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nome della procedura chirurgica registrata, conteggio strumenti

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nome della procedura chirurgica registrata, conteggio strumenti
Assistenza al paziente
sottoposto ad intervento
chirurgico: periodo
intraoperatorio
Aspetti generali di nursing
perioperatorio
• La prevenzione delle lesioni e delle
infezioni e del posizionamento del
paziente
• La gestione delle funzioni fisiologiche
• L’educazione dei soggetto sottoposti a
trattamento
• L’erogazione dell’assistenza
individualizzata
Come prevenire le lesioni?
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Prima della procedura chirurgica l’infermiere
prepara il paziente, le apparecchiature e
l’ambiente.
L’infermiere procede l’applicazione di presidi che
garantiscono la sicurezza del paziente
(restrizioni, cuscinetti, supporti).
Importante è la prevenzione di danni cutanei o
tessutali secondari a fonti termiche (da
strumenti, soluzione calde, materiali e gessi).
Durante l’uso dei elettrobisturi, la piastra va
posta in una zona pulita, asciutta non conduttiva
e non a contatto con metalli.
Come prevenire le lesioni?
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Il paziente deve essere protetto anche da possibili danni
causati
da
fonti
meccaniche
(materiale
di
posizionamento, presidi per compressione sequenziale).
Un aspetto fondamentale per garantire la sicurezza del
paziente è l’esecuzione dei conteggi di garze, strumenti
e taglienti.
Le lesioni da farmaci sono evitabili ottenendo
un’accurata anamnesi del paziente.
Infine l’infermiere esegue o dirige il trasporto,
garantendo un adeguato sostegno alla circolazione e
respirazione, un corretto allineamento corporeo e la
conservazione della temperatura corporea.
Aspetti etici e relazionali
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Garantire rispetto al paziente significa identificare le
barriere alla comunicazione, il livello di conoscenza e
l’abilità di comprendere le informazioni.
L’assistenza deve essere erogata in modo non
discriminatorio e senza esprimere giudizi. Ogni gesto
sarà finalizzato a perseverare e proteggere l’autonomia,
la dignità e i diritti del paziente.
Le richieste del paziente sulla non condivisione di
informazioni sul suo stato di salute vanno rispettate.
L’infermiere agisce, anche in sala operatoria come
avvocato del paziente, proteggendolo da forme di
assistenza non competenti, non etiche o illegali.
Aspetti infermieristici legati
all’anestesia e all’intubazione
Anestesia: etimologia greca, significa “assenza
di sensibilità”.
 L’anestesia chirurgica, intesa come l’abolizione
delle percezioni e delle reazioni al dolore del
paziente, può essere conseguita in due modi:
L’anestesia generale, ottenuta con farmaci che
determinano la perdita della coscienza e
l’anestesia loco regionale, provocata da farmaci
che bloccano la trasmissione centripeta delle
sensazioni da una regione del corpo senza
modificare lo stato di coscienza.

Aspetti infermieristici legati
all’anestesia e all’intubazione

Premedicazione: prima dell’inizio di qualsiasi
tipo di anestesia è necessario praticare una
premedicazione,
che
consiste
nella
somministrazione di farmaci, generalmente per
via intramuscolare, ha tre scopi:
- sedazione
- riduzione delle secrezioni
- prevenzione di riflessi indesiderabili (aritmie
cardiache, nausea e vomito).
Anestesia generale

Per anestesia generale o narcosi si
intende quel complesso di fenomeni
reversibili, indotti da particolari sostanze
definite anestetici generali, caratterizzato
dalla temporanea sospensione delle
funzioni inerenti la vita di relazione, senza
che vengano interrotte le funzioni proprie
della vita vegetativa.
Anestesia generale
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Gli aspetti clinici fondamentali dell’anestesia generale
sono le seguenti:
- ipnosi (perdita della coscienza)
- analgesia (abolizione della percezione degli stimoli
dolorosi)
- atonia e areflessia (rilasciamento del tono dei muscoli
scheletrici con soppressione dei movimenti volontari e
riflessi)
- stabilizzazione neuro-vegetativa (particolare situazione
di adattamento del sistema nervoso vegetativo per cui
l’organismo che subisce lo stress chirurgico vi si adegua
in modo proporzionato).
Anestesia generale
Nella narcosi si distingue didatticamente 5 fasi:
 Induzione: è il tempo che intercorre tra l’inizio
della somministrazione degli anestetici e
l’instaurarsi dell’anestesia chirurgica, e può
essere effettuata per via endovenosa o per via
inalatoria.
 Intubazione:
consiste
nell’introduzione
attraverso la bocca o attraverso il naso di un
tubo nella trachea
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Controllo della respirazione: si controlla che il
tubo sia in posizione corretta e lo collega con
l’apparecchio di anestesia, che permette al
tempo stesso di ventilare il paziente e
somministrare la giusta quantità di anestetico.
Fase di mantenimento: è il periodo centrale della
narcosi, durante il quale il paziente viene
mantenuto ad un livello adeguato di anestesia.
Fase di risveglio: costituisce il tempo conclusivo
dell’anestesia generale, durante la quale il
malato riacquista progressivamente la propria
coscienza e autonomia.
Anestesia loco-regionale
Una tecnica che permette di anestetizzare
solo una parte del corpo, mantenendo
intatta la coscienza del paziente.
 Si distingue in:
- anestesia locale
- blocco nervoso
- blocco plessico
- anestesia spinale
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Anestesia locale: si effettua infiltrando
direttamente il tessuto interessato con
anestetico locale.
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Blocco nervoso: si anestetizza i campi
operatori più vasti, e consiste nell’infiltrare
con anestetico locale i nervi sensitivi della
zona su cui si desidera intervenire
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Blocco plessico: è una tecnica che si usa per
anestetizzare un plesso, cioè un fascio di
strutture nervose circondate da una guaina.
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Anestesia spinale: sono rachianestesia/
anestesia sub aracnoidea e anestesia peridurale
Quale il ruolo dell’infermiere ?
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I compiti principali dell’infermiere anestesista si può
riassumere:
- presa a carico globale del paz.
- assistenza al medico nella preparazione del
paziente alla narcosi
- posiziona e mantiene in posizione la persona su
indicazione medica
- illustra la tecnica alla persona e le manovre che
verranno effettuate sulla stessa.
- messa in atto delle misure di urgenza in caso di
rianimazione
Intubazione endotracheale
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L’intubazione orotracheale è una tecnica
utilizzata sia durante gli interventi chirurgici che
in emergenza con finalità di mantenere pervie le
vie aeree.
I farmaci tradizionalmente più usati possono
essere:
sedativi
(diazepam),
analgesici
(morfina), anestetici (propofol)
La posizione del paz. dovrà essere tale da porre
in linea retta orifizio buccale e glottide; questa
condizione
potrà
essere
realizzata
iperestendendo la testa del paz. e ponendola
sullo stesso piano delle spalle.
Materiale utile all’intubazione
orotraceale
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cannule di Guedel
maschere facciali di adeguate dimensioni
pinza di Magill
tubi tracheali
guide flessibili per tubi
instillatore di anestetico locale
lubrificante per tubi tracheali
sondini per aspirare le secrezioni
raccordi per connettere il tubo al ventilatore
siringa per cuffiaggio
cerotti
fonendoscopio per valutare la corretta posizione del
tubo.
La checklist per la sicurezza in sala
operatoria

È uno strumento guida per l’esecuzione
dei controlli, a supporto delle equipe
operatorie, con la finalità di favorire in
modo
sistematico
l’aderenza
all’implementazione degli standard di
sicurezza raccomandati per prevenire la
mortalità e le complicanze post-operatorie.
È composto da 20 items.
La checklist
Le tre fasi della checklist
1° Fase: Sign In: si svolge prima dell’induzione
dell’anestesia, richiede la presenza di tutti i
componenti dell’equipe e comprende i
seguenti controlli:
1. Conferma da parte del paziente di identità,
procedura, sito e consenso
2. Sito marcato
3. Controlli per la sicurezza dell’anestesia
4. Identificazione dei rischi del paziente
2° Fase Time Out
Il time out è un breve momento di pausa chirurgica
che si svolge dopo l’induzione dell’anestesia e
prima dell’incisione cutanea.
1. Presentazione dell’equipe
2. Chirurgo,
anestesista
ed
infermiere
confermano il paz., il sito, la procedura ed il
corretto posizionamento
3. Anticipazione di eventuali criticità
4. Profilassi antibiotica
5. Visualizzazione immagini
3° fase: Sign Out
L’obiettivo del Sign Out è quello di facilitare
l’appropriato trasferimento delle informazioni
all’equipe ed al personale responsabile per
l’assistenza del paziente dopo l’intervento.
1. L’infermiere di sala conferma verbalmente
insieme all’equipe operatoria: nome della
procedura chirurgica registrata, conteggio strumenti,
etichettatura del campione chirurgico ecc..
2.
3.
Revisione degli elementi critici per l’assistenza
post-operatoria
Profilassi
del
tromboembolismo
postoperatorio
La checklist compilata può essere collocata
nella documentazione clinica del paziente
oppure archiviata per la valutazione della
qualità degli interventi.
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