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e un bacio - Fraternità di Romena
Dio e un bacio Fraternità di Romena Veglia 2014-2015 Padre lo sai che non fa male a nessuno la nostra ricchezza di libertà nè le nostre preghiere come fiocchi di neve nè la nostra speranza che fa rinascere il brivido dalle nostre mani Padre guardami e resta accanto ai miei occhi dimmi cosa nasconde la bellezza cosa geme sotto quello che tocchi Padre di misericordia che scioglie e di tenerezza che avvolge di silenzio che calma e di amore che sveglia di silenzio che calma Padre alzami e rincalza il mio fuoco scorra nelle mie vene nuova dolcezza capriole di bimbi al tramonto segnino la via. Rit. Padre toccami sfiora il mio viso cadano semi dalle mie mani senza paura per ogni vita e ogni cosa che cresce Rit. Padre abbracciami da respirarti a fondo come vento gentile come sole che scalda sii per me alba nuova di luce Rit. Un bacio sulle ferite S ei giorni prima della Pasqua, Gesù andò a Betania... Maria allora prese trecento grammi di profumo di puro nardo, assai prezioso, ne cosparse i piedi di Gesù, poi li asciugò con i suoi capelli, e tutta la casa si riempì dell’aroma di quel profumo. Gv 12,3 Preghiera Il mio corpo ferito è stanco. Le mani si aggrappano le ginocchia si piegano. Sopporto, come se il dolore fosse l’unico messaggio della vita. Come un passerotto sono appollaiato sul ramo, quello più alto, più sottile. E come lui guardo e canto la vita quando mi appare solo tormento. Ogni gentilezza che ci è donata nel dolore è spontanea come un bacio. Ci consola come le notti d’estate dove l’alba appare quando ancora sembra sera. Le mie ferite spesso riappaiono all’improvviso come se nulla avessi imparato. Come i fiori dei campi muoio di nostalgia col sogno rivolto all’albero che fiorisce. Il tuo bacio libera il mio grido e mi fa distendere lungo il Tuo sguardo. In questa sera in penombra passa accanto a me. Cerco cose nascoste ai dotti e ai sapienti e anche a me. Un venticello leggero possa soffiare su noi e sussurrarci ancora che ci sei. Rit. Benedici, benedici, benedici anche me Benedici, benedici, benedici anche me Benedici la terra tanto assetata d’amore. Benedici il cielo tanto affamato di sole. E tutto quello che è in mezzo vive assetato di Te Tu che non schiacci il mio grido, benedici anche me. Rit. Benedici la notte facci amare anche lei. Spingi il nostro cammino dal tramonto all’alba con te. Una nuova visione Tu prepari per noi vada in pezzi quest’ora e io sogni con Te. Benedici la vita ogni germoglio che c’è riempi la casa di luce e di tenerezza per me. Ci fioriscano gli occhi se ci guardiamo fra noi spezza le nostre catene e appoggiaci a te. Rit. Rit. Un bacio sui giorni M entre erano in cammino, entrò in un villaggio e una donna, di nome Marta, lo ospitò. Ella aveva una sorella, di nome Maria, la quale, seduta ai piedi del Signore, ascoltava la sua parola. Marta invece era distolta per i molti servizi. Allora si fece avanti e disse: «Signore, non t’importa nulla che mia sorella mi abbia lasciata sola a servire? Dille dunque che mi aiuti». Ma il Signore le rispose: «Marta, Marta, tu ti affanni e ti agiti per molte cose, ma di una sola c’è bisogno. Maria ha scelto la parte migliore. Lc 10,38-42 Bacio in ogni alba ciò che sembra dormire mentre all’interno si forma vita. Bacio quella debole luce che regge le vertebre del giorno. Bacio il tramonto e come un bambino cerco la luce prima ancora di saperla chiamare luce. Bacio quel velo di luce quando nudo a me stesso la mia preghiera si accuccia in te. Bacio la pazienza che ci è voluta per far sbocciare il mio cuore. E il silenzio che ci è voluto per liberare l’amore. Bacio le labbra dei giorni, Preghiera perché spazzi via l’impotenza, la stanchezza e il rimpianto. E prima di dormire attendo che Dio baci la mia carne e sciolga il mio alito di eterno che nessun altro bacio scioglie. Baci chi se ne va chi parte e chi arriva chi piange e chi si dispera chi sogna e si innamora come baci i campi nei gelati mattini. Rit. Bacia il mio grido all’aurora chiedo in prestito le sue ali per volare e trovare riposo il tuo bacio mi metta le ali. Nel mio inverno di brina e neve il tuo bacio mi lascia nudo mi doni vino dall’acqua mi doni pane dal cielo fino a rinascere a primavera. Rit. Baci i piedi di chi trema quando lui si sporge avanti soffi vita nella polvere masticata lungo il viaggio ti fermi nel porto di ogni sogno semplice. Un bacio su ogni inizio G esù commosso profondamente, si recò al sepolcro: era una grotta e contro di essa era posta una pietra. Disse Gesù: «Togliete la pietra!». Poi gridò a gran voce: «Lazzaro, vieni fuori!». Il morto uscì, i piedi e le mani legati con le bende, e il viso avvolto da un sudario. Gesù disse loro: «Liberatelo e lasciatelo andare». Gv 11,38-44 Preghiera Fra le mie mani vuote e un vuoto orizzonte fra quelli che giudicano e quelli che mentono cerco un nuovo cielo e una nuova terra. Il nuovo inizia nel ristretto spazio tra istinto e coscienza tra passione e disincanto. Il tuo bacio arriva sempre là dove convergono i confini. Cosa ne farò di questa vita che mi sfugge dalle mani se non renderle la libertà? Se non tornare a ballare quando credevo di non poterlo fare più? Il tuo bacio mi ricordi di essere generato e sognato da Te, stupirmi ogni giorno di essere vivo e mi doni la leggerezza di ogni nuovo inizio. Vivo qui nel mio presente portato dentro il cuore. Vivo senza scappare per vie senza tane. Le parole e le azioni non si incontrano più, nel correre dei giorni nella fretta dei gesti. I miei muri crollino e che il nuovo arrivi innocente e nudo risvegli la mia vita. Speranze taciute pensieri troppo chiusi, il vento li profumi soffiando su di me. Rit. Abito la vita carezzo la realtà Nutro questa vita Amo ciò che dà Amo ciò che dà La vita morde il pane, voglia di arrivare fino alla sostanza fino alle radici. All’amore non basta parole ma silenzio e verità miele di molte estati vedrai maturerà. Rit. Rit. Mi tocchi la tua voce prima delle parole, e la tua tenerezza a placare la mia sete. Mi parli sussurrando apri i miei misteri, vedi ciò che vale fai uscire la mia luce. Rit. D io quando ama fa gesti molto umani. L’uomo quando ama fa gesti molto divini. Luigi Verdi Fraternità di Romena www.romena.it Testi di Luigi Verdi