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il tema scolastico
Il tema è una forma di scrittura, tradizionalmente utilizzata nella scuola come esercitazione o prova d'esame. Richiede da parte dell'alunno di svolgere, elaborare una proposta, una traccia assegnata dall'insegnante. Esistono vari tipi di tema che corrispondono ai vari tipi di testo. Per svolgere un buon tema è necessario procedere con ordine, seguendo un percorso che si articola in quattro grandi fasi: A. Prima di scrivere: la PIANIFICAZIONE; B. Mentre si scrive: la STESURA; C. Dopo aver scritto: la REVISIONE; D. Dopo la revisione: la TRASCRIZIONE IN BELLA COPIA e la RILETTURA. A. Prima di scrivere: la PIANIFICAZIONE La fase della pianificazione richiede di: 1. Analizzare il titolo Solitamente il titolo contiene indicazioni vincolanti sia sul «taglio» o impostazione da dare al lavoro, sia sul tipo di testo da utilizzare (descrittivo, narrativo, argomentativo...), sia sul genere letterario da usare (fiaba, racconto giallo, racconto horror...). È fondamentale perciò identificare le parole chiave del titolo, in quanto sono proprio esse a fornire delle indicazioni vincolanti. 1 analizzare attentamente il titolo; 2 raccogliere le idee; 3 organizzare le idee raccolte; 4 costruire la scaletta. A volte i titoli non danno alcuna indicazione circa il tipo di testo da utilizzare. Di conseguenza, si devono stabilire, sulla base del contenuto da sviluppare, quale tipo di testo intendi prevalentemente utilizzare. Considera, ad esempio, il seguente titolo: «Il mio sport preferito». Se intendi prevalentemente descrivere il tuo sport preferito, utilizzerai un testo di tipo descrittivo-espositivo. A volte i titoli non danno alcuna indicazione, né per quanto riguarda il contenuto, né per quanto riguarda il tipo di testo da utilizzare. Forniscono solo uno spunto generico e si affidano alla creatività. Sono i titoli dei cosiddetti «temi liberi o creativi». Ad esempio: «Se io fossi...», «Osservo due oggetti e...». Anche in questo caso, però, è possibile individuare delle parole chiave che indicano alcuni vincoli da rispettare. Ad esempio, nel titolo «Osservo due oggetti e...» la parola chiave è «due oggetti»; pertanto, se non si vuole andare «fuori tema», è importante mantenere la centralità dei due oggetti durante lo svolgimento. 2. Raccogliere le idee Dopo aver analizzato il titolo, e quindi dopo aver capito esattamente l'argomento da trattare, occorre raccogliere tutte le idee che si possiedono in proposito. • Il modo più semplice per raccogliere idee, dati, informazioni, spunti è quello di fare una lista delle idee, cioè una lista di tutte le parole o frasi che ti vengono in mente senza preoccuparti minimamente del loro ordine. Prendiamo, ad esempio, il titolo del tema «I ragazzi e i videogiochi». Una lista disordinata e casuale di idee da utilizzare per questo tema potrebbe essere la seguente. Titolo del tema «I ragazzi e i videogiochi». • I ragazzi giocano molto con i videogiochi. • Io gioco con i videogiochi circa mezz'ora al giorno. • Si gioca da soli o con gli amici. • Non si deve giocare con i videogiochi molte ore consecutive perché possono far male alla vista, provocare tensione, stress. • Ci sono molti tipi di videogiochi. • I videogiochi permettono di entrare in mondi fantastici. • I ragazzi non devono giocare solo con i videogiochi. • Un mio amico, dopo aver giocato tante ore con i videogiochi, ha avuto un attacco di epilessia. • Le femmine, rispetto ai maschi, giocano meno con i videogiochi. • Alcuni videogiochi sono divertenti e stimolano la fantasia e le capacità logiche. • Alcuni videogiochi sono violenti. • I miei genitori mi hanno proibito di giocare con un certo videogioco • Al momento dell'acquisto, i ragazzi dovrebbero controllare se il perché troppo violento. videogioco è adatto alla loro età. • A scuola i professori dovrebbero educare i ragazzi a un uso corretto • Alcuni videogiochi possono essere pericolosi psicologicamente. dei videogiochi. • Quando si gioca con i videogiochi, è fondamentale distinguere la • Conosco dei ragazzi che giocano solo con i videogiochi. realtà dalla fantasia. • È giusto che i genitori conoscano e valutino i videogiochi dei figli. Per la raccolta delle idee, al posto della lista disordinata, può essere usata la tecnica del grappolo associativo. Il vantaggio del grappolo associativo, rispetto alla lista disordinata, consiste nell'evidenziare con una rappresentazione grafica le associazioni fra le idee e nello stimolarne lo sviluppo e l'arricchimento. Per realizzare il grappolo associativo, in mezzo a un foglio scrivi il titolo del tema in un cerchio; a raggiera scrivi intorno al cerchio le idee che ti vengono in mente e poi altre idee ad esse collegate tramite un'associazione. Ecco un esempio di grappolo associativo relativo al tema «I ragazzi e i videogiochi». Continuando con l'esempio del tema «I ragazzi e i videogiochi», la mappa delle idee potrebbe essere la seguente, organizzata intorno a quattro principali gruppi di idee: • rapporto ragazzi-videogiochi; • aspetti positivi dei videogiochi; • aspetti negativi dei videogiochi; • ruolo della famiglia e della scuola. VEDI PAG. 185 DEL LIBRO DI TESTO Ecco un esempio di mappa delle idee relativo al tema «I ragazzi e i videogiochi». VEDI PAG. 186 DEL LIBRO DI TESTO 4. Costruire la scaletta Dopo aver analizzato il titolo e dopo aver raccolto e organizzato le idee, non ti rimane che organizzare i contenuti, cioè scrivere la scaletta dei temi da trattare nell'ordine in cui si intende affrontarli. Basandoti sulla mappa delle idee della pagina precedente, organizzata intorno a quattro principali gruppi di idee, si stende la scaletta del tema «I ragazzi e i videogiochi» disponendo le idee nei momenti dell'introduzione, dello svolgimento e della conclusione del componimento. Ricorda che la scaletta, se fatta bene, in modo completo e articolato, possibilmente con frasi intere, faciliterà enormemente il lavoro di stesura del tema. B. Mentre si scrive: la STESURA Dopo la pianificazione (raccolta e organizzazione delle idee nella scaletta) è il momento di cominciare a scrivere il testo. Innanzitutto un consiglio: prendi l'abitudine di scrivere il tuo tema in «brutta copia»: ciò ti permetterà, in fase di revisione del testo, di apportarvi le dovute correzioni prima di trasferirlo in «bella copia». È meglio usare per la brutta copia un foglio sufficientemente grande (ad esempio un foglio protocollo) e lasciare degli spazi laterali per la correzione. Infatti, se usi fogli piccoli e li riempi completamente, ti metti nell'impossibilità di apportare poi correzioni al tuo testo. La stesura si suddivide in tre parti fondamentali: 1. introduzione; 2. svolgimento; 3. conclusione. 1. Introduzione • Evita innanzitutto di cadere in un errore molto comune, cioè quello di iniziare con una frase che ripeta il contenuto del titolo, perché è banale. Se il titolo del tema è «I ragazzi e i videogiochi» non iniziare con una frase del tipo: I videogiochi rappresentano uno dei passatempi preferiti dai ragazzi. • Le introduzioni possibili sono due: 1. introduzione inquadramento: permette di inquadrare l'argomento o il problema; In questa nostra società dell’informazione e della tecnologia, i videogiochi sono diventati parte integrante della vita dei ragazzi; 2. introduzione ad effetto: permette di attirare l'attenzione e l'interesse del lettore utilizzando delle frasi ad effetto (spiritose ma non troppo, brillanti, significative) che lo coinvolgono. Accidenti! Sono le 17.15 e non ho ancora ripassato storia per la verifica di domani. Se torna a casa mia madre e si accorge che «ho buttato via il tempo con i videogiochi» (così lei di solito si esprime), sono guai seri per me. 2. Svolgimento • Cerca di mantenerti il più possibile aderente alla scaletta, preparata nella fase di pianificazione, rispettando l'ordine degli argomenti. • Sviluppa, amplia, illustra, esemplifica in modo completo ciascun argomento così da permetterne la comprensione. • Esponi fatti, idee, osservazioni, riflessioni in modo logico, coerente. Evita contraddizioni e inutili ripetizioni di idee o concetti. • Collega le frasi e i periodi adoperando in modo corretto i connettivi. • Utilizza un lessico chiaro, preciso, adeguato all'argomento. • Scrivi correttamente da un punto di vista ortografico, grammaticale e sintattico. Ricorda: usa il dizionario! 3. Conclusione • Evita innanzitutto di cadere in errori molto comuni, quali: - ripetere la frase di introduzione o il titolo; - utilizzare formule del tipo: In conclusione, vorrei dire...; Concludendo, si può affermare che...; Per finire, posso dire...; - esporre idee o concetti che non c'entrano assolutamente con quanto detto nello svolgimento. • Scegli fra tre possibili conclusioni: - conclusione riassunto: il modo più semplice di concludere è quello di riassumere brevemente i principali argomenti trattati nello svolgimento; in questo tema ho trattato il rapporto ragazzi-videogiochi e ho soprattutto evidenziato gli aspetti positivi e negativi dei videogiochi. Giocare e simulare gare e battaglie è divertente, stimola la fantasia e le capacità logiche. È fondamentale, però, assumere un atteggiamento corretto e responsabile nei confronti dei videogiochi. Questo significa farne un uso moderato, scartare i videogiochi violenti, saper distinguere sempre il virtuale dal reale; - conclusione commento: si può concludere esprimendo i propri sentimenti, le proprie emozioni, i propri pareri e propositi in relazione al tema; La quasi totalità dei ragazzi ha una grande familiarità con i videogiochi, che presentano aspetti positivi ma anche negativi. Io amo moltissimo giocare con i videogiochi, però mi impegnerò a non scegliere quelli violenti, i cosiddetti giochi «sparatutto» in cui lo scopo è colpire con estrema precisione e ferocia l'avversario, e soprattutto a fare un uso moderato dei videogiochi, dedicandomi invece, nel tempo libero, ad altri passatempi, divertimenti con gli amici, in particolare all'aria aperta; 3. Conclusione • Evita innanzitutto di cadere in errori molto comuni, quali: - ripetere la frase di introduzione o il titolo; - utilizzare formule del tipo: In conclusione, vorrei dire...; Concludendo, si può affermare che...; Per finire, posso dire...; - esporre idee o concetti che non c'entrano assolutamente con quanto detto nello svolgimento. • Scegli fra tre possibili conclusioni: - conclusione riassunto: il modo più semplice di concludere è quello di riassumere brevemente i principali argomenti trattati nello svolgimento; in questo tema ho trattato il rapporto ragazzi-videogiochi e ho soprattutto evidenziato gli aspetti positivi e negativi dei videogiochi. Giocare e simulare gare e battaglie è divertente, stimola la fantasia e le capacità logiche. È fondamentale, però, assumere un atteggiamento corretto e responsabile nei confronti dei videogiochi. Questo significa farne un uso moderato, scartare i videogiochi violenti, saper distinguere sempre il virtuale dal reale; - conclusione commento: si può concludere esprimendo i propri sentimenti, le proprie emozioni, i propri pareri e propositi in relazione al tema; La quasi totalità dei ragazzi ha una grande familiarità con i videogiochi, che presentano aspetti positivi ma anche negativi. Io amo moltissimo giocare con i videogiochi, però mi impegnerò a non scegliere quelli violenti, i cosiddetti giochi «sparatutto» in cui lo scopo è colpire con estrema precisione e ferocia l'avversario, e soprattutto a fare un uso moderato dei videogiochi, dedicandomi invece, nel tempo libero, ad altri passatempi, divertimenti con gli amici, in particolare all'aria aperta; - conclusione ad effetto: si può concludere con un fatto curioso, una battuta, un paradosso, così da lasciare il lettore con un ricordo divertito e positivo di quello che ha letto. Certo è che i videogiochi sono un fenomeno di massa nelle giovani generazioni. Le statistiche più recenti, infatti, dimostrano che la quasi totalità dei ragazzi italiani fra i quattro e i diciassette anni ne fanno un uso costante. Farlo capire ai miei genitori, però, è sempre stata un'ardua impresa... fino al giorno in cui hanno scoperto che anche il «bravissimo», «studiosissimo», «perfettissimo» figlio dei nostri vicini di casa gioca con i videogiochi. Se non altro io, ho fatto loro capire, gioco poco tempo al giorno, preferibilmente con gli amici ed evito i giochi «sparatutto»! C. Dopo aver scritto: la REVISIONE Dopo aver scritto il testo, è fondamentale verificare (magari dopo una breve pausa per «rinfrescarsi le idee») che in esso tutto funzioni, intervenendo adeguatamente ogni volta che c'è qualcosa che non va. È meglio rileggere il testo almeno due volte. 1. Prima lettura: controllo del contenuto Poniti le seguenti domande: • Il contenuto risponde alle indicazioni, alle richieste del titolo? • L’introduzione è coerente con la trattazione successiva? Sono sicuro che non sia banale, scontata? • Ho trattato tutti gli argomenti della scaletta in modo ordinato, logico, coerente, completo? • Ci sono idee, concetti «fuori tema», che non c’entrano con l’argomento? • Ci sono idee, concetti, informazioni ripetuti o inutili e che quindi vanno eliminati? • Ci sono idee, concetti, informazioni in contrasto fra loro? • Ci sono idee, concetti originali, frutto di una rielaborazione personale? • La conclusione è coerente con lo svolgimento? Sono sicuro che non sia banale, scontata? • Le tre parti del tema (introduzione, svolgimento, conclusione) sono state trattate in modo equilibrato, cioè hanno una lunghezza proporzionata alla loro importanza? Seconda lettura: controllo della forma Poniti le seguenti domande: • Ogni frase risulta completa di soggetto, predicato, complementi? • Le frasi sono ben collegate tra loro da pronomi e congiunzioni? • I verbi sono coniugati in modo corretto? • I tempi verbali sono adoperati in modo coerente, nel senso che non presentano «salti» da un tempo all’altro senza motivo? • Nomi, aggettivi, verbi concordano fra loro nel genere e nel numero? • Ho adottato uno stile linguistico appropriato? Ci sono «salti» di stile? • Ho utilizzato un lessico appropriato? • Ho scritto in modo ortograficamente corretto? (Controlla in particolare le doppie, l’uso dell’H plurali, gli accenti, gli apostrofi, le maiuscole.) Per qualsiasi dubbio consulta il dizionario. • Ho usato correttamente i segni di punteggiatura? D. Dopo la revisione: la TRASCRIZIONE IN «BELLA COPIA» e la RILETTURA Dopo la revisione, non ti rimane che ricopiare il tuo tema in «bella copia». L’aspetto grafico è molto importante perché facilita la lettura e la comprensione del testo. Pertanto, nel ricopiare il tuo tema in bella copia ricordati soprattutto di: • scrivere in modo leggibile, cioè con una grafia ordinata e chiara. Grafie eccessivamente larghe e alte o troppo strette e basse o grafie in cui non vengono distinte le lettere (ad esempio la m e la n; la p e la b) o ancora grafie ricche di virtuosismi (ad esempio con pallini o cuoricini al posto dei punti «Domani°, ci° sei°?», «Perdonami ♥ !») sono difficili da comprendere e, giustamente, infastidiscono il lettore; • evidenziare graficamente, se necessario, i concetti principali. Puoi ricorrere alla sottolineatura o all’uso delle lettere maiuscole (se opportune); • andare a capo tutte le volte che cambi argomento o passi a illustrare e definire un aspetto diverso del medesimo argomento. Una volta trascritto il tema in bella copia in modo graficamente corretto, non ti resta che consegnarlo all’insegnante. Prima, però, rileggilo attentamente. Non si sa mai, potresti aver fatto errori di copiatura o di distrazione. D. Dopo la revisione: la TRASCRIZIONE IN «BELLA COPIA» e la RILETTURA 1. Attenzione a distribuire opportunamente il tempo a disposizione Ora che conosci le strategie, le tecniche per scrivere bene un tema, ti invitiamo a considerare un’altra strategia molto importante: la distribuzione opportuna del tempo a disposizione. Questa operazione è fondamentale per evitare, ad esempio, di trovarti allo scadere del tempo stabilito, con una parte dello svolgimento ancora in «brutta copia». Naturalmente, la distribuzione del tempo per la produzione di un tema va calcolata a seconda dell’argomento che si intende trattare, del tipo di testo che si decide di scrivere e delle proprie abilità personali. È utile comunque, soprattutto a chi non è ancora esperto nell’organizzazione del proprio tempo di lavoro, pianificare il tempo a disposizione. Indicativamente, su un tempo complessivo di tre ore, puoi stabilire di dedicare: 20 minuti alla fase precedente la scrittura (analisi del titolo, raccolta delle idee, organizzazione delle idee, costruzione della scaletta); 50 minuti alla stesura del testo; 15 minuti alla revisione e alla correzione; 25 minuti alla trascrizione in «bella copia»; 10 minuti alla rilettura finale del testo.