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La scuola intesa come LABORATORIO è il luogo in cui non solo si

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La scuola intesa come LABORATORIO è il luogo in cui non solo si
I.R.A.S.E. Nazionale
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ALLIEVO
Rosa Venuti - Presidente
I.R.A.S.E. Nazionale
La scuola intesa come
LABORATORIO è il luogo in cui
non solo si elaborano i saperi, ma
anche un insieme di opportunità
formative per produrre nuove
conoscenze e sviluppare
nuove competenze.
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In questa prospettiva l'azione educativa
si sposta dall'insegnamento
all'apprendimento, cioè ai processi del
"far apprendere" e del riflettere sul fare
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La didattica laboratoriale comporta una
continua e attenta analisi disciplinare
centrata su quattro dimensioni della
conoscenza:
-
Procedurale
(come)
Dichiarativa
(che cosa)
Sensoriale
(perché)
Comunicativa
(linguaggi)
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I saperi disciplinari diventano
strumenti per verificare le
conoscenze e le competenze
acquisite dall'esperienza di
apprendimento nel laboratorio.
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 La
didattica laboratoriale richiede che:
- Si operi in piccolo gruppo
- Si verifichi una forte interattività fra
insegnante e allievi e fra gli allievi stessi
- L'apprendimento sia cooperativo e
condiviso
- La mediazione didattica si intrecci con
l'operatività degli allievi
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 Pertanto
l'ambiente:
- Può essere semplicemente l'aula, se
l'attività non richiede particolari
attrezzature
- Può essere uno spazio attrezzato se le
attività richiedono l'uso di attrezzature
e materiali particolari (multimediali
strumentazione scientifica ecc.)
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 Il
Laboratorio così inteso diventa un
elemento di organizzazione del
curricolo formale di ciascun allievo:
esso può essere collocato all'inizio di
un percorso o al suo interno o alla
sua conclusione a seconda della
funzione.
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Caratteristiche
del laboratorio
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La didattica laboratoriale per imparare la
complessità della società odierna
La didattica laboratoriale presuppone, per
antonomasia, l’uso della metodologia della
ricerca, pertanto intende il laboratorio non solo
come uno spazio fisico attrezzato in maniera
specifica ai fini di una determinata produzione,
ma come situazione, come modalità di lavoro,
anche in aula, dove docenti ed allievi
progettano, sperimentano, ricercano agendo la
loro fantasia e la loro creatività.
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Nella didattica laboratoriale l'enfasi
si pone sulla relazione educativa
(dalla trasmissione/riproduzione della
conoscenza alla costruzione della conoscenza);
sulla motivazione, sulla curiosità, sulla
partecipazione, sulla problematizzazione;
sull'apprendimento personalizzato e l'uso degli
stili cognitivi e della metacognizione;
sul metodo della ricerca;
sulla socializzazione e sulla solidarietà.
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LABORATORIO
E PROGETTAZIONE DIDATTICA
-Elaborazione di indicazioni didattiche
differenziate, adatte alle caratteristiche cognitive
dei singoli alunni: diversi stili cognitivi, diversi
modi di apprendimento, diverse intelligenze che
apprendono in modi distinti;
- Individuazione e indicazione di modalità
flessibili di accesso e di utilizzazione delle
conoscenze acquisite;
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- Costruzione delle concettualità di base
necessarie a comprendere schemi più
complessi che possano dare origine a
percorsi interdisciplinari e
transdisciplinari;
- Diversificazione delle metodologie di
insegnamento e di valutazione rispetto
alle modalità di apprendimento del
singolo.
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Le teorie sottese a tali concezioni
dell’apprendimento si esplicano nella
didattica laboratoriale che interpreta il
laboratorio come un principio trasversale
alla didattica, come una metodologia
didattica, che coinvolge attivamente
insegnanti e studenti in percorsi di ricerca,
spostando la centralità dall’insegnamento
all’apprendimento e quindi dal
“programma/contenuto” all’allievo.
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Dimensioni del laboratorio
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Dimensioni del laboratorio
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La didattica laboratoriale è un percorso che rende
possibile l'offerta di contesti che valorizzano:
- potenzialità
- capacità
- competenze
per imparare a decodificare la società complessa
attraverso
- lo studio delle discipline e delle interconnessioni
- la risoluzione dei problemi
- la previsione di argomentazioni
- la comunicazione.
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Attori Sociali del processo di
insegnamento/apprendimento
Docente
Gruppo
Allievi
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Principi di epistemologia operativa del metodo
laboratoriale
Le attività proposte nel laboratorio formativo
dovrebbero
- prestarsi ad una manipolazione concreta
- implicare le operazioni cruciali
- non avere una soluzione unica
- provocare uno “spiazzamento” cognitivo
- situarsi ad una giusta distanza dalle competenze
possedute
- comportare diversi livelli di interpretazione
- possedere valenze metaforiche
- coinvolgere il rapporto che ciascuno ha con il sapere
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Il Perché nelle/delle pratiche
laboratoriali
“l’intelligenza ha bisogno di certe
condizioni per affermarsi e svilupparsi; ha
bisogno di essere nutrita di eventi e di
affrontare prove che la fortifichino; ha
bisogno di auto-mantenersi nell’esercizio
di sé”.
E. Morin, La conoscenza della conoscenza,
Feltrinelli, Milano, 1989
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Infatti …
Nelle pratiche laboratoriali l’allievo è
chiamato ad assumere comportamenti sociali
di cooperative learning e di rispetto degli
accordi e degli impegni presi.
La spinta motivazionale è data anche dal
compito unitario in cui l’allievo è impegnato
ad utilizzare le competenze, derivate dalla
trasformazione di conoscenze ed abilità, per
affrontare o simulare situazioni reali e
significative.
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