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Perché è così difficile imparare?

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Perché è così difficile imparare?
Dott.ssa Sabrina Di Tullio
Formatrice AID
La dislessia non è uguale per tutti!
La dislessia non si vede……
La dislessia si tocca
a scuola e………..
A scuola
“miete le sue
vittime”
Perdita dell’autostima e
del senso di autoefficacia
LINGUAGGIO SCRITTO E LINGUAGGIO PARLATO
La comprensione e la produzione del linguaggio
scritto si sviluppano solo a partire dall’età scolare e
richiedono processi di apprendimento esplicito.
I sistemi di scrittura
• Sistemi logografici
– i simboli corrispondono a unità di significato
• Sistemi sillabici
– i simboli corrispondono a sillabe
• Sistemi alfabetici
– i simboli corrispondono ai suoni distintivi (fonemi)
della corrispondente lingua parlata
– Nei sistemi di scrittura alfabetici consonantici
compaiono obbligatoriamente soltanto i segni
corrispondenti ai suoni consonantici
– Nei sistemi di scrittura alfabetici regolari ogni
segno scritto riproduce un fonema
– Nei sistemi di scrittura alfabetici fonologicamente
trasparenti (o superficiali) la corrispondenza tra
grafemi e fonemi tende a essere biunivoca
– Nei sistemi di scrittura alfabetici ortograficamente
opachi (o profondi) la corrispondenza tra grafemi
e fonemi non è precisa
Dalla scrittura spontanea…alla scrittura
alfabetica
1. LIVELLO PRESILLABICO
primo stadio del cammino cognitivo
.......FATA... TELEVISORE.....SERENA
... TAVOLO……
....RE……
.......RE……
... ACCA…ESSE….A…
.……..RE………qui c’è scritto fata.....te…levisione
Scrittura presillabica
(preconvenzionale)
Non c’è corrispondenza
fra segni tracciati e i
suoni delle parole da
scrivere, mentre è
presente una relazione
tra la parola scritta e le
caratteristiche del
referente.
Il lavoro dell’insegnante dovrà farlo pervenire alla
consapevolezza della convenzionalità della scrittura e
far capire che ad ogni suono corrisponde un segno.
ATTIVITA’
 Supermercato
 Giochi di segmentazione delle parole in sillabe
 Giochi di riconoscimento e raggruppamento di
parole (rinforzo visivo sia con immagine che con
lo stampato maiuscolo)
 Sacchetto delle sillabe: favorisce la
memorizzazione sillabica – f,l,m,n,r,v,s,z –
 Catene sillabiche
 Cloze sillabico
2. LIVELLO SILLABICO
secondo stadio del cammino cognitivo
CA ..SA ……….TE LEVISIONE
FATAA ..SA ……….LEFA.N….TE
FA TI NA
FA TI NA
……….LA.CA.SA
Scrittura sillabica
C’è corrispondenza
fra quantità delle
sillabe della parola
detta e quantità di
segni che bisogna
scrivere .
Il lavoro dell’insegnante dovrà farli pervenire alla
consapevolezza che le sillabe contengono più suoni e che ad
ogni singolo suono corrisponde sempre la stessa lettera (o lo
stesso gruppo di lettere)
ATTIVITA’
Identificazione del fonema iniziale
Identificazione del fonema finale
Identificazione del fonema intermedio
Fai “vedere” quanto sono lunghe le parole: dai ai
bimbi dei gettoni, poi pronuncia parole
bisillabe e trisillabe piane
LUNA
Spelling di parole bisillabe e trisillabe
3. LIVELLO SILLABICO - ALFABETICO
terzo stadio del cammino cognitivo
..TA V .O .L.O ..…….MA E STRE .A .......E ..LE FA... T. E.. E
..C A ..S ......TA... V O O
…….RE……………….C..A..S..A
Scrittura sillabico-alfabetica
E’ rappresentato un
numero di suoni
superiore a quello
delle sillabe,ma non
ancora tutti i suoni
che compongono le
parole
Scrittura alfabetica
In questa fase i
bambini capiscono
che la quantità di
lettere della parola
scritta deve
corrispondere alla
quantità di suoni
della parola detta
LIVELLO ALFABETICO
CONVENZIONALE
A questo livello è utili lavorare con:
 Griglie con il numero di caselle corrispondenti al
numero delle lettere (fonemi) che costituiscono la
parola; oppure consegnare i cartoncini con le lettere
per formare una certa combinazione: “scrivi BRUM,
scirvi DRIN, scrivi STUDENTE”
 Anagrammi: LAME – MELA – MALE
 Cambia la lettera (MELA – MELO – MENO – MANO)
 Completamento di parole ( PO_TE, PO-TA)
 Parole crociate
 Giochi con i nomi propri (rime)
successione
SCRITTURA ALFABETICA
SCRITTURA SILLABICA-ALFABETICA
SCRITTURA SILLABICA
SCRITTURA PRESILLABICA
automatismi
fluidità
IL PROCESSO DI LETTURA E’ RAPIDO E AUTOMATICO
Esempio dell'Effetto Stroop
Pronunciare il nome del colore di queste parole ad alta voce più
1) Non veloce
possiamo
ignorare
il significato
una parola
possibile,
ignorando
il testo delladiparola
scrittase la parola rosso è scritta in verde, pronunciate ad alta
(esempio
2) Il processo di lettura
è veloce
voce la parola
VERDE):
3) Il recupero del significato di una parola interferisce
Verde
Rosso Blu
con il recupero di
un concetto
vicino
Giallo Blu
Giallo
4) Non possiamo ignorare
il significato
di una parola
scritta
5)L'effetto
Il processo
di lettura
è veloce
Stroop consiste
nella differenza
dei tempi di reazione o
commessi nella enunciazione tra la prima e la seconda serie di colori
6)diIl errori
recupero
del significato di una parola interferisce
il recupero
un concetto
1) con
Non possiamo
ignorare ildi
significato
di una parolavicino
scritta
2) Il processo di lettura è veloce
3) Il recupero del significato di una parola interferisce con il recupero di un concetto
vicino
Blu Giallo Rosso
Verde Giallo Verde
IL MODELLO A DUE VIE DELLA LETTURA
Coltheart, Rastle, Perry, Langdon & Ziegler, 2001
Il
processo
di
lettura
è
scomponibile
in di
unalettura
serie èdiscomponibile
Il processo
componenti funzionali
in una
serie di componenti funzionali
Il processo di lettura ad alta voce
può avvenire attraverso due
procedure:
via lessicale
via fonologica
Le due vie hanno in comune la prima componente
e l’ultima
Via fonologica
• Permette di leggere una parola grazie alle
Permette di leggere una parola
grazie alle regole di conversione
grafema-fonema
Via lessicale
la pronuncia di una parola viene
recuperata dal lessico mentale dopo
che ne è stato recuperato il
significato
La lettura
Via fonologica
Parola scritta
Analisi visiva
Lessico ortografico di entrata
1.Segmentazione
grafemica
2. Conversione
grafema-fonema
3. Assemblaggio
fonemico
Conversione
Scritto-suono
SISTEMA SEMANTICO
Lessico di uscita fonologico
Buffer fonemico
Parola letta
La lettura
Via lessicale
Parola scritta
Analisi visiva
Lessico ortografico di entrata
SISTEMA SEMANTICO
Lessico di uscita fonologico
Buffer fonemico
Parola letta
Dislessia lessicale
– I bambini dislessici di superficie tendono a
leggere le parole regolari meglio di quelle
irregolari e a regolarizzare queste ultime
– Questi sintomi possono essere spiegati
postulando un disturbo selettivo della via
lessicale di lettura con preservazione della via
non-lessicale
Dislessia fonologica
– Nella dislessia fonologica si osserva una
corretta lettura delle parole sia regolari sia
irregolari ma vi è una lettura deficitaria delle
non-parole
– Secondo il modello a due vie, ciò si può
spiegare postulando un disturbo selettivo
delle componenti non lessicali e una
preservazione delle componenti lessicali
Classificazione
Dislessia fonologica
Caratteristiche:
 Errori di sostituzione dei funtori
grammaticali (questo-quello)
 Lessicalizzazioni (tirta-torta)
 Errori morfologici e derivazionali
(andare-andato)
 Difficoltà nella lettura di non parole
Classificazione
Dislessia profonda
Caratteristiche:
 Errori semantici (brodo-dado)
 Errori visivi (cane-pane)
 Errori derivazionali (fiorisce-fiorisco)
Errori di lettura
•
•
•
•
•
•
•
•
Errori di suoni
Scambi vocali sole X sale
Scambi di consonanti:
Omologhe
fento X vento
Fonologicamente simili chilurgo X chirurgo
Visivamente simili dando X bando
Omissioni di suoni deuncia X denuncia
Aggiunta di suoni sfrogo X sfogo
Errori di lettura
• Riduzione di gruppi:
potta X porta
• Riduzione di dittonghi: pede X piede
• Errori di linea (inversioni, migrazioni): rase X
resa
• Errori di recupero dei di/trigrammi:
• magnone X maglione
• Errori di omissione/aggiunte di doppie:
• Cerro X cero
• Errori di recupero del lessico ortografico:
• Pesce X pace
Errori di lettura
•
•
•
•
•
•
•
•
Errori di accentuazione: margìne X màrgine
Omissioni di parole
Salti di righe
Errori di anticipazione
lessicale:
contributi sanitari X contributi previdenziali
Morfosintattica:
Mangiavano X mangiano
Errori di scrittura
•
•
•
•
•
•
•
•
Fusioni illegali: ilcane X il cane
Segmentazioni illegali: in sieme X insieme
Spaziatura irregolare: ilbambino mangia
Omissioni/ aggiunta di h
Grafemi inesatti o incompleti:
Gnia/ gna gli/ glia
Scambio di grafemi: gna/ glia
Omissione/aggiunta di apostrofo
Errori di scrittura
• Errori nella punteggiatura
• Errata segmentazione sillabica
• Errata trascrizione delle regole ortografiche:
Maiuscole, eccezioni come cie/ce; scie/sce
• Instabilità del carattere: bamBIno
• Inversione di lettere/specularità della scrittura
Errori di scrittura
Errori morfo-sintattici:
Errori di accordo
le mela
Errori di modificazione di parole
Per genere: bimbe x bimbi
Per numero: bimbo X bimbi
Per il tempo dei verbi: era X è
Per persona del verbo: esco X usciamo
Per modo del verbo: trascinarli X trascinandoli
Errori di costruzione sintattica
ALFABETIZZAZIONE
=
CONTINUUM
Intero arco vitale: processo evolutivo non puntiforme
EMERGENTE
FORMALIZZATA
PRESCOLARE
SCOLARE
ALFABETIZZAZIONE= CONTINUUM
ALFABETIZZAZIONE
EMERGENTE
ALFABETIZZAZIONE
FORMALE
PONTI
•DISEGNO
•FAR FINTA
•FONOLOGIA
•SINTASSI
•NARRAZIONE
•LESSICO
LETTURA
DECODIFICA
COMPRENSIONE
Processi automatici
Processi controllati
ATTIVAZIONE PREATTENTIVA
INCONSAPEVOLI
BASSO CONSUMO DI RISORSE
FUNZIONAMENTO IN PARALLELO
Difficoltà di lettura
Lettura a voce alta
ATTENZIONE VOLONTARIA
CONSAPEVOLI
ALTO CONSUMO DI RISORSE
FUNZIONAMENTO SERIALE
Difficoltà di comprensione
Lettura silenziosa
Parliamo di…………
Linguaggio
E
Consapevolezza metafonologica
COMPETENZA LINGUISTICO-COMUNICATIVA
LAMAMMASTIRALABIANCHERIA
STIRA
LA
MAMMA
LA
BIANCHERIA
LA
MAMMA
STIRA
LA
BIANCHERIA
COMPETENZA LINGUISTICO-COMUNICATIVA
PANE
PA NE
SEGMENTAZIONE SILLABICA
MAMMA
M A M M A
SEGMENTAZIONE FONEMICA
ACCESSO FONOLOGICO
COSTANTI
SEGMENTAZIONE PARLATO CONTINUO
CULTURA
FRASI BREVI
SEMANTICA
RIDONDANZE
FONOLOGIA
FONEMA
SINGOLI SUONI
P-A-N-E
FONI
Non hanno significato singolarmente
Rappresentazione
fonologica
corticale suoni
categorizzazione
A B C D E F G M N
LINGUAGGIO E LETTURA
LETTURA
RAPPRESENTAZIONE
FONOLOGICA
CORTICALE SUONI
SEGMENTAZIONE
SPELLING
FUSIONE
BLENDING
Simboli visivi
Decodifica
simboli acustici
LINGUAGGIO
SOTTOSISTEMI
APERTI
CHIUSI
FONOLOGIA
SINTASSI
LESSICO
PRAGMATICA
Rappresentazione
suono
Regole
combinazione
Vocabolario
usato
Interpretazione
Linguaggio in
contesti
DISLESSIA
A+RIABILITAZIONE
ABILITAZIONE
CONSAPEVOLEZZA FONOLOGICA
A
C
U
I
T
A
’
U
D
I
T
I
V
A
• Capacità di percepire/riconoscere
Per via uditiva
I fonemi che compongono
Le parole del linguaggio parlato
• Saper operare trasformazioni con gli
stessi
(Bortolini,1995)
APPRENDIMENTO EFFICACE/EFFICIENTE
LETTURA/SCRITTURA
U
D
I
T
O
F
O
N
E
M
I
C
O
CONSAPEVOLEZZA FONOLOGICA
FONOLOGIA
GLOBALE
ETA’ PRESCOLARE
FONOLOGIA
ANALITICA
ETA’ SCOLARE
FONOLOGIA GLOBALE
SVILUPPO SPONTANEO
Età prescolare
Riconoscimento/riproduzione rime
Scansione sillabica parole
Manipolazione parole attraverso suffissi
Giudizi di lunghezza parole
FONOLOGIA ANALITICA
SVILUPPO MATURAZIONE
NON SPONTANEA
Processo apprendimento
•Segmentazione fonemica (spelling)
•Fusione fonemica (blending)
•Riconoscimento consonante iniziale (preblending)
Età
Sviluppo tipico
Segnali di
difficoltà
4 anni
Consapevolezza
che le frasi si
dividono in parole
Disturbo di
linguaggio
preesistente
Interesse per i
suoni della lingua
Difficoltà
nell’imparare
filastrocche
Riconoscimento
dei fonemi del
proprio nome
Disinteresse verso
i giochi di parole
età
Sviluppo tipico
Segnali di
difficoltà
5 – 5 ½ anni
Divide la parola in
sillabe
Difficoltà a dividere
parole in sillabe
Riconosce un maggior Difficoltà ad imparare
numero di fonemi
i suoni e i nomi di una
lettura
Identifica alcune
lettere nella scrittura
Difficoltà a
(vocali nomi)
riconoscere le lettere
del proprio nome
Sente le rime e le
riproduce
Difficoltà ad
individuare il numero
di parole di una frase
età
Sviluppo tipico
Segnali di
difficoltà
5 – 6 anni
Tra più parole verbali o
immagini trova quelle che
iniziano con la stessa
sillaba
•Difficoltà a
svolgere i compiti
della colonna di
sinistra
Identifica e pronuncia la
sillaba o il suono iniziale di
una parola
Conta il numero di sillabe
e fonemi in una parola
semplice
Opera la fusione di due
fonemi per formare una
sillaba
Cosa valutare?
PIU’ PICCOLI
Infanzia + 1° classe
•Memoria visiva
•Analisi visiva (discriminazione
visiva)
•Competenza linguistica (lessico)
•Velocità movimenti oculari
•Lavoro seriale (sx-dx)
•Memoria uditiva sequenziale
(span)
•Fusione uditiva
•Segmentazione uditiva
PIU’ GRANDI
Primaria/medie
•Velocità di lettura
•Correttezza di lettura
•Correttezza ortografica
•Correttezza sintattica
•comprensione
ATTENZIONE
UDITIVA
PARAMETRI SUONO
FONOLOGIA
GLOBALE
FONOLOGIA
ANALITICA
Giudizi di lunghezza
parole
Fusione fonemica
Scansione sillabica
parole
SEQUENZE SONORE
LETTURA
RIPRODUZIONE
SONORE
Riconoscimento/
riproduzione rime
Manipolazione parole
attraverso suffissi
Segmentazione
fonemica
Ric. Suono iniziale
Delezione consonante
iniziale
Queste proposte, centrate su un percorso di
costruzione della lingua scritta in continuità tra
scuola dell’infanzia e scuola primaria, non
rappresenta un anticipo dell’obbligo scolastico,
bensì vuole mettere in rilievo come il vivere in un
ambiente educativo dia la possibilità ai bambini di
tutte le età di utilizzare il linguaggio scritto e di
rifletterci sopra, per rendere in seguito, più naturale
l’apprendimento del linguaggio convenzionale
scritto.
Come punto di partenza del percorso didattico va
considerata la competenza linguistica che il
bambino già possiede.
Giochi sull’ascolto
Il corpo e il movimento: quando mira alla
comprensione e all’interpretazione di brani musicali,
sequenze, suoni, etc.;
Linguaggi, creatività, espressione: quando si
collega allo sviluppo fonico, semantico, lessicale,
sintattico del linguaggio verbale e alle prime
interpretazioni delle parole scritte;
La conoscenza del mondo: quando si operano
discriminazioni di suoni, rumori, ritmi dell’ambiente
naturale e sociale
• TOMBOLA CON I VERSI DEGLI ANIMALI:
controllare la conoscenza immagine-nome-verso
• GIOCO DEI SUONI E DEI RUMORI:
favorire la discriminazione uditiva
• GIOCO DELLA MOSCA CIECA CURIOSONA:
sollecitare la capacità di concentrarsi maggiormente nei momenti di
ascolto
• IO SONO IL TUO SPECCHIO PARLANTE:
favorire la discriminazione uditiva e la pronuncia
(con questo gioco il bambino che ha problemi di linguaggio sente e
vede la pronuncia corretta)
• IL TELEFONO SENZA FILI:
favorire la metacognizione
•
•
•
•
•
•
•
•
GIOCO DEL TOPOLINO NEI CERCHI COLORATI:
favorire la discriminazione uditiva
ASCOLTA E RISPONDI
Favorire la discriminazione uditiva
CACCIA AL SUONO
Attivare la pronuncia di fonemi diversi
Giochi sul ritmo
I bambini vivono in un mondo caratterizzato dalla
compresenza di stimoli sonori diversi, il cui eccessivo e
disorganico sovrapporsi può comportare il rischio sia
ad una diminuzione dell’attenzione e dell’interesse per
il mondo dei suoni, sia un atteggiamento di ricezione
soltanto passiva.
La scuola dell’infanzia può:
“svolgere un essenziale funzione di riequilibrazione, di
attivazione e di sensibilizzazione, offrendo ai bambini
proposte che consentano di conoscere la realtà
sonora, di orientarvisi, di esprimersi con i suoni e di
stabilire per il loro tramite relazioni con gli altri.”
I bambini, infatti, sono in grado di riconoscere alcuni suoni e
riescono a riprodurli per due o tre volte in una successione
ritmica, con il corpo.
Li raggruppano secondo la durata o l’intensità percependo e
costruendo i primi ritmi o sequenze ritmiche.
È importante che agiscano con il corpo in funzione della
durata, con movimenti e gesti, in modo da viverli e
percepirli con maggiore concretezza e partecipazione.
Successivamente applicano la corrispondenza tra uno schema
e il ritmo per precisare maggiormente la corrispondenza
spazio-tempo.
Giungono così a riprodurre il ritmo secondo un’indicazione
costituita da uno schema.
Intervengono pertanto attività di psico-ritmica che aiutano i
bambini a diventare più sensibili alla durata e all’intensità
del suono.
Anche le parole pronunciate seguono un
andamento ritmico dettato dagli accenti, la
parola stessa è composta da una serie di
sillabe in sequenza.
Il senso ritmico aiuta a parlare bene e
a scrivere correttamente.
GIOCO DEI SOLDATINI:
marcia al ritmo del tamburello, accompagnato da un suono, silenzio nel
momento di pausa.
GIOCO DELLA RANOCCHIA SALTERINA:
si preparano alcuni cerchi colorati che fungono da stagno. Al suono del
tamburo, si salta nello stagno. Durante la pausa la ranocchia deve
accovacciarsi.
GIOCO DELLE CORSE DEGLI ANIMALI:
ogni bambino sceglie di rappresentare un animale, imitando l’andatura. Al
suono del tamburello e seguendo il ritmo e le pause devono camminare
all’interno di un tracciato segnato sul pavimento.
GIOCO DEI CAVALLINI:
i bambini sono tanti cavallini che, a secondo del ritmo del tamburello, devono
andare al passo, al trotto, al galoppo.
Prima si fa sentire alcune volte il ritmo del tamburello nelle varie andature
facendo vedere anche il movimento.
GIOCO DEGLI INDIANI
IL PERCORSO
Una volta che i bambini hanno imparato a conoscere bene le
differenze ritmiche si può proporre un percorso a terra da eseguire
con il movimento.
Per ogni ritmo un colore:
• rosso per il passo
• blu per il trotto
• giallo per il galoppo
CANTI CON SUONI ONOMATOPEICI
ASCOLTO DI BRANI MUSICALI
Giochi di rinforzo dei movimenti
bucco-fonatori
Le esperienze educative all’interno della scuola
dell’infanzia
che
sono
finalizzate
all’apprendimento del linguaggio dovrebbero
offrire ad ogni bambino l’opportunità di
sfruttare contemporaneamente più canali,
sollecitazioni, attraverso i quali far nascere il
desiderio di comunicare. In particolare, i
bambini hanno bisogno di essere avviati alla
comunicazione con tanti giochi fonetici, che
coinvolgono tutte le parti degli organi di
fonazione (bocca, labbra, denti,..)
FACCIAMO FINTA CHE………
 Con le labbra
 Con la lingua
GIOCHI CO SOFFIO….
 Gioco del palloncino
 Gioco delle candele
 Gioco dell’elefante
 Gioco delle foglie
GIOCO DELLE MACCHIE DI COLORE
GIOCO DELLE SCATOLINE
GIOCO DELLA STORIA MIMATA
 Raccontare una storia ai bambini e coinvolgerli nella drammatizzazione,
facendo trasformare le parole in gesti.
Giochi fonologici
Adatti alla fascia d’età dell’ultimo anno della
scuola dell’infanzia e alle attività di
continuità tra scuola dell’infanzia e scuola
primaria.
Per il bambino la realizzazione dei fonemi vocalici è
facilitata perché i movimenti delle labbra sono ben visibili
e l’uso della lingua non è richiesto. Con le vocali i
bambini:
 esercitano la motilità delle labbra;
 imparano a controllare la respirazione
 riescono a simbolizzare i suoni a livello corporeo.
L’ORCHESTRA
Permette di esercitare la pronuncia di tutte le vocali
IL SERPENTE
Si scopre che il suono può durare più a lungo
I PAGLIACCI
Si identificano i diversi punti di articolazione e la distinzione tra loro
INDOVINA LA VOCALE CON IL MAGO RUBAVOCE
Oltre a sviluppare le capacità attentive, si fa porre attenzione alla posizione della bocca, lingua e
denti, senza l’uso della voce.
CANTAVOCALI
GIOCO DELLE CARTE CHE FANNO RUMORE
È ARRIVATO UN TRENINO CARICO DI……
Giochi di parole
I bambini con i loro discorsi e i giochi parole
sviluppano la capacità di prestare attenzione
alle strutture linguistiche. Si divertono a
giocare con esse, a ripetere e cercare delle
rime, assonanze fonetiche, ad utilizzare la
lingua in funzione metalinguistica.
GIOCO DEL “COSO” E “COSA”
Es: il camionista è stato fermato dal COSO che gli ha fatto la multa;
la maestra ci ha raccontato la COSA di Cenerentola
successivamente sostituire COSO e COSA con delle NON parole
GIOCO DELLE PAROLE ASSURDE
Questo gioco è simile al primo, ma molto più difficile perché si inseriscono
delle parole esistenti, ma assurde, da sostituire con quelle giuste.
Es:l’automobile correva veloce sul binario suonando il clacson.
La mamma usa l’ago per lavare.
GIOCO DELLA PAROLA MISTERIOSA
Si propone un enunciato senza l’ultima parola.
Es: ogni mattina mi siedo a tavola per fare……..
GIOCO DELLE DUE PAROLE MAGICHE
Utilizzare tesserine, immagini, disegni, ecc., metterli in un contenitore e
pescare due tessere. Creare una frase di senso compiuto con le due parole
pescate.
INDOVINA CHI E’ – CHE COSA FA…..
Costruzione di frasi minime e “analisi logica”
GIOCO DELLE RIME
GIOCO DELL’ECO
C’era una volta un bambino così timido che non aveva amici. Un giorno scopre,
passeggiando solo in montagna, l’ECO, e capisce che è un gioco molto
divertente e trova il coraggio di dirlo agli altri bambini. Così da quel giorno
non è più solo perché tutti vanno a giocare all’ECO con lui.
Obiettivo del gioco: ripetizione dell’ultima parte della parola.
COMPETENZA METAFONOLOGICA
PELA
PERA
MULO
MURO
COMPETENZA METAFONOLOGICA
FOCA
POCA
PINO
PANE
TANE
TINO
ATTIVITA’: riconoscimento consonante
iniziale
Estrarre dalla busta immagini ritagliate da giornali e mettere
insieme solo quelle che iniziano col suono pronunciato e
riportato sulla busta
T
OCCHIALI
ANELLO
TOPO
TAVOLO
TELEFONO
DSA
DSI
CONTESTO
Sto
con
Dott.ssa Sabrina Di Tullio
te
Il docente efficace per un apprendimento
significativo:
Quali competenze?
• Valorizzazione del sé e dell’altro
• Fiducia e relazione empatica con l’altro
• Comunicazione efficace
• Cooperazione
• Decentramento cognitivo ed emozionale
81
Come?
Occorre aiutare il bambino a:
• conoscersi ed apprezzarsi; la fiducia e la sicurezza in sé lo
rendono più disponibile alla mediazione
• identificarsi con l’altro, a sperimentare la condivisione
empatica
• riconoscere i propri ed altrui stati emotivi
• comprendere i messaggi verbali e non-verbali
• esercitare l’ascolto attivo
• cooperare sperimentando situazioni di interdipendenza
positiva
82
Come?
La trasposizione del conflitto sul piano simbolico e’
fondamentale e deve essere esercitata attraverso:
• diversi linguaggi espressivi
• il gioco
• i laboratori teatrali
Per consentire nuove immagini e plurali modalità di
confronto con il conflitto, per esercitarsi a riconoscere
punti di vista plurali e crescere nella valorizzazione della
differenza, delle identità plurali
83
Come? Allenando le intelligenze multiple
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
Linguistica;
Musicale;
Logico-matematica;
Spaziale;
Corporeo-cinestetica;
Intrapersonale (emotiva);
Interpersonale (sociale);
Naturalistica;
Esistenziale (in forse).
84
Come? Allenando l’intelligenza
intrapersonale/emotiva
E’ rivolta verso l’interno e consiste nell’abilità di:
• Conoscere le proprie emozioni
• Controllare le proprie emozioni (ansia, stress,
tristezza, irritabilità … )
• Riconoscere le emozioni altrui (empatia)
• Gestire le relazioni usando le abilità sociali
85
Come? Allenando l’intelligenza
interpersonale/sociale
E’ rivolta verso l’esterno e consiste nell’abilità di:
•
•
•
•
•
•
Comprendere gli altri e le loro motivazioni
Trovare la via migliore per interagire in maniera efficace e
cooperativa
Organizzare i gruppi
Negoziare soluzioni
Stabilire legami personali positivi
Analizzare e comprendere la situazione relazionale
emotiva
86
Allenare le intelligenze intra ed interpersonale
A questo proposito E. Morin sostiene (La testa ben fatta, Raffaello Cortina ,
Milano 2000, pag 45):
L’oggetto dell’educazione non è dare all’allievo una quantità
sempre maggiore di conoscenze, ma costituire in lui uno stato
interiore profondo […]. Ciò significa indicare che imparare a vivere
richiede non solo conoscenze, ma la trasformazione nel proprio
essere mentale, della conoscenza acquisita in sapienza e
l’incorporazione di questa sapienza nella propria vita
87
“Saper essere”?
Il tanto abusato saper essere della triade sapere, saper fare
e saper essere cambia significato:
non vuol dire trasmettere, “travasare” capacità e valori
predeterminati
bensì, attivare la capacità di trasformare le conoscenze in
“scienza, esperienza, saggezza relazionale ed emotiva”
88
E nella didattica?
Dott.ssa Sabrina Di Tullio
GRAFIA
METACOGNIZIONE
e
MOTIVAZIONE
- Cosa significa “scrittura leggibile”?
- La mia scrittura è facilmente leggibile per me?
- E per il mio insegnante?
-
Cosa rende la mia scrittura poco chiara?
-
Quali sono i vantaggi di una scrittura chiara?
INDICI
GRAFOMOTORI
ORTOGRAFIA
METACOGNIZIONE
e
MOTIVAZIONE
- Quali sono gli errori che compio più frequentemente?
RICERCA DELL’ERRORE:
non sottolinearlo ma proporre allo
studente la sfida di individuarlo
L’uso del computer
Come strumento abilitativo e compensativo:
 Correttore ortografico
 Sintesi vocale
Dott.ssa Sabrina Di Tullio
COMPOSIZIONE DEL TESTO
METACOGNIZIONE
e
MOTIVAZIONE
LE FACILITAZIONI PROCEDURALI
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Le facilitazioni procedurali
Le facilitazioni procedurali sono
un’espressione con cui Bereiter e
Scardamalia indicano qualsiasi tipo di
riduzione del carico dello scrivere in
studenti inesperti o in difficoltà. Esse sono
tecniche utili a strutturare e facilitare i due
processi della pianificazione e della
revisione e assumono un alto valore
metacognitivo!
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Si identifica una fase del
comporre
in cui si ha difficoltà
( per es.
la pianificazione)
Si predispongono
aiuti
e facilitazioni per
ridurre
Il carico di
elaborazione delle
informazioni
Tale funzione viene
descritta in termini di
operazioni mentali
necessarie per
eseguirla
Si individua un modo per
rendere possibile
l’esecuzione di tale processo
complesso
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in forma
semplificata
Un’altra facilitazione sperimentata da
Bereiter e Scardamalia, e poi ripresa nel
programma metacognitivo di Harris e
Graham (1996), consiste nell’invitare gli
alunni a utilizzare nel corso dell’attività
compositiva e a elaborato concluso una
serie di foglietti sui quali sono stati scritti
suggerimenti o“domande” da rivolgere al
testo per monitorarlo, valutarne la
coerenza, la chiarezza ed eventualmente
modificarlo.
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“Ho ripetuto troppo
questa parola, non è
il caso di cercare dei
sinonimi?”
“Questo punto del
testo è importante,
ma scritto così il
lettore lo capirà?”
“Mi serve una
frase e/o una
parola di
collegamento!”
“L’ordine che ho
seguito nella
presentazione delle
idee non è molto
logico”
“Le parti del testo
non sono ben
collegate tra loro!”
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Altri strumenti dispensativi
e
compensativi
in un ottica
inclusiva
e
metacognitiva
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Software didattici
Mp3
Glossario lingua inglese
Compendio grammaticale
Compendio lingua inglese
Compendio di matematica e geometria
Calcolatrice
Mappe concettuali
Mappe mentali
Schemi
Vocabolario digitale
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Programmazione di tempi più
lunghi per le prove scritte
Organizzazione di interrogazioni
programmate
Dispensa dalla lettura a voce alta
Valutazioni che tengano conto
del contenuto e non della forma
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Nel rispetto delle diverse memorie:
visiva
auditiva
cenestesica
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