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La storia in classe quarta
Ipertesto realizzato dagli alunni della classe
IV A con l’ins. Romeo Lucia
Scuola primaria «San Francesco d’Assisi»
Anno scolastico 2012-2013
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Le prime civiltà fluviali:
I Sumeri
I Babilonesi
Gli Ittiti
Gli Assiri
Gli Egizi
La civiltà Indiana
La civiltà Cinese
Le antiche civiltà del mare:
I Fenici
Gli Ebrei
La civiltà Minoica
La civiltà Micenea
Marduk
I Sumeri
Il popolo dei Sumeri, proveniva dalla Mesopotamia. I Sumeri vivevano in una città
chiamata Sumer , che significa “paese coltivato”. Questa terra è bagnata dai fiumi
del Tigri e dell’Eufrate. I Sumeri erano capaci di trasformare una zona paludosa in
una zona piena di vegetazione, costruirono tante opere spettacolari (tenendo conto
che allora non c’ erano macchine che li aiutassero). Per realizzare una diga, ad
esempio , servivano degli specialisti. Gli abitanti, insieme, poco a poco costruirono una
piccola città.
• Una nuova organizzazione del lavoro
Per comprendere la nascita di questa civiltà, dobbiamo considerare una scoperta
avvenuta nel neolitico : la scoperta dei metalli . Fin dall’inizio del quinto millennio gli
utensili usati per l’ agricoltura erano fatti di pietra, legno, osso . Verso il 3000 a.C. si
scoprì il rame, che permetteva agli uomini di costruire strumenti molto affilati e nel
caso si rompevano, si potevano aggiustare .
I Sumeri inventarono anche il baratto che significa tu dai una cosa a me e io do una
cosa a te .
• La ziggurat
La prima città – stato fu Uruk , fondata nel 4000 a.C. sulle rive dell’ Eufrate .
Era circondata da mura e da un fossato e, al centro, proprio accanto al palazzo del
re, c’ era la ziggurat.
I Babilonesi
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Verso il 2000 a.C. nelle pianure del Tigri e dell’ Eufrate delle popolazioni nomadi conquistarono le città
stato Sumere. Però questi non fecero schiavi le popolazioni conquistate ma si mescolarono tra loro.
Fra tutte queste popolazioni emersero i Babilonesi che nel 1800 a.C. sotto la guida del re Hammurabi
hanno fondato un vasto impero con capitale i Babilonesi . Hammurabi, con i Sumeri, organizzò l’ esercito
per difendere le terre Babilonesi e per far vivere pacificamente i suoi sudditi.
LE INVENZIONI DEI BABILONESI
Con l’ osservazione del cielo è nata l’astronomia. Gli astronomi mesopotamici ,che vengono detti magi,
distinsero i pianeti dalle stelle. Gli astronomi furono in grado di scoprire la causa delle eclissi e furono in
grado di predirle. Poi, individuarono le fasi lunari e divisero l’ anno in mesi, settimane, giorni e ore. Sulla
base dei loro studi gli astronomi si illusero di poter predire il futuro attraverso un attento esame degli astri.
Insieme alle conoscenze dell’ astronomia, nacque l’ aritmetica e la geometria. I matematici di Babilonia
stabilirono le misure di tempo, peso e lunghezza , di cui si sarebbero serviti gli altri popoli. Il loro sistema
di numerazione, indispensabile per misurare i territori e per fare calcoli, lo adoperiamo ancora oggi:
abbiamo ereditato da loro la divisione del cerchio in 360° e dell’ ora in 60 minuti.
HAMMURABI
Il re Hammurabi era un sovrano democratico, infatti permise di conservare le usanze o la propria lingua,
conservò molti aspetti della loro cultura, prima fra tutti la scrittura. Questo re fra le sue attività politiche,
conosciamo i suoi ARCHIVI DI STATO scoperti nella città di Mari. Sono moltissime le tavolette di argilla e
molte sono documenti e lettere degli ambasciatori di Hammurabi. Egli fu un re molto famoso e mise le
prime leggi per iscritto. Le sue leggi valevano per tutte le famiglie e nei lavori agricoli…
Mise le sue leggi su lastre di colonne di pietra e li mise in luoghi in cui nessuno potesse mai trovarle e
dove lui le potesse modificare.
Scelse una divinità sumera, Marduk, e ne fece il dio principale di tutto l’Impero.
Gli Ittiti
Il ferro è un minerale inventato dagli Hittiti che poi piano piano si diffuse in tutta la Mesopotamia.
Gli Hittiti era l’unico popolo che conosceva la lavorazione del ferro e non lo potevano dire a nessuno,
altrimenti potevano avere anche una pena di morte.
Grazie al ferro, erano molto forti perché costruivano armi di ferro : lance, frecce, armature di ferro e spade
molto potenti per sconfiggere gli altri popoli e così, sconfiggendoli, potevano impadronirsi del loro
territorio.
Dopo il crollo del palazzo degli Hittiti, i fabbri dovettero andare in altri popoli e rivelare il loro segreto.
LA LAVORAZIONE DEL FERRO
Gli Hittiti fondevano il ferro in grandi forni, fatti di pietra, riscaldati dal carbone. Quando era caldo, si poteva
modellare e lo battevano con dei martelli molto potenti per poi fargli prendere la forma richiesta. Poi, dopo
aver completato la lavorazione delle le forme richieste, venivano immerse in acqua fredda, così poi da
diventare durissimi.
Infine venivano battuti per renderli resistenti.
Gli Assiri
Gli Assiri erano un popolo di mercanti e di feroci guerrieri.
Il loro nome deriva dalla città di Assur dedicata al loro dio della vendetta e della guerra.
La loro ricchezza era il commercio ed erano agricoltori e pastori, ma erano considerati soprattutto
mercanti perché nel loro territorio passavano carovane dirette verso la Persia e l’India.
La ricchezza di cui godevano però era attratta da altri popoli così allungarono i confini del loro territorio.
Verso il 1100 a.C. gli Assiri invasero la Mesopotamia.
L’esercito assiro era dotato di armi di ferro e di arcieri addestrati a combattere su carri o cavalli spinti al
galoppo.
Gli Assiri erano valorosi guerrieri e spietati conquistatori e trattavano con brutalità le popolazioni
sottomesse e vendevano come schiavi i prigionieri.
Gli Assiri sfruttavano il lavoro di migliaia di schiavi e costruirono magnifiche città come Ninive,il cui
splendore superò quello di Babilonia.
L’ultimo re assiro, chiamato Assurbanipal , nonostante fosse crudele e sanguinario, dimostrò di
apprezzare l’arte e la cultura: fece decorare il suo palazzo con sculture che rappresentano le sue imprese
e costruì un’intera biblioteca, che raccoglieva tutto il sapere di tutte le civiltà che venivano uno dopo
l’altro della Mesopotamia.
Assurbanibal
Gli Egizi
La civiltà egizia, organizzata secondo una piramide, si sviluppò nello
stesso tempo dei Sumeri in Africa , lungo la valle del Nilo . Un tempo l’
Egitto era diviso in due diversi regni: il Basso Egitto nella regione del
delta e l’ Alto Egitto lungo il corso superiore del fiume.
All’ inizio, la civiltà egizia fu contraddistinta da violente lotte tra l’Alto e
il Basso Egitto, ma intorno al 3.000 a. C. un guerriero del sud, di nome
Menes, mise insieme i due regni formando uno stato unitario.
L’Egitto, oggi, vive soprattutto di turismo grazie alle grandiose rovine
dell’ epoca dei Faraoni e alle spiagge sul Mar Rosso. Il paesaggio è
molto cambiato rispetto a 5.000 anni fa, soprattutto per le numerose
dighe .
Il Cairo, la capitale , fondata dagli Arabi che vi introdussero l’
islaismo, è un’enorme metropoli che conta 16 milioni di abitanti.
E’ il luogo delle grandi contraddizioni : automobili di lusso sfrecciano
nel traffico cittadino accanto a carretti tirati da asinelli.
La vita lungo il Nilo
• La vita degli Egizi dipendeva in tutto dal Nilo. Nella stagione
delle piogge, tra luglio e settembre , il Nilo si gonfiava e
straripava , allagando il terreno vicino . Quando a ottobre le
acque si ritrovano , lasciavano sul terreno il limo, una
fanghiglia soffice e scura dal potere fertilizzante. Per anni gli
Egizi lavorarono duramente per utilizzare le acque del Nilo:
scavarono canali di irrigazione, realizzarono laghi artificiali,
costruirono argini per difendersi dalle piene eccessi ve .
• GIi Egizi adoravano il fiume come un dio, con il nome di HAPI.
• Il Nilo ha sorgenti molto lontane dall’ Egitto in una zona dove
le piogge, in certe stagioni, sono molto abbondanti.
• Lungo il Nilo, cresceva la pianta del papiro, un’altra grande
risorsa egizia.
Schiavo che costruisce la piramide
La piramide della società egizia
La forma della piramide ben rappresenta la diversità di compiti e di ruoli che
esisteva presso gli abitanti dell’Antico Egitto.
Al vertice stava il Faraone, che era considerato
un dio e che riuniva in sé tutti i poteri.
Alla base c’erano gli schiavi, che non facevano nemmeno parte della società.
IL PAPIRO
Il papiro serviva per scriverci sopra. Il papiro era ideale per scrivere. Su questo materiale si potevano
eseguire i geroglifici.
LA LAVORAZIONE DEL FOGLIO DI PAPIRO
1
Con uno strumento tagliente il papiro veniva tagliato in tante strisce sottilissime.
2
Le strisce venivano poste accanto all’ altra in strati incrociati.
3
Poi erano pressate ed esposte al sole ad asciugare: il foglio di papiro era pronto per l’ uso.
disegno n°2
disegno n°3
Le Piramidi
I Faraoni ed anche una regina Hatshepsut, dopo un’opera di mummificazione, venivano
sepolti nelle piramidi.
Secondo la religione degli Egizi, si credeva nella vita nell’aldilà e, quindi, ogni piramide
conteneva oggetti e gioielli utili e preziosi.
Durante l’ Antico Regno , sull’ altopiano di Giza , tre faraoni si fecero costruire delle
tombe gigantesche , le piramidi, cioè grandi costruzioni di pietra che ancora oggi si
possono vedere nel deserto e addirittura visitarle .
La piramide più alta è quella di Cheope costruita circa 4500 anni fa .
La seconda è quella di Chefren , figlio di Cheope.
L’ ultima , la meno alta è quella di Micerino, figlio di Chefren e nipote di Cheope .
Davanti alle piramidi si erge la Sfinge, con il viso di Chefren che sorveglia la propria
tomba da più di 4400 anni. In greco antico, Sfinge significa <<statua vivente>>. In origine
la sfinge era colorata a tinte vivaci. Il suo volto ritrae il viso di del faraone Chefren con la
barba (ormai perduta), simbolo di regalità, mentre il corpo di leone è simbolo di forza.
Le quattro facce delle piramide di Giza sono orientate secondo i quattro punti cardinali e
i quattro spigoli simboleggiano i raggi del sole.
La costruzione di questi immensi edifici durò molti anni e impegnò migliaia di persone:
architetti , sorveglianti , artigiani e un enorme numero di schiavi.
• LA MUMMIFICAZIONE
Osiride fu il primo faraone ad essere mummificato. Per la religione egizia, ogni uomo
era in possesso di una forza vitale che, per vivere in eterno, doveva rimanere unita al
corpo anche dopo la morte. Per questo i defunti venivano mummificati.
Naturalmente, questo processo veniva fatto solo ai faraoni, agli scribi, ai sacerdoti ,
anche agli animali sacri, per esempio il coccodrillo. Questo rito veniva fatto da Anubi il
dio dalla testa da sciacallo, dio dei morti e inventore dell’imbalsamazione.
Nel cofano del faraone venivano messi i gioielli più preziosi.
Le fasi della mummificazione sono:
1.
Dal cadavere venivano tolti gli organi interni tranne il cuore e li si deponeva negli
appositi vasi, detti canòpi.
2. Poi si riempivano le cavità con mirra e altre spezie e si ricucivano le aperture. Il
corpo veniva deposto nel natron (una sostanza salina naturale) per settanta
giorni.
3. Il defunto veniva quindi lavato e avvolto dalla testa ai piedi in lunghe bende di
lino imbevute di resina.
4. Infine si applicava sul volto una maschera funebre, che riproduceva i lineamenti
del defunto, in modo che questi potesse essere riconosciuto dagli dèi nell’aldilà.
La mummificazione – fase 1 e fase 2
La mummificazione – fase 3
La mummificazione – fase 4
La religione degli Egizi
Gli Egizi erano politeisti.
Il dio più popolare, insieme con la sua sposa
Iside, era Osiride.
Horus, figlio di Iside e Osiride, era il dio
nazionale dell’Egitto e il progenitore dei faraoni.
Gli Egizi avevano una speciale venerazione
anche verso alcuni animali, come per esempio il
coccodrillo, lo sciacallo e il gatto.
I semplici della Valle dei Re
Hatshepsut fu l’unica regina che esercitò davvero il potere ed è sicuramente il
sovrano di sesso femminile più famoso nella lunga storia dell’antico Egitto.
Hatshepsut governò come un faraone uomo e come tale fu sepolta nella
VALLE dei Re.
La valle si trova in un ambiente desertico e roccioso , vicino alla città di Tebe ,
che a partire dal 1560a.C divenne capitale del NUOVO REGNO d’Egitto ,
fondato dai faraoni dopo un periodo di crisi e di invasioni straniere .
Da allora gli Egizi smisero di edificare piramidi e presero a costruire per i loro
sovrani sontuose tombe sotterranee a camera.
Anche le regine furono sepolte in tombe simili, ma in un altro luogo : la Valle
delle Regine.
Per Hatshepsut , invece fu fatta un’eccezione e la regina fu sepolta accanto
al padre Thutmosis 1.
Le tombe della Valle dei Re e quelle della Valle delle Regine hanno le pareti.
La civiltà indiana
La civiltà indiana è tra le più antiche del mondo, insieme a
quelle della Mesopotamia e dell’antico Egitto. Si sviluppò
lungo la riva del fiume Indo, nelle fertili pianure
alluvionali create dagli scioglimenti dei ghiacciai e dalle
abbondanti piogge stagionali.
I più antichi insediamenti risalgono al
400 a.C., ma lo sviluppo più fiorente si ebbe nel 2500 a.C.
E’ intorno a questa data che costruirono grandi torri,
grandi città
e le più ricche e popolose furono Harappa
e Mohenjo-Daro. A partire dal 1500 a.C. gli Arii, un
popolo proveniente dal nord, invasero i territori della
civiltà dell’Indo e costrinsero gli abitanti ad trasferirsi
verso l’Oriente.
Una torre indiana
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Passato chiama presente .
L’ India è una dei paesi più vasti dell’Asia meridionale ed ha
miliardi di persone. Hanno ben 23 lingue ufficiali.
•
L’ India, negli ultimi anni di vita, ha migliorato molto le
condizioni di vita di gran parte della popolazione.
Soprattutto nel campo delle telecomunicazioni, dell’informatica e
della produzione di medicine.
Città fortificate e religione
Le città fortificate sono quelle di Harappa e di Mohenjo – Darò. I centri urbani
erano suddivisi in due zone: città alta e città bassa o <cittadella>. La rete stradale
consisteva in un sistema di vie principali che si incrociavano ad angolo retto. Gli
edifici erano costruiti in mattoni di fango cotti nei forni a legna. Le case erano a
due piani e avevano i pozzi, invece le città più ricche avevano anche gli
acquedotti con tubi in ceramica.
Anche il popolo della valle dell’ indo credeva in diversi dei, ma le statuette di
terracotta ritrovate ci fanno pensare che venerassero principalmente un simbolo
della fertilità, rappresentato dalla DEA MADRE. Le sepolture dei morti
avvenivano in casse di legno ed erano accompagnate da una grande quantità di
vasellame contenente offerte di cibo.
Questo particolare indica che la popolazione credeva in una vita dopo la morte.
Nel sigillo del nostro disegno, i scienziati e i ricercatori sono stati capaci di
decifrare la forma di scrittura utilizzata da questa civiltà. Si tratta probabilmente
di una scrittura ideografica, costruita da simboli (circa 400)ritrovati impressi sui
sigilli e sul vasellame.
La civiltà cinese
Dal nome Qin che viene pronunciato cin, deriva il nome Cina.
• A est dell’India sorge la civiltà Cinese. Si trova nel grande bacino fluviale del fiume Giallo. Il fiume
Giallo prende il nome dal colore delle sue acque cariche di limo. Nel tremila a.C. sorsero tanti
piccoli villaggi tra i quali si sviluppò un’ importante civiltà.
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La pianura del fiume Giallo dava un grande sostegno ai contadini che lavoravano per i nobili. Il
sovrano viveva insieme ai sacerdoti a distanza dalla popolazione. Infine c’erano gli artigiani:
ceramisti, fabbri e fabbricanti di stoffe preziose.
• A differenza dagli altri popoli questa civiltà non aveva una vera e propria religione vera e propria
ma numerose regole morali e credenze per gli spiriti degli antenati ed alcune divinità relative alla
natura.
• Avevano sviluppato una particolare scrittura.
• Intorno al 1700 a. C. furono costruite le prime città e si affermo la dinastia Shang che regnò per
quasi 5 secoli.
• Nell’ ottavo secolo a. C. i confini si unirono comprendendo addirittura il fiume Azzurro. Purtroppo
alcuni principi si ribellarono al sovrano e divisero quel vasto impero. Dal quel giorno iniziò il periodo
dei regni combattenti che terminò nel 221 a. C. Dopo il periodo dei regni combattenti si unificò
nuovamente grazie al sovrano del regno di Qin che divenne il primo imperatore.
• Dopo la riunificazione, fu costruita la Grande Muraglia.
• Oggi, la Cina sta vivendo un grande sviluppo economico e sociale.
• LA SCRITTURA DELLA CIVILTA’ DEI CINESI
Intorno al 1200 a.C., durante la dinastia Shang, si sviluppò la
scrittura ideografica, formata da un numero enorme di segni.
Con essi, i sovrani Shang registravano gli eventi su
striscioline di legno di bambù ( da cui ha origine la scrittura in
verticale); poi si cominciò a scrivere su stoffe, ossi e
conchiglie.
Ogni ideogramma rappresentava un’ idea o una cosa.
Con il tempo i cinesi diedero un suono a ogni segno, fu così
possibile leggere e scrivere questi complicati ideogrammi.
Oggi, alla fine della scuola elementare, un bambino della
nostra età ha imparato a leggere e scrivere circa 4.000 segni.
La scrittura cinese
PASSATO CHIAMA PRESENTE
La Cina è il paese più popoloso del mondo , con più di 1 miliardo di abitanti.
Negli ultimi 20 anni ha dato vita a un progresso economico che l’ ha fatta diventare la
settima potenza mondiale.
Tuttavia ha avuto grandi critiche dalle associazioni internazionali: lo sviluppo
industriale ha causato un inquinamento gravissimo e le pesanti condizioni di lavoro
rischiano di violare i diritti umani.
La Grande Muraglia
Dopo la riunificazione dei regni , per difendersi
dagli attacchi dei popoli nomadi, i Cinesi
costruirono una grande mura chiamata la
GRANDE MURAGLIA . Era lunga 7000 chilometri
ed era alta tra i 5 e i 10 metri di altezza. Aveva
1500 torri e 2500 castelli. Ogni castello aveva
circa 100 soldati.
Oggi è “solo” lunga 2500 chilometri ed è l’unica
costruzione umana visibile dallo spazio.
Invenzioni preziose
In Cina ci furono frequenti guerre, ma ciò non impedì il progresso tecnologico, con
l’introduzione della lavorazione del ferro che migliorò molto la produzione agricola.
I contadini si dedicavano anche all’allevamento dei BACHI DA SETA e ne tessevano il
prezioso filo; le stoffe prodotte venivano commerciate lungo le VIE CAROVANIERE
dell’Asia centrale. La produzione della seta rimane segreta per molti secoli e giunse in
Europa solo nel 550 d. C., grazie a due monaci che nascosero nel loro bastone da
viaggio alcune uova del prezioso baco. Fu così che la produzione si sviluppò anche in
Europa.
Ai Cinesi si deve anche l’invenzione della carta, della polvere da sparo e della bussola.
Gli artigiani cinesi erano anche molto abili a lavorare il vetro e la porcellana.
La farfalla del baco da seta
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LE ANTICHE CIVILTA’ DEL MARE
Le prime civiltà nacquero nelle valli dei grandi fiumi, dove il terreno era più
adatto alle coltivazioni. Con il tempo l’ area civilizzata si estese e gli scambi fra i
popoli si intensificarono. La svolta si verificò quando alcuni popoli cominciarono a
utilizzare come grande via di comunicazione quello che fino ad allora era apparso
uno ostacolo: il MARE.
Per migliaia di anni, coloro che abitavano il bacino del Mar Mediterraneo
si erano limitati ad attraversare piccoli bracci di mare e a fare la spola
fra porti vicini: le fragili imbarcazioni a fondo piatto, fatte per scivolare
sulle acque calme dei fiumi, non erano adatte per affrontare il mare aperto.
Tuttavia, mentre il trasporto fluviale si sviluppò molto presto, quello marittimo
progredì più lentamente.
Protagonisti di questa evoluzione furono i popoli che vivevano nel BACINO DEL
MAR MEDITERRANEO e che dettero origine a culture e civiltà marinare.
I Fenici furono i primi a praticare la navigazione notturna con l’aiuto della stella
polare.
Le imbarcazioni fenicie furono chiamate ‘’cavallini’’ perché la prua era abbellita
da una testa di cavallo scolpita, mentre la poppa terminava con una decorazione a
coda di pesce o a ricciolo.
I Fenici
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I FENICI
Intorno al 1650 a. C i Fenici, un popolo proveniente dal deserto arabico, si stabilirono nella terra di Canaan.
Questa terra era molto stretta fra la costa del mar Mediterraneo e i monti del Libano. Il territori o era
specialmente montuoso e ricco di insenature e porti naturali, in poche parole questo territorio era poco
adatto all’ agricoltura e quindi i Fenici si spinsero a vivere di pesca, artigianato e soprattutto di commercio.
Le montagne erano coperte da foreste di cedri, conifere d’ alto fusto dal legno resinoso adatto per
resistere all’erosione del tempo. Il legname ricavato da questi alberi era particolarmente indicato per
costruire navi, non per navigare i fiumi ma per navigare il mare. Fu quindi del tutto naturale, per i Fenici
scegliere di affrontare il mare ma non in vicinanza alla costa.
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FLORA
Il territorio della Fenicia, affacciato sul mare era ricoperto di boschi di cedri. Le zone pianeggianti erano
scarse, ma abbastanza fertili : si coltivavano l’ulivo, la vite, alcuni alberi da frutto e, in particolare, le palme
da datteri.
FAUNA
I Fenici allevavano capre e montoni e praticavano la pesca lungo le coste del mar Mediterraneo
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• Navigando lungo la costa o in mare aperto, i Fenici riuscivano a
trasportare le merci più rapidamente che in via terra e, in breve
tempo, divennero addirittura la principale potenza commerciale del
Mediterraneo. Nei principali punti di approdo crearono scali
attrezzati per custodire merci, commerciare con le popolazioni
vicine e rifornirsi di acqua e di viveri per proseguire i viaggi. Alcuni
di questi scali, a poco a poco, si trasformarono in colonie come
Palermo, Cagliari, Cadice e Cartagine.
• Cartagine fu fondata nell’ 814 a. C. e divenne così potente da
comandare tutto il commercio del Mediterraneo. I mercanti Fenici
fornivano alle popolazioni lungo le coste i loro prodotti finiti ( vasi,
stoffe, gioielli, armi) e ne ricevevano in cambio materie prime: oro,
argento, ferro, piombo e avorio che vendevano a caro prezzo agli
artigiani delle città fenice nelle quali prosperò un fiorente
artigianato.
Materiali dei Fenici
• Passato chiama presente
• L’ antica terra dei Fenici è oggi lo stato del
Libano, un paese di circa 3 milioni e mezzo di
abitanti, che per anni è stato sconvolto da
numerosi conflitti tre la popolazione
musulmana e quella cristiana.
• La capitale, Beirut, è una città bella e
moderna, purtroppo devastata dai lunghi anni
di guerra.
Gli Ebrei
• Gli Ebrei erano uno dei tanti popoli nomadi che
nel secondo millennio a.C. si spostavano in cerca
di pascoli per il bestiame fra il deserto arabico e
la Terra di Canaan.
• Non erano né numerosi né potenti, ma avevano
qualcosa che li distingueva da tutti gli altri popoli:
una religione monoteista.
• Gli Ebrei credevano in un unico dio, che
chiamavano Jahvè , il quale aveva promesso loro
una terra dove stabilirsi in cambio di un patto di
fedeltà che li avrebbe legati insieme per sempre .
Alla conquista di un regno
• Gli Ebrei erano divisi in numerose tribù. Ogni tribù era formata da
un insieme di famiglie discendenti da un unico antenato e guidate
da un capo chiamato patriarca.
1. Intorno al 1850 a. C., gli Ebrei intrapresero un lungo viaggio, dalla
città di Ur, in Mesopotamia, alla Palestina, guidati da un patriarca
Abramo.
2. Intorno al 1700 a.C., a causa di una terribile carestia, gli Ebrei
dovettero abbandonare la Palestina e si recarono i n Egitto, a
lavorare al servizio degli Egizi. Qui inizialmente trovarono
accoglienza, ma in seguito, poiché si rifiutarono di adorare il
faraone come un Dio, furono ridotti in schiavitù.
3. Nel 1250 a. C., Mose liberò il suo popolo e lo ricondusse in
Palestina.
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A sud della Fenicia, si estendeva l’antica Palestina, la terra in cui nel II millennio a.C.
giunsero gli Ebrei. A lungo, poi, il popolo ebraico visse disperso in tutto il mondo, ma
dal 1948 si riunì, grazie a un trattato internazionale, nell’antica Palestina, dove ricostruì
lo STATO D’ISRAELE. Da allora iniziarono i conflitti, che continuano tutt’oggi, con i
Palestinesi, che da secoli popolavano la regione e che hanno cultura e religione e che
hanno cultura e religione diverse dagli Ebrei.
La civiltà Minoica
•
Mentre progredivano le civiltà dell’ Egitto e della Mesopotamia, fra le isole e le
penisole del Mar Egeo sorsero due grandi civiltà. La più antica fu quella
Minoica che sorse nel 2500 a. C nell’ isola di Creta, che è la quinta isola più
grande del Mediterraneo dopo la Sicilia, la Sardegna, la Corsica, Cipro. Questa
civiltà prende il nome da un grande re: Minosse. Ebbe il massimo splendore
tra il 1750 e 1550 a. C. Tramontò nel 1450 a. C perché gli Achei l’ assorbirono.
La donna minoica
Sembra che la condizione della donna a Creta fosse molto più libera di
quanto non sia oggi in diversi paesi del mondo. Le donne non erano
recluse in casa e dedite solo ai lavori domestici ma godevano di una
libertà e di un prestigio del tutto eccezionali. Potevano svolgere
addirittura attività che generalmente erano riservate agli uomini come
andare a caccia, fabbricare vasi, guidare carri trainati da buoi.
Gli affreschi giunti fino a noi mostrano che partecipano ai giochi sportivi e
a spettacoli; le figure femminile hanno occhi e labbra truccati, abiti
eleganti, corsetti molto scollati e scarpe con tacchi a spillo.
La civiltà Micenea
La scarsa quantità d’acqua dovuta alla poca
piovosità, il corso breve dei fiumi e il territorio
montuoso rendevano il territorio degli Achei
poco adatto all’agricoltura: per questo loro
divennero abili navigatori e commercianti.
Varie erano le attività artigianali, fra le quali la
produzione tessile e la coltura e la lavorazione
del lino.
Con le loro navi, gli Achei raggiunsero i porti
del Mar Adriatico, dove acquistavano l’ambra,
proveniente dal Baltico e i metalli come il ferro,
considerato un bene molto prezioso.
Esportavano olio, spezie e profumi.
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Intorno al 1600 a. C. gli Achei, che erano nomadi,
penetrarono in Grecia. In Grecia ancora non era stato
scoperto l’uso del cavallo e dopo essere venuto a contatto
con la cultura locale si creò una civiltà originale, detta
Micenea che deriva dal nome della città più importante
della Grecia, Micene.
Tra il 1450 e il1200 a. C. gli Achei raggiunsero la massima
espansione fino a sottomettere l’isola di Creta.
Con questa conquista riuscirono anche a conquistare, con
dure battaglie, la città di Troia che controllava il passaggio
delle navi dal Mar Egeo al Mar Nero.
Verso il 1200 a. C. gli Achei riuscirono ad assediare l’isola, a
conquistarla e a raderla al suolo.
Il dominio Acheo terminò quando un popolo violento
detto Dori portò devastazione e sterminio.
• Il mito del Minotauro
Il re di Creta Minosse aveva offeso il dio del mare Poseidone, per vendetta gli
fece nascere un figlio metà uomo e metà toro.
Lo chiamarono Minotauro un essere mostruoso che si cibava di carne
umana. Per ordine di Minosse, il mostro era stato rinchiuso nel labirinto
costruito dall’architetto Dedalo: chiunque vi entrava non riusciva a trovare la
via di uscita.
Ogni anno dalla città di Atene, a quell’epoca sottomessa a Creta, venivano
inviati 7 ragazzi e 7 ragazze perché fossero sacrificati e dati in pasto al
Minotauro.
Un giorno Teseo, figlio di Egeo, re di Atene, decise di porre fine a questa
situazione e partì con gli altri giovani con l’intenzione di uccidere il mostro.
Quando Teseo e gli altri giunsero sull’isola, incontrarono Arianna, la figlia di
Minosse che s’innamorò del principe di Atene e lo aiutò, dandogli un
gomitolo di filo, in modo che, dopo aver ucciso il mostro, avrebbe trovato la
via di uscita.
Le mura di Micene sono state costruite sovrapponendo blocchi di pietre calcaree, che, come la
leggenda narra, a erigerle furono stati i ciclopi.
Le rovine di Micene sono tra le più interessanti al mondo.
Le mura e un recinto circolare, dove erano collocate le tombe regali, si possono ancora oggi
ammirare.
Le tombe regali sono state ritrovate nel 1874 dall’archeologo Heinrichi Schliemann.
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