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Perché è così difficile imparare?
Dott.ssa Sabrina Di Tullio Formatrice AID La dislessia non è uguale per tutti! La dislessia non si vede…… La dislessia si tocca a scuola e……….. A scuola “miete le sue vittime” Perdita dell’autostima e del senso di autoefficacia LINGUAGGIO SCRITTO E LINGUAGGIO PARLATO La comprensione e la produzione del linguaggio scritto si sviluppano solo a partire dall’età scolare e richiedono processi di apprendimento esplicito. I sistemi di scrittura • Sistemi logografici – i simboli corrispondono a unità di significato • Sistemi sillabici – i simboli corrispondono a sillabe • Sistemi alfabetici – i simboli corrispondono ai suoni distintivi (fonemi) della corrispondente lingua parlata – Nei sistemi di scrittura alfabetici consonantici compaiono obbligatoriamente soltanto i segni corrispondenti ai suoni consonantici – Nei sistemi di scrittura alfabetici regolari ogni segno scritto riproduce un fonema – Nei sistemi di scrittura alfabetici fonologicamente trasparenti (o superficiali) la corrispondenza tra grafemi e fonemi tende a essere biunivoca – Nei sistemi di scrittura alfabetici ortograficamente opachi (o profondi) la corrispondenza tra grafemi e fonemi non è precisa Dalla scrittura spontanea…alla scrittura alfabetica 1. LIVELLO PRESILLABICO primo stadio del cammino cognitivo .......FATA... TELEVISORE.....SERENA ... TAVOLO…… ....RE…… .......RE…… ... ACCA…ESSE….A… .……..RE………qui c’è scritto fata.....te…levisione Scrittura presillabica (preconvenzionale) Non c’è corrispondenza fra segni tracciati e i suoni delle parole da scrivere, mentre è presente una relazione tra la parola scritta e le caratteristiche del referente. Il lavoro dell’insegnante dovrà farlo pervenire alla consapevolezza della convenzionalità della scrittura e far capire che ad ogni suono corrisponde un segno. ATTIVITA’ Supermercato Giochi di segmentazione delle parole in sillabe Giochi di riconoscimento e raggruppamento di parole (rinforzo visivo sia con immagine che con lo stampato maiuscolo) Sacchetto delle sillabe: favorisce la memorizzazione sillabica – f,l,m,n,r,v,s,z – Catene sillabiche Cloze sillabico 2. LIVELLO SILLABICO secondo stadio del cammino cognitivo CA ..SA ……….TE LEVISIONE FATAA ..SA ……….LEFA.N….TE FA TI NA FA TI NA ……….LA.CA.SA Scrittura sillabica C’è corrispondenza fra quantità delle sillabe della parola detta e quantità di segni che bisogna scrivere . Il lavoro dell’insegnante dovrà farli pervenire alla consapevolezza che le sillabe contengono più suoni e che ad ogni singolo suono corrisponde sempre la stessa lettera (o lo stesso gruppo di lettere) ATTIVITA’ Identificazione del fonema iniziale Identificazione del fonema finale Identificazione del fonema intermedio Fai “vedere” quanto sono lunghe le parole: dai ai bimbi dei gettoni, poi pronuncia parole bisillabe e trisillabe piane LUNA Spelling di parole bisillabe e trisillabe 3. LIVELLO SILLABICO - ALFABETICO terzo stadio del cammino cognitivo ..TA V .O .L.O ..…….MA E STRE .A .......E ..LE FA... T. E.. E ..C A ..S ......TA... V O O …….RE……………….C..A..S..A Scrittura sillabico-alfabetica E’ rappresentato un numero di suoni superiore a quello delle sillabe,ma non ancora tutti i suoni che compongono le parole Scrittura alfabetica In questa fase i bambini capiscono che la quantità di lettere della parola scritta deve corrispondere alla quantità di suoni della parola detta LIVELLO ALFABETICO CONVENZIONALE A questo livello è utili lavorare con: Griglie con il numero di caselle corrispondenti al numero delle lettere (fonemi) che costituiscono la parola; oppure consegnare i cartoncini con le lettere per formare una certa combinazione: “scrivi BRUM, scirvi DRIN, scrivi STUDENTE” Anagrammi: LAME – MELA – MALE Cambia la lettera (MELA – MELO – MENO – MANO) Completamento di parole ( PO_TE, PO-TA) Parole crociate Giochi con i nomi propri (rime) successione SCRITTURA ALFABETICA SCRITTURA SILLABICA-ALFABETICA SCRITTURA SILLABICA SCRITTURA PRESILLABICA automatismi fluidità IL PROCESSO DI LETTURA E’ RAPIDO E AUTOMATICO Esempio dell'Effetto Stroop Pronunciare il nome del colore di queste parole ad alta voce più 1) Non veloce possiamo ignorare il significato una parola possibile, ignorando il testo delladiparola scrittase la parola rosso è scritta in verde, pronunciate ad alta (esempio 2) Il processo di lettura è veloce voce la parola VERDE): 3) Il recupero del significato di una parola interferisce Verde Rosso Blu con il recupero di un concetto vicino Giallo Blu Giallo 4) Non possiamo ignorare il significato di una parola scritta 5)L'effetto Il processo di lettura è veloce Stroop consiste nella differenza dei tempi di reazione o commessi nella enunciazione tra la prima e la seconda serie di colori 6)diIl errori recupero del significato di una parola interferisce il recupero un concetto 1) con Non possiamo ignorare ildi significato di una parolavicino scritta 2) Il processo di lettura è veloce 3) Il recupero del significato di una parola interferisce con il recupero di un concetto vicino Blu Giallo Rosso Verde Giallo Verde IL MODELLO A DUE VIE DELLA LETTURA Coltheart, Rastle, Perry, Langdon & Ziegler, 2001 Il processo di lettura è scomponibile in di unalettura serie èdiscomponibile Il processo componenti funzionali in una serie di componenti funzionali Il processo di lettura ad alta voce può avvenire attraverso due procedure: via lessicale via fonologica Le due vie hanno in comune la prima componente e l’ultima Via fonologica • Permette di leggere una parola grazie alle Permette di leggere una parola grazie alle regole di conversione grafema-fonema Via lessicale la pronuncia di una parola viene recuperata dal lessico mentale dopo che ne è stato recuperato il significato La lettura Via fonologica Parola scritta Analisi visiva Lessico ortografico di entrata 1.Segmentazione grafemica 2. Conversione grafema-fonema 3. Assemblaggio fonemico Conversione Scritto-suono SISTEMA SEMANTICO Lessico di uscita fonologico Buffer fonemico Parola letta La lettura Via lessicale Parola scritta Analisi visiva Lessico ortografico di entrata SISTEMA SEMANTICO Lessico di uscita fonologico Buffer fonemico Parola letta Dislessia lessicale – I bambini dislessici di superficie tendono a leggere le parole regolari meglio di quelle irregolari e a regolarizzare queste ultime – Questi sintomi possono essere spiegati postulando un disturbo selettivo della via lessicale di lettura con preservazione della via non-lessicale Dislessia fonologica – Nella dislessia fonologica si osserva una corretta lettura delle parole sia regolari sia irregolari ma vi è una lettura deficitaria delle non-parole – Secondo il modello a due vie, ciò si può spiegare postulando un disturbo selettivo delle componenti non lessicali e una preservazione delle componenti lessicali Classificazione Dislessia fonologica Caratteristiche: Errori di sostituzione dei funtori grammaticali (questo-quello) Lessicalizzazioni (tirta-torta) Errori morfologici e derivazionali (andare-andato) Difficoltà nella lettura di non parole Classificazione Dislessia profonda Caratteristiche: Errori semantici (brodo-dado) Errori visivi (cane-pane) Errori derivazionali (fiorisce-fiorisco) Errori di lettura • • • • • • • • Errori di suoni Scambi vocali sole X sale Scambi di consonanti: Omologhe fento X vento Fonologicamente simili chilurgo X chirurgo Visivamente simili dando X bando Omissioni di suoni deuncia X denuncia Aggiunta di suoni sfrogo X sfogo Errori di lettura • Riduzione di gruppi: potta X porta • Riduzione di dittonghi: pede X piede • Errori di linea (inversioni, migrazioni): rase X resa • Errori di recupero dei di/trigrammi: • magnone X maglione • Errori di omissione/aggiunte di doppie: • Cerro X cero • Errori di recupero del lessico ortografico: • Pesce X pace Errori di lettura • • • • • • • • Errori di accentuazione: margìne X màrgine Omissioni di parole Salti di righe Errori di anticipazione lessicale: contributi sanitari X contributi previdenziali Morfosintattica: Mangiavano X mangiano Errori di scrittura • • • • • • • • Fusioni illegali: ilcane X il cane Segmentazioni illegali: in sieme X insieme Spaziatura irregolare: ilbambino mangia Omissioni/ aggiunta di h Grafemi inesatti o incompleti: Gnia/ gna gli/ glia Scambio di grafemi: gna/ glia Omissione/aggiunta di apostrofo Errori di scrittura • Errori nella punteggiatura • Errata segmentazione sillabica • Errata trascrizione delle regole ortografiche: Maiuscole, eccezioni come cie/ce; scie/sce • Instabilità del carattere: bamBIno • Inversione di lettere/specularità della scrittura Errori di scrittura Errori morfo-sintattici: Errori di accordo le mela Errori di modificazione di parole Per genere: bimbe x bimbi Per numero: bimbo X bimbi Per il tempo dei verbi: era X è Per persona del verbo: esco X usciamo Per modo del verbo: trascinarli X trascinandoli Errori di costruzione sintattica ALFABETIZZAZIONE = CONTINUUM Intero arco vitale: processo evolutivo non puntiforme EMERGENTE FORMALIZZATA PRESCOLARE SCOLARE ALFABETIZZAZIONE= CONTINUUM ALFABETIZZAZIONE EMERGENTE ALFABETIZZAZIONE FORMALE PONTI •DISEGNO •FAR FINTA •FONOLOGIA •SINTASSI •NARRAZIONE •LESSICO LETTURA DECODIFICA COMPRENSIONE Processi automatici Processi controllati ATTIVAZIONE PREATTENTIVA INCONSAPEVOLI BASSO CONSUMO DI RISORSE FUNZIONAMENTO IN PARALLELO Difficoltà di lettura Lettura a voce alta ATTENZIONE VOLONTARIA CONSAPEVOLI ALTO CONSUMO DI RISORSE FUNZIONAMENTO SERIALE Difficoltà di comprensione Lettura silenziosa Parliamo di………… Linguaggio E Consapevolezza metafonologica COMPETENZA LINGUISTICO-COMUNICATIVA LAMAMMASTIRALABIANCHERIA STIRA LA MAMMA LA BIANCHERIA LA MAMMA STIRA LA BIANCHERIA COMPETENZA LINGUISTICO-COMUNICATIVA PANE PA NE SEGMENTAZIONE SILLABICA MAMMA M A M M A SEGMENTAZIONE FONEMICA ACCESSO FONOLOGICO COSTANTI SEGMENTAZIONE PARLATO CONTINUO CULTURA FRASI BREVI SEMANTICA RIDONDANZE FONOLOGIA FONEMA SINGOLI SUONI P-A-N-E FONI Non hanno significato singolarmente Rappresentazione fonologica corticale suoni categorizzazione A B C D E F G M N LINGUAGGIO E LETTURA LETTURA RAPPRESENTAZIONE FONOLOGICA CORTICALE SUONI SEGMENTAZIONE SPELLING FUSIONE BLENDING Simboli visivi Decodifica simboli acustici LINGUAGGIO SOTTOSISTEMI APERTI CHIUSI FONOLOGIA SINTASSI LESSICO PRAGMATICA Rappresentazione suono Regole combinazione Vocabolario usato Interpretazione Linguaggio in contesti DISLESSIA A+RIABILITAZIONE ABILITAZIONE CONSAPEVOLEZZA FONOLOGICA A C U I T A ’ U D I T I V A • Capacità di percepire/riconoscere Per via uditiva I fonemi che compongono Le parole del linguaggio parlato • Saper operare trasformazioni con gli stessi (Bortolini,1995) APPRENDIMENTO EFFICACE/EFFICIENTE LETTURA/SCRITTURA U D I T O F O N E M I C O CONSAPEVOLEZZA FONOLOGICA FONOLOGIA GLOBALE ETA’ PRESCOLARE FONOLOGIA ANALITICA ETA’ SCOLARE FONOLOGIA GLOBALE SVILUPPO SPONTANEO Età prescolare Riconoscimento/riproduzione rime Scansione sillabica parole Manipolazione parole attraverso suffissi Giudizi di lunghezza parole FONOLOGIA ANALITICA SVILUPPO MATURAZIONE NON SPONTANEA Processo apprendimento •Segmentazione fonemica (spelling) •Fusione fonemica (blending) •Riconoscimento consonante iniziale (preblending) Età Sviluppo tipico Segnali di difficoltà 4 anni Consapevolezza che le frasi si dividono in parole Disturbo di linguaggio preesistente Interesse per i suoni della lingua Difficoltà nell’imparare filastrocche Riconoscimento dei fonemi del proprio nome Disinteresse verso i giochi di parole età Sviluppo tipico Segnali di difficoltà 5 – 5 ½ anni Divide la parola in sillabe Difficoltà a dividere parole in sillabe Riconosce un maggior Difficoltà ad imparare numero di fonemi i suoni e i nomi di una lettura Identifica alcune lettere nella scrittura Difficoltà a (vocali nomi) riconoscere le lettere del proprio nome Sente le rime e le riproduce Difficoltà ad individuare il numero di parole di una frase età Sviluppo tipico Segnali di difficoltà 5 – 6 anni Tra più parole verbali o immagini trova quelle che iniziano con la stessa sillaba •Difficoltà a svolgere i compiti della colonna di sinistra Identifica e pronuncia la sillaba o il suono iniziale di una parola Conta il numero di sillabe e fonemi in una parola semplice Opera la fusione di due fonemi per formare una sillaba Cosa valutare? PIU’ PICCOLI Infanzia + 1° classe •Memoria visiva •Analisi visiva (discriminazione visiva) •Competenza linguistica (lessico) •Velocità movimenti oculari •Lavoro seriale (sx-dx) •Memoria uditiva sequenziale (span) •Fusione uditiva •Segmentazione uditiva PIU’ GRANDI Primaria/medie •Velocità di lettura •Correttezza di lettura •Correttezza ortografica •Correttezza sintattica •comprensione ATTENZIONE UDITIVA PARAMETRI SUONO FONOLOGIA GLOBALE FONOLOGIA ANALITICA Giudizi di lunghezza parole Fusione fonemica Scansione sillabica parole SEQUENZE SONORE LETTURA RIPRODUZIONE SONORE Riconoscimento/ riproduzione rime Manipolazione parole attraverso suffissi Segmentazione fonemica Ric. Suono iniziale Delezione consonante iniziale Queste proposte, centrate su un percorso di costruzione della lingua scritta in continuità tra scuola dell’infanzia e scuola primaria, non rappresenta un anticipo dell’obbligo scolastico, bensì vuole mettere in rilievo come il vivere in un ambiente educativo dia la possibilità ai bambini di tutte le età di utilizzare il linguaggio scritto e di rifletterci sopra, per rendere in seguito, più naturale l’apprendimento del linguaggio convenzionale scritto. Come punto di partenza del percorso didattico va considerata la competenza linguistica che il bambino già possiede. Giochi sull’ascolto Il corpo e il movimento: quando mira alla comprensione e all’interpretazione di brani musicali, sequenze, suoni, etc.; Linguaggi, creatività, espressione: quando si collega allo sviluppo fonico, semantico, lessicale, sintattico del linguaggio verbale e alle prime interpretazioni delle parole scritte; La conoscenza del mondo: quando si operano discriminazioni di suoni, rumori, ritmi dell’ambiente naturale e sociale • TOMBOLA CON I VERSI DEGLI ANIMALI: controllare la conoscenza immagine-nome-verso • GIOCO DEI SUONI E DEI RUMORI: favorire la discriminazione uditiva • GIOCO DELLA MOSCA CIECA CURIOSONA: sollecitare la capacità di concentrarsi maggiormente nei momenti di ascolto • IO SONO IL TUO SPECCHIO PARLANTE: favorire la discriminazione uditiva e la pronuncia (con questo gioco il bambino che ha problemi di linguaggio sente e vede la pronuncia corretta) • IL TELEFONO SENZA FILI: favorire la metacognizione • • • • • • • • GIOCO DEL TOPOLINO NEI CERCHI COLORATI: favorire la discriminazione uditiva ASCOLTA E RISPONDI Favorire la discriminazione uditiva CACCIA AL SUONO Attivare la pronuncia di fonemi diversi Giochi sul ritmo I bambini vivono in un mondo caratterizzato dalla compresenza di stimoli sonori diversi, il cui eccessivo e disorganico sovrapporsi può comportare il rischio sia ad una diminuzione dell’attenzione e dell’interesse per il mondo dei suoni, sia un atteggiamento di ricezione soltanto passiva. La scuola dell’infanzia può: “svolgere un essenziale funzione di riequilibrazione, di attivazione e di sensibilizzazione, offrendo ai bambini proposte che consentano di conoscere la realtà sonora, di orientarvisi, di esprimersi con i suoni e di stabilire per il loro tramite relazioni con gli altri.” I bambini, infatti, sono in grado di riconoscere alcuni suoni e riescono a riprodurli per due o tre volte in una successione ritmica, con il corpo. Li raggruppano secondo la durata o l’intensità percependo e costruendo i primi ritmi o sequenze ritmiche. È importante che agiscano con il corpo in funzione della durata, con movimenti e gesti, in modo da viverli e percepirli con maggiore concretezza e partecipazione. Successivamente applicano la corrispondenza tra uno schema e il ritmo per precisare maggiormente la corrispondenza spazio-tempo. Giungono così a riprodurre il ritmo secondo un’indicazione costituita da uno schema. Intervengono pertanto attività di psico-ritmica che aiutano i bambini a diventare più sensibili alla durata e all’intensità del suono. Anche le parole pronunciate seguono un andamento ritmico dettato dagli accenti, la parola stessa è composta da una serie di sillabe in sequenza. Il senso ritmico aiuta a parlare bene e a scrivere correttamente. GIOCO DEI SOLDATINI: marcia al ritmo del tamburello, accompagnato da un suono, silenzio nel momento di pausa. GIOCO DELLA RANOCCHIA SALTERINA: si preparano alcuni cerchi colorati che fungono da stagno. Al suono del tamburo, si salta nello stagno. Durante la pausa la ranocchia deve accovacciarsi. GIOCO DELLE CORSE DEGLI ANIMALI: ogni bambino sceglie di rappresentare un animale, imitando l’andatura. Al suono del tamburello e seguendo il ritmo e le pause devono camminare all’interno di un tracciato segnato sul pavimento. GIOCO DEI CAVALLINI: i bambini sono tanti cavallini che, a secondo del ritmo del tamburello, devono andare al passo, al trotto, al galoppo. Prima si fa sentire alcune volte il ritmo del tamburello nelle varie andature facendo vedere anche il movimento. GIOCO DEGLI INDIANI IL PERCORSO Una volta che i bambini hanno imparato a conoscere bene le differenze ritmiche si può proporre un percorso a terra da eseguire con il movimento. Per ogni ritmo un colore: • rosso per il passo • blu per il trotto • giallo per il galoppo CANTI CON SUONI ONOMATOPEICI ASCOLTO DI BRANI MUSICALI Giochi di rinforzo dei movimenti bucco-fonatori Le esperienze educative all’interno della scuola dell’infanzia che sono finalizzate all’apprendimento del linguaggio dovrebbero offrire ad ogni bambino l’opportunità di sfruttare contemporaneamente più canali, sollecitazioni, attraverso i quali far nascere il desiderio di comunicare. In particolare, i bambini hanno bisogno di essere avviati alla comunicazione con tanti giochi fonetici, che coinvolgono tutte le parti degli organi di fonazione (bocca, labbra, denti,..) FACCIAMO FINTA CHE……… Con le labbra Con la lingua GIOCHI CO SOFFIO…. Gioco del palloncino Gioco delle candele Gioco dell’elefante Gioco delle foglie GIOCO DELLE MACCHIE DI COLORE GIOCO DELLE SCATOLINE GIOCO DELLA STORIA MIMATA Raccontare una storia ai bambini e coinvolgerli nella drammatizzazione, facendo trasformare le parole in gesti. Giochi fonologici Adatti alla fascia d’età dell’ultimo anno della scuola dell’infanzia e alle attività di continuità tra scuola dell’infanzia e scuola primaria. Per il bambino la realizzazione dei fonemi vocalici è facilitata perché i movimenti delle labbra sono ben visibili e l’uso della lingua non è richiesto. Con le vocali i bambini: esercitano la motilità delle labbra; imparano a controllare la respirazione riescono a simbolizzare i suoni a livello corporeo. L’ORCHESTRA Permette di esercitare la pronuncia di tutte le vocali IL SERPENTE Si scopre che il suono può durare più a lungo I PAGLIACCI Si identificano i diversi punti di articolazione e la distinzione tra loro INDOVINA LA VOCALE CON IL MAGO RUBAVOCE Oltre a sviluppare le capacità attentive, si fa porre attenzione alla posizione della bocca, lingua e denti, senza l’uso della voce. CANTAVOCALI GIOCO DELLE CARTE CHE FANNO RUMORE È ARRIVATO UN TRENINO CARICO DI…… Giochi di parole I bambini con i loro discorsi e i giochi parole sviluppano la capacità di prestare attenzione alle strutture linguistiche. Si divertono a giocare con esse, a ripetere e cercare delle rime, assonanze fonetiche, ad utilizzare la lingua in funzione metalinguistica. GIOCO DEL “COSO” E “COSA” Es: il camionista è stato fermato dal COSO che gli ha fatto la multa; la maestra ci ha raccontato la COSA di Cenerentola successivamente sostituire COSO e COSA con delle NON parole GIOCO DELLE PAROLE ASSURDE Questo gioco è simile al primo, ma molto più difficile perché si inseriscono delle parole esistenti, ma assurde, da sostituire con quelle giuste. Es:l’automobile correva veloce sul binario suonando il clacson. La mamma usa l’ago per lavare. GIOCO DELLA PAROLA MISTERIOSA Si propone un enunciato senza l’ultima parola. Es: ogni mattina mi siedo a tavola per fare…….. GIOCO DELLE DUE PAROLE MAGICHE Utilizzare tesserine, immagini, disegni, ecc., metterli in un contenitore e pescare due tessere. Creare una frase di senso compiuto con le due parole pescate. INDOVINA CHI E’ – CHE COSA FA….. Costruzione di frasi minime e “analisi logica” GIOCO DELLE RIME GIOCO DELL’ECO C’era una volta un bambino così timido che non aveva amici. Un giorno scopre, passeggiando solo in montagna, l’ECO, e capisce che è un gioco molto divertente e trova il coraggio di dirlo agli altri bambini. Così da quel giorno non è più solo perché tutti vanno a giocare all’ECO con lui. Obiettivo del gioco: ripetizione dell’ultima parte della parola. COMPETENZA METAFONOLOGICA PELA PERA MULO MURO COMPETENZA METAFONOLOGICA FOCA POCA PINO PANE TANE TINO ATTIVITA’: riconoscimento consonante iniziale Estrarre dalla busta immagini ritagliate da giornali e mettere insieme solo quelle che iniziano col suono pronunciato e riportato sulla busta T OCCHIALI ANELLO TOPO TAVOLO TELEFONO DSA DSI CONTESTO Sto con Dott.ssa Sabrina Di Tullio te Il docente efficace per un apprendimento significativo: Quali competenze? • Valorizzazione del sé e dell’altro • Fiducia e relazione empatica con l’altro • Comunicazione efficace • Cooperazione • Decentramento cognitivo ed emozionale 81 Come? Occorre aiutare il bambino a: • conoscersi ed apprezzarsi; la fiducia e la sicurezza in sé lo rendono più disponibile alla mediazione • identificarsi con l’altro, a sperimentare la condivisione empatica • riconoscere i propri ed altrui stati emotivi • comprendere i messaggi verbali e non-verbali • esercitare l’ascolto attivo • cooperare sperimentando situazioni di interdipendenza positiva 82 Come? La trasposizione del conflitto sul piano simbolico e’ fondamentale e deve essere esercitata attraverso: • diversi linguaggi espressivi • il gioco • i laboratori teatrali Per consentire nuove immagini e plurali modalità di confronto con il conflitto, per esercitarsi a riconoscere punti di vista plurali e crescere nella valorizzazione della differenza, delle identità plurali 83 Come? Allenando le intelligenze multiple 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. Linguistica; Musicale; Logico-matematica; Spaziale; Corporeo-cinestetica; Intrapersonale (emotiva); Interpersonale (sociale); Naturalistica; Esistenziale (in forse). 84 Come? Allenando l’intelligenza intrapersonale/emotiva E’ rivolta verso l’interno e consiste nell’abilità di: • Conoscere le proprie emozioni • Controllare le proprie emozioni (ansia, stress, tristezza, irritabilità … ) • Riconoscere le emozioni altrui (empatia) • Gestire le relazioni usando le abilità sociali 85 Come? Allenando l’intelligenza interpersonale/sociale E’ rivolta verso l’esterno e consiste nell’abilità di: • • • • • • Comprendere gli altri e le loro motivazioni Trovare la via migliore per interagire in maniera efficace e cooperativa Organizzare i gruppi Negoziare soluzioni Stabilire legami personali positivi Analizzare e comprendere la situazione relazionale emotiva 86 Allenare le intelligenze intra ed interpersonale A questo proposito E. Morin sostiene (La testa ben fatta, Raffaello Cortina , Milano 2000, pag 45): L’oggetto dell’educazione non è dare all’allievo una quantità sempre maggiore di conoscenze, ma costituire in lui uno stato interiore profondo […]. Ciò significa indicare che imparare a vivere richiede non solo conoscenze, ma la trasformazione nel proprio essere mentale, della conoscenza acquisita in sapienza e l’incorporazione di questa sapienza nella propria vita 87 “Saper essere”? Il tanto abusato saper essere della triade sapere, saper fare e saper essere cambia significato: non vuol dire trasmettere, “travasare” capacità e valori predeterminati bensì, attivare la capacità di trasformare le conoscenze in “scienza, esperienza, saggezza relazionale ed emotiva” 88 E nella didattica? Dott.ssa Sabrina Di Tullio GRAFIA METACOGNIZIONE e MOTIVAZIONE - Cosa significa “scrittura leggibile”? - La mia scrittura è facilmente leggibile per me? - E per il mio insegnante? - Cosa rende la mia scrittura poco chiara? - Quali sono i vantaggi di una scrittura chiara? INDICI GRAFOMOTORI ORTOGRAFIA METACOGNIZIONE e MOTIVAZIONE - Quali sono gli errori che compio più frequentemente? RICERCA DELL’ERRORE: non sottolinearlo ma proporre allo studente la sfida di individuarlo L’uso del computer Come strumento abilitativo e compensativo: Correttore ortografico Sintesi vocale Dott.ssa Sabrina Di Tullio COMPOSIZIONE DEL TESTO METACOGNIZIONE e MOTIVAZIONE LE FACILITAZIONI PROCEDURALI Dott.ssa Sabrina Di Tullio Le facilitazioni procedurali Le facilitazioni procedurali sono un’espressione con cui Bereiter e Scardamalia indicano qualsiasi tipo di riduzione del carico dello scrivere in studenti inesperti o in difficoltà. Esse sono tecniche utili a strutturare e facilitare i due processi della pianificazione e della revisione e assumono un alto valore metacognitivo! Dott.ssa Sabrina Di Tullio Si identifica una fase del comporre in cui si ha difficoltà ( per es. la pianificazione) Si predispongono aiuti e facilitazioni per ridurre Il carico di elaborazione delle informazioni Tale funzione viene descritta in termini di operazioni mentali necessarie per eseguirla Si individua un modo per rendere possibile l’esecuzione di tale processo complesso Dott.ssa Sabrina Di Tullio in forma semplificata Un’altra facilitazione sperimentata da Bereiter e Scardamalia, e poi ripresa nel programma metacognitivo di Harris e Graham (1996), consiste nell’invitare gli alunni a utilizzare nel corso dell’attività compositiva e a elaborato concluso una serie di foglietti sui quali sono stati scritti suggerimenti o“domande” da rivolgere al testo per monitorarlo, valutarne la coerenza, la chiarezza ed eventualmente modificarlo. Dott.ssa Sabrina Di Tullio “Ho ripetuto troppo questa parola, non è il caso di cercare dei sinonimi?” “Questo punto del testo è importante, ma scritto così il lettore lo capirà?” “Mi serve una frase e/o una parola di collegamento!” “L’ordine che ho seguito nella presentazione delle idee non è molto logico” “Le parti del testo non sono ben collegate tra loro!” Dott.ssa Sabrina Di Tullio Altri strumenti dispensativi e compensativi in un ottica inclusiva e metacognitiva Dott.ssa Sabrina Di Tullio Software didattici Mp3 Glossario lingua inglese Compendio grammaticale Compendio lingua inglese Compendio di matematica e geometria Calcolatrice Mappe concettuali Mappe mentali Schemi Vocabolario digitale Dott.ssa Sabrina Di Tullio Programmazione di tempi più lunghi per le prove scritte Organizzazione di interrogazioni programmate Dispensa dalla lettura a voce alta Valutazioni che tengano conto del contenuto e non della forma Dott.ssa Sabrina Di Tullio Nel rispetto delle diverse memorie: visiva auditiva cenestesica Dott.ssa Sabrina Di Tullio