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Didattica Inclusiva

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Didattica Inclusiva
Attività di RICERCA AZIONE per una Didattica Inclusiva
CTI “Il filo d’Arianna - PAESE
ISOLE NELLA CORRENTE
I nostri alunni sono sempre più come isole nella
corrente, sta a noi fare di loro un arcipelago
I.C. QUINTO di TREVISO - Antonella Gonzati
SPECIALE NORMALITÀ INCLUSIVA
essere accettati in un gruppo alla pari degli altri, pur mantenendo le
proprie peculiarità e la propria identità.
Vengono messi in relazione due concetti spesso visti in contrapposizione
NORMALITÀ
SPECIALITÀ
NORMALITÀ
bisogno di appartenenza
sentirsi considerati e trattati
alla stessa stregua degli altri
in modo conforme alle regole
che valgono per l’intero
gruppo
SPECIALITÀ
bisogno di identità,
sentirsi diversi dagli altri,
con caratteristiche proprie
che rendono unico un soggetto
rispetto ad un altro.
se un ragazzo con Bisogni Educativi Speciali riesce a star bene a scuola, allora, a
maggior ragione, riusciranno a star bene a scuola tutti i suoi compagni.
cinque coordinate verso l’inclusione
Tutti gli alunni devono
stare in classe per il
maggior tempo possibile
Tutti gli alunni devono fare il
più possibile le stesse cose
che fanno i propri compagni
INCLUSIONE
Gli spazi di
apprendimento
devono essere ampi
I migliori insegnanti
sono i propri compagni
Tutti gli alunni devono il più
possibile essere posti nelle
stesse condizioni formative
INSEGNANTE COOPERATIVO METACOGNITIVO
DEVE
SAPER PROPORRE
AIUTARE
ORIENTARE
DIVERSIFICARE IL PROPRIO
INSEGNAMENTO
VALORIZZARE
MOTIVARE
NON MORTIFICARE
LE DIVERSITÁ
Si possono formare degli alunni che s'interroghino
continuamente sulle scelte operate, sugli errori commessi, sui
risultati e sui successi conseguiti, con ampi spazi di autonomia,
capaci di cooperare, orientarsi, confrontarsi costruttivamente,
per operare scelte consapevoli e raggiungere gli obiettivi
concordati,differenziando, se necessario, i percorsi formativi.
(Vygotskij 1934; Cohen 1999; Bandura 2000; Johnson e Johnson1987; Dweck 2000; Cornoldi e il gruppo M.T. 1987-2003)
VALUTAZIONE E AUTOVALUTAZIONE
DEVE
ESSERE EQUA
ESSERE TRASPARENTE
ESSERE VISTA COME OCCASIONE
PER CAPIRE MEGLIO SÉ STESSI
ESSERE VISTA COME OCCASIONE
PER CAPIRE MEGLIO LA
COMPLESSITÁ DEL MONDO
ESSERE VISTA COME OCCASIONE
PER CAPIRE MEGLIO IL PROCESSO
DI INSEGNAMENTOAPPRENDIMENTO AGITO
CLIMA COOPERATIVO METACOGNITIVO
INSEGNANTE
Sempre più regista, che
organizza e lavora dietro
alle quinte, che mostra
agli attori (ragazzi) come
devono fare, per poi
ritirarsi e lasciare a loro
la scena
Osservatore attento,
grande conoscitore
degli aspetti relazionali
dell’apprendimento
Persona che individua le
variabili in gioco, che
cerca di modificarle per
rendere più favorevole
l’autoapprendimento dei
ragazzi.
IL CAMBIAMENTO
Modificare la
convinzione di essere la
principale guida e fonte
di apprendimento per
gli alunni
Essere autocritico,
riflessivo, possedere una
buona autostima, sapersi
autoregolare e monitorare
il proprio tempo
INSEGNANTE
Essere democratico,
entusiasta, positivo,
motivato
Credere nel lavoro di
squadra sia degli alunni,
che dei colleghi
Mettersi in gioco per
primo e fungere da
modello positivo
esperto
In genere i ragazzi in difficoltà, oltre ad avere uno status sociale basso all'interno
del gruppo classe, hanno generalmente una bassa autostima e convinzioni
autosvalutanti
Cambiare queste convinzioni e costruire il senso di competenza, dovrebbe essere
un obiettivo primario dell'insegnante.
non capisco niente, non sono
capace di fare niente
, tutti mi credono stupido,
sono proprio un buono a nulla…".
È auspicabile che ogni alunno della classe diventi esperto di qualcosa,
per questo fine diventano utili sia gli incarichi all’interno della classe, sia
i ruoli da ricoprire all'interno dei gruppi di lavoro cooperativi
“l’apprendimento umano presuppone una natura sociale specifica e un processo
attraverso il quale i bambini si inseriscono gradualmente nella vita intellettuale
di coloro che li circondano”
Vygotskij – Pensiero e Linguaggio (1934)
la competenza prima è sociale e poi diventa
competenza individuale
TEORIA DELL’APPRENDIMENTO SOCIALE DELLA CONOSCENZA
rielaborazione del modello vygotskijano di interiorizzazione apprenditiva
fonte IPRSE TRENTO
CLIMA POSITIVO
(partecipazione attiva, cooperativa e metacognitiva)
APPRENDIMENTO SOCIALIZZATO
NELL’AREA DI SVILUPPO PROSSIMALE
(relazioni significative con gli adulti, con i compagni, con i
libri, con i media,…)
SVILUPPO DELLA METACOGNIZIONE
(autoconsapevolezza del funzionamento cognitivo proprio
e generale, delle capacità di previsione, pianificazione,
monitoraggio, revisione, valutazione, astrazione e trasferimento)
SVILUPPO DELLE COMPETENZE INDIVIDUALI
(sapere, saper fare e saper essere)
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