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PROGETTO MONDIALE BPCO G lobal Initiative for Chronic O bstructive L ung D isease Linee-Guida Italiane Modena 11-13 Marzo 2004 PROGETTO MONDIALE BPCO Enti Partecipanti National Heart, Lung and Blood Institute (NIH, Bethesda USA) Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS, Ginevra CH) STRUTTURA INTERNAZIONALE PROGETTO GOLD GOLD Executive Committee Romain Pauwels, MD, PhD - Chair GOLD Science Committee Leonardo Fabbri, MD - Chair GOLD Dissemination Committee Peter Calverley, MD - Chair GOLD NETWORK PARTNERS GOLD NATIONAL LEADERS WORLD ORGANIZATION OF FAMILY PHYSICIANS (WONCA) INTERNATIONAL COPD COALITION (Patient Organizations) GOLD EXECUTIVE COMMITTEE R. Pauwels, Belgium–Chair S. Buist, US P. Calverley, UK B. Celli, US L. Fabbri, Italy Y. Fukuchi, Japan C. Jenkins, Australia C. Lenfant, US J. Luna, Guatemala W. MacNee, UK E. Nizankowska, Poland K. Rabe, Netherlands R. Rodriguez-Roisin, Spain C. van Weel, Netherlands T. van der Molen, Netherlands N. Zhong, China PROGETTO MONDIALE BPCO Sponsor Internazionali ALTANA Pharma Merck Sharp & Dohme Andi-Ventis Mitsubishi Pharma Corp AstraZeneca Nikken Chemicals Co., Ltd Aventis Novartis Bayer Pfizer Boehringer-Ingelheim Schering-Plough International Chiesi Group Zambon Group GlaxoSmithKline PROGETTO MONDIALE BPCO Sponsor Nazionali GOLD Website Internazionale http://www.goldcopd.com Sito GOLD - Italia http://www.goldcopd.it STRUTTURA DEL PROGETTO MONDIALE BPCO-ITALIA Chairmen: G. Di Maria, L. Corbetta Delegato Nazionale: L. Corbetta Responsabili Gruppi di Studio: • R. De Marco: Epidemiologia • S. Petruzzelli: Fattori di rischio e loro riduzione • M. Pistolesi: diagnostica non funzionale, imaging • A. Rossi: Fisiopatologia: Office spirometry e valutazione di gravità • L.M. Fabbri: Obiettivi del trattamento • G. Di Maria: Trattamento farmacologico di fondo • A. Spanevello: Trattamento delle riacutizzazioni • A. Corrado: Trattamento dell’insufficienza respiratoria cronica riacutizzata • F. Falcone: Ossigenoterapia e ventilazione domiciliare nella BPCO • E. Clini: Riabilitazione ed home care • V. Bellia: BPCO e comorbidità nell’anziano STRUTTURA DEL PROGETTO MONDIALE GOLD-ITALIA Progetto promosso da: • Fondazione UIP • Unione Italiana per la Pneumologia (UIP) • Associazione Italiana Pneumologi Ospedalieri (AIPO) • Società Italiana di Medicina Respiratoria (SIMER) • Federazione Italiana contro le Malattie Polmonari Sociali e la Tubercolosi (FIMPST) Con invito esteso a • Federazione Italiana dei Medici di Medicina Generale (FIMMG) • Società Italiana di Medicina Generale (SIMG) • Società Nazionale di Aggiornamento Medico Interdisciplinare (SNAMID) • Associazione Italiana Medici di Famiglia (AIMEF) • Associazione Italiana Pazienti BPCO • Federfarma PROGETTO MONDIALE BPCO La BPCO è la 4a causa di morte negli Stati Uniti (dopo cardiopatie, neoplasie e malattie cerebrovascolari). Nel 2000 l’OMS ha stimato che ci siano state 2.8 milioni di morti per BPCO. MORTALITÀ IN ITALIA Le Malattie dell’ apparato respiratorio rappresentano la 3a causa di morte in Italia. Le BPCO rappresentano il 50-55% delle morti per malattie dell’apparato respiratorio. La mortalita’ interessa le fasce di età piu’ avanzate e maggiormente i maschi rispetto alle femmine. MORBIDITÀ • La morbidità è prevista in notevole aumento nel mondo con uno spostamento dal 12 ° al 6° posto. • In termini di ricoveri ospedalieri in Italia le BPCO risultano al 7° posto. PREVALENZA NEL MONDO • Colpisce tutte le popolazioni ma è maggiore nei Paesi industrializzati rispetto a quelli in via di sviluppo. • E’ in continuo aumento nei Paesi industrializzati . • Interessa entrambi i sessi ed è in aumento soprattutto nel sesso femminile. • Aumenta con l’età. PREVALENZA IN ITALIA E’ in aumento rispetto ai dati degli anni ’80. E’ sottodiagnosticata rispetto alle diagnosi formulate attraverso questionari standardizzati negli studi epidemiologici Viegi et al; Int J Tuberc Lung Dis 1999 EPIDEMIOLOGIA La BPCO e` un problema non trascurabile anche in età giovanile. E` stato evidenziato da studi epidemiologici che il 10% di giovani tra i 20 e i 44 anni presenta tosse ed espettorato senza ostruzione bronchiale (Stadio 0 a rischio) e 3,6% presenta sintomi con ostruzione bronchiale (Stadio I-III) de Marco at al Thorax 2004; 59:120-125 PRINCIPALI CAUSE DI MORTE IN CINA 1998 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 CAUSA DI MORTE N x 103 % Neoplasie maligne Malattie cerebrovascolari Cardiopatie BPCO Traumi Patologie gastroenteriche Malattie metaboliche Malattie genito-urinarie Malattie psichiatriche Malattie neurologiche Tutte le altre cause 13.928 13.772 10.658 8.684 3.973 1.865 1.715 930 696 583 4.952 22,6 22,3 17,3 14,1 6,3 3,0 2,8 1,5 1,1 0,9 8,1 VARIAZIONE PERCENTUALE DELLA MORTALITÀ AGGIUSTATA PER L’ETÀ IN U.S.A. Proporzione della frequenza del 1965 3.0 2.5 Coronaropatie Infarto Altre Malattie CV BPCO Tutte le altre cause -59% -64% -35% +163% -7% 1965 - 1998 1965 - 1998 1965 - 1998 1965 - 1998 1965 - 1998 2.0 1.5 1.0 0.5 0 VARIAZIONE PERCENTUALE DELLE MORTI PER BPCO IN U.S.A. Morti per 100.000 60 Maschi Bianchi 50 40 Maschi Neri 30 20 Femmine Bianche Femmine Nere 10 0 1960 1965 1970 1975 1980 1985 1990 1995 2000 PROGETTO MONDIALE BPCO Tra il 1985 ed il 1995 il numero di visite mediche per BPCO negli USA è aumentato da 9 a 16 milioni. Nel 1995 i ricoveri per BPCO negli USA sono stati 500.000 con una spesa sanitaria di circa 15 miliardi di dollari. VISITE AMBULATORIALI PER BRONCHITE CRONICA (O NON SPECIFICATA) IN U.S.A. 14 Numero (milioni) 12 10 8 6 4 2 0 1980 1985 1990 Anno 1995 1998 PROGETTO MONDIALE BPCO Il fumo di sigaretta è la principale causa della BPCO Negli USA 47 milioni di persone fumano (28% dei maschi e 23% delle femmine) L’OMS stima nel mondo oltre 1 miliardo di fumatori, con un aumento fino ad oltre 1,6 miliardi nel 2025. Nei Paesi a basso-medio tenore di vita la percentuale di fumatori sta crescendo in modo allarmante PROGETTO MONDIALE BPCO OBIETTIVI Sensibilizzare gli operatori sanitari, i politici e la popolazione generale sulla BPCO Migliorare la diagnosi, il trattamento e la prevenzione Stimolare la ricerca PROGETTO MONDIALE BPCO DOCUMENTI Linee guida per la diagnosi, il trattamento e la prevenzione (aggiornamento 2003) Versione ridotta delle Linee Guida (Executive Summary) (aggiornamento 2003) Guida tascabile per gli operatori sanitari (aggiornamento 2003) Guida per il paziente e la famiglia PROGETTO MONDIALE BPCO LINEE GUIDA Basate sull’evidenza Focalizzate su: Risultati valutabili diagnosi terapia prevenzione LIVELLI DI EVIDENZA CATEGORIA FONTE A Studi randomizzati controllati: elevato numero di studi B Studi randomizzati controllati: scarso numero di studi C Studi non randomizzati e studi osservazionali D Giudizio di un gruppo di esperti SOMMARIO 1. Introduzione 2. Definizione e classificazione 3. Aspetti socio-economici 4. Fattori di rischio 5. Patogenesi, anatomia patologica e fisiopatologia 6. Diagnosi e Trattamento 7. Ricerca futura BPCO: DEFINIZIONE La broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) è un quadro nosologico caratterizzato dalla progressiva ostruzione al flusso aereo, non completamente reversibile. Questa riduzione del flusso è di solito progressiva ed associata ad una risposta infiammatoria a seguito dell’inalazione di particelle o gas nocivi. BPCO: DEFINIZIONE Tosse e catarro cronici spesso precedono lo sviluppo di BPCO di molti anni e questi sintomi identificano gli individui a rischio di BPCO. Per converso, alcuni pazienti sviluppano una significativa ostruzione al flusso in assenza di sintomi respiratori cronici. BPCO: DEFINIZIONE Asma e BPCO sono due patologie con caratteristiche specifiche che le differenziano. Tuttavia c’è indubbiamente una overlap tra asma e BPCO BPCO: DEFINIZIONE C’è evidenza che forme di asma duraturo possono condurre a rimodellamento delle vie aeree ed a ostruzione bronchiale parzialmente irreversibile. Individui con asma esposti a inalazione di sostanze nocive possono sviluppare una forma mista di infiammazione “asthma-like”e “COPD-like” CLASSIFICAZIONE DI GRAVITA’ DELLA BPCO STADIO CARATTERISTICHE 0 A RISCHIO Spirometria normale sintomi cronici (tosse, escreato) I LIEVE VEMS/FCV < 70%; VEMS ≥ 80% del teorico con o senza sintomi cronici (tosse, escreato) II MODERATA VEMS/FCV< 70%; 50% ≤ VEMS < 80% del teorico con o senza sintomi cronici (tosse, escreato, dispnea) VEMS/FCV < 70%; 30% ≤ VEMS < 50% del teorico con o senza sintomi cronici (tosse, escreato, dispnea) III GRAVE IV MOLTO GRAVE VEMS/FCV < 70%; VEMS < 30% del teorico o VEMS < 50% del teorico in presenza di insufficienza respiratoria o di segni clinici di scompenso cardiaco destro FATTORI DETERMINANTI DELLA GRAVITA’ NELLA BPCO •Gravità dei sintomi •Gravità della riduzione del flusso aereo espiratorio •Frequenza e gravità delle riacutizzazioni •Presenza di complicanze della malattia •Presenza di insufficienza respiratoria •Co-morbidità •Stato di salute generale •Numero di farmaci richiesti per controllare la malattia SOMMARIO 1. Introduzione 2. Definizione e classificazione 3. Aspetti socio-economici 4. Fattori di rischio 5. Patogenesi, anatomia patologica e fisiopatologia 6. Diagnosi e Trattamento 7. Ricerca futura ASPETTI SOCIO-ECONOMICI La BPCO è una malattia sottodiagnosticata e la sua dimensione sul piano clinico e sociale è sottostimata Prevalenza, morbidità e mortalità variano in modo significativo nei vari Paesi; dove sono disponibili dati, la BPCO rappresenta in entrambi i sessi un importante problema di salute pubblica DIMENSIONE SOCIALE ED ECONOMICA La dimensione globale della BPCO crescerà enormemente oltre ogni logica previsione quando si manifesteranno le conseguenze dell’abitudine al fumo di tabacco nei Paesi in via di sviluppo I costi sono elevati ed aumenteranno proporzionalmente all’invecchiamento della popolazione, all’incremento della prevalenza della BPCO ed al costo degli interventi medici e di salute pubblica già esistenti SOMMARIO 1. Introduzione 2. Definizione e classificazione 3. Aspetti socio-economici 4. Fattori di rischio 5. Patogenesi, anatomia patologica e fisiopatologia 6. Diagnosi e Trattamento 7. Ricerca futura MESSAGGI PRINCIPALI • I fattori di rischio per la BPCO comprendono i fattori individuali e l’esposizione ad agenti ambientali. La malattia di solito deriva dall’interazione fra questi due diversi tipi di fattori. • Il fattore individuale che è meglio documentato è un raro deficit ereditario di alfa-1 antitripsina. Altri geni potenzialmente candidati nella patogenesi della BPCO sono stati identificati. • I principali fattori ambientali sono rappresentati dal fumo di sigaretta, da polveri in ambiente professionale, da sostanze chimiche (vapori, irritanti, fumi) e dall’inquinamento degli ambienti interni ed esterni. FATTORI DI RISCHIO FATTORI LEGATI ALL’OSPITE: • geni (ad esempio, deficit di a1 antitripsina) • iperreattività bronchiale • crescita del polmone FATTORI LEGATI ALL’AMBIENTE: • fumo di sigaretta • fattori professionali • inquinamento esterno e domestico • infezioni • stato socio-economico Prevalenza (%) di fumatori in Italia: anni 1993-1999, soggetti > 14 anni. anni fumatori maschi femmine ex fumatori maschi femmine 1993 35.1 16.4 26.5 12.4 1994 34.1 16.7 26.6 13.0 1995 33.9 17.2 27.4 13.1 1996 34.9 17.9 26.9 12.2 1997 33.1 17.3 27.5 13.6 1998 32.2 17.3 29.0 14.1 1999 32.4 17.1 27.2 12.5 Fonte: Indagine Multiscopo “Aspetti della vita quotidiana” 1999. ISTAT 2000 PREVALENZA DI BPCO IN FUMATORI Circa il 20% dei fumatori sviluppa la BPCO Circa il 30% di fumatori (> 10 packyear) oltre i 40 anni presenta una limitazione al flusso aereo Fletcher C, Peto R BMJ 1977 1: 1645 Jaen Diaz Ji Bronchopneumol 2003: 39: 554 Zielinski J. Chest 2001 Mar;119 (3): 731 FATTORI DI RISCHIO Anche l`esposizione al fumo passivo può contribuire all`insorgenza di sintomi respiratori e della malattia, aumentando il carico globale di particelle e gas inalati. Il fumo passivo è associato allo sviluppo di BPCO Stadio 0 e Stadio 1. de Marco at al Thorax 2004; 59:120-125 SOMMARIO 1. Introduzione 2. Definizione e classificazione 3. Aspetti socio-economici 4. Fattori di rischio 5. Patogenesi, anatomia patologica e fisiopatologia 6. Diagnosi e Trattamento 7. Ricerca futura PATOGENESI AGENTI NOCIVI (fumo di sigaretta, inquinanti, agenti professionali) Fattori genetici Infezioni respiratorie Altri fattori BPCO Particelle e gas nocivi Fattori legati all’ospite Anti-ossidanti Infiammazione polmonare Stress ossidativo Anti-proteasi Proteasi Meccanismi di riparazione BPCO PATOGENESI INFIAMMAZIONE Patologia piccole vie aeree Distruzione parenchimale Infiammazione bronchiale Rimodellamento bronchiale Perdita attacchi alveolari Riduzione tono elastico RIDUZIONE DEL FLUSSO AEREO ASMA BPCO Allergeni Fumo di sigaretta Infiammazione bronchiale Linfociti T CD4+ Eosinofili Infiammazione bronchiale Linfociti T CD8+ Macrofagi, neutrofili COMPLETAMENTE REVERSIBILE RIDUZIONE DEL FLUSSO AEREO ESPIRATORIO COMPLETAMENTE IRREVERSIBILE CAUSE DI RIDUZIONE DEL FLUSSO AEREO NELLA BPCO Irreversibili • fibrosi ed ostruzione bronchiale • riduzione del ritorno elastico • distruzione del supporto alveolare CAUSE DI RIDUZIONE DEL FLUSSO AEREO NELLA BPCO Reversibili • accumulo bronchiale di cellule infiammatorie, muco ed essudato • contrazione della muscolatura liscia nei bronchi periferici • iperinsufflazione dinamica durante l’esercizio fisico SOMMARIO 1. Introduzione 2. Definizione e classificazione 3. Aspetti socio-economici 4. Fattori di rischio 5. Patogenesi, anatomia patologica e fisiopatologia 6. Diagnosi e Trattamento 7. Ricerca futura TRATTAMENTO DELLA BPCO Obiettivi Prevenire la progressione della malattia Migliorare i sintomi Migliorare la tolleranza allo sforzo Migliorare lo stato di salute Prevenire e curare le riacutizzazioni Prevenire e trattare le complicanze Ridurre la mortalità Minimizzare gli effetti collaterali della terapia Le 4 fasi del trattamento della BPCO 1. Valutazione e monitoraggio 2. Riduzione dei fattori di rischio 3. Trattamento della BPCO stabilizzata: - educazionale - farmacologico - non farmacologico 4. Trattamento delle riacutizzazioni e della insufficienza respiratoria VALUTAZIONE E MONITORAGGIO La diagnosi di BPCO si basa sull’anamnesi di esposizione a fattori di rischio e sulla presenza di ostruzione bronchiale non completamente reversibile, in presenza o meno di sintomi. VALUTAZIONE E MONITORAGGIO I pazienti con tosse cronica ed espettorato con una storia di esposizione a fattori di rischio dovrebbero essere testati per valutare la presenza di ostruzione bronchiale, anche in assenza di dispnea. VALUTAZIONE E MONITORAGGIO La spirometria rappresenta lo strumento diagnostico meglio standardizzato, più riproducibile ed obiettivo; esso costituisce il gold standard nella diagnosi e nella valutazione della BPCO Gli operatori sanitari che trattano pazienti con BPCO dovrebbero avere la possibilità di eseguire una spirometria senza difficoltà. MISURA DELLA RIDUZIONE DEL FLUSSO AEREO ESPIRATORIO (Spirometria) Dovrebbero essere sottoposti a spirometria tutti quei pazienti in cui si sospetta BPCO. La spirometria contribuisce ad identificare i pazienti che soffrono della malattia ad uno stadio precoce. Dovrebbe inoltre essere eseguita in tutti quei pazienti che presentano tosse cronica ed escreato, anche se non lamentano dispnea. SPIROMETRIA Si raccomanda la spirometria nella popolazione generale come valutazione generale dell’ individuo e l’ esecuzione della spirometria a tutti i livelli di intervento sanitario (Medicina Generale, ecc.) purchè vengano rispettati i criteri di esecuzione del test VALUTAZIONE E MONITORAGGIO Tutti i pazienti con un valore di VEMS inferiore al 40% del teorico o con segni clinici di insufficienza respiratoria o di scompenso cardiaco destro dovrebbero essere sottoposti ad emogasanalisi arteriosa per determinare la pressione parziale dei gas nel sangue DIAGNOSI DI BPCO SINTOMI Tosse Escreato Dispnea ESPOSIZIONE A FATTORI DI RISCHIO Tabacco Agenti occupazionali Inquinamento indoor/outdoor SPIROMETRIA SPIROMETRIA: NORMALE E BPCO 0 Litri 1 2 FEV1 FVC FEV1/VC Normale 4.150 5.200 80% BPCO 2.350 3.900 60% 3 BPCO di grado II, moderato 4 FVC NORMALE FVC 5 1 2 3 4 5 6 secondi ALTRI ESAMI 1 1. Misurazione Volumi Statici : Capacità Vitale Inspiratoria, Capacità Funzionale Residua, Volume Residuo, Capacità Polmonare Totale. 2. Test di reversibilità con risposta al broncodilatatore 3. Test della diffusione del CO per valutazione letto vascolare 4. Pulsossimetria ed Emogasanalisi arteriosa nei pazienti con VEMS < 40% del valore teorico o con segni di insufficienza respiratoria 5. Esame emocromo per valutare la presenza di poliglobulia 6. Rx torace per diagnosi differenziale con altre patologie respiratorie e di altri organi toraco-mediastinici 7. Tc ad alta risoluzione (HRCT) per valutazione bolle polmonari (opzionale) ALTRI ESAMI 2 8. ECG ed ecocardiografia nei pazienti con insufficienza respiratoria per valutazione cuore polmonare 9. Test del cammino o test da sforzo al cicloergometro per valutazione disabilità in previsione di una riabilitazione respiratoria 10. Test di valutazione muscoli respiratori: PiMax, Pressione transdiaframmatica ecc. 11. Polisonnografia per valutazione ipossiemia notturna e sindrome delle apnee del sonno (overlap sindrome) DIAGNOSI DI BPCO ESAMI RADIOLOGICI La radiografia del torace è raramente di rilevanza diagnostica nella BPCO, a meno che non sia presente una patologia bollosa. Per tale motivo, la diagnosi di BPCO non si può basare solo sulla radiografia del torace. La tomografia computerizzata del torace non è consigliata quale indagine di routine. DIAGNOSI DI BPCO ESAMI RADIOLOGICI La radiografia del torace non mostra in genere alterazioni finché l’ostruzione delle vie aeree non è moderatamente avanzata. A questo stadio possono essere presenti alterazioni delle pareti bronchiali e dei vasi polmonari e aumento dei volumi polmonari. ESEMPI DI ANDAMENTI INDIVIDUALI DI PAZIENTI CON BPCO 20 Età 70 20 Età B A 20 Età 70 C † 70 20 Età 70 D LE 4 FASI DEL TRATTAMENTO DELLA BPCO 1. Valutazione e monitoraggio 2. Riduzione dei fattori di rischio 3. Trattamento della BPCO stabilizzata: - educazionale - farmacologico - non farmacologico 4. Trattamento delle riacutizzazioni e della insufficienza respiratoria TRATTAMENTO DELLA BPCO Importanti obiettivi per prevenire l’insorgenza e l’evoluzione della BPCO sono la riduzione dell’esposizione complessiva al fumo di tabacco, alle polveri in ambito professionale, all’inquinamento degli ambienti interni ed esterni La sospensione dell’abitudine tabagica è considerata, nella maggior parte delle persone, l’intervento più efficace ed economicamente più vantaggioso per ridurre il rischio di sviluppare la BPCO ed arrestarne la progressione (A) TRATTAMENTO DELLA BPCO Un breve trattamento per la dipendenza dall’abitudine tabagica è efficace e dovrebbe essere almeno proposto ad ogni fumatore (A) Tre tipi di interventi sono risultati particolarmente efficaci: i consigli pratici, il sostegno sociale come parte del trattamento e fornito al di fuori del trattamento (A) TRATTAMENTO DELLA BPCO Sono disponibili diverse terapie farmacologiche efficaci (A), ed almeno una di queste dovrebbe essere somministrata in aggiunta ai consigli pratici se necessario ed in assenza di controindicazioni L’evoluzione di molti disturbi respiratori che insorgono in ambito professionale possono essere limitati o controllati avvalendosi di varie strategie volte a ridurre la quantità di particelle o gas inalati (B) EFFICACIA DELLA TERAPIA DI SOSTITUZIONE NICOTINICA SULLA CESSAZIONE DEL FUMO DI SIGARETTA TERAPIA Gomma (48 trials n=16706) Cerotto (31 trials, n=15777) Spray (4 trials, n=887 Inalatore (4 trials, n=976) Microcompressa (2 trials, n=488) Totale ODDS RATIO (95% CI) 1.63 (1.49-1.79) 1.75 (1.57-1.94) 2.27 (1.61-3.20) 2.08 (1.43-3.04) 1.73 (1.07-2.80) 1.71 (1.60-1.83) (Lancaster T et al. Effectiveness of interventions to help people stop smoking: findings from the Cochrane Library, BMJ 2000;321;355-358) TASSI DI CESSAZIONE (%) A 1,2 E 6 MESI CON TERAPIA DI SOSTITUZIONE NICOTINICA (CEROTTO 22 mg) A SECONDA DEL TIPO DI COUNSELING 80 70 60 50 40 30 20 10 0 1 mese minimo individuale gruppo 2 mesi 6 mesi (Jorenby DE et al. Jama 1995; 274: 1347-1352) Declino della funzione polmonare sopra gli 11 anni secondo il Lung Health Study 2.9 2.8 2.7 2.6 2.5 2.4 2.3 2.2 2.1 2 0 B 85 VEMS % del predetto A 80 Cessazione definitiva del fumo Soggetti che smettono di fumare in modo intermittente Fumatori correnti 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 Anno Cessazione definitiva del fumo 75 Soggetti che smettono di fumare in modo intermittente 70 65 Fumatori correnti 60 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 Anno (Anthonisen NR et al. Am J Respir Crit Care Med. 2002; 166: 675-679) STRATEGIE PER AIUTARE IL PAZIENTE A SMETTERE DI FUMARE CHIEDERE: identificare sistematicamente tutti i fumatori ad ogni visita INFORMARE: è urgente per tutti i fumatori smettere di fumare VALUTARE: determinare il desiderio di compiere un tentativo per smettere di fumare ASSISTERE: aiutare il paziente a smettere di fumare PREPARARE: organizzare un follow-up RACCOMANDAZIONI PER LO SPECIALISTA LE 4 FASI DEL TRATTAMENTO DELLA BPCO 1. Valutazione e monitoraggio 2. Riduzione dei fattori di rischio 3. Trattamento della BPCO stabilizzata: - educazionale - farmacologico - non farmacologico 4. Trattamento delle riacutizzazioni e della insufficienza respiratoria A CHI VA RIVOLTO L’INTERVENTO DI EDUCAZIONE • • • • Operatori sanitari Politici ed amministratori Popolazione generale Pazienti e familiari EVIDENZE SULLA EDUCAZIONE DEL PAZIENTE • Il ruolo specifico dell’educazione nella BPCO è stato poco studiato • L’educazione da sola non migliora i dati funzionali • La cessazione dal fumo è efficace (A) • L’educazione migliora la risposta alle riacutizzazioni CONTENUTI DEL PROGRAMMA DI EDUCAZIONE 1 • Caratteristiche della malattia • Identificazione e controllo dei fattori di rischio e di aggravamento • Obiettivi della terapia • Monitoraggio della malattia • Utilizzo dei farmaci • Piano terapeutico scritto CONTENUTI DEL PROGRAMMA DI EDUCAZIONE 2 • Ossigenoterapia • Ventiloterapia • Gestione delle attività quotidiane • Esplicitazione della preferenze e delle aspettative • Contratto educativo CONTRATTO EDUCATIVO AD PERSONAM • Identificazione dei problemi delle richieste e delle aspettative; • Definizione e condivisione degli obiettivi; • Valutazione dei risultati. METODI EDUCATIVI interventi individuali o di gruppo +/sussidi visivi o audiovisivi +/materiale scritto +/Internet BPCO STABILIZZATA Il trattamento della BPCO stabilizzata dovrebbe essere caratterizzato da un progressivo incremento della terapia in relazione alla gravità della malattia. L’educazione sanitaria del paziente affetto da BPCO può migliorare la sua capacità di gestire la malattia. E’ inoltre utile per raggiungere altri obiettivi, quale la cessazione dall’abitudine tabagica (A). BPCO STABILIZZATA Nessuno dei farmaci attualmente impiegati nel trattamento della BPCO si è dimostrato efficace nel modificare il progressivo peggioramento della funzione ventilatoria, caratteristico della malattia (A). La terapia farmacologica regolare è importante per migliorare i sintomi e/o ridurre le riacutizzazioni (A) della malattia, e può aumentare la sopravvivenza. BPCO STABILIZZATA Obiettivi del trattamento: 1. Migliorare le alterazioni funzionali (ostruzione, iperinflazione polmonare, lavoro respiratorio, scambi gassosi) 2. 3. 4. 5. 6. Migliorare i sintomi Aumentare la tolleranza allo sforzo Ridurre il numero e la gravità delle riacutizzazioni Migliorare la qualità della vita Aumentare la sopravvivenza BPCO STABILIZZATA Categorie di farmaci utilizzati: - Beta-2 agonisti e anticolinergici (A) - Corticosteroidi inalatori (A) - Vaccino anti-influenzale (A) -Teofillina (B) -Immunomodulatori (B) -Antiossidanti (B) -Mucolitici (D) BPCO STABILIZZATA Broncodilatatori I broncodilatatori hanno un ruolo centrale nel trattamento della BPCO. La via di somministrazione raccomandata è quella inalatoria. I broncodilatatori a lunga durata d’azione sono i farmaci più efficaci nel trattamento regolare (A) per controllare o migliorare i sintomi e lo stato di salute. I beta2-agonisti e gli anticolinergici a lunga durata d’azione sono i broncodilatatori di prima scelta (A). BPCO STABILIZZATA Broncodilatatori L’aggiunta della teofillina, in considerazione dei possibili effetti collaterali e della necessità di monitoraggio dei livelli plasmatici, deve essere valutata nel singolo paziente in termini di rapporto rischio/beneficio. BPCO STABILIZZATA Broncodilatatori La somministrazione di broncodilatatori a lunga durata d’azione (formoterolo, salmeterolo, tiotropio) è più efficace dei farmaci a breve durata d’azione (A) e può migliorare la compliance. L’uso di più broncodilatatori a diverso meccanismo d’azione migliora l’efficacia del trattamento (A). BPCO STABILIZZATA Corticosteroidi Il trattamento cronico con corticosteroidi sistemici ha un rapporto rischio-beneficio sfavorevole (A), quindi deve essere evitato nei pazienti con BPCO in fase di stabilità. La risposta ad un breve trattamento con corticosteroidi orali non consente di predire la risposta ai corticosteroidi inalatori (A). BPCO STABILIZZATA Broncodilatatori L’efficacia dei broncodilatatori va valutata sia in termini di miglioramento funzionale (dell’ostruzione bronchiale e/o dell’iperinflazione polmonare) che di miglioramento dei sintomi, della tolleranza allo sforzo e della qualità della vita (A). La mancata risposta spirometrica, in presenza di miglioramento soggettivo (sintomi) , non è motivo di interruzione del trattamento. BPCO STABILIZZATA Corticosteroidi Inalatori Il trattamento regolare con corticosteroidi inalatori è indicato nei pazienti con VEMS ≤ 50% del teorico (Stadio III: grave e Stadio IV: molto grave) con riacutizzazioni frequenti (3 o più negli ultimi 3 anni) trattate con corticosteroidi sistemici e/o antibiotici (A). I corticosteroidi inalatori possono essere considerati anche in pazienti con BPCO di minore gravità che non rispondono adeguatamente, in termini clinici o funzionali, ai broncodilatatori (D). BPCO STABILIZZATA Corticosteroidi Inalatori •Il trattamento regolare con corticosteroidi inalatori dei pazienti con BPCO grave (Stadio III) o molto grave (Stadio IV) determina un miglioramento dei sintomi, della funzione polmonare, della tolleranza allo sforzo e della qualità della vita, e una riduzione del numero e della gravità delle riacutizzazioni (A). •Può inoltre migliorare la sopravvivenza a breve-medio termine (C). •Il loro uso va valutato in relazione ai rischi di effetti collaterali nei pazienti trattati cronicamente a dosi elevate BPCO STABILIZZATA Corticosteroidi Inalatori Nei pazienti in cui sono indicati sia i broncodilatatori a lunga durata d'azione che i corticosteroidi inalatori, la somministrazione di questi farmaci in combinazione mostra effetti additivi rispetto ai singoli componenti su diversi parametri clinico-funzionali della BPCO (A). L'uso delle combinazioni precostituite (salmeterolo più fluticasone, formoterolo più budesonide) può migliorare l'aderenza al trattamento (C) e favorire l'efficacia del trattamento BPCO STABILIZZATA Altri Trattamenti La vaccinazione antinfluenzale riduce del 50% la comparsa di patologie gravi e la mortalità (A). Antiossidanti, immunomodulatori e vaccino antipneumococcico possono ridurre la frequenza di esacerbazioni, tuttavia non vi è sufficiente evidenza per raccomandarne l’uso. Per altri farmaci (mucolitici, antitussivi, stimolanti respiratori, etc) l’evidenza di efficacia è scarsa. BPCO STABILIZZATA Terapie Non Farmacologiche Riabilitazione Ossigenoterapia lungo termine Ventilazione meccanica a lungo termine Terapia chirurgica BPCO STABILIZZATA Terapie Non Farmacologiche Riabilitazione (1) • Il trattamento riabilitativo strutturato e’ in grado di determinare miglioramento di capacita’ di esercizio fisico, dispnea e QoL (A) indipendentemente dal livello di ostruzione delle vie aeree (B). • Risultati positivi sono riscontrati in programmi in regime di degenza , di day-hospital e domiciliare (A). La opzione migliore può dipendere da fattori legati al paziente. • L’effetto positivo ottenuto in seguito a Riabilitazione si osserva in funzione della durata e del numero di sedute e tende a mantenersi almeno entro 1 anno dal termine del programma (B). • Ogni ulteriore beneficio in seguito a ripetizione annuale di Riabilitazione si traduce in un possibile vantaggio in termini di ricoveri e riacutizzazioni (C). BPCO STABILIZZATA Terapie Non Farmacologiche Riabilitazione (2) • Quando indicato il trial di allenamento agli arti superiori può produrre un miglioramento funzionale selettivo (B) • L’effetto positivo dell’allenamento dei muscoli respiratori appare limitato a pazienti con più compromessa forza inspiratoria ma puo’ essere prolungato nel tempo (B) • Il ruolo della componente educativa del paziente può riflettere positivi effetti sul “management” del paziente (B-C) BPCO STABILIZZATA Terapie Non Farmacologiche Riabilitazione (3) •L’uso di ossigeno nei pazienti normossiemici a riposo e che desaturano durante lo sforzo migliora sintomi e la tolleranza allo sforzo, tuttavia non vi è evidenza che l’aggiunta di ossigeno migliori gli effetti della riabilitazione (C). • Lo stato nutrizionale espresso dal peso corporeo (BMI, IBW) è un fattore indipendente di influenza sulla sopravvivenza e su misure di outcome di trattamenti (A). •L’implementazione nutrizionale non appare una componente determinante per la sopravvivenza e il miglioramento funzionale del paziente ©. PROGRAMMI RIABILITATIVI “Un programma di riabilitazione deve prevedere un numero di sessioni minime efficaci (per quanto noto ad oggi non inferiore a 12) (B); tuttavia maggiore è la durata del trattamento più questo risulterà efficace (Evidenza B)” BPCO STABILIZZATA Terapie Non Farmacologiche Terapia chirurgica • La bullectomia può migliorare sintomi e funzione in casi altamente selezionati (C) • La riduzione chirurgica di volume polmonare è controindicata in pazienti ad alto rischio (FEV1 <20% e/o DLCO <20% del teorico) (B). Tuttavia, è una terapia che puo’ aumentare la sopravvivenza in pazienti selezionati (con predominanza di enfisema ai lobi superiori e associata a ridotta tolleranza allo sforzo) (B). • Il trapianto polmonare per enfisema può migliorare QoL e funzionalità in casi selezionati (C), ma non migliora la sopravvivenza a lungo termine (C). BPCO STABILIZZATA Terapie Non Farmacologiche Ossigenoterapia a lungo termine • L’ossigenoterapia a lungo termine (≥ 15 ore/die) nei pazienti con insufficienza respiratoria cronica si è dimostrata efficace nell’aumentare la sopravvivenza (A). • E’ suggerito un utilizzo più vicino possibile alle 24 ore/die (A). • L’efficacia della OLT in pazienti con ipossiemia intermittente (notturna, sforzo) non e’ provato. •L’ossigenoterapia a lungo termine consente di ridurre i giorni di ospedalizzazione del 43,5%, le percentuali di ricovero del 23,8% ed il numero di pazienti con almeno un’ospedalizzazione del 31,2%. 85 - BPCO STABILIZZATA Terapie Non Farmacologiche Ventilazione meccanica a lungo termine NPPV in aggiunta a OLT può migliorare scambi respiratori, sintomi, QoL, ma non la sopravvivenza, in pazienti ipercapnici con BPCO stabile (B) TRATTAMENTO DELLA BPCO IN BASE ALLA GRAVITA’ STADIO 0: A RISCHIO STADIO I: BPCO LIEVE STADIO II: BPCO MODERATA STADIO III: BPCO GRAVE STADIO IV: BPCO MOLTO GRAVE TRATTAMENTO DELLA BPCO TUTTI GLI STADI • Evitare i fattori di rischio: – sospensione dell’abitudine tabagica – riduzione dell’inquinamento domestico – riduzione dell’esposizione professionale • Vaccinazione anti-influenzale STADIO 0 A RISCHIO Caratteristiche Sintomi cronici: • tosse • escreato Spirometria normale Trattamento raccomandato STADIO I LIEVE Caratteristiche VEMS/CVF ≤ 70% VEMS ≥ 80% Con o senza sintomi cronici Trattamento raccomandato • Broncodilatatori a breve durata d’azione solo al bisogno STADIO II MODERATA Caratteristiche VEMS/CVF ≤ 70% VEMS ≥ 50% ≤ 80% Con o senza sintomi cronici Trattamento raccomandato • Broncodilatatori a breve durata d’azione al bisogno • Trattamento regolare con uno o piu’ broncodilatatori a lunga durata d’azione (A) • Riabilitazione per un numero minimo efficace di sessioni (B) STADIO III GRAVE Caratteristiche VEMS/CVF ≤ 70% VEMS ≥ 30% ≤ 50% Con o senza sintomi cronici Trattamento raccomandato • Broncodilatatori a breve durata d’azione al bisogno • Trattamento regolare con uno o più broncodilatatori a lunga durata d’azione (A) • Corticosteroidi inalatori (in pazienti con ripetute riacutizzazioni (> 3 negli ultimi 3 anni) (A) • Riabilitazione per un numero minimo efficace di sessioni (B) STADIO IV MOLTO GRAVE Caratteristiche • VEMS/CVF ≤ 70% VEMS ≤ 30% o VEMS ≤ 50% con insufficienza respiratoria o scompenso cardiaco destro • • • • • • Trattamento raccomandato Trattamento regolare con uno o piu’ broncodilatatori a lunga durata d’azione (A) Corticosteroidi inalatori (in pazienti con ripetute riacutizzazioni (> 3 negli ultimi 3 anni) (A) Riabilitazione per un numero minimo efficace di sessioni (B) Trattamento complicanze OLT (in presenza di insufficienza respiratoria) Considerare NPPV (in grave ipercapnia) Considerare un trattamento chirurgico TERAPIA DELLA BPCO AD OGNI STADIO Nuova classificazione 0:A Rischio I: Lieve II: Moderata III: Grave IV: Molto grave Caratteristiche • Sintomi cronici • Esposizione a fattori di rischio • Spirometria normale • FEV1/CVF < 70% • 50% > FEV1< 80% • Con o senza sintomi • FEV1/CVF < 70% • 30% > FEV1 < 50% • Con o senza sintomi • FEV1/CVF < 70% • FEV1 < 30% o presenza di insufficienza respiratoria cronica o scompenso cardiaco destro • FEV1/CVF < 70% • FEV1 80% • Con o senza sintomi Evitare I fattori di rischio; vaccinazioni antinfluenzale + broncodilatatori a breve durata d’azione al bisogno + trattamento regolare con uno o più broncodilatatori a lunga durata d’azione + riabilitazione + steroidi per via inalatoria in caso di ripetute riacutizzazioni + O2 terapia a lungo termine in caso di insuff. respiratoria Considera i trattamenti chirurgici LE 4 FASI DEL TRATTAMENTO DELLA BPCO 1. Valutazione e monitoraggio 2. Riduzione dei fattori di rischio 3. Trattamento della BPCO stabilizzata: - educazionale - farmacologico - non farmacologico 4. Trattamento delle riacutizzazioni e dell’ insufficienza respiratoria RIACUTIZZAZIONI Definizione Peggioramento dei sintomi • tosse • dispnea • variazioni qualitative e quantitativi dell’ espettorato (in caso di viraggio del colore o purulenza considerare eziologia infettiva) Criteri accessori • variazione es. obiettivo polmonare • febbre • edemi declivi RIACUTIZZAZIONI Le riacutizzazioni che richiedono l’intervento del medico sono eventi clinici importanti nella storia della BPCO La maggior parte delle riacutizzazioni di BPCO rimane ad eziologia sconosciuta. Le infezioni sembrano tuttavia avere un ruolo significativo ALGORITMO PER IL TRATTAMENTO DELLA RIACUTIZZAZIONE DELLA BPCO A DOMICILIO Inizio o aumento dei broncodilatatori eventuale antibiotico-terapia Rivalutare entro poche ore Risoluzione o miglioramento dei segni e dei sintomi Nessun miglioramento Corticosteroidi per via orale Continua il trattamento riducendolo quando è possibile Rivalutare il trattamento a lungo termine Rivalutare entro poche ore Peggioramento dei sintomi Ospedalizzazione RIACUTIZZAZIONI Trattamento domiciliare (a prescindere dallo stadio di malattia prima della riacutizzazione) I broncodilatatori somministrati per via inalatoria (b2-agonisti e/o anticolinergici), ed i glucocorticoidi sistemici, preferibilmente quelli orali, sono i farmaci di scelta per il trattamento domiciliare delle riacutizzazioni della BPCO (A) RIACUTIZZAZIONI CRITERI DI richiesta di valutazione specialistica o di OSPEDALIZZAZIONE • Marcato aumento dell’intensità dei sintomi come ad esempio la comparsa della dispnea a riposo • Riacutizzazione nel paziente classificato come COPD grave • Comparsa di nuovi segni obiettivi (cianosi, edemi periferici) • Mancata risposta al trattamento od impossibilità di rivalutazione • Presenza di importanti patologie concomitanti (insufficienza d’organo grave, diabete, ecc) • Aritmie di nuova insorgenza • Dubbio diagnostico • (Età avanzata) • Comparsa di disturbo del sensorio • Non autosufficienza e/o mancato supporto familiare RIACUTIZZAZIONI Trattamento delle riacutizzazioni del paziente ospedalizzato -Valutazione della gravità dei sintomi, valori dei gas ematici, Rx torace; - Somministrare O2 terapia e ripetere EGA dopo 30 min; - Broncodilatatori: • aumento dose o frequenza • associare Beta 2 agonisti ed anticolinergici • utilizzare distanziatore o nebulizzatore • considerare l’aggiunta di aminofillina e.v. - Corticosteroidi orali o e.v.; -Antibioticoterapia (orale od occasionalmente e.v.) in presenza di infezione batterica; - Considerare NIMV; In ogni caso: • valutazione nutrizione e bilancio idrico • considerare l’utilizzazione di eparina s.c. • identificare e trattare le possibili co-morbilità (insuff organo, aritmie) • monitorare lo stato del paziente RIACUTIZZAZIONI I pazienti che presentano riacutizzazioni con segni clinici di infezione bronchiale (cioè aumento del volume e viraggio di colore dell’escreato e/o febbre) possono trarre beneficio da una terapia antibiotica (B) I patogeni più frequentemente implicati sono: S. pneumoniae, H. influenzae, M. catarrhalis . Nei pazienti con grave compromissione respiratoria di base, oltre ai precedenti patogeni occorre considerare anche Enterobacteriaceae (Pseudomonas aeruginosa) ANTIBIOTICI RIACUTIZZAZIONI La scelta dell’antibiotico da utilizzare deve tener conto delle resistenze batteriche a livello locale. TRATTAMENTO DELLA BPCO RIACUTIZZAZIONE DI BPCO CON INSUFFICIENZA RESPIRATORIA ACUTA Quadro clinico di riacutizzazione grave (dispnea, tachipnea, respiro paradosso) + PaO2/FiO2 < 300 e/o SaO2 < 90 % in aria ambiente con o senza acidosi respiratoria TRATTAMENTO DELLA BPCO INSUFFICIENZA RESPIRATORIA ACUTA DA RIACUTIZZAZIONE DI BPCO • Terapia Medica • Ossigenoterapia • Assistenza ventilatoria meccanica invasiva non invasiva (NIV) : - a pressione positiva - a pressione negativa OSSIGENOTERAPIA In corso di insufficienza respiratoria acuta •Il target e’ mantenere una PaO2> 60 mmHg senza consensualmente aumentare la PaCO2 • I gas andrebbero monitorati 30’ dopo arrivo in Reparto • La maschera di Venturi garantisce un più accurato controllo della Fi02, ma meno tollerata delle cannule nasali RIACUTIZZAZIONI Indicazioni alla Niv • Dispnea a riposo con uso evidente dei mm accessori e/o paradosso addominale •Frequenza respiratoria > 25 a/m •Acidosi respiratoria pH < 7.35 Dopo ottimizzazione della terapia medica e dell’ossigenoterapia RIACUTIZZAZIONI La ventilazione meccanica non invasiva a pressione positiva (NPPV) è la tecnica di assistenza ventilatoria più utilizzata nella modalità CPAP + Pressione di Supporto nei pazienti con acidosi respiratoria RIACUTIZZAZIONI La ventilazione meccanica non invasiva a pressione positiva (NPPV): • migliora i gas ed il pH arteriosi (A); • riduce la mortalità ospedaliera, la necessità di intubazione e la durata della degenza ospedaliera (A); • favorisce lo svezzamento dal ventilatore (A) • riduce la mortalità ad un anno (C). RIACUTIZZAZIONI La ventilazione meccanica a pressione negativa in corso di riacutizzazione: migliora i livelli dei gas ematici e il pH (B); riduce il tasso di mortalità ospedaliera, la necessità di ventilazione meccanica invasiva e la degenza ospedaliera (B); -è stata proposta in caso di fallimento della NPPV prima di prendere in considerazione l`indicazione di intubazione endotracheale (C). RIACUTIZZAZIONI CRITERI DI ESCLUSIONE della NPPV (anche 1 solo criterio) •Arresto respiratorio •Instabilità emodinamica (Ipotensione, aritmie gravi, infarto miocardico) •Coma, paziente non collaborante •Secrezioni viscose e/o abbondanti, incapacità di proteggere le vie aeree •Recente chirurgia facciale o addominale •Trauma facciale – Anomalità naso faringea •Insufficienza multiorgano RIACUTIZZAZIONI CRITERI DI ESCLUSIONE della ventilazione a pressione negativa non invasiva (NPV) (anche 1 solo criterio) • Arresto respiratorio • Instabilità emodinamica (Ipotensione, aritmie gravi, infarto miocardico) • Recente chirurgia addominale, pelvica e/o toracica • Trauma toracico • Insufficienza multiorgano • Presenza di Sindrome delle apnee ostruttive NIV: SEDE DI APPLICAZIONE Gravità Intervento pH > 7,35 Luogo di cura Degenza ordinaria Farmaci+Ossigeno pH 7,35 -7,30 UMR NIV + Terapia Medica pH <7,30; Paz. UTIIR NIV UTIR se non MOF UTI se MOF IOT o NPPV o INPV Vigile pH < 7.25 e/o Alterazione dello stato neurologico, Fatica muscolare, Indicazione alla IOT, MOF UMR: Unità di Monitoraggio Respiratorio UTIIR: Unità di Terapia Intensiva Intermedia Respiratoria UTIR: Unità di Terapia Intensiva Intermedia Respiratoria FATTORI DETERMINANTI IL SUCCESSO DELLA NIV La migliore riuscita della NIV dipende da fattori locali come il “training” e l’esperienza dello staff, le risorse disponibili (n° dei letti, personale, strumentazione) e il sistema di monitoraggio. Esistono altresi’ criteri “predittivi” di possibile fallimento della NIV (i.e. mancato miglioramento del pH dopo 1 h di ventilazione – presenza di comorbidita’- scarsa tolleranza- stato funzionale respiratorio gravemente compromesso) INDICAZIONI PER L’INTUBAZIONE • Arresto respiratorio • Instabilità emodinamica (Ipotensione, aritmie gravi, infarto miocardico) • Coma, paziente non collaborante • Secrezioni viscose e/o abbondanti, incapacità di proteggere le vie aeree • Recente chirurgia facciale o addominale • Trauma facciale – Anomalità naso faringea • Insufficienza multiorgano • FALLIMENTO NIV (peggioramento clinico/gasanalitico entro 1-2 ore o mancato miglioramento dopo 4-6 ore) RUOLO DELLA COMORBILITA’ -Contribuisce a determinare l`alterazione della qualità di vita (B) -Costituisce un fattore prognostico negativo (B) -Determina un incremento dei costi legati alla durata di ospedalizzazione (B) www.goldcopd.it News ed eventi GOLD/BPCO; Archivio eventi; Newsletter e servizi; Archivio newsletter; Possibilità di registrarsi: per essere informati sulle attività e gli eventi relativi alla BPCO; Videoanimazioni: Spirometria, BPCO, ecc. Aggiornamento informazioni scientifiche ed organizzative; Messaggistica e scambio in tempo reale di informazioni; Links per dare visibilità e diffusione; Webseminars ed e-learning. www.goldcopd.it Area Medici e Operatori Sanitari: Materiale divulgativo: Documenti Linee Guida; Slide Kit aggiornato; Lezioni in videostreaming; Animazioni divulgative; Informazioni on-line; Forum. Area Pazienti: Guida: -Che cos’è la BPCO - Cosa fare in caso di BPCO Faq sulla BPCO; Spirometria per la diagnosi della BPCO; Animazioni divulgative; Possibilità di contattare l’esperto; Forum Pubblico. WORLD COPD DAY 17 Novembre 2004 POTREBBE TRATTARSI DI BPCO? Sai cos’è la BPCO? E’ la Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva, una malattia dei polmoni molto frequente, anche se molti pazienti ne sono affetti senza saperlo. Rispondi alle domande e scopri se sei affetto da BPCO. 1. Hai tosse frequente? 2. Hai frequentemente catarro nei bronchi? 3. Fai fatica a respirare rispetto ai tuoi coetanei? 4. Hai più di 40 anni? 5. Sei un fumatore o lo sei stato? SI SI SI SI SI NO NO NO NO NO Se hai risposto sì a tre o più domande potresti essere affetto da BPCO, chiedi al tuo medico se ritiene necessario che tu faccia una spirometria. Una diagnosi precoce di BPCO è fondamentale nel prevenire un aggravamento di questa malattia. Slovenia Turkey Germany Australia Brazil United States Ireland Moldova Yugoslavia Canada Portugal Thailand Norway Greece Guatemala France Taiwan ROC Malta China South Africa Nepal Peru Korea Costa Rica Croatia Tatarstan Republic United Arab Emirates Poland Bangladesh Hong Kong China New Zealand Argentina Austria Mexico United Kingdom Italy Saudi Arabia Latvia Egypt Venezuela Chile Japan Netherlands Russia Republic of Georgia Macedonia Canada Iceland Denmark Lithuania Belgium Slovakia Singapore Romania Columbia Spain Ukraine India Vietnam Kyrgyzstan Sweden Albania Switzerland