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GLI INDICATORI….. - Accademia di qualitologia
LE OPPORTUNITA’ PER IL MIGLIORAMENTO CONTINUO LA QUALITA’, COME LA LUNA E L’AMORE O CRESCE O CALA. NON PUO’ RIMANERE COSTANTE ESSA VA COLTIVATA....... REQUISITI NORMA ISO9001:2000 4 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA’ 5 RESPONSABILITA’ DELLA DIREZIONE 6 GESTIONE DELLE RISORSE 7 REALIZZAZIONE DEL PRODOTTO 8 MISURAZIONE, ANALISI E MIGLIORAMENTO ISO 9001 : 2000 GLI OTTO PRINCIPI DELLA QUALITA’ Orientamento al cliente Leadership Coinvolgimento del personale Orientamento ai processi Orientamento ai sistemi di gestione Miglioramento continuo Orientamenti a dati reali a supporto delle decisioni Relazioni tra organizzazione e fornitori con vantaggio reciproco Il SISTEMA di GESTIONE per la QUALITA’ Il sistema di gestione della qualità è lo strumento di lavoro che permette di verificare continuamente l’organizzazione per modellarla e migliorarla in funzione delle ESIGENZE DEL CLIENTE UN CIRCOLO VIRTUOSO…. Miglioramento continuo del sistema di gestione per la qualità Clienti Clienti 5 Responsibilità della direzione 6 Gestione delle risorse 8 4 S.G.Q. Requisiti Realizzazione del prodotto (servizio) 7 Misurazioni, analisi e miglioramento Prodotto (servizio) processi Con le nuove norme del programma Vision 2000 si ribalta completamente il concetto di qualità, spostando tutto il peso dal fare al pianificare, dal controllare al prevedere, dal correggere al prevenire, dal mantenere al migliorare, CON IL CLIENTE AL CENTRO DELL’ATTENZIONE Il paziente è il più importante visitatore della nostra Unità Operativa. Egli non dipende da noi. Siamo noi che dipendiamo da Lui. Egli non è interruzione del nostro lavoro. E’ lui il fine del nostro lavoro. Egli non è un elemento estraneo alla nostra attività. Egli è parte integrante della nostra attività. Noi non facciamo un servizio a Lui nel servirlo. Egli sta facendo un favore a noi dandoci l’opportunità di servirlo. Mahatma Gandhi IL SISTEMA DI GESTIONE DELLA QUALITA’ IMPONE DI PENSARE CONTINUAMENTE COME MIGLIORARE L’ESISTENTE….. IN FUNZIONE DELLE ESIGENZE DEL CLIENTE RIFERIMENTO DI TUTTE LE ATTIVITA’ NON E’ SOLO IL PAZIENTE-UTENTE, MA ANCHE IL CLIENTE INTERNO … E ALLORA, DA … INDICATORI RESPONSABILITA’ DELLA DIREZIONE INTERNET AZIENDALE CARTA DEI SERVIZI BUDGET VISION 2000 INTRANET CLIENTE … A … BUDGET INTRANET RESPONSABILITA’ DELLA DIREZIONE INTERNET AZIENDALE CARTA DEI SERVIZI INDICATORI CLIENTE VISION 2000 OCORRE SVILUPPARE NELL’ORGANIZZAZIONE LA CULTURA DEL MIGLIORAMENTO CONTINUO Azione di miglioramento Azione intrapresa per razionalizzare o rendere più efficace lo svolgimento di una attività e comunque per superare gli standard di prestazione definiti puntando ad obiettivi più ambiziosi percorrendo un cammino di miglioramento continuo volto alla soddisfazione dei clienti Benchmarking tecnica manageriale che consiste nel confrontare i risultati della propria azienda con quelli delle aziende migliori al fine di razionalizzare gli obiettivi, strategie e processi e raggiungere l’eccellenza individuando i fattori critici di successo e gli elementi guida Benchlearning tecnica manageriale in cui il confronto con “ buoni esempi/casi esemplari ” è orientato più che sui risultati e sul modo di operare, sul processo che ha portato al cambiamento Miglioramento continuo A qualsiasi livello dell’azienda esiste una funzione duale del lavoro Quella di routine Quella di miglioramento Il percorso verso il cambiamento inizia partendo dalla conoscenza dei fenomeni ( eventi indesiderati, reclami, tempi di attesa, ambulatori, mortalità, infezioni ospedaliere…) e attraverso la raccolta e l’analisi delle informazioni utili per valutare l’adeguatezza e l’efficacia del proprio sistema Miglioramento continuo Laddove il risultato differisca da quello atteso e si identifichino possibilità di miglioramento è necessario promuovere una revisione critica dell’attività nell’ottica di un progressivo recupero di efficienza/efficacia Il cambiamento si realizza attraverso un processo in cui “la qualità” non è intesa come un traguardo da raggiungere in maniera definitiva , ma un fine a cui tendere con costanti e successivi momenti di consolidamento –miglioramento continuo- oltre che un metodo di lavoro OBIETTIVI DEL MIGLIORAMENTO Diminuire le difettosità •Organizzative, gestionali •Di prodotto, di processo, di progetto •Di comunicazione •Di opportunità non sfruttate Aumentare le prestazioni •Finanziarie •Quantitative •Qualitative (qualità attesa che il cliente si aspetta sempre in crescita) Aumentare l’efficienza •Contenimento degli sprechi •Eliminazione degli sprechi Miglioramento continuo Nuove tecnologie Nuovi bisogni della popolazione Nuovi sviluppi della medicina Nuove leggi ----------Tempi d’attesa Eventi indesiderati Eventi sentinella Esami inappropriati Reclami ----------- MIGLIORAMENTO Raccolta delle informazioni CONTINUO Revisione dei processi Raccolta ed elaborazione dati MIGLIORAMENTO CONTINUO LE MODALITA’ DI MIGLIORAMENTO CONTINUO, A PICCOLI PASSI PER INNOVAZIONE, A BALZI LE MODALITA’ DI MIGLIORAMENTO CONTINUO PER INNOVAZIONI ORIENTALE CULTURA OCCIDENTALE DI LUNGO TERMINE EFFETTO DI BREVE TERMINE A PICCOLI PASSI GRADUALE E COSTANTE TUTTI COLLETTIVO MANUTENZIONE E MIGLIORAMENTO KNOW-HOW CONVENZIONALE POCHI INVESTIMENTI ALLE PERSONE PROCESSI E SFORZI PER MIGLIORI RISULTATI VELOCITA’ CAMBIAMENTO COINVOLGIMENTO APPROCCIO MODALITA’ CATALIZZATORE ESIGENZE PRATICHE ORIENTAMENTO CRITERI VALUTAZIONE A GRANDI PASSI IMPROVVISO E INCOSTANTE POCHI INDIVIDUI SCELTI INDIVIDUALE SMANTELLAMENTO E COSTRUZIONE PROGRESSO TECNOLOGICO GRANDI INVESTIMENTI ALLA TECNOLOGIA RISULTATI E PROFITTI “La cultura del miglioramento è un investimento per il futuro” Sono necessari: • Curiosità • Voglia di apprendere • Voglia di sperimentare • Voglia di fare gruppo • Disponibilità al servizio Esistono metodi, tecniche e strumenti applicabili non automaticamente, ma con saggezza e giudizio, nella maggior parte delle situazioni. FATTORI DETERMINANTI DEL SERVIZIO RICOVERO OSPEDALIERO DIMENSIONE DELLA QUALITA' DEL SERVIZIO tempestività puntualità regolarità momenti dell'esperienza INTERVENTO DI EMERGENZA VISITA IN PRONTO SOCCORSO RICHIESTA DI RICOVERO INGRESSO IN OSPEDALE PER RICOVERO ALLOGGIO DISTRIBUZIONE VITTO UTILIZZO SERVIZI IGIENICI ACQUISTO GIORNALI, BEVANDE, ETC USO DEL TELEFONO VISITE MEDICHE E ACCERTAMENTI TRATTAMENTI TERAPEUTICI VISITE DEI FAMILIARI ASSISTENZA ALLA PERSONA DECESSO IN OSPEDALE RELAZIONE CON IL PERSONALE DISMISSIONE SANITARIA CONSEGNA CARTELLA CLINICA PAGAMENTI. RIMBORSI, ETC. COMPILAZIONE QUESTIONARISODDISFAZIONE INOLTRO RECLAMI semplicità orientamento completezza e confort delle accoglienza chiarezza della pulizia e procedure informazione sui informazione condizioni servizi sanitaria di attesa personalizzazione e umanizzazione FATTORI DETERMINANTI DEL SERVIZIO VISITA IN AMBULATORIO DIMENSIONE DELLA QUALITA' DEL SERVIZIO tempestività puntualità regolarità momenti dell'esperienza SCELTA DELL'AMBULATORIO PRENOTAZIONE DELLA PRESTAZIONE PAGAMENTO DEL TICKET ACCESSO ALLA STRUTTURA ATTESA VISITA SPECIALISTICA ESAMI DI LABORATORIO USO DEI SERVIZI IGIENICI ACCOMPAGNAMENTO PARENTI ASSISTENZA ALLE PERSONE RELAZIONI CON IL PERSONALE CONSEGNA DOCUMENTAZIONE SANITARIA RITIRO REFERTI CONSEGNA REFERTI RIMBORSI O PAGAMENTI AGGIUNTIVI RILEVAZIONE DELLA SODDISFAZIONE INOLTRO RECLAMI confort orientamento completezza e semplicità accoglienza chiarezza della pulizia e delle procedure informazione sui informazione condizioni di attesa sanitaria servizi personalizzazione e umanizzazione SE IL CLIENTE E’ IL MOTORE DEL SISTEMA, IL SUO LIVELLO DI INSODDISFAZIONE E’ LA BENZINA DEL MIGLIORAMENTO CONTINUO MA I MECCANICI SIAMO NOI IL PRESUPPOSTO E’ CONSIDERARE I PROBLEMI COME TESORI Ed è necessario che i collaboratori imparino a risolvere da soli i problemi. CHE COS’E’ UN PROBLEMA • Una situazione che lascia insoddisfatti, della quale si vuole sapere e capire di più per migliorare le condizioni • In termini più “rigorosi”: un problema è uno scostamento tra standard definiti e risultati ottenuti (se lo standard non c’è, lo devo definire) • Un problema è composto da tanti aspetti che concorrono a definirlo. • L’identificazione e la stima (peso, priorità, risolvibilità ecc.) dei singoli aspetti saranno tanto più accurate quanto più approfonditamente sarà data risposta alle domande: CHI? COSA? QUALE? COME? QUANDO? QUANTI? DOVE? CORRETTA IDENTIFICAZIONE DEL PROBLEMA • • • • • • CHI? QUANTI? COSA? QUANDO? DOVE? QUALE? I pazienti Il 15% Hanno preso appuntamento Nel mese di giugno All’ambulatorio di oculistica Non si sono presentati (PROBLEMA) CORRETTA IDENTIFICAZIONE DEL PROBLEMA • Descrizione non corretta, troppo astratta: “Molti pazienti non si presentano alle visite specialistiche” • Descrizione corretta: “Circa il 15% dei pazienti hanno preso appuntamento nel mese di giugno per una visita specialistica nell’ambulatorio di oculistica e non si sono presentati” DALL’IDENTIFICAZIONE DEL PROBLEMA ALLA SOLUZIONE LA METODOLOGIA DEL ‘PROBLEM SOLVING’ SCEGLIERE UN PROBLEMA INDIVIDUARE TUTTI I PROBLEMI RICONOSCERE I RISULTATI RICERCARE LE CAUSE POTENZIALI ATTUARE LA SOLUZIONE PROPORRE UNA SOLUZIONE INDIVIDUARE LE CAUSE REALI CERCARE LE SOLUZIONI REITERATA APPLICAZIONE DEL METODO PDCA A P C D A P C D A P C D A P C D MANTENIMENTO P = Plan = Pianifica M I G L I O R A M E N T O D = Do = Fai C=CHECK= VERIFIC A A = Act = Standardizza SVILUPPARE LA CAPACITA’ DEL SINGOLO A CONTRIBUIRE AL MIGLIORAMENTO • FREEWHEELING: pensare a ruota libera lasciar libero sfogo ai propri pensieri fatto individualmente annotare i propri pensieri, senza giudizi selezionare le trovate migliori, dopo attenta riflessione • BRAINSTORMING: tempesta di cervelli o assalto della mente fatto in gruppo 5-6 persone è dimostrato che attorno alla settantesima idea si identifica la migliore nel secondo quarto d’ora si identificano da 2 a 3 volte più idee che nel primo BRAINSTORMING • Gruppi di lavoro mai superiori alle 5-6 persone • Partecipare con spirito propositivo e costruttivo, senza atteggiamenti ironici, sarcastici o scettici • Nominare un coordinatore il quale, astenendosi dai contenuti trattati, abbia la funzione di gestire il gruppo • Non avere pregiudizi poiché rappresentano un ostacolo all’individuazione di proposte costruttive • Non esprimere mai giudizi sui pensieri altrui UN AUSILIO UTILE…... PERCHE’ ? PERCHE’ ? PERCHE’ ? PERCHE’ ? PERCHE’ ? Puoi imparare un sacco di cose dai bambini. Quanta pazienza hai, per esempio. – F.P. Jones A CHE COSA SERVE E A CHI • Al “capo”: gli offrono una maggiore quantità di possibili soluzioni di un problema e questo migliora la qualità delle decisioni • Alla struttura: migliorano il lavoro di gruppo e mobilitano spesso forze inutilizzate • Al clima interno: riunioni piacevoli e feconde, clima aperto ed ottimista FONDAMENTO DEL MIGLIORAMENTO CONTINUO E’ UNA APPROPRIATA GESTIONE DELLE RISORSE UMANE OVVERO…. • Monitorare l’ascolto • Attivare la critica costruttiva • Esplorare le idee • Riconoscere il merito • Promuovere lo spirito di gruppo • Gestire il gruppo • Gestire i conflitti • Premiare / punire • …….. Cosa posso fare per migliorare la mia prestazione? IN SINTESI…... DEVO lavorare con metodo DEVO lavorare in squadra DEVO passare dalla lamentela alla proposta DEVO definire per chi lavoro DEVO definire gli obiettivi del mio lavoro DEVO stabilire i requisiti di qualita’ della mia prestazione DEVO fare i conti con le condizioni reali nelle quali opero DEVO affrontare e risolvere i problemi ricorrenti Uno alla volta, concentrandoci sulle priorità DEVO cercare le cause del problema (non i colpevoli) DEVO parlare con dati e fatti DEVO prevenire anziché correggere Abbiamo incontrato il nemico: siamo noi stessi. - Pogo • l’autoreferenzialità • la routine • il fare quotidiano RISCHIANO DI RIDURRE L’EFFICACIA E L’UTILITA’ DEL NOSTRO LAVORO DOVE MIGLIORARE ? Sull’organizzazione del lavoro Sulle metodologie di lavoro Sulle competenze Sulle “tecnologie” Sugli aspetti strutturali Sui processi …………………………………… MA NON SI MIGLIORA SE NON SI MISURA….. GLI INDICATORI….. GLI INDICATORI LA LEGGE 502/92 DEFINISCE L’INDICATORE DI QUALITA’: AGGREGAZIONE DI DATI RELATIVI A PIU’ SOGGETTI O PROCEDURE CHE CONSENTE DI MISURARE LA QUALITA’ DELL’ASSISTENZA EROGATA DA UN SINGOLO OPERATORE, UN SERVIZIO O UN SISTEMA SANITARIO E DI TRARNE INDICAZIONI PER MIGLIORARLA CARATTERISTICHE DI UN BUON INDICATORE isurabile Rilevabile in modo riproducibile I mportante Pertinente ad un problema frequente o con notevoli conseguenze S emplice Chiaro U tilizzabile Utilizzato R isolvibile Risolvibile con le risorse disponibili A ccettabile Da chi deve rilevarlo e applicarlo M CARATTERISTICHE DI UN BUON INDICATORE M isurabile I mportante S emplice U tilizzabile R isolvibile A ccettabile UN INDICATORE E’ IL PUNTO DI PARTENZA PER IL MIGLIORAMENTO CONTINUO DELLA QUALITA’ E PER DECISIONI PIU’ ACCURATE MISSIONE, TRAGUARDI, OBIETTIVI POLITICA PER LA QUALITA’ DIREZIONE MANUALE DEL S.G.Q. MANUALE DELLE PROCEDURE DEL S.G.Q.. INDICATORI ISTRUZIONI DI LAVORO SISTEMA GESTIONE QUALITA’ MODULI, REGISTRAZIONI, ETICHETTE, etc.. ORGANIZZAZIONE P R O C E S S I UN “CRUSCOTTO” DEGLI INDICATORI • CARATTERISTICHE QUALIFICANTI LA STRUTTURA • GLI ASPETTI ORGANIZZATIVI • IL CONTROLLO DI GESTIONE • IL SISTEMA DI PREVENZIONE DEGLI ERRORI • LA VERIFICA DELLA SODDISFAZIONE DELL'UTENTE • L'ATTIVITA' SCIENTIFICA • L'ADDESTRAMENTO • IL CLIMA INTERNO • L'APPROPRIATEZZA DELLE RICHIESTE DELLE INDAGINI DI LABORATORIO • LA QUALITA' ANALITICA • LA QUALITA' DELL'INFORMAZIONE CLINICA • LE ATTIVITA’ DELLA CLINICA • LA CONTINUITA’ CLINICA • L’EFFICACIA CLINICA IL PERCORSO… CLIENTE X PROCESSO X INDICATORI DI PROCESSO FORNITORE X CONDIVISIONE procedure feedback CLIENTE Y PROCESSO Y INDICATORI DI PROCESSO FORNITORE Y CONDIVISIONE procedure feedback CLIENTE K PROCESSO K INDICATORI DI PROCESSO FORNITORE K feedback IL PERCORSO… 1 SELEZIONARE CHE COSA MISURARE 2 DEFINIRE LE MODALITA’ DI RILEVAZIONE 3 IDENTIFICARE LE CORRETTE FONTI DI RILEVAZIONE 4 RACCOGLIERE ED ELABORARE I DATI 5 RIDEFINIRE LE MODALITA’ DI RILEVAZIONE IL PERCORSO… Per coprire TUTTO il Sistema di gestione per la Qualità si consiglia di selezionare almeno un indicatore per MACROPROCESSO Inizialmente si consiglia di NON superare i 2-3 indicatori per macroprocesso, scegliendoli sulla base delle ATTIVITA' più critiche da monitorizzare IL PERCORSO… OCCORRE DEFINIRE: 1. MODALITA' DI RILEVAZIONE (SISTEMATICA O A CAMPIONAMENTO) 2. RESPONSABILITA' (CHI) (occorre definire e sensibilizzare i responsabili di rilevazione) IL PERCORSO… IDENTIFICARE le corrette fonti da cui estrarre i dati e raccoglierli in modo semplice e chiaro, utilizzando, ad esempio, tabelle. Il Responsabile della rilevazione deve effettuare in maniera SISTEMATICA tale operazione, onde evitare errori di interpretazione al momento della elaborazione. IL PERCORSO… I dati devono essere elaborati e rappresentati con la modalità grafica che più si addice, nella maniera più semplice e sintetica possibile: DIAGRAMMA A TORTA per rappresentare una parte di un insieme ISTOGRAMMA per confrontare più dati tra di loro rispetto allo standard atteso IL PERCORSO… Verificare se i dati corrispondono agli STANDARD preposti, in caso contrario occorre effettuare le opportune azioni correttive per riverificare successivamente l'indicatore. Se l'indicatore non risponde perfettamente agli obiettivi stabiliti occorre MODIFICARE le modalità di rilevazione, di raccolta o di elaborazione dei dati (MIGLIORAMENTO CONTINUO). IL PERCORSO… GLI INDICATORI E LE RELATIVE ELABORAZIONI STATISTICHE O GRAFICHE DEVONO ESSERE RESI DISPONIBILI A TUTTI I COMPONENTI DELL’ORGANIZZAZIONE ALCUNI INDICATORI CARATTERISTICHE QUALIFICANTI LA STRUTTURA • Punti di forza e di eccellenza della struttura • I progetti rilevanti in corso INDICE DI EFFICIENZA DEL MIGLIORAMENTO: E’ dato dal rapporto percentuale tra i singoli obiettivi effettivamente realizzati entro i termini stabiliti e quelli previsti nel piano per la qualità. GLI ASPETTI ORGANIZZATIVI • Tempestività d'accesso per pazienti esterni • Tempestività della risposta • Gestione della privacy • Adeguatezza dell'offerta INDICE DI PRODUTTIVITA’: è dato dal rapporto percentuale tra le analisi effettuate nell’anno in corso e in quello precedente, suddiviso tra pazienti ricoverati e ambulatoriali. ALCUNI INDICATORI IL CONTROLLO DI GESTIONE • Le principali iniziative in essere INDICE DI SPESA: E’ dato dal rapporto percentuale tra il totale della spesa per i reagenti e il numero complessivo di analisi effettuate. LA VERIFICA DELLA SODDISFAZIONE DELL’UTENTE •Modalità di valutazione della soddisfazione dei clinici •Modalità di valutazione della soddisfazione dei medici di base INDICE DEI RECLAMI: si deduce dall'analisi dal numero e tipologia dei reclami e dai dati di verifica del gradimento del servizio (sondaggi, questionari, ecc). ALCUNI INDICATORI IL SISTEMA DI PREVENZIONE DEGLI ERRORI • Procedura di gestione delle non conformità INDICE DELLE NON CONFORMITA’ GENERALI: Si ricava dall'analisi dei rapporti di non conformità. Oltre al numero complessivo di non conformità, il RGQ predispone un’analisi per tipo di non conformità e per settore (se del caso). INDICE DI EFFICIENZA DI CHIUSURA REGOLARE DELLE AC/AP: è calcolato dalla percentuale delle AC/AP chiuse nei tempi previsti rispetto al totale. E' un valore percentuale che deve tendere a 100. INDICE EFFICACIA DELLE AC/AP:E’ dato dal rapporto percentuale tra il numero di NC verificatesi successivamente ad AC già chiuse (sullo stesso problema). INDICE DELLE VERIFICHE ISPETTIVE INTERNE: E’ dato dal rapporto percentuale tra le NC riscontrate e le VII effettuate. ALCUNI INDICATORI L’ATTIVITA’ SCIENTIFICA • Lavori scientifici pubblicati su riviste di settore L’ADDESTRAMENTO • Procedura di addestramento INDICE DI FORMAZIONE: E’ dato dal rapporto percentuale tra le attività di formazione previste e quelle effettivamente portate a termine. Si deduce dall'analisi dei dati scaturiti dall'applicazione della relativa procedura ed è: IF= (N°persone formate*argomento/N°persone da formare*argomento) E' un valore numerico percentuale che deve tendere a 1. ALCUNI INDICATORI LA QUALITA’ ANALITICA • Momenti formalizzati di riesame dei risultati complessivi del controllo di qualità • Controllo di qualità interno (C.Q.) • Verifica esterna di qualità analitica (V.E.Q.) INDICE DI NON CONFORMITA’ ANALITICA: è preparato da RGQ in base ai dati relativi ai programmi di C.Q./VEQ fornitigli dai responsabili di settore. L’indice è eguale al numero di prestazioni non accettabili o di outliers segnalati dai rispettivi programmi. INDICE DI NON CONFORMITA’ STRUMENTALE: questo indice è preparato da RGQ in base ai dati fornitigli dai responsabili di settore. L’indice è eguale al numero di guasti che hanno comportato un “fermo macchina” o la necessità di chiamata del servizio di manutenzione ed assistenza. A questi vanno aggiunti anche eventuali “problemi” derivati dai reagenti (reagenti scaduti, non attivi, ecc). ALCUNI INDICATORI L’APPROPRIATEZZA DELLE INDAGINI DI LABORATORIO • Iniziative in essere specifiche per migliorare l’appropriatezza della richiesta INDICATORE : è il rapporto tra il numero di riunioni con i reparti ed il numero di reparti LA QUALITA’ DELL’INFORMAZIONE CLINICA • Verifica dell’adeguatezza degli Intervalli di riferimento • Personalizzazione degli I.R. rispetto a quelli suggeriti dall’azienda produttrice • Calcolo degli I.R. con esperienze dirette • Reclami clinici INDICI DI INFORMAZIONE: Numero di analisi refertate con commento interpretativo L’ATTENZIONE AL CLIENTE • Spiegare il servizio • Rassicurare il cliente • Gentilezza, rispetto e considerazione del cliente • Prontezza degli addetti • Conoscenza delle esigenze del cliente • Attenzione individualizzata • Riconoscere il cliente abituale • MONITORARNE IL GRADO DI SODDISFAZIONE • ATTUARE LE AZIONI DI MIGLIORAMENTO Il cliente che paga di meno è quello che si lamenta di più – Arthur Bloch SEGMENTAZIONE DEL CLIENTE Ricerca scientifica Informazione - sperimentazione - definizione std di prodotto - analisi speciali - preparazione del paziente - protocolli - accesso al servizio Consulenza continua Ordine - compilazione - diagnosi - modulistica Referto - risultati analitici - accesso telefonico Formazione - commenti - analitica - incontri periodici - casi critici - clinica - distribuzione informazioni - casi urgenti MEDICO IMPORTANZA E SODDISFAZIONE ….da un questionario per il MEDICO DI BASE SODDISFAZIONE LA QUALITA' DEL SERVIZIO 123456789 GI I N S MS IL SUPPORTO TELEFONICO IL NR DI ESAMI ESEGUITI LA SEGNALAZIONE DI CASI URGENTI L’INFORMAZIONE SCIENTIFICA GLI INCONTRI DI AGGIORNAMENTO LA REFERTAZIONE VIA INTERNET I COMMENTI SUL REFERTO I TEMPI DI ATTESA PER PRELIEVO I TEMPI DI ATTESA PER IL REFERTO LE RELAZIONI CON IL LABORATORIO IL FEEDBACK DAI PAZIENTI IMPORTANZA X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X Se osservi abbastanza attentamente il tuo problema, ti accorgerai di essere parte del problema. PIANI DI MIGLIORAMENTO DEI SERVIZI OPERAZIONI GIORNALIERE parlare di soddisfazione dei Clienti tanto spesso quanto di organizzazione e di costi fissare ambiziosi obiettivi di soddisfazione dei Clienti creare un ambiente che faciliti le proposte nell’area della soddisfazione dei Clienti mostrare esempi di servizi efficienti anche di altri settori PIANI DI MIGLIORAMENTO DEI SERVIZI OPERAZIONI GIORNALIERE incontri regolari con i collaboratori per discutere i dati sulla soddisfazione informazione continua ed allargata mediante riunioni operative stimolare proposte da parte di tutta l’organizzazione vivere e far vivere gli errori come un’opportunità di miglioramento NON SI MIGLIORA SE LE PERSONE NON SONO PREPARATE, FORMATE, ADDESTRATE…. E SE L’AMBIENTE, IL CLIMA INTERNO, LA COLLABORAZIONE, LA DISPONIBILITA’ DEL MANAGEMENT, ……………….. NON FACILITANO IL GIOCO DI SQUADRA I VERTICI DEVONO CREARE LE CONDIZIONI PER IL MIGLIORAMENTO CONTINUO • Creare un clima favorevole • Gestire i rapporti con superiori, collaboratori, colleghi, fornitori. • Incuriosire • Motivare • Coinvolgere • Incentivare la creatività