Ecumenismo e dialogo con l`Islam - Arcidiocesi di Messina Lipari S
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Ecumenismo e dialogo con l`Islam - Arcidiocesi di Messina Lipari S
Centro pastorale per l’animazione missionaria Ufficio di pastorale ecumenica Ufficio Insegnamento Religione Chiarificazione preliminare Ecumenismo Scienza teologica, atteggiamento etico, stile di vita che interessa le diverse confessioni che professano la fede in Cristo Gesù, Signore e Salvatore. Interreligiosità Scienza teologica, atteggiamento etico, stile di vita che interessa le diverse religioni sparse nel mondo. La grande domanda è… Che senso ha riflettere sulla Chiesa e sulle chiese o sui rapporti tra il Cristianesimo e le altre religioni? Serve a vivere serenamente il momento storico attuale nel rispetto reciproco e nella concordia Incontro di popoli e culture Convivenza degli uomini Conoscenza l’altro Serve a prendere coscienza delle necessità pastorali della nostra Chiesa locale Presenza in diocesi di cristiani appartenenti ad altre confessioni e di fedeli di altre religioni Necessità di operatori ecumenici L’ecumenismo e i suoi fondamenti Il dialogo interreligioso (l’Islam) La comprensione dei termini è importante Ecumenismo Dal greco oikoumene che significa terra abitata (casa degli uomini) Il termine è stato utilizzato nel tempo con diversi significati… Politico: impero romano Coloro che non appartenevano all’ecumene (impero romano) venivano chiamati “barbari” civiltà greco-romana Cristiano: Chiesa universale Interconfessionale: movimento per la ricomposizione dell’unità dei cristiani L’aggettivo ecumenico è pure usato in riferimento a… Concili universali della Chiesa Trono patriarcale di Costantinopoli Consiglio Mondiale delle Chiese Attualmente il termine ecumenismo designa... l’impegno per il ristabilimento dell’unità dei cristiani Si tratta di una dimensione essenziale della Chiesa, poiché scaturisce dalla sua stessa caratteristica dell’unità: “Il ristabilimento dell’unità da promuoversi fra tutti i cristiani è uno dei principali scopi del sacro sinodo ecumenico Vaticano II. Da Cristo Signore infatti la chiesa è stata fondata una e unica, eppure molte comunioni cristiane propongono de stesse agli uomini come la vera eredità di Gesù Cristo; tutti si professano di essere discepoli del Signore, ma la pensano diversamente e camminano per vie diverse, come se Cristo stesso fosse diviso. Tale divisione in verità da un lato contraddice apertamente la volontà di Cristo, dall’altro è di scandalo al mondo e danneggia la santissima causa della predicazione del Vangelo a ogni creatura” (UR 1). Forme di ecumenismo nel corso dei secoli Controversia polemica (sec. XVI-XVII): controbattere violentemente e polemicamente l’avversario evidenziandone ed esasperando gli errori. Controversia irenica (seconda metà del sec. XVII): difendere la propria posizione con persistente atteggiamento polemico stemperato da toni pacifici e sereni. Simbolica (sec. XVIII): esporre scientificamente le differenze esistenti nelle professioni di fede analizzando il piano teorico, pratico, pastorale e vitale Ecumenismo del contatto (sec. XIX-XX): dialogare e confrontarsi serenamente Chi deve fare ecumenismo? (I soggetti dell’ecumenismo) “La cura di ristabilire l’unione riguarda tutta la Chiesa, sia i fedeli che i Pastori, e ognuno secondo la propria virtù, tanto nella vita cristiana di ogni giorno quanto negli studi teologici e storici. Questa cura già in qualche modo manifesta il legame fraterno che esiste fra tutti i cristiani, e conduce alla piena e perfetta unità conforme al disegno della bontà di Dio” (UR 5) Soggetto dell’ecumenismo è la Chiesa: fedeli e pastori! Soggetti dell’ecumenismo noi! siamo Istituti e centri ecumenici ISTITUTI Istituto di studi orientali di Roma (Italia) Istituto di teologia ecumenico-patristica greco-bizantina “San Nicola” di Bari (Italia) Istituto di studi ecumenici “San Bernardino” di Venezia (Italia) Istituto teologico di Bossey del Consiglio Ecumenico delle Chiese (Svizzera) Per comprendere meglio il cammino verso la piena unità dei cristiani, bisogna tener presente il quadro storico delle divisioni. Risponderemo cioè alle seguenti domande: 1. Quando e perché i cristiani si sono separati? 2. In che cosa è consistita la separazione? 3. Quali chiese e comunità sono nate? Le separazioni in Oriente Sec. V Nestoriani Sono i seguaci di Nestorio che non accettarono le decisioni del concilio di Efeso (431) ma solo quelle dei primi due concili: Nicea (325) e Costantinopoli (381). Ritenevano erroneamente che in Cristo vi fossero due persone – quella divina e quella umana – e che Maria non è Theotokos ma Christotokos. In seguito al concilio di Efeso di formò la chiesa nestoriana, oggi indicata come CHIESA ASSIRA DI LINGUA SIRIACA Questa Chiesa si trova nell’attuale Iraq e Iran (antica Mesopotamia e Assiria). Sec. V Monofisiti Sono i seguaci di Eutiche che non accettarono le decisioni del concilio di Calcedonia (451) ma riconobbero solo i primi tre concili. Ritenevano erroneamente che in Cristo vi fosse una sola natura: quella divina. In seguito al concilio di Calcedonia si formarono quattro chiese monofisite, meglio dette CHIESE PRECALCEDONESI 1. Chiesa copta 2. Chiesa giacobita 3. Chiesa armena 4. Chiesa etiopica Sec. XI Ortodossi Costituiscono il gruppo più numeroso dei cristiani orientali, separatisi in seguito alle controversie del sec. VIII (Fozio) e del sec. XI (Michele Cerulario). I fratelli ortodossi riconoscono soltanto i primi sette concili della Chiesa: 1. Nicea I (325) 2. Costantinopoli I (381) 3. Efeso (351) 4. Calcedonia (451) 5. Costantinopoli II (553) 6. Costantinopoli III (680-681) 7. Nicea II (787) Ortodossi e ortodossia Ortodossia è termine che deriva dal greco orthòs (retto) e dòxa (opinione) ed ha quindi il significato di retta fede, retto culto. Il termine nacque in seguito alla controversia monofisita del V sec. per indicare le Chiese rimaste fedeli al concilio di Calcedonia. Oggi il termine ortodossia designa una parte della cristianità, mentre un tempo indicava indifferentemente i cristiani d’Oriente e di Occidente. Nel 1054, in seguito alla reciproca scomunica tra Oriente e Occidente, il termine divenne esclusivo per indicare la Chiesa bizantina, mentre quella occidentale si disse cattolica. Non bisogna confondere le Chiese ortodosse con le Chiese cattoliche orientali Chiese cattoliche orientali: sono le chiese cristiane cattoliche che seguono il rito bizantino o altri riti orientali (es.: rito siriaco) quali espressioni proprie della fede. Tra queste la chiesa maronita del Libano, l’eparchia di Piana degli Albanesi e l’esarcato bizantino di Atene. Uniati: sono gli ortodossi passati alla chiesa cattolica in seguito a scissioni storiche (1596, 1646, 1698, 1724, 1728). Questo termine, in seguito alla conferenza di Balamand (1993), è stato accantonato perché dispregiativo. Le separazioni in Occidente Sec. XII Valdesi Sono i seguaci costituiscono la cristiana separata sono presenti in Latina. di Pietro Valdo e più antica comunità in Occidente. I Valdesi Europa e in America Sec.: XVI La Riforma Luterani Il 31 Ottobre 1517 Lutero affisse le 95 tesi contro le indulgenze; il 10 Dicembre 1520 bruciò la bolla papale di scomunica. Dottrina: sola Scriptura, sola fide, sola gratia. Calvinisti (Riformati) Francese di nascita, Calvino si trasferì a Basilea ove venne a contatto con gli evangelici e fondò una chiesa rigidamente evangelica. Dottrina assoluta sovranità di Dio doppia predestinazione (vita eterna per alcuni, dannazione per altri) Eucaristia spirituale (presenza spirituale non reale) la cena è un atto simbolico. Anglicani (Presbiteriani) La chiesa anglicana sorse in seguito alla proibizione papale dell’annullamento di matrimonio di re Enrico VIII con Caterina d’Aragona, per sposare Anna Bolena (1527). Le Chiese anglicane d’Inghilterra e quelle sparse nel mondo formano la Comunione anglicana. Dottrina: la Bibbia contiene tutto ciò che è necessario alla salvezza; i simboli degli Apostoli e di Nicea contengono le verità essenziali della fede, solo il Battesimo e l’Eucaristia sono sacramenti attestati dalla Bibbia, esiste la successione apostolica dell’episcopato storico. Sec. XIX Vetero-cattolici Rigettano il dogma dell’infallibilità pontificia sancito dal Concilio Vaticano I nel 1870. Dalla Riforma nacquero pure numerose Chiese libere e sette: Battisti (inizio del XVII sec.): sono caratterizzati soprattutto per l’amministrazione del battesimo ai soli adulti. Quaccheri (metà del XVII sec.): i “tremanti” professano una religione senza dogmi; ritengono che oltre la Bibbia lo Spirito di Dio parli attraverso la luce interiore che inabita in ogni uomo. Metodisti (prima metà del XVIII sec.): ricercano la salvezza dell’anima, propria e altrui, attraverso speciali metodi: conversione come ritorno consapevole a Cristo; sforzo cosciente e autocontrollato di santificazione. Avventisti (metà del XIX sec.): attendono come prossima la seconda e definitiva venuta di Cristo. Una delle sette avventiste più nota è quella degli Avventisti del settimo giorno. Testimoni di Geova (fine del XIX sec.): setta nata dalla frammentazione degli Avventisti che aspettavano il ritorno di Cristo per il 1844. Si configurarono dapprima come studenti della Bibbia. Rifiutano la Trinità, ritengono che lo Spirito Santo non sia persona ma una forza con la quale Geova agisce, asseriscono che Dio è unico e che Gesù non è Dio ma solo la figura più perfetta. La loro struttura di gruppo è molto rigida: niente sport, niente musica profana, niente divertimento, niente servizio militare e trasfusioni di sangue. Pentecostali (fine del XIX sec.): si richiamano all’esperienza della Pentecoste e auspicano un risveglio religioso nella chiesa. Professano il battesimo nello Spirito e rivendicano come propri i carismi della glossolalia, della guarigione dei malati e della profezia. Presbiteriani (seconda metà del XVI sec.): protestanti di ispirazione calvinista che fondano la loro chiesa sui presbiteri, cioè sui ministri e anziani laici che reggono ogni comunità locale e ordinano i nuovi pastori. Esercito della salvezza (1878): associazione cristiana di stampo protestante, organizzata sulla base di una struttura di tipo militare (divisa compresa), mirante alla diffusione del cristianesimo e alla pratica di attività assistenziali. Cosa si intende per UNITÀ ? “Credo la Chiesa, una, santa, cattolica e apostolica” (Proprietà essenziali o note distintive della Chiesa secondo il simbolo niceno-costantinopolitano) Intendiamo per unità una triplice dimensione: • Unità della fede (credere - Magistero) • Unità di culto (celebrare - Liturgia e sacramenti) • Unità di governo (servire - Servizio) Mezzi per un buon atteggiamento ecumenico Risalire alle fonti: ritornando alle fonti (Sacra Scrittura e Tradizione) ci si ritrova uniti alla vera fonte che è Cristo. Dialogare: il dialogo deve essere non soltanto un mezzo, ma soprattutto una forma di vita, un’espressione della maturità e della nuova mentalità dei cristiani. Valore della storia: il valore della storia da’ l’immenso vantaggio di saper discernere l’assoluto dal relativo, l’essenziale dal secondario: tutto ciò che è essenziale, infatti, vive in forme e secondo modalità storiche. Spiritualità: l’ecumenismo è attività cristiana che deve avvicinare a Dio attraverso una spiritualità nutrita di preghiera. La preghiera, tuttavia, presuppone la purificazione del cuore e la conversione della vita. Condizioni per l’attuazione del dialogo ecumenico Chi dialoga deve rispettare l’altro, la sua identità culturale e religiosa; Chi dialoga deve aver fiducia nell’altro; Chi dialoga deve ritenere che anche nelle posizioni dell’altro possono trovarsi verità e valori degni di considerazione e capaci di arricchire la propria esperienza religiosa; Chi dialoga dev’essere disponibile a rimettere in discussione opinioni personali, frutto di deduzioni poco fondate; Chi dialoga deve possedere fermezza di fede, conoscenza profonda del proprio Credo; Chi dialoga non deve cedere a facili ecumenismi o a concessioni dottrinali arbitrarie e quantomai nocive al dialogo stesso. Il cammino, iniziato nel 1910 a Edimburgo e proseguito nel 1948 ad Amsterdam costituzione Consiglio con la del Ecumenico delle Chiese, attende di essere percorso sino in fondo con coraggio, determinazione e fede da tutti i cristiani sparsi nel mondo.