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LHC: una macchina per le scoperte
CNAF Bologna, 5 febbraio 2009 LHC: una macchina per le scoperte Perchè Come Dove Quando (?) Fabrizio Fabbri INFN e Dipartimento di Fisica Università di Bologna Quanto (?) Acceleratori di particelle: perché ? Scopo della Fisica delle Particelle: scoprire quali sono i costituenti fondamentali del mondo materiale (i mattoni) e quali sono le modalità attraverso le quali essi possono interagire (le forze e le leggi), nella speranza di poter interpretare le strutture più complesse come il risultato di interazioni fra oggetti elementari. (sogno riduzionista) Due metodi principali per scoprire i costituenti e studiare le loro interazioni: Esperimenti di diffusione Esperimenti con creazione di materia In entrambi i casi sono necessari “proiettili” energetici Acceleratori elettrostatici Principio di funzionamento: una d.d.p. applicata fra due elettrodi accelera di moto uniformemente accelerato ioni inizialmente a riposo. L’energia conferita dipende dalla d.d.p. del campo elettrico e dalla quantità di carica elettrica della particella da accelerare. Ecin = ΔV ∙ Q - + ΔV L’energia cinetica di una particella si può esprimere in elettron-Volt 1 eV = 1.6 ∙ 10 -19 Joule + - Limitazione principale: già a pochi MV si verificano scariche premature (anche nel tubo a vuoto in cui viaggiano le particelle) che abbassano la tensione e ne rendono impossibile il funzionamento. Generatore e acceleratore di Cockroft e Walton 1931, Cavendish Laboratory, Cambridge, England Nel 1932 ottengono la prima trasmutazione nucleare artificiale p + 7Li → 4He + 4He Premio Nobel nel 1951 Schema di funzionamento del generatore elettrostatico. Idea originale dello svizzero H. Greinacher 1919 Credit:Science Museum/Science & Society Picture Library Energie massime 1 - 2 MeV Per aggirare la limitazione delle altissime tensioni, tra il 1930 e il 1940, in Germania, l’ingegnere norvegese Rolf Wideröe progettò un raffinato sistema di accelerazione basato sulla successione di molte “piccole spinte date al momento giusto”, che non richiede l’impiego di tensioni molto elevate, ma beneficia della somma totale delle tensioni. Notare che la lunghezza degli elettrodi cavi è di lunghezza variabile, per tener conto dell’aumento di velocità degli ioni accelerati. Se si usa un pre-iniettore le dimensioni diventano simili. R. Wideröe - + - + + - + - ● ~ Cilindri cavi conduttori Acceleratore lineare - LINAC Wideröe si accorge anche di un effetto fondamentale per il funzionamento di un acceleratore: la stabilità di fase Le particelle fuori fase tendono ad essere raggruppate in pacchetti (raggruppamento di fase) dopo aver oscillato, in modo smorzato, attorno alla particella in fase. In anticipo In fase In ritardo Linac 2 del CERN Courtesy: CERN Richiamo di Elettromagnetismo classico Forza di Lorentz F = q x v x B┴ B R Per una particella di carica elettrica q P=qBR Se q è unitaria P (GeV / c) = 0.3 x B (T) x R (m) La soluzione per le alte energie Sincrotrone Orbita circolare e accelerazione ripetuta R Magneti deflettori (dipoli) disposti lungo tutta l’orbita del fascio. Protoni (o elettroni) mantenuti all’interno di un tubo a vuoto. Accelerazione effettuata solo in alcuni punti dell’anello (cavità accel. a R.F.) Condizione (relativistica) di stabilità dell’orbita (Forza di Lorentz = forza centripeta) P=qBR (P = mvγ) P (GeV/c) = 0.3 x B (T) x R (m) Cosmotron – BNL 1953 - 1968 Magnete dipolare (bending magnet) per mantenere le particelle cariche in un’orbita chiusa Magnete quadrupolare per il focheggiamento SPS del CERN 450 GeV Esperimenti di diffusione (o scattering) θ Se l’urto è sufficientemente violento (grande impulso trasferito) è possibile investigare sperimentalmente la struttura dell’oggetto bombardato dallo studio delle modalità di diffusione (angoli di scattering, momento trasferito ecc.) del proiettile. Taylor, Friedman e Kendall Premio Nobel 1990 1968 Esperimento di diffusione profonda (deep inelastic scattering) di elettroni su nucleoni (protoni e neutroni). Una sorta di esperimento alla Rutherford per sondare l’interno dei nucleoni. Per la prima volta fu messa in evidenza una struttura, con piccolissimi corpuscoli al loro interno. Risultati consistenti con l’esistenza di 3 “centri diffusori” con carica elettrica frazionaria. Prima evidenza sperimentale dell’esistenza dei QUARK, le particelle elementari ipotizzate all’inizio degli anni ’60 da M. Gell-Mann e G. Zweig per spiegare alcune “regolarità” osservate nel mondo delle particelle. Murray Gell-Mann Premio Nobel 1969 Parentesi “tecnica” necessaria Una delle predizioni più importanti della Teoria della Relatività Ristretta (1905) è racchiusa nella famosa relazione fra Energia e Materia E = m c2 Energia e Materia sono due aspetti diversi di una stessa cosa. La materia si può trasformare in energia (v. reattori nucleari) e viceversa M = E/c2 Se si è in grado di concentrare molta energia, come per es. nell’urto violento fra due particelle, dopo l’urto possono apparire “pezzetti di materia” (particelle) che non esistevano prima dell’urto. La materia NON compare dal nulla, ha origine da una trasformazione dell’energia. L’energia NON sparisce nel nulla, si materializza. Relazioni complete per una singola particella E2 = m2c4 + p2c2 E = mc2 + T E = γmc2 m = massa a riposo, p = impulso, T = energia cinetica γ = 1/√(1 - β²) β = v/c In unità naturali (c = 1 e ħ = 1) E2 = m2 + p2 E =m+T E = γm In Natura sembra valere un principio di conservazione generale: La somma delle masse e delle energie cinetiche prima dell’interazione (stato iniziale) è uguale alla somma delle masse e delle energie cinetiche dopo l’interazione (stato finale). Cosa avviene concettualmente in un urto tra particelle ? Due protoni vengono fatti urtare fra loro ad alta energia (accelerati da un acceleratore) Nell’urto, una parte dell’energia cinetica dei protoni si trasforma in materia (e antimateria) Lo studio dei prodotti della collisione ci da informazioni per capire cosa è avvenuto (interazione) e se sono state eventualmente prodotte nuove particelle. Courtesy: S.Marcellini Quanta energia si trasforma in materia ? Calcolo di √s, l’energia disponibile nel c.m. per la creazione di nuova materia ● E1 E2 ● √s = E1 + E2 Centro di massa fermo In realtà solo una piccola parte dell’energia si trasforma in massa, la maggior parte rimane sotto forma di energia cinetica dei prodotti. Non sappiamo il perché. ● ● m1 , T1 m2 , T 2 Centro di massa in moto Per alte energie m1, m2 << T1 tutta l’energia dell’urto si può convertire in massa (creazione di altre particelle) Solo una parte dell’energia dell’urto si può convertire in massa √s = √ (E1 + m2)2 – (p1 + 0)2 = √ E12 – p12 + m22 + 2 E1m2 = √ m12 + m22 + 2 E1m2 = √ m12 + m22 + 2 T1m2 + 2 m1m2 = √ 2 T1m2 P.A.M. Dirac Premio Nobel 1934 ANTIMATERIA Nel 1930 il fisico teorico inglese Dirac, cercando di descrivere il comportamento dell’elettrone in accordo con la fisica quantistica e la teoria della relatività, formulò la famosa equazione che prende il suo nome. L’equazione ammetteva però due soluzioni, una che descriveva il comportamento dell’elettrone e una che descriveva il comportamento di una particella con la stessa massa dell’elettrone ma carica elettrica positiva. Era la previsione dell’esistenza dell’antimateria. L’antielettrone (o positrone) fu scoperto nel 1932. L’antiprotone fu scoperto nel 1955. Le leggi della fisica non permettono la creazione di sola materia. Se energia si trasforma in materia, per esempio in una collisione fra particelle, allora deve essere creata anche antimateria in quantità tale da “compensare” tutta la materia nuova (senza cioè contare la materia presente prima dell’urto) Es. p + p → p + p + p̅ + p Colliders - La via per le altissime energie ● ● √s è data dalla somma delle due energie dei fasci. Aumenta linearmente con E , mentre nel bersaglio fisso è proporzionale a √ E . Esistevano già anelli a fasci incrociati per protoni (e antiprotoni), ISR, ma l’energia era bassa, max. √s = 63 GeV, peraltro la più alta mai raggiunta √s = √2mE √s = 2 E Esperimenti con creazione di materia (e antimateria) La grande maggioranza delle scoperte in fisica delle particelle è stata fatte in questa maniera. Alcuni esempi famosi Quark pesanti c,b,t Bosoni vettori Zo e W Leptone Tau Centinaia di adroni (tutte quelle particelle che si riteneva fossero elementari, inclusi il protone ed il neutrone, che ora vengono interpretate come stati legati di 3 quark, i barioni, o di 1 quark e 1 antiquark, i mesoni) Dove siamo arrivati ? nucleo protone e neutrone 10- 8 cm 10-12 cm 10-13 cm quark elettrone ? < 10-15 cm Courtesy: S.Marcellini ? < 10-15 cm A tutt’oggi non si hanno evidenze sperimentali di ulteriori strutture interne Si sono inoltre individuati altri costituenti della materia (tutti ?) che sembrano elementari (il sogno riduzionista che diventa realtà ?) 1a generazione 2a generazione 3a generazione QUARK Osservati indirettamente LEPTONI Osservati direttamente In Natura esistono ovviamente anche le corrispondenti antiparticelle Al momento si ritiene che questi siano i “mattoni fondamentali” del mondo materiale. Non ne sono stati scoperti altri (per ora). Al momento conosciamo solo 4 Forze fondamentali attraverso le quali i costituenti interagiscono fra loro Forza gravitazionale Tutti Forza debole Forza elettromagnetica Forza forte Tutti Solo i costituenti dotati di carica elettrica Solo i Quark (è il motivo per cui Quark e Leptoni sono tenuti separati) Tutte le strutture materiali che conosciamo, semplici o complesse che siano, sembrano essere interpretabili come il risultato delle interazioni fra costituenti tramite queste 4 forze. IL MODELLO STANDARD Abbiamo una teoria fisica, il cosiddetto Modello Standard (MS),una teoria di campo quantistica relativistica, che descrive con successo in un solo quadro teorico comune, le teorie di campo quantistico dell'elettromagnetismo, dell'interazione debole e dell'interazione forte. Il MS, inoltre, rivela una profonda connessione fra la forza elettromagnetica e la forza debole (unificazione elettrodebole). Le Forze, o interazioni, fra i costituenti elementari (quark e leptoni) vengono descritte nella fisica moderna come l’effetto prodotto dallo scambio di particelle “virtuali”, i bosoni vettori intermedi. Modellino meccanico : pattinatori che si lanciano una palla Descrizione quantistica : scambio di particelle virtuali del campo associato Lo scambio di Energia-Impulso fra i costituenti genera una interazione. La sorgente della Forza è la “carica”, il mediatore è il bosone vettore intermedio | elettrica “carica” | di colore | debole fotone 8 gluoni distinti W+ W- Zo QED (Quantum Electro Dynamics) QCD (Quantum Chromo Dynamics) QFD (Quantum Flavour Dynamics) Evoluzione del concetto di forza: azione a distanza – campo - campo quantizzato Il Modello Standard ha predetto l'esistenza dei bosoni W e Zo elettrone 30 aprile 1983: prima Z0 osservata nell’esperimento UA1 positrone Tra le misure effettuate a LEP è notevole il risultato che stabilisce l'esistenza in Natura di tre sole famiglie di neutrini (leggeri), con tutte le conseguenze che questo comporta. dei quark charm e top 1974: scoperta della particella J/Psi (quark charm, predetto nel 1970 - GIM model) 1995: annuncio scoperta quark top e dei gluoni 1979: osservazione di eventi e+ e- → q q g prima che tali particelle venissero osservate Alla base della formulazione matematica del Modello Standard viene posto un principio di simmetria. Questo consiste nell'invarianza della teoria sotto opportune trasformazioni, dette trasformazioni di gauge. L'invarianza di gauge garantisce la coerenza matematica e la predittività della teoria. Tecnicamente il Modello Standard è una teoria di gauge con gruppo di simmetria SU(3) × SU(2) × U(1). QCD QFD QED PROBLEMA Nelle teorie di gauge (con simmetria intatta) i bosoni vettori devono essere privi di massa. In caso contrario la teoria non è rinormalizzabile, quindi incoerente dal punto di vista matematico. Questo fatto sembra inconciliabile con quanto osservato sperimentalmente per l’interazione debole. I bosoni vettori Zo e W hanno infatti una massa elevata. Per descrivere correttamente i bosoni vettori massivi, nel Modello Standard viene introdotto un “meccanismo” di rottura spontanea della simmetria. Esempio di rottura spontanea di simmetria in fisica della materia: la magnetizzazione spontanea Le leggi che governano gli atomi in un magnete sono perfettamente invarianti per il gruppo di rotazioni tridimensionali, ma per temperature al di sotto di un certo valore critico (temperatura di Curie) gli spin di questi atomi si allineano spontaneamente in una direzione, producendo un campo magnetico. In questo caso un sottogruppo di trasformazioni resta invariante: il gruppo delle rotazioni bidimensionali attorno alla direzione di magnetizzazione. Nel modello standard ( gruppo SU(3) x SU(2) x U(1) ), la simmetria del sottogruppo SU(2)×U(1), viene rotta spontaneamente introducendo nella teoria un campo scalare (il campo di Higgs). Conseguenze • i bosoni vettori Zo e W acquistano massa (e va bene) • il fotone può rimanerne privo (e va bene) • (almeno) un ulteriore bosone scalare massivo, il bosone di Higgs, deve entrare in gioco. (va meno bene) In Natura il campo di Higgs dovrebbe permeare tutto lo spazio fisico e, in opportune condizioni, devrebbe manifestarsi nella sua natura quantistica, il bosone di Higgs (almeno uno). NB. La sua massa non è predetta dal MS. LEP: MH > 114,4 GeV (ricerca diretta) LEP: misure indirette dalle determinazioni dei parametri elettrodeboli danno indicazioni che i valori più probabili della massa sono comunque bassi, in un intervallo che dovrebbe essere accessibile ad LHC NB: col metodo indiretto del fit ai parametri EW LEP ha predetto il valore della massa del quark top prima che venisse scoperto N.B. la massa non è prevista dal MS, ma i modi di decadimento e le sezioni d’urto, una volta fissata la massa, si. Il meccanismo di Higgs è l’unico modo per rompere spontaneamente la simmetria elettrodebole ? NO. Il Prof. Peter Higgs non si fidava ? A parte l’Higgs che non è ancora stato visto, quali problemi ci sono col MS ? Molti parametri liberi (masse dei costituenti, angolo di Weinberg, mixing, ecc.) che devono essere misurati sperimentalmente. Perché 3 generazioni ? Ce ne sono altre ? Non descrive la forza gravitazionale Problema della gerarchia (un problema più “tecnico” ma molto serio) Di cosa è fatta la materia oscura ? Perché il nostro universo sembra essere dominato dalla materia ? Che fine ha fatto l’antimateria ? Ci sono teorie alternative al Modello Standard ? SUPERSIMMETRIA La supersimmetria (o SUSY da SUperSYmmetry) è la teoria fisica che mette in relazione bosoni (spin intero) con fermioni (spin semi-intero) riguardo alla massa ed allo spin. Secondo la supersimmetria ogni fermione (Quark e Leptoni quindi) ha un superpartner bosonico (Squark e Sleptoni) ed ogni bosone (i bosoni vettori e l’Higgs quindi) ha un superpartner fermionico (gaugini e Higgsini). Il superpartner di una particella con spin S ha spin S – ½ Se la supersimmetria esiste, deve essere rotta, in modo da consentire ai superpartners di avere una massa molto maggiore di quella dei partners (altrimenti le SUSY sarebbero già state scoperte) SUSY (alla scala del TeV) potrebbe risolvere 2 problemi seri ai quali il MS non riesce a dare risposta: il problema della gerarchia e quello dell’unificazione delle 3 forze del MS. Curiosità: quale sarebbe l’energia massima raggiungibile sulla Terra con magneti potenti come quelli di LHC ? Anello passante lungo l’equatore terrestre. Rt = 6500 Km B = 8.3 T P = E = 0.3 x 8.3 x 6500000 = 1.6 x 107 GeV ≈ 1016 eV (N.B. sono stati rivelati raggi cosmici con E ≈ 1021 eV !!) Il neutralino più leggero, se stabile, potrebbe essere un ottimo candidato per la materia oscura Nessuna particella supersimmetrica è stata fino ad ora individuata sperimentalmente ma le masse dei Superpartners più leggeri dovrebbero essere alla portata di LHC MATERIA OSCURA Velocità osservata Velocità “Kepleriana” La misura della velocità di rotazione attorno al centro della galassia di stelle a varie distanze dal centro non è in accordo con le leggi di Keplero (fisica Newtoniana) se si assume che l’unica massa gravitazionale responsabile di quelle stelle sia quella visibile. Galassia M33 del gruppo locale. Ci sono altre evidenze sperimentali dell’esistenza di materia oscura ? Superstringhe La Teoria delle superstringhe è un tentativo di spiegare tutte le particelle e le 4 forze fondamentali della natura in un'unica teoria. L'idea che sta alla base della teoria è che i costituenti fondamentali sono stringhe o corde (quindi non punti materiali) di lunghezza pari a quella di Planck (1,616x10-35 m) che vibrano a frequenze diverse. Qualsiasi entità di lunghezza inferiore alla lunghezza di Planck non possiede alcun significato fisico. La teoria delle stringhe afferma che se potessimo esaminare le particellecelementari con maggiore dettaglio - un dettaglio di molti ordini di grandezza superiore alle nostre attuali capacità tecniche – troveremmo che le particelle non sono puntiformi, ma consistono di un minuscolo anello unidimensionale. Ogni particella è un filamento che vibra come un elastico infinitamente sottile. 'Secondo la teoria delle stringhe le proprietà osservate delle particelle non sono che un riflesso dei vari modi in cui una stringa può vibrare. E' proprio come per le corde di un violino o di un pianoforte, che vibrano con caratteristiche in modo che il nostro orecchio percepisce le note fondamentali e le rispettive armoniche superiori; le vibrazioni delle stringhe della teoria non si manifestano come note musicali, ma come particelle, la cui massa e carica sono determinate dalle oscillazioni della stringa stessa: l'elettrone è una stringa che vibra in un certo modo, il quark up in un altro, e così via. Le proprietà delle particelle, dunque, non sono una caotica massa di dati sperimentali, ma conseguenze di un unico principio fisico: sono la musica, per così dire, suonata dalle stringhe fondamentali. La stessa idea si applica alle forze: ogni particella mediatrice di forza è associata a un particolare modo di vibrazione. Quindi tutte le forze e tutta la materia sono unificate sotto la voce "oscillazione di stringhe": sono le note che le stringhe suonano.' Estratto da L’Universo elegante di Brian Greene La teoria delle superstringhe (super perché supersimmetriche) spiega a livello teorico: • • • l'esistenza dei gravitoni il perché della presenza delle tre famiglie di particelle perché ogni famiglia di particelle abbia certe proprietà e non altre (spin, carica e massa) Al momento uno dei problemi più importante della fisica teorica consiste nell'armonizzare la relatività generale, che descrive la gravità e viene applicata al macrocosmo (stelle, galassie, ammassi), e la meccanica quantistica che descrive le altre tre forze fondamentali che descrivono il microcosmo Essa è considerata una delle più promettenti teorie della gravità quantistica. Il termine di teoria delle superstringhe è in realtà una contrazione del termine più corretto di "teoria supersimmetrica delle stringhe" perché include i fermioni (quark e leptoni) e la supersimmetria. Mini buchi neri a LHC: siamo in pericolo ? I raggi cosmici bombardano la Terra e gli altri corpi celesti da molto, molto tempo. Le prime misure sono iniziate circa 100 anni fa e si sono sempre più raffinate, mostrando che i raggi cosmici sono costituiti quasi esclusivamente da protoni e In minima parte da nuclei più pesanti ionizzati. Gli urti avvengono per lo più nell’alta atmosfera, nel caso della Terra, o direttamente col corpo celeste nel caso non sia presente un’atmosfera. In tutti i casi gli urti avvengono fra protoni e protoni (o neutroni), praticamente come in LHC. Una parte di questi proiettili “naturali” ha una energia tale che nel centro di massa della collisione pp (o pn) l’energia disponibile ( √s ) per creare nuova materia è maggiore o uguale a quella che si ha nell’LHC. La Natura ha prodotto ormai da milioni di anni innumerevoli “LHC”. O i mini-buchi neri non vengono prodotti o, se vengono prodotti, non hanno fatto guai ! E’ questo il panorama che si andrà delineando ? E se a LHC non si dovesse vedere nulla di nuovo ? Gli acceleratori sono usati solo per questi scopi ? Meno dell’1% !! Principali centri di ricerca di fisica con acceleratori SLAC FERMILAB FNAL DESY CERN SERPUKHOV DUBNA NOVOSIBIRSK KEK LBL LNF CORNELL BROOKHAVEN PECHINO Lago Lemano Aeroporto di Ginevra SPS ( 7 Km ) LHC ( 27 Km ) Ex LEP tunnel CERN Sito di Prevessin CERN Sito di Meyrin Atomi di idrogeno ionizzati all’inizio del Linac 2 7 TeV 450 GeV LHC filling time 4’20”/fascio Tempo richiesto per accelerazione a 7 TeV 20 minuti 1.4 GeV 25 GeV 50 MeV Durata prevista dei fasci circolanti circa 10 ore Perché protoni e nuclei di Pb ? Necessario avere particelle elettricamente cariche e stabili per poterle accelerare. La scelta si riduce a: protoni ed elettroni (e le loro antiparticelle, ma gli antiprotoni non sono semplici da ottenere ed accumulare in grande quantità) ioni Perdita di energia per radiazione di sincrotrone Perché alta energia ? La massa delle nuove particelle cercate, bosone di Higgs, particelle Supersimmetriche, nuove particelle (?) potrebbe essere molto grande Molti processi interessanti hanno piccole sezioni d’urto, che aumentano con l’energia. La creazione di un nuovo stato della materia nucleare (il QGP) richiede l’urto più violento possibile fra nuclei pesanti. N.B. nell’interazione fra due p le interazioni interessanti avvengono fra i costituenti dei protoni stessi (quark … e gluoni) Scavo del tunnel di LEP usato anche per LHC • 1 cm (differenza all’incontro fra i centri dei 2 tunnel scavati l’uno incontro all’altro dal lago verso il Giura) LHC non è un cerchio perfetto. È formato da 8 “archi” (contiene i dipoli, 154 dipoli/arco) e 8 “inserzioni” Inserzione = lungo tratto rettilineo (beam collision section, injection, beam dump, beam cleaning) + 2 regioni di transizione Octant: parte dal mezzo di un arco e termina nel mezzo dell’arco successivo. Descrizione più pratica quando si descrive la funzione dei magneti: guida dei fasci nel punto di collisione, iniezione, dump o pulizia fascio Vuoto in LHC Vuoto isolante per il raffreddamento dei magneti (Il maggior volume da pompare ~ 9000 m3 , equivalente al volume della navata centrale di una cattedrale) Vuoto isolante per la linea di distribuzione dell’elio liquido Vuoto all’interno della beam pipe (ultra-high vacuum) Pressione 10 – 13 Atm (circa 10 volte inferiore a quella presente sulla luna) Magneti Tot ~ 9600 magneti di vario tipo (dipoli, quadrupoli, sestupoli, ottupoli, decapoli, etc.) Ogni tipo contribuisce all’ottimizzazione della traiettoria dei protoni nel fascio. La maggior parte dei magneti di correzione sono contenuti all’interno della massa fredda dei dipoli e dei quadrupoli. 1232 magneti dipolari superconduttori B = 8.3 Tesla Temp. = 1.9 ⁰K = - 271.3 ⁰C Peso = 35 Ton. 392 quadrupoli principali 7600 Km di cavo superconduttore cavo = 36 trefoli intrecciati (da 15 mm) → ~ 275·000 Km di trefoli 1 trefolo = 6400 fili Ø = 7 μm (capello Ø = 50 μm) → ~ 1.76 miliardi di Km di filo !! ~ 11.5 volte la distanza Terra - Sole N.B. solo la parte degli archi che contiene i dipoli agisce sulla curvatura dei protoni. Il raggio magnetico effettivo è quindi minore del raggio geometrico. Il raggio effettivo è di circa 2800 m. e non 4300 m. Se R = 2800 m e P = 7000 GeV/c dalla relazione P (GeV/c) = 0.3 x B (T) x R (m) si ottiene proprio B = 8.3 Tesla Criogenia LHC costituisce il sistema criogenico più grande al mondo. He superfluido per raffreddare a 1.9 ⁰K le spire superconduttrici dei Magneti (120 ton. 60% nei magneti e 40% nel sistema di distribuzione). Questa temperatura (inferiore a quella che si trova nello spazio !) è necessaria se si vuole che il campo magnetico dei dipoli sia sufficientemente intenso (8.3 T) per “trattenere” i protoni di 7 TeV nell’anello. In LHC ci sono circa 40·000 giunzioni fra tubi che devono essere a tenuta ! Per mantenere a quella temperatura tutto il materiale ( 4700 ton./settore) Il sistema criogenico deve supplire una potenza refrigerante totale di 170 kW. Il processo di raffreddamento richiede alcune settimane. Stoccaggio e testing facility Trasporto e collocazione Connessione e saldatura CURIOSITA’ Qual è lo stress meccanico sull’anello dovuto alla forza centripeta che i magneti devono esercitare per “trattenere” in fascio in un’orbita chiusa ? Considering the two beams with 2808 bunches and the number of protons inside (1,05·1011): FT = 2 · 2808 · 1,15·1011· 2.64·10-10 FT ≈ 170000 N ≈ 17,4 T. So the reaction force over the entire ring will be equivalent to 17 tonnes of force. It’s a very important force because the accelerator will be working continuously many hours per day, many weeks and maybe many months. The designers have taken this force into account because very high precision is required. And the most incredible is that this force is created in interaction with 6·1014 protons with a rest mass of only 1 ng (one nanogram!). Cavità acceleratrici superconduttrici Ruolo principale: Mantenere strettamente raggruppati i 2808 pacchetti (bunches) di p per fascio e fornire la potenza (R.F.) per Innalzare l’energia dei fasci da 450 GeV a 7 TeV in circa 20’. 8 cavità / fascio da16 MVolts (gradiente di campo 5 MV/m) a 40 MHz (R.F.) → bunch spacing 25 nsec. 4 cavità sono raggruppate in un unico modulo criogenico (a 4.5 ⁰K) Installate in una lunga sezione rettilinea della macchina. Lunghezza pacchetto qualche cm. I pacchetti non hanno una dimensione trasversale costante, varia da circa 1mm nell’anello a circa 16 μm nella zona di collisione. Insertion quadrupoles magneti speciali per focheggiare Il più possibile (strizzare) il fascio nella zona di collisione. Perché ? Più addensati sono i protoni nel pacchetto, più probabile sarà la loro collisione. Notare che i fasci vengono tenuti sempre separati (non ci sono collisioni) a parte nella zona di interazione dove vengono fatti collidere e dove è posizionato il rivelatore. LUMINOSITA’ DI UN COLLIDER La luminosità è una caratteristica costruttiva del collider. L = N1 x N2 x f x nB Area N1 e N2 = numero di protoni nel pacchetto f = frequenza di rivoluzione dei pacchetti nB = numero di bunches nei fasci Area = Area di sovrapposizione fra i fasci Il numero di collisioni (interazioni) al secondo fra i protoni che circolano in senso opposto è proporzionale alla Luminosità del collisionatore. Perché alta luminosità ? I processi interessanti hanno piccole sezioni d’urto Rate (eventi/sec) = σ x L La sezione d’urto totale p-p però è grande: problema per gli esperimenti; fondi elevati e rates altissimi Minimum Bias ≈ 109 eventi al secondo Non è necessario avere alta luminosità, anzi, la si deve tenere bassa, per lo studio degli urti Pb-Pb Huge statistics for SM physics: “Minimum-bias” ~ 107 W evts/100 pb-1 ~ 106 Z evts/100 pb-1 ~ 105 tt evts/100 pb-1 High-pT QCD jets W, Z production (tt) ~ 100 times larger than at the Tevatron Gluon-to-Higgs fusion (light) Squarks, Gluinos (m ~ 1 TeV) T. Camporesi, 2008 summer student program 77 I protoni da accelerare sono ottenuti dalla ionizzazione di gas Idrogeno. Nonostante i fasci di protoni previsti circolare in LHC siano molto intensi, solo 2 ng di idrogeno saranno accelerati ogni giorno. Ricordare che in 1 grammo di idrogeno H (o in 2 g di H2) ci sono circa 6 x 1023 p Se tutto andrà bene in un milione di anni LHC riuscirà ad accelerare 1 g di idrogeno. Questa voce di spesa non è preoccupante. Infine, quanta energia è immagazzinata in un fascio di LHC ? Ep = 7 TeV = 11.2 x 10– 7 Joules / p 1.1 x 1011 protoni in un bunch → 1.2 x 105 Joules / bunch 2808 bunches → ~ 3.4 x 108 Joules = 340 MJ Corrisponde all’energia cinetica posseduta da un TGV (treno da 400 ton.) alla velocità di 150 Km / h Un sistema di sensori consente di estrarre un fascio instabile in meno di 0.3 msec (beam dump) ed inviarlo in un apposito tunnel di sicurezza alla fine del quale si trova uno speciale assorbitore. List of important parameters for the LHC. Circumference Dipole operating temperature Number of magnets Number of main dipoles Number of main quadrupoles Number of RF cavities Nominal energy, protons Nominal energy, ions Peak magnetic dipole field Min. distance between bunches Design luminosity No. of bunches per proton beam No. of protons per bunch (at start) Number of turns per second Number of collisions per second 26 659 m 1.9 K (– 271.3ºC) 9593 1232 392 8 per beam 7 TeV 2.76 TeV/u (*) 8.33 T ~7 m 1034 cm –2 s –1 2808 1.1 x 1011 11 245 600 millions Quanto consuma il CERN e quanto LHC ? La potenza totale assorbita da LHC (inclusa quella per i siti sperimentali) è di circa 120 MW Quella totale del CERN è 230 MW. In media, assumendo 270 giorni di funzionamento dell’acceleratore (refrigerazione magneti, ecc.), è previsto un consumo annuale di circa 800 GWh (circa 19 M€) Durante l’inverno i grandi acceleratori del CERN non vengono mantenuti in funzione. Il contratto col fornitore di energia (EDF francese + le compagnie svizzere EOS e SIG, ma solo in caso di problemi di shortage con EDF) ha così un costo molto inferiore. I 4 rivelatori principali a LHC ATLAS CMS 46 m x 25 m x 25 m – 7·000 Tonn. 2500 fisici – 169 istituzioni – 37 nazioni 21 m x 15 m x 15 m – 12·500 Tonn. 2500 fisici – 183 istituzioni – 38 nazioni 26 m x 16 m x 16 m – 10·000 Tonn. 1000 fisici – 109 istituzioni – 31 nazioni 21 m x 10 m x 13 m – 5·600 Tonn. 700 fisici – 51 istituzioni Chi paga ? Il CERN Organizzazione Europea per la Ricerca Nucleare Il CERN Fondata nel 1954 da 12 Paesi tra cui l’Italia Oggi: 20 stati membri Più di 7000 utilizzatori da tutto il mondo Budget annuale di circa 1000 MCHF ; prop. al PIL dello Stato membro (D 19.9% - F 15.3% - GB 14.7% - I 11.5% - E 8.5% = 70% del totale) (I ~ 72 M€) Manuela Cirilli Quanto è costato il progetto LHC (in G€) Construction costs (G€) Total Personnel Materials 0.57 2.29 2.86 * 0.49 0.19 0.68 0.06 0.04 0.10 0.06 0.06 0.12 1.18 2.58 3.76 LHC machine and areas CERN share to Detectors LHC injection upgrade LHC computing CERN share Total •(Including 0.27 G € of in-kind contributions) Source CERN: LHC the guide 2008 Quanto sono costati gli esperimenti ? DETECTOR Material Cost (M€) Physicists ATLAS 360 2500 333 2500 77 1000 CMS ALICE LHCb TOTAL 1 euro = 1.5 CHF 50 700 820 6700 Incluso contributo Cern agli esperimenti Source CERN: LHC the guide Confronto con … altre spese Space Shuttle Endeavour: 1.7 G$ (fonte NASA) Telescopio Hubble (anni ’90): 2.7 G$ sola costruzione 1 Portaerei classe Nimitz 5 G$ (come tutto LHC) Portaerei Cavour 1.7 G€ 1 anno di Formula 1 Toyota 2005: 500 M$ (più di ATLAS o CMS) Costo Parlamento italiano Montecitorio 940 M€/anno Molto più del budget CERN (666 M€) 1 Km di alta velocità: 60-65 M€/km TAV MI-TO 125 km – 7.8 G€ (più del doppio di tutto LHC !!!) (fonte: Il Sole 24 ore)