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I Romanzi della Rosa

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I Romanzi della Rosa
GABRIELE D’ANNUNZIO
I ROMANZI
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La Prosa
I Cicli romanzeschi
Il Piacere
L’Innocente
Il Trionfo della Morte
Le Vergini delle Rocce
Il Fuoco
Forse che Sì Forse che No
Giovanni Episcopo
2
L’esordio del D’Annunzio nel campo della prosa
avviene nel 1882 a diciannove anni, con una
raccolta di racconti intitolata Terra Vergine, cui
seguirà nel 1886 una seconda raccolta intitolata
San Pantaleone. La stagione della maturità fiorisce
qualche anno più tardi, nel 1889, con I Romanzi
della Rosa, che comprendono La Piacere, L’Innocente
e Il Trionfo della Morte.
3
Sull'esempio dei romanzi ciclici dell'ottocento come fece
Zola (i Rougon-Macquart) D'Annunzio si propose di
scrivere un ciclo di romanzi, suddiviso in tre trilogie,
ciascuna denominata da un fiore o frutto, ossia la rosa, il
giglio e il melograno.
Nel campo del romanzo, D’annunzio compose tre cicli:
Il ciclo della Rosa, con il tema della voluttà;
Il ciclo del Giglio, con il tema del superuomo;
Il ciclo del Melagrano, con il tema della bellezza;
4
Nel 1889
D’Annunzio pubblicò
il primo libro de I
Romanzi della Rosa,
ossia Il Piacere.
5
Protagonista è il Conte Andrea
Sperelli, elegantissimo, raffinatissimo,
assediato dal lusso, alto di statura,
poeta e pittore e fortemente narcisista.
Abbandonato dall’amante, Elena Muti,
si dà a mille avventure nel tentativo di
dimenticare tutto, finché si invaghisce di
Maria Ferres, ragazza di nobile
famiglia.
6
La somiglianza fra le due donne è
talmente forte che finisce per
travolgerlo e proprio nel momento in
cui si offre l’occasione di vincere il
proprio egoismo, nel momento in cui
Maria ha più bisogno del suo affetto e
del suo aiuto, il Conte si tradisce con un
banale scambio di nome, che rivela
alla donna la deludente verità.
7
Nel 1892
D’Annunzio pubblicò
il secondo Romanzo
della Rosa, ossia
L’Innocente.
8
Tullio Hermil, ex diplomatico e ricco proprietario
terriero, è da sette anni marito di Giuliana, dalla
quale ha avuto due figlie. Egli è un uomo dai gusti
raffinati e privo di moralità, ha un temperamento
inquieto e sensuale e tradisce la moglie
continuamente. Una grave malattia di Giuliana
sembra riavvicinarlo a lei, ma è un'illusione.
Quando poi, veramente pentito, Tullio torna da lei,
deve apprendere che la donna lo ha tradito a sua
volta e aspetta un figlio dallo scrittore Filippo
Arborio; il protagonista comincia a nutrire odio verso
"quel figlio non suo", sin da quando il bambino è
ancora in grembo alla madre.
9
Il nascituro viene visto dai due come un elemento di
disturbo del loro improbabile amore. Ma la
gravidanza è difficile ed i coniugi sperano che il
bimbo muoia prima di venire alla luce, oppure lo
uccideranno loro stessi, sollevandosi da un grave
problema.
Venuto al mondo l'innocente, Giuliana si fa silenziosa
complice del piano disumano del marito. Tullio,
approfittando della breve assenza della governante,
espone il bambino al gelo di una notte natalizia.
Questo ovviamente si ammala e muore poco dopo,
fra la disperazione dei parenti e dei servitori.
10
Il Trionfo della morte è un
romanzo edito nel 1894.
Si tratta dell'ultimo de
I Romanzi della Rosa dopo
Il piacere e L'innocente.
11
Esempio di romanzo psicologico, nel quale
la trama e l'intreccio cedono il posto
all'introspezione della coscienza del
protagonista, Giorgio Aurispa, nella cui
mente si svolge l'intera vicenda romanzesca.
Il romanzo, che apre nell’esergo con un
passo dell'Al di là del bene e del male di
Friedrich Nietzsche, sviluppa il tema del
superomismo così come interpretato
dall'allora trentunenne d'Annunzio.
12
Giorgio Aurispa è un giovane abruzzese colto e
raffinato di nobile discendenza che ha abbandonato
il paese natale per trasferirsi a Roma, libero da
qualsiasi impiego, grazie all'eredità lasciatagli dalla
morte del suicida zio Demetrio. Intesse una relazione
con una donna sposata, Ippolita Sanzio, che
deciderà poi di abbandonare il marito in favore del
protagonista. Il rapporto sentimentale nato tra i due
ha quell'intensità violenta e sensuale cara a
D'Annunzio, così come lo Sperelli ne Il piacere, e al
suo modo decadente di descrivere la passione come
opera d'arte.
13
La soggettività dell'impostazione narrativa è anche
dovuta al peculiare carattere dell'eroe dannunziano,
malato, debole e gelosamente chiuso in se stesso,
per il quale la realtà umana si rivela senza
speranza, vuota ed inutile. Persino l'amore per
Ippolita alla fine non è capace di dare alcuna
consolazione ed al protagonista non rimane altra
scelta che quella di porre fine al "mal di vivere" che
gli è insopportabile.
Come nel Piacere anche in questo romanzo vi sono
abbondanti ricorsi simbolici, come per il suicidio
iniziale che fa presagire la morte del protagonista.
14
Le vergini delle rocce
è un romanzo scritto
nel 1895 ed è il
primo ed unico del
ciclo del Giglio
15
Claudio Cantelmo è l'ultimo discendente di
una nobile e antica famiglia che in
passato ha dato all'Italia condottieri e
politici prestigiosi. Il ricordo di costoro
unitamente al rigetto dei valori borghesi
della società in cui è costretto a vivere, lo
portano a concepire l'idea di generare un
erede degno di tali illustri antenati
mediante l'unione con una nobildonna di
pari rango.
16
Il rampollo dovrà quindi imporsi sulle genti
con la forza della volontà dominatrice e con
gli attributi caratteriali e intellettuali che
hanno fatto in passato la grandezza sia
della famiglia paterna che materna.
Il protagonista vuole pertanto generare una
sorta di superuomo che riassuma in sé le
caratteristiche più alte delle due stirpi da
cui proviene.
17
Claudio si sente subito attratto dalle tre
figlie del principe: Violante, la
maggiore, bella, altera, sensuale,
Massimilla, pura e sensibile, ma in
procinto di prendere i voti, Anatolia,
depositaria dei valori familiari che con
dedizione si occupa della madre
demente e del fratello Antonello, che è
psicologicamente instabile.
18
Il protagonista è consapevole che una delle tre
sorelle sarà la madre dell'erede intellettualmente
superdotato che egli desidera generare, ma non
sa decidersi: ognuna di esse possiede infatti virtù
e caratteristiche uniche che potrebbero essere
trasmesse alla discendenza. Alla fine la scelta
cade su Anatolia, che non senza rammarico
rifiuterà la proposta di matrimonio per poter
continuare ad assistere la vecchia madre
demente, il fratello psicolabile e il vecchio padre.
19
Anatolia stessa, tuttavia, spinge Claudio a
prendere in considerazione, come futura consorte,
sua sorella Violante, non solo perché è la
primogenita, ma anche perché degna del suo
amore. Non ci è dato sapere se Claudio,
seguendo il suggerimento di Anatolia, sceglierà
Violante, anche perché Qui finisce il libro delle
vergini e incomincia il libro della Grazia. Lo snodo
della vicenda infatti, avrebbe dovuto aver luogo
nel secondo romanzo della trilogia progettata da
D'Annunzio e mai portata a compimento.
20
Questo romanzo è primo e
unico de I Romanzi del
Melagrano, frutto che è
simbolo di abbondanza e
regalità. Il fuoco, titolo del
romanzo, è simbolo
d’indomabilità creatrice e
distruggitrice.
21
Il protagonista è Stelio Effrena, le vicende si
svolgono a Venezia durante l’autunno.
Foscarina è la donna amata da Stelio che
la usa, poiché uomo approfittatore e
dominatore. Il personaggio principale è
Stelio Effrena, poeta giovane e geniale.
L'azione si svolge a Venezia, nell'autunno
del 1882. Il cognome del protagonista ha
un significato: dal latino "Ex frenis", ovvero
"senza freni".
22
In una sera di settembre, Stelio tiene un grande
discorso al Palazzo Ducale di Venezia, davanti a
un pubblico entusiasta. Egli è accompagnato da
un'attrice celebre: la Foscarina, che in questo primo
libro viene chiamata Perdita. È una bella donna,
anche se non è più giovane, e ama Stelio alla
pazzia. Pur sapendo che il suo amore è in pericolo,
presenta una donna giovane e bellissima a Stelio:
la cantante Donatella Arvale.
Stelio e la Foscarina si incontrano nel giardino di
quest'ultima e trascorrono una notte di passione.
Stelio poi se ne va e lascia la Foscarina disperata
nel giardino.
23
Una sera, Stelio con un suo amico è su una nave.
Per caso, sulla nave si trova anche Richard
Wagner, il famoso compositore tedesco. Anche se
Stelio disprezza la cultura germanica e glorifica
la cultura latina, ammira il grande compositore,
che per lui è l'incarnazione del genio artistico.
Ma Wagner è vecchio e malato, e subisce un
colpo apoplettico. Stelio e il suo amico lo
soccorrono e lo fanno scendere dalla nave. Per
loro, questo incidente è una prova della
superiorità dell'arte sulla debolezza della carne.
24
La volontà della Foscarina di servire, di
sottomettersi all'arte dell'amato, diventa più
grande. Tutti e due, la Foscarina e Stelio,
vogliono creare qualcosa di superiore all'amore.
Alla fine, la Foscarina decide di lasciare Stelio
per fare viaggi nel mondo, allo scopo di renderlo
libero nelle sue creazioni poetiche. Stelio riceve
la notizia della morte di Richard Wagner nel
palazzo Vendramin. Lui e i suoi discepoli fanno il
corteo funebre per il grande compositore.
25
Forse che sì,
forse che no è
un romanzo
pubblicato nel
1910
26
Il romanzo è ambientato nel mondo
dell'aviazione che muoveva, al
tempo, i primi passi. La vicenda
verte sulla nascita di una violenta
passione amorosa tra Paolo Tarsis e
Isabella. Nel retroscena si
intrecciano le vicende di Vanina e
Lunetta, sorelle di Isabella, e di
Aldo, fratello delle tre.
27
La dolorosa scoperta della storia d'amore tra
Paolo e Isabella da parte di Aldo e Vanina
causa una precipitosa caduta verso tendenze
suicide: Aldo e Vanina tentano insieme il suicidio
sporgendosi da una muraglia diroccata. Vanina è
infatti innamorata di Paolo, ma Isabella, pur
consapevole di questo amore, continua la sua
storia con Paolo. In un primo momento non si
colgono le motivazioni di Aldo, emerge poi verso
la fine del romanzo che egli intrattiene un
rapporto morboso con la sorella Isabella.
28
Le vicende amorose si intrecciano
con due gare aeree, nella prima
delle quali Giulio, amico di
Paolo, perde la vita mentre il
protagonista esce vittorioso. Il
romanzo si chiude con
l'atterraggio di Paolo in
Sardegna.
29
Giovanni
Episcopo è un
romanzo del
1892
Giovanni Episcopo è un impiegato che conduce
una vita mediocre e, dopo il lavoro, cerca di
svagarsi coi suoi colleghi cenando tutte le sere
nella medesima pensione. Lì conosce una
cameriera giovane e piacente, Ginevra, di cui si
invaghisce e che poi sposerà. Passati pochi giorni
dal matrimonio, Ginevra comincia a mutare
carattere e diventa più crudele e scostante col
marito. Giovanni pensa di poter ancora salvare il
matrimonio in seguito alla nascita di un figlio, ma
la speranza risulta vana.
Per i problemi familiari, egli trascurerà i suoi
doveri in ufficio e, dopo qualche ammonizione,
verrà licenziato. Egli, così, inizierà ad affogare le
sue frustrazioni nel vino, ed una sera, quando il
suo vecchio amico Wanzer busserà alla porta e si
installerà in casa sua, succube della sua
personalità aggressiva, non riuscirà a muovere un
dito. La misura sarà colma solo quando Wanzer
alzerà le mani sulla moglie e sul figlio: Giovanni
prenderà un coltello dalla cucina e ucciderà
l'intruso.
32
Fine della presentazione. Fare clic per uscire.
I romanzi del giglio, fiore simbolo del superuomo, della passione che
si purifica. La seconda trilogia doveva ispirarsi al superuomo di
Nietzsche. Il superuomo non è più schiavo delle passioni ma si serve
di esse per realizzare pienamente la propria volontà di potenza. In
verità Nietzsche non auspicava l'avvento di un uomo superiore agli
altri, al quale, in grazia delle qualità eccezionali, fosse tutto
permesso, ma l'avvento di un'umanità rinnovata la quale, per poter
sviluppare tutte le sue potenzialità, doveva liberarsi da ogni
soggezione alla soprannaturalità e alla morale tradizionale, fatta di
ipocrisie e finzioni
De I romanzi del melograno D'Annunzio scrisse solo il primo, Il fuoco
(1900).
ALLEGATI
Nietzsche afferma che la realtà della vita
è dominata dagli istinti e che la gran
massa degli uomini è istintivamente
orientata verso l' accettazione di un
‘’capo’’ perché, essendo incapace di
scelte autonome, si sente protetta nel
seguire quelle impostatele dall' uomo
forte. Pochi sono, invece, gli uomini dotati
dell' istinto che il filosofo definisce ‘’la
volontà di potenza’’, e sono questi che
hanno il diritto e il dovere di elevarsi sulla
massa e di comandare, ossia i cosiddetti
‘’superuomini’’.
ALLEGATI
D'Annunzio, in Italia, si fa interprete privilegiato di queste
nuove atmosfere. Nei romanzi dannunziani il superuomo
nietzschiano perde le sue caratteristiche prettamente
filosofiche e si trasforma nell'artista che plasma la realtà con
la parola, oppure nell'eroe che proviene da una illustre
famiglia aristocratica.
Appare evidente come la complessa analisi svolta da
Nietzsche si immiserisca nella reinterpretazione che ne dà
D'Annunzio e nell'uso improprio che ne fanno i sostenitori del
nazionalismo. L'idea di superuomo, che faceva parte di un
ambizioso progetto di critica della civiltà occidentale, ora
diventa un semplice slogan per propagandare la guerra e
l'impegno imperialista, per esaltare la potenza rigeneratrice
della poesia e per legittimare le élite di governo.
ALLEGATI
Tra i massimi filosofi e prosatori di ogni
tempo, Nietzsche ebbe un'influenza
controversa ma indiscutibile sul pensiero
filosofico, letterario, politico e scientifico
del Novecento. La sua filosofia è
considerata da alcuni uno spartiacque
fra la filosofia tradizionale e un nuovo
modello di riflessione, informale e
provocatorio. In ogni caso si tratta di un
pensatore unico nel suo genere, sì da
giustificare l'enorme influenza da lui
esercitata sul pensiero posteriore.
ALLEGATI
Al di là del bene e del male: Preludio di una filosofia
dell'avvenire è uno dei testi fondamentali, nella
filosofia del XIX secolo, di Friedrich Nietzsche.
Pubblicato nel 1886, il libro non ricevette
inizialmente molta attenzione. Sostanzialmente in
esso Nietzsche attacca in maniera critica quella che
considerava la vacuità morale dei pensatori del suo
secolo, la mancanza di senso critico dei filosofi e la
loro passiva accettazione della morale.
ALLEGATI
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