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D.lgs 102/2014, norma Uni 10200, distacco da impianto centralizzato

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D.lgs 102/2014, norma Uni 10200, distacco da impianto centralizzato
 INCONTRO INFORMATIVO SU:
RIPARTIZIONE DELLE SPESE IN RELAZIONE AL D.LGS 102/2014 E
NORMA UNI 10200
DISTACCO DA IMPIANTO CENTRALIZZATO
Vincenzo Albonico
Novi Ligure, 30 Ottobre 2015
CONTRATTO SERVIZIO ENERGIA EFFICIENZA ENERGETICA
NELLA PRESENTAZIONE DELLE PROPOSTE PER L’EFFICIENZA
ENERGETICA (2009) CONFINDUSTRIA HA AFFERMATO CHE:
“L’ENERGIA PIU’ PREZIOSA E’ QUELLA CHE NON SI CONSUMA”
“L’USO EFFICIENTE DI GAS, BIOMASSE, ENERGIA ELETTRICA E
PETROLIO GARANTISCE SOSTENIBILITA’, CONTENIMENTO DEI COSTI
E CRESCITA ECONOMICA”
………… E NOI AGGIUNGIAMO:
RISPARMI PER L’UTILIZZATORE FINALE
Novi Ligure, 30 Ottobre 2015
NEL CONTEMPO
 SIAMO SEMPRE PIU’ ENERGIVORI
 NON RIUSCIAMO A MODIFICARE IL NOSTRO STILE DI VITA ED I NOSTRI MODELLI DI
SVILUPPO
 SIAMO – PIU’ O MENO - TUTTI CONVINTI CHE GLI SPRECHI NEI CONSUMI DI ENERGIA
- UNITI ALLA FORTE UTILIZZAZIONE DI VETTORI ENERGETICI PRIMARI DI ORIGINE
FOSSILE - SIANO STATI E SIANO TUTT’ORA LA CAUSA PRINCIPALE DEGLI
“SCONVOLGIMENTI” CLIMATICI
 RITENIAMO, FORSE DEMAGOGICAMENTE, CHE TUTTO SI POSSA RISOLVERE CON
LO SVILUPPO DELLE ENERGIE RINNOVABILI “ALIMENTATO” DA INCENTIVI “FORSE
ECCESSIVI”
 NEL NOSTRO PAESE SPESSO L’IDEOLOGIA HA PREVALSO SUL BUON SENSO
NELLE SCELTE STRATEGICHE IMPORTANTI INERENTI LA PRODUZIONE DI ENERGIA
E LE INFRASTRUTTURE NECESSARIE PER IL TRASPORTO DELLA STESSA
Novi Ligure, 30 Ottobre 2015
 ABBIAMO TEMPI LUNGHISSIMI NEL RECEPIMENTO DELLE DIRETTIVE
EUROPEE E D.LGS DI RECEPIMENTO
 SPESSO AFFERMIAMO CHE POSSIAMO MIGLIORARE L’EFFICIENZA
MA SOLO SE CI SONO GLI INCENTIVI
 GLI INCENTIVI SINO AD OGGI ATTIVATI SONO IN ALCUNI CASI
“SBILANCIATI” IN ECCESSO, “DISARTICOLATI” E FORSE TROPPO
“FRAZIONATI” / ”PARCELLIZZATI”
LE RESPONSABILITA’?
EGUALMENTE SUDDIVISE FRA
ISTITUZIONI, ASSOCIAZIONI, OPERATORI, UTILIZZATORI …..
Novi Ligure, 30 Ottobre 2015
TEMPI LEGISLATIVI AVVERSI ALLA
PROGRAMMAZIONE DEGLI INVESTIMENTI
LEGGI E NORME REGIONALI/PROVINCIALI/COMUNALI………
DPR 412/93
DIRETTIVA
2003/54/CE
LEGGE
10/1991
‘90
1993
DIRETTIVA
2009/72/CE
2000
2001
2002
2003
DIRETTIVA
2006/32/CE
2004
2005
2006
D.Lgs.
115/2008
2007
2008
2009
DIRETTIVA
2009/28/CE
EFFICIENZA
ENERGETICA
DECRETO
RECEPIMENTO
N. 28 3 MARZO
2011
Novi Ligure, 30 Ottobre 2015
TEMPI LEGISLATIVI AVVERSI ALLA
PROGRAMMAZIONE DEGLI INVESTIMENTI
NUOVA
DIRETTIVA
SU EFF.
ENRGETICA
14.10.2012
D. Lgs.
56/ 2010
2010
2011
2012
2013
2014
Decr.RINN.
TERMICHE
EFFICIENZA
ENERGETICA
Mancano Decreti attuativi
DLgs 115/2008 di recepimento
Dir.2006/32!!!!!!!!!!
2015
2016
2017
2018
D.Lgs 102/2014
2019
2020
2021
I RITARDI
E LIMITAZIONI NEL
RECEPIMENTO DELLE DIRETTIVE
UE e
LE LENTEZZE DEI DECRETI DI
RECEPIMENTO ED ATTUATIVI
sono disastrosi per il Sistema
Paese
Novi Ligure, 30 Ottobre 2015
UNA POLITICA PRATICA E COERENTE DELL'EFFICIENZA ENERGETICA :
 HA EFFETTI IMMEDIATI SULLA CRISI ATTUALE
 FAVORISCE LA PRODUTTIVITÀ DELLE IMPRESE,
MIGLIORA LA COMPETITIVITÀ ECONOMICA,
AUMENTA INDIRETTAMENTE IL REDDITO DELLE
FAMIGLIE.”
Novi Ligure, 30 Ottobre 2015
LO SCHEMA PER INIZIATIVE DI EFFICIENZA ENERGETICA NEGLI EDIFICI
1.
EFFICIENZA ENERGETICA
PARTENDO DALLA DIAGNOSI
ENERGETICA
2.
INVOLUCRO
EDILIZIO
ridurre i fabbisogni e i consumi al minimo
indispensabile
produrre e distribuire in maniera efficiente
1.
Interventi su cappotto esterno, parete ventilata e
isolamento cassonetto
2.
Isolamento copertura e pavimentazione
TECNOLOGIE E VETTORI
ENERGETICI
Mix di Vettori energetici primari
e di tecnologie (BAT)
AFFIDABILITÀ E GARANZIA DI FUNZIONALITÀ
DELLE TECNOLOGIE UTILIZZATE .
FONTI
RINNOVABILI
ELETTRICA
Novi Ligure, 30 Ottobre 2015
TERMICA
DOMOTICA
CONTABILIZZAZIONE
CARATTERIZZAZIONE MERCATO INTERVENTI
EFFICIENZA ENERGETICA
TARGET
- COMPLESSI RESIDENZIALI SOCIAL HOUSING/QUARTIERI
ENERGETICO
RISULTATI OTTENIBILI
BENEFICIO
ECONOMICO
AMBIENTALE
STRUMENTI
VALORIZZAZIONE
IMMOBILE
- IN GENERALE DISTRETTI (RESIDENZIALI, COMMERCIALI, MISTI, INDUSTRIALI) CON PRESENZA
DI EDIFICI ENERGIVORI LIMITROFI
DISTRETTO “TIPO”
- GESTIONE CENTRALE PRODUZIONE DI DISTRETTO E RELATIVE STRUTTURE
- SERVIZIO ENERGIA AI SENSI DLgs 115/2008 PLUS E DIR. 27/2012-CE (EPC)-D.Lgs.102/2014
- INCENTIVI TEE/TARIFFE OMNICOMPRENSIVE/CREDITO D’IMPOSTA , IVA AGEVOLATA,
- FINANZIAMENTI EUROPEI
Novi Ligure, 30 Ottobre 2015
Come è possibile quindi attuare un intervento di efficienza energetica che :
●Riduca le emissioni in atmosfera tutelando l'ambiente
●Riduca le spese di riscaldamento
Con il Contratto Servizio Energia D.L. 115/08
Uno strumento contrattuale che genera:
●Comportamenti virtuosi
●Sinergia tra Consumatori ed Operatori del Settore
Novi Ligure, 30 Ottobre 2015
Bisogna sviluppare
UN FATTORE DI CAMBIAMENTO:
da
forniture di combustibile separate dalla conduzione e manutenzione
dell’impianto termico (2 soggetti)
a
un UNICO GESTORE del Servizio di riscaldamento che:
• Effettua una Diagnosi Energetica e relativi interventi di riqualificazione
prefinanziandoli,
• ottimizza di tutti gli aspetti gestionali
• garantisca l’efficienza del processo tramite la leva tecnica-economica
• garantisca il risultato dell’intervento effettuato
Novi Ligure, 30 Ottobre 2015
Fonte : Linee Guida Efficienza Energetica negli Edifici
(AICARR/Agesi-Assopetroli-Assital)
Novi Ligure, 30 Ottobre 2015
LINEE GUIDA EFFICIENZA ENERGETICA ATTRAVERSO LA
DIAGNOSI E IL SERVIZIO ENERGIA NEGLI EDIFICI
Diagnosi energetica del sistema Edificio-Impianti
Progettazione
Installazione
Commissioning
Servizio Energia Manutenzione & Monitoraggio
Garanzia Risultato (EPC) “Contratti di rendimento energetico”
Fonte : Linee Guida Efficienza Energetica negli Edifici
(AICARR/Agesi-Assopetroli-Assital)
Novi Ligure, 30 Ottobre 2015
TRASFORMARE IL PRINCIPIO DI EFFICIENZA ENERGETICA IN REALTA’
VUOLE DIRE
EFFETTUARE UNA DIAGNOSI ENERGETICA,
PROGETTARE L’INTERVENTO E REALIZZARLO
UTILIZZARE NUOVE TECNOLOGIE
GARANTIRE I RISPARMI PREVISTI
CONTRATTO SERVIZIO ENERGIA
ENERGY PERFORMANCE CONTRACT
Novi Ligure, 30 Ottobre 2015
UN ENERGY PERFORMANCE CONTRACT DIMOSTRA CHE:
PIU’ SONO EFFICIENTE
MENO SPRECO
MENO CONSUMO
MENO INQUINO
MENO SPENDO
Novi Ligure, 30 Ottobre 2015
IMPRESA E UTENTI :
due aree antagoniste ma “convenientemente” unite
L’impresa
per produrre l’energia termica avrà tutto l’interesse a consumare la minore
quantità possibile di combustibile garantendo il confort degli ambienti
essendo i corrispettivi correlati anche ai risparmi energetici
Gli Utenti
pagheranno l’energia termica minima necessaria per mantenere le condizioni
climatiche interne a seconda anche dell’andamento climatico stagionale e
nei contratti che rispettino i 10 punti previsti dal DPR 412 e Circolare 273/E
del 23.11.98 con un regime IVA del 10%.
Saranno più interessati a non sprecare per evitare inutili e maggiori costi
Novi Ligure, 30 Ottobre 2015
COSA QUINDI SI DOVREBBE FARE A LIVELLO “SISTEMA PAESE”?
COME “STAKE OLDER” ED “UTILIZZATORI FINALI” DOBBIAMO ASSUMERE
MAGGIORE CONSAPEVOLEZZA
DELL’IMPORTANZA DELLA EFFICIENZA
ENERGETICA PER RISPARMIARE ED ESSERE PIU’ COMPETITIVI
DOBBIAMO CREARE “MERCATO” E “SVILUPPO” ATTRAVERSO UNA AZIONE
CONGIUNTA FRA IL SISTEMA DELLE ASSOCIAZIONI/IMPRESE/ORDINI - LE
ISTITUZIONI TECNICHE E QUINDI SPINGERE
LE ISTITUZIONI CENTRALI E REGIONALI AD ATTIVARE POCHE E CONCRETE
INIZIATIVE MIRATE:
 ALLA RAZIONALIZZAZIONE DEI SISTEMI DEGLI INCENTIVI
 ALLA SEMPLIFICAZIONE LEGISLATIVA: QUALITATIVAMENTE,
QUANTITATIVAMENTE, NEI TEMPI DI EMISSIONE / APPLICABILITA’ DELLE
LEGGI.
Novi Ligure, 30 Ottobre 2015
L’obiettivo fondamentale del DLgs 102/2014 è quello di:
 migliorare la efficienza energetica e quindi ridurre i consumi primari
di energia negli usi finali ;
 “spingere” gli utenti finali ad investire in lavori di riqualificazione
oltre che gestire attentamente l’uso dell’energia primaria, ridurre i
fabbisogni energetici dell’unita immobiliare e quindi ridurre al minimo
i consumi di energia primaria.
 rendere efficienti gli impianti delle singole unità abitative, degli
impianti di produzione energia, dell’isolamento delle parti esterne
(pareti/infissi),delle reti di distribuzione e conseguentemente quelli
dell’edificio quindi il miglioramento della prestazione energetica del
sistema edificio-impianto;
 Sensibilizzare i singoli utenti su una gestione ed utilizzazione attenta
e controllata non solo degli impianti ma anche dei sistemi di
riscaldamento delle singole unità abitative
Novi Ligure, 30 Ottobre 2015
LE DISPOSIZIONI DEL D.LGS 102/2014:
L’ EFFETTO DELLA APPLICAZIONE
DELLA UNI 10200 PER LA RIPARTIZIONE
DELLE
SPESE
DEI
«CONSUMI
INVOLONTARI» E «SPESE GESTIONALI»
ART.9 Misurazione e Fatturazione dei consumi energetici
5.Per favorire il contenimento dei consumi energetici
attraverso la contabilizzazione dei consumi individuali e la
suddivisione delle spese in base ai consumi effettivi di ciascun
centro di consumo individuale:
Novi Ligure, 30 Ottobre 2015
a. qualora il riscaldamento, il raffreddamento o la fornitura
di acqua calda per un edificio siano effettuati da una rete
di teleriscaldamento o da un sistema di fornitura
centralizzato che alimenta una pluralita' di edifici, e'
obbligatoria entro il 31 dicembre 2016 l'installazione da
parte delle imprese di fornitura del servizio di un contatore
di fornitura di calore in corrispondenza dello scambiatore
di calore collegato alla rete o del punto di fornitura
b. nei condomini e negli edifici polifunzionali riforniti da una
fonte di riscaldamento o raffreddamento centralizzata o da
una rete di teleriscaldamento o da un sistema di fornitura
centralizzato che alimenta una pluralità di edifici, e'
obbligatoria l'installazione entro il 31 dicembre 2016 da
parte delle imprese di fornitura del servizio di contatori
individuali per misurare l'effettivo consumo di calore o di
Novi Ligure, 30 Ottobre 2015
raffreddamento o di acqua calda per ciascuna unita' immobiliare,
nella misura in cui sia tecnicamente possibile, efficiente in termini di
costi e proporzionato rispetto ai risparmi energetici potenziali.
L'efficienza in termini di costi puo' essere valutata con riferimento
alla metodologia indicata nella norma UNI EN15459. Eventuali casi
di impossibilita' tecnica alla installazione dei suddetti sistemi di
contabilizzazione devono essere riportati in apposita relazione
tecnica del progettista o del tecnico abilitato;
c) nei casi in cui l'uso di contatori individuali non sia tecnicamente
possibile o non sia efficiente in termini di costi, per la misura del
riscaldamento si ricorre all'installazione di sistemi di
termoregolazione e contabilizzazione del calore individuali per
misurare il consumo di calore in corrispondenza a ciascun radiatore
posto all'interno delle unita' immobiliari dei condomini o degli edifici
polifunzionali, secondo quanto previsto dalla norma UNI EN 834
(RIPARTITORI)
Novi Ligure, 30 Ottobre 2015
Il cliente finale puo' affidare la gestione del servizio di
termoregolazione e contabilizzazione del calore ad altro
operatore diverso dall'impresa di fornitura, secondo modalita'
stabilite dall'Autorita' per l'energia elettrica, il gas e il sistema
idrico, ferma restando la necessita' di garantire la continuita'
nella misurazione del dato .
Si pensa addirittura ad un ulteriore operatore per la sola
termoregolazione e contabilizzazione del calore ! Da una
parte si promuovono i Contratti di Servizio Energia con
misurazione dell’energia e dall’altra si ipotizzano ulteriori
«soggetti» e per un servizio che già prevede misurazioni
con strumenti ufficiali e tarati!
La gestione della termoregolazione e contabilizzazione del
calore e quindi la "misurazione" dell'energia oggi é
demandata nel caso dei "Servizi Energia" alle ESCo con il
controllo del committente e/o direttamente gestita dal
singolo condomino in funzione delle proprie esigenze.
Novi Ligure, 30 Ottobre 2015
d) quando i condomini sono alimentati dal teleriscaldamento o
teleraffreddamento o da sistemi
comuni di riscaldamento o
raffreddamento, per la corretta suddivisione delle spese connesse
al consumo di calore per il riscaldamento degli appartamenti e
delle aree comuni, qualora le scale e i corridoi siano dotati di
radiatori, e all'uso di acqua calda per il fabbisogno domestico, se
prodotta in modo centralizzato,
 l'importo complessivo deve essere suddiviso:
 in relazione agli effettivi prelievi volontari di energia
termica utile,
 e ai costi generali per la manutenzione dell'impianto,
secondo quanto previsto dalla norma tecnica UNI 10200 e
successivi aggiornamenti.
E' fatta salva la possibilita', per la prima stagione termica
successiva all'installazione dei dispositivi di cui al presente
comma, che la suddivisione si determini in base ai soli millesimi di
proprieta'
Novi Ligure, 30 Ottobre 2015
Principi fondamentali della Ripartizione delle spese ed interconnessione tra le
componenti del consumo e della spesa secondo UNI 10200
Composizione
del Consumo
Kwht
Composizione
della
Spesa (€)
Consumo
Totale
Spesa To tale
Consumo
volontario
Spesa energetica
Spesa Prelievo
Volontario
(R+ACS)
Criteri di
Ripartizione
Consumo
involontario
Consumi
Volontari
Spesa
Prelievo
Involontario
VALORIZZAZIONE
DEL CONSUMO
(€/Kwht)
Spesa
Gestionale
Spesa
Gestionale
Millesimi di fabbisogno
Novi Ligure, 30 Ottobre 2015
Costo
Unitario
Gestionale
FONTE UNI 10200
Energia Utile
Combustibile
v
Dispersioni
sistema
generazione
FONTE UNI 10200
Novi Ligure, 30 Ottobre 2015
OGGETTO RIPARTIZIONE DEI COSTI
La norma (UNI 10200) ha come oggetto la ripartizione delle spese per
la generazione del calore utile, disponibile all'uscita dei dispositivi di
generazione ed immesso nella rete di distribuzione (collegamento tra
la generazione ed i singoli punti di prelievo).
COMPOSIZIONE DEL CONSUMO
Il consumo totale di energia termica utile del condominio, inteso come
l’energia complessivamente erogata dal sottosistema di generazione
immessa nella rete di distribuzione, si può suddividere in due differenti
componenti:
 il consumo volontario dovuto ai prelievi dei singoli utenti,(R+ACS)
 il consumo involontario dovuto alle dispersioni della rete di
distribuzione.
FONTE UNI 10200
Novi Ligure, 30 Ottobre 2015
.
COMPOSIZIONE DELLA SPESA
La spesa totale del condominio si compone:
a. di una componente energetica , dovuta all’acquisto dei vettori
energetici per la produzione di energia che si suddivide in:
i. una spesa per consumo volontario dovuta ai prelievi
volontari dei singoli utenti,
ii. una spesa per consumo involontario dovuta alle dispersioni
della rete
b. di una spesa gestionale dovuta alla conduzione e manutenzione
dell’impianto.
c. La somma delle componenti dovute al consumo involontario ed
agli oneri gestionali costituisce la quota “fissa” o “per
potenza termica impegnata”
FONTE UNI 10200
Novi Ligure, 30 Ottobre 2015
ESEMPIO TABELLA RIPARTIZIONE SPESA QUOTA
INVOLONTARIA
costo Kwh
consumo energia termica
involontario Kwh
utile Kwh
20.481
€ 0,086
Utente
93.096
Vecchi millesimi
Cannarile
73
Fabiani
79
Galluzzi L
81
Galluzzi G
106
Ghidi
85
Giannotto
44
Grimoldi
19
Nasr
41
Nuovi millesimi
69,685
142,120
49,840
54,216
49,121
68,387
62,950
30,077
spesa con millesimi
attuali
spesa con
millesimi UNI
10200
€ 129
€ 121
€ 139
€ 250
€ 143
€ 88
€ 187
€ 95
€ 150
€ 87
€ 78
€ 120
€ 33
€ 111
€ 72
€ 53
Novi Ligure, 30 Ottobre 2015
Utente
Vecchi
millesimi
Spina
100
Surpi
40
Tarbogna
107
Valassina
225
totale
1000
Nuovi
millesimi
92,934
72,204
42,276
266,956
1000
Costo en. Inv.
€ 1.761 (18,03%)
Costo en.Vol.
€ 8.006
Costo Tot.
€ 9.767
spesa con millesimi
attuali
spesa con
millesimi UNI
10200
€ 176
€ 164
€ 70
€ 127
€ 188
€ 74
€ 396
€ 470
€ 1.761
€ 1.761
Novi Ligure, 30 Ottobre 2015
LO STATO DI FATTO SUGLI APPROFONDIMENTI CON LE
ISTITUZIONI sul comma 5 d) Art.9 D.Lgs.102
Suddivisione delle spese connesse al consumo di energia per:
1. il riscaldamento degli appartamenti ,
2. Il riscaldamento delle aree comuni,
3. per l'uso di acqua calda per il fabbisogno domestico, se prodotta in
modo centralizzato,
la spesa complessiva – sulla base della Norma UNI 10200 -deve essere
suddivisa:
a. in relazione agli effettivi prelievi volontari di energia termica utile
(R+ACS)
b. per la spesa gestionale e per l’energia involontaria
Novi Ligure, 30 Ottobre 2015
 Se misuriamo, volendo esagerare:
a) L’energia in ingresso in centrale (vettore energetico qualunque esso sia)
contatore o documento esistente;
b) l’energia all’uscita dalla caldaia in centrale termica o dello scambiatore
(contatori in buona parte esistenti)
c) l’energia volontaria delle singole unità abitative (Contatori
energia/Ripartitori )
d) l’energia all’ingresso dei singoli edifici di un super condominio (volendo
esagerare) alimentati da una medesima centrale;
e) l’energia in uscita dalla mandata di centrale per il riscaldamento e
separatamente dell’acqua calda centralizzata per uso domestico o
altre utenze
si avranno tutti i dati necessari e sufficienti per poter valutare , diremmo
con ottima approssimazione, i consumi volontari ed involontari (perdite
di trasformazione e distribuzione).
Novi Ligure, 30 Ottobre 2015
Veniamo adesso al principio/metodologia e considerazioni inerenti la
suddivisione della spesa per riscaldamento come previsto dalla Norma
UNI 10200 che va a modificare atti aventi valore civilistico ai fini
“proprietari” ( “Atto di acquisto” / Rogito ) che sono:
 il “Regolamento di condominio”
 le “tabelle millesimali”
Le tabelle millesimali, come noto, sono di due tipi:
 tabelle generali di proprietà
 tabelle d’uso (secondo comma art.1123 cpc) che comprendono anche
quelle relative al calcolo per la suddivisione delle spese di riscaldamento
e che sono comunque correlate alle tabelle millesimali di proprietà.
Novi Ligure, 30 Ottobre 2015
C’è da chiedersi quale sia il vantaggio nell’imporre ( come apparrebbe)
una iniziativa di ricalcolo dei millesimi :
 che non apporta nulla in termini di “sprone” per migliorare
l’efficienza energetica nelle unità immobiliare
 che indurrà , per contro, costi aggiuntivi per definire come
suddividere una tipologia di spesa che oggi nell’ambito dei condomini
è sostanzialmente in larga parte “normalizzata” a seguito di azioni
svolte all’interno dei condomini con sistemi di contabilizzazione per i
consumi delle singole unità immobiliari con sistemi che sono andati
migliorando passando dai contatori ai contaenergia,ripartitori,valvole
termostatiche ecc.
Non solo: oggi nei Condomini che sono gestiti attraverso contratti di
Servizio Energia ai sensi del DLgs 115/2008 la contabilizzazione è
obbligatoria e deve essere
effettuata costantemente per la
determinazione dei risparmi previsti contrattualmente
Novi Ligure, 30 Ottobre 2015
Nella norma UNI 10200 per la «determinazione dei millesimi» si
calcolano i fabbisogni come “fabbisogni ideali”:
è ragionevole ipotizzare di obbligare gli utilizzatori finali a suddividere
le spese di riscaldamento con un nuovo metodo di addebito dei
consumi involontari e delle spese gestionali - attraverso una ”
rideterminazione dei millesimi” - che oggi in moltissimi casi sono, in
particolare nel caso dei contratti di Servizio Energia ai sensi del
115/2008 ed ancor più con lo sviluppo degli EPC, definiti in modo
aderente alla realtà e corretti e condivisi applicando i millesimi
secondo tabelle millesimali esistenti?
Novi Ligure, 30 Ottobre 2015
 A che prò intervenire quindi su metodi e sistemi di
suddivisione delle spese dettate dal Codice Civile e da
pratiche che ormai sono in uso per non avere alcun
beneficio dal punto di vista dell’efficienza energetica?
Da dati assolutamente attendibili acquisiti sul mercato di
gestione di edifici principalmente ad uso abitativoattraverso Contratti di Servizio Energia “seri” ai sensi del DLgs
115/2008 – emerge che nelle spese di riscaldamento degli
edifici ad uso abitativo i consumi e relative spese di gestione
sono così distribuite:
a) La spesa per l’energia (volontaria+involontaria) è fra il
75 ed 85% (Nord Italia Piemonte /Lombardia) della
spesa totale di gestione in funzione degli investimenti di
efficientamento energetico.
Novi Ligure, 30 Ottobre 2015
Per
quanto
riguarda
il
consumo
involontario
calcolato/misurato i dati assunti forniscono due Situazioni
differenziate:

Fabbricati recenti (dopo il 1991 – Legge 10) – consumo
involontario circa 20% dell’energia utile come definita
dalla UNI EN 10200

Fabbricati più vecchi circa 30-33%
Novi Ligure, 30 Ottobre 2015
Il consumo involontario potrebbe quindi essere definito commettendo un scarto se non inferiore almeno pari a quello
che emergerebbe con la UNI 10200, ma a costo zero considerando il livello di isolamento imposto dalle quattro leggi
di risparmio energetico approvate in Italia e quindi, in base alla
licenza edilizia:





Fabbricati prima della legge 373/76
Fabbricati successivi alla 373/76 fino alla Legge 10/91
Fabbricati dalla 10/91 al 192/2005
Fabbricati dal 192/2005 al 311/2006
Fabbricati successivi al 311/2006
Novi Ligure, 30 Ottobre 2015
 E’ un meccanismo questo che certo potrà apportare
attività per i tecnici che però sarebbe molto più
importante ed utile fossero impegnati sulle progettazioni
di riqualificazione dei sistemi edifici-impianti che
attiverebbero tutta la filiera degli interventi concreti per
migliorare l’efficienza : progettisti, costruttori e produttori
di componenti avanzati per rivestimenti edifici, produttori
di tecnologie rinnovabili e tradizionali, impiantisti, ESCo
ecc.!!!!
Si ritiene che se si vedesse questa iniziativa in questa ottica
gli stessi professionisti avrebbero tutto da guadagnare anche
dal punto di vista professionale.
 E cosa dire inoltre dei diversi software – uno diverso
dall’altro – che circolano e che “stimolano” interessi di
produttori di software a spingere in questa direzione?
Novi Ligure, 30 Ottobre 2015
 A queste eventuali spese aggiuntive per le determinazioni dei
millesimi secondo la UNI 10200 (che inevitabilmente
indurranno problemi di ogni genere sulla suddivisione delle
spese ) si aggiunga che sino ad oggi gli ACE/ APE sono
attinenti ad edifici completi - come previsto dalla vigente
legislazione - limitandosi alle singole unità immobiliari nei
casi in cui si debba proporre la vendita dell’unità e quindi ci
sarà un ulteriore aggravio di costi ( “inutili”) per il
consumatore finale.
Si rileva purtroppo la tendenza di alcune regioni ad
estendere a tutte le unità immobiliari la effettuazione dell’APE:
ulteriore costo a carico degli utenti finali.
 Nel caso della regolamentazione della regione Lombardia in
materia è previsto l’ APE per le singole unità immobiliari
Novi Ligure, 30 Ottobre 2015
 «L’Attestato di Prestazione Energetica deve essere riferito ad
una sola unità immobiliare, a prescindere dal fatto che
condivida la destinazione d’uso, gli impianti di
climatizzazione e le caratteristiche di altre unità immobiliari
dello stesso edificio»
 «I professionisti accreditati come certificatori che
intendono svolgere l’attività di certificazione energetica
devono chiedere all’Organismo di Accreditamento
l’iscrizione all’elenco regionale dei Soggetti certificatori e
sono tenuti a versare un contributo annuo di euro 120,0»
Novi Ligure, 30 Ottobre 2015
 «Condizioni per la validità e il rilascio dell’Attestato di
Prestazione Energetica
L’Attestato di Prestazione Energetica redatto dal Soggetto
certificatore è valido solo se rilasciato dall’Organismo di
accreditamento attraverso il Catasto Energetico Edifici
Regionale. Tale rilascio resta subordinato al versamento
di un contributo di 10 euro per la gestione delle attività
connesse al sistema di certificazione energetica degli
edifici. Il contributo deve essere corrisposto all’Organismo
regionale di accreditamento secondo le indicazioni
emanate dallo stesso.»
Se consideriamo anche i costi conseguenti alla determinazione
dei millesimi ipotizzabili in 130/150 €/unità immobiliare ed
alle unità immobiliari condominiali che insistono sulla sola
Lombardia il conto è presto fatto!
Novi Ligure, 30 Ottobre 2015
Alcune cifre correlate a queste decisioni per la RL:
a. dall’inizio
della
certificazione
ad
oggi
si è
superato 1.000.000 di ACE (ora APE).
b. Organismo di Accreditamento ha incassato la ragguardevole
di 1.000.000x 10 =€10.000.000.
c. Rendendo impossibili gli ape cumulativi e quindi
moltiplicando il numero di ape per decine di volte, i costianche se su più anni- lievitano a centinaia di milioni di
euro.
d. costo indicativo per il contribuente lombardo, escludendo i
maggiori oneri che il certificatore sarebbe pure legittimato
a farsi riconoscere;
Novi Ligure, 30 Ottobre 2015
Questi indirizzi ulteriori della Regione Lombardia vanno a
sovrapporsi alla stessa UNI EN 10200 in quanto ove gli utenti
lombardi fossero obbligati ad effettuare APE sulle singole unità
immobiliari ( e cosa succederà negli edifici polifunzionali?’) ci
troveremmo di fronte a spese per ricalcolo fabbisogni
energetici al fine del ricalcolo millesimi di spesa per energia
involontaria ( secondo UNI EN 10200) oltre ad avere dati sui
fabbisogni anche da attestato APE.
C’è di fatto una sovrapposizione insostenibile!
E’ bene infine tenere presente che il recentissimo Decreto 26
Giugno 2015 su APE e relativo regolamento indica
chiaramente che APE è possibile per edifici, per unità
immobiliari, per gruppo di unità immobiliari mentre la
Regione Lombardia lo rende obbligatorio per singola unità
immobiliare…..e lo spirito di emulazione regionale potrebbe
estendere tale pratica!!!!!!!!!!
Novi Ligure, 30 Ottobre 2015
Sulla base delle sopra esposte considerazioni si ritiene che:
 essendo gli attuali sistemi di suddivisione delle spese basata sui
millesimi di proprietà;
 essendo la vigente metodologia di calcolo dei millesimi “figlia” di una
ampia legislazione del Codice civile ben nota ,
sia quanto mai opportuno correggere questa “distorsione” anche perché
oggi la attenzione ai minori consumi (interesse sempre più spinto da parte
dei consumatori finali) dovrà indurre gli stessi ad “investire” per il
miglioramento dell’efficienza e non “buttare via soldi ” per una “presunta
forma di efficienza energetica” quale quella della variazione del metodo
suddivisione delle spese energetiche involontarie essendo ormai l’energia
volontaria sempre più misurata/determinata per effetto delle imposizioni
legislative oltre che per una maggiore attenzione degli utenti sulla spesa
energetica.
Novi Ligure, 30 Ottobre 2015
Il problema è proprio nel fatto che la suddivisione della spesa in
condominio è un tema da codice civile più che da norma tecnica e anche
sul codice civile si sprecano sentenze e interpretazioni.
Essendo stata prevista la applicazione della UNI 10.200 dal D.Lgs.102/2014
il problema quindi è più di tipo legislativo che tecnico.
Un emendamento al D.Lgs dovrebbe precisare:
 che la UNI 10200 è una delle possibili soluzioni tecniche per la
suddivisione delle spese attinenti l’energia involontaria;
 che sarà compito degli utenti Finali la decisone sulla metodologia per
la suddivisione della spesa per energia involontaria che può essere
quella attuale dei millesimi secondo c.p.c. ovvero su potenza corpi
scaldanti installati, e nei casi di efficientamento e gestione attraverso
contratti di rendimento energetico ai sensi del D.Lgs 115 e del D.Lgs
102.
Novi Ligure, 30 Ottobre 2015
GRAZIE PERPER
L’ATTENZIONE
GRAZIE
L’ATTENZIONE !
Novi Ligure, 30 Ottobre 2015
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