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La definizione dell`argomento: strumenti di
Lezione I
La definizione dell’argomento:
strumenti di orientamento e
consultazione
La definizione dell’argomento
di ricerca
• Una fase nella quale, inizialmente, gli strumenti
informatici non sono di grande aiuto:
– In diversi casi la scelta dell’argomento è imposta
dall’esterno.
– Nei casi in cui la scelta è libera si è guidati dai propri
interessi personali, dalle proprie competenze, dalle letture
compiute, dal consiglio di un esperto della disciplina.
• I materiali digitali entrano in gioco quando si tratta di
definire in modo più rigoroso il soggetto della ricerca
e di comprendere i termini del problema, fornendo
strumenti di orientamento e consultazione.
2
Gli strumenti tradizionali
• Sono in genere conservati in un’apposita
sezione di una biblioteca, di più agevole
accesso: la sezione di Consultazione.
– I Manuali delle singole discipline: delineano in
modo chiaro i fondamenti e i metodi di una
disciplina.
– Le Introduzioni e Guide alle singole discipline: si
soffermano piuttosto sugli strumenti e i problemi
inerenti una disciplina.
– Le Enciclopedie forniscono informazioni puntuali
su singoli temi.
3
Introduzioni e Guide agli studi
classici: qualche esempio
• D. Ambaglio - D. Foraboschi, Introduzione alla storia antica,
Milano 1995 (gli strumenti, le fonti e i nodi problematici della
storia greca e della storia romana) [STO COLL. PROVV. 930
AMB]
• H. Bengtson, Introduzione allo studio della storia antica,
Bologna 1990 (un classico, che soprattutto nella sezione
bibliografica risente di una lunga stratificazione) [STO COLL.
PROVV. 938 BEN 9].
• Storia antica. Come leggere le fonti, a cura di L. Cracco Ruggini,
Bologna 1996 (capitoli dedicati ai diversi tipi di documentazione,
di diseguale valore) [930.07 A 6].
• M. Crawford – E. Gabba – F. Millar – A. Snodgrass, Le basi
documentarie della storia antica, Bologna 1984 (come il
precedente) [930.07 A 2/1].
4
Introduzioni e Guide agli studi
classici: qualche esempio
• A. Garzetti, Introduzione alla storia romana, Milano 19866 (con
un’appendice di esercitazioni sull’epigrafia latina) [STO COLL.
PROVV. 937 gar].
• A. Magnelli, Guida alla storia greca. Fonti, strumenti, problemi,
Roma 2002 [938 S 23].
• P. Petit, Guide de l’ètudiant en histoire ancienne, Paris 19693 (di
ammirevole chiarezza e completezza, ma inevitabilmente
invecchiato per la sezione bibliografica).
• G. Poma (a cura di), Le fonti per la storia antica, Bologna 2008
(impostazione a volte molto manualistica).
• J. Poucet - J.-M. Hannick, Aux sources de l'antiquité grècoromaine. Guide Bibliographique, Bruxelles 19954 (parte I: le
fonti; parte II: le opere di consultazione; parte III: bibliografia di
orientamento su diverse tematiche del mondo antico).
5
Le maggiori Enciclopedie di studi classici:
la Pauly - Wissowa
• Pauly Realencyclopädie der classischen
Altertumswissenschaft, a cura di G. Wissowa,
Stuttgart 1893-1978 ( = Pauly - Wissowa, PW,
Realencyclopädie, RE) [938 ED 1b].
– Una monumentale opera in oltre 80 volumi, alcuni
articoli sono vere e proprie monografie.
– Si occupa di realia, in un tedesco a volte criptico per
le numerose sigle e abbreviazioni.
– Accanto ad una sintesi del problema in oggetto
(spesso invecchiata), offre un accurato elenco delle
fonti rilevanti.
6
Le maggiori Enciclopedie di studi classici:
le sorelle minori della Pauly - Wissowa
• Der kleine Pauly, a cura di K. Ziegler - W.
Sontheimer, Stuttgart 1964-1975 (KlPW) [938 ED
1/1].
– Articoli sintetici, spesso fondati su quelli della sorella
maggiore, senza rimandi alle fonti.
• Der neue Pauly. Enzyklopädie der Antike, a cura di
H. Cancik - H. Schneider, Stuttgart - Weimar 19962003 ( = NPW) [938 ED 1/2].
– Meno ricca di informazioni rispetto alla sorella maggiore (in
particolare sulle fonti), presenta però una bibliografia e uno
status quaestionis più aggiornati.
7
Le maggiori Enciclopedie di studi classici
• The Oxford Classical Dictionary, a cura di S.
Hornblower - A. Spawforth, Oxford - New York 19933
( = OCD3) [938 ED 2 (ed. 3.)].
– Brevi articoli, presentano una sintesi chiara e abbastanza
aggiornata del problema, con qualche suggerimento sulle
fonti e la bibliografia.
• Dizionario di antichità classiche di Oxford, a cura di
N.G.L. Hammond - H.H. Scullard, Roma 1981 [938
ED 2/1].
– Traduzione italiana di OCD2.
• Enciclopedia dell’Antichità classica, Milano 2000 (Le
Garzantine).
– Articoli estremamente sintetici, ma chiari e generalmente
corretti; mancano indicazioni su fonti e bibliografia.
8
Gli strumenti digitali
• Il genere del manuale è poco praticato nell’ambiente
digitale, per le caratteristiche di questo genere
scientifico e le peculiarità delle scritture digitali.
• Molto numerose sono state invece le guide, in
particolare dedicate proprio alle nuove risorse, per
l’esigenza di ridisegnare la geografia dei nostri saperi
dopo la rivoluzione digitale.
• Discretamente praticato il genere delle enciclopedie,
in forme originali o come riproposizione in nuovo
formato di opere a stampa.
9
Manuali di antichistica in Rete:
qualche esempio concreto
• Studentville.it: latino e greco
– http://latine.studentville.it/
• The Romans
– http://www.the-romans.co.uk/
• Antiquit@s
– http://elearning.unifr.ch/antiquitas/
• Ancient Greek Tutorials
– http://socrates.berkeley.edu/~ancgreek/ancient_gr
eek_start.html
10
Gli obiettivi di una guida alle
risorse digitali
1. Quali sono le risorse a disposizione per lo
studio del mondo antico?
2. Quale è il loro livello qualitativo?
3. Quale è il loro rapporto con gli strumenti
tradizionali della disciplina?
11
Le principali guide alla nuova
geografia del sapere antichistico
• Indici selettivi di risorse digitali, talvolta
accompagnati da descrizioni più o meno
estese, giudizi e valutazioni.
• Per lo più queste guide hanno adottato esse
stesse il formato digitale, per le possibilità di
rapido aggiornamento e la versatilità del
medium.
• Ma non sono mancate negli anni passati
guide a stampa.
12
Le guide a stampa
• P. Durusau, High Places in Cyberspace. A Guide to Biblical and
Religious Studies, Classics, and Archaeological Resources on
the Internet, Atlanta 1996.
• D. Kaufmann - P. Tiedemann, Internet für Althistoriker und
Altphilologen. Eine praxisorienterte Einführung, Darmstadt 1999
• R. Valenti, L'informatica per la didattica del latino. Lettere al
futuro, Napoli 2000.
• A. Cristofori, Internet e la ricerca scientifica nelle discipline
antichistiche, «Memoria e Ricerca», 5 (gennaio-giugno 2000),
pp. 180-198.
• G. Alvoni, Scienze dell'antichità per via informatica. Banche dati,
Internet e risorse elettroniche nello studio dell'antichità classica,
Bologna 2002.
• P. Donati Giacomini, Innovazione e tradizione. Le risorse
telematiche e informatiche nello studio della storia antica,
Bologna 2002 [BIB 025.0693 A 1].
13
I difetti di una guida a stampa
• Rapida obsolescenza a fronte di una
realtà in continuo e tumultuoso
mutamento.
• Alto costo degli aggiornamenti (nuove
edizioni).
• Un genere che ha goduto di una certa
fortuna a cavallo del nuovo millennio,
ma che è in declino negli ultimi tempi.
14
Le guide diffuse via Internet:
guide specialistiche
• Rassegna degli strumenti informatici per lo
studio dell’Antichità classica
– http://www.rassegna.unibo.it/index.html
• Bibliotheca Classica Selecta
– http://bcs.fltr.ucl.ac.be/default.htm
• Internet Ancient History Resource Guide
– http://www.ancienthistory.ugent.be/history/iahrg/
• KIRKE
– http://www.kirke.hu-berlin.de/
15
I parametri per giudicare le
guide diffuse via Internet
•
•
•
•
Completezza
Aggiornamento
Struttura chiara ed articolata
Presenza di descrizioni e valutazioni
delle risorse
• Navigabilità (presenza di un motore di
ricerca interno)
16
I vantaggi di una guida
specialistica diffusa via Internet
• Compilata da uno specialista e dedicata
ad un tema limitato.
• Gli aggiornamenti sono rapidi e poco
costosi.
• Fornisce accesso diretto alle risorse di
Internet che descrive.
17
I problemi delle guide
specialistiche diffuse via Internet
• L’impegno di curare e mantenere aggiornata una guida alle
risorse digitali sull’Antichità classica si è fatto molto gravoso:
– Per la crescita esponenziale di risorse dedicate al settore antichistico.
– Per i crescenti impegni accademici dei “giovani” ricercatori che
crearono, per lo più a titolo volontario e gratuito, queste guide intorno
alla metà degli anni ‘90.
– Per la crescente mancanza di finanziamenti alle imprese di maggior
spessore.
• Anche le maggiori guide specialistiche denunciano oggi un
grave ritardo negli aggiornamenti o sono di fatto abbandonate.
• Un punto di riferimento rimane il progetto Propylaeum
(http://www.propylaeum.de/), in cui è ora integrata la storica
guida KIRKE.
18
Blogs e comunità virtuali come strumento
di informazione e aggiornamento
• Digital Classicist per tutti gli aspetti degli strumenti digitali
applicati alle Scienze dell’Antichità.
– http://www.digitalclassicist.org/
– Particolarmente
utile
il
Wiki
(http://wiki.digitalclassicist.org/Main_Page), con le sezioni Projects,
Tools e Resources.
• The Stoa Consortium, pure onnicomprensivo per le Scienze
dell’Antichità.
– http://www.stoa.org/
– Di particolare utilità per un tempestivo aggiornamento su nuove
risorse e iniziative digitali.
• AWOL – The Ancient World Online, in generale sul mondo
antico.
– http://ancientworldonline.blogspot.com/
– Assai utile l’Alphabetical List of Open Access Journals in Ancient
Studies
(http://ancientworldonline.blogspot.com/2009/10/alphabetical-listof-open-access.html).
19
Blogs e comunità virtuali come strumento
di informazione e aggiornamento
• Current Epigraphy, dedicato anche al versante
“analogico” della disciplina.
– http://www.currentepigraphy.org/
• What’new in Papyrology, come il precedente.
– http://papyrology.blogspot.com/
• Digital Papyrology, che si concentra invece
sugli strumenti informatici.
– http://digitalpapyrology.blogspot.com/
• Electric Archaeology
– http://electricarchaeologist.wordpress.com/
20
Blogs e comunità virtuali:
vantaggi e svantaggi
• Semplicità di gestione e ampia partecipazione
collaborativa assicurano oggi le migliori
possibilità di offrire un quadro completo e
aggiornato.
• Rispetto ai tradizionali indici di risorse questi
strumenti del Web 2.0 pagano qualcosa:
– In termini di uniformità espositiva e di valutazione
critica.
– In termini di organizzazione della materia.
• Ma la via di questi nuovi strumenti ad oggi pare
obbligata.
21
I motori di ricerca
• L’annosa guerra dei motori di ricerca da
qualche anno ha come vincitore assoluto
Google
– http://www.google.it.
– Di grande rilevanza per i nostri studi le sezioni
Google Libri (http://books.google.it/) e Google
Scholar (http://scholar.google.it/).
• Ancora deboli le quote di mercato dei rivali
come Bing
– http://it.bing.com/
• o Yahoo! Search
– http://it.search.yahoo.com/
22
I difetti dei motori di ricerca
• Restituiscono
un
enorme
numero
di
occorrenze.
• Molte di tali occorrenze risultano irrilevanti per
gli studi antichistici.
• Non forniscono alcun tipo di valutazione di
qualità.
• Nonostante importanti progressi nella loro
copertura, sfuggono ancora loro alcune delle
informazioni presenti in Rete, per esempio
quelle strutturate in forma di database.
23
Quando utilizzare un motore
di ricerca
• Per ricerche su termini molto specifici (p. es.
Tabula Clesiana…).
• Per completare la propria bibliografia,
inserendo titoli di contributi chiave, riferimenti
specifici alle fonti o passaggi delle stesse fonti
(anche con Google Libri e Google Scholar).
• Per la ricerca di immagini.
• Per una prima e rapida panoramica sulle
risorse esistenti per una data tematica,
limitandosi alle prime schermate dei risultati.
24
Alcune avvertenze nell’uso di un
motore di ricerca
• Il medesimo concetto può essere espresso
da più termini, tra di loro sinonimi.
• Il medesimo concetto può essere espresso
con termini diversi nelle differenti lingue della
comunità scientifica.
• Consultare con attenzione il documento di
guida consente spesso di risparmiare tempo
e di eseguire ricerche più precise.
25
Suggerimenti per una ricerca con
Google
• Inserendo più termini nella maschera di ricerca semplice
questi sono automaticamente associati dall’operatore logico
AND:
– per esempio Antonio Cleopatra
• Per ritrovare tutte le pagine in cui compare l’uno oppure
l’altro termine inserito (operatore logico OR) si usa il
termine OR:
– Per esempio Antonio OR Cleopatra
• Per escludere un termine dalla ricerca (operatore logico
NOT) si usa il segno - (senza spazio dopo il segno -)
– per esempio Cleopatra -Shakespeare
• Per ritrovare le pagine in cui compare una frase specifica si
usano le virgolette:
– Per esempio “Tabula Lugdunensis”
26
La ricerca avanzata di Google
• Consente di effettuare le ricerche con operatori logici in
modo più semplice e intuitivo.
• Consente di limitare le ricerche per:
–
–
–
–
–
–
–
Lingua del file
Formato del file
Sito in cui il file è registrato
Data di creazione del file
Diritti di utilizzo del file
Parte della pagine in cui è localizzata il termine da cercare
Nazione di appartenenza del sito
• Consente inoltre di reperire:
– i siti web simili ad una data pagina
– i siti web che hanno un link ad una data pagina
27
I limiti invalicabili degli
strumenti descritti
• Difficilmente potranno essere completamente
esaustivi o eliminare del tutto il “rumore”
• Anche se comprendono elementi di giudizio,
saranno inevitabilmente portatori di uno solo
dei tanti punti di vista legittimi e possibili.
• La necessità che gli utenti sviluppino un proprio
senso critico nella valutazione della pertinenza
e dell’utilità degli strumenti digitali.
28
L’educazione ad un approccio
critico alle risorse di Internet
• Primo comandamento: non fidarsi troppo
delle guide.
– Lamentationes Ieremiae. Opuscula scolastica
de omni scibili et quibusdam aliis in honore
Ieremiae Yvonis DuQuesniae anno aetatis
suae
XXXX
(plus
minusve):
http://www9.georgetown.edu/faculty/jod/lamjer
/front.html
• Secondo comandamento: fidarsi delle
proprie capacità critiche ed esercitarle in
modo spietato.
29
I parametri di valutazione di una
risorsa di Internet
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
Autorevolezza
Accuratezza
Obiettività
Aggiornamento
Completezza
Definizione dei destinatari
Praticità d’uso
Interattività
30
Autorevolezza
• L’autore è riconoscibile oppure si cela
dietro l’anonimato o uno pseudonimo?
• L’autore è qualificato per trattare del
soggetto in questione?
• L’autore ci mette in grado di giudicare la
sua
competenza,
per
esempio
pubblicando un curriculum vitae?
31
Accuratezza
• Il sito segue le norme e gli stilemi propri
del nostro settore di studi?
• Il sito è corretto dal punto di vista della
grammatica e dell’ortografia?
• Vengono fornite le informazioni per un
corretto uso del sito, si indicano per
esempio l’origine dei testi che vi sono
pubblicati?
32
Obiettività
• Il sito ha finalità di propaganda politica o
religiosa o caratteri (anche velatamente)
pubblicitari?
• Qual è il punto di vista dell’autore?
33
Aggiornamento
• Nel sito è indicata con chiarezza la data
nella quale sono stati elaborati ed
inseriti in Rete i materiali che contiene?
• Viene indicata la data e la frequenza di
eventuali aggiornamenti e revisioni?
• Un fattore essenziale per bibliografie e
rassegne di siti web.
34
Completezza
• L’argomento è trattato in modo
esaustivo, secondo i limiti indicati e
coerentemente con le finalità della
ricerca?
• Molte sono le pagine Internet relative a
progetti solo abbozzati e perennemente
in costruzione.
35
Definizione dei destinatari
• La risorsa ha definito chiaramente il suo
target (studenti, ricercatori, il pubblico
colto)?
• Tratta la materia in uno stile adeguato al
suo pubblico ideale?
36
Praticità d’uso
• La
struttura
del
sito
è
immediatamente
comprensibile?
• Esistono sussidi che aiutino il navigatore ad orientarsi
(mappe, indici, motori di ricerca interni)?
• I links ipertestuali consentono al navigatore di
costruirsi un percorso personale tra i materiali che
rimanga comunque coerente con le finalità della
ricerca?
• Le tecnologie sono finalizzate agli obiettivi della
ricerca o sono un puro elemento decorativo?
• Il sito è fruibile anche da macchine di fascia bassa?
Vi è necessità di software aggiuntivo e costoso?
Prevede una versione accessibile ai disabili?
37
Interattività
• Possiamo dialogare con l’autore del
sito?
• Esiste la possibilità che gli utenti entrino
in contatto tra di loro, p.es. attraverso
un gruppo di discussione, una chat o un
blog?
• Gli utenti possono contribuire ai
contenuti stessi del sito?
38
Enciclopedie digitali: la Wikipedia
• Pagina principale di accesso: http://www.wikipedia.org.
• Un’enciclopedia nata nel 2001, aperta alla collaborazione dei
volontari (attraverso un tipo software collaborativo detto wiki).
• Un’enciclopedia multilingue (con centinaia di edizioni), di cui la
più completa è quella inglese (ca. 3,5 milioni di voci); molto ricca
anche la versione italiana (ca. 900 mila voci).
• Le voci sono il processo di un continuo processo di riscrittura
(che possono dar luogo a guerre di edizione); ogni modifica è
registrata in una cronologia.
• Un esempio: la voce Bruzi (http://it.wikipedia.org/wiki/Bruttii)
39
Caratteri della Wikipedia
• Testi chiari e lineari, utili per un primo approccio (ma
insufficienti per una ricerca più approfondita).
– Per maggior completezza opportuno consultare non solo la
versione italiana, ma anche quelle nelle lingue di maggior
uso nella comunità scientifica.
• Facile navigabilità e felice integrazione con altri
materiali multimediali della Rete.
– Il pratico sistema dei Portali: vd. per esempio il portale
Antica
Roma
(http://it.wikipedia.org/wiki/Portale:Antica_Roma).
• Nonostante le forme di controllo e l’obiettivo di
presentare informazioni in forma neutrale, alcune
voci presentano notizie discutibili o deliberatamente
distorte.
• Autori identificabili con difficoltà, talvolta di dubbia
competenza.
40
Altre enciclopedie di studi classici in Rete:
qualche riedizione digitale di vecchi lavori
• W. Smith, A Dictionary of Greek and Roman Antiquities
– http://www.perseus.tufts.edu/hopper/text.jsp?doc=Perseus:text:19
99.04.0063 (ed. 1890)
• W. Smith, A Dictionary of Greek and Roman Biography and
Mythology
– http://www.perseus.tufts.edu/hopper/text.jsp?doc=Perseus:text:19
99.04.0104
• C. Daremberg – E. Saglio, (a cura di), Dictionnaire des
Antiquités Grecques et romaines, Paris 1877-1900 [BAU
938 ED 3 e FIL CONS 938 DAR 1]
– http://dagr.univ-tlse2.fr/sdx/dagr/
41
Caratteri delle versioni digitali
di classiche opere a stampa
• Testi in genere solidi, pur nella loro
schematicità.
• Le opere ad accesso libero, non protette da
copyright
presentano
trattazioni
inevitabilmente
invecchiate
nelle
argomentazioni
e
nei
suggerimenti
bibliografici.
42
Altre enciclopedie di studi classici in
Rete: qualche nuovo progetto
• The Brill Dictionary on Religion
– http://www.brillonline.nl/subscriber/uid=2023/title_
home?title_id=bdr_bdr
• New Pauly Online
– http://www.brillonline.nl/subscriber/uid=2023/title_
home?title_id=bnp_bnp
– http://www.brillonline.nl/subscriber/uid=2023/title_
home?title_id=dnp_dnp
• Le sottoscrizioni di questi interessanti
strumenti purtroppo non sono state rinnovate
da UniCal!
43
Lezione I
Esercizi
Esercizio 1
• Confrontate le voci dedicate a Tucidide nei seguenti
strumenti di consultazione:
– Articolo in italiano della Wikipedia.
– Articolo in inglese della Wikipedia.
– Articolo in W. Smith, A Dictionary of Greek and Roman
Biography and Mythology (da Perseus).
– Articolo nella Neue Pauly Wissowa.
– Articolo nell’Oxford Classical Dictionary3
• Notate le differenze nello stile di comunicazione, nel grado di
approfondimento, nei contenuti e cercare di valutare quale di
questi strumenti abbia maggior valore per un primo
orientamento volto ad una ricerca, riassumendo i risultati in una
semplice scheda di Word.
45
Esercizio 2
• Consultando le sezioni Discussione e
Cronologia cercate di capire chi sono e quali
sono le competenze specifiche degli autori
principali della voce Magna Grecia nella
Wikipedia italiana.
• Analizzando la sezione Discussione, cercate
di capire su quali problemi si è
particolarmente incentrato il dibattito tra i
creatori della voce.
• Riassumete i risultati della vostra ricerca in
una semplice scheda di Word.
46
Esercizio 3
• Utilizzando i siti delle comunità virtuali e dei blogs
elencati alle diapositive 19-20 reperite le risorse
utili ad una ricerca sulle defixiones, le tavolette di
maledizione.
• Tale ricerca riguarderà non solo le risorse digitali,
ma anche gli strumenti tradizionali (contributi a
stampa, incontri di studio, etc.)
• Nel formulare le ricerche tenete conto dei diversi
termini, nelle diverse lingue, con cui può essere
definita questa classe di documenti.
• Descrivete brevemente tali risorse in 4-5 righe in
una semplice scheda di Word.
47
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