Referendum: il dovere di esprimersi, la libertà di scegliere
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Referendum: il dovere di esprimersi, la libertà di scegliere
Visita il sito www.legacoop.coop Anno II - n. 15 del 15 aprile 2016 Primo piano Referendum: il dovere di esprimersi, la libertà di scegliere “Mantenere vivo e vitale il diritto al voto è un dovere di ognuno, al di là della propria posizione” #cooptelling a pagina 2 Storie La comunità dei Briganti diventa l’impresa di tutti in paese Alla tavola rotonda “Italian Employers’ Day” “Italian Employers’ Day” è la tavola rotonda che il Ministero del Lavoro ha... Legacoop Iniziative “Beni pubblici, valori comuni: le coop di comunitàperlosviluppo” Legacoop in collaborazione con Legambiente organizza una iniziativa nazionale... Nota della redazione Questo numero è stato chiuso il 14 aprile 2016 alle ore 14,30 Segreteria di Redazione: Anna Colomberotto Tel. 06-844.39.372 Fax 06-844.39.402 Settori Costuzioni Cooperare per Innovare, nasce il Consorzio Integra Territori Emilia Romagna Generazioni, Meating evento annuale 2016 Sondaggio leggi Osservatorio SWG Il vuoto delle élite Ecco cosa pensano gli italiani L’8 aprile è nata una nuova Il coordinamento Genera- Imprese off-shore. Conti in realtà, moderna e integrata, zioni Emilia - Romagna ha paradisi fiscali. Corruzione, nel mondo cooperativo... scelto Modena come... tangenti, corsarismo economico. Privilegi sproporzionati, massimizzazione esasperata dei profitti e angusto impegno innovativo. Corporativismi, limitato Quarantacinque senso dell’onestà e dimessa Presentato spinta al bene comune. Per la maggioranza degli il bilancio sociale italiani la classe dirigente del Consorzio estesa attuale è peggiore di Post e tweet È stato presentato l’8 aprile quella di venti anni fa (di dalla nella nuova sede di via quella in auge ai tempi di cooperazione Gramsci il Bilancio Sociale... tangentopoli).... DAI SOCIAL Organo ufficiale della Lega Nazionale delle Cooperative e Mutue Imprese Settimanale di notizie a cura dell’Ufficio Stampa di Legacoop Direttore Responsabile: Dora Iacobelli Registrazione del Tribunale di Roma n. 109 del 22 giugno 2015 Primo piano Referendum: il dovere di esprimersi, la libertà di scegliere 2 “Mantenere vivo e vitale il diritto al voto è un dovere di ognuno, al di là della propria posizione” “Il voto è un diritto che rischiamo di sottovalutare solo perché sono lontani nel tempo i sacrifici di chi lo ha conquistato, ma è il perno della democrazia e della costruzione di una comunità nazionale coesa e forte. Per questo mantenerlo vivo e vitale è un dovere di ognuno, al di là di ogni posizione personale rispetto al tema su cui siamo chiamati ad esprimerci”. Lo scrive il presidente di Legacoop nazionale Mauro Lusetti in un messaggio in vista del referendum di domenica prossima. “Questo referendum – spiega il presidente Lusetti - affronta una questione delicata. Noi cooperatori riconosciamo valori che ci appartengono alla base di entrambe le posizioni contrapposte. Il rispetto del lavoro e dell’ambiente, il diritto al futuro e la responsabilità da assumersi per garantire lo sviluppo: è una questione delicata perché possiamo assumere posizioni opposte sulla base di valori che tutti condividiamo”. “Questo accade anche perché su un tema delicato il referendum – conclude Mauro Lusetti – ci propone un quesito molto specifico, relativo alla durata delle concessioni, non alla loro esistenza, né ai modelli più o meno sostenibili per le fonti energetiche. Diventa dunque controverso legare valori così alti a una scelta così specifica. Ogni cooperatore, tutte le cooperatrici si esprimano dunque secondo il proprio personale punto di vista, senza divisioni e in piena libertà di coscienza. Il quesito referendario Gli elettori dovranno votare su una questione piuttosto tecnica. Dovranno decidere se i permessi per estrarre idrocarburi in mare, entro 12 miglia dalla costa, cioè più o meno a 20 chilometri da terra, debbano durare fino all’esaurimento del giacimento, come avviene attualmente, oppure fino al termine della concessione. In pratica, se il referendum dovesse passare - raggiungere il quorum con la vittoria del sì - le piattaforme piazzate attualmente in mare a meno di 12 miglia dalla costa verranno smantellate una volta scaduta la concessione, senza poter sfruttare completamente il gas o il petrolio nascosti sotto i fondali. Non cambierà invece nulla per le perforazioni su terra e in mare oltre le 12 miglia, che proseguiranno, né ci saranno variazioni per le nuove perforazioni entro le 12 miglia, già proibite dalla legge. Primo piano ACI Legacoop Settori Territori Imprese Sondaggio #cooptelling 3 Lotta allo spopolamento La comunità dei Briganti diventa l’impresa di tutti in paese TORNANO I BRIGANTI Sul crinale dell’Appennino Tosco Emiliano, nascosta in un borgo incantevole al confine tra l’Emilia e la Toscana, un’intera comunità stava svanendo. I giovani disoccupati erano costretti ad andare altrove, gli anziani a salutarli. Quando nel 1995 chiude anche l’ultimo bar, sembra ormai la fine. E invece inizia la lotta allo spopolamento e un gruppo di giovani decide di dare vita ad una cooperativa di comunità per non dover più andare via e per creare opportunità per il territorio. E’ così che nel 2003 nasce “I briganti di Cerreto”, l’impresa di tutti in paese, che oggi festeggia la nascita di nove bambini. Ed anche il riconoscimento sul territorio dell’UNESCO che nel 2015 ha definito questi luoghi “Riserva di Biosfera” (programma Man and Biosphere). IL RISVEGLIO DEI BOSCHI Tutto è tornato alla vita. Celio apre le sue porte ai turisti e, in cambio di un dono, racconta ai visitatori la sua esperienza da pastore transumante, mentre intaglia un bastone artigianale da regalare ai nuovi arrivati. Si barattano esperienze. Gli anziani aiutano i soci della cooperativa a raccontare le storie del borgo e dei briganti che si nascondevano in quei luoghi, mentre si cuociono le caldarroste e si scalda il vin brulé. Il mulino abbandonato, che sorge sulle rive del fiume tra la vegetazione, si trasforma in un rifugio con 21 posti letto, grazie al Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano che crede nel progetto e lo cede in gestione ai giovani. Anche la stalla Primo piano ACI Legacoop Settori Territori Imprese Sondaggio #cooptelling 4 e il “metato”, un antico casale in pietra prima usato per essiccare le castagne, diventano luoghi di accoglienza. Gli altri metati, prima inutilizzati, vengono rimessi in moto per produrre la farina di castagne. Il bosco diventa una scuola; il castagneto riprende vita. E in inverno si organizzano tantissime ciaspolate. siamo in dieci, abbiamo tutti tra i 28 e i 40 anni. Un successo notevole per una realtà in cui ci sono settanta residenti” spiega Erika. Il bosco era nel loro dna. E oggi la cooperativa di comunità dispone di una guida ambientale escursionistica, di istruttori nordik walking, di un maestro di sci, di addetti all’accoglienza turistica e di esperti. UN’IMPRESA NON FACILE COME SI FA FATTURATO “All’inizio qualcuno era sospettoso, poi sono arrivati i risultati. I giovani rientrano. Sono nati anche nove bambini, due negli ultimi mesi. La comunità c’era già. Noi abbiamo solo dato un futuro al borgo e creato un senso di unità e di appartenenza che prima non c’era” racconta Erika. Quando tutto è iniziato, lei aveva da poco finito di andare a scuola e aveva un buon lavoro. Così anche il fratello, vigile del fuoco e precario. Qualcuno faceva il camionista in pianura, altri gli operai. Molti lavoravano lontano da casa e volevano tornare in paese. “Di anno in anno, i posti di lavoro sono aumentati e oggi Primo piano ACI Legacoop L’80% dei proventi della cooperativa deriva dalla gestione e manutenzione del territorio, in particolare da quella di due ettari di castagneto, ripulito in seguito all’ottenimento di un bando che prevedeva finanziamenti. Ma la cooperativa è impegnata in molte attività che non le vengono riconosciute, anche se poi ci sono gli stipendi da pagare. “Spesso ci sostituiamo all’ente pubblico- racconta Erika- Spaliamo la neve, portiamo medicine e rifornimenti di legna agli anziani. Il ruolo e le risorse pubbliche sono fondamentali per esperienze come la nostra”. (A.Z.) Settori Territori Imprese Sondaggio 5 >> Alleanza Cooperative Italiane >> Alleanza Cooperative Pesca ALLEANZA COOPERATIVE ITALIANE Alla tavola rotonda “Italian Employers’ Day” “Italian Employers’ Day” è la tavola rotonda che il Ministero del Lavoro ha dedicato ai servizi pubblici per l’impiego che, nell’ambito delle attività della Rete europea dei servizi pubblici per l’impiego (cd. PES Network), è stato orientato ad avviare un confronto costruttivo sul ruolo che i servizi pubblici per l’impiego possono avere nei confronti delle imprese. Infatti, è emersa l’esigenza di consolidare la collaborazione tra i servizi pubblici per l’impiego e i datori di lavoro, nonché di sviluppare iniziative congiunte per lo scambio di informazioni e prassi, il confronto integrato e la modernizzazione dei servizi per l’impiego. In questo quadro di riferimento si sono confrontati il Ministro Poletti e le principali associazioni di rappresentanza datoriale: Alleanza delle Cooperative, Rete Imprese e Confindustria. In particolare – Vincenzo Mannino coordinatore di Alleanza – ha sottolineato che dopo molti anni, spesso invocata anche dal sistema cooperativo, abbiamo una riforma del mercato lavoro che ha il merito e il coraggio di aver riformato contestualmente le politiche passive e le politiche attive. Un primo tentativo di mettere in rete pubblico e privato che va nella giusta direzione. Avremmo voluto qualcosa di ancor più avanzato rispetto alla partecipazione del privato, ma contiamo su miglioramenti futuri. Della rete dei servizi per le politiche del lavoro fanno parte anche i fondi interprofessionali (FONCOOP). Siamo fiduciosi che questa collaborazione possa portare nuovi contributi al sistema nel rispetto dei ruoli. Come sistema cooperazione abbiamo una batteria di servizi molto ampia, che è tutta rivolta a facilitare l’incrocio tra domanda ed offerta di lavoro ma anche e soprattutto a produrre inclusione socio lavorativa. E forse è anche per questo motivo che il trend occupazionale nella cooperazione, e nella cooperazione sociale è più positivo che in altri comparti. Nelle nostre esperienze abbiamo: rapporti strutturati con i servizi per l’impiego sia come terminali di inserimenti lavorativi sia Primo piano ACI Legacoop Settori come soggetti specializzati nei bilanci di competenze e di altri servizi utili a certificare quanto le persone sanno realmente fare; una specializzazione nell’inserimento lavorativo di persone svantaggiate e nell’intermediazione tra domanda ed offerta di lavoro proprio per queste persone; due reti Mestieri ed Idea Lavoro che lavorano su tutti gli aspetti (somministrazione, intermediazione, ricerca delle opportunità lavorative, certificazione delle competenze), e con una rete abbastanza capillare; abbiamo poi la rete del Servizio Civile, sia quello collegato a Garanzia Giovani e quindi al lavoro, sia quello per così dire standard che non produce certamente inserimenti lavorativi ma è uno strumento che avvicina i giovani al mondo del lavoro e crea un link che terminata l’esperienza può produrre opportunità lavorative o auto imprenditorialità in forma cooperativa. Abbiamo realizzato un portale COOP4JOB dedicato nel quale abbiamo messo in sequenza tutti questi strumenti ed altri che stiamo costruendo. Questo sforzo ovviamente risente della frammentazione dei sistemi che orientano il lavoro: abbiamo in Italia tantissimi servizi per l’impiego, enti regionali, strumenti nazionali, attori territoriali, diversi livelli politici e, quindi, non si può che avanzare nel dialogo e nelle relazioni a macchia di leopardo. Territori Imprese Sondaggio 6 Se vogliamo però accelerare in questa relazione dobbiamo trovare il modo di dare attuazione sia al protocollo che abbiamo costruito con il Ministero del lavoro su Garanzia Giovani, sia ipotizzando un allargamento dell’intesa declinata sui livelli territoriali, istituendo delle cabine di regia pubblico – privato nelle quali si possa meglio progettare congiuntamente e sistematizzare l’insieme dei servizi che possiamo erogare. ALLEANZA COOPERATIVE PESCA Bene lavoro tavolo tecnico per risolvereproblemidellanavigazione “Il confronto in atto con il governo sui problemi legati alla navigazione si conferma positivo a testimonianza degli sforzi di trovare soluzioni che tengano conto dell’evoluzione dei tempi e delle tecnologie. Gli sforzi in atto per adeguare le disposizioni in materia di distanza dalla costa dei nostri pescherecci, garantendo al contempo le inderogabili esigenze di tutela della vita e della sicurezza in mare dei nostri marinai, Primo piano ACI vanno nella giusta direzione”. E’ quanto afferma l’Alleanza delle Cooperative Italiane della pesca a margine dei lavori del tavolo tecnico della navigazione. “Occorre trovare dei nuovi modi di regolare questa delicatissima materia, superando il modello attuale che fissa direttamente nella legge (dpr 328/52 e dpr 1639/68) il numero di miglia nautiche cui una barca può spingersi nella normale attività di pesca. L‘evoluzione tecnologica oggi è fortissima ed occorre perciò trovare strumenti più flessibili per gestire tutti gli aspetti connessi alla pesca ed alla navigazione, senza indebolire la salvaguardia della salute degli equipaggi” sottolinea l’Alleanza. Nel corso del lavori è stata affrontata anche la questione tonno. Per l’Alleanza è positivo l’impegno di aumentare il contingente italiano di tonno rosso per il 2018 rispetto agli aumenti già definiti nei due ultimi round ICCAT di Genova (2014) e Malta (2015). “Il piano di ricostituzione ha dato i suoi frutti ed è bene che adesso le nostre marinerie, che hanno più faticosamente di altre contribuito alla ripresa di questo stock, possano trarne an- Legacoop Settori ch’esse vantaggio”. Condivisione anche per l’aumento della quota nazionale di catture accessorie o accidentali di tonno rosso da 750 a 900 chilogrammi annui per barca. “Su questo tema – precisa l’Alleanza- occorre però fare i conti con il limite del 5% rispetto alle altre catture presenti a bordo, previsto dalla normativa internazionale. Limite che, in caso di sforamento, porta all’applicazione di fortissime sanzioni amministrative pecuniarie ed accessorie. Sanzioni che riguardano i grandi pelagici in generale (tonno rosso e pesce spada)”. Su questo il tavolo ha chiesto massima attenzione per calibrare bene le pene, evitando di colpire in maniera eccessiva comportamenti né dolosi né colposi ma semplicemente accidentali. “Ricordiamo, infatti, che il collegato agricolo, in via di approvazione definitiva al Senato, contiene la riscrittura completa dell’intero corredo sanzionatorio per gli illeciti connessi all’attività di pesca e chiediamo misure che siano coerenti con il favore e l’attenzione sin qui registrata in materia di gestione della pesca dei grandi pelagici e non solo” conclude l’Alleanza. Territori Imprese Sondaggio Legacoop 7 >> Iniziativa LEGACOOP “Benipubblici,valoricomuni:lecooperativedicomunitàperlosviluppo locale” Legacoop in collaborazione con Legambiente organizza una iniziativa nazionale dove la parola “opportunità” sarà il tema centrale sul quale costruire riflessioni e proposte di sviluppo locale attraverso la valorizzazione dei beni pubblici. L’iniziativa si svolgerà a Roma il 28 aprile presso Legacoop Nazionale – Sala Basevi. L’Italia è, tra i Paesi europei, quello che vanta il patrimonio pubblico di maggior pregio, troppo spesso non fruibile per i cittadini e non sufficientemente valorizzato dagli enti locali a causa della burocrazia e della scarsità di risorse necessarie per la gestione. L’interesse delle comunità locali ai processi di valorizzazione dei beni comuni potrebbe ridare nuove funzioni, nuova vita ai quei beni. Parleremo quindi del progetto “Cooperative di comunità”, con l’obiettivo di far conoscere le numerose potenzialità che questo strumento di innovazione sociale può offrire in tema di valorizzazione dei beni comuni e sviluppo dei territori. Un progetto che coinvolge imprese, associazioni, singoli cittadini ed enti locali, in una logica di gestione condivisa e partecipata, in un percorso imprenditoriale che favorisce lo sviluppo locale mantenendo nella comunità il valore creato. Programma 10.00 Registrazione partecipanti 10.30 Inizio lavori Relazione Introduttiva Paolo Scaramuccia, Responsabile progetto Cooperative di Comunità Legacoop Primo piano ACI Legacoop Settori 11.00 Presentazione del dossier su beni comuni e cooperative di comunità Enrico Fontana, Responsabile Economia civile Segreteria nazionale Legambiente 11.30 Le opportunità: stazioni impresenziate, ferrovie turistiche, case cantoniere, ciclovie Claudio Arcovito, Responsabile Brand e Immagine Anas Fabrizio Torella, Responsabile Attività Sociali Ferrovie dello Stato Luigi Cantamessa, Direttore Fondazione FS Massimo Botttini, Presidente Co.Mo.Do Roberto Rovelli,Vicepresidente Associazione Italiana Greenways Il racconto delle esperienze ScamBioLoGico (Basilicata) Associazione Ferrovie turistiche La ciclovia delle Dolomiti (Veneto) Nel corso della mattinata sono previsti gli interventi di: Paola Menetti, Presidente Legacoopsociali Roberto Calari, Responsabile Legacoop Cultura Massimo Gottifredi, Responsabile Legacoop Turismo 13.30 Pausa pranzo 14.30 Valorizzazione del capitale sociale e il ruolo degli enti locali Ivan Stomeo, Presidente Associazione Borghi Autentici d’Italia 15.00 Le sovvenzioni globali Stefania Serafini, Responsabile Politiche di Rete e Formazione Legacoop Nazionale 15.30 Conclusioni 16.30 Fine lavori Territori Imprese Sondaggio Dai Social 8 Post e tweet dalla cooperazione TWITTER LA FOTO NOTIZIA LEGACOOP NAZIONALE SUI SOCIAL LE TOP 5 DELLA SETTIMANA Primo piano ACI Legacoop Settori Territori Imprese Sondaggio Dai Social 9 Post e tweet dalla cooperazione LEGACOOP NAZIONALE SUI SOCIAL LE TOP 5 DELLA SETTIMANA >> Primo piano ACI Legacoop Settori Territori Imprese Sondaggio Dai Social 10 Post e tweet dalla cooperazione NEW: È ON LINE LA NUOVA PAGINA FACEBOOK COOPERATIVE DI COMUNITÀ RASSEGNA SOCIAL >> Primo piano ACI Legacoop Settori Territori Imprese Sondaggio Dai Social 11 Post e tweet dalla cooperazione RASSEGNA SOCIAL Vuoi che i tuoi tweet e i tuoi post vengano inseriti in rassegna su LegacoopInformazioni? Segnalaceli, usando nei tuoi tweet @LegacoopN e nei tuoi post @Legacoop Nazionale. Commenta i nostri post sulla bacheca Facebook di Legacoop Nazionale e pubblicheremo i tuoi interventi. CLICCA MI PIACE SULLA PAGINA FACEBOOK DI LEGACOOP NAZIONALE Primo piano ACI Legacoop Settori SEGUI L’ACCOUNT TWITTER DI @LEGACOOPN Territori Imprese Sondaggio Settori >> Costruzioni COSTRUZIONI Cooperare per Innovare, nasce il Consorzio Integra >> Fimiv >> Mediacoop-File Primo piano 12 L’8 aprile è nata una nuova realtà, moderna e integrata, nel mondo cooperativo italiano, che mette insieme le eccellenze del mondo delle costruzioni con quello dei servizi e riscrive, adattandolo ai mutati scenari economici, un nuovo patto consortile: è Consorzio Integra, sede centrale a Bologna e presenza su tutto il territorio nazionale; un progetto industriale che si presenta con grandi numeri: capitalizzazione per quarantadue milioni di euro sottoscritta in meno di un mese, un portafoglio lavori di 2 miliardi di euro, un giro d’affari complessivo delle associate di circa 6 miliardi di euro, 119 soci di cui 3 finanziatori e un totale di oltre 50.000 addetti coinvolti. La nuova struttura, che fungerà da punto di riferimento nel mondo delle costruzioni, degli impianti, dei servizi e dell’ingegneria, con il suo radicamento sul territorio, la sua composita base sociale, i suoi requisiti e la sua capacità di leggere il mercato, si pone l’obiettivo di completare e accrescere l’integrazione, anche tra settori diversi, nelle nuove sfide di mercato, promuovendo in tal modo lo sviluppo, sostenibile, delle cooperative associate. Il nuovo Consorzio Integra nasce da un progetto del Consiglio di Gestione di CCC, Consorzio Cooperative Costruzioni, insediatosi lo scorso giugno 2015 sotto la presidenza dell’Ing. Vincenzo Onorato, con la volontà di tutelare e valorizzare il portafoglio lavori di CCC, con la consapevolezza dell’efficacia della struttura consortile sul mercato dei lavori pubblici, strumento di sostegno e sviluppo delle cooperative associate, per assicurare una crescita coerente con il valore della mutualità e della centralità del capitale umano. Il progetto imprenditoriale prende le mosse dalla volontà di assicurare uno sviluppo sostenibile al Consorzio, accrescere la base sociale sfruttandone la ricchezza in termini di capacità di risposta alle esigenze del mercato degli appalti pubblici, tutelare il patrimonio consortile. Il Consorzio si muove in un’ottica di grande trasparenza: si è infatti dotato di uno statuto moderno, che sviluppa al massimo ACI Legacoop Settori grado consentito dalla legge il ruolo attribuito al Consiglio di Sorveglianza, all’interno del quale è previsto che siedano almeno tre componenti indipendenti, nella tutela degli interessi dei soci. L’insieme di queste caratteristiche costituisce una indubbia novità nell’intero panorama delle società di capitali e cooperative che hanno adottato il sistema dualistico di amministrazione e controllo. Il Consiglio di Gestione, che mantiene l’esclusiva competenza gestionale, è formato da una squadra giovane composta dal presidente Ing.Vincenzo Onorato, dal vice presidente Avv. Adriana Zagarese e dalla consigliera Arch. Claudia Dal Poz. “Non possiamo che ringraziare di tutto questo i soci che si sono impegnati in una rapida sottoscrizione del capitale – ha commentato Vincenzo Onorato, Presidente di Consorzio Integra, – la fiducia che le cooperative associate e i soci finanziatori ci hanno così dimostrato è un ottimo segno per il nostro immediato futuro e per i nostri obiettivi: significa che credono profondamente nel nostro progetto industriale. Siamo anche stati lieti di constatare di aver riscosso un’alta adesione nel Mezzogiorno, le cui cooperative costituiscono ben un terzo degli associati, a dimostrazione dell’apprezzamento per lo sforzo di radicamento compiuto in questi anni. È il nostro motto: “cooperare per innovare”, in un mercato degli appalti pubblici che si è profondamente rinnovato. Il nostro attuale assetto, che fa della variegata base associativa un grande punto di forza, ci permette di rispondere in maniera efficace, sinergica e integrata alle esigenze competitive del mercato attuale.” “Sono molto contento di essere stato presente oggi alla nascita ufficiale di Consorzio Integra, si tratta di un progetto che dimostra come il fare squadra sia insito nel dna del mondo cooperativo – ha dichiarato Mauro Lusetti, Presidente di Legacoop Nazionale. Territori Imprese Sondaggio Settori 13 – La competitività potenziale di questa nuova realtà è indubbia, soprattutto di fronte alle sfide che l’economia ci pone in termini di sharing economy e tutela del bene comune. Quello di Consorzio Integra è un esempio concreto di come ancora una volta il senso di appartenenza e la solidarietà di sistema siano state un fattore premiante”. FIMIV Il 22 aprile Giornata Nazionale della Mutualità Si svolgerà venerdì 22 aprile, presso l’Auditorium Acquario di Genova, la sesta edizione della Giornata della Mutualità, organizzata dalla Fimiv-Federazione Italiana della Mutualità Integrativa Volontaria in collaborazione con la Fondazione Cesare Pozzo per la Mutualità e la Fondazione Centro per lo Studio e la Documentazione delle Società di Mutuo Soccorso. Patrocinano l’iniziativa il Comune di Genova e la Regione Liguria. L’evento, dal titolo “Il futuro è mutualistico”, sarà l’occasione per ribadire il ruolo della mutualità all’interno di un sistema di welfare in costante contrazione, con particolare attenzione all’accresciuto ruolo delle mutue come risposta alle necessità del territorio. Nel corso dell’evento interverranno il Presidente Fimiv, Placido Putzolu, esponenti delle principali istituzioni della Regione Liguria, il Presidente di Legacoop Liguria, Gianluigi Granero, e i rappresentanti delle maggiori Società di Mutuo Soccorso italiane. Durante la mattinata si volgeranno, inoltre, le Lectio Magistralis di Giulio Sapelli, professore ordinario di Storia economica - Università degli Studi di Milano, e Guido Bonfante, professore ordinario di Diritto commerciale - Università degli Studi di Torino. 09,30 Accreditamento partecipanti 10.00 Apertura dei lavori Stefano Maggi, presidente della Fondazione per la Mutualità Cesare Pozzo Saluti delle istituzioni e delle organizPrimo piano ACI zazioni invitate: Marco Doria, sindaco della Città di Genova Sonia Viale vicepresidente della Regione Liguria, assessore alla Sanità, Politiche sociali e Sicurezza Emanuela Fracassi, assessore delle politiche socio sanitari del comune di Genova 11.00 Il futuro è mutualistico Giulio Sapelli, professore ordinario di Storia economica - Università degli Studi di Milano Guido Bonfante, professore ordinario di Diritto commerciale - Università degli Studi di Torino 12.00 La voce del Mutuo Soccorso Introduce e coordina: Sebastiano Solano, presidente della Fondazione Soms Piemonte Coordinamenti Soms le buone pratiche del Mutuo Soccorso nel territorio Federico Ferro presidente Mutua Pinerolese “La Mutualità Integrativa Sanitaria” Laurent Magnant, presidente Fondo Salute “Oltre la dimensione nazionale” Armando Messineo, presidente SMNS Cesare Pozzo “Una missione aperta a tutti” Conclusioni: Placido Putzolu, presidente Fimiv (Federazione Italiana della Mutualità Integrativa Volontaria) 13.30 Conclusione dei lavori e pranzo sociale 14.30 Visita all’Acquario MEDIACOOP-FILE Piattaformatecnologicapereditori indipendenti, al via il gruppo di lavoro comune Una piattaforma tecnologica comune, con l’ambizione di creare una rete di giornali di informazione locale e indipendente che possa primeggiare con i più importanti network a livello nazionale. È con questi intenti che si è svolto a Roma, presso la sede di Mediacoop in via Guattani 9, il primo di una serie di incontri conoscitivi tra FILE e Mediacoop, due delle principali associazioni di editori indipendenti e cooperative di giornalisti in Italia. Fanno parte del gruppo di lavoro il presidente di Mediacoop, Roberto Calari, la presidente Legacoop Settori di FILE, Caterina Bagnardi, e un nucleo di esperti informatici ed editoriali che hanno il compito di elaborare entro l’estate una proposta comune aperta alle testate associate e alle altre realtà del settore che si mostrassero interessate. Molte le idee, nate anche all’interno delle attività svolte per la campagna Meno Giornali Meno Liberi e della battaglia comune per sostenere il pluralismo dell’informazione. La prima ipotesi concreta allo studio riguarda la creazione di un’edicola virtuale in comune, da gestire sui principali “app store” digitali, in grado di offrire in un solo negozio elettronico tutto il panorama dell’informazione locale indipendente su pc, smartphone e tablet (Apple e Android). Allo stesso tempo si ragiona di unificare la proposta pubblicitaria a livello nazionale, sia per quanto riguarda i siti web che la parte cartacea, in modo da potersi presentare a concessionarie e centri media con un’offerta comune e molto capillare. I tecnici che hanno elaborato la piattaforma sono già in grado, tra le altre cose, di creare un e-commerce degli spazi pubblicitari in cui il cliente possa in autonomia caricare la propria creatività, scegliere la pianificazione e procedere al pagamento con carta di credito, bonifico o altra moneta elettronica. Un altro ambito di interesse è la creazione di un network in grado di ottimizzare i centri di costo aziendali attraverso la messa a confronto delle migliori offerte e la stipula di convenzioni quadro. «La riforma dell’editoria voluta dal Governo – sottolineano Bagnardi e Calari a margine dell’incontro – sta ottenendo il positivo risultato di fare ragionare tra loro le realtà che costituiscono il nerbo dell’editoria indipendente in Italia. Purtroppo nessun ragionamento potrà essere proseguito senza certezze sull’anno ponte, il 2015, che mette a rischio l’esistenza di decine di testate e migliaia di posti di lavoro». Il disegno di legge di riforma che giunge in questi giorni al Senato dopo essere stata approvato alla Camera, prevede espressamente «l’introduzione di incentivi agli investimenti in innovazione digitale dinamica e multimediale, anche attraverso la previsione di modalità volte a favorire investimenti strutturali in piattaforme digitali avanzate, comuni a più imprese editrici, autonome e indipendenti». Territori Imprese Sondaggio Territori >> Friuli Venezia Giulia >> Veneto >> Liguria FRIULI VENEZIA GIULIA Concluso il progetto Coo-genya Si è concluso venerdì 8 aprile “Coo-genya”, il progetto di Legacoop FVG che ha come obiettivo quello di monitorare e condividere buone pratiche e strumenti per favorire le pari opportunità e la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro. Durante l'evento sono stati illustrati i dati della ricerca condotta da Ires FVG sulle differenze di genere nelle cooperative del Friuli Venezia Giulia. I tre precedenti seminari, dedicati al valore della diversità, allo smart work e al welfare aziendale, hanno messo a disposizione del mondo cooperativo, ma non solo, alcune significative best practice attivando un confronto aperto e costruttivo. “E’ ora il momento – ha spiegato il presidente di Legacoop Fvg Enzo Gasparutti – di tirare le somme e condividere i risultati del lavoro svolto, che è stato anche l’occasione per raccogliere testimonianze e interviste sulle eccellenze e le buone prassi aziendali in ambito cooperativo che pongono attenzione al genere nella gestione delle risorse umane ma in maniera innovativa”. L’incontro, si è svolto presso la sede di Legacoop Fvg a Udine, ed ha permesso alle cooperative di attivare un’ulteriore pianificazione di sviluppo delle attività che favorisca ricadute positive e durevoli nel sistema cooperativo. Introdotto dal presidente Gasparutti, l’appuntamento ha visto la partecipazione di Chiara Cristini, ricercatrice dell’Ires Fvg, che ha presentato i risultati della ricerca “Le differenze di genere nelle cooperative” e della vicepresidente della cooperativa Cramars Stefania Marcoccio. A chiudere i lavori l’assessora regionale al Lavoro e alle Pari opportunità Loredana Panariti e la vicepresidente di Legacoop nazionale Dora Iacobelli, che come Presidente della Commissione PO di Legacoop Nazionale ha sottolineato l’importanza per la capacità mostrata di tenere presenti e leggere sinergicamente gli ambiti chiave su cui è necessario lavorare oggi per favorire il riequilibrio di genere in tutti gli ambiti della società italiana: - Il valore della diversità e l’esigenza di >> Emilia Romagna >> Romagna >> Marche >> Toscana >> Puglia >> Calabria >> Sicilia >> Mantova Primo piano 14 ACI Legacoop Settori costruire strutture organizzative che favoriscano l’equilibrato contributo di genere. La valorizzazione del contributo di uomini e donne come garanzia di migliori performance nelle imprese - La flessibilità nel lavoro, con una approfondita riflessione sul tema di particolare attualità che è il “lavoro agile” - La conciliazione dei tempi di vita. Le richieste delle coop sociali per gli operatori “privi di titolo” Vertice con la Regione Friuli Venezia Giulia sulla spinosa questione dei 5000 operatori “privi di titolo” che lavorano sul territorio regionale. Il 15 aprile alle 17.30 a Palmanova Legacoopsociali, Confcooperative-Federsolidarietà e AGCI-Solidarietà, insieme a Circolo Acli Nuova Cooperazione e Gruppo spontaneo educatori Pordenone hanno infatti convocato un meeting pubblico con la presidente Debora Serracchiani. “Servono direttive regionali in sede di procedure di affidamento – affermano - per evitare esclusioni e discriminazioni, ma bisogna anche calendarizzare le formazioni relative alla riqualificazione come OSS e alle competenze minime. Inoltre, è necessario che sia la Regione ad assumersi l’onere economico dei corsi di riqualificazione in ambito universitario, mentre per il personale privo di diploma superiore proponiamo di istituire la figura dell’animatore sociale/educatore privo di titolo. Infine, non appare più rinviabile la definizione di una direttiva regionale precisa che regoli l’autosomministrazione dei farmaci da parte degli utenti sotto direzione medica ed infermieristica”. Queste, in estrema sintesi, sono tutte le richieste delle Cooperative sociali e dei Gruppi educatori. I nodi da sciogliere sugli operatori “privi di titolo” in Friuli Venezia Giulia – riguardanti oltre 5000 lavoratori impegnati nei servizi alla persona, tra cui 3300 educatori, 1800 addetti all’assistenza e centinaia di operatori dell’inserimento lavorativo - sono diversi ed articolati. Non sono strettamente legati al percorso legislativo nazionale (la pdl presentata dall’on. Iori di cui si auspica la celere conclusione), ma pongono altresì una serie di problemi concreti. Tutti questi temi saranno posti all’attenzione della Regione Fvg il 15 aprile alle Territori Imprese Sondaggio Territori 15 17.30 all’Auditorium San Marco di Palmanova, all’interno del meeting pubblico “Le problematiche degli operatori sociali “privi di titolo”: quali soluzioni?”, convocato dalle rappresentanze regionali di Legacoopsociali, Confcooperative-Federsolidarietà e AGCISolidarietà, insieme a Circolo Acli Nuova Cooperazione e Gruppo spontaneo educatori Pordenone. Andiamo con ordine. Si parte anzitutto dalla “necessità di tutelare i lavoratori “privi di titolo” occupati ad iniziare da precise direttive regionali in sede di procedure di affidamento – spiegano Giada Pozzetto, Luca Fontana, Gian Luigi Bettoli, Pier Antonio Zanin e Samantha Marcon -, ciò per evitare esclusioni arbitrarie e discriminazioni attraverso penalizzazioni economiche, come le penali imposte agli appaltatori”. Ma va anche affrontata quanto prima “la definizione di un realistico calendario attuativo della formazione ex pdl nazionale, così come per quello della riqualificazione come OSS degli addetti all’assistenza attraverso le “competenze minime”. In questo senso appare “poco realistica la scadenza del 31 dicembre 2018, anche a fronte dei nuovi ritardi accumulati nel 2015”. Serve inoltre “la garanzia di modalità di svolgimento dei corsi di riqualificazione in ambito universitario per gli educatori “privi di titolo”, che non gravino economicamente sulle persone e sulle cooperative sociali, quindi con l’assunzione dei costi a carico della Regione, e che garantiscano una realistica ed effettiva possibilità di frequenza, ad esempio con corsi concentrati nei week-end o nella stagione estiva”. E ancora. A fronte “della significativa presenza di personale privo del diploma di scuola media superiore, quantificabile in Friuli Venezia Giulia in circa 700 persone – proseguono Giada Pozzetto, Luca Fontana, Gian Luigi Bettoli, Pier Antonio Zanin e Samantha Marcon -, ma anche tenuto conto della possibilità che altro personale non possa, per motivi di forza maggiore, frequentare i corsi universitari intensivi previsti, proponiamo come figura residuale ad esaurimento (definendone precisamente le funzioni educative che potranno essere svolte) quella dell’“animatore sociale/educatore privo di titolo” (cfr. CCNL Cooperazione Sociale). In alternativa, “per le stesse figure si propone che vengano tenute in Primo piano ACI considerazione al fine della frequenza dei corsi di “misure compensative” per la qualifica di OSS”. Un discorso a parte riguarda il settore della salute mentale, per il quale “chiediamo che la definizione dei percorsi delle figure professionali sopra riportate permetta l’inquadramento del personale attualmente in servizio”. Mentre “per tutto il personale dell’area assistenziale, chiediamo agli appaltatori di riconoscere senza deroghe la qualifica di OSS a chi ha perfezionato il percorso formativo, escludendo possibilità di inquadramento come assistente non qualificato”. Infine, non è più procrastinabile la definizione di “una direttiva regionale precisa per regolare la partecipazione del personale educativo ed assistenziale alla collaborazione (sotto direzione medica ed infermieristica) all’autosomministrazione dei farmaci da parte delle/degli utenti. VENETO 22 aprile importante giornata di bilanci per Legacoop Giornata fitta e importante per Legacoop Veneto, quella in calendario per venerdì 22 aprile all’SB Hotel di Padova (via san Marco, 11): promossa e organizzata proprio da Legacoop Veneto, un’occasione per restituire una fotografia aggiornata del sistema cooperativo Legacoop in Veneto, anche alla luce dei bilanci presentati, e per scoprire il trend del mondo cooperativo. Ecco il programma: si parte alle ore 9.30 con l’assemblea dei soci di Kostruttiva, il consorzio delle cooperative di costruzioni, a cui seguiranno quelle dei soci di Isfid Prisma e di Luzzatti. Isfid Prisma prevede, oltre all’approvazione del bilancio 2015, anche l’assemblea straordinaria per le modifiche statutarie resesi necessarie per l’accreditamento in Friuli Venezia Giulia. Rinnoverà anche il proprio Consiglio di Amministrazione, che sarà composto da consiglieri espressi da cooperative venete e friulane, e che proseguirà nel percorso di consolidamento della cooperativa come società di formazione e consulenza, espressione delle due leghe territoriali di riferimento. La Luzzatti, cooperativa che detiene il patrimonio immobiliare del sistema Legacoop Ve- Legacoop Settori neto, approverà il bilancio 2015 e presenterà il piano di interventi di ristrutturazione e di riqualificazione del patrimonio immobiliare, in calendario per il secondo semestre del 2016. E ancora, nel primo pomeriggio, dalle ore 14 alle 15, la direzione regionale di Legacoop Veneto con la presentazione del bilancio 2015, e successivamente, l’assemblea delle associate. Nel corso dell’assemblea saranno anche premiate le cooperative vincitrici del concorso “Conciliazione vita-lavoro” e presentato il nuovo sito di Generazioni Veneto. Previsto fin dall’apertura dei lavori l’intervento del presidente nazionale Mauro Lusetti. Convegnosulleesperienzedeiworkersbuyoutposticipatoal6maggio È posticipato a venerdì 6 maggio 2016, ore 9.30, il convegno “La gestione delle crisi aziendali. Dalla difesa alla creazione dei posti di lavoro“, precedentemente in programma per venerdì 15 aprile, sempre alla sala conferenze di Palazzo Grandi Stazioni di Venezia. A promuoverlo, la Sezione Lavoro-Dipartimento Formazione istruzione e Lavoro della Regione Veneto e Veneto Lavoro, in collaborazione con il Ministero dello Sviluppo economico. L’incontro si rivolge a tutti coloro che sono chiamati a gestire situazioni di crisi e intende analizzare le condizioni necessarie, i limiti esistenti e gli strumenti attivabili per la risoluzione positiva delle crisi aziendali. Le esperienze dei workers buyout (wbo) di Legacoop Veneto saranno tra le buone pratiche regionali presentate e analizzate. LIGURIA Riforma Appalti, Legacoop e Generazioni spiegano le novità Venerdì 15 aprile, dalle ore 17 presso il Talent Garden di Sarzana, Legacoop Liguria e Generazioni Legacoop Liguria promuovono un seminario che affronterà il tema del processo di riforma del sistema appalti. Il nuovo codice degli appalti è all’ultimo passaggio, l’approvazione definitiva del Consiglio dei ministri che arriverà all’inizio della settimana, probabilmente martedì. In un Paese in cui il mercato degli appalti Territori Imprese Sondaggio Territori 16 pesa il 15% del prodotto interno lordo è evidente l’importanza che avrà la nuova disciplina. Parteciperanno Paolo Garbini, coordinatore Legacoop Liguria a La Spezia; l’On. Raffaella Mariani, relatrice alla Camera dei Deputati della Legge 11/2016 ( che delega il Governo all’adozione di un nuovo Codice degli Appalti.); il Sen. Massimo Caleo, primo firmatario della legge di iniziativa popolare contro le false cooperative; il Presidente di Legacoop Liguria, Gianluigi Granero. Importante il contributo dei giovani. Giulio Delfino, coordinatore dei giovani di Legacoop Liguria riuniti in Generazioni, presenterà infatti un documento di analisi, con un approccio anche pratico dettato dalla propria esperienza lavorativa, della legge n. 11/2016. Per il 18 aprile, termine della doppia scadenza della delega legislativa e del recepimento delle direttive Ue 23, 24 e 25 del 2015, il provvedimento sugli appalti dovrà aver avuto anche la bollinatura della Ragioneria, la firma del presidente della Repubblica e la pubblicazione in Gazzetta ufficiale. Il rispetto del termine europeo è stato, fin dall’inizio, un’indicazione netta del presidente del Consiglio, Matteo Renzi, e il governo ha ricordato anche nel Def l’importanza del codice appalti per rilanciare gli investimenti in infrastrutture. anche un evento aggregativo che riunisce i giovani cooperatori della nostra regione per confrontarsi su tematiche a noi care – afferma Luca Stanzani, portavoce di Generazioni Emilia-Romagna –. Quest’anno ragioneremo di formazione, innovazione e cambiamento attraverso una modalità fresca e dinamica, che combina gli interventi degli ospiti al buon cibo». Ad ogni portata i partecipanti cambieranno tavolo per conoscere ed intrecciare relazioni con nuovi commensali. Antipasto, primo, secondo e dolce saranno intervallati da brevi interventi “inspiring” dei relatori ospiti, su temi quali formazione, innovazione, cambiamento. Un programma agile, leggero e conviviale, ma non per questo meno intenso: gli invitati, tutti di grande profilo, apriranno finestre sulla cooperazione di domani, utili ai giovani cooperatori per tracciare nuovi orizzonti di sviluppo ed essere attori protagonisti del cambiamento. Ad aprire l’assemblea, l’intervento del presidente di Legacoop Emilia-Romagna Giovanni Monti e del portavoce nazionale di Generazioni Matteo Ragnacci, che sottolinea «l’importanza di creare momenti costanti di conoscenza e confronto tra le nuove generazioni di cooperatori. È fondamentale che i giovani acquisiscano consapevolezza della centralità del ruolo dell’associazione nel rafforzare la rete e le connessioni all’interno del mondo cooperativo». «Abbiamo bisogno di nuove generazioni di cooperatori che si sentano parte di un progetto comune – prosegue Giovanni Monti – e sappiano diventare protagonisti del cambiamento, raccogliendo un’eredità im- Generazioni, Meating evento annuale 2016 Il coordinamento Generazioni Emilia - Romagna ha scelto Modena come sede della sua nona assemblea annuale, che si terrà all’Agriturismo Opera 02 di Levizzano di Castelvetro (www.opera02.it) venerdì 15 aprile. «Come ogni anno, la nostra assemblea è ACI Legacoop Programma: 12.30 Registrazione e benvenuto di Generazioni Con Matteo Ragnacci, coordinatore nazionale di Generazioni 13:00 Saluto di Giovanni Monti, presidente di Legacoop Emilia-Romagna Antipasto con Sara Roversi (Youcangroup) Primo piatto con Andrea Mascherini (Coop Reno) Secondo piatto con Francesco Baruffi (Fondazione Democenter) Dessert con Enrico Giovannetti (Dipartimento di Economia, UNIMORE) Caffè con Fabio Mestici (Generazioni) portavoce Generazioni EmiliaRomagna 18.00 Conclusioni con Mauro Lusetti, presidente nazionale di Legacoop, e Luca Stanzani, portavoce Generazioni Emilia-Romagna. ricchezza per tutti”. ROMAGNA Il 18 aprile convention Legacoop sull’Area vasta romagnola Discussione ai massimi livelli sull’area vasta romagnola il 18 aprile a Ravenna. A mettere nella stessa sala politici, amministratori, forze economiche e sociali è Legacoop Romagna, la cui posizione è stata messa nero su bianco nel corso dell’assemblea dei delegati di febbraio, in cui era stato annunciato l’appuntamento: «Chiediamo, perché il tempo è maturo, che le Istituzioni e la politica facciano una proposta per un assetto di governo unitario dell’area romagnola» dotato delle stesse deleghe regionali assegnate alla città metropolitana». Saranno presenti le massime cariche istituzionali: il presidente della Regione Ste- EMILIA ROMAGNA Primo piano portante e rinnovandola». Settori Territori Imprese Sondaggio Territori 17 fano Bonaccini,gli assessori regionali Emma Petitti e Andrea Corsini, i Sindaci di Ravenna, Rimini, Forlì e Cesena, gli amministratori e le principali istituzioni del territorio. I lavori si svolgeranno all’Hotel Mattei a partire dalle 9,30 e si apriranno con la relazione del direttore generale di Legacoop Romagna, Mario Mazzotti. Il contesto dello sviluppo locale, tra eccellenze e sfide della globalizzazione, sarà delineato dal direttore area studio e ricerca di Unioncamere Emilia-Romagna, Guido Caselli. Seguiranno i discorsi degli assessori al Riordino Istituzionale e al Turismo, Emma Petitti e Andrea Corsini. Dopo gli interventi programmati delle forze economiche, politiche e sociali i lavori della mattinata saranno chiusi dal presidente di Legacoop Romagna, Guglielmo Russo. All’avvio della sessione pomeridiana, alle 14, prenderanno la parola in rapida sequenza i Sindaci Fabrizio Matteucci (Ravenna), Andrea Gnassi (Rimini), Paolo Lucchi (Cesena), Davide (Drei) e gli altri amministratori in carica che hanno chiesto di intervenire. Alle 15,30 – subito dopo l’intervento del presidente di Legacoop EmiliaRomagna, Giovanni Monti – il presidente della Regione, Stefano Bonaccini sarà chiamato a tracciare le conclusioni della giornata. MARCHE Legacoop sottoscrive accordo comune su politica coesione Una convenzione per la politica di coesione e per modificare l’approccio del territorio con l’utilizzo dei finanziamenti dell’Unione europea. E’ quella promossa dal Comune di Pesaro e sottoscritta da Legacoop Marche, insieme ad altre associazioni di categoria, sindacati, terzo settore e Amministrazione provinciale. La firma in calce per Legacoop Marche è stata quella di Nicola Denti, presidente del Comitato territoriale di Pesaro Urbino. La convenzione prevede la costituzione di un “Comitato di pilotaggio”, in cui sono rappresentati gli attori economici e sociali del terriPrimo piano ACI torio, che pianificherà, progetterà e realizzerà le strategie necessarie allo sviluppo dei prossimi anni. Il “Protocollo d’intesa per la Politica di coesione 2014-2020 per il partenariato economico e sociale” avrà lo scopo di attuare una politica unitaria attraverso il contributo delle parti economiche e sociali migliorando la qualità delle azioni che provengono dai programmi Ue, fornendo conoscenza dei bisogni del territorio alle scelte dell’amministrazione e avvicinando gli obiettivi e le modalità di attuazione alle esigenze dei destinatari. Il confronto di partenariato avrà come oggetto l’impostazione e l’avanzamento strategico della politica locale attraverso i Programmi operativi relativi ai diversi Fondi strutturali e d’investimento europei, l’integrazione tra i diversi programmi e le strategie di settore. La struttura di riferimento per il confronto sulla programmazione fra i partner sarà l’Iti – Investimento integrati territoriale Pesaro-Fano. TOSCANA Legacoopsociali e LabCom per un nuovo welfare di comunità Qualità e scelta della cura sono gli obiettivi del percorso di Legacoop Sociali Toscana orientato a sviluppare un modello di welfare di comunità che metta al centro l’anziano e le sue esigenze. Dopo l’incontro di febbraio che ha visto protagonista l’esperienza della cooperativa sociale Di Vittorio, volta a ridefinire l’ampio spettro dei diritti delle persone fragili ospitate nelle residenze assistite, il 13 aprile Legacoop Sociali Toscana ha promosso un incontro dal titolo “La libera scelta nella cura. Come costruire un welfare di comunità attraverso la progettazione e la valutazione di interventi innovativi per gli anziani”, che si è svolto nei locali del dipartimento di Scienze della Formazione dell’Università di Firenze. Dopo i saluti di Eleonora Vanni, responsabile di Legacoop Sociali Toscana, e Patrizia Meringolo del dipartimento di Scienze della Formazione e Psicologia dell’università di Firenze ,Laura Remaschi di LabCom ha presentato una ricerca sull’approccio community based per la progettazione e la valutazione Legacoop Settori partecipata nell’ambito dei servizi residenziali per gli anziani. A seguire tavoli di lavoro sulle possibili azioni e coalizioni per innovare ed andare incontro al nuovo modello di integrazione socio-sanitaria. In Toscana sono 302 le Residenze Sanitarie Assistenziali (RSA) pubbliche e private, che provvedono all’assistenza di oltre 13 mila anziani. Di questi l’86%, sono in condizioni di non autosufficienza. Le nuove linee indirizzo regionali profilano un cambiamento di scenario importante, auspicando un’evoluzione culturale e di sistema che ponga al centro la persona, attraverso una serie di innovazioni sociali e tecnologiche: dall’analisi del benessere organizzativo alla capacità di team building delle diverse strutture. “Abbiamo deciso di continuare questo percorso sulla buona cura delle persone anziane perché crediamo fondamentale lavorare alla progettazione di soluzioni innovative in questo ambito – afferma Eleonora Vanni, presidente Legacoop Sociali Toscana – la popolazione italiana in genere e quella toscana in particolare stanno invecchiando e la questione della non autosufficienza oggi si pone con sempre maggior urgenza, ma questo non significa che possiamo dare risposte emergenziali. Lo spazio della progettazione e della valutazione deve essere valorizzato e con le nostre cooperative lo stiamo facendo, nell’ottica di conservare la centralità dell’anziano, dei suoi diritti e del suo benessere”. PUGLIA “Share-IT”, sharing economy e cooperazione “Dalla sharing economy all’economia col- laborativa: l’impatto e le opportunità per il mondo cooperativo”. E’ il titolo dell’incontro dedicato al nuovo modello cooperativo Territori Imprese Sondaggio Territori 18 che Generazioni Legacoop Puglia, in collaborazione con la Lega delle cooperative pugliese, nell’ambito delle iniziative di Circulab – Laboratorio di Economia Cooperativa, organizza per presentare la ricerca realizzata per iniziativa della Fondazione Unipolis. Sarà il prossimo venerdì 15 aprile alle ore 17.00, nella sede del Laboratorio urbano Ex-Viri di Noicattaro (Ba). La ricerca, pubblicata ad Ottobre 2015 ne “I Quaderni di Unipolis”, analizza le forme emergenti della Sharing economy individuando i punti di contatto e la reciproca contaminazione con il mondo delle imprese cooperative. Interverranno: Katia De Luca (Coordinamento Nazionale di Generazioni), Vito Fusillo (Coordinatore di Generazioni Puglia), Tommaso Romagno (Responsabile di Circulab), Andrea Rapisardi (Cooperativa Lama), Carmelo Rollo (Vice presidente di Legacoop con delega all’innovazione). Prima dell’evento “Share-it”, alle ore 15.00, nella stessa sede, , il coordinamento dei giovani cooperatori under 40 di Legacoop. CALABRIA Coopstartup, “Ricomincio da t(r)e” 86 progetti ammessi con 330 promotori Coopstartup Calabria – Ricomincio da t(r)e dopo la chiusura del bando entra nella fase di sviluppo delle idee imprenditoriali. Sono stati 86 i progetti ammessi, su 168 proposte presentate, con il coinvolgimento di 330 persone (291 di età inferiore ai quaranta anni e 39 con un’età superiore). La prima se- Primo piano ACI lezione di ammissibilità è stata determinata dalla completezza della documentazione presentata e dal rispetto dei criteri previsti dal bando. “Vengo dal mondo della cooperazione e ne riconosco l’importanza e le potenzialità e, quando mi è stata proposta l’idea di Coopstartup Calabria, ho aderito con entusiasmo convinta sin da subito che questo progetto avrebbe riscontrato un notevole successo e devo ammettere siamo andati oltre quanto potevo immaginare - dichiara l’Assessore della Regione Calabria, Federica Roccisano (che con Legacoop Calabria e Coopfond ha promosso il bando) - Le mie aspettative infatti non sono state deluse. Posso affermare con piacere che si è raggiunto un ottimo risultato per la startup del progetto che ha visto il pieno raggiungimento dello scopo iniziale e che sono sicura contribuirà a diffondere anche tra i giovani lo spirito cooperativistico.“ Angela Robbe, presidente Legacoop Calabria, mette in evidenza “l’impegno per aumentare l’occupazione regolare dei giovani. C’è un equilibrio nelle proposte che provengono da tutte le province della regione e spaziano in molteplici comparti dell’economia sostenibile. La nostra era una sfida e i primi dati sembrano darci ragione.“ Dal 1 al 30 aprile tutti i componenti dei gruppi ammessi avranno la possibilità di accedere gratuitamente alla formazione online attraverso la piattaforma “10 steps and go – Condividiamo sapere cooperativo” e, conseguentemente, perfezionare e sviluppare ulteriormente la propria idea imprenditoriale. Sempre entro il 30 aprile i gruppi ammessi dovranno completare, accedendo alla piattaforma, tutte le sezioni di illustrazione del progetto. Nelle settimane successive la Legacoop Settori Commissione di Valutazione selezionerà i 25 progetti che verranno ammessi all’incubazione. “Tutti i partecipanti porteranno a casa qualcosa: conoscenze aggiuntive, un’esperienza di progettazione, nuove relazioni. Coopstartup è un percorso a tappe che promuove l’impresa cooperativa tra i giovani in modo innovativo“ afferma Alfredo Morabito, coordinatore nazionale del progetto Coopstartup di Coopfond-Legacoop. SICILIA Welfare al collasso, in piazza la cooperazione sociale A seguito della richiesta di incontro urgente inoltrata dalle centrali cooperative Federsolidarietà – Confcooperative Sicilia e LegacoopSociali Sicilia, con il governo regionale sul tema dell’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati, il governatore on. Rosario Crocetta, ha incontrato presso la sede di palazzo d’ Orleans il 13 aprile i presidenti delle organizzazioni di rappresentanza rispettivamente Giusi Palermo e Angela Maria Peruca, nonché una delegazione di cooperative sociali enti gestori di comunità di accoglienza. I temi affrontati nascono dalla criticità rilevata negli standard d’accoglienza dei MSNA a seguito del Decreto Assessoriale 513/16, nonché a seguito delle mancate corresponsioni delle rette pro capite pro die da parte degli Enti Locali per l’accoglienza dei minori stessi. Il decreto 513/16 contrariamente a quanto previsto dalla normativa regionale, vigente in tema di residenzialità per minori, prevede un abbassamento degli standard strutturali e qualitativi, e conseguentemente anche economici per l’accoglienza dei MSNA, decretando così non soltanto un spartiacque tra le strutture che accolgono minori nativi e stranieri ed eludendo i principi base dell’integrazione, ma anche una differenza sostanziale nell’erogazione di servizi educativi e di accoglienza tra minori nativi e minori stranieri: minori di serie A e minori di serie B. Ad aggravare la situazione il mancato riconoscimento da parte degli enti pubblici di quanto maturato secondo gli standard di ac- Territori Imprese Sondaggio Territori 19 coglienza della L.R. 22/86 prima dell’emanazione del decreto. Gli EE.LL. infatti, si limitano ad accertare fatturazioni che vedono l’imputazione della retta pro capite pro die, solo se riferita al contributo in compartecipazione erogato dal Ministero dell’Interno pari ad euro 45 pro capite pro die. A tutto questo si aggiunge l’insostenibile ritardo nei trasferimenti alle comunità di quanto già incassato dagli EE.LL. da parte del Ministero dell’Interno. Oltre all’abbassamento della qualità dei servizi offerti, l’abbassamento degli standard produrrà all’interno del mondo delle comunità di accoglienza un ingente perdita di posti di lavoro a seguito della riduzione del personale richiesto prevista da un decreto stesso. La delegazione ha quindi chiesto al Presidente che il governo regionale chieda, con assoluta urgenza al governo nazionale, l’istituzione di un fondo ad hoc da destinare alla regione Sicilia, in quanto regione che conta sul proprio territorio la presenza di oltre 4.000 MSNA a differenza dei numeri risibili presenti sul resto del territorio nazionale. Ha richiesto inoltre, la sospensione dell’efficacia del decreto assessoriale 513/16 e la convocazione urgente di un tavolo di concertazione tra gli enti gestori e i comuni inadempienti. L’on. Rosario Crocetta si è impegnato sin da subito a richiedere un incontro al governo nazionale sul tema dei MSNA in Sicilia, ed ha rassicurato la delegazione circa la convocazione del tavolo con gli EE.LL. inadempienti e un riscontro urgente circa la sospensione dell’efficacia del decreto 513/16. Primo piano ACI È stato altresì, consegnato al presidente un documento redatto e firmato dai presidenti di settore delle centrali cooperative e dalle comunità di accoglienza, lo stesso rappresentava le difficoltà esposte e la fortissima preoccupazione legata all’insostenibilità economica della spesa a carico delle cooperative nella situazione attuale, che le vedrebbe in brevissimo tempo costrette alle dimissioni di minori, con tutto quello che questo comporterebbe dal punto di vista dell’accoglienza, dei servizi educativi e della gestione della emergenza immigrazione. eventi, con il teatro, con lo sport, con il turismo, offre servizi di avviamento al lavoro, di housing e di accesso al welfare. Per rappresentarle al meglio, il coordinamento voluto dal neo presidente è oggi composto da Maurizio Bortolini (Coop Alleanza 3.0), Nicoletta Raia (Cesvip) Giuliano Annibaletti (Coop. Charta), Andrea Semper (Coop. La Redenta), Federica Maretti (Coop. Sanithad), Mario Rodella (Dugoni), Valeria Dalcore (Coop. Radiobase), Patrizia Penitenti (Coprat), Ezio Volpi (coordinamento circoli), Antonella Sarselli (Nord Ovest servizi), Luigi Greco (Coop. Coesa - edile). MANTOVA Legacoop si rinnova e riparte dai giovani Legacoop Mantova si rinnova e riparte dai giovani. Si è svolta venerdì 1° aprile l’assemblea delle Cooperative aderenti a Legacoop Mantova, che ora si prepara ad affrontare una nuova fase, con la guida del neo eletto Paolo Rinoldi, presidente della cooperativa sociale Minerva. L’obiettivo è prepararsi ad un necessario rinnovamento interno e alla nascita dell’alleanza delle cooperative prevista nel 2017. Nel mantovano le cooperative toccano trasversalmente tutti i settori: dall’edilizia alla comunicazione, dai servizi sanitari alla gestione delle biblioteche o degli asili, ma erogano anche servizi amministrativi, c’è chi progetta nell’architettura, chi opera nella cultura, organizza Legacoop Settori Territori Imprese Sondaggio Imprese 20 >> Consorzio Quarantacinque CONSORZIO QUARANTACINQUE Presentato il bilancio sociale >> Coop Alleanza 3.0 >> Pesceazzurro >> Coop Archeologia >> Coop. Casba >> Coop Terre di Puglia-Libera Terra >> Il Bettolino >> Alkemica >> CPL Concordia >> Itaca >> Edra Costruzioni >> Coop Cssa >> Coop Berti >> Coop Sociale FAI >> Errata Corrige Primo piano ACI E’ stato presentato l’8 aprile nella nuova sede di via Gramsci il Bilancio Sociale 2014 del Consorzio Quarantacinque, che si presenta ora anche in una nuova veste grafica che valorizza l’attività svolta dal consorzio, riportando in modo leggibile e chiaro i principali dati economici e sociali che lo caratterizzano. Le 48 cooperative aderenti, operando su 12 regioni e 19 province italiane, hanno prodotto un fatturato di 15.000.000 di euro in settori di attività tipici della cooperazione sociale: servizi ambientali, servizi educativi, assistenza domiciliare, servizi residenziali e servizi a persone con disabilità. Il presidente del Consorzio Piero Giannattasio ha sottolineato con soddisfazione non solo la tenuta dell’occupazione nelle cooperative associate, in un periodo particolarmente difficile dell’economia, ma anche il significativo numero (750) delle persone svantaggiate occupate, che rafforzano e danno significato alla missione del Consorzio. Il direttore di Quarantacinque, Fabrizio Montanari, vede nel rafforzamento patrimoniale, nell’adesione di nuove e significative cooperative, nello sviluppo di nuovi servizi a favore delle associate, altrettanti motivi di incoraggiamento per la futura attività del Consorzio. La vocazione nazionale di Quarantacinque, presente fin dalla sua nascita, emerge con forza dalla sua diffusa presenza sul territorio, dai rapporti e dalle collaborazioni con i più diversi interlocutori: cooperative, privati, Pubbliche Amministrazioni, Ausl, associazionismo, volontariato. La consapevolezza di vivere una difficilissima transizione economico-sociale che vede manifestarsi la necessità di rispondere a nuovi bisogni e alle nuove povertà, nel rispetto delle normative previste dal neonato Codice degli appalti e alle nuove compatibilità economiche, rappresenta la sfida futura che il Consorzio Quarantacinque intende affrontare insieme a tutte le proprie cooperative associate. Legacoop Settori COOP ALLEANZA 3,0 Esce “I miei primi 25 aprile” la Resistenza narrata ai più piccoli “Quello che stai per leggere è un libro pieno di parole molto belle e significative. Parole come libertà, diritti, sogni, uguaglianza, civiltà, cultura, pace. Parole come resistenza e liberazione” Così inizia la prefazione del libro “I miei primi 25 aprile”, a firma del presidente di Coop Alleanza 3.0, Adriano Turrini, per raccontare ai più piccoli la liberazione dal nazifascismo. “I miei primi 25 aprile” è stato presentato a Roma, giovedì 14 aprile alla Casa del cinema, alla presenza di autorità e artisti. Il volume sarà distribuito in tutti punti vendita di Coop Alleanza 3.0 dal 18 al 24 aprile a tutte le famiglie con bambini che si presenteranno alle casse. Il volume, realizzato con il contributo di Coop Alleanza 3.0, può vantare tra i suoi autori il regista del film “Novecento” Bernardo Bertolucci, con la collaborazione e i preziosi ricordi dei partigiani Ibes Pioli e Renato Romagnoli, ed è corredato dalle immagini dell’artista Tommi. Attraverso le parole di chi ha vissuto in prima persona la Resistenza, il libro vuol narrare ai bambini, in maniera semplice e divertente, “perché oggi non vado a scuola e la Coop è chiusa”, come recita la copertina. Coop Alleanza 3.0 decide infatti di non Territori Imprese Sondaggio Imprese 21 aprire i propri negozi non solo per la Festa della Liberazione, ma anche in occasione di altre festività civili: una scelta di valori, per permettere a tutti i lavoratori di celebrarle. Con “I miei primi 25 aprile”, la Cooperativa ribadisce la vicinanza ai principi di libertà e democrazia, come già fatto l’anno scorso con il libro per i piccoli “I miei primi maggio”. PESCE AZZURRO Pesceazzurro al via la stagione 2016 Al Pesceazzurro è tutto pronto per la stagione 2016. La catena di ristoranti self-service, che ha come base il locale storico di viale Adriatico a Fano (Pu), scalda i motori per affrontare con successo i prossimi mesi.“Ci siamo riuniti con tutti i dipendenti del gruppo – dice Marco Pezzolesi, amministratore unico del Pesceazzurro -, quest’anno 122 fra stagionali e a tempo indeterminato, per condividere con ognuno di loro la strategia 2016 del Pesceazzurro e confrontarci sul lavoro da fare”. All’orizzonte, infatti, si vede la luce del nord con un’ipotesi di apertura a Bologna, prima, e a Milano poi. Intanto, però, nei cinque locali operativi sulla costa marchigiana e romagnola, Fano (Pu), Senigallia (An), Cattolica (Rn), Miramare di Rimini (Rn), Milano Marittima (Ra), è tutto pronto per superare i risultati raggiunti nel 2015, 495 mila presenze di cui oltre 6 mila fidelizzate con la Cardazzurra, con massime giornaliere di 5.274 clienti e una media giornaliera di 2.631. Nei mesi primaverili, a Fano (Pu), Senigallia (An) e Rimini, Primo piano ACI che sono rimasti aperti nei fine settimana anche in inverno e che proseguono le aperture, per tutto aprile, a pranzo e a cena sabato, domenica, festivi e prefestivi, si aggiunge la possibilità di mangiare anche a Cattolica (Rn) e a Milano Marittima (Ra). Il Pesceazzurro, aggiunge Pezzolesi, “conferma il suo impegno per la sostenibilità ambientale grazie all’uso di distributori self-service per le bevande, al posto delle bottiglie di plastica per l’acqua e di vetro per il vino, insieme all’utilizzo di piatti, bicchieri e posate in materiale bio, perfettamente riciclabile nell’umido”. La catena, inoltre, compie la sua azione contro lo spreco del cibo favorendo i clienti che vogliano portare a casa gli “avanzi” del pasto con la “Pesceazzurro doggy bag”. Un tema sempre di attualità visto che anche la proposta di legge in Parlamento per favorire l’uso consapevole delle risorse alimentari e il recupero di prodotti ancora utilizzabili da parte delle associazioni di volontariato sul modello di quanto già fatto in Francia. Fra le novità del 2016, c’è la creazione di un’area baby con uno spazio tv nei punti ristorazione, in fase di sperimentazione a Rimini e Fano per essere poi allestita anche negli altri tre self-service, e la nuova offerta di “Primino”, un piatto di pasta al sugo di pesce per i più piccoli, a forma di pesciolino. “E’ un modo, crediamo divertente – dice Pezzolesi -, per far apprezzare la bontà del pesce anche ai bambini”. Il Pesceazzurro è anche al lavoro per una nuova campagna di comunicazione che quest’anno punta sulla televisione, con uno spot appena realizzato da parte del regista fanese Henry Secchiaroli, senza dimenticare l’impegno quotidiano a favore della solidarietà e di Telethon. Per ogni pasto consumato al Pesceazzurro, infatti, il gruppo devolve un centesimo alla Onlus. Un piccolo gesto che nel 2015 ha consentito di donare 4.950 euro, circa 30 mila euro dal 2006 ad oggi. COOP ARCHEOLOGIA Al Salone del Restauro di Ferrara Dal 6 all’8 Aprile si è svolto presso la Fiera di Ferrara il XXIII Salone del Restauro. La Cooperativa Archeologia ha partecipato, con la Legacoop Settori presenza del Direttore Commerciale Fabio Faggella, agli incontri con gli operatori esteri organizzati nello spazio Assorestauro/Italia Trade Agency - ICE. Nella giornata del 6, Faggella ha incontrato i dirigenti di tre importanti società di architettura statunitensi e i referenti istituzionali di amministrazioni della cultura di Argentina, Cile, Perù,Turchia e Libano, ai quali ha illustrato le principali attività di Cooperativa Archeologia sia in Italia che in altri paesi, tra le quali i lavori in corso di avvio a Baalbek e Tiro in Libano e i restauri delle domus pompeiane recentemente completati. Con gli ospiti istituzionali sono stati quindi discussi alcuni progetti di cooperazione relativi ad iniziative di valorizzazione di complessi culturali, da svolgersi in partenariato con gli operatori locali, anche con lo scopo di promuovere, nei rispettivi paesi, lo sviluppo di cooperative nel settore delle attività culturali. COOP CASBA Racconti dalla Città – Mondo Le chiamiamo Città, ma sono Mondo. Napoli, Torino, Milano, Genova, Firenze, Roma, Lisbona, Parigi: in tutte le città si intrecciano vite, culture, memorie e punti di vista. Vengono da lontano e oggi abitano qui. Il 27 e 28 aprile 2016 a Napoli c’è “Racconti Dalla CittàMondo” Parole,Visioni, Passi: un viaggio dentro luoghi, strade e storie con gli occhi dei cittadini di origine straniera. Un dialogo a più voci per raccontare le trasformazioni urbane Territori Imprese Sondaggio Imprese 22 e il valore che le migrazioni portano con sé. Racconti dalla Città-Mondo nasce e coglie l’occasione dell’incontro a Napoli degli accompagnatori interculturali di Migrantour-Intercultural Urban Routes da 7 città italiane ed europee: cittadini di diverse nazionalità che, da alcuni anni, conducono turisti, studenti e residenti a conoscere i quartieri più multiculturali delle loro città. Racconti dalla Città-Mondo è un’iniziativa promossa da CASBA Società Cooperativa Sociale, con il contributo del Comune di Napoli, Assessorato alla Cooperazione Decentrata / Servizio Cooperazione decentrata, Legalità e Pace, e della Fondazione Banco di Napoli, in collaborazione con la rete di Migrantour-Intercultural Urban Routes e AMM – Archivio delle Memorie Migranti. Programma completo www.coopcasba.org COOP TERRE DI PUGLIA-LIBERA TERRA Al Vinitaly con i nomi delle vittime di mafia sulle bottiglie Le bottiglie di Hiso Telaray Comprare una bottiglia di rosso ‘Renata Fonte’ da Astor Wines a New York oppure a Singapore, scegliendola dalla carta della celebre Osteria Mozza. Sono i piccoli prodigi dei Negroamaro e dei Primitivi della cantina Hiso Telaray, prodotti in Puglia dal progetto Libera Terra, attraverso la cooperativa Terre di Puglia - Libera Terra, presieduta da Alessandro Leo, a Mesagne. Si va alla conquista del mercato internazionale, con un “prodotto di puro territorio”. “Conseguenza naturale di un percorso tutto basato sulla qualità e sulla volontà di dare sempre il massimo per assicurare piena e nuova dignità a terreni particolarmente vocati, per troppi anni umiliati dalla proprietà mafiosa” scrive Alessandro Leo, presidente della Cooperativa. La Cantina deve il suo nome a Hiso Telaray, un ragazzo albanese ucciso dai caporali nel 1999 a Cerignola per essersi ribellato. Come anche, oltre a Renata Primo piano ACI Fonte - l’assessore comunale di Nardò, in Salento, uccisa dalla mafia - i nomi dei vini sono dedicati a vittime di mafie come il primitivo ‘Antò’, da Antonio Montinaro, caposcorta di Falcone”. I vini viaggiano, si diceva, e da poco sono arrivati anche in Cina, con una prima importazione nell’area commerciale di Ningbo, vincendo la concorrenza di alcune tra le più blasonate cantine del sud Italia. Di questi e altri traguardi (compreso il completamento della nuova cantina aziendale, in località Santa Barbara a Torchiarolo) racconta il progetto di Libera in Puglia, realizzato nelle terre confiscate alla Scu, fra Torchiarolo e San Pietro Vernotico, con i suoi 28 ettari coltivati a vigneto, non solo con Negroamaro e Primitivo, ma anche con altri autoctoni come Susumaniello, Fiano Minutolo e Verdeca. Sono circa 20 i lavoratori e le lavoratrici impegnati ogni giorno alla produzioni di vini premiati che viaggiano in tutto il mondo e che sono già esportati, oltre che negli Stati Uniti, anche a Hong Kong e in numerosi paesi europei come Inghilterra e Germania, distribuiti da ‘Teatro del Vino’. La Cantina Hiso Telaray presenta tutte le nuove annate delle proprie etichette proprio in questi giorni al Vinitaly, a Verona, nel padiglione Puglia con un proprio stand. E per i cinquant’anni della storica fiera del vino italiano nel mondo, in programma fino al 13 aprile, è il Movimento turismo del vino Puglia a coordinare nello stand Puglia 56 aziende delle 70 che raggruppa, compresa naturalmente la cantina Hiso Telaray. Fonte: http://bari.repubblica.it/cronaca/2016/04/12 /news/vino-137447527/ IL BETTOLINO 2016 ostico ma rilancio vicino 90mila chili. Il Bettolino opera su 7.000 metri quadri di serre, con una produzione annua di 480.000 piante aromatiche, e impiega 45 dipendenti di cui 30 svantaggiati. A questi si aggiungono altri 49 ragazzi inseriti in un processo di inclusione sociale. Perché la mission sociale della cooperativa è parte integrante del processo produttivo. L’azienda nel 2015 ha sviluppato un giro d’affari di 3,2 milioni di euro, con il laboratorio che confeziona 40mila chili di basilico all’anno, la parte preponderante della produzione, e 40mila chili di altre aromatiche, principalmente rosmarino, salvia, menta e prezzemolo. “Il mercato delle aromatiche dal 2011 in poi è stato sempre in crescita – sottolinea la presidente – quest’anno fa un po’ più fatica: il dato delle vendite, nei primi tre mesi dell’anno, ha il segno meno ma contiamo in un recupero già in aprile, quando la campagna di solito entra nel vivo. Il basilico ha mercato, mentre le altre aromatiche per ora non decollano”. Sul fronte dei prezzi Il Bettolino è soddisfatto, anche se Benelli evidenzia come “sia difficile vedersi riconoscere un valore aggiunto per il prodotto biologico: tante catene fanno lo stesso prezzo del convenzionale. Ma il bio comporta una lavorazione maggiore che deve essere riconosciuta”. La cooperativa ha un proprio brand, “Amici in Campo”, attraverso cui commercializza il 70% della produzione. Basilico e aromatiche sono confezionate in diversi formati, dai 25 ai 100 grammi, quelli che vanno per la maggiore sono vaschette da 25 e 30 grammi. Nel 2011 l’azienda si è impegnata a ristrutturare due serre ed è cominciata la produzione di basilico biologico in vaso.“Nel corso del 2015 ne sono stati prodotti 450mila vasi – spiega ancora Benelli – mentre il prodotto delle vaschette è quasi tutto convenzionale. Abbiamo convertito l’azienda al biologico da I primi tre mesi dell’anno sono stati un po’ fiacchi, ma la Cooperativa sociale Il Bettolino, che coltiva basilico e altre aromatiche a Reggiolo (Reggio Emilia), si aspetta una ripresa del mercato a partire da questo mese. Nel 2015, come ricorda la presidente Francesca Benelli, l’azienda ha prodotto 80mila chili di basilico sfuso e l’obiettivo di quest’anno è di raggiungere quota 85- Legacoop Settori Territori Imprese Sondaggio Imprese 23 due anni, crediamo che questa voce sia importante per il nostro sviluppo. E al biologico abbiamo convertito anche i terreni attorno alle nostre serre; al momento non sono coltivati ma appena la parte economica ce lo permetterà vogliamo realizzare serre fredde per la produzione di basilico bio”. Il Bettolino sta poi lavorando a un progetto a lungo termine, quello di migliorare l’impianto di riscaldamento a biomasse attraverso una nuova centrale termica. Dal primo aprile scorso la cooperativa è diventata socia del Consorzio Agribologna. Questa sinergia genererà maggiori aperture di business e importanti opportunità per l’efficientamento produttivo e gestionale. “Non siamo la classica cooperativa sociale, per crescere ancora avevamo bisogno di un compagno forte che ci prendesse sotto braccio e lo abbiamo trovato in Agribologna – conclude la presidente Benelli – l’accordo per noi vuol dire assistenza tecnica, commerciale, normativa: è una scelta che ci accompagna verso un nuovo sviluppo”. Fonte: http://www.italiafruit.net/DettaglioNews/344 64/la-categoria-del-mese/aromatiche-ilbettolino-2016-ostico-ma-rilancio-vicino ALKEMICA Incooperativaperinsegnarela scienzainmodoefficaceedivertente Come insegnare la scienza in modo efficace, emozionante e divertente? Lo sa Cooperativa Alkémica, che dell’intrattenimento educativo e della divulgazione scientifica fa la sua missione quotidiana, entrata in Pantacon, il Consorzio di cooperative culturali, che così arricchisce un quadro già ampio di offerte culturali di qualità messo in campo da Charta, Radiobase, Teatro Magro e Zerobeat. L’ufficializzazione del nuovo ingresso è avvenuta alla presenza di Matteo Rebecchi, presidente di Pantacon, Riccardo Govoni, presidente di Alkémica, Idanna Matteotti, responsabile dell’area Cultura di Legacoop Lombardia e Roberto Calari, referente nazionale. “Siamo molto soddisfatti dell’entrata di questa realtà nel nostro network – commenta Matteo Rebecchi– con la reale e senPrimo piano ACI tita convinzione che per chi fa cultura oggi la sfida è riuscire a lavorare davvero insieme, con progetti culturali sempre più complessi e stimolanti. Guardare al domani non è semplice, ma farlo insieme è meglio”. Il lavoro di Alkémica parte dal fascino di collezioni scientifiche, dietro alle quali i professionisti scovano persone, narrazioni, curiosità e storie da riscoprire e valorizzare. I destinatari di questo patrimonio raccontato sono le scuole di ogni ordine e grado ma anche gli adulti, nei contesti più vari. Da 20 anni il personale dell’Associazione Per il Parco, ora confluito nella compagine di Alkémica, collabora nella gestione della segreteria didattica del Parco del Mincio, attraverso l’organizzazione di eventi ed ecotour per scuole e pubblico: uno dei frutti di questa ed altre esperienze è ora la gestione della sezione didattica del museo naturalistico di Palazzo d’Arco – che si appresta alla riapertura il prossimo 16 aprile – per i prossimi cinque anni. Ma Alkémica non si ferma qui: progetta attività orientate al consumo consapevole per Coop Consumatori Nordest nelle province di Mantova, Brescia, Rovigo, Reggio Emilia, organizza animazioni in collaborazione con la Libreria Coop Nautilus, cura attività scolastiche, laboratori di Educazione Ambientale a Parcobaleno. Attraverso il progetto MASTeR, curato da Associazione Per il Parco con il sostegno del Comune di Mantova, Alkémica offre alla città attività scientifiche destinate soprattutto alle scuole, ma che prevedono aperture straordinarie domenicali che coinvolgono tutta la famiglia. Tra le novità più recenti figura invece la realizzazione del Museo del Tempo nella Torre dell’Orologio in piazza delle Erbe: anche in questo caso con la fondamentale collaborazione del Comune, le proposte degli operatori di Alkémica consentono a tutti di scoprire gli aspetti scientifici, storici e tecnici degli strumenti da sempre usati per la misura del tempo. La creatività unita alla passione per la natura non conosce limiti, per questo è presente anche “Gaia”, una piccola imbarcazione da 28 posti, a propulsione elettrica, che consente la navigazione sul Lago Superiore di Mantova per chi volesse godersi il lago in modo coinvolgente, anche durante le notti estive, con le proposte di Lunaria o Un Lago di Stelle. Legacoop Settori “Mantova ha le potenzialità per divenire una singolarità nel quadro delle proposte di educazione scientifica presenti sul territorio nazionale. La possibilità della presenza contemporanea di collezioni scientifiche del ‘700/’800, di un laboratorio interattivo permanente (MASTeR) e dell’osservazione della natura, per meglio comprenderla al di là degli stereotipi di comodo, costituiscono una ricchezza che la cooperativa Alkémica intende valorizzare nell’ottica di quell’intrattenimento educativo già consolidato all’estero. Per raggiungere questo obiettivo ci è parso strategico entrare nel consorzio Pantacon, convinti come siamo che la Cultura non abbia e non ponga confini, ma solo possibilità di crescita” è il commento del presidente di Alkémica Riccardo Govoni. Tutti gli operatori di Alkémica sono professionisti dell’accompagnamento in natura e della divulgazione scientifica: lo dimostrano non solo le referenze sul territorio ma anche l’appartenenza all’AIGAE – Associazione Italiana Guide Ambientali Escursionistiche– riferimento fondamentale in Italia per chi si occupa di Educazione Ambientale ed ecoturismo.AIGAE è inoltre membro dell’Osservatorio Nazionale Turismo Verde, di Federparchi, di Interpet Europe, ed è partner di numerose aree protette. CPL CONCORDIA Gli studenti intervistano Vito Zincani sulla legalità Passa anche per la nuova realtà di CPL Concordia il percorso dei giovani studenti di Mirandola impegnati nel progetto “Nelle scuole non bastano i luoghi comuni” sulla formazione di cittadini educati al senso di responsabilità e alla legalità. Nel pomeriggio del 12 aprile, sessanta stu- Territori Imprese Sondaggio Imprese 24 denti dell’Istituto Galileo Galilei hanno raggiunto la sede centrale di CPL a Concordia per incontrare alcuni protagonisti del nuovo corso della cooperativa, dopo le vicende giudiziarie che hanno portato al completo rinnovamento degli organi di governo dell’azienda. Il Dott. Vito Zincani, Presidente dell’Organismo di Vigilanza di CPL, ha raccontato com’è stato possibile riabilitare in così poco tempo la cooperativa e salvare numerosi posti di lavoro. “A chi mi ha chiesto com’è stato il passaggio da pubblico ministero a presidente dell’OdV di CPL ho risposto che mi sembra di non aver cambiato il mio lavoro”, ha dichiarato Zincani. “Prima svolgevo una funzione di controllo successivo e repressivo, intervenendo dopo che un illecito era stato commesso; attualmente esercito un controllo preventivo finalizzato a creare attività d’impresa che abbia al tempo stesso efficienza, redditività e legalità. Legalità che non è più un problema etico ma economico”, ha concluso l’ex procuratore. “Oggi un’azienda deve dimostrare di saper stare sul mercato per le capacità e la competitività, mantenendo la trasparenza.” Il Vicepresidente di CPL Paolo Barbieri ha presentato l’azienda con l’ausilio di video case history: “Volevamo illustrare ai ragazzi le nostre attività, in ripresa dopo il rientro nella white list, e mostrare tutto il know how tecnologico che potrà interessare a coloro che saranno i futuri tecnici ed ingegneri”. L’incontro in CPL, in particolare le riflessioni dell’ex procuratore Zincani, entrerà a far parte di un video – che sarà presentato a maggio in Regione – contenente i contributi raccolti in questi mesi dagli studenti, come sintesi per promuovere una coscienza civile nei giovani cittadini. persone sofferenti di demenza o Alzheimer. E’ partito oggi dal Centro diurno di Sacile il percorso di ricerca del Premio Gentlecare® Sicurhouse, il Premio Nazionale Post Laurea riservato a giovani laureati per la realizzazione di studi sull’applicazione del Metodo Gentlecare in ambito geriatrico, che verrà attivato in nove Centri italiani. I 16 giovani laureati provengono in 10 dal corso di laurea in Terapia Occupazionale triennale e in 6 da quello in Psicologia magistrale, ben 14 le laureate (9 in Terapia Occupazionale e 5 in Psicologia magistrale) e 2 i laureati (uno per corso). Talenti che si sono formati in diverse Università italiane da Padova a Trento, da Pavia a Milano, da Torino alla Cattolica di Roma, e ancora da Bologna a Modena e Reggio Emilia, e poi Urbino, Pisa, Chieti-Pescara, Bari e Roma. Nove e sparse in tutta Italia le sedi all’interno delle quali i 16 ricercatori porteranno avanti il loro percorso di ricerca: il Nucleo per persone affette da demenza presso la “Residenza protetta” del Comune di Sacile (Pn); il Nucleo per persone affette da demenza presso l’Apsp “Margherita Grazioli” di Pove (Tn); il Nucleo Demenze presso l’Istituto “Golgi-Radaelli” di Abbiategrasso (Mi); il Nucleo per persone affette da demenza presso la Residenza “Trifoglio” della Cooperativa sociale Bios a Torino; il Nucleo per persone affette da demenza presso la Fondazione “Boni” di Suzzara (Mn); il Centro Diurno e Centro Integrato “Margherita” della Cooperativa sociale Labirinto a Fano (Pu); il Nucleo Demenze presso la Rsa “Quinta Stella” di Tolfa (Rm); il Centro Alzheimer presso la Fondazione “Roma Sanità” a Roma; e la “Casa Alzheimer Don Tonino Bello” dell’Associazione Alzheimer Bari a Bari. Il percorso partito questa mattina dal Centro diurno di Sacile “è una prima ricognizione propedeutica ad un futuro percorso di valutazione scientifica – spiegano i soci fondatori, assieme alla Cooperativa sociale Itaca, di Ottima Senior Enzio Angiolini, Elena Bortolomiol e Laura Lionetti -. E’ nostro interesse centrare il focus sulle possibili modalità di verifica dell’efficacia del metodo Gentlecare attraverso una raccolta dati, un’analisi delle variabili e la verifica dell’utilizzo degli strumenti di valutazione proposti e/o utilizzati nei servizi”. Il Metodo Gentlecare si basa su un approccio sistemico che prevede la costruzione di una protesi attorno alla persona sofferente di demenza o Alzheimer, costituita da spazio, persone e programmi, per cui le variabili sono molteplici e difficilmente monitorabili in modo omogeneo in un contesto come quello italiano dove ogni Regione ha una normativa specifica sui servizi per anziani affetti da demenza, con standard di personale e strumenti di valutazione diversi. Il protocollo di ricerca prevede il monitoraggio delle aree in cui sono stati riscontrati maggiori miglioramenti per la qualità di vita delle persone con demenza nei servizi in cui il metodo Gentlecare è utilizzato, come l’eliminazione della contenzione, la riduzione dei disturbi del comportamento e dei disturbi dell’umore, l’incremento della socializzazione dell’anziano, la riduzione dello stress percepito sia dai familiari che dagli operatori. Promuovere l’esperienza sul campo dei gio- ITACA Partecipa al percorso di ricerca del metodo Gentlecare Ottima Senior punta su un pool di giovani talenti e sull’alta specializzazione professionale di 16 giovani laureati provenienti da tutta Italia, che saranno impegnati fino ad ottobre nello “Studio osservazionale sull’efficacia del Metodo Gentlecare”, rivolto a Primo piano ACI Legacoop Settori Territori Imprese Sondaggio Imprese 25 vani per sensibilizzare un cambiamento culturale e organizzativo nel mondo degli anziani è uno degli obiettivi principali di Ottima Senior, il gruppo fondato nel 2005 a Pordenone da Enzio Angiolini, Elena Bortolomiol, Laura Lionetti e Cooperativa sociale Itaca, referente dal 2011 per la società Moyra Jones Resources Ltd della diffusione e della verifica del Metodo Gentlecare per l’Italia e per l’Europa. Ideato e promosso dalla terapista occupazionale canadese Moyra Jones, Gentlecare si basa sull’assunto che gli anziani fragili, i grandi anziani e le persone affette da demenza o Alzheimer modificano il loro modo e le loro capacità di interazione con l’ambiente circostante. È perciò fondamentale fornire loro protesi per aiutarli a sfruttare le abilità residue di movimento e indipendenza per una migliore qualità della vita. Tali protesi possono essere spazi, persone e programmi, come ben delineato nel libro “Gentlecare cronache di assistenza. Soluzioni, modalità e idee di applicazione del metodo” (Erickson 2015), curato da Elena Bortolomiol, Laura Lionetti e Enzo Angiolini, soci fondatori del gruppo Ottima Senior. EDRA COSTRUZIONI Parte del primo progetto per Ospedale Marche Nord La cooperativa Edra Costruzioni, aderente a Legacoop Marche, è parte del raggruppamento temporaneo di imprese che ha presentato alla Regione Marche il primo progetto per la realizzazione dell’ospedale Marche Nord a Fosso Sejore di Pesaro, a confine con il territorio di Fano (Pu), una delle localizzazioni possibili per la nuova struttura sanitaria. Capofila del progetto è la Inso sistemi per le infrastrutture sociali spa, terzo gruppo di costruzioni in Italia e uno dei principali operatori nazionali del settore ospedaliero in partenariato pubblicoprivato. Fa parte del gruppo d’imprese anche la Sof spa. La proposta prevede un project financing per la realizzazione dell’opera nel quale l’azienda proponente eseguirà la manutenzione e il servizio di gestione calore della Primo piano ACI nuova struttura. Il progetto destina una superficie di 65 mila metri quadrati ad uso sanitario, 512 posti letto, 16 sale operatorie, 3 sale di day surgery per la copertura di un bacino di 500 mila abitanti. L’investimento previsto è di circa 150 milioni di euro, tre anni il tempo di progettazione esecutiva e costruzione. COOP CSSA Convegno sui temi della cooperazione, innovazione, lavoro e managerialità L’innovazione è lo strumento necessario per stare nel mercato, crescere e creare occupazione. Qualità dei servizi, eccellenza, capacità imprenditoriale, professionalità sono le parole chiave per operare in un contesto critico come quello attuale, che pone anche la cooperazione di fronte a nuove sfide e la sollecita a immaginare nuove risposte e nuovi modelli di intervento. Come accompagnare questa fase sul versante delle competenze richieste? Come attrezzare al futuro il nuovo livello manageriale di tante cooperative che stanno ora costruendo un ricambio generazionale? Attorno a questi temi e interrogativi si articola il convegno “Il sistema cooperativistico tra lavoro e managerialità. Nuove norme e nuove proposte”, in calendario per venerdì 22 aprile dalle ore 9 presso villa Widmann di Mira (via Nazionale, 420): un’occasione di confronto e dialogo, e insieme di formazione e aggiornamento sugli argomenti scelti come centrali.A promuoverla, la storica cooperativa sociale Cssa-Cooperativa Sociale Servizi Associati, con sede a Spinea, assieme a Legacoop Veneto, con il patrocinio della Città metropolitana di Venezia, l’Unione dei Comuni del Miranese e l’Unione dei Comuni “Città della Riviera del Brenta”. Aprono la mattinata di lavori gli interventi di Gianfranco Magnoler, presidente di Cssa, e Adriano Rizzi, presidente di Legacoop Veneto; seguiranno i saluti istituzionali e gli interventi dei relatori. A presentare la panoramica del sistema cooperativistico nel Veneto sarà Nicola Comunello, responsabile Relazioni sindacali di Legacoop Veneto. Legacoop Settori Il convegno è il primo dei tre appuntamenti promossi da Cssa e Legacoop Veneto: i prossimi in calendario sono “Proposte di welfare nella Regione Veneto. Nuove emergenze e nuove risposte”, venerdì 13 maggio a Salzano presso villa Romanin Jacur, e “Sanità e servizi sociali: supporto cooperativistico, efficienza e integrazione sul territorio. Nuova domanda e nuova offerta”, venerdì 27 maggio all’Istituto Lazzari di Dolo. È previsto il riconoscimento crediti agli ordini di riferimento della Regione Veneto per la formazione continua degli assistenti sociali e per i crediti Ecm degli psicologi. COOP BERTI Riprende la produzione Riparte la produzione per la storica azienda Berti di Tessera (Venezia), attiva da oltre cinquant’anni – e da tempo in crisi - nel settore del vetro camera e dei serramenti in vetro, grazie alla coraggiosa scelta di 22 lavoratori che hanno deciso di prendere il destino dell’azienda nelle proprie mani e di costituirsi come cooperativa. Sono stati così salvati i posti di lavoro, le competenze acquisite e l’accreditamento sul mercato, italiano ed estero, conquistato negli anni con una produzione di qualità. È la quinta operazione di “workers buyout” industriale accompagnata da Legacoop Veneto assieme a Coopfond e Cfi. Martedì 19 aprile alle ore 11.30 presso la sede della cooperativa Berti a Tessera (Venezia), via Triestina 163/B, è previsto un momento inaugurale con taglio del nastro e visita ai locali. Sarà anche possibile assistere al momento ufficiale di riavvio della produzione industriale. A raccontare il percorso di questi ultimi mesi e gli obiettivi della neonata cooperativa saranno Attilio Pasqualetto, presidente della cooperativa Berti, Adriano Rizzi, presidente di Legacoop Veneto, e Davide Stoppa, della segreteria provinciale Filctem-Cgil. Presenti anche il presidente della Regione Veneto Luca Zaia e l’assessore regionale alla Formazione e al Lavoro Elena Donazzan. Territori Imprese Sondaggio Imprese 26 COOP SOCIALE FAI Presentato il documentario “Dert” alla IX edizione de “Le voci dell’inchiesta” All’interno della nona edizione de “Le Voci dell’Inchiesta”, il Festival di “Cinema del reale” promosso da Cinemazero, è stato presentato mercoledì 13 aprile presso Cinemazero, il documentario DERT, di Mario e Stefano Martone, di cui la cooperativa FAI è tra i produttori associati. “Dert” è stato realizzato grazie a una campagna di Produzioni dal Basso di crowdfunding nel 2015. A vent’anni dai tragici avvenimenti che hanno sconvolto la Bosnia, DERT si muove nei luoghi della memoria di un paese segnato dalla guerra senza essere però un film sulle vittime e sul dolore. Il documentario racconta la storia della cooperativa agricola bosniaca “Insieme”, che vuole sostenere e facilitare il ritorno dei rifugiati e la vita in comune nella regione di Bratunac e Srebrenica, luoghi di violenza e pulizie etniche. Il racconto è anche quello dell’amicizia tra i due fondatori (Rada Žar- Primo piano ACI kovi e Skender Hot), il fotoreporter italiano Mario Boccia e la grande rete solidale che si è costituita tra Bosnia Erzegovina e Italia fin dal 2003. Una storia di amicizia, solidarietà e riscatto, sulle ceneri di un disastro alle porte del nostro Paese. Sono intervenuti Mario Boccia, Foto-giornalista di reportage sociali e d’attualità, è stato corrispondente de il manifesto a Sa- Legacoop rajevo, Belgrado, Pristina e Skopje. Sue fotografie sono state utilizzate per campagne del Consorzio Italiano di Solidarietà e di altre organizzazioni no-profit, tra le quali Legambiente e Amref. Ha realizzato servizi anche in Israele, Palestina, Iraq, Giordania, Mozambico, Eritrea, Kenya, Oman, Messico, Venezuela e Guatemala. Rada Žarkovi, Skender Hot Fondatori della cooperativa agricola bosniaca “Insieme”. ERRATA CORRIGE Legacoopagroalimentare eletta la nuova presidenza Sul numero 14 dell’8 aprile di Legacoop Informazioni abbiamo pubblicato la composizione della Presidenza di Legacoopagroalimentare eletta nella Direzione del 6 aprile. Erroneamente sono stati indicati i responsabili dei diversi settori dell’Associazione che, contrariamente a quanto pubblicato, verranno nominati in un secondo tempo. Ci scusiamo per il disguido Settori Territori Imprese Sondaggio Sondaggio 27 OSSERVATORIO SWG Il vuoto delle élite Imprese off-shore. Conti in paradisi fiscali. Corruzione, tangenti, corsarismo economico. Privilegi sproporzionati, massimizzazione esasperata dei profitti e angusto impegno innovativo. Corporativismi, limitato senso dell’onestà e dimessa spinta al bene comune. Per la maggioranza degli italiani la classe dirigente estesa attuale è peggiore di quella di venti anni fa (di quella in auge ai tempi di tangentopoli). Nel tempo si è infatti consolidata una profonda crisi delle élite economiche, professionali e politiche. A essere bocciati non sono solo i politici, ma l’intero corpo dirigente diffuso. L’opinione pubblica promuove (e con un risicato sei) solo medici e responsabili delle associazioni di volontariato, mentre deplora vescovi, politici, banchieri, sindacalisti, giornalisti, professionisti, magistrati ecc. Anche la stella di manager e imprenditori non brilla più, dati soprattutto la scarsa attitudine ad assumersi delle responsabilità, il ridotto rispetto del lavoro altrui e il nanismo del livello d’integrità e onestà. Insomma c’è poco da sparare solo sui politici. È l’intero corpo dirigente ad aver smarrito il proprio ruolo e la propria autorevolezza. La crisi di legittimazione e motivazione delle élite che stiamo vivendo (ormai da oltre un ventennio) incide così in modo decisivo su almeno sei fattori strategici: sull’agire strumentale (indirizzato alla trasformazione della realtà); sullo sviluppo di azioni orientate a uno scopo (la capacità di “fare”, con successo e determinazione); sull’agire comunicativo (la capacità delle diverse fazioni di trovare, pur nelle differenze, un reciproco comprendersi sui grandi temi, senza inseguire inciuci, compromessi al ribasso o, all’opposto, scontri ideologici e paralizzanti); sulla spinta all’innovazione; sulla germogliazione di un humus sociale generativo (foraggiare la crescita di personalità autonome, di talento, capaci di alimentare lo sviluppo di una società viva e autenticamente dinamica); sulla morfologia della classe dirigente (la volontà di selezionare i migliori). NOTA INFORMATIVA: Dati archivio Swg. Sondaggio cawi compiuto su un campione nazionale di 1.000 maggiorenni tra il 5 e il 6 aprile 2016. Primo piano ACI Legacoop Settori Territori Imprese Sondaggio