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Nuovi documenti digitali creati da docenti: Orienteering

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Nuovi documenti digitali creati da docenti: Orienteering
L’orienteering
È un’attività sportiva che ha trovato, negli ultimi anni ampio
spazio all’interno della scuola ed è espressione dei programmi
Ministeriali che prevedono lo sviluppo di attività in ambiente
naturale con riferimenti ecologici.
NON SOLO GARA
È uno sport che si svolge prevalentemente
all’aria aperta: scuola, città,parchi, ville e
boschi
Consiste nell’eseguire un percorso
nel minor tempo possibile muniti di
cartina e bussola
con dei passaggi obbligati,
trovando i punti di controllo
(lanterne)
e quindi nello studiare il tragitto meno
faticoso e più veloce!
Naturalmente l'Orienteering puó
essere praticato tutti i giorni, ognuno
con il proprio obiettivo: lo sportivo
per allenarsi, la famiglia e
l'appassionato per divertirsi e
trascorrere una giornata piacevole
tra amici ed all'aria aperta
Presenta forti caratteristiche di interdisciplinarietà:
coinvolge numerose
discipline - storia, geografia,
matematica, scienze, arte e immagine, scienze motorie e
sportive.
L’aspetto ludico e competitivo, prerogativa di questa disciplina,
costituisce, per chi la pratica, la spinta motivazionale ad apprendere
gli argomenti che possono arricchire la conoscenza.
Promuove e sviluppa: educazione
all’ambiente, all’affettività, alla salute, alla
legalità, alla cittadinanza, stradale.
Attraverso la pratica
dell’orienteering, in
seguito ad un
costante contatto
con gli altri individui,
il ragazzo potrà
uscire dal proprio
isolamento,
acquisendo una
propria autonomia,
solide abilità, per la
sua formazione
integrale, per
riscuotere una
adeguata stima
sociale, più precisa
immagine di se nello
spazio, l’affinamento
della struttura
motoria generale,
dell’attenzione, della
concentrazione e
della memoria visiva
e spaziale.
Percezione
dello spazio
Coordinazione
motoria
Autonomia
Collaborazione
concentrazione
L’Orienteering
serve a
sviluppare
Riconoscimento
di capacità e
limiti
Capacità di
osservazione
Percezione dello
spazio
Capacità di
scelta
A leggere le carte stradali,
usate per il turismo.
misurare la
distanza fra la
proprio casa e la
scuola sulla
pianta del
proprio paese
A misurare ,usando il righello centimetrato,
la distanza tra due città e rapportarla a
quella reale espressa in chilometri.
sviluppare, su un
foglio quadrettato,
la pianta della
propria stanza
scegliendo la scala
più adeguata.
Previene la
dispersione
scolastica, il disagio e
il bullismo mediante la
cultura del rispetto
delle regole, del
compagno e
dell’avversario
In primo piano l’obiettivo formativo è
quello di promuovere un’attività in cui
l’allievo, attraverso la possibilità di
decidere, sperimentare e verificare, abbia
modo di rafforzare un immagine positiva di
se stesso.
L’orienteering crea situazioni nelle quali l’alunno
affronta in modo metacognitivo una situazione di
problem solving: esso aiuta sviluppare nel
soggetto la consapevolezza di quello che sta
facendo, del perché lo fa, di quando è
opportuno farlo e in quali condizioni.
L’orienteering, nello specifico trail-o, si pone come un’attività elettiva
per l’inserimento positivo del ragazzo in situazione di disabilità, ma non
esclusivamente,
in quanto si presenta come una disciplina in cui
anche gli ostacoli più grandi - causati da gravi disabilità - possono
essere superati con l’ideazione di percorsi personalizzati modellati sulle
esigenze dell’alunno. Egli attraverso il trail-o deve imparare tecniche e
strumenti che gli consentono di superare il deficit per raggiungere
risultati paragonabili a quelli dei suoi coetanei.
Chi partecipa ad una prova di Orientamento, utilizza una carta topografica
realizzata appositamente per questo Sport, con segni convenzionali
unificati in tutto il mondo.
Si gareggia individualmente od in squadra, transitando dai diversi punti di
controllo posti sul territorio.
Raggiunto il punto di controllo si dovrá registrare il passaggio sul proprio
testimone di gara.
Vince chi impiega il tempo minore; in questo Sport non vince sempre il piú
veloce, ma colui che é in grado di orientarsi piú rapidamente e di fare le
scelte di percorso migliori.
L'Orienteering é chiamato lo Sport dei Boschi, perché il suo campo di gara ideale é il bosco, ma si puó praticare
anche in altri ambienti quali centri storici, parchi pubblici, campagne, ecc.
1- Equipaggiamento
Chi pratica l'Orienteering agonistico usa normalmente un abbigliamento specifico ed una bussola. I principianti
possono tranquillamente iniziare senza nessun tipo di attrezzatura particolare: solo la bussola é indispensabile.
2- Iscrizione
Al momento dell'iscrizione viene consegnato il pettorale ed il cartellino testimone che l'atleta dovrá punzonare
in gara.
Nelle competizioni maggiori si utilizza un sistema di controllo elettronico con un microchip.
3- Partenza
Si parte ad intervalli di alcuni minuti uno dall'altro; al via il concorrente riceve la carta del terreno di gara su cui sono
disegnati dei cerchietti che rappresentano i punti di controllo.
La partenza é segnata sulla carta da un triangolo.
4- La gara
Il concorrente deve raggiungere i punti di controllo nella stessa sequenza in cui sono numerati sulla carta.
Ad ogni controllo si trova una lanterna (segnale bianco-arancio), dove l'atleta troverá un punzone
con cui marcare, sul cartellino testimone personale, il proprio passaggio.
5- L' arrivo
Al traguardo viene rilevato il tempo ed il cartellino testimone viene ritirato e controllato.
Se le punzonature sono complete, vince colui che ha impiegato il minor tempo.
L’Orienteering si dice che sia nato nel 1897 nei paesi Scandinavi, dove
in breve è diventata una disciplina praticata da numerosissimi
appassionati. Un passo importante per la crescita a livello
internazionale viene mosso nel 1961, a Coopenaghen, quando è
istituita la IOF, la Federazione internazionale di Orienteering. Ad oggi
sono 70 i paesi iscritti alla IOF: 3.000.000 i praticanti nel mondo.
In Italia, l’Orienteering muove i primi passi nel 1967. Inizialmente si
tratta di gare con poche decine di partecipanti. Sono 2 le zone
di propagazione: il Lazio ed il Trentino.
Subito si distingue per i suoi valori di sport “sano”,
che garantisce a giovani ed anziani un’attività
sportiva salubre da un punto di vista fisico e
mentale, oltre che socializzante grazie all’attività
svolta dalle società sportive su tutto il territorio
CISO (Comitato
Italiano Sport
Orientamento).
si preoccupa di
sviluppare e
promuovere questa
nuova disciplina
1986
trasformazione del CISO in
FISO (Federazione Italiana
Sport Orientamento) con il
riconoscimento del CONI
Inizialmente come
federazione associata alla
Fidal poi come
Federazione autonoma
associata direttamente al
CONI con sede a Trento
L’Italia è stata in grado in questi anni di
esprimere campioni ed eventi di livello
internazionale. Nel nostro Paese si sono
disputati Campionati Mondiali, Europei, ed
altri appuntamenti transnazionali.
Le gare vengono disputate all’aria aperta su
impianti omologati che non richiedono la
costruzione di nessuna opera muraria.
Attualmente nel nostro Paese ci sono 470
impianti che possono avere estensioni di pochi
chilometri quadrati nelle gare Sprint a decine di
ettari nelle corse Long della Mtb-O.
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