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Enterprise 2.0: la rivoluzione che viene dal Web

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Enterprise 2.0: la rivoluzione che viene dal Web
Enterprise 2.0:
la rivoluzione che viene dal Web
Executive Summary del
Rapporto 2008
Osservatorio Enterprise 2.0
Marzo 2008
Enterprise 2.0:
la rivoluzione che viene dal Web
Rapporto 2008 Osservatorio
Enterprise 2.0
Partner
Sponsor
Marzo 2008
www.osservatori.net
Indice
pagina
Introduzione di Umberto Bertelè e Andrea Rangone
7
Executive Summary di Mariano Corso e Stefano Mainetti
‰‰ Modelli e percorsi verso l’Enterprise 2.0
‰‰ Tecnologie e architetture per l’Enterprise 2.0
‰‰ Verso una governance 2.0 dell’ICT
9
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11
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1. Enterprise 2.0: la rivoluzione che viene dal web
‰‰ Dal Web 2.0 all’Enterprise 2.0: alla ricerca di un cambiamento che viene dall’interno
‰‰ L’Enterprise 2.0 come risposta ai bisogni emergenti delle persone
‰‰ Dalle parole ai fatti: la diffusione delle tecnologie Enterprise 2.0 in Italia
‰‰ La visione delle imprese italiane sulle prospettive dell’Enterprise 2.0
15
15
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19
21
2. Modelli e percorsi verso l’Enterprise 2.0
29
‰‰ Il passaggio da Virtual Workspace a Enterprise 2.0 tra continuità e discontinuità
29
‰‰ Il supporto attuale dell’Enterprise 2.0 ai bisogni emergenti
30
‰‰ Social Enterprise: nuovi schemi di collaborazione, condivisione della conoscenza
32
e gestione delle relazioni
32
‰‰ Open Enterprise: allargamento e apertura dei confini organizzativi
42
‰‰ Adaptive Enterprise: flessibilità e riconfigurabilità nella gestione dei processi aziendali
46
3. Tecnologie e architetture per l’Enterprise 2.0
‰‰ Le tecnologie dell’Enterprise 2.0
‰‰ L’utilizzo delle tecnologie Enterprise 2.0 nelle aziende e la visione dei CIO
‰‰ Le modalità di implementazione
‰‰ Il modello E20
‰‰ Lo scenario dell’offerta
51
51
55
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62
65
4. Quale governance per l’Enterprise 2.0?
‰‰ La governance dell’Enterprise 2.0 e l’evoluzione del ruolo del CIO
‰‰ Imprese e CIO di fronte al cambiamento: alla ricerca della quarta via
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73
79
Nota metodologica
81
Il Gruppo di Lavoro
85
La School of Management
‰‰ La School of Management del Politecnico di Milano
‰‰ Gli Osservatori ICT & Management
‰‰ Il MIP
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I sostenitori della Ricerca
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www.osservatori.net
ENTERPRISE 2.0: LA RIVOLUZIONE CHE VIENE DAL WEB
1
Indice Figure
pagina
Figura 1
Figura 2
Figura 3
Figura 4
I bisogni emergenti e l’Enterprise 2.0
I percorsi evolutivi verso l’Enterprise 2.0
Un modello architetturale per l’Enterprise 2.0
La governance 2.0 come network
9
11
12
13
Figura 1.1
Figura 1.2
16
17
Figura 1.3
Figura 1.4
Figura 1.5
Figura 1.6
Figura 1.7
Figura 1.8
Figura 1.9
Figura 1.10
I bisogni emergenti e l’Enterprise 2.0
Bisogni emergenti destinati a trainare la diffusione di soluzioni
Enterprise 2.0
Le dimensioni del Virtual Workspace
Conoscenza, interesse e utilizzo degli strumenti Enterprise 2.0 in Italia
Presenza attuale e introduzione nel prossimo anno degli strumenti 2.0
Presenza attuale e livello di utilizzo degli strumenti 2.0
La visione del CIO sull’Enterprise 2.0
Il ruolo del vertice aziendale nell’adozione dell’Enterprise 2.0
Le unità organizzatve che richiedono strumenti 2.0
Barriere percepite nella diffusione di strumenti Enterprise 2.0
Figura 2.1
Figura 2.2
Figura 2.3
Figura 2.4
Figura 2.5
Figura 2.6
Figura 2.7
Figura 2.8
Figura 2.9
Figura 2.10
Figura 2.11
Obiettivi delle Intranet di nuova generazione e dei Virtual Workspace
Il livello di supporto alle dimensioni dell’Enterprise 2.0
I percorsi evolutivi verso l’Enterprise 2.0
Il profilo medio delle Social Enterprise
Le caratteristiche degli ambienti di Social Enterprise
L’impatto delle Social Enterprise su processi, relazioni e conoscenza
Il profilo medio delle Open Enterprise
I lavoratori mobili
Il supporto alla mobilità nelle organizzazioni del campione
Il profilo medio delle Adaptive Enterprise
Flessibilità infrastrutturale e cambiamento organizzativo
30
31
31
32
35
36
43
44
44
47
47
Figura 3.1
Figura 3.2
Figura 3.3
Figura 3.4
Figura 3.5
Figura 3.6
Figura 3.7
Figura 3.8
Figura 3.9
Figura 3.10
Figura 3.11
Il modello FI
Presenza di SOA e BPM nel campione
Il ruolo delle SOA nel Sistema Informativo
Benefici attesi delle SOA nel campione
Benefici attesi del BPM nel campione
Utilizzo di Software as a Service
Rilevanza di Social Computing e approcci architetturali per i CIO
Ambiti di utilizzo della virtualizzazione, attuali e futuri, nel campione
Il modello E20
I requisiti tecnologici delle soluzioni E2.0
Le dinamiche di convergenza dei vendor sul modello E20
52
56
57
57
57
58
58
63
64
65
66
Figura 4.1
Figura 4.2
Figura 4.3
Figura 4.4
Figura 4.5
Figura 4.6
La clessidra della governance
La Governance 2.0 come network
L’impatto dell’Enterprise 2.0 sul ruolo della funzione IT
Il ruolo della funzione IT nella governance dell’Enterprise 2.0
L’impatto dell’Enterprise 2.0 sulle competenze dell’ICT
Quattro possibili “vie” verso l’Enterprise 2.0
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76
76
76
77
80
Figura A
Home page di Enterprise20.it
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3
Indice Box
pagina
Box 1.1
Box 1.2
Box 1.3
Box 1.4
Box 1.5
Box 1.6
Le Intranet e il Virtual Workspace
Banca Intesa Sanpaolo
Dada
Regione Veneto
Seat Pagine Gialle
Thetis
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25
25
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27
Box 2.1
Box 2.2
Box 2.3
Box 2.4
Box 2.5
Box 2.6
Box 2.7
Box 2.8
Box 2.9
Box 2.10
Box 2.11
Box 2.12
Box 2.13
Box 2.14
L’evoluzione dei modelli di Virtual Workspace
Gli strumenti delle Social Enterprise
Bticino
Chiesi Farmaceutici
Comune di Bologna
Comune di Verona
Fiat
Piaggio
XTown (Telecom Italia)
Bayer
CNA Parma
Inter-service.net
Edipower
Sirti
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39
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Box 3.1
Box 3.2
Box 3.3
Box 3.4
Box 3.5
Box 3.6
Box 3.7
Box 3.8
Box 3.9
Box 3.10
Box 3.11
Box 3.12
Box 3.13
Modello Fair Integration
Eni
Regione Veneto
Venis (Comune di Venezia)
Virtualizzazione
Google
IBM
Microsoft
SAP
TEXA
Azienda manifatturiera
Provincia di Genova
Fiat Group Automobiles Financial Services (FGAFS)
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58
59
60
63
66
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69
69
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Box 4.1
La clessidra dell’Intranet governance
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ENTERPRISE 2.0: LA RIVOLUZIONE CHE VIENE DAL WEB
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Introduzione
L’Osservatorio Enterprise 2.0 nasce nel 2007 per iniziativa della School of Management
del Politecnico di Milano, sulla base dell’eredità dell’Osservatorio Intranet e Nuovi Sistemi Informativi fondato nel 2002, dal quale eredita l’attenzione per gli impatti che i nuovi
Sistemi Informativi hanno non soltanto sui processi, ma anche sulle persone all’interno
dell’organizzazione e sulle loro relazioni.
L’obiettivo di questo Osservatorio, in linea con la missione di tutti gli Osservatori ICT &
Management, è duplice:
‰‰ analizzare lo stato e i trend nell’applicazione delle nuove tecnologie Enterprise 2.0, per
comprenderne novità, prospettive e potenziali impatti su strategie, modelli organizzativi e sistemi di governance;
‰‰ identificare possibili approcci, percorsi e relative best practice, per supportare le organizzazioni nella scelta e implementazioni di strategie evolutive.
Per rispondere a questi obiettivi la Ricerca ha previsto lo sviluppo di 70 studi di caso di
imprese e Pubbliche Amministrazioni tra le più significative del nostro Paese, nonché
l’analisi delle strategie tecnologiche dei principali vendor di tecnologia. Infine è stata realizzata una Survey che ha coinvolto 65 Chief Information Officer (CIO) e ha permesso
di comprendere la visione che i responsabili della direzione Sistemi Informativi hanno
di questo fenomeno e dei suoi possibili impatti sul ruolo del CIO e, più in generale,
sulla Governance dell’ICT all’interno dell’organizzazione. Infine, in linea con la logica
dell’Enterprise 2.0, i principali risultati della Ricerca sono stati discussi nella community
online dell’Osservatorio. Quest’ultima, nata come spazio riservato ai partner e alle imprese coinvolte per condividere i risultati, si è progressivamente arricchita di stimoli e
contenuti contribuendo a orientare e validare la Ricerca.
Umberto Bertelè
Andrea Rangone
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ENTERPRISE 2.0: LA RIVOLUZIONE CHE VIENE DAL WEB
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Executive Summary
Da quando nel 2004 Tim O’Reilly ha introdotto il concetto di Web 2.0 come evoluzione radicale di Internet e del World
Wide Web, si è assistito ad un susseguirsi
di articoli, convegni, seminari, tutti tesi a
spiegare come si sia di fronte a qualcosa
di nuovo e radicalmente diverso dal “vecchio” e sorpassato Web 1.0, una rivoluzione destinata a sconvolgere il rapporto tra
gli utenti e la rete. Ma se il Web 2.0 rappresenta un’evoluzione del Web e dei suoi
modelli di business, ancor più l’Enterprise
2.0 può essere considerato come un fenomeno di “rottura” dei modelli organizzativi tradizionali con l’apertura dei confini
in termini di contributo di attori “esterni”
(clienti, fornitori, partner), il ripensamento
dei tradizionali schemi di collaborazione e
relazione funzionali e gerarchici, la messa
in discussione di stereotipi rigidi relativi
allo spazio e all’orario di lavoro.
Qualsiasi tentativo di interpretare e spiegare il perché di questa “rottura” deve partire
dall’analisi della persona e dei suoi bisogni
“emergenti” che possono trovare una risposta nelle nuove tecnologie Enterprise 2.0,
schematicamente rappresentati in Figura 1.
Oltre a rispondere a questi nuovi bisogni
delle persone, l’Enterprise 2.0 rappresenta
una formidabile occasione per le imprese
e le Pubbliche Amministrazioni per creare
organizzazioni più flessibili e dinamiche,
in grado di scoprire e valorizzare risorse
e riconfigurare i processi per seguire cambiamenti strategici e organizzativi sempre
più veloci.
Dalle analisi del campione di aziende
dell’Osservatorio, composto da 70 imprese e Pubbliche Amministrazioni, emerge
come, dopo un primo periodo di diffidenza, anche in Italia una percentuale rilevante e crescente di imprese, di grandi e
piccole dimensioni, mostri un notevole interesse nei confronti dell’applicazione degli strumenti Enterprise 2.0 (34%) e si stia
muovendo concretamente nella direzione
di una loro implementazione all’interno
dell’organizzazione (14%).
Per rilevare la percezione delle imprese italiane sull’Enterprise 2.0, sono stati inoltre
intervistati 65 Chief Information Officer
(CIO) di alcune tra le principali organizzazioni operanti nel nostro Paese. Il 58%
dei CIO ritiene che si tratti di un trend
Figura 1
Appartenenza
aperta
I bisogni emergenti e
l’Enterprise 2.0
Global
mobility
Social
network
Riconfigurabilità
adattativa
Conoscenza
in rete
Collaborazione
emergente
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ENTERPRISE 2.0: LA RIVOLUZIONE CHE VIENE DAL WEB
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Executive Summary
rilevante che le imprese devono comprendere per far evolvere il proprio modello di
impresa. Una percentuale non trascurabile (11%) assume una posizione ancora più
“radicale”, affermando che siamo di fronte alla nuova rivoluzione che cambierà il
modo di “fare organizzazione”. Il resto dei
partecipanti assume una posizione attendista (18%) o mostra un certo scetticismo
nei confronti di un trend che riconduce a
logiche e tecnologie che appaiono ancora
distanti dall’ambito aziendale (11%).
Meno incoraggiante il dato che emerge
circa il livello di coinvolgimento del vertice aziendale: nella maggior parte dei casi
questo viene definito disinteressato (22%)
o per lo meno poco informato o consapevole degli impatti sul business (52%) delle
soluzioni Enterprise 2.0. Nei restanti casi
il vertice ha effettivamente una buona conoscenza delle tematiche (12%), ma solo il
14% è sufficientemente coinvolto da spingere in prima persona l’introduzione di
nuove iniziative.
Sempre secondo i CIO, sono proprio la
scarsa comprensione delle potenzialità
(51%), la difficoltà a identificare e valutare i benefici economici (48%) e la necessità di cambiamenti organizzativi (37%)
a rappresentare ad oggi le principali barriere allo sviluppo di iniziative Enterprise
2.0. Da notare, però, che tali barriere non
sono tanto legate all’introduzione degli
strumenti, che può essere fatta anche con
impatti molto bassi sull’organizzazione,
quanto alla transizione verso la prospettiva dell’Enterprise 2.0 che rappresenta un
fenomeno ben più profondo che coinvolge
l’intera organizzazione e il suo Sistema Informativo.
Modelli e percorsi verso
l’Enterprise 2.0
I bisogni emergenti a cui i modelli Enterprise 2.0 cercano di dare una risposta possono essere raggruppati in sei dimensioni
fondamentali. Per ciascuna dimensione
è possibile individuare una serie di strumenti e funzionalità fornite attraverso il
Sistema Informativo aziendale e il relativo
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livello di diffusione nelle aziende del campione:
‰‰ appartenenza aperta (13%): apertura dei
confini dell’organizzazione per consentire un più efficace coinvolgimento di
attori esterni come fornitori, consulenti,
partner e clienti;
‰‰ social network (21%): supporto alla creazioni di relazioni attraverso strumenti
che permettono di rintracciare le persone con informazioni basilari o associando profili evoluti;
‰‰ conoscenza in rete (30%): gestione della
conoscenza esplicita e tacita;
‰‰ collaborazione emergente (30%): creazione di possibilità di collaborazione tra
gli individui anche al di fuori dagli schemi organizzativi formali attraverso strumenti di natura sincrona e asincrona;
‰‰ riconfigurabilità adattativa (20%): supporto alla flessibilità e riconfigurabilità
dei processi coerente con i cambiamenti
della strategia organizzativa;
‰‰ global mobility (25%): accesso adattativo
a strumenti ed informazioni del Virtual
Workspace anche in condizioni di mobilità.
L’analisi del posizionamento delle aziende
del campione sulle sei dimensioni ha permesso di individuare tre diversi modelli o
percorsi verso l’Enterprise 2.0 (Figura 2).
Il profilo che abbiamo definito Social Enterprise appare il più seguito (24% dei casi)
e porta alla creazione di nuovi schemi di
collaborazione, condivisione della conoscenza e gestione delle relazioni. Questo
percorso rappresenta una grande opportunità e, al tempo stesso, una sfida fondamentale per le organizzazioni: grazie ai
nuovi strumenti è oggi possibile connettere persone e condividere grandi quantità
di informazioni, con tempi e costi sempre
più contenuti, superando i limiti geografico-temporali e le barriere organizzative
alla comunicazione ed al trasferimento
della conoscenza, creando nuovi spazi di
efficacia e flessibilità strategica ed organizzativa.
Nei casi di Open Enterprise (14% del campione) i Sistemi Informativi sono pensati
per essere aperti a contributi che arrivano
Executive Summary
Figura 2
Appartenenza
aperta
I percorsi evolutivi
verso l’Enterprise 2.0
Open
Enterprise
Global
Mobility
Social
network
14%
Social
Enterprise
Adaptive
Enterprise
24%
14%
Riconfigurabilità
adattativa
Conoscenza
in rete
Collaborazione
emergente
da persone e fonti diverse e offrono servizi ed informazioni in modo selettivo ad
attori e organizzazioni esterne, creando
modalità nuove di interazione con clienti,
fornitori, partner e consulenti che si traducono spesso in vere e proprie innovazioni
del processo, del prodotto e del servizio.
Questi modelli forniscono spesso anche
un’efficace risposta al fenomeno della mobilità e della dispersione sul territorio delle
persone e delle attività: riconnettendo le
persone stesse ai propri network vengono
allo stesso tempo garantite flessibilità, velocità e robustezza dei processi operativi e
decisionali.
Infine nei casi di Adaptive Enterprise (14%
del campione), si crea un ambiente capace
di supportare i processi aziendali rispondendo con maggior facilità alle mutevoli
esigenze dell’azienda e dell’utente. Realizzare un’Adaptive Enterprise significa creare
uno spazio capace di supportare i processi
aziendali in modo sempre più flessibile,
orchestrandone i flussi informativi con
un’infrastruttura di integrazione agile e,
successivamente, farli evolvere per mantenere un allineamento costante nel tempo con le mutevoli esigenze delle imprese,
ma anche di specifici individui, attraverso
strumenti avanzati di gestione dei processi
e di integrazione di contenuti provenienti
da fonti diverse.
Tutti i percorsi analizzati offrono grandi
opportunità di innovazione a cui corri-
spondono, tuttavia, crescenti bisogni di
cambiamento organizzativo che frenano
oggi molte organizzazioni nell’intraprendere un cammino verso l’Enterprise 2.0.
All’interno del campione, infatti, il 48% di
casi è ancora in una fase embrionale con
un supporto limitato su tutte le dimensioni citate.
Tecnologie e architetture per
l’Enterprise 2.0
Le tecnologie dell’Enterprise 2.0 possono
essere suddivise in due macrocategorie:
quelle più recenti derivanti dal fenomeno
del Web 2.0 e quelle più tradizionali, ma
anch’esse in continua evoluzione, dei Sistemi Informativi aziendali.
Il fenomeno del Web 2.0 ha permesso la diffusione di strumenti di social computing
come blog, wiki, social network, folksonomia ed RSS, ma anche funzionalità come il
videosharing, il podcasting, il pagerank e
l’instant messaging. Parallelamente l’evoluzione tecnologie dei Sistemi Informativi
aziendali permette oggi di agire in un’ottica di servizi applicativi componibili tra
loro e di maggiore flessibilità, valorizzando
approcci di Service Oriented Architecture
(SOA) e di Business Process Management
(BPM), per l’allineamento degli applicativi aziendali con i processi di business. In
questo contesto di maggiore flessibilità,
si collocano anche alcune tecnologie che
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ENTERPRISE 2.0: LA RIVOLUZIONE CHE VIENE DAL WEB
11
Executive Summary
stanno a cavallo fra le due macrocategorie,
quali i mashup per la realizzazione di applicazioni web composite e la modalità di
erogazione dei servizi applicativi denominata Software-as-a-Service.
Dall’analisi empirica emerge come le tecnologie per il social computing si stiano
rapidamente diffondendo (nel 2008 più
del 50% delle aziende analizzate avrà in
esercizio applicazioni collaborative) con un
approccio però prevalentemente orientato
alla sperimentazione mediante sviluppi ad
hoc o il ricorso di tool specialistici (Best of
Breed). Diverso è invece il discorso riguardante le tecnologie dei Sistemi Informativi
aziendali. La pervasività dell’interfaccia
web, il ricorso a SOA (riscontrato in quasi
CIO, emerge come in realtà l’obiettivo di
medio termine sia proprio quello di arrivare a un unico approccio coerente (segnalato dal 58% dei CIO, mentre solo il 5%
dichiara di voler procedere con approcci
ancora indipendenti).
In altre parole, la realizzazione
dell’Enterprise 2.0 richiede la progettazione di un’architettura complessiva basata
su un insieme di componenti applicative
derivate dai Sistemi Informativi aziendali, opportunamente connesse in funzione
dei processi di business e integrate con le
applicazioni di tipo collaborativo orientate
a supportare le attività svolte dalle persone
(vedi Figura 3).
Figura 3
Un modello
architetturale per
l’Enterprise 2.0
WEB 2.0
User in the Net
(Internet, Intranet, Extranet, …)
Business Process
Choreography
Orchestration
SOA
Mashup
Assembly
Mashup
Service Layer
Mashup
Processing
Component Layer
Mashup
Component
Bottom Layer
Information
Access
Legacy 2
Infrastructure Layer
Internet
Legacy
y1
SCM
Software as a Service
Enterprise Service Bus
QoS, Security, Monitoring, ID Management
Rich User Experience
CRM
ERP
Funzioni e Dati Esterni
Virtualization
Azienda Esterno
il 70% delle aziende analizzate), anche in
associazione con BPM (nel 14% dei casi del
campione), sono il risultato di un percorso già avviato negli anni precedenti, volto
prevalentemente alla razionalizzazione del
Sistema Informativo e al riuso di componenti applicative chiave. In quest’ambito,
in termini di soluzioni tecnologiche, assumono un ruolo rilevante gli ambienti di
integrazione e le suite applicative.
Sembrerebbe quindi, in prima istanza, che
le tecnologie del Web 2.0 e le tecnologie
più proprie del mondo Enterprise seguano due percorsi indipendenti con finalità
disgiunte. Approfondendo la visione dei
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ENTERPRISE 2.0: LA RIVOLUZIONE CHE VIENE DAL WEB
Se la convergenza verso un’unica architettura è ancora un obiettivo a tendere nelle
aziende clienti, per il mercato dell’offerta
questo è considerato un fattore distintivo
della propria proposta attuale. Per questo
motivo, tutti i principali player di mercato stanno oggi proponendo un insieme di
soluzioni in grado di realizzare l’architettura dell’Enterprise 2.0 o di fornirne delle
componenti dotate di connettori standard
in grado di supportarne la realizzazione.
Fra gli elementi più innovativi, almeno per
i player leader, si sta sviluppando anche la
modalità di offerta Software-as-a-Service,
che appare destinata ad assumere una rilevanza crescente nei prossimi anni.
Executive Summary
Verso una governance 2.0
dell’ICT
L’Enterprise 2.0 è un fenomeno nuovo e
per certi versi contraddittorio: una “rivoluzione emergente” che, per essere tradotta in valore per l’impresa, va gestita
organicamente attraverso più variabili:
la tecnologia, seppur rilevante, è soltanto
una di queste.
La governance di un fenomeno di tale
portata non potrà che essere anch’essa
2.0: emergente, aperta e collaborativa. I
tradizionali sistemi di governance sono
qui messi in crisi: tutti i ruoli tendono a
spostarsi, per lo meno in parte, nelle mani
dell’utente finale, che potrà decidere cosa
fare, realizzarlo e poi gestirlo in autonomia. Senza una governance adeguata il
rischio è quello del proliferare di sistemi
disomogenei e non integrabili fra loro con
conseguenze devastanti sulla sicurezza e la
robustezza.
Il CIO si troverà dunque di fronte a un
dilemma, da un lato l’opportunità di animare e stimolare l’iniziativa delle line
attraverso l’introduzione di strumenti
innovativi, dall’altra l’esigenza di porre le
basi a livello di infrastrutture, di standard
e di regole per non perdere controllo e
ruolo a fronte di un Sistema Informativo
sempre più governato dall’utente (vedi Figura 4).
un livello di consapevolezza del cambiamento molto alto e l’esistenza di diverse
vie all’Enterprise 2.0 che i CIO stanno intraprendendo:
‰‰ la prima via è quella che possiamo chiamare del CIO prudente (54% dei casi).
È un percorso graduale fatto di piccoli
passi in cui strumenti e tecnologie vengono introdotti quando richiesti dagli
utenti e se il budget e l’attenzione da parte dell’organizzazione lo consentono;
‰‰ la seconda via è quella del CIO urbanista (12% dei casi) che cerca di porre le
basi a livello infrastrutturale e di governance, definendo un insieme di regole
e di standard che possano fungere da
“piano regolatore” per lo sviluppo delle
iniziative successive;
‰‰ la terza via possibile è quella del CIO
animatore (16% dei casi) che si concentra sulla relazione con il business e
la proposizione attiva di opportunità di
innovazione, tra le quali particolare attenzione può rivestire l’applicazione di
strumenti Enterprise 2.0.
Tutte queste strade mostrano in realtà limiti e potenziali rischi. L’esempio del comportamento dei CIO più coraggiosi mostra
l’esistenza dalla quarta via, un percorso
che non accetta compromessi, e segue il
più velocemente e coerentemente possibile entrambe le direzioni (18% dei casi).
Per riuscirci, però, il CIO deve divenire
Figura 4
CIO
Attori interni
Network di
Governance
di sviluppo
La governance 2.0
come network
Fornitori di
Tecnologie,
servizi e
Contenuti
Network di
Governance
di gestione
Ma come, in concreto, i CIO si stanno
“preparando” alla sfida dell’Enterprise
2.0? La survey svolta mostra innanzitutto
un po’ come un Giano Bifronte, capace di
gestire nella sua funzione, e nel suo stesso ruolo, un difficile dualismo: da un lato
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ENTERPRISE 2.0: LA RIVOLUZIONE CHE VIENE DAL WEB
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Executive Summary
l’animatore, capace di promuovere e stimolare l’iniziativa degli utenti, dall’altro
l’urbanista, progettista e garante di policy
e standard. Un CIO equilibrista, speri-
Mariano Corso
14
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ENTERPRISE 2.0: LA RIVOLUZIONE CHE VIENE DAL WEB
mentatore responsabile capace di correre
sul filo dell’innovazione, dominando l’arte
di conciliare gli opposti.
Stefano Mainetti
Nota metodologica
La Ricerca, condotta tra il 2007 ed il 2008, si è basata sull’analisi di 70 medie e grandi
organizzazioni operanti in Italia con l’obiettivo di:
‰‰ comprendere lo stato e i trend nell’applicazione delle nuove tecnologie Enterprise 2.0
nelle imprese e pubbliche amministrazioni in Italia e identificare gli effetti sui processi, le relazioni, i modelli organizzativi e di impresa;
‰‰ identificare e analizzare l’adozione di nuovi approcci infrastrutturali e applicativi
come SOA, BPM, RIA e di nuovi modelli di offerta come il Software as a Service;
‰‰ individuare e interpretare casi interessanti di applicazioni in modo da permettere un
confronto significativo con le Best Practice a livello italiano e internazionale.
Le iniziative Enterprise 2.0 delle organizzazioni selezionate sono state studiate approfonditamente attraverso un questionario, affiancato ad una o più interviste al management
responsabile, da tre differenti prospettive:
‰‰ strategica (obiettivi e processi supportati, modelli di business e funzionalità offerte,
rilevanza e priorità rispetto ad altri progetti ICT, investimenti sostenuti, criticità riscontrate e sviluppi futuri, ecc.);
‰‰ tecnologica (piattaforme tecnologiche utilizzate e modalità di implementazione, integrazione con i Sistemi Informativi aziendali, approcci tecnologici e dinamiche di
sviluppo, ruolo dei fornitori, ecc.);
‰‰ organizzativa (approcci di sviluppo, introduzione ed implementazione del progetto,
soluzioni di governance, barriere al cambiamento, impatti organizzativi, benefici rilevati, ecc.).
Per comprendere la visione che i responsabili della funzione Sistemi Informativi hanno
dell’Enterprise 2.0 sono state condotte, inoltre, sia una survey che ha interessato 65 CIO
che una serie di interviste dirette.
Infine, sono stati intervistati i principali player del mercato per comprendere trend e
scenari nell’offerta di tecnologie.
I risultati preliminari sono stati discussi e validati con una community di manager ed
esperti utilizzando un apposito ambiente on line.
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ENTERPRISE 2.0: LA RIVOLUZIONE CHE VIENE DAL WEB
81
Nota metodologica
1
Nella lista mancano i
casi che non hanno dato
l’autorizzazione alla
pubblicazione.
Alcune delle imprese che hanno partecipato alla ricerca dell’Osservatorio1
‰‰
‰‰
‰‰
‰‰
‰‰
‰‰
‰‰
‰‰
‰‰
‰‰
‰‰
‰‰
‰‰
‰‰
‰‰
‰‰
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Agenzia delle Entrate
Almaviva
Amadori
Assiteca
AUSL di Bologna
Axa Assicurazioni
Azienda Ospedaliera Niguarda
Azienda Ospedaliero-Universitaria
Pediatrica Anna Meyer
Bayer
Bticino
Buongiorno
Camozzi Bonissoni Varrenti &
Associati
CartaSi
CCPL
Chiesi Farmaceutici
Citroen Italia
CNA Parma
Comune di Bologna
Comune di Genova
Comune di Modena
Comune di Venezia
Comune di Verona
Consip
Cremonini
CSI Piemonte
Dada
De Agostini Editore
DHL Express
Edipower
Eli Lilly Italia
Eni
ESTAV Nord Ovest Toscana
Europ Assistance
Fastweb
Fiat
Generali
Gewiss
Gruppo PRO
IBM
IGPDecaux
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IGuzzini Illuminazione
IKS
Inter-service.net
Intesa Sanpaolo
INVA
Istituto Europeo di Oncologia
Italcementi
Italease Gestione Beni
Mediafile
Mediamarket
Microsoft
Nokia
Ospedale Pediatrico Bambino Gesù
Osram
Piaggio
Provincia di Genova
Provincia di Milano
Provincia di Perugia
Provincia di Ravenna
Regione Toscana
Regione Veneto
SACMI
Safilo
Saipem
Sanpellegrino
SBS Leasing
Seat PagineGialle
SIA-SSB
Sirti
SKY Italia
Sogei
Sony Italia
T-Systems Italia
Techint
Telecom
TEXA
Thetis
Unicredit
Università di Bologna
Value Team
Zucchetti
Nota metodologica
La Community dell’Osservatorio: Enterprise20.it
La ricerca dell’Osservatorio Enterprise 2.0 si è avvalsa, oltre che dell’analisi dei casi, delle
interviste ai Vendor e della survey sui CIO, anche dei contributi della community on line
Enterprise 20.it.
Nata come community riservata ai partner e alle imprese intervistate per discutere e condividere i risultati della ricerca, Enterprise 20.it si è progressivamente arricchita di stimoli e
contenuti che hanno contribuito a guidare e validare la ricerca.
A seguito della richiesta di molti tra i partecipanti, le sezioni blog e segnalazioni della community sono state aperte e rese consultabili da tutti. La contribuzione e l’accesso alle restanti
sezioni resta invece riservata ai “protagonisti” della community ristretta, oltre 160 esperti che
interagiscono per condividere fonti e casi significativi, confrontarsi e scoprire insieme dove
sta andando il mondo dell’organizzazione aziendale e della tecnologia che la supporta.
Figura A
Home page di
Enterprise20.it
www.enterprise20.it
Enterprise20.it ha la grande ambizione di diventare il punto di riferimento italiano per
tutti coloro che vogliono orientarsi in questo nuovo fenomeno e valorizzarne al meglio le
opportunità per la propria azienda. La pubblicazione di questo rapporto di ricerca vuol
quindi rappresentare un primo risultato, ma soprattutto un momento di partenza della
community verso un percorso che tutti siamo inviatati a costruire.
Vi aspettiamo su Enterprise20.it.
La redazione
www.osservatori.net
ENTERPRISE 2.0: LA RIVOLUZIONE CHE VIENE DAL WEB
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Il Gruppo di Lavoro
Umberto Bertelè
Mariano Corso
Stefano Mainetti
Andrea Rangone
Andrea Giacobbe
Isabella Gandini
Paolo Locatelli
Andrea Pesoli
Marco Mazzucco
Claudia Pingue
Emanuele Madini
Luigi Terzi
Alessandro Piva
Alexio Cassani
Ilaria Baietti
Claudia Cordisco
Riccardo Gerosa
Chiara Isaia
Vito Martino
Gabriele Muzzi
Alessandro Oggioni
Giuseppe Toia
Valentino Volonghi
Per qualsiasi commento e richiesta di informazioni:
[email protected]
www.osservatori.net
ENTERPRISE 2.0: LA RIVOLUZIONE CHE VIENE DAL WEB
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La School of Management
La School of Management del Politecnico di Milano
La School of Management del Politecnico di Milano è stata costituita nel 2003.
Essa accoglie le molteplici attività di ricerca, formazione e alta consulenza, nel campo
del management, dell’economia e dell’industrial engineering, che il Politecnico porta
avanti attraverso le sue diverse strutture interne e consortili.
Fanno parte della Scuola: il Dipartimento di Ingegneria Gestionale, le Lauree e il PhD
Program di Ingegneria Gestionale e il MIP, la business school del Politecnico di Milano, focalizzata in particolare sulla formazione executive e sui programmi Master.
Essa si avvale attualmente – per le sue molteplici attività di formazione, ricerca e consulenza – di oltre 240 docenti (di ruolo o a contratto, italiani o di provenienza estera) e
di circa 80 dottorandi e collaboratori alla ricerca.
La School of Management ha ricevuto quest’anno l’accreditamento EQUIS, creato nel
1997 come primo standard globale per l’auditing e l’accreditamento di istituti al di
fuori dei confini nazionali, tenendo conto e valorizzando le differenze culturali e normative dei vari Paesi.
Le attività della School of Management legate ad ICT e Strategia si articolano in:
‰‰ Osservatori ICT & Management, che fanno capo per le attività di ricerca al Dipartimento di Ingegneria Gestionale;
‰‰ Formazione executive e programmi Master, erogati dal MIP;
‰‰ Progetti di ricerca europei.
Gli Osservatori ICT & Management
Gli Osservatori ICT & Management della School of Management del Politecnico di
Milano (www.osservatori.net), che si avvalgono della collaborazione del Dipartimento
di Elettronica e Informazione, vogliono offrire una fotografia accurata e continuamente
aggiornata sugli impatti che le tecnologie dell’informazione e della comunicazione
(ICT) hanno in Italia su imprese, pubbliche amministrazioni, filiere, mercati, ecc.
Guardare all’impatto che le nuove tecnologie hanno sulle imprese – sul loro modo di
dimensionarsi, organizzarsi, rapportarsi – e di converso al ruolo propulsivo che i bisogni
originati dalle trasformazioni nelle imprese hanno sullo sviluppo di nuove tecnologie è
un qualcosa di connaturato all’ingegneria gestionale sin dalla sua nascita.
E le ICT rappresentano sicuramente, da questo punto di vista, un terreno estremamente fertile – e apparentemente inesauribile – di studio.
Gli Osservatori affrontano queste tematiche con lo stile tipico della School of
Management del Politecnico di Milano: che è quello di coniugare l’analisi “sperimentale”
minuta dei singoli casi reali con il tentativo di costruire quadri di sintesi credibili, di
guardare a ciò che accade nel nostro paese avendo come benchmark le esperienze più
www.osservatori.net
ENTERPRISE 2.0: LA RIVOLUZIONE CHE VIENE DAL WEB
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La School of Management
avanzate su scala mondiale, di razionalizzare la realtà che si osserva per tratteggiare
linee guida che possano essere utili alle imprese.
Gli Osservatori sono ormai molteplici e affrontano in particolare tutte le tematiche più
innovative nell’ambito delle ICT.
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B2b: eProcurement e eSupply Chain
CIO: ICT Strategy & Governance
CIO in Sanità
eCommerce B2c
Enterprise 2.0
eProcurement nella PA
Fatturazione Elettronica e
Dematerializzazione
ICT & Disabilità
ICT & PMI
ICT Strategic Sourcing
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Information Security
Management
Intelligent Trasportation Systems
Mobile & Wireless Business
Mobile Content
Mobile Finance
Mobile Marketing & Service
Multicanalità
New Tv
RFId
WiFi & WiMax
Riportiamo di seguito una breve descrizione di due Osservatori in qualche modo correlati all’Osservatorio Enterprise 2.0.
(Per maggiori informazioni si può consultare il sito www.osservatori.net o inviare una
email a [email protected])
Osservatorio
CIO - ICT Strategy
& Governance
Osservatorio
Osservatorio Mobile
& Wireless Business
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Più di 100 CIO delle principali imprese operanti nel nostro Paese costituiscono ad oggi la comunità di ricerca in questo ambito e vengono coinvolti tramite survey e casi di studio sui temi più
“caldi” della gestione dell’ICT: le relazioni della funzione ICT con le altre direzioni aziendali, il
ruolo dell’ICT e del CIO nell’innovazione di impresa, la misura delle performance dell’ICT, le
scelte di ICT governance, la strategia organizzativa, le priorità di budget, ecc.
L’obiettivo ultimo è quello di favorire il confronto tra i principali CIO italiani, di amplificarne il
ruolo nel più generale dibattito socio-economico del nostro paese e di contribuire ad una maggiore diffusione della cultura ICT in Italia.
L’Osservatorio Mobile & Wireless Business viene fondato nel 2004 dalla School of Management
Politecnico di Milano in collaborazione con Assinform, l’associazione nazionale, aderente a
Confindustria, delle principali aziende operanti nel settore delle nuove tecnologie.
L’Osservatorio si propone di fare il punto sulle applicazioni basate sulle tecnologie Mobile &
Wireless (Rete Cellulare,WiFi, RFId) nel nostro Paese. In particolare, la Ricerca si pone tre
obiettivi principali:
‰‰ fornire un’ampia panoramica sulle molteplici opportunità offerte dalle principali tecnologie
Mobile & Wireless alle imprese e alle pubbliche amministrazioni, identificando e analizzando
le principali applicazioni già implementate in Italia;
‰‰ comprendere approfonditamente gli impatti di queste applicazioni sui processi e sui sistemi
informativi e valutarne puntualmente i benefici ed i ritorni;
‰‰ delineare una visione a tendere del Mobile & Wireless Business.
L’intento ultimo è quello di fornire concrete linee-guida a supporto dei manager che intendano
introdurre le tecnologie Mobile & Wireless nelle proprie organizzazioni, contribuendo alla predisposizione da parte dei molteplici ed eterogenei “fornitori” di tecnologie e soluzioni Mobile &
Wireless di strumenti e modalità di approccio più coerenti con le esigenze dei settori specifici.
L’Osservatorio, in questi tre anni di attività, ha analizzato oltre 550 casi (corrispondenti a più di
2200 applicazioni) di imprese e pubbliche amministrazioni che hanno implementato una qualche applicazione Mobile o Wireless; inoltre, nell’edizione 2007, ha studiato in modo approfondito anche la filiera dell’offerta di soluzioni Mobile & Wireless, tramite 180 interviste dirette ad
imprese che offrono dispositivi mobili, apparati, soluzioni e servizi nell’ambito delle tecnologie
Mobile & Wireless a supporto del Business.
www.osservatori.net
ENTERPRISE 2.0: LA RIVOLUZIONE CHE VIENE DAL WEB
La School of Management
Il MIP
Gli Osservatori ICT & Management sono fortemente integrati con le attività formative
della Scuola: nel senso che rappresentano una importante sorgente per la produzione
di materiale di insegnamento e di discussione per i corsi e traggono anche spesso linfa
vitale dalle esperienze di coloro che partecipano ai corsi (in particolare a quelli postuniversitari erogati dal MIP) o vi hanno partecipato nel passato.
In sinergia con gli Osservatori, il MIP Politecnico di Milano ha infatti lanciato l’Executive
MBA ICT, il primo e unico programma MBA specifico per chi si occupa di ICT, e
diversi Corsi Executive focalizzati sulle ICT o che hanno le ICT tra le componenti
fondamentali.
Il MIP, la Business School del Politecnico di Milano, sta lanciando la quarta edizione dell’innovativo
Programma Executive Master of Business Administration ICT, specificatamente pensato per manager e professional che si occupano di Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione (ICT).
EMBA ICT è un percorso formativo, unico in Italia, che si pone un ambizioso obiettivo culturale: integrare competenze manageriali a tutto tondo ad un’approfondita conoscenza delle
tecnologie e della loro gestione.
Gli obiettivi formativi del Programma in particolare sono:
‰‰ approfondire le tematiche di frontiera relative alla gestione delle ICT (strategia, governance,
valutazione, ecc.);
‰‰ sviluppare sia le conoscenze manageriali di base sia una visione integrata del business e dei
processi aziendali;
‰‰ sviluppare le capacità personali di innovazione e leadership.
Il Programma si rivolge a:
‰‰ figure manageriali e tecniche operanti nelle direzioni IT, motivate ad investire su se stesse, che
desiderano sviluppare le conoscenze necessarie per operare con maggior sicurezza e successo
nei ruoli attualmente ricoperti in azienda oppure per assumere ruoli manageriali;
‰‰ manager funzionali e imprenditori che avvertono la necessità di comprendere meglio le ICT
per “sfruttarle” in modo più consapevole come leva strategica;
‰‰ manager, consulenti e professionisti di società operanti nei diversi settori dell’offerta di servizi e soluzioni ICT, che desiderano integrare efficacemente competenze tecnologiche e competenze gestionali.
(Per maggiori informazioni sul Master, si può consultare il sito www.mip.polimi.it/executivembaict
oppure inviare una email a [email protected])
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EMBA ICT
Executive Master
of Business
Administration ICT
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I sostenitori della Ricerca
Partner
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EDS
Google
IBM
it Consult
Logotel
Microsoft Italia
RSO
SAP
Value Team
Yooplus
Sponsor
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BlackBerry – Research In Motion (RIM)
Microsys
TXT e-solutions
Supporter
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Ubiquity
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ENTERPRISE 2.0: LA RIVOLUZIONE CHE VIENE DAL WEB
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Partner
EDS
www.eds.com
I sostenitori della Ricerca
EDS Worldwide
EDS è leader mondiale nei servizi ICT e di processo contribuendo a migliorare
i risultati gestionali dei propri Clienti grazie al vasto portafoglio di soluzioni
tecnologiche e di processo sviluppate nel tempo.
EDS ha creato l’outsourcing nel settore dell’Information Technology più di 40
anni fa. Le soluzioni che è in grado di erogare sono frutto delle esperienze
maturate al servizio dei nostri Clienti in ogni parte del mondo e riguardano: le
infrastrutture tecnologiche, le applicazioni, i processi di business, i processi di
trasformazione delle IT. Ogni giorno EDS eroga i suoi servizi a Clienti presenti
in oltre 60 nazioni ed attivi nei seguenti settori: finanza, sanità, telecomunicazioni, energia, trasporti, pubblica amministrazione. Con circa 131.000 dipendenti ed un fatturato nel 2006 di oltre 21 miliardi di dollari, EDS è quotata al
NYSE. Per ulteriori informazioni visitate il sito: www.eds.com
EDS in Italia
In Italia, EDS ha iniziato la sua attività nel 1994, con l’acquisizione di due
aziende informatiche italiane di primo piano. Ad oggi costituisce una realtà
consolidata di oltre 3.300 dipendenti, con un fatturato, per il 2006, di circa 550
milioni di euro, attestandosi 2°paese EDS in Europa dopo la Gran Bretagna.
Presente nei più svariati settori di industria quali la Pubblica Amministrazione
Centrale, le Banche, le Assicurazioni e l’Energia, è dislocata in 10 località italiane con quattro sedi principali: Roma, Milano, Napoli e Bari.
Consistenti gli investimenti avviati nel sud d’Italia. Un esempio: dal 1998, giudicando gli atenei un inesauribile serbatoio di giovani intelligenze da inserire
nel mondo del lavoro, EDS ha iniziato progetti in partnership con le principali
università del meridione, su temi di Ingegneria e Modernizzazione dei Sistemi
Informatici. Si è così avviato il programma EDS College, nato con l’intento di
individuare i migliori talenti neo-laureati, attraverso un mirato processo di
selezione ed un accurato percorso formativo, propedeutici all’inserimento nei
progetti di lavoro.
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I sostenitori della Ricerca
Partner
Google Enterprise: Searching, Collaboration e Geospatial.
Searching: Google Search Appliance e Google Mini
Google ha scelto un approccio appliance alla ricerca aziendale: utilizzate all’interno dell’ambiente protetto dal firewall aziendale, le due famiglie di sistemi
facilitano l’individuazione e il recupero delle informazioni contenute sulla intranet, sui server web, nei file server e nei sistemi gestionali e documentali e
sono in grado di individuare le informazioni memorizzate in più di 220 formati di file e 109 lingue diverse. Nessun costo legato a licenze software, hardware
aggiuntivo o consulenza.
Google Search Appliance (GSA) è progettato per le aziende che hanno l’esigenza
di effettuare ricerche all’interno di archivi corposi: fino a oltre 30 milioni di
documenti contro i 300.000 che è possibile gestire con i Google Mini, che sono
la soluzione più economica.
GSA è disponibile in tre modelli: GB-1001, con una capacità di ricerca da 500mila a 3 milioni di documenti, GB-5005, con capacità di ricerca fino a 10 milioni
di documenti e GB-8008, per implementazioni centralizzate che supportano più
unità aziendali, con capacità di ricerca su un numero illimitato di documenti.
GSA offre accesso sicuro a tutti i sistemi per la gestione dei contenuti aziendali, oltre a integrarsi in modo trasparente con tecnologie standard per l’autenticazione e
l’autorizzazione e supportando inoltre Windows Integrated Authentication (WIA).
I controlli dell’accesso vengono eseguiti in tempo reale, pertanto è garantito che le
informazioni verranno visualizzate sempre e solo da utenti autorizzati.
Con la funzione Google OneBox for Enteprise di GSA e di Google Mini, è possibile recuperare in modo semplice e sicuro e in tempo reale le informazioni
da applicazioni aziendali quali directory dei dipendenti, agende, sistemi CRM,
ERP e di Business Intelligence anche di fornitori terzi.
Google
www.google.it/enterprise
Collaboration: Google Apps Premier
Le Google Apps Premier – www.google.com/a – sono i servizi web di Google per la
comunicazione e la collaborazione indirizzati ad aziende di qualsiasi dimensione.
Con la suite Google Apps Premier, offerta su abbonamento a 40 euro per utente
l’anno, le aziende hanno: 25 GB di spazio storage a disposizione di ogni utente,
funzioni di versioning, sharing e publishing native in Documenti, API per l’integrazione con le applicazioni aziendali, 99,9% di uptime garantito, supporto
24x7, disattivazione degli annunci pubblicitari, funzione di email routing che
consente di utilizzare Google Apps insieme a un diverso sistema email e, a
scelta, servizi di sicurezza Powered by PostiniTM in grado di rendere disponibili funzionalità di message filtering, crittografia e archiviazione per ambienti
aziendali di qualsiasi tipologia, attivabili in poche ore e in grado di operare con
qualsiasi sistema di posta preesistente.
Disponibile in molte lingue, tra cui l’italiano, Google Apps comprende: Gmail,
Google Calendar, Google Talk, Start Page, Google Documenti e supporto di
Gmail per Cellulari sui dispositivi BlackBerry.
Per utilizzare Google Apps non è necessario installare alcun software sui server e sui client aziendali, né aggiungere e manutenere storage, perché tutto viene gestito sui potenti server di Google e acceduto via browser web dagli utenti
da qualsiasi parte del mondo ove esista una connessione Internet.
Geospatial: Google Maps, Google Earth, SketchUp Pro
Google Maps Enterprise permette alle aziende di integrare dati e creare facilmente un sistema a elevate prestazioni basato sulle mappe.
Google Earth Enterprise consente a utenti non esperti di usufruire di funzionalità di georeferenziazione di grandi volumi di dati geospaziali e non, integrandoli all’interno di processi e workflow aziendali.
SketchUp Pro è un potente strumento di modellazione in 3D dotato di un set
completo di funzioni per creare, visualizzare e modificare idee in 3D.
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Partner
IBM
www.ibm.com/it
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I sostenitori della Ricerca
L’innovazione è uno dei valori fondamentali della cultura IBM e ne ispira le
strategie e l’attività. Essere innovativi, per la IBM, significa riallineare costantemente il proprio modo di operare e la propria «value proposition» alla dinamica del mercato globale. In questo contesto, la Ricerca, cui la IBM dedica oltre
3mila persone con investimenti annui superiori ai 6 miliardi di dollari, continua ad avere un ruolo determinante e diventa parte integrante di un impegno
più ampio che si concretizza in soluzioni innovative per la trasformazione di
imprese e istituzioni.
Da sempre protagonista nel mercato dell’information technology, la IBM ha
continuamente rafforzato il suo impegno nello sviluppo delle tecnologie più
avanzate: è da quindici anni la società con il maggior numero di brevetti negli
Stati Uniti e detiene primati in ogni area tecnologica, dai microprocessori ai
supercomputer, dai server al software per lo sviluppo e la gestione di complesse
infrastrutture informatiche.
Allo stesso tempo, la IBM si rivolge ai clienti con un’offerta in cui le componenti di hardware, software e servizi si armonizzano nel più ampio concetto di
soluzione che crea e trasferisce valore. L’obiettivo è aiutare le aziende a divenire
realtà integrate end-to-end, inserite in un ecosistema di business costituito da
partner, fornitori e clienti e in grado operare con una struttura a rete gestita in
modo dinamico per affrontare nuove opportunità, reagire ai cambiamenti della domanda, aumentare la flessibilità, accelerare l’esecuzione delle operazioni
e crescere con profitto.
Per questo, la IBM ha sviluppato competenze approfondite nei diversi settori
di mercato: banche e servizi finanziari, industria, comunicazioni, settore pubblico, distribuzione, piccole e medie imprese. Tali competenze sono integrate
con know how specifico sulle diverse aree tecnologiche e applicative, portato
dalla divisione Global Business Services l’unità di consulenza che, nell’ambito
dell’organizzazione dedicata ai servizi, la IBM Global Services, occupa un ruolo di crescente importanza.
La struttura Strategic Outsourcing della IBM Global Services valuta insieme ai
clienti i loro obiettivi di business e identifica quali operazioni del sistema informativo possono essere effettivamente e efficacemente esternalizzate, riducendo
la spesa IT e liberando risorse da destinare all’innovazione.
La IBM prende in carico la gestione in toto o in parte dei sistemi informativi
delle aziende, definendo adeguati standard di servizio con contratti di medialunga durata.
Si spazia da accordi di Full-outsourcing, che coprono l’intera gestione dei Data
Center, dei sistemi distribuiti, delle reti e delle applicazioni, ai Managed Services, volti a fornire la gestione on-demand di specifici processi IT, fino alle
soluzioni standard di e-business hosting mirate per il mercato della PMI. Inoltre, le aziende e le organizzazioni che intendono realizzare la trasformazione o
l’esternalizzazione dei loro processi di business, possono avvalersi dei Managed Business Process Services, che comprendono il Business Transformation
Outsourcing (BTO), il Business Process Outsourcing (BPO), i Business Process
Services (BPS) e l’Application On Demand (AoD).
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ENTERPRISE 2.0: LA RIVOLUZIONE CHE VIENE DAL WEB
I sostenitori della Ricerca
it Consult è leader in Italia relativamente alle problematiche di Knowledge,
Workflow e Document Management. L’azienda centra la propria attività esclusivamente sulla trattazione del dato destrutturato, con particolare attenzione
alla gestione della conoscenza organizzativa (processi), dei documenti e delle
competenze aziendali. I riconoscimenti, nazionali ed internazionali, rendono
it Consult l’azienda italiana leader nei temi sopra citati.
it Consult ha elaborato da anni un proprio approccio originale alla Gestione
della Conoscenza (Knowledge Management), validato e condiviso dalle principali realtà del mondo accademico e della consulenza. Tale approccio tratta
Conoscenza Esplicita, Conoscenza Incorporata e Conoscenza Tacita o Implicita in modo integrato, sfruttando al meglio le sinergie e le sovrapposizioni
che esistono fra di esse, al fine di ottenere la massima capitalizzazione, e dunque riuso, della Conoscenza Aziendale. A fronte di questo approccio teorico
it Consult ha implementato la propria piattaforma software josh che realizza
esattamente i dettami dell’approccio, supportandolo ulteriormente con la propria metodologia attuativa.
it Consult ha instaurato nel corso degli anni partnership strategiche e tecnologiche di grande rilievo. Tra queste spicca la profonda collaborazione con Microsoft certificata anche dalla qualifica di Microsoft Gold Certified Partner. In
particolare it Consult costituisce in Italia il partner di riferimento per Microsoft su progetti di Knowledge, Workflow e Document Management.
La valenza teorica dell’approccio it Consult è rafforzata da numerosi convegni,
corsi e seminari a cui gli specialisti it Consult sono chiamati a partecipare in
veste di relatori. A ciò si aggiungono le numerose pubblicazioni scientifiche sul
Knowledge Management nonché l’organizzazione periodica di convegni nazionali sulla Gestione della Conoscenza: Knowledge Box.
it Consult dispone di un avanzato laboratorio di ricerca e sviluppo software,
che utilizza le più moderne tecniche dell’ingegneria del software nonché rigorose metodologie di sviluppo e vanta un ampissimo bagaglio di esperienze, trasversali al mercato, che spaziano da enti di Stato a pubbliche amministrazioni,
da grandi imprese multinazionali a primari istituti bancari ed assicurativi.
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Partner
it Consult
www.itconsult.it
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Partner
Logotel
www.logotel.it
I sostenitori della Ricerca
Logotel ha la sua base a Milano, in via Ventura 15. In un grande spazio ricavato dalla riqualificazione di un’area ex industriale e organizzato in “isole di
lavoro” ospita ogni giorno l’attività sinergica dei suoi numerosi collaboratori
e, dal 1993 ad oggi, ha sviluppato la sua attività di Formazione e Consulenza
nella progettazione, gestione e sviluppo di Reti Commerciali e di singoli Punti
Vendita all’interno di realtà nazionali e internazionali. Grazie anche alla conoscenza di diverse realtà commerciali, Logotel offre un approccio poliedrico, che
unisce creatività e innovazione nel rispetto dei valori dei Clienti e dell’ambiente in cui si trovano a operare. Attraverso una metodologia “integrata” Logotel è
in grado di garantire un lavoro basato su un ampio bagaglio di esperienza, una
notevole ampiezza dell’offerta e un’effettiva coerenza negli interventi. Le sue
attività spaziano infatti dalla “Progettazione di ambienti, strumenti operativi e
processi per la crescita delle Reti Commerciali” [Sales Design], agli interventi
di “Formazione e animazione di comunità di vendita” [Formazione e Business
Community&Network].
Particolarmente significativa è la pluriennale esperienza di Logotel nel campo
del Business Community&Network, community in ambito aziendale in cui
l’automotivazione a partecipare è generalmente scarsa. L’attività di progettazione e gestione di vari tipi di community ha permesso di mettere a punto e-live, una metodologia di sviluppo e gestione di comunità professionali aziendali.
Grazie alla realizzazione di un portale web ad accesso riservato e, soprattutto,
a un attento bilanciamento di strumenti di formazione, di comunicazione, di
animazione/motivazione e di valorizzazione, i progetti e-live riescono a influire direttamente sulle dinamiche lavorative dei membri della community,
supportandoli nella loro attività quotidiana e offrendo concrete possibilità di
crescita, sia a livello individuale sia come team. E ciò, oltre ad altri benefici
aziendali, implica un sensibile aumento delle attività di feedback e una reale
possibilità di condivisione di best practices.
Il Business Community&Network si è dimostrato in questi anni uno strumento utilissimo per le Aziende nella gestione di momenti di cambiamento interno, di razionalizzazione dei processi interni, di innalzamento qualitativo dei
servizi offerti, oltre che di supporto concreto alla Vendita, quando realizzato
in questo ambito.
In questi e in altri casi riesce infatti a garantire un riallineamento della rete
commerciale in tempi rapidi, laddove i vecchi modelli organizzativi aziendali
dimostrano di non essere più adeguati alle esigenze contemporanee.
La metodologia e-live, che è focalizzata sugli aspetti umani della community, permette di superare il modello gerarchico di codificazione e distribuzione
unidirezionale del sapere dal vertice aziendale alla base e consente di capitalizzare il patrimonio di conoscenze dei membri della community, riducendo i
livelli di intermediazione. In questo modo è possibile disporre di un osservatorio continuo dalla prima linea che garantisce ritorni informativi veloci ad
esempio su commenti e valutazioni del Cliente relativamente alle offerte e alle
iniziative aziendali.
Il circolo virtuoso che viene innescato da un’accurata gestione della comunità
professionale impatta in maniera decisa sulla motivazione individuale, facilitando la condivisione e moltiplicando notevolmente i vantaggi delle attività
formative tradizionali, integrandole e supportandole nel tempo.
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ENTERPRISE 2.0: LA RIVOLUZIONE CHE VIENE DAL WEB
I sostenitori della Ricerca
Fondata nel 1975, Microsoft è leader mondiale nel software, nei servizi e nelle
tecnologie Internet per la gestione delle informazioni di persone e aziende. Offre una gamma completa di prodotti e servizi per consentire a tutti di migliorare, grazie al software, i risultati delle proprie attività – in ogni momento, in
ogni luogo e con qualsiasi dispositivo.
La storia di Microsoft in Italia (www.microsoft.com/italy/) inizia con la costituzione della filiale nell’ottobre del 1985. Tra le consociate europee, Microsoft
Italia raggiunge in tempi brevi tassi di crescita superiori a quelli della stessa
Corporation.
Microsoft è attualmente presente sul territorio italiano con tre sedi, a Milano,
Roma e Torino, conta oltre 700 dipendenti con un’età media di circa 34 anni,
una tra le più basse del gruppo.
Nei venti anni di presenza nel nostro Paese la filiale italiana di Microsoft è passata attraverso importanti tappe, affermandosi, anche attraverso significativi
accordi commerciali con aziende e istituzioni italiane, come uno dei protagonisti dell’evoluzione informatica del nostro Paese.
La società si articola nelle seguenti divisioni:
‰‰ Enterprise & Partner Group che si propone di supportare i grandi clienti
nella scelta dell’infrastruttura tecnologica e nell’implementazione di soluzioni scalabili e flessibili, in grado di rispondere con rapidità alle specifiche
richieste dei grandi clienti dei diversi mercati sulla base delle diverse esigenze applicative.
‰‰ Divisione Public Sector che offre alla Pubblica Amministrazione Centrale e
Locale una gamma completa di prodotti e servizi per consentire alla PA di
sviluppare e implementare in tempi rapidi soluzioni di e-government orientate ai cittadini e alle imprese.
‰‰ Developer & Platform Evangelism che ha la responsabilità di definire e realizzare le strategie relative agli ambienti di programmazione Microsoft e alla
nuova piattaforma Microsoft .NET.
‰‰ Small & Mid-Market Solutions & Partners che ha come obiettivo il fornire
soluzioni alle piccole e medie imprese, che in Italia rappresentano più del
90% del totale delle aziende. Opera esclusivamente attraverso i partner commerciali, fornendo ad essi strumenti, formazione e concrete opportunità
commerciali, in modo da garantire alle aziende clienti la massima qualità
nel rapporto con le soluzioni Microsoft.
‰‰ Servizi che comprende la divisione Microsoft Consulting Services (MCS) e la
divisione Product Support Services (PSS). MCS è la struttura di consulenza
dedicata a fornire soluzioni sulle piattaforme e prodotti di Microsoft alle
principali aziende italiane, in collaborazione con partner qualificati. Il PSS
è la struttura che propone soluzioni di assistenza personalizzate per soddisfare le diverse esigenze dei clienti. L’unificazione delle due diverse divisioni
in un’unica struttura di servizi si pone l’obiettivo di migliorare l’efficacia
dell’offerta di servizi di Microsoft.
‰‰ Business Marketing Organization che ha l’obiettivo di comunicare il valore
di business dei prodotti e delle soluzioni Microsoft per le diverse audience
del mercato, delineando le strategie e le attività di marketing a supporto delle
divisioni di vendita.
Partner
Microsoft Italia
www.microsoft.com/italy
Completano la struttura di Microsoft Italia le funzioni di gestione che ricadono sotto la responsabilità dell’Amministratore Delegato Mario Derba (Finanza
e Amministrazione, Risorse Umane, Affari Legali, Relazioni Istituzionali).
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Partner
I sostenitori della Ricerca
RSO è una knowledge company che nasce nel 1975 come società di consulenza
organizzativa: è oggi un gruppo di consulenza, formazione, ricerca e internet
solution di grandi dimensioni con tassi di crescita annui del 20% in un network
internazionale.
Conta 200 persone, tra professionisti e personale di staff, e opera con oltre 250
clienti privati e della Pubblica Amministrazione su più sedi presenti sul territorio
italiano e dal 2003 direttamente anche in Francia, attraverso la sede di Parigi.
RSO
www.rso.it
Negli ultimi anni RSO ha focalizzato la sua strategia sulla convergenza tra consulenza, formazione e tecnologia.
L’offerta è pertanto impostata sui servizi tradizionali nella consulenza (organizzazione e processi, risorse umane e formazione) applicati alle nuove tecnologie:
sistemi di workflow management, sistemi documentali, e-process e sistemi di
e-business; e-HRservices (e-recruiting, sistemi di gestione della valutazione e
delle competenze online); e-learning, dalla realizzazione delle piattaforme tecnologiche alla realizzazione dei corsi online, anche attraverso l’acquisizione di
ICUS France, filiale francese del network internazionale ICUS con sede principale a Singapore e stabilimento produttivo a Chennai, India.
Le capacità realizzative su sistemi e soluzioni web-based sono messe a disposizione da INTES, azienda del gruppo per le internet solutions e l’e-business.
Questi sviluppi poggiano su un modello originale di People Relationship Management, introdotto da RSO già alla fine degli anni ‘90, che consente di progettare in modo integrato servizi in rete, basati su tecnologie e canali più flessibili di
comunicazione, dedicati e appropriati alle esigenze di conoscenza e competenze
dei diversi gruppi di persone all’interno dell’organizzazione, ma anche orientati
a sostenerne la vitalità e la capacità di condivisione e innovazione.
L’intreccio di esperienze e competenze sviluppate in imprese diverse per dimensioni e mercati di riferimento costituisce una fonte di innovazione e valore
per il cliente: una visione integrata dell’organizzazione (come impresa, come
sistema sociale, come sistema tecnico organizzativo, come istituzione) è alla
base dei modelli e delle metodologie di intervento nei diversi ambiti. RSO svolge infatti un ruolo di frontiera sui temi dell’organizzazione, del lavoro e dei
nuovi sistemi gestionali: propone una consulenza non sostitutiva e una relazione di partnership finalizzata al trasferimento e alla condivisione di metodi
e strumenti, alla crescita delle competenze interne del cliente, allo sviluppo di
approcci e soluzioni originali.
RSO insegna ciò che fa: Scuola RSO rende continuamente disponibile tale patrimonio nelle proposte di seminari interaziendali e nella formazione su misura, che costituisce da molti anni un luogo di apprendimento e di riferimento
per manager e professionisti. Oggi Scuola RSO è in grado di impostare sistemi
formativi complessi, che integrano modalità di formazione tradizionale e formule innovative, anche online, secondo la prospettiva blended learning.
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I sostenitori della Ricerca
Partner
SAP, da oltre 30 anni al fianco delle imprese che crescono.
SAP è stata una delle prime aziende IT ad occuparsi del processo di innovazione delle imprese, diventando un punto di riferimento per l’intero mercato
e un partner fondamentale nel percorso di crescita e competitività delle aziende. L’obiettivo di SAP è quello di fornire alle imprese il supporto necessario
per competere e per crescere con lo sviluppo del business: soluzioni standard,
aperte, integrate e scalabili, facilmente integrabili nei sistemi esistenti che possano essere utilizzate per diventare agili, recuperando, grazie all’innovazione,
livelli di sviluppo e competitività finalizzati anche a generare una spinta propulsiva per il mercato.
SAP
www.sap.com/italy
SAP offre alle imprese un supporto concreto in termini di business; per supportarle, SAP si avvale di una rete di partner distribuiti su tutto il territorio
nazionale con una presenza capillare, in grado di fornire competenze pratiche
ed alti livelli di esperienza tecnica e pianificazione strategica.
Da sempre società leader nelle soluzioni per la gestione del business aziendale, SAP è impegnata a sviluppare piattaforme innovative in grado di offrire la
possibilità di fare leva sulle infrastrutture IT esistenti per integrare tra loro
processi di business e applicazioni differenti. Per rispondere alle esigenze delle aziende – aumentare i profitti, migliorare la soddisfazione dei clienti, ottimizzare i processi di tutta la catena del valore – SAP ha sviluppato soluzioni
in grado di coprire tutte le aree strategiche aziendali, e soddisfare le esigenze
delle imprese legate alla specificità del mercato in cui operano. Le soluzioni
SAP sono sviluppate per adattarsi alle esigenze di numerosi mercati verticali e
offrono funzionalità specifiche per settori quali, per esempio, tessile, chimico,
farmaceutico, automotive, banking, assicurativo, utility, sanitario, pubblico,
retail, etc.
Queste soluzioni sono progettate per rispondere alle più specifiche esigenze
delle aziende di qualsiasi dimensione, dal mercato delle Piccole e Medie Imprese a quello Enterprise. Grazie a SAP Business Suite, basata sulla piattaforma applicativa e di integrazione SAP NetWeaver, gli utenti aziendali di ogni parte del
mondo possono migliorare i loro rapporti con clienti e partner, razionalizzare
le operazioni e raggiungere l’efficienza nell’intero ambito del supply chain.
Numerose organizzazioni operanti nei più diversi mercati, dall’aerospaziale
alle Utilities, possono supportare il proprio core business grazie a 25 soluzioni
verticali preconfigurate di SAP.
Fondata nel 1972, SAP vanta oggi un organico di oltre 42.772 persone, di cui
oltre 450 in Italia. Oltre 46.100 aziende in più di 120 Paesi hanno installato
software SAP. In Italia oltre 2.000 imprese utilizzano soluzioni SAP per la gestione delle attività aziendali. Di queste, oltre il 60% appartiene alla piccola e
media impresa, confermando l’interesse da parte delle realtà di dimensioni
ridotte nei confronti di soluzioni innovative in grado di ottimizzare i processi,
ridurre i costi e aumentare i profitti.
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Partner
I sostenitori della Ricerca
Value Team, società di consulenza e servizi IT del Gruppo Value Partners, è il
terzo player italiano del settore, grazie all’acquisizione nel 2007 di Etnoteam,
una delle principali e storiche realtà dell’ICT italiano.
Value Team
www.valueteam.com
La collaborazione con la School of Management del Politecnico di Milano è
oramai consolidata.
Value Team contribuisce all’Osservatorio dal 2002, apportando le proprie consolidate competenze ed esperienze sui portali e sui progetti B2E; inoltre collabora all’Osservatorio Permanente sull’Information Security Management,
ricerca sul ruolo strategico dell’information security nelle aziende italiane.
Value Team contribuisce, attraverso scelte di tecnologia avanzata, alla creazione di valore per l’azienda: con un’offerta completa articolata in Consulenza, System Integration Application Management e Outsourcing, copre tutta la catena
del valore dei servizi IT.
Affiancando il cliente dalla definizione dell’architettura IT sino alla realizzazione, allo sviluppo e al presidio dei sistemi e dei servizi, Value Team sviluppa
soluzioni coerenti con gli obiettivi e il modello organizzativo delle aziende.
Value Team vanta al suo interno competenze distintive nelle aree chiave di business dei clienti, come quelle sull’IT Security, CRM, Business Service Management, Enterprise Application Integration, sulle architetture basate su servizi
(SOA), sul Business Process Management; sull’Enterprise Content e Knowledge Management, sulla progettazione e sviluppo di sistemi software “embedded”, sulla Usability e sulle competenze di E-TREE, centro di eccellenza che si
occupa di digital interaction, realizzazione di portali e servizi web innovativi.
I servizi combinano le competenze e soluzioni distintive sulle tematiche applicative dell’Information Technology con le competenze sulle problematiche
specifiche dei mercati verticali come i sistemi di billing e usage, i servizi per la
gestione delle carte di credito, i servizi in ambito Sistemi di Pagamento nazionali ed internazionali e per la compliance.
Oggi Value Team conta su 2600 professionisti che lavorano in tutto il mondo,
con una significativa presenza in Italia, Europa e America Latina.
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I sostenitori della Ricerca
Yooplus srl sviluppa piattaforme Enterprise 2.0 per la comunicazione e la collaborazione aziendale. Vogliamo essere una forza leader nel mercato Enterprise 2.0 europeo finalizzata a fornire soluzioni e servizi di process/project management, di comunicazione, collaborazione e gestione di team di lavoro.
La nostra strategia è semplice: offrire strumenti social con un approccio orientato alla gestione dei progetti ed al raggiungimento degli obiettivi aziendali, facili da usare e sviluppati secondo i principi e le componenti tipiche del web 2.0.
La nostra proposta al mercato è altrettanto semplice secondo i modelli SaaS e
SOA, sempre tenendo conto del bisogno di sicurezza e di riservatezza dei dati
delle aziende. Progettiamo i nostri prodotti per il mercato globale curandone
la localizzazione ed il supporto nazionale.
Yooplus ha realizzato la prima piattaforma Enterprise 2.0 italiana,
we+workspace.
we+workspace è nata per facilitare la collaborazione e lo scambio di informazioni all’interno dei gruppi di lavoro. Grazie a we+workspace le persone sono
in grado di cooperare e di comunicare in un ambiente che incoraggia la trasparenza, la condivisione del sapere, la coesione dei team e la motivazione mantenendo sempre il punto di vista degli obiettivi aziendali ed il ROI.
Partner
Yooplus
www.yooplus.com
Yooplus è una società self-funded e owner operated, fondata nel 2006 come spin
off di Exenia spa di cui evolve le esperienze decennali nel campo delle piattaforme di content e knowledge management.
Grazie alle nostre competenze ed esperienze siamo stati capaci di trasformare
una normale azienda di sviluppo e di consulenza IT in una società Enterprise
2.0 che progetta e commercializza soluzioni basate sulle possibilità tecniche
espresse da quanto di realmente nuovo si muove in internet oggi. Yooplus crede fortissimamente in questo mercato ed i profitti generati dal nostro business
vengono reinvestiti per la crescita futura dell’azienda.
Perché Yoo? Perché internet si è trasformato diventando un ambiente di servizi
reali mettendo al centro le persone e la loro capacità di collaborare e generare informazioni. “You”, come dichiarava la copertina del Time che nominava
l’uomo dell’anno nel 2006. Questo ha catalizzato le nostre idee e il nome della
società che vuole anche essere capace di espandere i propri orizzonti utilizzando pienamente la potenza della rete.
Perché il segno +? Perché rappresenta il vantaggio reale che ogni società può
ottenere mettendo al centro le persone e la loro capacità di fare team. Perché
sommare le competenze e le capacità dà la marcia in + all’azienda.
Cosa significa “Share! Done!” sotto al logo? Questo il nostro legame con il Web
2,0, che è centrato sulla partecipazione di tutti, la collaborazione e la condivisione. Abbiamo scelto la frase “Condividi (uguale) Fatto” per sottolineare e
semplificare il naturale risultato della condivisione delle conoscenze nei gruppi di lavoro. Vogliamo far diventare VALORE l’intelligenza collettiva esistente
in ogni organizzazione.
we+workspace è disponibile dal gennaio 2008 dopo un periodo di beta testing
di sei mesi effettuato con oltre 500 user groups.
Fra gli utenti di we+workspace si contano aziende come Bayer Schering Pharma AG (Germania), Fondazioni di Filantropia Comunitaria della Fondazione
Cariplo ( Italia), Quadrifoglio SpA (Italia), Loescher Editore SpA (Italia), Instituto Inovação (Brasile), United First Financial, Inc. (USA), Symbio-Group
(USA/Cina), Agrupamento 66 CNE (Portogallo).
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Sponsor
BlackBerry
www.blackberry.com/it
Research In Motion (RIM)
www.rim.com
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Research In Motion è leader nella progettazione, produzione e commercializzazione di soluzioni wireless innovative per il mercato globale delle comunicazioni. Attraverso lo sviluppo di servizi, hardware e software integrati in
grado di supportare standard multipli di reti wireless, RIM produce piattaforme e soluzioni per l’accesso seamless ad applicazioni time-sensitive come
email, servizi di telefonia, messaggistica SMS e applicazioni basate su Internet
e Intranet. Fondata nel 1984, RIM ha sede a Waterloo, in Ontario e ha uffici in
Nord America, Europa e Asia-Pacifico, è quotata al Nasdaq (NASDAQ:RIMM)
e alla Borsa di Toronto (TSX: RIM).
Le soluzioni BlackBerry®, sviluppate e prodotte da Research In Motion (RIM),
sono state lanciate in Nord America nel gennaio 1999 e introdotte nel mercato
europeo nel settembre 2001. BlackBerry ha attualmente 12 milioni di utenti a
livello globale e secondo un’analisi condotta da Gartner (maggio 2007) è leader mondiale nel mercato dei PDA. Research In Motion è stata recentemente
inserita da Business Week all’11° posto tra le top 100 aziende dell’Information
Technology al mondo.
BlackBerry è una soluzione di comunicazione wireless studiata per le aziende
(sia di grandi che di piccole dimensioni) e per i consumatori che desiderano
gestire i propri affari e le comunicazioni personali in modo semplice e veloce anche fuori dall’ufficio. Gli smartphone BlackBerry consentono all’utente
di essere sempre connesso. Grazie alla loro funzionalità “always on, always
connected” le email vengono inviate direttamente al terminale non appena ricevute nella propria inbox. Esistono due principali soluzioni BlackBerry: una
dedicata alle aziende (BlackBerry® Enterprise Server) e una per uso privato
(BlackBerry® Internet Service).
Microsys
www.msys.it
Concepire nuove soluzioni, integrare scenari innovativi negli ambienti esistenti, riconoscere l’esperienza e le capacità.
Questa è l’anima di Microsys, società di consulenza informatica che progetta
infrastrutture di rete, sviluppa applicazioni, realizza progetti ERP e CRM, eroga corsi di formazione e ottimizza l’acquisto di licenze.
L’azienda, rifondata nel 1992, ha sede a Milano, nel cuore tecnologico e finanziario della città, a pochi passi dal complesso della Stazione Centrale e conta
adesso un organico di circa 60 consulenti e 7 responsabili commerciali.
Cinque gli ambiti di business che ci contraddistinguono: Systems & Networks, Software Development, Education, Microsoft Dynamics CRM e NAV, Licensing.
La competenza sulla tecnologia Microsoft e la scelta di dedicarci alle sue soluzioni ci ha consentito di diventare partner Gold nelle seguenti competenze:
Advanced Infrastructure Solutions, Business Process and Integration, Security
Solutions, Information Worker Solutions, Mobility Solutions, Custom Development Solutions, Data Management Solutions, Learning Solutions, Licensing
Solutions, Microsoft Business Solutions.
Microsys propone la formazione tecnica e la vendita di licenze alle società
Enterprise con le due società di cui è partner : PCS NET(www.pcsnet.it) ed
Esprime (www.esprime.eu).
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I sostenitori della Ricerca
Fondata nel 1989, TXT e-solutions è un player internazionale nella fornitura
di soluzioni software strategiche che aiutano le aziende a migliorare la loro
profittabilità e competitività. Quotata in Borsa Italiana dal luglio 2000, TXT ha
il proprio headquarter a Milano e uffici in diverse città italiane, oltre che una
presenza diretta con sedi proprie in Europa e negli Stati Uniti.
Grazie ai notevoli investimenti in ricerca e sviluppo, TXT si rivolge ai propri
clienti con progetti ad hoc e suite proprietarie. Tra queste ultime:
‰‰ TXT Perform2008, la recente piattaforma che collega le funzionalità di Demand Management con sistemi di Business Performance Management: i clienti
hanno quindi a disposizione, in un unico sistema, uno strumento che, gestendo
le performance della supply chain con il supporto di un sistema di metriche
integrato, permette di centrare gli obiettivi strategici e operativi, grazie alla possibilità di pianificare e contemporaneamente sviluppare scenari what-if.
‰‰ TXT Polymedia, la piattaforma di publishing multicanale, integrata con le
principali soluzioni di Portal Server ed Application Server, in grado di coprire tutte le fasi del ciclo di vita dei contenuti multimediali, che permette la
produzione e la pubblicazione di prodotti editoriali per una varietà di canali
distributivi (portali, siti Web broadband, servizi di video telefonia mobile
UMTS - DVB-H e servizi di IPTV).
‰‰ TXT Credit Perform, la piattaforma progettata per le Banche e le Società
Finanziarie e dedicata alla modellazione, con strumenti di Business Process
Management, del ciclo di vita della pratica di credito; la soluzione è completata da strumenti di business intelligence e di business performance management per la valutazione tattica e strategica dei dati di business.
Caratteristica di TXT è una profonda passione per la tecnologia e per l’innovazione che, unita alla costante ricerca di integrazione con il business, le permette
di produrre soluzioni di grande valore a supporto della crescita delle aziende.
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Sponsor
TXT e-solutions
www.skylogic.com
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Supporter
Ubiquity
www.ubiquity.it
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Ubiquity è una società privata, indipendente e specializzata nella progettazione, nella realizzazione e nella gestione di soluzioni per i nuovi Media Digitali:
telefoni cellulari, PDA, interactive digital TV, Internet, Intranet ed Extranet
aziendali, servizi di web marketing per le aziende.
La focalizzazione sulle piattaforme innovative ha caratterizzato da subito
l’esperienza di Ubiquity, maturate grazie a progetti innovativi, concepiti e realizzati in collaborazione con grandi Clienti Corporate.
Oltre a diverse soluzioni applicative – tutte basate su open standard, Java e C++
– Ubiquity realizza progetti innovativi su Mobile, Digital TV, Web, Intranet e Internet.
Ubiquity controlla anche un’innovativa Web Agency e un Centro Servizi applicativi che è anche Centro Stella per i servizi di messaging delle Banche.
In particolare sulle Intranet, Ubiquity ha realizzato i servizi di diversi Clienti
Corporale, tra cui UniCredit, Allianz, UBI Banca e Teva Pharma e ha sviluppato servizi innovativi sia Web che Mobile per l’Alta Direzione di grandi aziende,
tra cui il CEO Webinar, la procedura delibere del CDA, la rassegna stampa per
l’alta direzione e il portale delle relazioni istituzionali.
Ubiquity ha scelto di rimanere indipendente dai fornitori di tecnologie hardware e software e dagli operatori di telecomunicazioni fisse e mobili, nell’interesse dei propri Clienti, pur lavorando in stretta partnership con aziende e
soluzioni leader come Nokia, Oracle, EMC, PlumTree, Telecom Italia.
Ubiquity fa inoltre parte di una serie di gruppi di primaria importanza nei
settori in cui opera ed è associato ad AITech-Assinform.
Ubiquity collabora con la School of Management del Politecnico di Milano
come partner degli Osservatori Mobile Finance e Mobile Marketing & Service e supporter dell’Osservatorio Enterprise 2.0 con particolare attenzione alla
mobilizzazione dei servizi dei portali aziendali.
Ubiquity ha definito nel presidio del mercato dell’ubiquitous computing la propria missione aziendale:
“Indirizzare, presidiare e innovare nella realizzazione di servizi, prodotti e
progetti legati all’ubiquitous computing mantenendo sempre l’attenzione al
Cliente e alle Persone, attraverso il costante rispetto del paradigma delle tre
U: Utility, Usability e Ubiquity, vale a dire: realizzare sempre servizi utili, facili da usare, indipendentemente dalla rete e dalla piattaforma tecnologica di
fruizione”.
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Impostazione grafica: Stefano Erba
Stampa: Litogì
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