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Strutture protette per l`infanzia di Anpas

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Strutture protette per l`infanzia di Anpas
PARLIAMO INSIEME DI:
Infanzia e rischio di disagio
psicologico all’interno dei campi
di accoglienza
Strutture protette per l’infanzia di
Anpas (cosa sono, cosa fanno)
strategie di lavoro con l’infanzia,
l’importanza dei legami fiduciari
con i genitori, gli insegnanti e le
istituzioni sul territorio
Aquila 2009 ed Emilia 2013:
l’esperienza condivisa di Anpas
con Save the Children nei campi
Lavorare con i bambini che sono stati esposti a stimoli traumatizzanti
non è semplice, poiché subiscono un’interruzione della stabilità affettiva
Avendo a disposizione un minor numero d’informazioni, non sono in
grado, come gli adulti, di valutare e attribuire significati agli eventi
Dopo un evento critico tutti i bambini hanno bisogno di prendere le
misure dell’esperienza che è fonte di turbamento e di dominarla dal
punto di vista emotivo e cognitivo o rischiano seriamente di
rimanerne traumatizzati
Quando gli prestiamo assistenza e sostegno dobbiamo far si che si
sentano IMMEDIATAMENTE protetti e rassicurati
Dobbiamo accompagnarli verso la normalità aiutandoli a
recuperare le loro abitudini e la routine quotidiana
dobbiamo mantenere il loro equilibrio psichico per contenere i
disagi e le vulnerabilità che si possono sviluppare dopo un
evento traumatico
In emergenza i bambini hanno bisogno di attenzioni particolari
e percorsi professionali di accompagnamento
ATTENZIONE ALL’INFANZIA IN UN CAMPO DI
ACCOGLIENZA
1. Raccogliere +
informazioni possibili
condividerle e incrociarle
con quelle fornite dalle
istituzioni territoriali
2. Montaggio della struttura
protetta , pianificazione
condivisa delle attività
I VOLONTARI CHE SI OCCUPANO DEI BAMBINI NEI CAMPI DEVONO:
METTERSI SUBITO IN CONTATTO CON IL SINDACO, IL COORDINAMENTO
PEDAGOGICO TERRITORIALE, GLI ASSISTENTI SOCIALI, GLI INSEGNANTI,
GLI PSICOLOGI ECC.. ECC..
DISCUTERE INSIEME A LORO UN
PIANO CONDIVISO DEGLI INTERVENTI
E DELLE ATTIVITA’ NEI CAMPI A
TUTELA DELL’INFANZIA
IMPORTANTISSIMO:
CONOSCERE ED INCONTRARE AL PIU’ PRESTO I GENITORI
INFORMARLI
COINVOLGERLI
DARE SOSTEGNO ALLA GENITORIALITA’ SOSPESA
Andiamo per ordine…………….
Nell’infanzia le reazioni alle esperienze
stressanti si possono manifestare con
diversi sintomi
Reazioni Emotive:
Tristezza
Ansia Sbalzi di umore Letargia
Panico
Reazioni Cognitive:
Amnesia Auto-rimprovero Difficoltà di Concentrazione
Reazioni Fisiologiche:
Sudorazione Mal di stomaco Variazioni di peso
Insonnia
Reazioni Comportamentali:
Pianto
Aggressività
Tendenza all’isolamento
Scatti d’ira
Tachicardia
Siamo di fronte ad Indicatori di reazioni
problematiche nei bambini quando ci accorgiamo
che:
Rivivono l’evento nel corso dei giochi o durante il
sonno (incubi)
Evitano situazioni che ricordano l’evento
Ricercano nei giochi situazioni pericolose
Peggiorano nel rendimento scolastico
Manifestano spesso aggressività verso persone e oggetti
Si aggrappano ai genitori
o ad altri adulti
Hanno un comportamento
iperattivo o sciocco
L’ aumento della carica fisica è normale, specialmente nei
maschi, che cercano sfogo con frequenti provocazioni e
spinte ai compagni
i litigi sono spesso per futili motivi, possono essere a sfondo
razziale ed in ogni caso assolutamente da contenere ed
evitare poiché si trasferiscono facilmente agli adulti
I VOLONTARI DEVONO ESSERE PREPARATI
ALL’IMPREVEDIBILITA’ E A LAVORARE A BRACCIO
SENZA ASPETTATIVE
NEI CAMPI SONO PIU’ FREQUENTI I DISPETTI
TRA COMPAGNI
COME MODO PER ATTIRARE L’ATTENZIONE
SONO ANCHE L’ESPRESSIONE DEL
BISOGNO DI SFOGARE LA CARICA ENERGETICA
POSSONO CAPITARE PERIODI NEI QUALI SI
CONCENTRANO I DISPETTI VERSO
ALCUNI BAMBINI
POSSONO AVVENIRE VANDALISMI E
DANNEGGIAMENTI DI ATTREZZATURE E
MATERIALI DEL CAMPO COME:
TENDE, CONTAINER, BAGNI, PICCOLI FURTI DI
OGGETTI O MERENDINE IN CUCINA ECC. ECC.
Chi è stato?
Io no!!
Boh!!
Spesso arrivano al PMA facendosi male
giocando con oggetti pericolosi trovati in giro o
correndo tra le tende
Per questo è molto importante la messa in sicurezza del
campo e la bonifica da eventuali oggetti pericolosi lasciati
in giro
Durante i briefing bisogna sensibilizzare TUTTI i volontari a fare
attenzione a questi aspetti dando un occhio pure ai bambini e a
cosa fanno
I LITIGI TRA BAMBINI A SFONDO RAZZIALE
SONO SPESSO CONSEGUENZA DEI DISCORSI SENTITI IN FAMIGLIA
AVVENGONO DURANTE I GIOCHI CON LE STESSE DINAMICHE
OSSERVATE NEGLI ADULTI
SPESSO VENGONO UTILIZZATE LE STESSE ESPRESSIONI VERBALI
SENTITE DAI GENITORI PER RIFERIRSI A PERSONE O ALTRE ETNIE
Strutture protette per l’infanzia di Anpas
(cosa sono, cosa fanno)
La struttura protetta per l’infanzia è uno spazio dedicato alle età
sensibili che offre sostegno alla genitorialità.
Queste strutture sono dotate di materiali ludici e didattici divisi per
fasce d’età.
Sono seguite da volontari specializzati
Sono progettate affinché i genitori possano lasciare i propri bambini
custoditi, in orari prestabiliti, mentre affrontano altrove i problemi
personali
Sono ambienti accoglienti, puliti e sicuri
VANTAGGI
forniscono ai bambini un “ambiente di riferimento” e
sollievo immediato dalla situazione o evento stressante che
ha alterato la loro quotidianità.
prevengono i bambini dal rischio di un deterioramento delle
capacità adattive e socio comunicative
permettono di osservare il bambino, i suoi bisogni,
come regola l’ansia e se stia superando o vivendo
situazioni particolari di stress rispetto a prima
Facilitano le relazioni e i rapporti
tra genitori di diverse etnie
Migliorano il clima sociale
all’interno del campo
•
Cercare di sdrammatizzare sempre i conflitti che nascono tra i bambini e tra gli
educatori e i bambini
•
Consentire sempre l’espressione delle emozioni, quindi accettare qualsiasi reazione del
bambino a prescindere da quanto possano essere insolite e nel caso riferirle agli
psicologi
•
L’aggressività deve essere sempre accolta e
gestita e non bisogna rispondere mai alle
loro provocazioni
Essere sempre sinceri con lui
Mantenere sempre le promesse fatte
Programmare preferibilmente prima le
attività del giorno successivo, poiché farsi
trovare preparati ed organizzati diminuisce
il loro stato d’ansia evitando tensioni inutili
Ascoltare le proposte dei giochi che
vengono dai bambini
Fare attenzione che le attività siano
diverse per fasce d’età e dare sempre la
stessa attenzione e importanza a tutti i
bambini
A fine giornata fare un incontro con gli
psicologi del campo per discutere e rivedere
insieme le dinamiche osservate di giorno
Tra volontari ricordarsi di sostenersi sempre
reciprocamente davanti ai bambini
Cercare sempre di promuovere una
“genitorialità responsabile”, coinvolgendo i
genitori nelle attività con i bambini e facendo
rispettare loro regole e orari della struttura
protetta
STRUTTURA PROTETTA
AQUILA 2009
•
•
•
•
90% BAMBINI ITALIANI
MAMME PRESENTI E VICINE AI FIGLI
FIDUCIA DEI GENITORI NEI VOLONTARI
(ACCETTAZIONE E RISPETTO DELLE REGOLE
DELLA STRUTTURA PROTETTA)
EDUCATORI COMPETENTI ACCETTAZIONE E
RICONOSCIMENTO DEL RUOLO DI EDUCATORE
DA PARTE DEI BAMBINI
EMILIA 2012
•
•
•
•
80% BAMBINI STRANIERI INOLTRE ERANO IL
TRIPLO RISPETTO L’AQUILA
TENDENZA DELLE MAMME A LASCIARE I BAMBINI
DA SOLI PER LUNGHI PERIODI DELLA GIORNATA
OGNI SETTIMANA INIZIALE DIFFIDENZA DEI
GENITORI NEI VOLONTARI E PARZIALE
ACCETTAZIONE DELLE REGOLE
EDUCATORI IMPREPARATI TENTATIVI COSTANTI DI
ALCUNI BAMBINI DI DICHIARARE LA PROPRIA
CONTROLEADERSHIP CON I COETANEI (RAZZISMO
LATENTE) EDUCATORI SPESSO IN DIFFICOLTA’
Il permesso ai bambini di servire ai tavoli della mensa, ha
soddisfatto il loro bisogno di sentirsi responsabili e di
dimostrare ai genitori di essere degni di fiducia
NUMERO ELEVATO DI BAMBINI
LITIGI FREQUENTI MONITORAGGIO SITI VISITATI
DANNI AI COMPUTER CONFLITTUALITA’ CON GLI ADULTI
SOVRACCARICO WIFI DEL CAMPO
GRAZIE A TUTTI DELL’ATTENZIONE E
ARRIVEDERCI A PRESTO !!!
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