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IL Mondo greco dalle origini alle guerre persiane

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IL Mondo greco dalle origini alle guerre persiane
storia greca
IL MONDO GRECO DALLE ORIGINI ALLE
GUERRE PERSIANE
LA GRECIA DELLE ORIGINI
Questa fase, compresa tra il 2000 e l’800 a.C., si
apre con la civiltà minoica , fiorita nell’isola di
Creta, e prosegue con la civiltà dei Micenei,
sviluppatasi nella Grecia continentale. Dopo
l’improvviso crollo della civiltà micenea avvenuto
intorno al 1200 a.C., seguì una fase di regresso,
detta “età buia”, che perdurò per ben 400 anni.
Del mondo greco della fine dell’età buia possiamo
avere un’idea attraverso i poemi di Omero.
PERCHÉ STUDIARE LA GRECIA DELLE ORIGINI?
1) Perché la civiltà minoica e micenea
costituiscono le prime civiltà complesse sorte
in Occidente: accogliendo e rielaborando
influssi provenienti dal Vicino Oriente e
dall’Egitto, Minoici e Micenei diedero vita a
città, a organizzazioni sociali dai caratteri
specifici e con forti diversificazioni di ricchezza
e di ruoli, a sistemi di scrittura propri, a una
produzione artistica originale.
PERCHÉ STUDIARE LA GRECIA DELLE ORIGINI?
2) Perché la storia minoico-micenea appartiene
pienamente alla storia greca: in questo periodo
nacquero i primi Stati dell’area greca e si
scostituirono alcuni elementi culturali, soprattutto
nel campo della religione, della mitologia e
dell’organizzazione sociale, che vennero trasmessi
ai secoli seguenti. Con queste culture l’area del
mar Egeo entrò nella cerchia delle civiltà
complesse: i Micenei in particolare sono la prima
popolazione evoluta in lingua greca sviluppatasi in
Grecia.
PERCHÉ STUDIARE LA GRECIA DELLE ORIGINI?
3) Perché la società descritta nei poemi di
Omero è il presupposto fondamentale della
civiltà della polis: nei poemi omerici troviamo le
componenti culturali e istituzionali di base della
civiltà greca, il cui studio è essenziale per
comprendere gli sviluppi successivi della storia
dei Greci, che culmina nell’età della polis (cittàStato).
CENTRI MINOICI E CENTRI MICENEI
I FATTI E I CONCETTI
A Creta e in Grecia nascono due civiltà complesse: nel II
millennio a.C. nell’Egeo si sviluppano due importanti
civiltà, quella minoica, fiorita a Creta (2000-1450 a.C.),
e quella micenea, sorta nella Grecia continentale (16001200 a.C.). Entrambe si basavano su un’organizzazione
sociale ed economica che aveva dei punti in comune
con le civiltà del Vicino Oriente e dell’Egitto: l’uso della
scrittura a fini burocratici e amministrativi, i palazzi
come centri del potere politico ed economico,
monarchie con larghi poteri. Sia la civiltà minoica sia
quella micenea svilupparono l’arte della navigazione e
detennero una supremazia assoluta sul mare.
I FATTI E I CONCETTI
L’eredità dei Minoici e dei Micenei: la civiltà
minoica e micenea lasciarono in eredità
elementi culturali importanti, soprattutto nel
campo dei miti e delle leggende, anche se la
civiltà materiale e l’organizzazione politica e
istituzionale che avevano sviluppato
scomparvero con la loro fine. Inoltre, Minoici e
Micenei trasmisero ai Greci del I millennio a.C.
l’arte della navigazione.
I FATTI E I CONCETTI
L’età buia: una fase di regresso e di ristagno. Dopo
il crollo della civiltà micenea il corso della storia
greca prese una direzione diversa. Iniziò un
periodo di crisi e di arretramento della civiltà
materiale, l’età buia (1200-800 a.C.), durante la
quale la Grecia apparve spopolata e impoverita.
Con la fine dell’età buia la civiltà riprese il suo
corso, contraddistinto dal progresso delle
comunità greche e dall’adozione dell’alfabeto.
I FATTI E I CONCETTI
La società del tempo di Omero: L’Iliade e l’Odissea
ci permettono di conoscere la società greca nel
momento di passaggio tra l’età buia e la
successiva età arcaica. La Grecia di Omero era
divisa in una pluralità di piccoli regni e comunità,
dominate da aristocrazie guerriere, i cui ideali
erano la virtù e l’onore. In queste comunità
troviamo già alcuni elementi di organizzazione
politica e sociale, quali il consiglio e l’assemblea,
che saranno basilari per la successiva civiltà della
polis.
LE FORZE IN GIOCO
MINOICI: a Creta diedero vita a una civiltà,
fiorita nella prima metà del II millennio a.C.,
basata sul sistema politico e sociale dei palazzi
e sulla talassocrazia.
LA CIVILTÀ MINOICA
LA CIVILTÀ MINOICA
LA CIVILTÀ MINOICA
LE FORZE IN GIOCO
MICENEI: in Grecia furono artefici di una civiltà,
fiorita nella seconda metà del II millennio a.C.,
fondata sul modello di piccoli regni fortemente
militarizzati.
LA CIVILTÀ MICENEA
LA CIVILTÀ MICENEA
LA CIVILTÀ MICENEA
LA CIVILTÀ MICENEA
LE FORZE IN GIOCO
GRECI: dalla fine del III millennio a.C. in poi la
Grecia è stata abitata da un popolo parlante la
lingua greca, che si divideva in diversi gruppi,
ognuno con un proprio dialetto.
LE FORZE IN GIOCO
POEMI OMERICI: l’Iliade o l’Odissea sono le
opere letterarie, rese in forma scritta intorno
alla metà dell’VIII secolo a.C., dalle quali è
possibile ricostruire alcuni aspetti importanti
della civiltà greca sul piano sia istituzionale sia
dei valori morali, relativamente agli ultimi anni
del IX secolo a.C. e ai primi decenni dell’VIII.
LE PAROLE CHIAVE
CIVILTA’ COMPLESSE: a Creta e Micene si
svilupparono le prime civiltà complesse fiorite
in Occidente. Si trattò, infatti, di civiltà urbane
evolute con una struttura sociale ed economica
organizzata e che conoscevano la scrittura.
LE PAROLE CHIAVE
PALAZZO: è il centro politico e amministrativo
sia della civiltà cretese sia di quella micenea. A
differenza del palazzo cretese, privo di mura, il
palazzo miceneo era situato su una rocca cinta
da mura fortificate.
LE PAROLE CHIAVE
SCRITTURA: è l’elemento caratterizzante sia
della civiltà cretese sia di quella micenea e ne
attesta il grado di sviluppo raggiunto; la
scrittura infatti fu inventata per necessità
economico-amministrative connesse in
particolare con l’organizzazione del lavoro.
LE PAROLE CHIAVE
Basiléus e aristocrazia: nella società descritta
nei poemi omerici il basiléus e le altre famiglie
aristocratiche detenevano la supremazia
economica ed esercitavano il potere politico e
militare all’interno di ciascuna comunità.
LE DATE FONDAMENTALI





2000-1450 a.C.: nell’isola di Creta fiorisce la civiltà
minoica
1600-1200 a.C.: in Grecia si afferma la civiltà micenea
1200-800 a.C.: la caduta della civiltà micenea è seguita
da un periodo di arretratezza e impoverimento (età buia)
1000 a.C.: i Greci colonizzano le isole e le coste
dell’Asia Minore (prima colonizzazione)
VIII sec. a.C.: Omero scrive l’Iliade e l’Odissea, che ci
informano sulla società greca di questo periodo
PER CAPIRE E RICORDARE
Che ruolo ebbe la civiltà minoica nel quadro delle
vicende del II millennio a.C.?
Quella minoica fu la prima cultura europea in
grado di esprimere una civiltà complessa basata
sulla scrittura e sulla concentrazione del potere e
delle risorse economiche nelle mani dei re.
Influenzò profondamente le civiltà del continente
greco e delle isole, in primo luogo la nascente
civiltà micenea. Ci ha lasciato importanti resti di
carattere artistico, che mostrano una forte
originalità e creatività.
PER CAPIRE E RICORDARE
Che cosa rese possibile l’ascesa delle civiltà minoica e
micenea?
La ricchezza e la potenza dei Minoici e dei Micenei si
spiegano con il modello economico e sociale da essi
adottato, il cui fulcro era il palazzo. Tale sistema,
mutuato da dal Vicino Oriente, prevedeva l’accumulo
delle risorse economiche nelle mani di una ristretta
classe dirigente. Attraverso una complessa burocrazia,
che utilizzava la scrittura, i signori dei palazzi minoici e
micenei ridistribuivano le risorse ad artigiani e mercanti
per acquisire i segni esteriori del loro potere: oggetti di
lusso, edifici monumentali, armi, etc.
PER CAPIRE E RICORDARE
Perché nella società greca del tempo di Omero troviamo
la radice di una civiltà nuova?
Perché in essa sono presenti istituzioni di tipo
rappresentativo, quali il consiglio e l’assemblea,
sconosciute alle precedenti civiltà. La necessità da
parte del re e degli aristocratici di coinvolgere nelle
decisioni riguardanti la comunità gli uomini in grado di
portare le armi consentì il consolidamento
dell’assemblea, cioè dell’organismo che sta alla base
della democrazia.
LA NASCITA DELLA POLIS
La polis (πόλις) si afferma in Grecia come cittàStato aristocratica nel corso dell’VIII sec.a.C.
Successivamente, per effetto di un nuovo
movimento di colonizzazione, la civiltà della
polis si diffuse in tutto il bacino del
Mediterraneo. Le tensioni che si genereranno
all’interno della società avranno come
conseguenza la nascita della tirannide e la
redazione dei primi codici di leggi.
PERCHÉ STUDIARE LA NASCITA DELLA POLIS?
1) Perché la polis è la creazione più originale
della storia greca: la polis greca è un’istituzione
originale, che non ha precedenti nell’antichità.
A differenza delle città-Stato del Vicino Oriente,
dove i potere era detenuto dal re e dal sommo
sacerdote, la polis greca si identificava nella
comunità dei suoi cittadini, che partecipavano
alla gestione del potere regolata dalle leggi.
PERCHÉ STUDIARE LA NASCITA DELLA POLIS?
2) Perché nel periodo che vide la nascita della polis
ebbe luogo la seconda colonizzazione greca: in
questo periodo i Greci disseminarono di colonie le
rive del Mar Nero e del Mediterraneo centrale e
occidentale, diffondendo ovunque la loro civiltà.
Fondando nuove poleis sulle coste mediterranee,
da Marsiglia in Francia, a Cirene in Libia, e in
particolare nell’Italia meridionale (la cosiddetta
Magna Grecia) e in Sicilia, i Greci diventarono
protagonisti della storia del bacino del
Mediterraneo.
LA SECONDA COLONIZZAZIONE
PERCHÉ STUDIARE LA NASCITA DELLA POLIS?
3) Perché la storia della polis aristocratica
consente di comprendere come si arrivò alla
polis democratica, espressione di una nuova
forma di governo: la democrazia. Nel periodo
della polis aristocratica emersero tensioni
sociali e forze politiche che, nel corso di quattro
secoli, avrebbero condotto a una nuova forma
di governo: la democrazia.
LE FORZE IN GIOCO
ARISTOCRATICI: gli appartenenti alle famiglie
più nobili e più ricche di una città cercarono di
conservare il loro potere sulla polis ostacolando
l’accesso dei cittadini alle istituzioni politiche.
.
LE FORZE IN GIOCO
DEMOS (δῆμος, “popolo”): in senso lato è la
popolazione di una polis, comprendente anche
gli aristocratici, ma in senso politico il démos
identifica le fasce popolari, i piccoli contadini,
gli artigiani, i mercanti e i lavoratori manuali.
L’evoluzione della polis può essere vista
nell’ottica del progressivo accesso del démos al
potere politico.
LE FORZE IN GIOCO
TIRANNI: a partire dalla metà del VII secolo a.C.
alcune personalità di spicco presero il potere
nelle poleis in cui il conflitto tra aristocratici e
démos era diventato insanabile. I tiranni si
posero a capo delle città in modo illegittimo e
le gestirono in modo personale, al di fuori dei
quadri tradizionali e delle istituzioni
canonizzate.
I FATTI E I CONCETTI
La polis si affaccia alla storia: con l’VIII secolo a.C. un
nuovo modello organizzativo comparve sulla scena delle
civiltà mediterranee: la polis greca, che avrà un ruolo da
protagonista nella storia del mondo antico. Partendo da
istituzioni già presenti in modo essenziale nel mondo
omerico si affermò la polis aristocratica, dominata da un
ristretto gruppo di nobili, i cui centri nevralgici furono
l’acropoli, con il tempio della divinità poliade, e l’agorà
(ἀγορά). Tuttavia, la polis aristocratica aveva un
elemento di instabilità nel demos, che cercava sempre
maggiori spazi all’interno della vita politica.
I FATTI E I CONCETTI
L’unità culturale del mondo greco: pur diviso in
tante città-Stato indipendenti, il mondo greco
aveva una forte unità e identità culturale,
basata innanzitutto sulla lingua, sulle tradizioni
comuni, sulla religione. Nel corso della storia
delle poleis, i santuari furono un forte elemento
di aggregazione per i Greci, sia per le funzioni
svolte dagli oracoli sia per i giochi, che
richiamavano atleti e pubblico da tutto il
mondo greco.
I FATTI E I CONCETTI
Si allargano i confini del mondo greco: la seconda
colonizzazione ampliò grandemente i confini della
civiltà greca, fino a comprendere buona parte
delle coste del Mediterraneo e nel mar Nero, oltre
che la Grecia, e portò alla nascita di numerose
poleis. Nate come valvola di sfogo per quei Greci
che desideravano possedere della terra, le colonie
contribuirono alla diffusione del modello della
polis e della cultura greca presso altri popoli.
I FATTI E I CONCETTI
Nuove prospettive per la polis: la crescita dell’economia
greca, iniziata nel VII secolo a.C., portò alla ribalta nuovi
ceti sociali, perlopiù artigiani e mercanti. Tali ceti
contribuirono a rendere le poleis economicamente e
socialmente più dinamiche e rivendicarono una sempre
più attiva partecipazione alla vita politica e militare della
città, mettendo in crisi il potere delle aristocrazie e
chiedendo la redazione scritta dei codici di leggi. Nelle
poleis dove più forti furono i contrasti sociali personalità
di spicco presero il potere e determinarono la nascita
dei regimi tirannici.
LE PAROLE-CHIAVE
UNITA’ CULTURALE: i Greci, nonostante le
divisioni in numerose città-Stato, sentivano di
appartenere ad un’unica cultura, fondata su
elementi comuni quali la lingua, la religione, le
tradizioni mitiche, il modello istituzionale della
polis.
TEMPIO DI HERA A PAESTUM
LE PAROLE-CHIAVE
COLONIZZAZIONE: a metà dell’VIII secolo a.C. si
verificò un vasto movimento migratorio che
portò i Greci a fondare, in gruppi organizzati,
numerose colonie di popolamento, tutte nuove
poleis indipendenti dalla madrepatria.
LE PAROLE-CHIAVE
RIFORMA OPLITICA: l’ingresso di parte del
demos nell’esercito determinò l’introduzione di
una nuova tattica di combattimento, che
prevedeva lo schieramento della fanteria
pesante in file serrate. La riforma ebbe
importanti conseguenze sulla politica delle
poleis.
.
LE DATE FONDAMENTALI
Metà VIII secolo a.C.: inizia la seconda
colonizzazione greca
 700-650 a.C.: viene introdotta la tattica oplitica:
gli eserciti delle poleis si basano sulla fanteria
pesante degli opliti
 - A seguito dello stato di crisi in alcune poleis
aristocratiche nascono le tirannie
 Inizi VI secolo a.C.: le poleis greche adottano la
moneta, inventata dai Lidi e destinata a
rivoluzionare gli scambi commerciali

PER CAPIRE E RICORDARE
Quali erano i caratteri fondamentali della civiltà
greca agli albori dell’età della polis?
A metà dell’VIII secolo a.C. in tutta la Grecia era
presente la polis, una comunità indipendente con
istituzioni rappresentative quali il consiglio,
l’assemblea, i magistrati. La polis al suo sorgere
era dominata dall’aristocrazia, che aveva il
controllo diretto delle magistrature e del consiglio,
precluso al popolo, il démos, che gradualmente
entrò a far parte attivamente della vita politica.
PER CAPIRE E RICORDARE
Quali furono le conseguenze della seconda
colonizzazione?
I Greci rafforzarono notevolmente la loro
presenza nel Mediterraneo e nel mar Nero,
fondando numerose poleis, alcune destinate a
diventare più ricche delle metropoli; inoltre la
cultura ellenica e il modello organizzativo della
polis si diffusero presso molti popoli,
influenzandone profondamente lo sviluppo.
PER CAPIRE E RICORDARE
Perché la polis aristocratica entrò in crisi?
Furono diversi i fattori che contribuirono alla crisi della
polis aristocratica: in primo luogo, lo sviluppo economico
della Grecia, dovuto anche alla colonizzazione, portò
alla ribalta nuovi ceti sociali; in secondo luogo,
l’introduzione di una nuova tattica di combattimento,
basata sulla fanteria pesante degli opliti, aumentò il
ruolo militare e quindi politico del démos; infine, sia le
tensioni tra aristocratici e démos, sia quelle tra
aristocratici stessi, resero instabile il governo di molte
poleis, favorendo la nascita di tirannie.
LA CIVILTÀ DELLA POLIS E IL CONFRONTO CON I
PERSIANI
Nel periodo culminante della polis greca si
affermano Sparta e Atene come modelli di
riferimento di due diverse concezioni della
polis: la polis come sistema oligarchico chiuso,
quella spartana; e la polis democratica
ateniese. Di fronte al grande pericolo comune
rappresentato dai Persiani, le poleis greche si
uniranno per affrontare un nemico che
sembrava invincibile.
LA POLIS
PERCHÉ STUDIARE LA CIVILTÀ DELLA POLIS E IL
CONFRONTO CON I PERSIANI?
1) Perché in questo periodo giunge a maturazione lo
sviluppo della polis greca: tra VII e VI secolo a.C. si
affermarono due modelli di riferimento: Sparta e
Atene, intorno ai quali si sarebbe polarizzato il
mondo greco. Mentre Sparta realizzò un sistema
oligarchico chiuso, Atene portò a compimento un
percorso di crescita democratica, che avrebbe
avuto come esito la piena partecipazione del
popolo alla politica cittadina.
PERCHÉ STUDIARE LA CIVILTÀ DELLA POLIS E IL
CONFRONTO CON I PERSIANI?
2) Perché lo sviluppo politico di Atene è alla base
della nostra democrazia: lo studio degli
avvenimenti e dei personaggi che portarono
alla nascita della democrazia ateniese ci
permette di capire i fondamenti delle idee
politiche moderne e del nostro sistema di
organizzazione sociale.
PERCHÉ STUDIARE LA CIVILTÀ DELLA POLIS E IL
CONFRONTO CON I PERSIANI?
3) Perché la vittoria dei Greci sui Persiani ebbe
un significato epocale: la vittoria sui Persiani
apparve ai Greci come il trionfo della civiltà
della polis, che aveva come idea di base la
libertà del cittadino, sui “barbari” e su un
sistema di vita che prevedeva invece la
sottomissione del singolo ad un’unica autorità.
LE FORZE IN GIOCO
SPARTA: grazie al suo ordinamento politico la
città divenne il modello per le poleis
oligarchiche; inoltre, la forza militare dei suoi
opliti le conferì il ruolo di guida, insieme con
Atene, della lotta antipersiana.
LE FORZE IN GIOCO
ATENE: lo sviluppo politico di Atene la rese
modello per le poleis democratiche; inoltre, la
crescita della sua flotta, voluta da Temistocle,
la fece protagonista, insieme con Sparta, della
lotta contro i Persiani.
LE FORZE IN GIOCO
LEGISLATORI: personaggi come Solone o
Clistene ricoprirono il ruolo di legislatori e, al
contempo, di protagonisti politici, in quanto
attraverso la loro opera orientarono in un
preciso senso lo sviluppo politico della polis.
LE FORZE IN GIOCO
PERSIANI: l’Impero persiano, formatosi nella
seconda metà del VI sec.a.C., riuniva molti
popoli e paesi sotto un unico sovrano, il Gran
Re, e si fondava sull’ideologia (propria dei regni
del Vicino Oriente) di sottomissione
dell’individuo alla Stato e al re.
I FATTI E I CONCETTI
Sparta: il modello della polis oligarchica: Sparta
sviluppò un sistema politico singolare,
espressione della polis oligarchica nella quale
una ristretta minoranza dominava il resto. La
rigida divisione della popolazione in classi
(spartiati, iloti e perieci) della popolazione la
forte militarizzazione degli spartiati furono le
caratteristiche che resero la città una delle
maggiori potenze del mondo greco.
SPARTA: LA POLIS OLIGARCHICA
I FATTI E I CONCETTI
Solone: un riformatore sociale e politico ad Atene.
Atene iniziò il proprio cammino verso la
democrazia con le riforme del legislatore Solone.
Egli impostò la sua opera sull’ideale dell’eunomia,
il buon ordinamento che doveva garantire la pace
sociale e politica. A tal fine cercò di ridurre la
subordinazione dei piccoli cittadini dell’Attica agli
aristocratici e avanzò una riforma politica che
suddivideva la cittadinanza in base al censo
(timocrazia), indebolendo la nobiltà di sangue e
consentendo una maggior partecipazione del
demos.
I FATTI E I CONCETTI
Clistene e l’avvio della democrazia ateniese. Dopo
l’intermezzo della tirannia di Pisistrato e dei suoi figli,
Atene fece un nuovo passo in avanti verso la democrazia
grazie all’opera riformatrice di Clistene. Egli ridusse
ulteriormente il potere degli antichi partiti aristocratici
riorganizzando la popolazione ateniese in nuove
suddivisioni territoriali e in nuove tribù, consentendo al
contempo anche ai cittadini più poveri l’accesso al
consiglio (bulé). In tal modo egli realizzò l’isonomia,
l’ordinamento egualitario, che costituì la prima vera
forma di democrazia.
I FATTI E I CONCETTI
Le guerre persiane: lo scontro tra Occidente e
Oriente e tra due modelli di civiltà. Lo scontro tra
Greci e Persiani, all’inizio del V sec.a.C., acquisì il
significato di uno scontro tra la civiltà delle poleis
greche e quella dei regni orientali. Di fronte a un
nemico comune, le poleis seppero superare la
tradizionale autonomia e unirsi per contrastare la
minaccia persiana. La vittoria dei Greci assicurò
loro la possibilità di continuare lo sviluppo politico
e culturale della polis in piena libertà.
LE PAROLE CHIAVE
SPARTIATI: costoro costituivano la ristretta élite
di guerrieri che governava la società spartana;
godevano dei medesimi diritti e avevano i
medesimi doveri; detenevano, inoltre, il
possesso della terra, assegnata loro in lotti
dallo Stato.
LE PAROLE CHIAVE
ILOTI: nell’ordinamento sociale spartano, gli iloti
costituivano la classe sociale ridotta a rango di
servi statali, completamente asserviti agli
spartiati. Privi di diritti civili e politici,
costituivano il gradino più basso, costituivano il
gradino più basso dell’ordinamento sociale, ma
anche il motore delle attività agricole ed
economiche.
LE PAROLE CHIAVE
RIFORMA: l’insieme dei provvedimenti legislativi
emanati nel VI sec.a.C. da Solone e da Clistene
condussero a un cambiamento significativo
all’interno della società e della politica
ateniese, allargando notevolmente la
partecipazione attiva del démos alla vita
politica della città.
LE PAROLE CHIAVE
TRIREME: l’introduzione della nave da battaglia
a tre ordini di rematori, fu decisiva nello scontro
con le navi persiane e determinò il successo
della flotta ateniese.
LA TRIREME ATENIESE
LE DATE FONDAMENTALI
- VIII sec.a.C. secondo la tradizione in questo periodo sarebbe stata
fissata la legislazione di Licurgo a Sparta
- VIII-VII sec.a.C. Sparta sottomette la Messenia e diventa la potenza
egemone del Peloponneso
- 594-593 a.C. Solone introduce ad Atene una costituzione di tipo
timocratico, che amplia la partecipazione politica del démos
- 561-510 a.C. tirannide di Pisistrato e dei suoi figli ad Atene. In questo
periodo la città conosce un notevole sviluppo culturale ed economico
- 546 a.C. Ciro conquista la Lidia e le città greche della Ionia
LE DATE FONDAMENTALI
- 509 a.C. con la riforma di Clistene Atene conosce la
prima forma di democrazia
- 499-494 a.C. rivolta delle città della Ionia contro il
dominio persiano; Atene e Eretria intervengono in loro
aiuto
- 490 a.C. spedizione di Dario in Grecia (prima guerra
persiana); vittoria dei Greci a Maratona
- 480 a.C. Spedizione di Serse in Grecia (seconda guerra
persiana); disfatta degli Spartani alle Termopili, vittoria
navale degli Ateniesi a Salamina
- 479 a.C. vittoria degli Spartani a Platea e degli Ateniesi a
Micale
PER CAPIRE E RICORDARE
Che cosa ha reso Sparta uno degli Stati più potenti
della Grecia antica?
Due fattori in particolare hanno contribuito alla
creazione della potenza spartana: da una parte la
presenza di un gruppo di cittadini la cui vita era
dedicata solo al mestiere delle armi, dall’altra la
stabilità interna ottenuta con una costituzione che
fu il risultato di un processo di adattamento durato
molto tempo.

L’esistenza degli spartiati fu possibile solo
grazie allo sfruttamento di una classe di servi
statali, gli iloti, che li liberavano dalla
preoccupazione del lavoro finalizzato alla
sussistenza. La stabilità politica interna fu
ottenuta con la parificazione economica degli
spartiati: tra loro non c’erano differenze di
censo e pertanto non vi erano altri motivi di
conflitto.
PER CAPIRE E RICORDARE
Che cosa ha reso possibile lo sviluppo della
democrazia ateniese?
A differenza di altre poleis, dominate da oligarchie
chiuse, Atene si mostrò aperta e disponibile a
cambiamenti finalizzati al bene comune, senza
che si giungesse a sanguinosi scontri civili.
Determinante fu l’opera di legislatori, come Solone
o Clistene, che seppero trovare uno sbocco politico
e legislativo ai problemi sociali che travagliavano
la città.
PER CAPIRE E RICORDARE
Come fecero i Greci a vincere il preponderante esercito
persiano?
Negli scontri terrestri fu determinante la forza della
fanteria pesante di opliti, superiore alla più leggera
fanteria persiana; negli scontri per mare la maggiore
manovrabilità delle triremi greche fu un altro fattore di
successo. Inoltre, l’esercito persiano, anche se
numericamente più consistente, era costituito da forze
composite dei popoli sottomessi ai Persiani, quindi
meno motivate dei Greci, che combattevano per la loro
libertà.
LA GRECIA : DALL’ETÀ CLASSICA
ALL’ELLENISMO
.
L’ETÀ DI PERICLE E LA GUERRA DEL
PELOPONNESO
PERCHÉ STUDIARE L’ETÀ DI PERICLE E LA
GUERRA DEL PELOPONNESO?
PERCHÉ STUDIARE L’ETÀ DI PERICLE E LA
GUERRA DEL PELOPONNESO?
PERCHÉ STUDIARE L’ETÀ DI PERICLE E LA
GUERRA DEL PELOPONNESO?
LE FORZE IN GIOCO
LE FORZE IN GIOCO
LE FORZE IN GIOCO
LE FORZE IN GIOCO
I FATTI E I CONCETTI
I FATTI E I CONCETTI
I FATTI E I CONCETTI
I FATTI E I CONCETTI
LE PAROLE CHIAVE
LE PAROLE CHIAVE
LE PAROLE CHIAVE
LE PAROLE CHIAVE
LE DATE FONDAMENTALI
LE DATE FONDAMENTALI
PER CAPIRE E RICORDARE
PER CAPIRE E RICORDARE
PER CAPIRE E RICORDARE
IL DECLINO DELLA POLIS, L’IMPERO MACEDONE
E I REGNI ELLENISTICI
PERCHÉ STUDIARE IL DECLINO DELLA POLIS,
L’IMPERO MACEDONE E I REGNI ELLENISTICI?
PERCHÉ STUDIARE IL DECLINO DELLA POLIS,
L’IMPERO MACEDONE E I REGNI ELLENISTICI?
PERCHÉ STUDIARE IL DECLINO DELLA POLIS,
L’IMPERO MACEDONE E I REGNI ELLENISTICI?
LE FORZE IN GIOCO
LE FORZE IN GIOCO
LE FORZE IN GIOCO
LE FORZE IN GIOCO
I FATTI E I CONCETTI
I FATTI E I CONCETTI
I FATTI E I CONCETTI
I FATTI E I CONCETTI
I FATTI E I CONCETTI
LE PAROLE CHIAVE
LE PAROLE CHIAVE
LE PAROLE CHIAVE
LE DATE FONDAMENTALI
PER CAPIRE E RICORDARE
PER CAPIRE E RICORDARE
PER CAPIRE E RICORDARE
Fly UP