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presentazione "twist"
REGIONE ABRUZZO TWIST Transport WIth a Social Target Pescara | 2nd March 2007 | MARIA ANTONIETTA PICARDI 1 REGIONE ABRUZZO Il Progetto TWIST sperimenta un sistema di trasporto innovativo al fine di migliorare l’accesso dalle zone svantaggiate a quelle più sviluppate, che offrono opportunità di scambi commerciali, di occupazione e assistenza sociale. Il progetto ha l’obiettivo specifico di ridurre l’esclusione sociale dal trasporto: • dal punto di vista geografico, intervenendo sulla emarginazione e la scarsa accessibilità delle zone montane, interne e delle zone periferiche di aree urbane • dal punto di vista sociale, intervenendo sulla esclusione dal diritto alla mobilità di persone svantaggiate, per ridotta capacità motoria o per motivi socio-economici. 2 REGIONE ABRUZZO Destinatari del progetto Territorio: • Aree interne • Zone periferiche di aree urbane • Aree montane Utenti: • Terza età • Diversamente abili • Minori • Emigrati • Persone a basso reddito 3 REGIONE ABRUZZO Le azioni 1. Valutare le condizioni socio-economiche e la domanda e l’offerta di trasporto nelle aree di implementazione 2. Progettare il sistema che sarà implementato con il supporto dell’assistenza tecnica 3. Implementare il sistema 4. Monitorare il sistema implementato 5. Riportare i risultati della sperimentazione agli organi valutativi 6. Trasformare il progetto in linee-guida che saranno trasferite alle autorità della UE per farle diventare la base di nuove strategie di settore 4 REGIONE ABRUZZO Gli strumenti • Sistemi di trasporto a chiamata • Sistemi di trasporto a percorsi variabili • Attivazione di call-center per prenotazione • Informatizzazione a bordo dei mezzi con sistemi satellitari • Sistemi ticket-less • Utilizzo sms verso cellulari • Introduzione del biglietto unico integrato 5 REGIONE ABRUZZO Le fasi • Analizzare i sistemi di trasporto attuali e la domanda di passeggeri esistente • Sperimentare i nuovi modelli che portino i sistemi “locali” svantaggiati verso uno standard di qualità europea • Monitorare il nuovo modello di trasporto con i sistemi concordati • Trasferire il modello di programmazione, gestione e controllo individuato a tutte le zone simili della UE 6 REGIONE ABRUZZO Gli obiettivi Nuova organizzazione dei servizi e della rete al fine di ridurre il divario socio-economico esistente. Attraverso: • ricognizione sullo stato di fatto • razionalizzazione delle spese e ottimizzazione dei costi di trasporto • definire gli indicatori condivisi per rendere trasferibili i modelli di analisi Gli indicatori sono stati raggruppati per assi: • • • • popolazione territorio trasporto reti tecniche e di servizio 7 REGIONE ABRUZZO Trasferibilità del modello TWIST vuole costruire una strategia comune transnazionale per • lo sviluppo del territorio • per ottimizzare l’organizzazione del trasporto nelle zone svantaggiate ed emarginate Tale obiettivo si raggiunge tramite • la ripetibilità del progetto in tutte le regioni europee • la possibilità che dall’attuale progetto si sviluppino altre azioni a livello UE tramite la diffusione delle buone pratiche. Il risultato delle sperimentazioni offrirà un nuovo modo di organizzare e gestire i servizi di trasporto sia all’interno delle aree deboli, sia verso i sistemi di trasporto nazionali ed internazionali, incentivando le attività economiche e limitando i fenomeni migratori. 8 REGIONE ABRUZZO Chilometri di servizio sviluppati Numero di richieste soddisfatte Numero di richieste pervenute Risultati del servizio a chiamata al 31 gennaio 2007 REGIONE MARCHE: 387 455 5.774 REGIONE ABRUZZO: 534 1.931 11.965 REGIONE MOLISE: 276 276 15.600 REGIONE PUGLIA: 814 807 9.029 : 9 REGIONE ABRUZZO Risultati del servizio a orario fisso al 31 gennaio 2007 Numero utenti Chilometri sviluppati REGIONE MARCHE: 1.306 6.652 REGIONE ABRUZZO: 9.688 40.448 REGIONE MOLISE: Non si effettuano percorsi a orario fisso REGIONE PUGLIA: Non si effettuano percorsi a orario fisso 10 REGIONE ABRUZZO Partendo dal progetto Twist la Regione Abruzzo vuole: • Sperimentare un progetto ad alto contenuto tecnologico • Validare uno schema di programmazione :sistema di analisi-progetto tecnico di trasporto adattabile alle istanze dei territori-uso di tecnologie avanzate-costi del monitoraggio dei risultati • Valutare insieme agli enti locali l’inserimento dei servizi a chiamata nelle aree montane dove i sistemi DRT ad alta tecnologia possono offrire le migliori performance, fermo restando i servizi diretti per scuola/lavoro • Sostituire i servizi tradizionali di TPL in orari di domanda debole con un sistema a chiamata di adduzione alle linee principali di bacino ferro/gomma che assicuri contemporaneamente la circolazione interna di area ed anche il collegamento diretto alle strutture sanitarie-culturali-sociali di riferimento a breve raggio 11 REGIONE ABRUZZO Il sistema delle analisi come metodo per individuare le aree di trasporto in cui attuare la programmazione del twist Attraverso il modello di analisi socio-economica e territoriale messo a punto nel progetto TWIST con un sistema di indicatori si individueranno le aree di trasporto dei bacini di tpl regionale in cui applicare la metodologia del TWIST : – – – – Popolazione Territorio Trasporto Reti tecniche di servizio 12 REGIONE ABRUZZO Gli indicatori (1) POPOLAZIONE: • Residenti • Variazione della popolazione 1991 - 2001 • Indice di invecchiamento (rapporto percentuale tra la popolazione di oltre 65 anni e quella di 0-14 anni); • Densità abitativa • Tasso di disoccupazione 13 REGIONE ABRUZZO Gli indicatori (2) TERRITORIO: • Superficie territoriale • Altitudine media della popolazione • Dispersione insediativa (residenti nelle case sparse in rapporto ai totali); • Altitudine media del territorio • Indice di Florence: (rapporto tra il peso dei posti letto nel singolo Comune rispetto alla popolazione comunale ed il peso dei posti letto regionali rispetto alla popolazione regionale); • Indice di terziarizzazione economica: (rapporto tra il peso delle unità locali alle imprese nei settori commercio ed altri servizi nel singolo Comune rispetto alle unità locali totali comunali ed il peso delle unità locali alle imprese). 14 REGIONE ABRUZZO Gli indicatori (3) TRASPORTO: • • • • • • • • mobilità sistematica giornaliera indice di mobilità sistematica giornaliera passeggeri del Trasporto Pubblico Locale indice di utilizzazione del TPL indice di gradimento del TPL percorrenze autolinee per abitante numero di corse annue per abitante mobilità non sistematica potenziale 15 REGIONE ABRUZZO Gli indicatori (4) RETI TECNICHE E DI SERVIZIO: • infrastrutturazione viaria pro-capite (estensione chilometrica delle strade in rapporto alla popolazione residente); • infrastrutturazione territoriale (estensione chilometrica stradale in rapporto alla superficie territoriale); • costo medio di esercizio del TPL • rapporto di copertura (rapporto tra proventi del traffico e diversi e costi di produzione del servizio). 16 REGIONE ABRUZZO IL metodo progettuale implementato dal TWIST da replicare nelle aree di trasporto dei bacini del TPL Costruzione del grafo di rete 1. Ricognizione dell’offerta di servizio di TPL ordinario 2. Ricostruzione del grafo di rete dei servizi di TPL ordinari esistenti 3. Redazione del grafo di rete per il servizio DRT 4. Allocazione dei punti O/D (Pickup Point) della mobilità non sistematica potenziale: Pickup Point • Intermodali • Intramodali • Poli attrattori • Poli generatori 17 REGIONE ABRUZZO La valutazione del sistema di infrastrutture e servizi di trasporto esistente e la costruzione del grafo di rete • • • • • Una valutazione progettuale importante è l’accessibilità della zona interessata rispetto ai poli regionali e provinciali di riferimento ed alle relative infrastrutture Altra valutazione è quella di censire l’offerta corrente di trasporto pubblico ordinario esistente nella zona Particolare attenzione va posta alle principali direttrici di infrastruttrazione su cui operare l’adduzione sulla rete gerarchizzata di competenza provinciale e regionale di TPL ferro/gomma Esaminata la situazione dell’offerta di trasporto si passa alla costruzione del grafo dei nuovi servizi,utlizzando ,a regime,la possibilità di ristrutturare i servizi tradizionali di TPL in orari di domanda debole con un sistema a chiamata di adduzione alle linee principali di bacino ferro/gomma che assicuri contemporaneamente la circolazione interna di area ed anche il collegamento diretto alle strutture sanitarie-culturali-sociali di riferimento a breve raggio Possono essere necessari,in base alle analisi, anche collegamenti di breve raggio verso poli di attrazione di bacini di regioni confinanti 18 REGIONE ABRUZZO ANALISI Strumenti per l’individuazione della domanda latente di trasporto: SCHEDE ANALITICHE Accessibilità al capoluogo 19 REGIONE ABRUZZO Classificazione dei servizi ordinari di TPL offerti 20 REGIONE ABRUZZO IL GRAFO DI RETE 1 Reti tecniche e di servizi 2 5 PRINCIPALI DIRETTRICI D’INFRASTRUTTURAZIONE PRINCIPALI POLI DI GRAVITAZIONE: 1 Lanciano 6 2 Atessa 3 Agnone 4 Castel di Sangro 5 Casoli 3 4 6 Villa S. Maria 21 REGIONE ABRUZZO IL GRAFO DI RETE Ideogramma locale Fermata predefinita, sempre servita dal mezzo, caratterizzata da tempi di passaggio programmati. Fermata predefinita, servita solo su richiesta del passeggero. Linea di trasporto pubblico locale ordinaria Collegamento del trasporto pubblico a chiamata 22 REGIONE ABRUZZO IL GRAFO DI RETE Ideogramma locale: AREE SERVITE SERVIZIO DI TRASPORTO ORDINARIO SERVIZIO DI TRASPORTO ORDINARIO SERVIZIO DI TRASPORTO A CHIAMATA 23 REGIONE ABRUZZO IL GRAFO DI RETE Servizio a chiamata: LOCALITA’ SERVITE INTERREGIONALE: • Agnone PROVINCIALE: • Quadri • Borrello • Rosello • Giugliopoli • Roio del Sangro • Lanciano LOCALE: • Valle del Sole • Pizzoferrato • Trebula (Quadri) • Cascate del Rio Verde • Abetina di Rosello 24 REGIONE ABRUZZO La sperimentazione in Abruzzo 25