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II_La_Chiesa__del_primo_millennio

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II_La_Chiesa__del_primo_millennio
La Chiesa del
primo millennio
Cristianesimo, Storia
e orizzonte teologico
2.019.052.000 i cristiani nel mondo
su una popolazione mondiale di 6.128.512.000
(32,9%)
Britannica Book of the Year 2002
• Il movimento creato da Gesù di Nazareth
venti secoli fa, in Israele, ai confini orientali
dell’impero romano, ha raggiunto oggi più
di un terzo dell’ intera umanità. Ciò
significa che due miliardi di persone oggi
fanno in qualche modo riferimento alla
persona e al messaggio di Cristo
Lo spartiacque della storia umana
«E’ significativo che il
computo degli anni
si faccia quasi ovunque a
partire dalla nascita di
Cristo.
E’ un segno del contributo
impareggiabile recato
alla storia universale
da Gesù di Nazareth»
Dalla lettera apostolica
Tertio millennio adveniente , 1994, n.15
Cristo pantocratore - duomo di Cefalù
Gesù fondatore ed essenza
del cristianesimo
L’evento della
Resurrezione
è il fondamento
della comunità
cristiana.
I discepoli Pietro e Giovanni corrono al sepolcro la mattina della Resurrezione
Burnand, Musee d’Orsay
«…la fede in Gesù Cristo
risorto
ha trasformato quel pugno
di fuggiaschi demoralizzati in
un gruppo di uomini risoluti e
sicuri…i primi missionari
dell’Evangelo»
M.Eliade , Storia delle credenze e delle idee
religiose,
Sansoni , Firenze 1982
Cristo alle radici della Chiesa e la
Chiesa alle radici dell’Europa
• La nascita della Chiesa e la comunità
primitiva
• La comunità di Gerusalemme
• Paolo di Tarso , l’apostolo dei gentili
• L’inizio della istituzionalizzazione
• Il confronto con l’impero romano
Cristo alle radici della Chiesa e la
Chiesa alle radici dell’Europa
•
•
•
•
•
L’era costantiniana
Nascita della teologia, le eresie e i concili
Il potere religioso e civile della Chiesa
Ruolo del monachesimo
Occidente ed Oriente
La nascita della
Chiesa e la
comunità primitiva
•
Atti 2, 1-13
Nascita della Chiesa nel giorno di
Pentecoste dell’anno 30 a
Gerusalemme.
Discesa dello Spirito Santo sui discepoli
radunati nel cenacolo il cinquantesimo
giorno dopo la resurrezione: fortificati
dallo Spirito Santo gli apostoli iniziano
l’annuncio del Vangelo di Cristo a tutti
gli uomini.
•
La pentecoste - Giotto
Atti 2,42-48
Il gruppo si espande velocemente
«erano assidui nell’ascoltare
l’insegnamento degli apostoli,
nell’unione
fraterna, nella frazione del pane e nelle
preghiere…stavano insieme e tenevano
ogni cosa in comune…»
La comunità di
Gerusalemme
Misure organizzative e
culto
Gli apostoli si dedicavano
alla predicazione
missionaria
I Diaconi, inizialmente
sette, avevano il compito
di organizzare il servizio
delle mense, assistere i
poveri, aiutare nell’attività
pastorale;
Battesimo «nel nome del
Padre, Figlio, Spirito Santo»
Eucarestia
PROBLEMI
Presenza di due correnti distinte:
• Gli ellenisti, giudei provenienti dalla
diaspora, ellenizzati per lingua e costumi,
che, convertitisi al cristianesimo, non
tenevano in grande considerazione il
culto del tempio
• Gli ebrei, cioè i giudei di lingua e costumi
ebraici più conservatori e legalisti
nonostante la fervente attesa della
parusia, più legati alle prescrizioni rituali
Carattere della predicazione :
• prima ai giudei,
• e poi dopo essere stati respinti , anche ai
pagani
• Si passa dalla predicazione teocentrica di
Gesù sul Regno di Dio
• Alla predicazione cristocentrica di Gesù
in quanto Cristo
Questioni teologiche
Rottura con l’ebraismo : critica alla
Legge Mosaica e al Tempio
Persecuzioni giudaiche contro i primi
cristiani
Missione ai pagani e nascita della
comunità dei «cristiani» di Antiochia
Il messaggio evangelico non è più
legato a Gerusalemme: per diventare
discepolo di Gesù non è necessario
farsi giudeo
Lapidazione di Santo Stefano, protomartire
Concilio di Gerusalemme (At 15)
nel 49: no alla circoncisione
Pietro, la «roccia», capo della comunità
di Gerusalemme
Il Perugino
Paolo di Tarso,
l’apostolo delle genti
•
•
•
•
•
Caravaggio- Conversione di San Paolo
Roma, Chiesa Santa Maria del popolo
Giudeo di formazione ellenistica,
circonciso della tribù di Beniamino,
cittadino romano e fabbricatore di tende
Convinto persecutore dei cristiani, dopo
l’esperienza di Damasco (35 d.C ),
si converte: su tale esperienza fonda la
sua missione apostolica
Predicazione: riconoscimento del Risorto
come il Messia, il Figlio inviato da Dio a
liberare gli uomini dal peccato e dalla
morte, convinzione che con la propria
esperienza non è Paolo che parla, che
predica, che edifica, ma Cristo stesso,
che attraverso il battesimo, vive il lui
come in ogni credente
Nascita della Cristologia:
l’annuncio di Gesù diventa sempre più
un annuncio su Gesù il Cristo
Relativizzazione del valore salvifico della
Legge: tutti gli uomini sono salvati per
mezzo della fede in Cristo morto e risorto
Questioni
teologiche
Icona scoperta nel 2009 nelle catacombe
romane di Santa Tecla
ritratto più antico di San Paolo, IV sec.
• Con Paolo il cristianesimo diviene
una religione universale, supera i
confini della Palestina e raggiunge
tutti gli uomini: la salvezza operata da
cristo è per tutti
• Il suo pensiero e la sua opera sono
essenziali per comprendere la futura
teologia dei Padri greci e latini, la
cultura cristiano- ellenistica e la
successiva teologia cristiana in
particolare Agostino, Lutero, Barth
• All’origine della predicazione di Paolo
vi è lo stesso Gesù testimoniato dagli
apostoli.
• In Gesù, riconosciuto come Signore e
Figlio di Dio, il Regno di Dio,
predicato dal Nazareno, prende
corpo nella storia, apportando la
salvezza.
• Su tale annuncio si fonda la Chiesa
VOCABOLARIO
Ortodossia: (orthòs, «retto» e doxa,
«opinione» ) : caratteristica di chi
professa la vera fede espressa nella
Scrittura, nella Tradizione e nei
grandi Concili
Eterodossia: (hétheros, «altro», e
doxa, «opinione») caratteristica di chi
segue dottrine discordanti da quelle
che costituiscono la norma di fede
Eresia (hàiresis, «scelta»):
opposizione a una verità di fede
Apostasia ( apostàsia,
«abbandono») atteggiamento di
coloro che rigettano una fede e una
religione pubblicamente
Martire (martyrs, «testimone») colui
che muore di morte violenta subita
per non voler rinnegare la fede
Tradizione: insieme degli
insegnamenti che riguardano la realtà
di fede, La tradizione origina dalle
verità contenute nell’insegnamento di
Cristo o rivelate dallo Spirito Santo agli
apostoli e ai loro successori (papa e
vescovi) e trasmesse
dall’insegnamento dei Padri e dai
dogmi pronunciati dal Magistero
Magistero (magister, «maestro») è la
funzione di insegnamento esercitata
dalla Chiesa per consentire una piena
comprensione della fede in Cristo.
Testimonia in maniera veritiera e sicura
la volontà di Dio. Fu Cristo ad affidare
agli apostoli il compito di insegnare con
autorità attraverso la Chiesa (Papa e
Vescovi)
L’inizio della
istituzionalizzazione
Tra la fine del I e il III secolo, si definiscono tre
elementi fondamentali per la piena formazione
della Chiesa Cristiana:
-
-
S. APOLLINARE – primo Vescovo di
Ravenna – sec. III (con il pallio antico
nell’omonima Basilica ravennate)
Organizzazione e rafforzamento delle
strutture ecclesiastiche: accanto agli
apostoli, vescovi e presbiteri, per
mantenere inalterato il deposito della fede.
Successione apostolica come garanzia di
fedeltà. Fine II sec. , ruolo particolare del
vescovo di Roma che risale per
successione fino a Pietro.
Formulazione della confessione di fede:
dalle brevi formule, dette simboli, che
sintetizzavano la fede della prima comunità,
usate nella pratica battesimale e nella
catechesi, si arriva alla formulazione del
Credo
Formazione e canonizzazione delle sacre
scritture: già nel 200 la Chiesa di Roma
fissa il primo canone (Canone di Muratori,
dal nome dello studioso che lo ritrovò nel
XVII sec )
Il confronto con
l’impero romano
•
•
•
•
•
Augusto, imperatore romano
Roma prese lentamente consapevolezza
della religione cristiana e della sua
diversità dall’ebraismo, anche perché
presso le prime comunità cristiane non
c’era ostilità nei suoi confronti :«rendete a
Cesare quel che è di Cesare e a Dio quel
che è di Dio», Lc 20,20-26
Il rapporto Cristianesimo/potere politico e
cultura pagana è segnato dall’alternarsi di
tolleranza ed intolleranza
Il cristianesimo si diffonde nelle città e
solo dopo nelle campagne, più legate alla
tradizionale religione romana dei sacrifici
e delle offerte (do ut des), sostenuta
anche dall’aristocrazia impegnata nella
difesa della pietas e della religione dei
Padri.
«superstitio prava, immodica, externa»
Accusa popolare nei confronti dei cristiani
: ateismo, incesto, pasti tiestei e omicidi
rituali
I motivi delle persecuzioni
Nel 178 d.C, il filosofo platonico Celso scrive in greco quella che può essere considerata
la prima opera polemica contro i cristiani, il Discorso vero (Alethes logos), confutata da
Origene nel suo Contra Celsum
«Discorso Vero»
Accusa di ateismo, i
cristiani sono «privi di
dei»
nemici dello stato perché
non adorano il Kyrios
Kaisar
Il Cristianesimo mina i
fondamenti dell’Impero
Universale
Cristianesimo
Rifiuto di partecipare
al culto statale pagano
Esclusivo monoteismo
No al riconoscimento
del culto imperiale
Adorazione di Cristo
come vero e unico
Signore e Dio Kyrios
Christos
Diffusione veloce,
Pretesa universalistica
Carattere
soprannaturale e
universale della
religiosa
Le
persecuzioni
64, Nerone (i cristiani come
capro espiatorio)
91, Domiziano
202, Settimio Severo
(decreto
che proibisce ogni
forma di proselitismo)
235, Massimino Trace
(colpisce la gerarchia
ecclesiastica)
250, Decio (rende
obbligatorio il sacrificio
agli dei)
257, Valeriano(confisca dei
beni delle Chiese)
303, Diocleziano (Grande
persecuzione)
Problema
pastorale
Accanto alla figura dei martiri,
a quella dei confessores (coloro
che, pur avendo confessato la loro
fede
e avendo resistito alle
torture, salvarono la propria vita) e
dei traditores (coloro che avevano
consegnato i libri sacri, gesto che in
latino si dice tradere,
da cui il
nostro –traditore-),
si
delineò
la
figura
dei
lapsi (coloro che sono caduti) che,
per salvarsi, compravano i certificati
di sacrificio, o di coloro che, dopo
aver sacrificato, e quindi rinnegato
la fede in Cristo, passato il periodo
di persecuzione, chiedevano di
essere riammessi nella comunità
cristiana.
COSA FARE?
I rigoristi si opponevano alla
riammissione dei lapsi e
addirittura anche dei
confessores;
I moderati proponevano la
riammissione dei lapsi dopo
una congrua penitenza
perché consideravano
normale e legittima la fuga
per salvarsi dal martirio.
Martirio di San Sebastiano
EDITTO DI TOLLERANZA
aprile 311, Imperatore Galerio
«ut denuo sint christiani»
(permettiamo che vi siano ancora i cristiani)
•
•
•
10.000 - 100.000 VITTIME DELLE PERSECUZIONI
Nonostante le persecuzioni il Cristianesimo continua a diffondersi
All’inizio del 300 i cristiani erano già il 12-15% della popolazione dell’impero
-
La risposta delle comunità cristiane alle persecuzioni
Le accuse ai cristiani si dimostrarono infondate
Essi erano cittadini onesti e leali nei confronti dello stato
La fede in Gesù alimentava anche valori sociali e civili
Il cristianesimo aveva pienamente diritto di esistere come religione
La nuova religione comportava una spiritualità superiore al
paganesimo.
Via Appia Antica
Il progetto sociale dei cristiani
I cristiani non intendono costruire una società
alternativa:
«…non si differenziano dagli altri cittadini né per territorio né per lingua o
per vestiario o per lavoro…» Lettera a Diogneto, anno 200 c.a
Della vita sociale i cristiani rifiutano solo quanto è contaminato dall’idolatria o
dall’immoralità perché contrarie alla legge del Vangelo
Si trovano in una situazione paradossale:
«…abitano nella propria patria ma come se fossero stranieri, e ogni terra
straniera è per loro come una patria;
accettano di appartenere ad uno stato e di obbedire alle sue leggi, finché
queste non contraddicano le leggi divine;
sono perseguitati eppure continuano a voler bene a tutti;
sono poveri di beni materiali eppure sono capaci di condividere quel poco
che hanno;
sono uomini e donne che vivono nella carne ma non secondo la carne…»
Lettera a Diogneto anno 200 c.a
 Diritto di famiglia: adottano le consuetudini romane ma rifiutano:
uso degli oroscopi, sacrificio agli idoli, divorzio, aborto, poligamia,
prostituzione, non sono proibiti i matrimoni misti , ma i figli devono
ricevere un’educazione cristiana;
 Attività
economiche: possono essere esercitate tutte quelle
professioni che non vadano contro il Vangelo;
 Etica economica: lavorare per la propria sussistenza, rifiuto
dell’ozio, onestà nel commercio, corretto uso del denaro (morale
naturale); non al commercio degli esseri umani, condivisione dei
beni, assistenza ai bisognosi, sostentamento dei responsabili delle
comunità (morale evangelica)
 Distinzione tra politica e religione: nella società romana, costruita dalla
fusione del politico e del religioso, i cristiani propongono una concezione
laica dello Stato: lo stato va riconosciuto nella sua legittimità civile, ma
non ha competenza nel campo religioso;
 Il riconoscimento che ogni potere, anche quello politico, viene dall’alto,
da un’investitura divina; primato della coscienza, che si riconosce
dipendente da Dio, sull’autorità violenta della Legge;
 Cristianesimo inteso non come una società parallela alla società civile,
né sistema politico alternativo a quello statale e nemmeno movimento
spiritualistico estraneo alla città degli uomini, bensì come
lievito capace di mobilitare le coscienze e
di fermentare la società
Nel 313 Costantino stese il programma di tolleranza milanese e lo
inviò in forma di Rescritto ai proconsoli statali delle province orientali:
al Cristianesimo in tutto l’Impero è riconosciuta completa
equiparazione di diritti con le altre religioni;
Possibilità di professare liberamente il culto
Libertà di esercitare un’attività missionaria a tutto campo.
Nuovo rapporto tra Stato e Chiesa
Passaggio da:
religione perseguitata a
religione permessa a
religione
favorita
ed infine,
con Teodosio tra il 380 e il 392 a
religione esclusiva dell’impero
Raffigurazione di Costantino nella basilica di Hagia Sophia a
Istanbul. L'imperatore, che per la Chiesa Ortodossa è un
santo, è raffigurato nell'atto di dedicare la basilica.
Tuttavia continuò ad essere sempre
il Pontifex Maximus del culto di stato pagano
• 312:
dona al papa il
palazzo Laterano e inizia
la
costruzione
della
basilica lateranense;
• 313:
Concede
agli
ecclesiastici
l’immunità,
cioè
la
medesima
esenzione dagli oneri
pubblici personali di cui
godevano
anche
gli
addetti al culto pagano;
Roma, nella Basilica dei Santi Quattro Coronati,
si trova un ciclo pittorico ispirato alle storie
leggendarie dell'imperatore Costantino e
di Papa Silvestro
 315: ordina l’abolizione
della crocifissione;
 319: proibisce
l’aruspicina, e le lotte
dei gladiatori come
punizione per i criminali;
318:
Concede la
possibilità di
ricorrere ai tribunali
ecclesiastici per
dirimere alcune
questioni di
carattere legale,
equiparando di fatto
i tribunali del clero
a quelli civili
320
• fonda sulla tomba di Pietro
sul colle Vaticano, la Chiesa
di Pietro
• ordina la costruzione della
basilica sul Santo Sepolcro a
Gerusalemme,
•
poi a Betlemme la Chiesa
della Natività:
 321: autorizza la chiesa a ad
accettare lasciti, e nello
stesso anno stabilisce per
legge la domenica come
giorno festivo;
 330 fonda Costantinopoli
che elesse come nuova
residenza cristiana.
Con Costantino si realizza un nuovo rapporto tra
Stato e Chiesa…
 L’Impero aveva bisogno della forza coesiva di una
religione ufficiale per continuare a tenere unite
popolazioni diverse soprattutto di fronte alle infiltrazioni
barbariche;
 La chiesa accettava la protezione del potere politico per
difendere l’unità della fede contro l’eresia, i particolarismi
delle singole chiese locali, per mettere a servizio
dell’evangelizzazione le strutture e le risorse disponibili
dell’Impero:
vie
di
comunicazione,
strutture
amministrative, difesa militare, strutture urbanistiche,
omogeneità linguistica, ecc…
 Graduale eliminazione del paganesimo, con leggi sempre
più ostili nei confronti dei culti pagani;
 Tentativo di costruire uno Stato Cristiano con leggi civili
fondate sui principi cristiani che proteggessero la chiesa,
che a sua volta garantiva subordinazione e consenso ai
governanti;
 Nascita della concezione di CRISTIANITA’: l’impero
diventa la forma ideale di Stato e il Cristianesimo permea
integralmente la società;
 Complicità tra potere politico e potere religioso: processo
di fusione (che diventerà confusione ?) tra l’autorità
dell’imperatore e quella della Chiesa
Con Teodosio ( fine IV sec.) il Cristianesimo diventa
RELIGIONE di STATO:
 La cristianizzazione intensiva induce ad «entrare « nella Chiesa non
più per libera scelta personale ma piuttosto per costrizione o
convenienza sociale;
 passaggio da un cristianesimo di minoranza, volontario, combattivo
eroico fino al martirio, a un cristianesimo di massa dove
 non è necessario «scegliere» di diventare cristiani perché già «si
nasce» cristiani:
 è considerato socialmente deviante e penalmente perseguibile il
cittadino
che non si comporta anche da bravo cristiano
 In ogni provincia dell’Impero il vescovo della città capoluogo ebbe
funzione di sorveglianza e di controllo su quelle delle città minori,
diventando METROPOLITA della sua provincia;
 Emersero per prestigio i PATRIARCHI legati a quattro sedi:
Roma
Alessandria
Patriarcato d’Occidente,
Patriarcato d’Egitto;
Gerusalemme e Antiochia
Patriarcato di Oriente.
Più tardi anche il vescovo di Costantinopoli assunse il titolo di Patriarca.
 Dopo la caduta dell’Impero occidentale (476 d.C.),Costantinopoli oltre
che rilevare l’eredità politica dell’antica Roma pretenderà di continuare
anche l’eredità spirituale autentica (Ortodossia) della Roma Cristiana,
entrando così in una spirale di conflitti secolari non ancora risolti oggi
Cesaropapismo
Sistema di rapporti tra Stato e
Chiesa in cui il primo estende i
suoi poteri all’ambito religioso: la
Chiesa viene considerata organo
dello Stato che è pertanto
confessionale. Il capo dello Stato
è anche capo della Chiesa con
competenze proprie di una
autorità religiosa (nominare i
vescovi, convocare e presiedere
un Concilio, nominare i pontefici
ecc…).
La
ragion di stato finisce per avere il
sopravvento sulla fede
Teocrazia
Teoria
e
pratica
politica
che
subordinava il potere civile a quello
ecclesiastico.
Forma di
stato, di governo, di società in cui si
sovrappongono
identificandosi,
il
potere religioso e quello civile. I due
poteri
possono
essere
anche
formalmente separati
ma con la preponderante influenza
della gerarchia ecclesiastica sul
governo civile (come durante il
Medioevo, a partire dal Dictatus papae
di Gregorio VII che afferma la
superiorità del papato sull’impero).
Si oppone al cesaropapismo.
S.Agostino (354-430)
Papa Gelasio I (492-496)
 De civitate Dei :
•
 Roma e il suo impero hanno un
•




ruolo effimero nella storia della
salvezza;
ma l’organizzazione e la pace che
garantiscono è importante in vista
della venuta di Cristo;
La città celeste rappresentata nella
terra dalla Chiesa è superiore alla
città temporale;
Roma muore, la città celeste
continua a vivere ed è superiore
alla città terrena, per natura e fini.
Distinzione sul piano politico, in
quanto ciascuna conserva la
propria sovranità e tra loro esiste
un limite invalicabile
•
•
•
•
•
•
Epistola 1 :
Due autorità governano il mondo:
l ’autorità consacrata dei vescovi e
il potere dei re.
la prima ha rilevanza maggiore
perché deve rendere conto a Dio
anche per i re;
nelle cose temporali, le autorità
ecclesiastiche devono sottostare
alle leggi imperiali
Si afferma con forza il principio
della collaborazione armonica tra
potere
temporale
e
potere
spirituale;
Non c’è dualismo nei fini;
Distinzione di sfere di competenze
Lo scopo è quello di costruire,
rafforzare, difendere ed estendere
la Societas Christiana
Cristianesimo
mondo greco
Filosofia
identità
mondo romano
Teologia
Diritto
La teologia prende le mosse
dall’Apologetica.
«apologetikos» , che si
riferisce a un discorso di
difesa;
I padri della Chiesa furono
inizialmente impegnati a
difendere i perseguitati con
suppliche o memoranda
indirizzate a imperatori,
magistrati o personaggi
privati
La teologia cristiana germoglia
dal confronto–scontro con il
complesso mondo culturale
greco-romano (filosofie-eresie),
dalla necessità di ridefinire il
pensiero cristiano, le verità di
fede, passando dal Kerygma
degli apostoli al Dogma dei
Concili
CONCILIO
Il termine deriva dal latino cum e calare,
«convocare, «chiamare», e secondo il Codice
di Diritto Canonico, è un assemblea di vescovi
riuniti per deliberare intorno a materie
ecclesiastiche e alla dottrina della Chiesa:
Delinea il «retto» pensiero, definendo i limiti
entro i quali un idea e una prassi sono da
considerarsi ortodosse.
Dopo la Sacra Scrittura i Concili rappresentano
la fonte più autorevole per la conoscenza e la
professione di fede della Chiesa cattolica e
ortodossa.
Rendere ragione degli
aspetti
irrinunciabili
della Fede fissando
alcuni concetti di fondo
come
quelli
di
Creazione,
Incarnazione del Figlio
di Dio, di Salvezza
mediante la Morte e la
Risurrezione di Gesù
Cristo
Plotino
La pietra di inciampo:
filosofo vissuto nel I°sec.
Se Dio è sceso
in terra,
certo
non è venuto
per starci vicino
Lo scandalo di un
Dio-con-noi
L’Emmanuele
Questione Cristologica
Modi diversi di intendere
Gesù Cristo,
la sua natura:
…divina?
...umana?
...umana e divina?
…reale?
...apparente?
«Cristo Morto» (Andrea Mantegna)
Questione
Trinitaria
Modi diversi
di intendere
il Dio Cristiano
dottrina della
Santissima
Trinità
LE ERESIE
Dibattito sulle
Eresie
Grave pericolo
per la fede
ma
fondamentale
per far avanzare
il pensiero
teologico
Questione
cristologica
Gnosticismo
Docetismo
Nestorianesimo
Monofisismo
Monotelismo
Questione
trinitaria
Manicheismo
Monarchianismo
Modalismo
Arianesimo
Triteismo
Macedoniani
Movimento ereticale: lo GNOSTICISMO
La «gnosi» (lett. «conoscenza») movimento culturale e religioso
molto diffuso nel mondo ellenistico tra la fine del I sec e l’inizio del
IV. Di matrice fondamentalmente platonica, la gnosi proponeva la
salvezza degli uomini attraverso la conoscenza, spesso riservata a
pochi iniziati, e ben celata sotto molti simboli. La vera religione non
può essere che per pochi.
Nell’uomo si esalta lo spirito e la ragione e si disprezza il corpo.
All’uomo è impossibile liberarsi dal peso della materia e salire dalle
tenebre alle sfere superiori se non lo aiuta un liberatore,
proveniente dall’alto: Ecco perché il Padre ha mandato il suo
primogenito, l’Intelletto (nous) allo scopo di affrancare gli uomini.
Risposta della Chiesa:
no ad una salvezza attraverso la sola conoscenza contrapposta
alla fede, non al disprezzo del mondo materiale.
Movimento ereticale: il DOCETISMO
Si tratta di una dottrina il cui nome deriva dal termine greco dokéin
(sembrare) che si è manifestata sotto varie forme dal I al IV secolo
d. C. Il cuore di questa dottrina consisteva nel negare che nel Cristo
uomo esistesse veramente la natura umana: da ciò anche la
negazione della sofferenza (con la passione e la morte)
nell'esperienza terrena di Gesù. La nascita, la vita e la morte di
Cristo furono semplici apparenze: il corpo visibile e capace di
soffrire non era materiale, né fu formato fisicamente dalla vergine,
ma solo passò attraverso di lei; sulla croce non è morto Gesù ma
Simone il Cireneo.
Risposta della Chiesa:
Paolo e Giovanni, insorsero vivacemente così come Ignazio
di Antiochia
Movimento ereticale:
NESTORIANESIMO
Cristo» e non «di Dio»
Eresia del V secolo che prende il nome dal suo promotore,
Nestorio, patriarca di Costantinopoli tra il 421 e il 428. Eli affermava
la presenza in Cristo di due nature e due persone, connesse da
un’unione puramente morale non personale e ontologica. Maria la
madre di Gesù può essere solo chiamata madre «di
Risposta della Chiesa:
condanna nel CONCILIO DI EFESO (431)
Gesù è vero Dio e vero uomo,
Maria è Theotokos, madre di Dio e non solo Christotokos
II° CONCILIO di COSTANTINOPOLI (553) contro successive
manifestazioni del nestorianesimo
Movimento ereticale: MONOFISISMO
Da greco mòne ph’ ysis «una sola natura», eresia del V
secolo sostenuta dal monaco Eutiche, il quale riteneva che in
Cristo esistesse una sola natura, quella divina. Egli negò la
natura umana di Cristo, che a suo giudizio, si perdeva nella
natura divina «come una goccia di miele nell’oceano»
Risposta della Chiesa:
Condanna nel Concilio di CALCEDONIA (451)
Movimento ereticale:
MONOTELISMO
Dal greco mòne thelesis «un solo volere», è un eresia del VII
secolo, che poneva in Cristo due nature ma una sola
volontà, quella del Verbo Divino.
Risposta della Chiesa:
condanna nel III Concilio di COSTANTINOPOLI (680-681)
Movimento ereticale: MANICHEISMO
Religione autonoma fondata in Persia dal predicatore Mani
(216-276 d.C.) nel III secolo.
La storia del mondo è un gigantesco combattimento tra il dio
del Bene o della Luce e il dio del Male o delle tenebre; gli
uomini sono particelle di luce catturate dalla materia, cattiva.
Gli uomini dopo molte reincarnazioni si devono reintegrare
nel regno del Bene: Gesù è colui che indica il cammino, Mani
è il suo apostolo, il nuovo Paraclito
Risposta della Chiesa:
Sant'Agostino di Ippona che prima della conversione ne fu
affascinato, divenne il più acerrimo nemico di questa
tendenza ereticale , scrivendo ben 10 opere contro tale
eresia
Movimento ereticale: MONARCHIANISMO
Eresia trinitario-cristologica dei secoli II e III. I monarchiani
per salvaguardare l’unità di Dio e il del suo governo nel
mondo (dal greco mònos «unico» e arché «comando»),
negavano la trinità delle Persone divine: affermavano il
primato assoluto della (monarchia) della Divinità del Padre,
collocando Figlio e Spirito Santo ad un livello visibile di
inferiorità e di subordinazione.
Risposta della Chiesa:
Un UNICO DIO in TRE Persone Uguali e distinte
Movimento ereticale:MODALISMO
Detto anche «sabellianismo» dal nome del suo più famoso
sostenitore. In Teologia Trinitaria, il nome MODALISMO
indica quella corrente di pensiero secondo cui il Padre, il
Figlio e lo Spirito Santo sarebbero soltanto aspetti e MODI
diversi nei quali l’unico Dio si sarebbe rivelato, quasi tre
«maschere» diverse dell’apparire dell’unico Dio.
Risposta della Chiesa:
La Trinità è una realtà non una modalità. S Ireneo nei suoi
scritti testimoniò la fede trinitaria e ne sottolineò la
dimensione salvifica. La Trinità, afferma, è un eterno
dinamismo di comunicazione, comunità di amore, processo
di eterna realizzazione.
Movimento ereticale: ARIANESIMO
Il nome deriva da Ario (Areios in greco), presbitero della
Chiesa di Alessandria di Egitto, vissuto all’inizio del IV
secolo, il quale sosteneva che il Verbo di Dio, il Logos, non è
sterno come il Padre, né della sua stessa «sostanza divina»,
ma è stato creato, come prima creatura, prima di tutte le
cose. Gli aderenti a tale eresia proclamavano la fede in un
unico Dio: Gesù è «simile» ma non «uguale» a Dio. (Oggi è
simile la posizione dei testimoni di Geova).
Risposta della Chiesa:
Condanna nel CONCILIO DI NICEA (325) ( primo concilio
ecumenico della storia presieduto dall’imperatore stesso):
Gesù Cristo è Figlio di Dio, della stessa sostanza del Padre,
generato non creato, consustanziale al Padre, per mezzo di
Lui tutte le cose sono state create.
Movimento ereticale: TRITEISMO
Tentativo di superare il rigido monoteismo e il
subordinazionismo (Cristo subordinato al Padre, come per
l’arianesimo). La teoria affermava le tre Persone divine:
accettava il Padre, il Figlio, lo Spirito Santo, ma come tre
persone indipendenti e autonome: non si affermava né la
loro relazione, né la loro comunione costitutiva della persona
divina
Risposta della Chiesa:
La fede trinitaria invece afferma l’esistenza oggettiva di tre
UNICI: Padre, Figlio e Spirito Santo, ma non li crede separati
e non relazionati: Vi sono TRE PERSONE in un’unica
COMUNIONE che non avviene dopo la costituzione delle
Persone Divine, ma è originaria, simultanea e costitutiva
delle Persone. (Ireneo, Origene, Tertulliano , Basilio Magno, Gregorio di
Nissa, Gregorio Nazianzieno, Agostino di Ippona)
Movimento ereticale:
MACEDONISMO
Eresia del IV secolo, traeva il nome da Macedonio
vescovo di Costantinopoli. Essa negava la divinità
dello Spirito Santo
Risposta della Chiesa:
Condannata nel I° CONCILIO DI COSTANTINOPOLI (381)
Icona dei
Padri del
Primo Concilio
di Nicea
che mostrano
il testo del
CREDO
CREDO APOSTOLICO
Io credo in Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra
e in Gesù Cristo, Suo unico Figlio, nostro Signore,
il quale fu concepito di Spirito Santo, nacque da Maria Vergine,
patì sotto Ponzio Pilato, fu crocifisso, morì e fu sepolto;
discese agli inferi; il terzo giorno risuscitò da morte;
salì al cielo, siede alla destra di Dio, Padre onnipotente:
di là verrà a giudicare i vivi e i morti.
Credo nello Spirito Santo,
la santa Chiesa cattolica,
la comunione dei santi,
la remissione dei peccati,
la risurrezione della carne, la vita eterna.
Amen.
CREDO NICENO-COSTANTINOPOLITANO
Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose
visibili e invisibili.
Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima
di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non
creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di lui tutte le cose sono state
create.
Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, e per opera dello Spirito
Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo.
Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto.
Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra
del Padre.
E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà
fine.
Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal
Figlio.
Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti.
Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il
perdono dei peccati.
Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà.
Amen.
Il potere religioso e civile della
Chiesa
476 caduta dell’Impero d’Occidente: Europa
invasa dalle popolazioni germaniche
Tra il 535 e il 553
intervenne
in
Italia
l’imperatore
bizantino
Giustiniano che riuscì a
conquistare gran parte
della penisola . Nel 554
emana la Prammatica
sanzione un documento
che fissava le norme per i
territori appena conquistati
e
riconosceva
una
situazione esistente di fatto,
cioè l’assunzione da parte
dei vescovi di poteri che
andavano oltre la sfera
religiosa e riguardavano
quella politica e civile
Il potere della Chiesa
La Chiesa in Occidente divenne sempre più
potente non solo dal punto di vista religioso
e politico, ma anche economico grazie alle
numerose donazioni di terre da parte dei
privati e dei sovrani che cercavano
protezione politica. Tra le varie sedi
episcopali quella di Roma ottenne il
patrimonio più vasto.
Papa Gregorio Magno
Alla fine del VI sec., l’ascesa della
Chiesa si legò alla personalità di
Papa Gregorio Magno, uomo di
altissima spiritualità e di grandi
capacità politiche. Dette un contributo
fondamentale per la costruzione
dell’unità europea le cui basi furono
poste
dall’unificazione
religiosa.
Attraverso
la
conversione
dei
longobardi che erano penetrati in
Italia nel VI sec. e che detenevano il
controllo di ampi territori, il papa
riprese il controllo della penisola e
grazie
a quella degli angli
evangelizzati
da
Agostino
di
Canterbury
portò
l’Inghilterra
nell’ambito europeo
Il ruolo del monachesimo
Il monachesimo nacque come tentativo di riforma di
fronte al processo di mondanizzazione della Chiesa,
conseguenza del cambiamento dei rapporti tra la
Chiesa e l’Impero e dell’evangelizzazione estensiva
del Cristianesimo:
- Riscoperta
della
vita
evangelica,
povertà,
abbandono del mondo;
- Evangelizzazione e conversione dei barbari;
- Conservazione dei capolavori della cultura classica;
- Attenzione alla liturgia
Le forme di vita monastica
S. Simeone stilita,
il giovane anacoreta (VI sec.)
Monaci benedettini
Sant’Antonio
Fin dalle origini tre furono le vie
principali della vita monastica:
• Anacoretismo ( dal greco
anachoreo
«mi
ritiro
in
disparte»): vita in totale
solitudine
• Cenobitismo ( dal greco
Koinos «comune» e bios
«vita»: vita in comune con
regole più o meno codificate
• Eremitismo ( dal greco eremos
«deserto»): con aspetti di
cenobitismo
La conversione dei barbari
La conversione dei barbari trova un fulgido
esempio nei due fratelli santi Cirillo e Metodio
evangelizzatori degli slavi.
Per poter far comprendere i testi liturgici li
prepararono il lingua slava scrivendoli con i
caratteri che da Cirillo presero il nome cirillici.
L’alfabeto cirillico è ancora usato nel russo e il
altre lingue slave.
Giovanni paolo II li ha proclamati patroni
d’Europa insieme a San Benedetto
Benedetto da Norcia
Nato a Norcia nel 480 circa, morto
a Cassino nel 547 circa;
l’importanza della sua azione sta
nell’aver proposto un modello di
vita monastica che risolse i
problemi
religioso-ascetici
e
disciplinari del primo tumultuoso
monachesimo e nell’aver gettato
le basi unificanti del futuro
monachesimo
dell’Europa
occidentale.
La sua vita è narrata nel secondo
libro dei DIAOLOGHI di Gregorio
Magno
La grande famiglia di San Benedetto
Il monachesimo benedettino
• La Regola: insieme di
suggerimenti, indicazioni e norme
riconosciuta dall’autorità ecclesiastica
• L’autorità dell’abate:
considerato padre dei suoi monaci e capo
dell’intera organizzazione sociale e d
economica che era il monastero
• La stabilitas: il monaco doveva
rimanere nella sede del suo monastero
senza allontanarsene;
• La preghiera e il lavoro:
oltre alla preghiera viene recuperato il
valore del lavoro come fuga dall’ozio e
mezzo di ascesi: lavoro nei campi, lavoro
nelle molteplici necessità del monastero e
della vita comune, lavoro negli scriptoria
(laboratori dove i monaci amanuensi
ricopiavano i codici)
Chiesa d’Occidente e Chiesa d’Oriente
Già a partire dal IV secolo andarono
evidenziandosi
alcune
differenze
fondamentali tra Chiesa d’Oriente e quella
d’Occidente, fino alla grande frattura del
1054 con lo SCISMA d’Oriente, cioè il
definitivo distacco tra le due Chiesa
Chiesa d’Occidente e Chiesa d’Oriente
Chiesa d’Occidente
latina-Roma
CATTOLICA
«universale»
Roma
Chiesa d’Oriente
greca
ORTODOSSA
«Conserva la fede autentica»
calcedoniane
seguono gli
insegnamenti dei
primi quattro concili
non calcedoniane
due gruppi
Riconoscono i primi tre
concili
ma rifiutano Calcedonia
monofisita
Chiese «uniate»
unite a Roma anche se
di cultura bizantina
Chiese non unite a Roma
Chiese ortodosse
nestoriano
I motivi di contrasto
•
Contrasti di ordine dottrinale: il patriarca Fozio (Ch. Or) non accetta la
formula del «Filioque» che affermava che lo Spirito Santo procede dal
Padre e dal Figlio (Ch. Oc), a favore del «procede dal Padre attraverso
il Figlio».
•
Contrasti di ordine istituzionale: la divisione è sulla questione del
primato del Papa. Mentre i latini riconoscono al papa il primato assoluto
su tutta la chiesa, gli ortodossi gli riconoscono un primato «d’onore»,
primus inter pares. Chiesa autocefala.
•
Contrasti di ordine rituale: per gli orientali il rito è fede operante,
cambiare riti significa cambiare fede; questione su quale pane (azzimo
o fermentato) fosse lecito per l’aucarestia: Per l’Oriente pane
fermentato, per l’occidente azzimo. Il Concilio di Firenze (1439) dichiarò
essere valida la consacrazione nelle due forme e rispettabile l’uso delle
due Chiese.
Nessun uomo vive da solo
e nessun uomo crede da solo.
Dio dice la propria Parola
a noi
e mentre la dice
egli ci chiama tutti insieme,
crea una comunità,
il suo popolo,
la sua Chiesa.
Dopo l’ascensione di Gesù
la Chiesa è il segno della sua
presenza nel mondo
Basilio di Seleucia
(V secolo, vescovo)
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