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attivita` classe ib sec. s.m. maddalena

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attivita` classe ib sec. s.m. maddalena
* SALVIAMO
NOSTRO
PIANETA
IL
Realizzato dalla classe 1^B della scuola secondaria di primo grado di Santa
Maria Maddalena in collaborazione con l’insegnante Nerella Mantovani
Anno scolastico 2014/15
*
Noi come classe 1^B abbiamo scelto di sviluppare questo argomento
perché riteniamo che il nostro pianeta sia ricco di tante risorse
naturali che costantemente servono all’intera umanità.
Tutti abbiamo avuto grandissimi vantaggi dall’utilizzo di queste risorse.
Studiando a scuola, abbiamo visto che il nostro Pianeta ha raggiunto un
elevato grado di inquinamento. Questo è derivato dallo sfruttamento
non sempre corretto delle risorse naturali.
Noi riteniamo che la CONOSCENZA di esse ci aiuti ad utilizzarle con
maggiore attenzione e quindi a conservarne tante anche per le
generazioni future.
*Il legno
*I metalli
*I carboni fossili
*Il petrolio
*La plastica
*L’aria
*L’acqua
*Indice degli
argomenti
Gli usi del legno:
•
Nell’ antichità il legno si utilizzava per costruire palafitte
sull’acqua, abitazioni, ponti per il commercio e per attraversare il
fiume , cioè, passare da una sponda all’ altra, per accendere il
fuoco …
•
Oggi si usa per costruire abitazioni di montagna, mobili, parquet,
tetti, accendere il fuoco per le braci …Il legno si usa anche per
produrre la carta
•
INFORMAZIONE: Il legno giovane è sempre più ricco d'acqua di quello vecchio.
Il disboscamento indica l’ eliminazione della vegetazione arborea in un’ area
boschiva o forestale. Le ragioni per cui si procede a tale operazioni possono
essere molteplici e possono essere sia positive sia negative dal punto di vista
ambientale: si può eseguire un disboscamento inteso come taglio di piante
vecchie, malate, bruciate per la cura dei boschi o, in determinate zone, per
la produzione di legname o per la costruzione di strade,edifici, uso agricolo
del suolo,piste da sci,ecc …
I DANNI DELLA DEFORESTAZIONE
Le piante verdi o comunque le piante in generale aiutano a mantenere stabile
la concentrazione di anidride carbonica nell’atmosfera attraverso la
fotosintesi clorofilliana . L’utilizzo di combustibili fossili ed il disboscamento
stanno causando un aumento di CO2 nell’atmosfera , che ha diretta influenza
in fenomeni come l’effetto serra ed il riscaldamento globale, comprendono:
desertificazione ed inquinamento degli ecosistemi.
LA FORESTA AMAZZONICA
Non più di un quinto delle foreste originarie del pianeta è rimasto
intatto. L’Amazzonia Brasiliana è la più grande estensione al mondo
di foresta primaria, un terzo del totale di tutto il pianeta. Dopo aver
esaurito le foreste del sudest Asiatico e dell’Africa centrale,gli
uomini si stanno ora spostando sull’Amazzonia Brasiliana, attratti
dall’incredibile volume di legname presente in Amazzonia, circa 60
miliardi di m3.
DISBOSCAMENTO DELLA FORESTA PLUVIALE
In Ecuador, la foresta Pluviale si trova nel Parque Nacional Yasuni, la
quale ospita uno svariato numero di piante e animali destinati a
scomparire per sempre,a meno che non verrà fermato questo assurdo
disboscamento . Inoltre i sistemi climatici del nostro pianeta sono
influenzati da questi tipi di habitat . La loro distruzione è una delle
principali cause dell’effetto serra.
RIMEDI PER IL DISBOSCAMENTO
Rimedi principali secondo noi:
-
Riciclare la carta
-
Meno sprechi
-
Non inquinare le foreste
-
Non sprecare pezzi di legno anche se sono secchi ma utilizzarli
Produzione di carta
La produzione di legno e carta comporta alcuni tra i più importanti
impatti ambientali che colpiscono il pianeta: quotidianamente aree
prioritarie quali Amazzonia, Pantanal, Borneo, foreste Valdiviane,
Altai Sayan, Sumatra, area del Mekong.
Materie
Esistono
prodotti
processi
prime
numerose specie di piante utilizzate per la produzione dei
cartacei, in questa guida ci concentreremo principalmente sui
che impiegano fibre provenienti da conifere o fibre riciclate.
Fibra vergine
Il legno proveniente dalle conifere ha il vantaggio di avere fibre lunghe e
resistenti che portano ad un’ottima formazione della carta.
In Europa e nei paesi del nord vengono usati soprattutto abeti e pini,
poiché le loro fibre forniscono le proprietà migliori nei processi di
produzione
della carta.
Produzione della carta
Fibra riciclata
In aree densamente popolate, come il Regno Unito e l’Europa
centrale,
risulta economicamente conveniente e ecologicamente sostenibile usare
fibre riciclate. Il materiale raccolto è una buona fonte di fibre e di
alcuni minerali utili al processo produttivo. Questi materiali possono
essere utilizzati per produrre nuova carta 100% riciclata, o come
supplemento
alla fibra vergine nella produzione di carte di qualità più elevata.
Foto riguardanti alla carta
IL CARBONE
Cos’è il Carbone?
Il carbone è un combustibile fossile estratto
dal terreno sia in miniere sotterranee,
che in miniere a cielo aperto.
Cos’è il Carbone?
È un combustibile pronto all'uso, formato da
roccia sedimentaria nera o bruna.
È composto principalmente da carbonio.
COME SI E' FORMATO?
Il carbone si è formato in zone paludose, con clima umido e
caldo, circa 300 milioni di anni fa,
da piante sommerse dall’acqua.
Quando le piante morivano, infatti, si depositavano sul fondo
e ogni anno si aggiungevano altri resti di piante.
COME SI E' FORMATO?
Movimenti della crosta
terrestre, frane o altri
fenomeni simili hanno poi
provocato il seppellimento di
questo materiale. In assenza
di ossigeno e sotto la
pressione del materiale
depositato, si è determinato
un fenomeno di fossilizzazione
del legno, che ha dato origine
al carbone.
IMPIEGHI DEL CARBONE
IL CARBONE IERI
L'uso del carbone è iniziato in Inghilterra verso il 1750,
all'epoca della rivoluzione industriale. Poi,nel XIX secolo, è
stato il grande protagonista dello sviluppo
industriale.Serviva come combustibile per la produzione di
calore e quindi di vapore per ottenere forza motrice: i
motori a vapore.
IL CARBONE IERI
ADOLESCENTI DI 14-15 ANNI AL
LAVORO
NELLE MINIERE DI CARBONE
IMPIEGHI DEL CARBONE
DI UN TEMPO
I motori a vapore furono utilizzati per le
per le navi, per le locomotive...
IMPIEGHI DEL CARBONE
DI UN TEMPO
…. per autoveicoli a vapore, per muovere i telai nelle fabbriche
tessili.
Il carbone era usato anche per il riscaldamento delle case.
Il fumo nero che usciva dalle ciminiere diventò il
simbolo della nuova epoca industriale.
Nella città più grandi, durante l'inverno, il cielo si copriva
di una caligine nera che oscurava anche il sole.
IL CARBONE OGGI
Oggi il carbone è stato sostituito in larga parte
dal petrolio e dal gas naturale.
Le leggi di protezione ambientale, sempre più severe, lo
hanno praticamente
escluso da quasi tutti gli impieghi diffusi.
Ad esempio,
l'uso per il riscaldamento domestico è quasi scomparso.
IL CARBONE OGGI
Tuttavia nel mondo si consumano grosse quantità di
carbone, per due impieghi principali:
1. nelle centrali termoelettriche,
dove viene bruciato per produrre il vapore
che alimenta le turbine;
2. nei centri siderurgici,
dove viene prima trasformato in coke e poi caricato
nell'altoforno per la fusione dei minerali di ferro.
Questi grandi impianti hanno appositi sistemi di
depurazione dei fumi,che riducono al minimo gli effetti
dell'inquinamento.
IL CARBONE
fine
È un liquido infiammabile,viscoso,di colore che può andare dal nero
al marrone scuro, passando dal verdognolo fino all’arancione, che si
trova in alcuni giacimenti dentro agli strati superiori della crosta
terrestre,quasi sempre ha una massa volumica inferiore a quella
dell’acqua,quindi può galleggiare. E composto da una miscela di vari
idrocarburi, sostanze formate da idrogeno e carbonio. Il petrolio è
detto greggio o grezzo quando viene estratto dai giacimenti cioè
prima di subire qualsiasi trattamento. Varie sono le lavorazioni
successive.
Era il27 agosto 1859 quando il primo pozzo di petrolio fu scavato
a Titusville, in Pennsylvania. 2 anni dopo i pozzi petroliferi in
America erano già 340 e nel 1870, per iniziativa di
J.D.Rockerfeller, nasceva la prima compagnia petrolifera al
mondo, la Standard OIL, l’odierna ESSO.
Alcuni storici dicono che la vittoria dell’ America nella 1° guerra
mondiale fu quella del petrolio contro il carbone! Gli americani
combattevano infatti con i carri armati alimentati a benzina. I
tedeschi, invece, utilizzavano ancora il carbone che arrivava,
molto lentamente e con le navi, della Germania.
Le falde petrolifere più importanti si trovano:
- Venezuela
- Arabia saudita
- Canada
- Iran
- Iraq
- Kuwait
- E.A.U.
- Russia
- Libia
- Nigeria
- Stati Uniti
- Kazakistan
- Qatar
- Cina
- Brasile
Le petroliere, alcune volte, perdono del petrolio, che viene rilasciato nell’ambiente
e ciò provoca un alto tasso di inquinamento. Gli uccelli, che cercano i pesci, per
sfamarsi si tuffano in acqua per prenderli o cercarli, quando le piume sulle ali
entrano in contatto con questo liquido viscoso e «appiccicoso» si bloccano e non
riescono più a volare . Il primo istinto che viene ad un uccello è quello di liberarsi
dal petrolio usando il becco, in questo modo ingurgiterà le sostanze tossiche del
petrolio che lo faranno morire. Oppure l’uccello o l’animale che entra in contatto
con questa sostanza, rimanendo intrappolato per giorni e giorni, senza mai
mangiare ne bere, può morire affamato o assetato.
●
Plastica: Le materie plastiche sono materiali organici o semiorganici
a elevato peso molecolare, cioè costituite da molecole con una catena
molto lunga (macromolecole), che determinano in modo essenziale il
quadro specifico delle caratteristiche dei materiali stessi.
Le materie plastiche possono essere costituite da polimeri puri o
miscelati con additivi o cariche varie. I polimeri di base sono
essenzialmente di origine sintetica, cioè derivati dal petrolio, ma vi sono
anche materie plastiche sviluppate partendo da una matrice naturale.
●
Asfalto: L'asfalto è un conglomerato composto da una
componente calcarea porosa e naturalmente impregnata di bitume. La
presenza di quest'ultimo componente nel conglomerato è dovuto al
residuo lasciato dall'evaporazione del petrolio che precedentemente la
impregnava.
●
Gasolio: Il gasolio è una miscela di idrocarburi utilizzata
come combustibile per motori Diesel, per riscaldamento o per la
produzione di energia elettrica, ottenuto dalla distillazione del petrolio
greggio.
●
Oli combustibili: L'olio combustibile appartiene alla
categoria dei distillati pesanti ottenibili dal petrolio, e
possiede una densità a 15 °C intorno a 980 kg/m3. Può essere
prodotto da cracking o straight-run, a seconda che sia
prodotto da un impianto di cracking o dal topping.
●
Benzina: La benzina è un prodotto che viene ottenuto dalla
distillazione del petrolio greggio ad una temperatura che si aggira fra i 35
e i 215 °C. È un liquido altamente infiammabile, trasparente incolore,
oleoso e dall'odore acuto. Di un litro di petrolio, solo il 10% diventa
benzina dopo la prima semplice distillazione. Utilizzando le frazioni più
pesanti (gasolio pesante e residui di distillazione) si possono ottenere
molecole più piccole adatte a essere usate come benzina, grazie a un
trattamento detto cracking catalitico attraverso il quale gli idrocarburi di
maggior peso molecolare vengono frammentati in presenza di
un catalizzatore.
●
Cherosene: Il cherosene (o kerosene) è
una miscela liquida di idrocarburi, incolore, infiammabile, utilizzato
principalmente come combustibile o solvente.
●
GPL: acronimo di gas di petrolio liquefatti, erroneamente indicato
anche come gas propano liquido (essendo il propano il suo principale, ma
non unico, componente), in sigla GPL, è una miscela
di idrocarburi alcani a basso peso molecolare. Il GPL è trasportato
con autocisterna su strada, ferro cisterna su ferrovia, e gasiera via mare.
●
Lubrificanti: Un lubrificante è una sostanza, in genere liquida, che
interposta tra due superfici ne riduce l'attrito e l'usura. Esso crea un
sottilissimo strato che consente la separazione fra le due superfici a
contatto.
●
Paraffina: La paraffina è il nome corrente dato ad una miscela
di idrocarburi solidi, in prevalenza alcani, le cui molecole presentano
catene con più di 20 atomi di carbonio. È ricavata dal petrolio e si
presenta come una massa cerosa, biancastra, insolubile in acqua e negli
acidi. Fu prodotta per la prima volta dall'industriale tedesco Karl von
Reichenbach nel 1830. I suoi principali impieghi sono nella fabbricazione
di candele, lubrificanti, isolanti elettrici, per la patinatura della carta e per
produrre cosmetici, oli, creme per bambini e gomme da masticare.
Secondo noi l’ inquinamento da petrolio si potrebbe combattere
, svolgendo queste azioni:
Utilizzare più automobili elettriche
•
•
Riciclare la plastica in tutte le raccolte di differenziata
Secondo noi il mondo senza petrolio sarebbe
meno inquinato, con meno malattie.
La plastica è un materiale largamente diffuso nella nostra vita
quotidiana. Viene prodotta in laboratorio impiegando in massima parte
petrolio e altri elementi come il carbone, la cellulosa e gas naturali. Le
materie plastiche sono materiali organici o semiorganici.
Plastica è il termine comunemente usato per indicare un' ampia serie di
materiali sintetici o semi-sintetici usati in una vasta e crescente gamma
di applicazioni che vanno dal settore degli imballaggi a quello
dell'edilizia, delle auto e dei dispositivi medicali, a quello dei giocattoli,
dell'abbigliamento, ecc. La plastica, materiale considerato recente e
“moderno”, ha per molti versi invece una storia che può essere fatta
partire dai tempi più remoti. Sin dall’antichità infatti l’uomo ha
utilizzato dei veri e propri “polimeri naturali”, come l’ambra, il guscio di
tartaruga o il corno.
La plastica, come la maggior parte dei polimeri sintetici, è una lunga
molecola lineare composta da monomeri, unità base che possono essere
costituite da molecole identiche, o da combinazioni di due o più molecole
diverse. Per produrla è necessaria una reazione chimica, durante la quale i
monomeri si saldano l’uno all’altro e formano una catena. La
polimerizzazione avviene per una combinazione di calore, pressione e
reazioni enzimatiche di catalizzazione. Il risultato può essere un’addizione (i
monomeri rimangono quindi intatti), o una condensazione (parti di molecole
si saldano tra loro). Il comune polietilene, utilizzato per i sacchetti, è per
esempio costituito da monomeri di etilene, un composto che, in natura, si
trova nella frutta matura. La polimerizzazione viene innescata da un
catalizzatore, il perossido di benzoile, che con il calore si spezza in due
frammenti, due radicali liberi, ciascuno dei quali ha alcuni elettroni disponibili
per formare altri legami. Gli elettroni si legano a un atomo di carbonio di una
molecola di etilene, che a sua volta si rende disponibile a legarsi con
un’altra, provocando una reazione a catena.
Come avviene il riciclo della plastica? Il processo di riciclo della
plastica permette di trasformare un rifiuto di imballaggio in
una nuova materia prima, o meglio, in una materia prima-seconda
che potrà essere riutilizzata per dare vita a nuovi oggetti. Lo spiega il
Conai, il Consorzio Nazionale Imballaggi, che si occupa, tra le altre
cose, del recupero e del riciclo della plastica.
I rifiuti possono essere gestiti in maniera ecologica, sostenibile e
produttiva, al fine di creare un indotto economico nazionale e di
garantire possibilità occupazionali. Il processo di riciclo della plastica
deve risultare il più possibile virtuoso. Quando i rifiuti di plastica
post-consumo vengono valorizzati al 100%, siamo di fronte ad un
processo che porta ad una elevata percentuale di riutilizzo del
materiale riciclato e alla trasformazione degli scarti non riciclabili
restanti.
Le Proprietà possedute dalla plastica sono diverse una seconda
del polimero che la costituisce:
• Buona Resistenza meccanica
• Resistenza alle basse temperature
• Ottimo isolamento termico ed elettrico
•Ottima resistenza alla corrosione chimica SIA che atmosferica
con lento fenomeno di invecchiamento
•Leggerezza
•Compatibilità con gli alimenti ( in alcuni casi )
PUO’ ESSERE UTILIZZATA :
• Nell’ industria
• Nei trasporti
• Negli imballaggi
L’industria europea della plastica fornisce un significativo contributo al benessere in
Europa stimolando l’innovazione, creando una discreta qualità di vita per i cittadini
e favorendo il rendimento energetico, il reimpiego delle risorse e la protezione del
clima. Più di 1,45 milioni di persone trovano lavoro in 60.000 aziende
(principalmente piccole e medie imprese dell’industria di trasformazione) per un
fatturato globale di €320 miliardi annui. Il settore della plastica comprende i
produttori di polimeri (rappresentati da PlasticsEurope), i trasformatori
(rappresentati EuPC) e i produttori di macchine (rappresentati da EUROMAP).
Quella dei trasporti è una delle prime politiche comuni dell'Unione europea (UE). Essa
è disciplinata dal titolo VI (articoli da 90 a 100) del trattato sul funzionamento
dell'Unione europea. Dall'entrata in vigore del trattato di Roma nel 1958, tale politica si
è concentrata sull'eliminazione degli ostacoli alle frontiere tra gli Stati membri per
contribuire alla libera circolazione delle persone e dei beni. Le sue linee principali sono
volte a realizzare il mercato interno, assicurare uno sviluppo sostenibile, sviluppare le
grandi reti europee, gestire lo spazio, rafforzare la sicurezza e sviluppare la
cooperazione internazionale. Il mercato unico ha segnato una vera svolta nella politica
comune dei trasporti. Dalla pubblicazione del libro bianco del 2001 (revisionato nel
2006), tale politica è orientata allo sviluppo armonioso e coerente delle diverse
modalità di trasporto, in particolare attraverso la co-modalità, ossia l'utilizzo di
ciascuna modalità di trasporto (terrestre, marittima o aerea) nella maniera più efficace.
GLI IMBALLAGGI
COSA SONO ?
Sono i contenitori e gli imballi con cui vengono confezionati i
prodotti finiti che si acquistano in negozi anche di tipo
alimentare.
Non usare sacchetti in plastica per lo shopping – Le
borse di plastica danno un contributo davvero importante
all’inquinamento, soprattutto dei mari, basti pensare che
sono un trilione i sacchetti che vengono utilizzati ogni
anno in tutto il mondo. Riutilizzare lo stesso sacchetto più
volte per fare la spesa può sicuramente aiutare, ma si può
fare di più: esistono bags in tessuto o materiali naturali che
possono essere riutilizzate praticamente all’infinito e che
risultano anche più resistenti. La tecnologia ha inoltre
scoperto delle formulazioni che vengono elaborate a partire
da sostanze naturali e che le rendono, dopo il loro uso,
completamente biodegradabili e compostabili, un esempio
per tutti, le shopper in Mater-Bi, realizzate a partire dal
mais dell’Italiana Novamont .
Non comprare acqua in bottiglia .
Ormai si è diffuso l’uso di acqua in bottiglia, ritenuta
più pura perché di “sorgente”. Molti studi hanno
evidenziato però come la qualità dell’acqua di casa, la
maggior parte delle volte, non sia inferiore a quella
dell’acqua di bottiglia. A volte può risultare troppo
ricca di calcare o di cloro, ma a questo si può sopperire
con l’uso di caraffe con il filtro oppure con
un depuratore con filtri ai carboni attivi, non
particolarmente costoso.
Ridurre il packaging alimentare e sceglierlo in carta,
cartone.
Nell’era del consumismo ogni prodotto che troviamo al
supermercato ha anche la sua versione “monodose”, adatta
per piccoli usi o per le persone single, ma spesso
organizzandoci meglio possiamo anche prendere
confezioni più grandi (che ci fanno pure risparmiare) e ciò
che non viene consumato subito si può ad esempio
congelare. È possibile poi optare per confezioni in carta,
cartone o tetrapack, che oggi in Italia viene riciclato con la
carta. Il loro riciclo ha un impatto molto più ridotto
rispetto a quello della plastica.
A lavoro portare il caffè con un thermos – Il caffè
della macchinetta viene servito in bicchieri di plastica
usa e getta e tra l’altro spesso non è di qualità così
eccelsa. La soluzione ad entrambi i problemi potrebbe
essere portare al lavoro del buon caffè fatto in casa
tenuto in caldo in un thermos.
Comprare giocattoli in legno – Un po’ la moda, un po’ una
maggiore sensibilità ambientale, ha già riportato in auge il
fascino dei vecchi giochi in legno. Dagli strumenti musicali alle
costruzioni fino alla casa delle bambole, esistono sempre più
negozi specializzati o linee di una certa marca che rilanciano il
legno come materiale per i giochi dei più piccoli. Un modo per
giocare in maniera sostenibile, recuperando anche un po’ il
piacere dei giochi della tradizione.
Acquistare prodotti sfusi – Sia per il settore alimentare che per quello
della cosmesi, come per l’igiene della casa, esistono ormai sempre più
punti vendita che propongono il commercio di prodotti sfusi. La qualità
è la stessa, i controlli garantiscono che si tratti di prodotto fresco e
possiamo acquistarli riutilizzando sempre gli stessi contenitori. Per i
prodotti alimentari spesso sono disponibili anche sacchetti di carta.
SALVIAMO IL MONDO !
SALVIAMO IL MONDO
L’INQUINAMENTO DELL’ARIA
DEFINIZIONE
IL PRIMO PASSO NEL DEFINIRE L'INQUINAMENTO ATMOSFERICO CONSISTE NEL CHIARIRE IL CONFINE TRA SOSTANZE
INQUINANTI E NON INQUINANTI. NEL 1973 WILLIAMSON[1] HA PROPOSTO UNA DISTINZIONE TRA INQUINANTE E
CONTAMINANTE: UN CONTAMINANTE È "OGNI COSA CHE VIENE AGGIUNTA ALL'AMBIENTE CHE CAUSA UNA
DEVIAZIONE DALLA COMPOSIZIONE GEOCHIMICA MEDIA"; L'INQUINANTE, INVECE, PER ESSERE CONSIDERATO TALE
DEVE ESSERE UN CONTAMINANTE RESPONSABILE DI CAUSARE EFFETTI NOCIVI ALL'AMBIENTE, INTESO IN SENSO
LATO COME UNIONE SIA DELLA PARTE NATURALE CHE DI QUELLA ANTROPICA.
I FENOMENI DI INQUINAMENTO SONO IL RISULTATO DI UNA COMPLESSA COMPETIZIONE TRA FATTORI CHE
PORTANO AD UN ACCUMULO DEGLI INQUINANTI ED ALTRI CHE INVECE DETERMINANO LA LORO RIMOZIONE E LA
LORO DILUIZIONE NELL'ATMOSFERA. L'ENTITÀ E LE MODALITÀ DI EMISSIONE (SORGENTI PUNTIFORMI, DIFFUSE,
ALTEZZA DI EMISSIONE ECC.), I TEMPI DI PERSISTENZA DEGLI INQUINANTI E IL GRADO DI MESCOLAMENTO DELL'ARIA
SONO ALCUNI DEI PRINCIPALI FATTORI CHE PRODUCONO VARIAZIONI SPAZIO-TEMPORALI DELLA COMPOSIZIONE
DELL'ARIA.
QUESTO È UNO DEI PROBLEMI MAGGIORMENTE SENTITI DALLE POPOLAZIONI DEI GRANDI AGGLOMERATI URBANI,
DI CUI CI SI È INIZIATI A PREOCCUPARE SOLAMENTE DAGLI ANNI SETTANTA. DA QUELL'EPOCA, INFATTI, IN ALCUNI
PAESI SONO STATE VIA VIA ATTUATE DELLE POLITICHE PER LA RIDUZIONE DEGLI AGENTI CHIMICI E DI NUMEROSE
ALTRE SOSTANZE CONTAMINANTI PRESENTI NELL'ARIA. QUESTE AZIONI PER UNA MAGGIOR SALVAGUARDIA
DELL'AMBIENTE HANNO DATO DEI RISULTATI PER L'ABBASSAMENTO DELLE CONCENTRAZIONI DI ALCUNI INQUINANTI
COME IL BIOSSIDO DI ZOLFO, IL PIOMBO E IL MONOSSIDO DI CARBONIO; PER ALTRI, AD ESEMPIO IL BIOSSIDO DI
AZOTO, L'OZONO E IL PARTICOLATO ATMOSFERICO, AGENTI PER I QUALI SI È SCOPERTO PIÙ RECENTEMENTE LA
LORO CRITICITÀ PER QUANTO RIGUARDA LA SALUTE, NON HANNO PORTATO I RISULTATI SPERATI.
COME SI INQUINA L’ARIA
L’ARIA SI INQUINA ATTRAVERSO:
-IL FUMO
-LE INDUSTRIE
-SMOG DELLE MACCHINE
-BOMBOLETTE SPRAY
-RIFIUTI
L’EFFETTO SERRA
EFFETTO SERRA
L’EFFETTO SERRA
L’EFFETTO SERRA È UN FENOMENO SENZA IL QUALE LA VITA COME LA CONOSCIAMO ADESSO NON SAREBBE
POSSIBILE. QUESTO PROCESSO CONSISTE IN UN RISCALDAMENTO DEL PIANETA PER EFFETTO DELL’AZIONE DEI
COSIDDETTI GAS SERRA, COMPOSTI PRESENTI NELL’ARIA A CONCENTRAZIONI RELATIVAMENTE BASSE (ANIDRIDE
CARBONICA, VAPOR ACQUEO, METANO, ECC.). I GAS SERRA PERMETTONO ALLE RADIAZIONI SOLARI DI PASSARE
ATTRAVERSO L’ATMOSFERA MENTRE OSTACOLANO IL PASSAGGIO VERSO LO SPAZIO DI PARTE DELLE RADIAZIONI
INFRAROSSE PROVENIENTI DALLA SUPERFICIE DELLA TERRA E DALLA BASSA ATMOSFERA (IL CALORE RIEMESSO); IN
PRATICA SI COMPORTANO COME I VETRI DI UNA SERRA E FAVORISCONO LA REGOLAZIONE ED IL MANTENIMENTO
DELLA TEMPERATURA TERRESTRE AI VALORI ODIERNI.
QUESTO PROCESSO È SEMPRE AVVENUTO NATURALMENTE E FA SÌ CHE LA TEMPERATURA DELLA TERRA SIA CIRCA
33°C PIÙ CALDA DI QUANTO LO SAREBBE SENZA LA PRESENZA DI QUESTI GAS.
ORA, COMUNQUE, SI RITIENE CHE IL CLIMA DELLA TERRA SIA DESTINATO A CAMBIARE PERCHÉ LE ATTIVITÀ UMANE
STANNO ALTERANDO LA COMPOSIZIONE CHIMICA DELL’ATMOSFERA. LE ENORMI EMISSIONI ANTROPOGENICHE DI
GAS SERRA STANNO CAUSANDO UN AUMENTO DELLA TEMPERATURA TERRESTRE DETERMINANDO, DI
CONSEGUENZA, DEI PROFONDI MUTAMENTI A CARICO DEL CLIMA SIA A LIVELLO PLANETARIO CHE LOCALE. PRIMA
DELLA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE, L’UOMO RILASCIAVA BEN POCHI GAS IN ATMOSFERA, MA ORA LA CRESCITA
DELLA POPOLAZIONE, L’UTILIZZO DEI COMBUSTIBILI FOSSILI E LA DEFORESTAZIONE CONTRIBUISCONO NON POCO
AL CAMBIAMENTO NELLA COMPOSIZIONE ATMOSFERICA.
L’AMBIENTE
• L'inquinamento agricolo è causato da un
uso scorretto ed eccessivo di fertilizzanti e
pesticidi. Questi essendo idrosolubili
raggiungono le falde acquifere,
provocando l'inquinamento del
rifornimento idrico di molte città; inoltre
non essendo completamente
biodegradabili si depositano nei corsi
d'acqua favorendo il processo di
eutrofizzazione, che porta alla distruzione
delle forme di vita presenti
L’UOMO
•
l’effetto cancerogeno e l’effetto lesivo sull’apparato
respiratorio sono già noti da diverso tempo, ulteriori
studi hanno inoltre dimostrato un correlazione fra gas
di scarico ed altre patologie di altri apparati:
•
apparato cardiovascolare: ricercatori scozzesi e
svedesi, in uno studio pubblicato nel 2007 sul New
England Journal of Medicine, hanno dimostrato un
effetto lesivo su pazienti con storia di precedente
infarto cardiaco, dopo esposizione a gas di scarico
con un aumento dell’ischemia miocardiaca valutabile
anche all’elettrocardiogramma;[16]
•
sistema nervoso: la sua manifestazione più nota è nel
cosiddetto “mal di testa da traffico”. L’emicrania
insorta dopo viaggi in autostrada non si correla solo
alle lunghe code, ma all’effetto del particolato e
delle polveri sottili. Da quanto emerge da un lavoro
di una squadra di scienziati olandesi pubblicato su
Particle and Fibre Toxicology.
ACQUA DOLCE
Milioni di anni fa , in circa 120 anni si formò
l’atmosfera e incominciarono a formarsi le nuvole che
crearono la pioggia. Piovendo si crearono dei
bacini(che ora sono gli oceani: Atlantico, Pacifico e
Indiano) e si riempirono d’acqua piovana.
Il termine acqua dolce indica genericamente ogni tipo di corso d'acqua interno, derivato più o
meno direttamente dallo scioglimento dei ghiacciai e/o dall'acqua piovana. La definizione
esclude quindi tutte le acque marine e lagunari, definite salate e salmastre, e comprende quindi
laghi, stagni, fiumi, torrenti e ruscelli, tutti corsi d'acqua caratterizzati, come vuole il nome, da
una salinità relativamente bassa. Solo il 3% di tutta l'acqua presente sulla superficie della Terra è
dolce, e più dei due terzi di questa percentuale si trova in forma solida nei ghiacciai. Dell'acqua
liquida presente sulla superficie terrestre, gran parte costituisce i grandi bacini lacustri, come i
Grandi Laghi nordamericani o il Lago Baikal in Russia, che trattengono lo 0,26% delle acque dolci
totali, e le paludi che ne costituiscono il 0,03%. A causa della loro estensione ridotta rispetto ai
precedenti, i sistemi fluviali e le falde acquifere sotterranee costituiscono una percentuale
relativamente limitata delle acque dolci totali, lo 0,006%. L'atmosfera, infine, contiene lo 0,4%
delle acque dolci totali .Le acque dolci non sono distribuite uniformemente sulla superficie
terrestre, essendo abbondanti in alcune regioni geografiche e pressoché assenti in altre. Queste
variazioni dipendono dalla morfologia del terreno, dal clima (che a sua volta dipende in gran
parte dalla latitudine), dalla temperatura, dai livelli di precipitazioni e via dicendo. Tutte queste
variabili portano alla presenza di aree in cui le acque dolci sono estremamente scarse, come
nelle regioni desertiche, e aree in cui invece la scarsità di acqua non si verifica quasi mai, come
in molte regioni temperate e nelle foreste pluviali.
Per definizione, le acque dolci contengono meno di 500 parti per milione di sali
disciolti. Il seguente schema ricapitola le salinità percentuali che definiscono i vari tipi
di acque .All'interno di questo ambito, comunque, i livelli di salinità e la composizione
chimica relativi ad acque in zone diverse del globo può variare molto, così come tale
composizione può variare nel tempo in una stessa zona. Le precipitazioni, da cui le
acque dolci originano, portano al suolo diversi materiali presenti nell'atmosfera, così
come elementi provenienti dalle masse di acqua marina da cui le nubi si sono formate,
o dalle regioni che queste hanno attraversato. Un fenomeno limite è quello delle
piogge acide, dovuto alla presenza nelle nubi che originano le precipitazioni di solfuri
e composti azotati, derivati dalle attività industriali .Nelle zone costiere, le
precipitazioni possono contenere elevati livelli di salinità, qualora le condizioni
atmosferiche, ad esempio il vento, abbiano portato nell'atmosfera delle gocce di
acqua marina nebulizzata, che poi ricadono a terra come pioggia. Precipitazioni di
questo tipo possono contenere livelli elevati di sodio, magnesio, solfati e cloruri oltre
che tracce di numerosi altri elementi .Nei terreni desertici, o comunque con suoli
secchi e polverosi, il vento può portare in quota sabbia e polvere che, concorrendo a
formare le nubi, vengono trasportate lontano insieme ad esse per poi ricadere sotto
forma di precipitazioni, originando il fenomeno noto come "piogge di sabbia". A causa
dei potenti venti in quota, queste possono avvenire in regioni molto lontane dalle zona
d'origine, esempi tipici sono le "piogge di sabbia" che avvengono in Europa o Sud
America a causa di nuvole provenienti dal Sahara, e possono portare le acque dolci di
tali regioni ad avere livelli elevati di elementi quali ferro ed altri minerali.
Il tipo di alterazione dei sistemi idrici può essere di natura chimica, fisica o microbiologica e le conseguenze
possono compromettere la salute della flora e della fauna coinvolta, fino agli uomini, nuocendo al sistema
ecologico e alle riserve idriche per uso alimentare. Ci sono due vie principali tramite le quali gli inquinanti
raggiungono l'acqua, per via diretta e per via indiretta. L'inquinamento per via diretta avviene quando vengono
riversate direttamente, nei corsi d'acqua, sostanze inquinanti senza alcun trattamento di depurazione. La via
indiretta, invece, avviene quando le sostanze inquinanti arrivano nei corsi d'acqua tramite aria e suolo
(esempio per dilavamento del terreno in cui sono contenute sostanze nocive).
Inquinamento industriale: quotidianamente vengono scaricate sostanze inquinanti in quantità elevate da parte
delle industrie, provocando danni all'intero ecosistema acquatico. Si evidenziano tra le maggiori responsabili
dell'inquinamento idrico le industrie chimiche, che producono: acido nitrico, soda, acido fosforico, ammoniaca,
acido solforico, acido cloridrico ecc. Inoltre, industrie quali cartiere, segherie e caseifici, liberano residui in
grado di favorire l’accrescimento di muffe e batteri. Queste sono industrie che, insieme, causano la morte dei
molti organismi viventi che ricevono questi scarichi e le acque calde utilizzate per i cicli produttivi.
Inquinamento urbano: fa riferimento alle acque che derivano dagli scarichi di abitazioni, uffici e altre strutture
che se non vengono sottoposte a trattamenti di depurazione andranno ad incidere nell'inquinamento idrico. È
stato principalmente l’aumento della popolazione a rendere il problema dei rifiuti e degli scarichi di fogna un
problema alquanto enorme, in quanto sovente vengono inseriti nelle acque per via diretta, senza alcun
trattamento di depurazione. Fu la storica Rivoluzione Industriale a determinare l’inizio di un processo di
dimensioni mirabili e che non trova un termine: l’urbanizzazione, forse, è la causa principale dell’aumento
eccessivo di ogni tipo di inquinamento. A tutt’oggi, infatti, nelle grandi Megalopoli formatesi in seguito a questo
processo, non esiste ancora un adeguato sistema di smaltimento dei rifiuti e si genera, così, un ammasso di
rifiuti vari (metalli, plastiche, carte e sostanze organiche) non smaltibili e contaminatori delle falde acquifere.
…Un grande pericolo per la salute dell’uomo è costituito dalle fogne, che rilasciano acque inquinate da virus e
batteri, causando malattie come epatite virale, salmonellosi e tifo. Inoltre, è molto preoccupante il fatto che
scarichino in acqua detersivi non biodegradabili o contenenti fosfati. Questi detergenti, che assai sovente si
vedono ricoprire di uno spesso strato schiumoso intere superfici d’acqua, per la loro complessa struttura
chimica a catene ramificate difficilmente vengono aggrediti e degradati dai batteri in composti più semplici o
meno nocivi; tali sostanze pertanto alterano fortemente le caratteristiche fisiche dell’acqua, modificandone la
tensione superficiale e provocando la scomparsa, tra l’altro, della flora acquatica, del plancton e, con essi, dei
componenti di tutta la piramide trofica. Conseguenza gravissima, oltre all’estendersi di larghi strati superficiali
di materie in decomposizione, con relativi miasmi e colorazioni varie, è la diffusione in acque sia dolci sia
marine di batteri e virus (del tifo, della dissenteria, del colera, dell’epatite virale, ecc...) e l’assorbimento di
questi microrganismi patogeni da parte di molluschi destinati all’alimentazione (quali mitili, ostriche e altri
lamellibranchi eduli) e allevati in prossimità di sbocchi di scarichi con conseguente pericolo di gravi epidemie
.Le industrie scaricano acque altamente e pericolosamente ricche di agenti chimici, metalli pesanti e veleni.
Spesso contengono :Mercurio, il quale rientra nella catena alimentare dell’uomo attraverso il pesce e può
arrecare danni notevoli al sistema nervoso, fino a condurre anche alla morte ;Cromo, causa di anemia anche in
bassissime concentrazioni, spesso rilasciato nelle acque sotterranee inquinandole ;Piombo, provocatore del
saturnismo, grave patologia che causa problemi ai reni e al fegato e può produrre crisi nervose . Un pericolo
non poco rilevante è costituito dal petrolio che finisce nelle acque a seguito di incidenti, quali avarie o
naufragi, o a seguito dei lavaggi illegali delle petroliere che non avvengono nei bacini predisposti dalla legge,
ma nel mare aperto. Si va a costituire una vera e propria barriera impermeabile di strati di petrolio e altri
idrocarburi sulla superficie dell’acqua, che non permette lo scioglimento dell’ossigeno atmosferico nell’acqua,
causando una moria degli organismi viventi sommersi, per asfissia. Dei danni di tali sostanze ne risentono anche
le spiagge, la vegetazione costiera ma soprattutto la fauna acquatica di superficie: basti pensare a molti uccelli
marini, i quali ricolmi di queste patine oleose vanno incontro alla morte per avvelenamento o per mancante
termoregolazione corporea.
Una rappresentazione sintetica del ciclo
idrogeologico.
Tali forme sono appunto le sette catastrofi elementari; lo stesso Thom le ha battezzate come segue:
piega;
cuspide;
coda di rondine;
farfalla;
ombelico ellittico o piramide;
ombelico iperbolico o portafoglio;
ombelico parabolico o fungo.
La teoria costituisce un importante antesignano della moderna teoria del caos e della teoria dei sistemi
dissipativi sviluppata da Ilya Prigogine.
La maggior parte dell’acqua viene prelevata per un utilizzo in agricoltura , specialmente nelle
zone più aride del mondo , in Europa e in Nord America il consumo principale è quello industriale
e per le centrali idroelettriche . L’acqua utilizzata per uso domestico è relativamente poca . Le
falde acquifere sotterranee rappresentano l’unica fonte di acqua potabile ¼ della popolazione
mondiale , ma questa risorsa in molti luoghi viene prelevata più velocemente di quanto venga
sostituita . La maggior parte dell’agricoltura nel mondo utilizza sistemi di irrigazione che
traggono l’acqua dalle falde acquifere .
Acqua per uso domestico:
1.
2.
3.
4.
5.
10% per cucinare e bere;
5% pulizia;
20% lavaggio dei vestiti;
35% bagni e docce;
30% scarico del WC.
Acqua per industrie;
1.
2.
3.
1l di gasolio usa 10l;
1kg di acciaio usa 95l;
1kg di carta usa 324l.
Acqua in agricoltura:
1. 1kg di patate usa 500l;
2. 1kg di grano usa 900l;
3. 1kg di sorgo usa1100l;
4. 1kg di soia usa 1650l;
5. 1kg di riso usa 1900l;
6. 1kg di pollame usa3500l;
7. 1kg di manzo usa 15000l.
Irrigazione:
1. 17% terreni agricoli;
2. 35% cibo del pianeta.
Paesi più sviluppati:
1. 25 % terreni agricoli irrigati;
2. 40% irrigazione dei campi.
Malattie infettive causate da batteri patogeni, virus e protozoi parassiti sono tra i piu' comuni e
più diffusi rischi per la salute causati dall'acqua potabile. La gente entra in contatto con questi
microorganismi attraverso l'acqua potabile contaminata, le gocce dell'acqua, l'aerosol e lavandosi
o bagnandosi . Alcuno microorganismi patogeni trasportati dall'acqua possono causare malattie
gravi o mortali. Alcuni esempi sono la febbre da tifo, il colera e l'epatite A o E. Altri
microorganismi inducono malattie meno pericolose. La diarrea è spesso il sintomo principale
(figura 1). Le persone con bassa resistenza, soprattutto anziani e bambini piccoli, sono
soprattutto soggetti a queste malattie. In tutto il mondo, 1,2 miliardi di persone non hanno
accesso a fonti di acqua potabile pulita e 2,4 miliardi sono privi di un adeguato sistema di
sanificazione. Ogni anno 5 milioni di persone muoiono a causa di malattie portate dall'acqua.
È impossibile stabilire il numero di infezioni microbiologiche portate dall'acqua (figura 2) perché
possono essere provocate da diversi fattori. Le malattie sono mal diagnosticate o non sono
segnalate. A volte è difficile stabilire la fonte di una malattia legata all'acqua. Sia nuotare in
acqua contaminata che la qualità microbiologica o chimica dell'acqua potabile possono causare le
malattie.
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