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Ho cercato e ho trovato - Frati Cappuccini Italiani
S a l u t o d e l M i n i s t ro (Fr.Luciano Baffigi) C osì è intitolato un libro di Carlo Carretto in risposta ad un altro di Augusto Guerriero dal titolo ‘Quaesivi et non inveni’ (Ho cercato e non ho trovato). L’autore, a differenza del giornalista, noto con lo pseudonimo di Ricciardetto, narra la gioia di aver trovato Dio lungo l’esperienza della sua vita. Come lui tanti altri ci testimoniano di averlo realmente incontrato. Stiamo celebrando il 350° della nascita di S.Veronica Giuliani e voglio ricordare le parole che potremmo quasi definire il suo testamento spirituale. Anche questa santa, poco prima di morire, esclamò, felice, davanti alle sue consorelle: “Ho trovato l’Amore, l’Amore si è pur lasciato vedere, ditelo a tutte, ditelo a tutte. E’ questo il segreto delle mie sofferenze e delle mie gioie. L’Amore si è lasciato trovare!”. Un amore invocato, inseguito, cercato e finalmente trovato. E questo amore gli ha fatto compiere così tante e tali pazzie, racconta nel suo diario, che sarebbe impossibile raccontarle. Una vita, quella di Veronica, da innamorata veramente pazza di Gesù Crocifisso che ha raggiunto il suo scopo. Sembra scontato per gli addetti ai lavori, quali siamo noi religiosi, trovare il Signore, ma a quanto pare non lo è, se a più riprese, anche dal Papa, ci viene rivolto l’ammonimento che il nostro primo problema è proprio la fede, ovviamente in un Dio vivente. Per questo la ricerca di Dio costituisce lo scopo principale della nostra consacrazione. “Quaerere Deum”, Colui che non passa, la Vita che dà vita, cioè l’essenziale, era l’obiettivo che si prefiggevano i monaci medioevali, ma costituisce l’obiettivo di ognuno di noi, monaci o francescani che siamo, consacrati o laici: il cercare Dio, con il programma del celebre detto benedettino ‘ora et labora’, ma valido per tutti, cioè nella preghiera “Ho cercato e ho trovato” e nell’attività quotidiana, abitanti di questa casa meravigliosa che è la creazione. Concretamente cercarlo vuol dire aprire bene gli occhi, desiderarlo con tutto il cuore, sostare in preghiera lungamente, resistere anche quando è buio pesto e Lui non si lascia trovare. Se non sbaglio era Padre Pio che ricordava come i libri ci informano su Dio, ma è la preghiera che lo trova. Tante volte anche noi, suoi amici più intimi, ci illudiamo di conoscerlo, mentre in realtà siamo solo un po’ più informati su di lui. Non è in fin dei conti la nostra fredda intelligenza a trovarlo, ma l’amore, perché, come afferma il Libro ‘La nube della non conoscenza’, tra noi e Dio c’è appunto una nube e solo l’amore può penetrarla. Cercarlo vuol dire aprirgli la porta del cuore: “La via giusta per cercarlo è la sollecitudine del mattino, perché la tiepidezza mai lo ha trovato” (Beato Simone Fidati). Vorrei poter parlare a Dio con quell’intensità e quella passione di Francesco come quando in una delle sue ultime preghiere si rivolgeva a Lui con quel “Tu” ripetuto all’infinito, a Dio che aveva appagato la sua esistenza ed era diventato il suo bene finalmente posseduto. A me e a tutti voi l’augurio di poter dire, con il cuore contento, almeno al termine della vita: “Ho cercato e ho trovato!” I Francesco r i to r n a a A cura di Fr.Piero Vivoli C o r to n a ... n un giorno imprecisato del 1211 Francesco di Assisi faceva il suo ingresso in Cortona. Non certamente la Cortona che conosciamo oggi, segnata così profondamente dallo spirito francescano: il Poverello certamente non vide né l’imponenza della chiesa di Santa Margherita; né tanto meno la chiesa a lui dedicata, San Francesco appunto, la prima a portare il suo nome, edificata dall’amico e confratello Elia; né il monastero delle Povere dame, che verrà tempo dopo. La tradizione racconta invece che, fatto il suo ingresso da fr.Raniero Cantalamessa, degno figlio del Poverello (vedi a lato), ha voluto rinnovare quella che probabilmente fu l’esortazione di Francesco alla conversione: un invito a volgere lo sguardo avanti, verso Gesù, il Signore, che solo scruta i cuori e sa dare compimento ai loro desideri più belli. Il tutto si è concluso, per una volta non con la consueta mangiata, ma con il gesto umile e francescano di segnare, da parte dei frati e suore presenti, le fronti dei fedeli con il segno del tau, a memoria del Redentore e di una giornata che ci auguriamo possa essere stata, per molti, una nuova Pentecoste. ▪ porta Colonia, sia giunto fino alla piazza del comune, con la sua ripida scalinata e proprio lì, circondato dai suoi frati e dalla gente, che pian piano si assiepava, abbia cominciato a predicare, ciò che la storia, talvolta avara, ahimè, non ci ha concesso di sapere. Tuttalpiù possiamo immaginare lo stile di quella concione, lo stesso che Francesco chiaramente descrive nella Regola: con parole ponderate e caste, a utilità e a edificazione del popolo, annunciando ai fedeli i vizi e le virtù, la pena e la gloria con brevità di discorso, poiché il Signore sulla terra parlò con parole brevi (cfr. Regola bollata, IX). Ebbene, esattamente 800 anni più tardi in quella stessa piazza del comune, gremita come immaginiamo lo fu ai tempi di Francesco, si è voluto rievocare quella storica visita. E lo si è fatto attraverso un itinerario che toccasse idealmente tutti i frutti che dall’albero francescano il tempo ha visto venire alla luce. Così, il giorno di Pentecoste, sotto un benevolo cielo pomeridiano, partendo proprio dalle Celle, e motivata dalle parole di fr.Luciano Baffigi (vedi foto in alto), una composta processione ha cominciato a sfilare per l’esile straduccia che collega il santuario alla città, finché, passando per santa Margherita, e quindi per il Poggio, dove sorge il monastero delle Clarisse, e infine per la chiesa di San Francesco, finalmente ha raggiunto la sua meta. Lì, su un piccolo palco, ai piedi della scalinata del comune, MEMO Estate Piccoli testimoni della fede «Dal 13 al 19 giugno, grazie alla collaborazione tra l’Unitalsi e la Cappellania del Meyer, si è tenuto un pellegrinaggio a Lourdes al quale hanno partecipato alcuni bambini ricoverati nel noto ospedale fiorentino, assieme ai loro genitori. Un pellegrinaggio di fede e di speranza, che ha voluto consegnare nelle mani provvide della Vergine Immacolata un libro bianco: Piccoli testimoni di fede, una commuovente raccolta di pensieri, preghiere, testimonianze e suppliche dei bambini del Meyer, dei loro genitori, del personale sanitario. Momento toccante del pellegrinaggio è stata la S.Messa con i piccoli pazienti, presieduta dal cappellano fr.Guglielmo Papucci, degno coronamento di un faticoso e lungo lavoro di preparazione e realizzazione, i cui frutti più belli, siamo certi, attendono ancora di farsi vedere. 10 luglio: Entro questa data scade il tempo utile per inviare le Schede di Consultazione alla Curia Provinciale. 24 Luglio - a B. S.Lorenzo: Fr.Antonio Picciallo e fr.Massimiliano Tamburini ricevono il Lettorato e l’Accolitato. 25 - 30 luglio: a “Le Celle” di Cortona: Con Francesco testimoni del Vangelo nel mondo Esperienza di ‘deserto’. 1 -2 Agosto: Il Perdono di Assisi - Celebrazioni di rilievo a “le Celle” di Cortona e a Montepulciano. 16 - 21 Agosto - a Madrid Giornata Mondiale della Gioventù : Parteciperanno alcuni confratelli e giovani GiFra. 30 AGOSTO - 5 SETTEMBRE S.Maria degli Angeli Esperienza di Dio con P. Ignacio Larrañaga. 2 Colle Rock 2011 Montughi N ei giorni 11-12 giugno si è svolto presso il giardino “il Colle” la Festa del Colle Rock 2011 . Durante tale evento si sono esibiti diversi gruppi musicali emergenti e non, che hanno allietato le due giornate, insieme a mercatini con prodotti artigianali ed equosolidali. Il ricavato, circa € 11.000, andrà a beneficio dei progetti missionari, delle necessità della Parrocchia e della ristrutturazione del Giardino “Il Colle”. Animatori e protagonisti di questi giornate sono stati i giovani, vecchi e nuovi, della comunità parrocchiale che hanno speso tempo ed energie per la riuscita della manifestazione. Tempo di grazia e di benedizione per le Sorelle Clarisse Cappuccine e, ovviamente, per tutta la Famiglia Francescana. In Luglio si celebra la festa di S.Veronica e in Agosto quella di S.Chiara. In occasione del 350° Anniversario della Nascita di S.Veronica (27 Dicembre 1660) il S.Padre ha indetto nel dicembre scorso l’anno giubilare che viene celebrato con particolare rilievo a Mercatello, luogo di nascita, e a Città di Castello, luogo di vita, della santa. Per la Festa di Pentecoste, il Ministro Generale ha inviato una Lettera Circolare ai Frati e alle Sorelle Cappuccine per ricordare la figura e il carisma della santa, ‘grande mistica della croce e del cuore’. Un Anno Giubilare che si aggiunge all’Anno Clariano, per l’8° Centenario della Fondazione del II Ordine francescano, che dal 16 Aprile scorso, si svolgerà fino alla festa di S.Chiara nell’Agosto 2012. Per l’occasione la S.Penitenzieria Apostolica ha concesso l’Indulgenza Plenaria che si potrà lucrare ogni volta che si visiterà la chiesa di un Monastero di Sorelle Clarisse, sia in pellegrinaggio, sia per devozione. Le Sorelle Clarisse la potranno lucrare una volta al giorno. Ci auguriamo che tanta grazia inauguri una nuova stagione vocazionale. N elle prime ore di Sabato, 25 Giugno, è deceduto il Sig. Grassi Carlo, padre della nostra benemerita Bibliotecaria, Dott. Antonella Grassi. Mentre eleviamo al Signore devoti suffragi per il defunto, assicuriamo a Lei e alla famiglia, insieme a fraterne condoglianze, la preghiera dei cappuccini. ONOMASTICI di Luglio Fr. Corrado ha celebrato il di sacerdozio, P.Corrado riceve dalle mani del Diacono Andrea Fantozzi una riproduzione dell'immagine posta sull'altare della Chiesa di Poggio al Vento, offerta dalla Fraternità Francescana GiFra e Ofs e dalla Comunità Parrocchiale in ricordo dei tanti anni trascorsi a Siena. 50° di Sacerdozio Dal Diario del Ministro Provinciale l u c e at e i ... 07 fr.Claudio Bianchi (novizio) 08 fr.Adriano Minucci 11 fr.Benedetto Mencucci 13fr.Enrico Valdambrini 21fr.Lorenzo Pasquini 24fr.Luke Aikara 25fr.Giacomo Carlini In occasione del suo 50° ONOMASTICI di AGOSTO 03fr.Nicola Cappella 05 fr.Emidio Pasquini 08 fr.Domenico Smarrini, fr.Domenico Perrotti, fr.Domenico Remaggi 14 fr.Alfredo M. Paladini, fr.Stanislao Livi, fr.Massimiliano Ricci, A n n i v e r sa r i fr.Massimiliano Tamburini 04 90 anni 20 ms.Bernardo G.Gremoli fr.Pergentino Maggini 75° di Professione religiosa 22 fr.Fabrizio Pallotti, 07 fr.Dionisio Biagiotti fr.Fabrizio Civili 70° di Professione religiosa 25 fr.Lodovico Fornesi 05 fr.Teobaldo Ricci A n n i v e r sa r i 08 fr.Arnaldo Ferrantini, fr.Leopoldo Costi, 60° di Professione religiosa fr.Pietro Landi 12 fr.Samuele Duranti 15 fr.Angelico Dell’Amico 65° di Sacerdozio 85 anni 07fr.Daniele Cerofolini 25 fr.Giacomo Carlini 50° di Professione religiosa 80 anni 17 fr.Gianfrancesco Dini, 29 fr.Terenzio Todaro fr.Fabrizio Civili 3 Agenda di Giugno 02 a Siena per Assemblea dei Ministri Provinciali di Toscana e Ministri e Assistenti dell’OFS 03 Firenze: Definizione e incontro con il Visitatore economico generale per la nostra Provincia 04 a Cast. Fiorentino-Pieve di Chio per Servizio e Battesimo 07 a Pontedera-Peccioli per visita fraterna 12 a Poppi celebra la S.Messa per il termine delle celebrazioni del centenario dell’OFS del Casentino a Cortona per le Celebrazioni dell’VIII centenario della venuta di S.Francesco in quella città 13 Firenze: incontro con i Provinciali per le celebrazioni del 25° ‘Spirito di Assisi’ - A B.S.Lorenzo per visita fraterna 19 a Massa celebra la S.Messa per la festa di S.Antonio 20 a Vittoria Apuana per visita fraterna 27-30 Rocca di Papa: Ass. elettiva dei Segretariati nazionali 30 Frascati: incontro dei Provinciali del centro-Italia. Calendario DI Luglio 01 a Frascati per l’incontro Definitori del Centro-Italia 10-19 Falzes: periodo in montagna con gli Studenti 21 Firenze: Incontro di Definizione 24 Borgo S.Lorenzo: conferimento degli Ordini minori a fr.Antonio Picciallo e a fr.Massimiliano Tamburini. Calendario DI Agosto 1-15 Montepulciano: servizio in sostituzione del P.Guardiano 20 Cast. Fiorentino: giornata per le nostre Missioni. L’arte nei conventi dei cappuccini toscani L A cura di Fr.Giacomo Carlini a prossima festa di S. Lorenzo da Brindisi (15591619) ci invita, in qualche modo, a soffermarci sul ritratto, che si trova ed è custodito, oggi, nella sala della “Definizione”, nel convento di Montughi. Non sappiamo quanti dei nostri frati, oggi, conoscano il quadro, che pure ha una sua storia, anche se molto domestica. Diciamo subito che esso, artisticamente, è uno dei più belli e ricercati dagli intenditori; qualche anno fa ce ne fu richiesta una riproduzione da una università del Canada per inserirla in una pubblicazione teologica. S.Lorenzo da Brindisi Olio su tavola (cm56x42) P. Labruzzi (1732-1805) Non possiamo dire che il ritratto sia antico, poiché il pittore lo dipinse in occasione della beatificazione del grande cappuccino (23 Maggio1783). Il pittore, Pietro Labruzzi (1732-1805), ne fece dono al Postulatore Generale dei Cappuccini, P.Bernardino Zarini da Prato (1721-1785), che, a sua volta, donò al coro del convento di Montughi. Rimase nell’antico coro fino alla metà del secolo XX, quando fu costruito il nuovo. Il ritratto visse, allora, un periodo di grande incertezza, perché non ebbe stabile dimora, anzi rischiò proprio “grosso”. Poi i frati si ricordarono che S. Lorenzo era stato Vicario Provinciale nella Provincia Toscana (1589-1592) e riconobbero il suo diritto a sedersi con provinciali “pro tempore”. Sotto l’aspetto artistico, è ormai stimato il migliore tra i tanti ritratti del celebre santo. Non si può escludere, tuttavia, che il nostro pittore si sia ispirato ai ritratti precedenti, come si può facilmente avvertire da alcuni inconfondibili tratti. I critici sottolineano nel nostro ritratto morbidezza e pastosità della pennellata e grande sapienza nel lumeggiare le superfici, come si può facilmente rilevare nella parte destra della testa del santo, dove batte la luce, che continua, tenue, su le ciocche della barba, tratti peculiari dell’arte del pittore. Il santo è ritratto di tre quarti, completamente privo di capelli, con il volto segnato da profonde rughe, che ne rivelano l’età avanzata. Particolare importanza è conferita al suo volto, che campeggia in un fondo bruno-dorato. Oltre questi, non si intravedono che il cappuccio, che poggia sulle spalle e la massa scura del saio, su cui scende la lunga barba. ▪ Una bella giornata di Fraternità... L a Fraternità dell’Infermeria, in francescana gita nel Mugello, ove si è recata Giovedì 16 Giugno (nella foto). Dopo la sosta al Convento di Bosco ai Frati e a quello di S.Carlo, per un gustoso e saporito pranzo offerto dai confratelli, la gita, si è conclusa a Montesenario, con la celebrazone vespertina della Santa Messa. ▪ Per contattare la Redazione Fra Noi Telefono: 0 5 5 - 4 6 . 2 4 7 7 4 E-mail: [email protected] A t t e n d i a m o n ot i z i e da l l e f r at e r n i t à 4