibile influire sul modo in cui si svolge il proprio lavoro? 3. Si è coinvolti quando c’è da prendere decisioni? 4. Si viene informati sui cambiamenti che riguardano il posto di lavoro? 5. Si è coinvolti nei cambiamenti che riguardano l’attività lavorativa? 6. Le mansioni e le responsabilità affidate sono bene? 7. Si viene apprezzati quando si svolge un buon lavoro? 8. Si è incoraggiati a sviluppare le proprie abilità? 9. Si ha la sensazione di dover lavorare troppo DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE ASLTO1 per essere 10. Si avverte una sensazione costante di pressione per 11. Viene assegnato troppo lavoro da fare in poco tempo? 12. Si ritiene che il lavoro assegnato sia troppo difficile? 13. Si ha la sensazione che i cambiamenti siano eccessivi? 14. Si devono svolgere compiti diversi dalla propria competenza? 15. Il rapporto con il superiore è “buono”? 16. Il rapporto con i colleghi è “buono”? 17. Si può contare sul sostegno del diretto superiore? 18. Si può contare sul sostegno dei colleghi? NOTE INTRODUTTIVE RELATIVE ALLO STRESS IN AMBIENTE DI LAVORO 64 FINE DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE ASLTO1