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Piano Casa 2015, una proposta concreta per il territorio!

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Piano Casa 2015, una proposta concreta per il territorio!
GLI STATI GENERALI DELLA LOGISTICA DEL NORD/OVEST
INDICAZIONI EMERSE DAL WORKSHOP “PORTUALITA’ E SISTEMA
DOGANE”
GENOVA, 16 MARZO 2016
1
Il contesto geografico
Il Nord Ovest è attraversato da 3 Corridoi della rete centrale dei trasporti Europea
- ALPI, con il Terzo Valico dei Giovi, rappresenta il 18% del PIL europeo, e
• RENO
prevede un aumento di trasporto ferroviario a scenario 2030 da 44,6 a 82,6
milioni di tonnellate
con la Torino Lione, rappresenta il 17% del PIL europeo, e
• MEDITERRANEO,
prevede un aumento di trasporto ferroviario a scenario 2030 da 22,2 a 81,2
milioni di tonnellate
– MEDITERRANEO, assomma al 27% del PIL europeo e prospetta
• SCANDINAVO
al 2030 un raddoppio dell’attuale percentuale di trasporto via ferro
Le Regioni Piemonte, Lombardia e Liguria, insieme a partner europei quali Baden
Wurttenberg, Baviera, Canton Ticino, Rhone - Alpes, Provence - Alpes - Côte d’Azur
fanno parte della Macroregione Alpina, che svolge sul territorio un ruolo di cerniera
tra il sistema della portualità ligure e i territori posti al di là delle Alpi
L’apertura delle gallerie di base del Gottardo e del Ceneri e il raddoppio del Canale di
Suez creano le condizioni per la cattura di parte del maggiore traffico dal Far East
all’Europa, attraverso il sistema portuale ligure.
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Il Sistema portuale ligure: punti di forza
Il sistema portuale ligure è leader in Italia, ha registrato tassi di crescita positivi,
movimenta oltre il 50% dei volumi di merce containerizzata di import-export a
livello nazionale e genera circa il 38% dell’IVA portuale
I Port Community System (sistema intelligente di governo dei flussi della merce)
e i Cluster marittimi liguri restano nel panorama italiano un centro di eccellenza
con competenze accumulate nel tempo e in costante aggiornamento
Gli investimenti recenti realizzati nei tre porti liguri sia da parte pubblica
(dragaggi, nuovi terminal con riempimenti, impianti ferroviari) che da parte degli
operatori privati (nuove gru, investimenti in ICT) consentiranno di passare dalla
attuale capacità di 4,3 milioni di Teu a una di 6,6 milioni di Teu al 2020,
intercettando potenzialmente parte della merce trasportata dalle moderne
meganavi
Sono già programmati ulteriori investimenti per adeguare la lunghezza delle
banchine, la profondità dei fondali, lo spazio di manovra per raggiungere
l’accosto e per uscire dal porto, le gru per la movimentazione di carichi sempre
crescenti
3
Il Sistema portuale ligure: le sfide da affrontare
Per catturare parte del traffico marittimo addizionale generato dal
raddoppio del Canale di Suez e dal nuovo traforo del Gottardo, i porti
liguri devono recuperare i seguenti gap di competitività:
1) Rafforzamento della pianificazione strategica e accelerazione delle
opere portuali in corso
2) Programmazione dei collegamenti ferroviari. La quota modale della
ferrovia, oggi pari a 13% a Voltri e 35% a La Spezia, anche per contenere le
ulteriori emissioni inquinanti e congestione del traffico derivanti dagli
interventi di espansione della capacità, si prevede che salga al 50% La Spezia
e 40% Genova e Savona.
3) Ulteriore snellimento delle operazioni doganali
4) Implementazione di sistemi tecnologico-informativi
4
Rafforzamento della pianificazione strategica
Alla strategicità dei sistemi portuali, sulla base delle performance
attuali e potenziali, deve seguire un’attenta valutazione strategica
delle grandi opere portuali – come la nuova diga foranea di
Genova o il terzo bacino a La Spezia - finalizzata a verificare ex
ante la fattibilità tecnica e la sostenibilità economica e
ambientale dei singoli progetti.
A questo scopo, contribuiranno certamente:
tavolo di coordinamento presso il MIT previsto dal
• ildecreto
legislativo di riforma delle Autorità portuali in corso
di approvazione
• la predisposizione da parte del MIT con il contributo delle
Regioni del Documento di Pianificazione Pluriennale
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Accelerazione delle opere in corso
Occorre altresì accelerare il completamento delle opere in corso,
come il riempimento della calata Bettolo e tra i moli Ronco
Canepa, il completamento della piattaforma di Vado Ligure.
Si tratta di una problematica comune alla realizzazione di gran
parte delle opere pubbliche di questo paese.
Fino ad oggi l’attenzione del legislatore e dell’esecutivo si è
focalizzata su interventi normativi volti a semplificare e accelerare
le procedure amministrative. Purtroppo con scarso successo.
Più efficaci sembrano rivelarsi le misure volte a individuare
soggetti responsabili della realizzazione delle singole opere dotati
di poteri rafforzati come nel caso dei commissari straordinari
della Torino-Lione e del Terzo Valico.
6
La programmazione degli interventi ferroviari
LUNGO TERMINE
i tempi di realizzazione del Terzo Valico, vero e proprio
• Rispettare
intervento di upgrading prestazionale del corridoio (sagoma, linea,
modulo), con assegnazione fondi della Legge di Stabilità 2016 al 4° lotto
costruttivo e nuova richiesta di finanziamento all’UE sulla CEF
interventi di aumento della rete tra cui il
• Programmare
quadruplicamento della Tortona-Voghera e della Pavia-Milano
Rogoredo, anche al fine di una migliore coesistenza dei diversi tipi di
traffico sulla rete (passeggeri e merci)
BREVE MEDIO TERMINE
organizzative (accordi quadro per le tracce, piattaforma
• Misure
informatica per i servizi)
• Collegamento ai porti e potenziamento dei terminali (Voltri Prà, Rivalta
Scrivia, completamento dell’armamento ferroviario nel porto di La Spezia
e Genova Sampierdarena, Parco del Campasso)
di colli di bottiglia derivanti dal protrarsi di lavori nei nodi
• Superamento
urbani volti a favorire l’accessibilità agli scali portuali (nodo di Genova)
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Snellimento procedure doganali
Il pre-clearing ha già prodotto significativi risultati in termini di liberazione
delle banchine ma può essere ulteriormente potenziato, estendendo le navi
eligibili. L’introduzione del fascicolo elettronico riduce ulteriormente i tempi
di sdoganamento ed i costi correlati.
Ai fini di dare concreta attuazione allo sportello unico doganale, il decreto
legislativo di riforma delle Autorità portuali in corso di approvazione affida
alle Dogane il coordinamento delle attività di controllo (fitosanitario,
veterinario, ecc.), stabilendo l’obbligatorietà del controllo documentale entro
un’ora e di quello fisico della merce entro cinque ore.
Ai fini di rendere più efficace l’attività di coordinamento delle dogane, è
auspicabile che le Regioni favoriscano, anche attraverso eventuali
provvedimenti legislativi, la messa a disposizione del personale regionale
preposto ai controlli fitosanitari e veterinari presso l’Agenzia delle Dogane.
Vanno inoltre promossi accordi tra Agenzia delle Dogane e le ARPA al fine di
dedicare risorse specializzate alle attività di controllo delle merci in
laboratorio.
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Conclusioni
 C’è un fattore tempo…
 C’è
un fattore «metodo», la Cabina di Regia,
ovvero la sede del confronto tra Regioni, Ministero
e operatori
 C’è un fattore «merito», il futuro della portualità e
della logistica italiana passa dal nord-ovest
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