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progetto napoli - Napoli punto a capo
N°1 “PROGETTO NAPOLI” Maggio 2006 1 “Progetto Napoli” Le Tre Priorità Risolvere le negatività Individuare Il metodo per coinvolgere e coordinare i soggetti protagonisti del Progetto Identificare precise Proposte Programmatiche 2 “Progetto Napoli” La 1° priorità: Risolvere le “negatività strutturali” La nostra città da oltre un decennio è caratterizzata da alcune “negatività” strutturali che ne frenano ogni possibilità di sviluppo e rilancio. Per avviare un programma che consenta a Napoli di dare vita alla “svolta” auspicata dai suoi cittadini e trasformare gli intendimenti in azioni concrete occorre per prima cosa combattere, smantellare ed eliminare queste “negatività strutturali” 3 “Progetto Napoli” La 1° priorità: Risolvere le “negatività strutturali” Le negatività strutturali: a) Incapacità di utilizzare le straordinarie risorse esogene ed endogene di cui dispone la città; b) esistenza di una “cappa di apparato” creata dalle Istituzioni locali che soffoca ogni iniziativa. 4 “Progetto Napoli” La 1° priorità: Risolvere le “negatività strutturali” Le “negatività strutturali”: a) Incapacità di utilizzare le straordinarie risorse esogene ed endogene di cui dispone la città; - - - Il Mezzogiorno d’Italia è il luogo dove, più significativo e imperdonabile, risulta lo spreco di risorse. Dove in altre parole ogni fonte di finanziamento dovrebbe essere allocata e spesa come se fosse l’ultima e viene invece utilizzata come se fosse solo una parte di una serie mai terminata e che mai terminerà. Napoli è purtroppo “mortificata” da un elevatissimo “gradiente fallimentare utilizzo risorse” che è dato dal rapporto tra ciò di cui disponiamo (elenco infinito dei potenziali esogeni cui si sommano i Fondi Europei cumulati in due quadri di sostegno) e alcuni indicatori di sviluppo (massima disoccupazione giovanile europea, elevatissimo tasso di disoccupazione, qualità della vita, pil, export). La nostra città purtroppo soffre del non invidiabile primato di “incapacità oggettiva dell’utilizzo di ciò che dispone”. Nessun rilancio può arrivare se non si è capaci o non si vuole utilizzare le risorse di cui disponiamo. 5 “Progetto Napoli” La 1° priorità: Risolvere le “negatività strutturali” Le negatività: b) Esistenza di una “cappa di apparato” creata dalle Istituzioni locali che soffoca ogni iniziativa; - - - Napoli, come ormai riconosciuto da più voci, vive sotto la cappa dell’ ”apparato” Istituzionale che la governa da un decennio; la politica si è ridotta a “pura gestione del potere” attraverso una “rete di influenze culturali, clientele professionali, interessi economici”, con progetti che spesso si riducono “a operazioni artistico-mediatiche” costosissime e non prioritarie”; Si è consolidato un sistema sicuramente “autoreferenziale”, in altre parole una “democrazia bloccata”. Questo sistema, al timone di una città “bloccata” da croniche ed annose emergenze, è organizzato bene per dare energia, forza e risorse al sua apparato di gestione, obiettivo considerato assolutamente prioritario rispetto all’auspicata strategia di rilancio. Nessun rilancio può avvenire se non si smantella la “cappa di apparato”. 6 “Progetto Napoli” La 1° priorità: Risolvere le “negatività strutturali” E’ indispensabile uno sforzo collettivo della politica, della classe dirigente, della società civile, dei protagonisti dell’economia affinché si diffonda la consapevolezza dell’indispensabilità, per consentire lo slancio di cui abbiamo bisogno, di utilizzare al meglio le straordinarie risorse di cui disponiamo e di smantellare la cappa di “apparato” che soffoca i meccanismi di sviluppo. 7 “Progetto Napoli” La 2° priorità: Individuare il metodo per coinvolgere coordinare i soggetti protagonisti del Progetto. Per combattere le “negatività” esposte e affrontare un programma di rilancio della città occorre che, nell’ordine di responsabilità e nel ruolo cui compete loro, si attivino in modo coordinato i seguenti protagonisti: → 1° Istituzioni Locali → 2° Rappresentanti della Società Civile → 3° Istituzioni Nazionali 8 “Progetto Napoli” La 3° priorità: Identificare precise proposte programmatiche. Indice delle Proposte: a) 5 Anni di Finanziaria; b) Pil Urbano; c) Il Cruscotto Direzionale; d) La Commissione Comunale della Società Civile; e) Infrastrutture e Manifestazioni Euro Mediterranee; f) La Capitale Meridionale della Ricerca; g) Il Tavolo dei Consoli; h) Insediamenti Nazionali ed Internazionali; i) Il Nodo delle “Emergenze Urbane”; j) Fondo Fatture Fornitori k) Lotta agli sprechi nelle Municipalizzate; l) Cantiere Turismo; m) Trasparenza; n) Il Codice Etico del Sindaco; 9 “Progetto Napoli” La 3° priorità: Identificare precise proposte programmatiche. Indice delle Proposte: o) Lotta alla Criminalità; p) Cantieri Sicuri; q) Napoli e l’Energia; r) Napoli e l’Acqua; s) Le Città comunicanti; t) La Politica degli Eventi; u) Infrastrutture Scolastiche; v) Trasporto pubblico e mobilità; w) Macchina Comunale; x) Rifiuti e la città; y) L’Urbanistica di Progetto. z) Squadra del Sindaco. aa) La Qualità della Vita; bb) La Stanza di Virginia Woolf; 10 “Progetto Napoli” La 3° priorità: Identificare precise proposte programmatiche. a) “5 Anni di Finanziaria”: Dobbiamo riconoscere che in occasione di ogni Finanziaria elaborata dal Governo, nonostante la presenza di numerosi parlamentari campani, è mancata la presentazione di Programmi e Progetti finalizzati allo sviluppo di Napoli, mentre ci siamo segnalati per i lamenti e i disaccordi con le misure che venivano prese a livello nazionale. Occorre con sistematicità, ogni anno e in tempo utile, preparare precise richieste e progetti da portare in discussione all’atto della elaborazione della Finanziaria e costruire su tali posizioni una forte Lobby che spinga nella direzione auspicata. PROPOSTA: Costituire il Tavolo della Finanziaria da convocare entro Maggio/Giugno di ogni anno in cui il Sindaco con i Rappresentanti dell’Economia Locale formuli precise proposte da portare avanti e da presentare in tempo utile al Governo. 11 “Progetto Napoli” La 3° priorità: Identificare precise proposte programmatiche. b) “Pil Urbano”: L’economia moderna affida proprio alle città la funzione catalizzatrice per lo sviluppo, in quanto nelle aree urbane viene prodotto oltre il 50% del Pil mondiale. Napoli è in assoluta contro tendenza come dimostra il dato sulla più alta disoccupazione giovanile in Europa con l’aggravante di avere straordinarie risorse potenziali sconosciute da altre parti nel mondo. Per svolgere tale funzione la città deve essere un luogo d’eccellenza a tutto campo: Economico, sociale, urbanistico, emozionale e culturale. Inoltre deve essere una città che non si ferma mai, in grado di fornire servizi 24 ore su 24. Occorre una Leadership politica con una visione precisa sugli obiettivi, meccanismi di governo efficienti, capacità di mettere in atto le strategie stabilite e velocità di realizzazione. Il Pil “napoletano” potrebbe decollare se si avviassero in modo coordinato e immediato le trasformazioni urbanistiche da anni auspicate. PROPOSTA: Creare il Tavolo “crescita del Pil Urbano” coordinato dal Sindaco con una partecipazione dei Rappresentanti dell’economia locale e dell’Università per definire anche in analogia con altre città italiane ed europee, tutte le misure necessarie per un significativo innalzamento del Pil cominciando dalle trasformazioni urbanistiche da realizzare in tempi definiti 12 “Progetto Napoli” La 3° priorità: Identificare precise proposte programmatiche. c-1) Il Cruscotto Direzionale E’ indispensabile avere una visione di insieme, ma non una sommatoria, di tutti i progetti in corso di realizzazione, quelli in fase di avvio (finanziati e programmati) e quelli che saranno messi in cantiere dalla nuova amministrazione. Importante obiettivo sarà quindi la realizzazione di un Master Plan “Sistema Città di Napoli”, che metta appunto a sistema la rete dei progetti su citati e che siano singolarmente dotati di un cronoprogramma. La stesura di tale Master Plan, suddiviso per aree (servizi ai cittadini, servizi al turismo, infrastrutture, trasporti e reti ecc) e per progetti (Bagnoli, Napoli Est, Metropolitana ecc) sarà condivisa con gli Stakeholders formati da cittadinanza organizzata, forze sociali e di mercato. Il Master Plan avrà obiettivi temporali misurabili sia in termini di tempo sia in termini di risorse finanziarie ed umane.Il “Controllo Programmi” e la “Misurabilità” sono elementi indispensabili per il raggiungimento degli obiettivi; consentono un monitoraggio continuo dei tempi, degli eventuali slittamenti, delle cause che li hanno determinati, delle misure da prendere per i necessari recuperi e correttivi. Com’è prassi abituale nel mondo delle imprese, così occorre dotare l’Amministrazione di un Organismo di Supervisione e Controllo che lavorerà unitamente ad una Società di Consulenza di livello Internazionale, scelta con apposita Gara nei primi sei mesi della nuova Amministrazione, che 13 “Progetto Napoli” La 3° priorità: Identificare precise proposte programmatiche. c-2) Il Cruscotto Direzionale avrà il compito di “Integratore” di tutti i progetti realizzati, in corso e programmati con quelli decisi nei primi sei mesi dal Tavolo degli Stakeholders. E’ il concetto di “Cruscotto Direzionale” (sistema di visibilità) per stare al volante dell’Amministrazione. Ovviamente tutte le Società controllate e partecipate dal Comune dovranno entro i primi sei mesi redigere il loro Master Plan che sarà integrato e variato tenendo conto delle indicazioni di merito e di metodo del nuovo Organismo. PROPOSTA: Sistema di monitoraggio e controllo programmi delle attività svolte con la tecnica del “Cruscotto Direzionale”. 14 “Progetto Napoli” La 3° priorità: Identificare precise proposte programmatiche. d) La “Commissione Comunale della Società Civile” Chiediamo la costituzione della “Commissione Comunale della Società Civile”. Un organismo molto differente dagli attuali Tavoli di Concertazione (fumosi, discontinui, inutili, privi di metodo e di monitoraggio). Un organismo composto dall’Amministrazione Comunale e dai rappresentanti degli intellettuali, degli industriali, dei commercianti, degli artigiani, dei lavoratori; un organismo che oltre a partecipare a tutti i Consigli Comunali, abbia la duplice funzione e proposta e di monitoraggio dell’avanzamento dei principali programmi avviati; un organismo che si riunisca a cadenza quindicinale per analizzare e misurare il lavoro svolto. Questa Commissione avrebbe anche l’importante ruolo di riavvicinare nei fatti i cittadini ai nostri governanti attraverso i propri rappresentanti di categoria. La Commissione ovviamente non dovrebbe prevedere alcun compenso economico per i suoi componenti. PROPOSTA: Istituire la Commissione Comunale della Società Civile 15 “Progetto Napoli” La 3° priorità: Identificare precise proposte programmatiche. e-1) Infrastrutture e Manifestazioni Euro Mediterranee per il ruolo del futuro di Napoli Quando si parla di “Napoli Capitale Mediterranea”occorre per prima cosa smuovere 3 luoghi comuni collegati a questo argomento 1°: non si tratta solo di un obiettivo di tipo socio-culturale; si tratta anche e soprattutto un obiettivo di tipo “economico diretto” che può ridisegnare il futuro economico della città e creare quelle potenzialità di sviluppo indispensabili per fronteggiare la crisi esistente. 2°: l’obiettivo, come erroneamente molti credono, non è d’interfacciare solo i paesi africani della sponda mediterranea concentrandoci unicamente su questo “mercato”. Si tratta invece di divenire baricentro, di 3 blocchi (Europa Occidentale, Europa Orientale, Africa) per trasformarsi in un “mercato dei mercati” alla vigilia del libero scambio previsto nel 2010 che darà un grandissimo impulso.Questo crocevia consentirebbe un contatto, con relative ricadute per l’economia locale, con i paesi dell’ Europa “ricca”, con i paesi in sviluppo dell’Europa dell’Est e con i paesi Mediterranei. Si moltiplicherebbero quindi i rapporti per l’economia locale con tutto il continente europeo e con quello africano. 3°: per raggiungere certi obiettivi non basta farsi forza della centralità mediterranea, e delle potenzialità geografiche e morfologiche della nostra città. E’ inefficace “chiedere e proporsi” senza attrezzarsi; anche perché la concorrenza è spietata mentre rivendichiamo questo ruolo di Capitale Mediterranea, gli altri vanno avanti; 16 “Progetto Napoli” La 3° priorità: Identificare precise proposte programmatiche. e-2) Infrastrutture e Manifestazioni Euro Mediterranee per il ruolo del futuro di Napoli basta vedere i progressi di Roma e Palermo per il Polo Fieristico, di Palermo per il Museo Mediterraneo,addirittura di Milano per laBanca Euromed. Per non parlare per le altre città europee. Per raggiungere questo obiettivo Napoli deve realizzare, in tempi brevi, infrastrutture Euromediterranee quali Polo Fieristico Mediterraneo, la Cittadella delle Delegazioni, il Villaggio delle Joint Venture, il Condominio delle Camere di Commercio, il Tavolo dei Consolati, il Centro della Cultura e dello Sport, la Struttura di Ricerca Multi-Nazionale, la Banca Euromed che rappresentino nei fatti e non solo negli intendimenti in che modo la città può assumere quel ruolo che gli compete anche per la straordinaria posizione geografica, assolutamente insufficiente se non si avvia un mirato progetto di infrastrutturazioni dedicate. Analogamente si deve procedere alla redazione e alla relativa organizzazione di un calendario di eventi e manifestazioni da tenere in città che consolidino il ruolo di baricentro “Euromediterraneo”. PROPOSTA: Attivare con i Rappresentanti dell’Economia Locale e con le Università un gruppo di lavoro che identifichi le infrastrutture “Euromediterranee” e le manifestazioni “Euromediterranee” e realizzare un programma che preveda tempi e fonti di finanziamento relativi. 17 “Progetto Napoli” La 3° priorità: Identificare precise proposte programmatiche. f) La Capitale Meridionale della Ricerca Come noto il Governo ha deciso di realizzare, con finanziamenti previsti nella Finanziaria 2003 , un organismo deputato alla ricerca e sperimentazione scientifico – tecnologica I.I.T (Istituto Italiano della Tecnologia). Questa struttura sarà dotata di notevoli risorse economiche (100 milioni di Euro finoal 2014) per divenire un riferimento nell’innovazione tecnologica, nella ricerca e nell’avvicinamento tra il mondo delle imprese e il mondo della ricerca. Purtroppo Genova ha vinto la sfida per ottenere la sede di questo prestigioso istituto. La Campania e Napoli non hanno adeguatamente sollecitato le Istituzioni centrali e creato la giusta mobilitazione per cercare di ottenere questo prestigioso risultato. Non dobbiamo arrenderci si deve proporre Napoli quale “Sportello Sud” dell’I.I.T, una vera e propria “antenna” che recepisca potenzialità della regione, dell’intera area meridionale e del bacino mediterraneo con una funzione di grande supporto per l’Istituto. PROPOSTA: Immediata azione affinché a Napoli sorga la sede meridionale dell’Istituto Italiano della Tecnologia. 18 “Progetto Napoli” La 3° priorità: Identificare precise proposte programmatiche. g) Tavolo dei Consoli Occorre un rapporto continuativo con i rappresentanti delle città europee ed internazionali per uno scambio costruttivo finalizzato a conoscenze, informazioni, collaborazioni, definizioni di progetti comuni. Il Comune si deve fare promotore di una azione che spinga i Consolati residenti in città alla massima attività e progettualità. PROPOSTA: Istituire il Tavolo dei Consoli con riunioni periodihe.. 19 “Progetto Napoli” La 3° priorità: Identificare precise proposte programmatiche. h) Insediamenti Nazionali ed Internazionali Ad oggi appare fallimentare il ruolo svolto da Sviluppo Italia e dalle Agenzie Territoriali locali per promuovere insediamenti produttivi sul nostro territorio da parte di imprenditori nazionali ed Internazionali; il nostro paese è fanalino di coda rispetto ai partner europei e ciò si spiega a causa di una politica industriale nazionale incapace di offrire convenienza, organizzazione ed affidabilità agli investitori internazionali. La città deve organizzarsi sia per semplificare tutte le procedure amministrative relative ad un nuovo insediamento produttivo sia per mettere in campo in modo sistematico e con i rappresentanti dell’economia locale tutte iniziative che possano coinvolgere operatori di altri territori, (mappatura precisa e completa delle aree disponibili, missioni mirate presso alcuni paesi, inviti mirati di delegazioni/imprenditori stranieri che già operano sul territorio, pressione con la Comunità Europea per l’autorizzazione ad una fiscalità differenziata per il Mezzogiorno). PROPOSTA: Attivare una Task Force con i Rappresentanti dell’Economia Locale che faciliti gli insediamenti di imprenditori nazionali ed internazionali. 20 “Progetto Napoli” La 3° priorità: Identificare precise proposte programmatiche. i) Il nodo delle “emergenze urbane” “Emergenza è” una circostanza o eventualità imprevista, spesso socialmente pericolosa, che richiede interventi eccezionali. A Napoli da anni parliamo delle seguenti emergenze: 1. 2. 3. 4. 5. 6. Traffico; Parcheggi; Strade; Rifiuti; Sanità; Idro-geologica. Si può quindi ormai parlare di “normalità croniche” ad effetto negativo invece di emergenze in quanto non esiste più l’imprevedibilità. Per ognuna di queste problematiche occorre un preciso programma di interventi che individui misure, protagonisti e tempi di attuazione. PROPOSTA: Creare 6 Task Force sulle “normalità croniche negative della città” con l’obiettivo di individuare specifiche misure, responsabili e tempi di attuazione. 21 “Progetto Napoli” La 3° priorità: Identificare precise proposte programmatiche. j) Fondo fatture fornitori La Finanziaria 2004 ha affrontato un problema di vecchia data per il Sistema Economico: la lentezza del pagamento delle Pubbliche Amministrazioni; è stato istituito presso la Cassa Depositi e Prestiti un “Fondo” per l’accelerazione dei pagamenti e dei debiti di fornitura delle “Amministrazioni Statali” per rispettare i tempi delle fatture (non si dovrebbe andare oltre i 60 giorni). Il Comune di Napoli può rendersi promotore di una iniziativa che, collegandosi all’iniziativa nazionale, possa prevedere un Fondo Fatture per i fornitori del Comune di Napoli e delle aziende Municipalizzate. PROPOSTA: Istituire un Fondo Fatture per il ritardi dei pagamenti ai fornitori. 22 “Progetto Napoli” La 3° priorità: Identificare precise proposte programmatiche. k) “Lotta agli sprechi nelle Municipalizzate” E’ sempre più aperta la discussione sul “neosocialismo municipale” (ovvero dell’invasione del pubblico nell’economia, sotto forma di società controllate da Enti Locali). Gli Enti che dirigono e detengono la gestione dei servizi pubblici, di fatto operano come monopolisti all’interno di un mercato localmente ristretto e non consentono l’ingresso di imprese private in settori che potrebbero, per natura e destinazione, costituire terreno di crescita e di sviluppo per l’intera economia. Un monopolio legale, dunque, per di più non caratterizzato dall’esercizio di attività propriamente imprenditoriali, ma, anzi connotato da finalità diverse, più affini a quelle di ammortizzazione sociale che alla valorizzazione reddiituale delle partecipazioni imprenditoriali. E’ chiaro orma che la gestione monopolistica dei servizi pubblici non può reggere, produce fondamentalmente inefficienza, costi elevati dei servizi, insoddisfazione dell’utenza finale ovvero dei cittadini. Naturalmente bisogna avere la consapevolezza che per alcuni servizi, prioritari per i cittadini l’obiettivo non deve essere “fare reddiito” attraverso queste Società ma garantire servizi qualitativi.Occorre una discussione aperta con i rappresentanti dell’economia locale per valutare, anche se gradualmente, sostanziali cambiamenti. PROPOSTA: Valutazione puntuale dell’inserimento dell’imprenditoria privata nelle “municipalizzate”, ma soprattutto strategia per sconfiggere l’assistenzialismo e gli sprechi con un obiettivo preciso: qualità nei servizi 23 Erogati. “Progetto Napoli” La 3° priorità: Identificare precise proposte programmatiche. l) Cantiere Turismo “Ricevere uno straniero più che un dovere deve rappresentare un privilegio”. Questa massima oltre ad avere un valore culturale assoluto, rappresenta un presupposto fondamentale per una società che vuole dare vigore alla sua vocazione turistica. Napoli deve sempre più e con continuità divenire un’attrazione per i flussi turistici e quindi va sviluppata una strategia coordinata con tutti gli Enti proposti. PROPOSTA: Attraverso specifici Fondi (Europei / Nazionali) e con particolari convenzioni con catene alberghiere dare il via all’iniziativa “100 ospiti alla settimana” che preveda la presenza settimanale continua di 100 giovani stranieri ospiti nella nostra città, invitati in modo mirato con grande ricaduta d’immagineper la città. 24 “Progetto Napoli” La 3° priorità: Identificare precise proposte programmatiche. m) Trasparenza Dobbiamo fare il massimo sforzo nella direzione indicata dalla recente Convenzione ONU sulla corruzione che recita “Stati e Regioni devono adottare misure necessarie a garantire la trasparenza della Pubblica Amministrazione instaurando procedimenti che permettano al pubblico in generale, e non ai diretti interessati di avere informazioni sull’organizzazione, sul funzionamento e sulle decisioni prese”. Occorre un “Libro Bianco” che consenta di analizzare periodicamente i risultati raggiunti dai consulenti che assumono incarichi dal Comune i relativi costi, le modalità di affidamento. Dobbiamo tutti essere convinti che in un momento economico così complesso la trasparenza può e deve essere lo strumento per combattere gli sprechi e consentire di destinare maggiori risorse alle grandi priorità del territorio. PROPOSTA: Realizzare il Libro Bianco delle consulenze “Comunali” 25 “Progetto Napoli” La 3° priorità: Identificare precise proposte programmatiche. n) Il Codice Etico del Sindaco Napoli ha sicuramente bisogno di una strategia d’impatto per contrastare la criminalità che preveda ingenti risorse dedicate. Ma innalzare il livello della legalità e della cultura delle regole è un obiettivo che si può raggiungere se i nostri rappresentanti a livello Istituzionale, a livello politico, a livello associativo, a livello sindacale siano esempi di correttezza e lealtà. Chi, oltre ad enunciare principi e valori, li mette in pratica quotidianamente può divenire un riferimento assoluto per la diffusione della cultura della legalità. Chi ci rappresenta deve divenire un preciso riferimento in tal senso ed essere pronto a fare un’immediato passo indietro se coinvolto in vicende giudiziarie. PROPOSTA: Elaborazione di un Codice Etico da parte del Sindaco. 26 “Progetto Napoli” La 3° priorità: Identificare precise proposte programmatiche. o) Lotta alla criminalità Napoli aggiunge ai due fattori generici dell’attuale criminalità (metropoli e retaggio storico che si trascina dal passaggio della Monarchia all’Unità d’Italia) un terzo più preoccupante fattore: la coincidenza di criminalità e disoccupazione cocktail esplosivo perché alimenta costantemente la compagine criminale. Il problema è assolutamente prioritario e deve essere affrontato con la consapevolezza che se non si avvia un processo di sviluppo rimarrà sicuramente irrisolto. PROPOSTA: Mettere quale priorità assoluta la lotto alla criminalità sia per le risorse da dedicare per gli interventi repressivi, per gli interventi finalizzati alla crescita della cultura della legalità. Con la consapevolezza che solo avviando un processo di sviluppo si darà una concreta risposta per questo dramma. 27 “Progetto Napoli” La 3° priorità: Identificare precise proposte programmatiche. p) “Cantieri sicuri” Per dare una risposta concreta ai problemi relativi alla criminalità si deve lavorare, coordinandosi con la Prefettura e la Questura, affinché nei Cantieri relativi alle Gare d’Appalto bandite dal Comune e dalle Municipalizzanti, si attivi una procedura che preveda la presenza “fissa” delle Forze dell’Ordine Pubblico e/o un monitoraggio costante. PROPOSTA: Procedura da definire con la Prefettura che preveda la presenza delle Forze dell’Ordine Pubblico presso i principali Cantieri relativi ai lavori banditi dal Comune e dalle Municipalizzanti. 28 “Progetto Napoli” La 3° priorità: Identificare precise proposte programmatiche. q) Napoli e l’Energia A causa dei noti problemi energetici, occorre una duplice funzione del Comune in questa materia: a) Azione di contenimento, risparmio e utilizzo sostenibile delle fonti di energia tradizionale (campagne pubblicitarie sulla riduzione dei consumi, misure che sfavoriscano l’uso delle automobili in città). b) Misure che sviluppino al massimo l’uso dell’energia alternativa (solare) soprattutto nelle seguenti strutture: Impianti Sportivi; Scuole; Edifici Comunali; Alberghi. L’azione deve essere anche svolta attraverso l’inserimento nei Capitolati di Gara Comunali di tali soluzioni. PROPOSTA: Creazione di una “Task Force Energia” con rappresentanti dell’economia locale e delle Università, per avviare una strategia di riduzione dei consumi delle fonti tradizionali e n incremento sostanziale delle fonti alternative. 29 “Progetto Napoli” La 3° priorità: Identificare precise proposte programmatiche. r) Napoli e l’ Acqua Come l’energia, anche l’acqua è un bene dal valore inestimabile, sempre più rara e fondamentale per la vita umana. La città ha il dovere di attivare tutte quelle iniziative finalizzate al miglior utilizzo dell’acqua, alla sua disponibilità per i cittadini, ad una pianificazione che porti alla riduzione degli sprechi. Dobbiamo reagire alla mentalità dilagante del “breve periodismo” sempre più diffusa e devastante. Le conseguenze dovute ai cambiamenti climatici e all’innalzamento della temperatura impatteranno soprattutto sulle città costiere e meridionali. Periodi e zone di siccità sono destinati inevitabilmente ad espandersi. Non possiamo rimanere completamente passivi di fronte ad una nuova emergenza. PROPOSTA: Il Sindaco sia promotore di un progetto finalizzato a sanare la rete urbana dell’acquedotto, che oggi per la sua fatiscenza porta a perdite di oltre l’ 80%. 30 “Progetto Napoli” La 3° priorità: Identificare precise proposte programmatiche. s) “Le città comunicanti” Per fare “massa economica critica” con le altre metropoli nazionali occorre seguire la strada avviata tra il Comune di Milano e quello di Roma che hanno valutato le potenzialità innescabili da questa logica di rapporto collaborativo; Napoli può trarre solo grande vantaggio da questa iniziativa, Basta soffermarsi sulle priorità che affronterà la Task Force Roma-Milano costituita da Operatori Economici e Istituzioni: innovazione tecnologica, ricerca applicata, sistema fieristico, moda, settore delle public utilities. Questa iniziativa potrà rappresentare un modulo da estendere ad altre città. PROPOSTA: Avviare il Tavolo “Milano-Roma-Napoli” 31 “Progetto Napoli” La 3° priorità: Identificare precise proposte programmatiche. t) La politica degli eventi Molto spesso eventi di un certo livello, quando correttamente programmati e organizzati , hanno rappresentato per numerose città, momenti fondamentali che hanno innescato successive fasi di sviluppo e benessere. PROPOSTA: Costituire la Task Force degli “Eventi” con Università e Rappresentanti dell’Economia locale finalizzata a studiare quali eventi possano essere organizzati a Napoli e successiva strategia organizzativa. 32 “Progetto Napoli” La 3° priorità: Identificare precise proposte programmatiche. u) Infrastrutture Scolastiche Lo stato “decadente” degli Istituti Scolastici ed i continui episodi di vandalismo e “criminalità” impongono una priorità nell’attuare soluzioni che consentano alle scuole della città di poter compiere un sostanziale miglioramento, condizione essenziale per svolgere la funzione decisiva di istruzione ed educazione dei nostri ragazzi. PROPOSTA: a) Asili nido nelle imprese con i contributi della finanziaria →Tavolo con i rappresentanti dell’economia; b) Gestione spazi scolastici negli orari extra scolastici per le imprese private che si proporranno anche con la “compensazione” in adeguamenti, ristrutturazioni e manutenzioni → Tavolo con la Provincia. c) Progetti sulla “sicurezza” degli Istituti (videocamere-allarmi-sorveglianza). d) Cablaggio Istituti Scolastici → Tavolo con Regione Campania per Fondi Europei. 33 “Progetto Napoli” La 3° priorità: Identificare precise proposte programmatiche. v) Trasporto Pubblico e Mobilità E’ già a disposizione un buon piano di sviluppo delle infrastrutture utili alla mobilità urbana per quel che riguarda le reti ferroviarie e filotranviarie. Mancano però le zone di parcheggio pubblico e privato, che consentirebbero un forte decongestionamento del cuore della città. Un impegno del nuovo Sindaco deve essere quello di dare il là a tutti quei progetti finanziati con investimenti privati, che attendono da tempo di essere realizzati (vedi parcheggi condominiali e parcheggi in project financing). PROPOSTA: Piano Zone parcheggi pubblici e privati. 34 “Progetto Napoli” La 3° priorità: Identificare precise proposte programmatiche. w) Macchina Comunale L’apparato comunale ad oggi dispone senza alcun dubbio di risorse umane in esubero e non tutte qualificate. La qualità dell’interlocutore e la sua competenza ed efficacia lavorativa sono un costo a carico di tutti noi. Va pretesa una azione di riqualificazione e l’inserimento di obiettivi da raggiungere, oltrechè un sistema meritocratico di valutazione, da applicare ai dipendenti pubblici. PROPOSTA: Riqualificazione Macchina Comunale. 35 “Progetto Napoli” La 3° priorità: Identificare precise proposte programmatiche. x) Rifiuti e la città Il presente sistema costituisce un piccolo centro di raccolta organizzata basato certamente sull’impiego di contenitori tipo cassonetti, ma concepiti in modo che i contenitori, pur rimanendo perfettamente accessibili all’utente per la posa dei rifiuti, siano non a vista e chiusi, ma possono essere estratti per la loro evacuazione dal personale preposto. Più in particolari ed in termini generici, il sistema permette la normale raccolta dei rifiuti in genere tenendo lontano dalla vista i relativi contenitori destinati a questo scopo che sono occultati nel sottosuolo mediante un montacarichi ad elevazione verticale. Detto montacarichi deve permettere l’ascensione dei contenitori fino a livello stradale ed il calo degli stessi entro una nicchia di ricovero posta sotto il piano stradale in posizione raggiungibile dai classici mezzi di trasporto ed evacuazione. Il sistema consiste nel nascondere uno o più cassonetti sotto il livello del marciapiede mediante un semplice elevatore montacarichi a due posizioni di lavoro. La parte superiore è a chiusura ermetica con il piano stradale e permette l’accesso dei rifiuti al piano sottostante posto sotto al livello stradale mediante una o più torrette passanti. I vantaggi ottenibili: elimina le emissioni maleodoranti, elimina il riscaldamento solare dei rifiuti, permette al cittadino di riporre i rifiuti in qualsiasi ora, elimina inconvenienti estetici in zone paesaggistiche storiche, non intralcia il traffico cittadino, libera i marciapiedi dalla presenza dei cassonetti, restituendo spazio ai veicoli, evita atti di vandalismo sui cassonetti, sistema adatto per la raccolta differenziata. PROPOSTA: “Centri di Raccolta Organizzata” per rendere invisibili i rifiuti nelle strade di Napoli. 36 “Progetto Napoli” La 3° priorità: Identificare precise proposte programmatiche. Y-1) L’Urbanistica di Progetto L’economia urbana moderna è chiamata a confrontarsi e ad individuare la risoluzione di grandi e piccoli problemi legati alle “Aree Metropolitane”. Occorre prendere coscienza che Napoli è un grande agglomerato urbano, una grande metropoli che assume in negativo tutti i grandi problemi irrisolti legati alle grandi concentrazioni urbanizzate, quali in modo indicativo e non esaustivo: mobilità, vivibilità, sicurezza, qualità dei servizi, deficit di standard urbanistici, in un’unica sintesi “Qualità Urbana – Qualità della Vita”. Avere come obiettivo il miglioramento di questo connubio indissolubile tra “Qualità Urbana Qualità della Vita” ci conduce, in modo obbligato, a porre in esser nuove strategie e una nuova visione dell’urbanistica, una nuova visiione della città e delle possibili trasformazioni. Occorre passare dall’urbanistica dei vincoli all’urbanistica di progetto, dalla città compassata alla città in movimento, dalla città percepita come vincolo alle attività umane alla città che si adegua alle continue mutazioni delle esigenze degli abitanti, dalla città che contempla se stessa rifugiandosi pretestuosamente nel passato alla città che guarda al futuro e che cerca le giuste azioni con il coinvolgimento delle Associazioni e dei Capitali Privati di dare le risposte adeguate ai problemi irrisolti. Nelle grandi aree urbane esistono grandi 37 “Progetto Napoli” La 3° priorità: Identificare precise proposte programmatiche. y-2) L’Urbanistica di Progetto vincoli e grandi potenzialità, grosse sacche di edilizia di bassa qualità e grandi comparti urbani che adeguatamente progettati possono trasformare i vincoli e le minacce in opportunità. PROPOSTA: Istituzione di un Tavolo “Pubblico-Privato” con l’obiettivo di prefigurare il possibile cambiamento mediante l’esplorazione di nuovi strumenti quali L’Urbanistica di Progetto e l’Urbanistica di Contratto. Urbanistica di Progetto significa superare la logica della gestione della pianificazione per gerarchie di piani, di enti e di vincoli; Urbanistica di Contratto significa superare il limite economico-finanziario dell’attuazione della pianificazione tradizionale e intraprende un percorso di intesa pubblico-privato in cui nel rispetto del preminente interesse pubblico-collettivo venga riconosciuto l’interesse privato come giusto mezzo per perseguire il miglioramento della qualità urbana e ridare la città ai cittadini. 38 “Progetto Napoli” La 3° priorità: Identificare precise proposte programmatiche. z) Squadra del Sindaco Le logiche che orientano la scelta della squadra degli Assessori è una logica che segue gli indirizzi e le convenienze dei partiti politici, non di certo le capacità e le competenze dei soggetti coinvolti. Non funziona! Vanno scelti i migliori, i più competenti. Potremmo chiedere di conoscere i nomi della squadra prima delle elezioni. Sarebbe un bel gesto di cambiamento. PROPOSTA: Conoscere i nomi della squadra prima delle elezioni. 39 “Progetto Napoli” La 3° priorità: Identificare precise proposte programmatiche. aa) La Qualità della Vita La cattiva gestione di alcuni servizi ed il non corretto utilizzo del territorio ha reso impossibile la vita del cittadino senza alcun per la persona e per le sue attività economiche e sociali. Alla perdita di tali basilari diritti, si aggiunge l’impossibilità di avere informazioni reali e tempestive sull’ambiente nel quale il cittadino vive e lavora e sui rischi che corre quotidianamente sia lui che il visitatore occasionale. E’ pertanto necessario salvaguardare ed elevare il tasso qualitativo della vita cittadina rispetto alla: Qualità dei Servizi; Qualità dell’Ambiente; PROPOSTA: - Costituire il Sistema Qualità del Comune di Napoli prevedendo una vera e propria certificazione per l’Amministrazione Comunale; - Attivare il Forum permanente “La Vita è Bella” integrato con quanto previsto da Agenda 21 e dal trattato di Aalborg; taleForum dovrà avere anche funzioni di “Sportello Cittadino sulla Qualità” 40 “Progetto Napoli” La 3° priorità: Identificare precise proposte programmatiche. bb) La Stanza di Virginia Woolf Oggi mancano i tre fondamentali principi per “pensare” e quindi per trovare soluzioni “efficaci” ai problemi esistenti. La sensazione ormai è che “pensare” sia diventata un’attività impossibile per la mancanza del tempo del silenzio, della solitudine. Solo dedicando tempo, lontani dal “rumore” continuo e in perfetta solitudine il nostro pensiero può svilupparsi. Oggi i nostri Politici e le nostre Istituzioni presi da continui appuntamenti, circondati costantemente da persone e personaggi di tutti i tipi, immersi in un frastuono continuo, anche di tipo mediatico più che pensare rincorrono i pensieri degli altri. Dove pensano? Quando pensano? Quando sono soli per meditarli. PROPOSTA: Costituire simbolicamente le stanze di Virginia Woolf nelle quali isolati e in silenzio, Sindaco e Assessori possano investire parte del loro tempo nel pensiero. 41 “Progetto Napoli” La Città del Futuro “Le città del futuro sono quelle che ne hanno già scelto uno” Napoli è lontana dall’aver scelto il suo futuro e soprattutto dall’aver individuato il metodo per raggiungere i suoi obiettivi . L’esistenza di un disegno di sviluppo di ampio respiro ed ampiamente condiviso potrebbe produrre come prima e immediata conseguenza la convergenza verso quello stesso disegno. Se non si parte da questo punto il futuro di Napoli sarà purtroppo assai simile al presente e al passato e le conseguenze sono davanti agli occhi di tutti. Il timoniere della nostra città dovrà farsi carico preliminarmente dell’elaborazione di questo disegno e del metodo relativo per realizzarlo. 42