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Dai merovingi ai carolingi

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Dai merovingi ai carolingi
DAI MEROVINGI AI CAROLINGI
Merovingi
Negli ultimi due decenni del V secolo, la Gallia fu
conquistata da un’altra tribù germanica, i franchi : il
loro re Clodoveo, sposato a una principessa
burgunda, si convertì al cristianesimo nel 496
La dinastia fondata da Clodoveo, i Merovingi,
regnò fino al 751. Secondo il costume dei franchi
tutti i possedimenti regi, compreso il titolo reale,
venivano divisi tra i figli del sovrano. In
conseguenza di ciò, la Francia merovingia del VI e
VII secolo fu afflitta da re deboli (i “re fannulloni”)
Intanto il potere si era concentrato nelle mani dei maestri di
palazzo, In particolare Pipino di Heristal, Dopo che suo
figlio, Carlo Martello, riunì l’esercito e bloccò l’invasione
araba a Poitiers (732) e nel 751 il figlio e successore di
questi, Pipino il Breve, depose l’ultimo sovrano merovingio
e fu incoronato re dei franchi. La nuova dinastia dei
Carolingi venne rafforzata dall’alleanza stretta da Pipino
con il papato . Alla sua morte nel 768, il figlio Carlo (il futuro
Carlo Magno) divise il potere col fratello Carlomanno, che
morì tre anni dopo. Carlo Magno restò unico sovrano dei
franchi per oltre quattro decenni, fino alla sua morte
nell’814.
Le conquiste
* Una lunga campagna (772-785) fu quella contro i Sassoni, che avevano
sempre opposto resistenza al cattolicesimo.
* La popolazione dei Frisoni non aveva accolto favorevolmente i missionari di
Roma, la conquista della Frisia permise al regno franco di raggiungere il
mare del Nord, importantissimo per le comunicazioni.
*Contro gli Arabi Carlo organizzò diverse spedizioni.
* Anche la Baviera , già governata da una dinastia locale vicina ai Carolingi,
entrò a far parte pienamente del regno franco.
* L'ultima popolazione di una certa importanza ad essere sconfitta fu quella
degli Avari, feroci e discendenti degli Unni.
I rapporti con la chiesa
 Generalmente, i re franchi si presentavano come naturali
difensori della Chiesa cattolica, avendo restituito al
pontefice ai tempi di Pipino quei territori dell'Esarcato di
Ravenna e della Pentapoli che per concezione comune
erano creduti appartenenti al Patrimonio di San Pietro.
Carlo sapeva bene che al Papa importava soprattutto
ritagliare un sicuro territorio di sua pertinenza in Italia
Centrale, libero da altri poteri temporali, compreso
quello bizantino , nella messa di Natale del 25
dicembre 800 a Roma fu incoronato imperatore del
SACRO ROMANO IMPERO
IL DECLINO

Le motivazioni che portarono al declino e all'indebolimento dell'Impero dei Carolingi sono da
ricercare nel sistema amministrativo dello stato stesso:
Era ormai diffuso in tutta la Gallia il Feudo, ovvero un territorio più o meno vasto controllato da un
Signore terriero che esercitava il suo potere nel suo territorio spesso sfuggendo al controllo diretto
dell’ Imperatore.
Si venne cosi a creare nel Regno una ristretta ma ricchissima e potentissima aristocrazia terriera,
ognuno con la propria cerchia di fedeli(clientela).
Questo sistema Clientelare distrusse l'economia di numerose regioni dove prevaleva la piccola
proprietà .Gli uomini liberi erano destinati a sparire se non stringevano patti con i Feudatari.
Si creò cosi una società composta prevalentemente da contadini dipendenti.
L'Imperatore aveva suddiviso il controllo dell ‘Impero in Provincie( che erano all‘interno del Regno)
,in Marche( che si trovavano ai confini) e in Ducati(esempio il ducato di Baviera e di Bretagna).I
Conti(che gestivano le provincie) e i Marchesi(che gestivano le Marche) avevano stretto un
rapporto di Vassallaggio-Beneficiario con il Sovrano...quest'ultimo però non poteva eleggere i
Marchesi e i Conti , e cosi questi sfuggivano al controllo dell ‘Imperatore rendendosi quasi
indipendenti dal regno stesso.
Ad aggravare l'indebolimento del potere di controllo del Sovrano si aggiunsero gli Istituti di
Immunità, che comportava la concessione ad alcuni proprietari terrieri di essere immuni all
esercizio dei funzionari pubblici. Si crearono quindi all'interno del territorio isole indipendenti dal
Sovrano.
Tutti questi fattori portarono al declino e alla scomparsa del potere Imperiale sul territorio dei
Franchi...e l'Impero pote rimanere saldo solo sotto la guida di abili Sovrani autoritari...ma dopo
Carlo Magno era evidente che il Regno dei Franchi si stava sgretolando.
to la Neustria (attuale parte nord della Francia), l'Austrasia (attuale parte est della Francia) e parti dell'attuale Baviera. Il secondo avrebbe avuto il co
 Carlo Magno, da nobile franco che era, sapeva che alla sua morte
non sarebbe stato possibile tenere unificato il suo regno così vasto.
Per questo, pochi anni prima della sua morte, avvenuta nell'814,
decise che il territorio sarebbe stato suddiviso tra i suoi tre figli:
Carlo, Ludovico e Pipino. Il primo avrebbe governato la
Neustria (attuale parte nord della Francia), l'Austrasia (attuale parte
est della Francia) e parti dell'attuale Baviera. Il secondo avrebbe
avuto il controllo delle attuali Aquitania e Borgogna e della
Linguadoca (attuale territorio a sud della Francia che comprende le
regioni del Midi-Pyrénées e della Linguadoca-Rossiglione). Al terzo,
invece, sarebbero andati in eredità la Provenza e il Regno d'Italia.
La seguente mappa aiuta a capire meglio l'assegnazione delle terre:


Sfortunatamente caso volle che i primi due figli morirono, quindi Carlo Magno dovette lasciare
tutto a Ludovico, che divenne unico erede e tenne unito l'Impero.
Egli, detto Ludovico il Pio o Luigi I, fu re dall'814 all'840. Ebbe tre figlied emise un decreto per
far sì che le terre venissero divise tra loro, esattamente come fece anni prima suo padre. Non
volle però, dal punto di vista formale, una spartizione equa, per cui la corona imperiale fu
affidata esclusivamente al primogenito, Lotario, che divenne co-imperatore. La situazione si
aggravò quando Ludovico ebbe un quarto figlio, Carlo il Calvo, e, nell'829, decise di togliere
alcune terre agli altri per lasciarle a quest'ultimo. Si scatenò una vera e propria guerra civile
che vide Lotario e i suoi fratelli Ludovico II detto il Germanico e Pipino d'Aquitania invadere le
terre del padre, fino a confinarlo in un monastero. Nell'831 Ludovico il Pio tornò al potere per un
breve periodo, togliendo ogni diritto e titolo imperiale a Lotario, in favore di Carlo il Calvo, ma
nell'833 venne nuovamente imprigionato dai figli. Nell'835 Ludovico il Pio venne ristabilito re e
quando il figlio Pipino morì nell'838, egli nominò nuovo re di Aquitania il figlio Carlo. Nell'840
morì, e nell'843, Lotario, Lodovico II e Carlo si suddivisero i territori emanando il Trattato di
Verdun. Come illustrato dalll'immagine qui sotto, Lotario, come primogenito, ereditò il titolo di
Imperatore ed ottenne il regno d'Italia e di Lotaringia; Ludovico II il Germanico il regno di
Germania (che successivamente sarebbe diventato il Sacro Romano Impero) e Carlo il Calvo il
regno di Francia.
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
In seguito a varie vicende tutti i regni
tornarono a riunirsi sotto il figlio di
Ludovico II il Germanico, Carlo il
Grosso, uomo incapace di reggere
un così vasto territorio e, dopo aver
dato prove di debolezza, nell'887
venne deposto.
Egli fu l'ultimo imperatore della
dinastia carolingia.
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