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il registro inail di esposizione a cancerogeni professionali

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il registro inail di esposizione a cancerogeni professionali
Conoscere il rischio / Agenti cancerogeni e mutageni
IL REGISTRO INAIL DI
ESPOSIZIONE A CANCEROGENI
PROFESSIONALI
Premessa
Presso l’Inail è attivo un sistema informativo per la raccolta e l’archiviazione di informazioni
relative all’esposizione professionale ad agenti cancerogeni, progettato e sviluppato sulla
base delle disposizioni normative che disciplinano l’obbligo di tenuta e trasmissione del
registro di esposizione. Il presente documento illustra a grandi linee il funzionamento del
sistema e fornisce alcune statistiche di sintesi per settore produttivo, regione, tipo di agente
cancerogeno implicato e attività svolta dai lavoratori esposti.
1. Introduzione
Il Decreto legislativo 81/2008 e s.m.i. stabilisce una serie di misure specifiche per
minimizzare i rischi per la salute connessi all’esposizione ad agenti chimici cancerogeni e/o
mutageni; tra queste misure è compresa l’istituzione del registro di esposizione, ai sensi
dell’articolo 243 di detto Decreto. L’obiettivo principale dell’istituzione del registro è
l’individuazione di strategie finalizzate a eliminare – o almeno ridurre al minimo possibile – il
numero di lavoratori esposti e i livelli di esposizione.
Il registro deve essere tenuto e aggiornato dal datore di lavoro, per il tramite del medico
competente, e contenere le seguenti informazioni:



attività svolta da ciascun lavoratore iscritto nel registro;
agente/i cancerogeno/i di interesse;
ove noto, valore di esposizione.
I modelli e le modalità di tenuta del registro sono definiti dal decreto Ministeriale 155/2007.
L’Inail e le Asl competenti per territorio sono stati individuati come i soggetti istituzionali
incaricati della gestione dei relativi flussi informativi.
In Italia, il registro di esposizione è stato istituito per la prima volta dal Decreto legislativo
626/94 (articolo 70), che ha introdotto l’obbligo di registrare le esposizioni professionali a
cancerogeni.
Dicembre 2014
a cura di Contarp | Autori: I.Barra, F.Mignacca, P.Ricciardi – REGISTRO INAIL DI ESPOSIZIONE
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Conoscere il rischio / Agenti cancerogeni e mutageni
2. Metodologia operativa
Le basi di riferimento per la definizione delle caratteristiche del sistema di gestione dei flussi
informativi sono stati i modelli e le modalità di tenuta delle informazioni determinate dal DM
155/2007. Le informazioni raccolte hanno costituito una banca dati denominata SIREP,
realizzata per opera del Dipartimento di Medicina e Igiene del Lavoro del Settore Ricerca
dell’Inail. Sono state inserite nel sistema tutte le notifiche delle esposizioni professionali
pervenute all’Inail tra il 1996 e il 2012.
Si rammenta che la norma prevede l’invio di una copia del registro di esposizione all’Inail e
alla Asl competente per territorio entro 30 giorni dall’istituzione dello stesso, e poi la
segnalazione periodica - ogni 3 anni - di eventuali variazioni. Inoltre, in caso di cessazione
del rapporto di lavoro da parte di un singolo lavoratore iscritto nel registro, deve essere
inviata all’Inail entro 30 giorni copia delle annotazioni individuali presenti nel registro, insieme
alla “cartella sanitaria e di rischio” del lavoratore; quest’obbligo sussiste anche in caso di
cessazione dell’attività dell’impresa (in tal caso, il registro va trasmesso in originale all’Inail e
in copia alla Asl).
Da ciascuna notifica sono state desunte le seguenti informazioni di base:








denominazione sociale dell’azienda;
ubicazione territoriale (regione, provincia, comune);
settore di attività (secondo la codifica Ateco);
numero di addetti;
dati anagrafici dei lavoratori;
attività dei lavoratori risultati esposti;
agente/i cui si è esposti;
livello di esposizione (intensità, durata e frequenza).
Gli agenti considerati sono quelli classificati dall’Unione Europea nelle Categorie di
cancerogenicità 1 e 2 (1A e 1B secondo il Regolamento CLP).
Le informazioni, acquisite attraverso un software applicativo per la gestione del database e
un servizio di data-entry, sono state catalogate ed elaborate in base alla distribuzione
territoriale e settoriale delle aziende e dei lavoratori esposti.
Da dati raccolti, sono state realizzate analisi statistiche descrittive e di sintesi per: settore di
attività e regione dell’azienda; agente/i cancerogeno/i implicato/i; professione dei lavoratori.
3. Risultati
Il numero complessivo di aziende che, al 31/12/2012, hanno istituito il registro degli esposti,
è pari a 14.264 (di cui circa il 3% aventi diverse sedi) e il numero di lavoratori esposti a
cancerogeni è di 158.774 (di cui circa l’88% uomini).
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a cura di Contarp | Autori: I.Barra, F.Mignacca, P.Ricciardi – REGISTRO INAIL DI ESPOSIZIONE
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Conoscere il rischio / Agenti cancerogeni e mutageni
Per circa il 77% degli esposti è noto il valore di esposizione (quantità annuale di sostanze
impiegate o misure ambientali del particolato aerodisperso). In totale, si contano 342.111
esposizioni lavorative e 370.010 misurazioni del livello di esposizione.
Nelle Tabelle 1 e 2 sono riportate, rispettivamente, la distribuzione delle aziende e dei
lavoratori esposti per regione e la suddivisione per attività economica:
Tabella 1 - Distribuzione regionale delle aziende e dei lavoratori
Regione
N. Aziende
N. Lavoratori*
N. Aziende Istat**
Piemonte
744
10.485
356.910
Valle d’Aosta
3
28
12.145
Lombardia
2.713
27.409
809.885
Trentino Alto Adige
374
3.039
85.380
Veneto
2.370
28.106
407.256
Friuli-Venezia Giulia
602
7.658
95.157
Liguria
234
2.704
135.431
Emilia-Romagna
1.792
21.762
389.231
Toscana
1.648
11.722
338.191
Umbria
371
3.576
69.799
Marche
1.170
9.826
133.926
Lazio
618
7.762
381.040
Abruzzo
300
2.848
96.315
Molise
12
257
21.337
Campania
419
2.806
318.405
Puglia
285
6.030
241.040
Basilicata
122
1.592
35.879
Calabria
130
614
106.464
Sicilia
249
6.710
263.998
Sardegna
108
5.227
105.642
Totale
14.264
160.161
4.403.431
Indicatore***
0,21%
0,02%
0,33%
0,44%
0,58%
0,63%
0,17%
0,46%
0,49%
0,53%
0,87%
0,16%
0,31%
0,06%
0,13%
0,12%
0,34%
0,12%
0,09%
0,10%
0,32%
*Uno stesso lavoratore può essere presente in più regioni perché cessato in un’azienda e riassunto in un’altra
localizzata in una regione diversa.
**In accordo con l’8° censimento Istat dell’industria e servizi del 2001.
***Rapporto percentuale tra le aziende che hanno inviato il registro e quelle presenti sul territorio secondo l’8°
censimento Istat dell’industria e servizi del 2001.
Tabella 2 - Distribuzione per attività economica delle aziende e dei lavoratori
Settore di attività economica
N. Aziende
N. Lavoratori*
A – Agricoltura, caccia e silvicoltura
48
441
B – Pesca, piscicoltura e servizi connessi
1
1
CA – Estrazione di minerali energetici
34
1.303
CB - Estrazione di minerali non energetici
17
211
DA – Industrie alimentari, delle bevande e del tabacco
42
222
DB – Industrie tessili e dell’abbigliamento
45
372
DC – Industrie conciarie, fabbricazione di prodotti in cuoio, pelle
70
552
e similari
DD – Industria del legno e dei prodotti in legno
2.704
29.678
DE – Fabbricazione della pasta-carta, della carta e dei prodotti di
53
1.367
carta; stampa ed editoria
DF – Fabbricazione di coke, raffinerie di petrolio, trattamento dei
54
6.019
combustibili nucleari
DG – Fabbricazione di prodotti chimici e di fibre sintetiche e
379
27.631
artificiali
DH - Fabbricazione di articoli in gomma e materie plastiche
140
2.176
DI - Fabbricazione di prodotti della lavorazione di minerali non
165
1.362
metalliferi
DJ – Produzione di metallo e fabbricazione di prodotti in metallo
1.173
13.217
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DK – Fabbricazione di macchine e apparecchi meccanici,
compresi l’installazione, il montaggio, la riparazione e la
manutenzione
DL - Fabbricazione di macchine elettriche e di apparecchiature
DM - Fabbricazione di mezzi di trasporto
DN – Altre industrie manifatturiere
E – Produzione e distribuzione di energia elettrica, gas e acqua
F – Costruzioni
G – Commercio all’ingrosso e al dettaglio; riparazione di
autoveicoli, motocicli e di beni personali e per la casa
H – Alberghi e ristoranti
I –Trasporti, magazzinaggio e comunicazioni
J – Intermediazione monetaria e finanziaria
K – Attività immobiliari, noleggio, informatica, ricerca, altre attività
professionali ed imprenditoriali
L – Pubblica amministrazione e difesa; assicurazione sociale
obbligatoria
M – Istruzione
N – Sanità e altri servizi sociali
O – Altri servizi pubblici, sociali e personali
Totale
363
3.660
139
348
3.157
82
737
1.312
8.363
30.772
1.359
7.306
3.577
13.061
8
104
1
29
2.237
19
253
3.173
76
1.011
78
180
236
14.264
3.384
4.111
2.270
166.619
*Uno stesso lavoratore può essere presente in più settori perché cessato in un’azienda e riassunto in un’altra con
diversa attività.
Nella Figura 1 è illustrata, per ciascuna regione, la distribuzione dell’indicatore rappresentato
dal rapporto percentuale tra le aziende che hanno inviato il registro degli esposti all’Inail e le
aziende presenti sul territorio (in base all’8°censimento Istat dell’industria e servizi del 2001).
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Figura 1- Distribuzione regionale del rapporto tra numero di aziende
notificate all’Inail e numero di aziende attive. Fonte: [1]
I settori ai quali appartengono le aziende notificate all’Inail sono principalmente l’industria
manifatturiera, quella della lavorazione del legno e il commercio. La concentrazione più
elevata di lavoratori esposti si concentra, invece, nell’industria chimica.
L’agente cancerogeno segnalato con maggior frequenza è rappresentato dalla polvere di
legno duro, con più di 67.800 lavoratori, occupati soprattutto nella lavorazione del legno e
nella fabbricazione di mobili. Seguono il benzene, con circa 36.000 lavoratori impiegati
principalmente nella fabbricazione di prodotti chimici (circa il 60%) e i composti del cromo
esavalente con 22.500 lavoratori, addetti in prevalenza nel settore della galvanica (26%).
Per quanto riguarda la professione dei lavoratori, quella caratterizzata da più esposti è
rappresentata da “Ebanisti, attrezzisti, operai e artigiani del trattamento del legno” (codice
CP 652) con più di 43.000 addetti (90% uomini), che rappresenta circa il 27% del totale degli
esposti. Segue la professione di “Conduttori di impianti chimici e petrolchimici” (codice CP
715) con circa 19.660 lavoratori (97% uomini). Da segnalare anche la professione
“Meccanici, montatori, riparatori e manutentori di macchine fisse e mobili” (codice CP 623)
con più di 7.000 esposti, quasi tutti uomini.
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L’andamento temporale delle notifiche all’Inail mostra un massimo in corrispondenza del
2008, anno in cui è entrato in vigore il DM 155/2007.
In media, ciascun lavoratore risulta essere esposto a 2 agenti cancerogeni (esposizione
multipla) e circa 2.200 lavoratori, nel periodo 2000-2012, hanno cessato l’attività.
Nella Figura 2 è riportato l’andamento delle notifiche (n. di registri) per anno di istituzione del
registro in azienda, mentre la Figura 3 illustra la distribuzione percentuale delle aziende che
hanno notificato il registro, in relazione ai principali agenti cancerogeni segnalati.
Figura 2- Andamento temporale della trasmissione dei registri all’Inail. Fonte: [1]
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Conoscere il rischio / Agenti cancerogeni e mutageni
Figura 3- Distribuzione delle aziende notificate in relazione
ai principali cancerogeni segnalati. Fonte: [1]
4. Discussione e conclusioni
L’architettura del sistema informativo creato dall’Inail favorisce l’integrazione tra le diverse
entità che lo compongono e consente di apportare agevolmente modifiche e rimodulazioni
allo schema dei processi esistenti, mentre la proprietà di distribuzione ottimizza
l’acquisizione dei dati e facilita l’interazione tra differenti banche dati. Il database è ospitato
su un server cluster dedicato, per migliorare le prestazioni del sistema, il quale ha la
capacità di accrescere la sua struttura nel tempo, in funzione dell’aumento della complessità
dei dati da archiviare.
Durante la progettazione del sistema, è stata posta particolare attenzione all’esigenza di
protezione dei dati personali, così come prescrive la normativa italiana in materia (Legge n.
675/96 e s.m.), dal momento che i registri contengono le informazioni identificative di
ciascun lavoratore, utili a ricostruire la sua storia espositiva e professionale.
Per quanto riguarda l’elaborazione statistica dei dati, si nota che la distribuzione territoriale
delle notifiche all’Inail mostra una notevole variabilità. In particolare, analizzando l’indicatore
rappresentato dal rapporto percentuale tra aziende notificate e aziende totali (indicate nell’8°
censimento Istat dell’industria e dei servizi), appare che le regioni in cui il numero di aziende
che ha inviato il registro di esposizione è più elevato, sono Marche e Friuli-Venezia Giulia. Di
contro, Valle d’Aosta e Molise sono le regioni con il valore minore dell’indicatore.
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In merito al settore economico di attività, si evidenza che l’industria chimica (in particolare il
settore DF) ha la media più alta di lavoratori esposti per singola azienda. La distribuzione
delle professioni dei lavoratori rispecchia, da un lato, l’agente cancerogeno segnalato più
frequentemente (polveri di legno duro) e, dall’altro, il settore produttivo con il maggior
numero di esposti (industria chimica). Si è tenuto conto del fatto che, nel periodo temporale
investigato (1996 – 2012) un lavoratore può essere stato esposto a più cancerogeni, anche
contemporaneamente, e può aver lavorato in più aziende, collocate in regioni diverse e/o
operanti in settori diversi.
Non sono mancate le criticità nell’acquisizione delle informazioni dai registri; una delle
problematiche più rilevanti ha riguardato l’indicazione dei codici delle varie classificazioni
usate. Infatti, spesso viene fatta confusione tra la qualifica professionale del lavoratore (es.
operaio, impiegato) e la sua mansione in azienda (es. levigatore, verniciatore). Inoltre, in
alcuni casi la classificazione Istat delle professioni viene confusa con quella delle attività
economiche. Infine, non sempre vengono riportate alcune variabili essenziali per l’analisi dei
livelli di esposizione, quali il metodo di campionamento, il dispositivo utilizzato per la misura
e il tipo di misurazione effettuata.
Ad ogni modo, la registrazione dei livelli e delle circostanze di esposizione, dei lavoratori
esposti e delle sostanze cancerogene impiegate e/o prodotte, è uno strumento importante
per individuare le situazioni a maggior rischio per la salute e per definire adeguate misure di
prevenzione e/o di protezione. E’ opportuno, quindi, incoraggiare le aziende a istituire e
curare il registro degli esposti, auspicando la collaborazione di tutti i soggetti coinvolti nella
procedura di registrazione, nella compilazione e nella trasmissione del suddetto registro.
Bibliografia
[1] Scarselli A., “Il registro INAIL di esposizione a cancerogeni professionali: sistema
informativo e flusso dati”, Rivista degli infortuni e delle malattie professionali, fascicolo
3/2013.
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Conoscere il rischio / Agenti cancerogeni e mutageni
Conoscere il rischio
Nella sezione Conoscere il rischio del portale Inail, la Consulenza Tecnica Accertamento
Rischi e Prevenzione (Contarp) mette a disposizione prodotti e approfondimenti normativi e
tecnici sul rischio professionale, come primo passo per la prevenzione di infortuni e malattie
professionali e la protezione dei lavoratori.
La Contarp è la struttura tecnica dell’Inail dedicata alla valutazione del rischio professionale
e alla promozione di interventi di sostegno ad aziende e lavoratori in materia di prevenzione.
Per informazioni
[email protected]
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