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poetica ed estetica nell`eta` dell`arcadia
POETICA ED ESTETICA NELL’ETA’ DELL’ARCADIA 1690-1748 Lo scenario : storia, società, cultura e idee • • • • • • • Un secolo di grandi trasformazioni dall’egemonia di Luigi XIV alle vittorie di Napoleone Bonaparte in tutta Europa. L’Inghilterra con la rivoluzione industriale trasforma ed orienta ogni forma di organizzazione civile. Ogni cosa è sottoposta al vaglio critico della ragione umana Analisi matematica del mondo fisico e forze naturali dimostrano che il mondo opera senza l’intervento divino (Cartesio e Newton) Una cultura non utile a se stessa ma finalizzata all’azione , nasce il concetto di progresso e i filosofi reclamano il diritto di governare nel presente per un futuro migliore. Nasce il concetto di cosmopolitismo, l’uomo cittadino del mondo. È il secolo del contratto sociale in cui ogni cittadino delega una autorità superiore per trarne benefici. (Rousseau). La situazione politico economica del secolo • • • • Il confronto tra Francia e Inghilterra e la nascita del colonialismo inglese. Le guerre del ‘700 saranno guerre per conquistare le rotte commerciali Molte guerre vengono risolte dalla diplomazia più che dalle armi Le guerre di conquista di Napoleone Bonaparte , in nome della libertà, affascinano le popolazioni conquistate che credono di poter automaticamente condividere il progresso materiale e civile delle nazioni più sviluppate. Vicende economiche • • • • • • • • La rivoluzione agricola trasforma il latifondo in proprietà agricole intensive. Miglioramento delle condizioni di vita Aumento demografico Espansione della città Il protezionismo francese e il liberismo inglese. Nascita della compagnia delle Indie 1776 dichiarazione di indipendenza degli stati unititi d’America. Proclama il diritto inalienabile dell’uomo alla ricerca della ricchezza e della felicità. Liberismo e liberalismo • Adam Smith e il liberismo • La necessità della libera concorrenza come garante della equa distribuzione delle risorse, assicura la libera oscillazione dei prezzi e la diffusione dei beni sulla base della domanda e dell’offerta. • Tale libertà economica garantisce armonia e giustizia sociale. La situazione italiana del primo settecento • Contesto non omogeneo • Assetto politico in continuo mutamento e variabile • La pace di Aquisgrana 1748 l’Austria governa direttamente la Lombardia e il Veneto e indirettamente il regno di Napoli e influenza lo stato della Chiesa. L'Italia dopo la pace di Aquisgrana (1748) Organizzazione della cultura italiana • Esigenza di rinnovamento e modernizzazione influsso dei modelli stranieri • Muratori chiama a raccolta le energie intellettuali costituendo un’accademia nazionale “la repubblica dei letterati d’Italia” 1703. • Obiettivo è quello di costituire e avviare una società italiana per innovare lo stato sociale e modernizzare le leggi e le strutture politiche. • Influsso sugli illuministi • Varietà e frammentazione della cultura italiana • Importanza del passato per comprendere il presente • Il rigore scientifico deve applicarsi anche nel mondo dell’analisi sociale e politica. Originalità della cultura italiana • Arretratezza obiettiva e anticipazioni metodologiche • Nascita delle accademie a Milano : accademia dei pugni e dei trasformati • Ampliarsi del pubblico: gli illuministi desiderano diffondere le innovazioni tecnologiche e ideologiche in strati sempre più ampi della popolazione. • Proposte di un rinnovamento religioso. • Muratori e l’ideale di un cristianesimo attivo • Il classicismo come valore morale, la cultura classica e la sua imitazione propone norme non solo stilistiche dedicate alla chiarezza e alla concretezza ma anche ad una moralità possibile che nasce dalla catalizzazione delle forze intellettuali. Ricerca di una lingua comune • Problema della definizione di lingua comune • Essa deve proporsi scopi creativi e critici e una circolazione delle idee. • La lingua di Goldoni e la soluzione di Muratori porteranno Manzoni a teorizzare con il suo capolavoro l’uso quotidiano del fiorentino colto. 1690 Accademia d’Arcadia - Roma diretta da Gravina, poi da Crescimbeni sostenuto dalla Chiesa (fase di regressione ed evasione dai problemi politici e sociali) • Segna il superamento del Barocco e dei suoi eccessi (“cattivo gusto”) in nome di una ritrovata chiarezza e di un temperato razionalismo. Del Barocco restano: • Esigenza di modernità • Attraverso il recupero dei modelli classici MA... • attraverso • rifiuto norme naturalezza, tardocinquecentesche chiarezza, razionalità Due sono le tendenze: • Razionalismo critico: insofferenza verso l’oscurantismo della Chiesa e l’assolutismo degli Stati dell’”ancien régime” Par 1 p.236 • Classicismo elegante e raffinato: arte di evasione, idillica e ornamentale Rococò In Italia l’ESTETICA RAZIONALISTICA francese (Boileau) si unisce alla rivalutazione della “fantasia” o “passione”, purchè disciplinate dal “buon gusto”. • La RAGIONE regola la POESIA e la FANTASIA (cfr. Muratori e Gravina) “La poesia è un sogno fatto in presenza della ragione” T.Ceva FA ECCEZIONE G.B.Vico • Se Gravina aveva rivalutato Dante e Omero, la cui poesia avrebbe costituito un “travestimento allegorico” del vero filosofico, Vico afferma che la loro poesia è diretta manifestazione di un “vero metafisico” rielaborato attraverso la fantasia, l’immaginazione, il sentimento p. 253 L’INTELLETTUALE • In Inghilterra è già un borghese • In Italia è ancora un nobile o un ecclesiastico, ma comincia a sentire una forte autocoscienza di ceto E’ un ERUDITO es.Muratori È un ABATE es. Metastasio,Parini Fonda il giornalismo erudito (“avvisi, fogli di notizie, gazzette”) Si ritorna ai CLASSICI e al principio del verosimile • I classici sono però ripresi solo come MODELLI DI STILE, depauperati dei contenuti etico-ideologici La produzione arcadica è soprattutto lirica con Pietro Metastasio E’ poesia di occasione e intrattenimento • Lo stile raffinato può però diventare lezioso, stucchevole, bozzettistico Orientamenti culturali nell’età dell’Arcadia • Locke fonda • EMPIRISMO (la mente è tabula rasa su cui le idee vengono scritte dall’esperienza) • DEISMO (esistenza di un Essere creatore e motore dell’universo, da cui derivano doveri, e perciò religioni, naturali e razionali: negazione della gerarchia delle Chiese) • Sul deismo vedi inoltre Voltaire, Lettere inglesi, 1734 • Montesquieu (Lo spirito delle leggi, 1748) sostiene la tesi della separazione dei poteri negando la validità della monarchia assoluta e fondando il concetto di stato moderno. TRATTATISTICA E PROSA • Limiti del dibattito culturale è nel ristretto gruppo di intelettuali • Muratori e Giannone ricercano nella storia le cause del potere temporale della chiesa e dei nobili. • Originalità di pensiero di Vico. • Arretratezza culturale e forte condizionamento delle chiesa. MURATORI • Opera fondamentale: rerum italicarum scriptores : gli annali d’Italia • Rivalutazione del medioevo italiano • Efficace metodo d’indagine basato su logica concatenazione di vicende, verificabili e accertabili. VICO • • • • Polemica anticartesiana, il metodo scientifico non risponde all’analisi del comportamento umano Limiti della teoria cartesiana, il metodo matematico non può spiegare matematicamente il comportamento da tenere nell’educazione dei giovani. Il principio del verum ipsum factum, solo l’agire umano è accertabile e conoscibile , la natura è nel mistero. Dal giusnaturalismo nasce la fondazione delle scienze moderne, psicologia, psicoanalisi, sociologia e pedagogia. I CORSI STORICI • • • • • • Questo metodo ha fatto identificare nella storia una legge fondamentale del suo sviluppo che avviene evolvendosi in tre età: l'età degli dei, «nella quale gli uomini gentili credettero vivere sotto divini governi, e ogni cosa esser loro comandata con gli auspici e gli oracoli» l'età degli eroi dove si costituiscono repubbliche aristocratiche; l'età degli uomini «nella quale tutti si riconobbero esser uguali in natura umana».[14] La storia umana, secondo Vico, inizia con il diluvio universale, quando gli uomini, giganti simili a primitivi bestioni, vivevano vagando nelle foreste in uno stato di completa anarchia Questa condizione bestiale era conseguenza del peccato originale attenuata dall'intervento benevolo della Provvidenza divina che immise, attraverso la paura dei fulmini, il timore degli dei nelle genti che «scosse e destate da un terribile spavento d'una da essi stessi finta e creduta divinità del cielo e di Giove, finalmente se ne ristarono alquanti e si nascosero in certi luoghi; ove fermi con certe donne, per lo timore dell'appresa divinità, al coverto, con congiungimenti carnali religiosi e pudichi, celebrarono i matrimoni e fecero certi figlioli, e così fondarono le famiglie. E con lo star quivi fermi lunga stagione e con le sepolture degli antenati, si ritrovarono aver ivi fondati e divisi i primi domini della terra» ETA’ DEGLI EROI • • • • • • L'uscita dallo stato di ferinità quindi avviene: per la nascita della religione , nata dalla paura e sulla base della quale vengono elaborate le prime leggi del vivere ordinato, per l'istituzione delle nozze che danno stabilità al vivere umano con la formazione della famiglia e per l'uso della sepoltura dei morti, segno della fede nell'immortalità dell'anima che distingue l'uomo dalle bestie. Della prima età Vico sostiene di non poter scrivere molto poiché mancano documenti su cui basarsi: infatti quei bestioni non conoscevano la scrittura e, poiché erano muti, si esprimevano a segni o con suoni disarticolati. L'età degli eroi ebbe inizio dall'accomunarsi di genti che trovavano così reciproco aiuto e sostegno per la sopravvivenza. Sorsero le città guidate dalle prime organizzazioni politiche dei signori, gli eroi che con la forza e in nome della ragion di stato , conosciuta solo da loro, comandavano su i servi che, quando rivendicarono i propri diritti, si ritrovarono contro i signori che, organizzati in ordini nobiliari, diedero vita agli stati aristocratici che caratterizzano il secondo periodo della storia umana. In questa seconda, dove predomina la fantasia , nasce il linguaggio dai caratteri mitici e poetici. ETA’ DEGLI UOMINI • • • • Infine la conquista dei diritti civili da parte dei servi dà luogo alla età degli uomini e alla formazione di stati popolari basati sul «diritto umano dettato dalla ragione umana tutta spiegata». Sorgono quindi stati non necessariamente democratici ma che possono essere pure monarchici poiché l'essenziale è che rispettino «la ragione naturale, che eguaglia tutti». La legge delle tre età costituisce la «storia ideale eterna sopra la quale corrono in tempo le storie di tutte le nazioni». Tutti i popoli indipendentemente l'uno dall'altro hanno conformato il loro corso storico a questa legge che non è solo delle genti ma anche di ogni singolo uomo che necessariamente si sviluppa passando dal primitivo senso nell'infanzia, alla fantasia, nella fanciullezza , e infine alla ragione, nell'età adulta: « Gli uomini prima sentono senza avvertire; dappoi avvertiscono con animo perturbato e commosso, finalmente riflettono con mente pura » (Giambattista Vico Scienza Nuova, 3a ediz. Degnità LIII) Stile e lingua e fortuna • Originalità stilistica, ricca di figure retoriche, latinismi e tecnicismi, gioco degli opposti • Affinità con gli scrittori del ‘600 • Apprezzamento della filosofia di Vico degli illuministi e di Benedetto Croce nel 1800.