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Curva di reazione
Economia Applicata 2015 Lezione 12 oligopolio Prof. Giorgia Giovannetti [email protected] 1 Programma del corso Economia Applicata w1 w2 w3 w4 w5 w6 w7 w8 w9 w10 w11 w12 w13 w14 mercoledi giovedi mercoledi 23 24 30 Intro Intro, 2e elasticità Richiami di micro giovedi martedi Mercoledi Martedi Mercoledi Martedi Mercoledi Martedi Mercoledi Martedi Mercoledi Martedi Mercoledi Martedi Mercoledi Martedi Mercoledi Martedi Mercoledi Mercoledi Martedi mercoledi 1 6 7 13 14 20 21 27 28 3 4 10 11 17 18 24 24 1 2 9 15 16 richiami micro, curve dei costi domanda e forme mercato forme mercato: concorrenza, monopolio forme di mercato: concorrenza imperfetta Concorrenza imperfetta lungo periodo forme di mercato concorrenza imperfetta e oligopolio oligopolio e economia del benessere benessere confronto Cournot, Bertrand, Stackelberg esercizi e Q&A giochi, 2 primo compito Correzione compito giochi ripetuti, nozioni Investimenti Investimenti pubblici e privati investimenti e incertezza investimenti analisi costi benefici ?? esercizi su investimenti esempio analisi costi benefici esempi acqua secondo intercorso 2 Oligopolio Forma di mercato in cui le imprese presenti sono poche (due) e grandi. Il prodotto può essere sia omogeneo che differenziato. Le barriere all’entrata possono esserci o non esserci. Cosa vuol dire “poche” e “grandi”? Che la scelta della singola impresa è rilevante per il risultato complessivo del mercato. Di conseguenza, quando un’impresa definisce la propria scelta deve mettere nel conto le possibili scelte delle altre (perché quel che fanno le altre influenza il proprio profitto). ESEMPIO: due sole imprese (duopolio) e prodotto omogeneo. La relazione tra prezzo e quantità prodotta (curva di domanda) è p = a - q = a - (q1 + q2) Il profitto della prima impresa è p1 = pq1 - C(q1) ossia p1 = [a - (q1 + q2)]q1 - C(q1) e dipende sia dalla propria scelta (q1) che dalla scelta dell’altra (q2). Interazione strategica L’impresa oligopolistica sa che i risultati della sua scelta dipendono dalle scelte delle altre imprese e che le altre imprese si trovano nella stessa situazione. Questo fenomeno viene chiamato “interazione strategica” ed è ciò che distingue l’oligopolio da tutte le altre forme di mercato (sia in monopolio che in concorrenza il profitto dell’impresa dipende solo dalla sua scelta). L’interazione strategica rende il processo decisionale dell’impresa molto più complicato. Oligopolio • Definizione di equilibrio Le imprese fanno il meglio che possono e non hanno incentivo a cambiare prezzo o quantità Tutte le imprese tengono conto delle decisioni dei rivali e presumono che i rivali facciano lo stesso Equilibrio di Nash: ogni impresa massimizza il proprio obiettivo assumendo per date le azioni delle imprese rivali 5 Oligopolio • Il modello di Cournot (1801-1877) – Duopolio Due imprese in competizione tra loro Bene omogeneo L’output dell’impresa rivale è considerato fisso Curva di reazione: la quantità che massimizza il profitto dell’impresa è una funzione decrescente della quantità attesa prodotta dalla rivale 6 Decisione di quantità dell’impresa 1 P1 Se l’impresa 1 pensa che la rivale non produca nulla la sua curva di domanda D1(0) è la domanda di mercato. D1(0) Se l’impresa 1 pensa che l’impresa 2 produca 50 unità, la sua curva di domanda si sposterà a sinistra per una ammontare pari a 50 unità. Se l’impresa 1 pensa che l’impresa 2 produca 75 unità, D1 si sposterà a sinistra di 75 unità. R’1(0) D1(75) R’1(75) C’1 R’1(50) D1(50) C’ costante 12.5 25 50 Qual è l’ouput dell’impresa 1 se la rivale produce 100 unità? Q1 7 Curve di Reazione e Equilibrio di Cournot Q1 La curva di reazione dell’impresa 1 mostra la quantità che essa produce a fronte della quantità che si ritiene verrà prodotta dalla rivale. Le x corrispondono all’esempio precedente. 100 La curva di reazione dell’impresa 2 mostra la quantità che essa produce a fronte della quantità attesa prodotta dall’impresa 1. Curva di reazione Impresa 2 Q*2(Q2) 75 Nell’equilibrio di Cournot ogni impresa valuta ‘correttamente’ la produzione del rivale e così massimizza i propri profitti. 50 x Equilibrio di Cournot x 25 Curva di reazione Impresa 1 Q*1(Q2) 25 50 x 75 x 100 Q2 8 Duopolio:un esempio Esempio: duopolio con curva di domanda lineare • Domanda di mercato: P = 30 - Q dove Q = Q1 + Q2 • C’1 = C’2 = 0 Ricavo totale, Impresa 1 R1 PQ1 (30 - Q)Q1 30Q1 - (Q1 + Q2 )Q1 30Q1 - Q12 - Q2Q1 9 Duopolio: un esempio R'1 R1 Q1 30 - 2Q1 - Q2 Derivata di R rispetto a Q1, oppure … Se R'1 0 C '1 Curva di reazione dell' impresa 1, da 30 - 2Q1 - Q2 0 1 Q1 15 - Q2 2 In modo analogo, curva di reazione dell' impresa 2 1 Q2 15 - Q1 R 30Q - Q - Q Q 2 30(Q + Q ) - (Q + Q ) - (Q + Q )Q - (30Q - Q - Q Q ) R' Equilibrio di Cournot Q Q 30 - 2Q - Q - Q 30 - 2(Q + )-Q 1 1 2 Q1 15 - (15 - Q1 ); Q1 10 2 2 Q Q1 + Q2 20 Addendo irrilevante in caso di variazione tendente a 0; rilevante nel caso di variazioni finite; provare a P 30 - Q 10 calcolare R con due prezzi diversi e R’; l’addendo è 2 1 1 1 2 2 2 1 1 1 1 1 1 2 1 1 1 2 1 1 1 1 2 1 2 determinante per l’esattezza del risultato 10 Duopolio: un esempio Q1 La curva di domanda è P = 30 - Q e i costi marginali sono pari a zero 30 Curva di reazione Impresa 2 Equilibrio di Cournot 15 10 Curva di reazione Impresa 1 10 15 30 Q2 11 Duopolio: un esempio Massimizzazione del profitto nel caso di collusione R PQ (30 - Q)Q 30Q - Q 2 R' R Q 30 - 2Q R' 0 se Q 15, con R' C ' 0 Derivata di R rispetto a Q, oppure … R 30Q - Q 2 R' 30(Q + Q ) - (Q + Q ) 2 - (30Q - Q 2 ) Q 30Q + 30Q - Q 2 - 2QQ - Q 2 - 30Q + Q 2 Q Q 30 - 2Q - Q 30 - 2(Q + ) 2 Curva di collusione: Q1 + Q2 = 15, da cui Q1 = Q2 = 7,5 Mostra le combinazioni Q1 e Q2 che massimizzano i profitti totali Quantità inferiore e profitti superiori rispetto all’equilibrio di Cournot 12 Duopolio: Cournot e collusione Q1 30 Curva di reazione Impresa 2 Per l’impresa, la collusione è la situazione migliore seguita dall’equilibrio di Cournot e da quello di concorrenza perfetta Equilibrio concorrenziale (P = C’; Profitto = 0) 15 Equilibrio di Cournot Equilibrio collusivo 10 7.5 Curva di reazione Impresa 1 Curva di collusione 7.5 10 15 30 Q2 13 Confronto: equilibrio di concorrenza, di Cournot e collusivo Q1 30 Curva di reazione Impresa 2 Per l’impresa, la collusione è la situazione migliore seguita dall’equilibrio di Cournot e da quello di concorrenza perfetta Equilibrio concorrenziale (P = C’; Profitto = 0) 15 Equilibrio di Cournot Equilibrio collusivo 10 7.5 Curva di reazione Impresa 1 Curva di collusione 7.5 10 15 30 Q2 14 Difficoltà della collusione L’accordo garantisce un maggior profitto (ciò non sorprende, visto che equivale alla decisione di un monopolista). Se è possibile un accordo vincolante (una fusione o un’intesa) esso verrà preferito all’equilibrio di Cournot. Se però un accordo vincolante (un gioco cooperativo) non è possibile (per esempio, perché proibito dalla legge), non è detto che la collusione (la terza strada) venga realizzata. La collusione è un accordo non vincolante (un gioco non cooperativo); non ci sono sanzioni per chi non la rispetta. Può convenire non rispettarla? Il punto è che la collusione non è un equilibrio di Nash. Se una delle due imprese si impegna alla scelta collusiva, all’altra conviene tradire il patto, scegliendo la risposta ottima a quella scelta, che non è la scelta collusiva. Defezione Vediamo perché la collusione non è un equilibrio di Nash. Sappiamo che l’equilibrio di Cournot-Nash è il punto di incontro delle due curve di reazione (il punto N). Nel grafico l’accordo è il punto A (ricordare che ya = ym/2). y2 Se però un’impresa si impegna a produrre ya, ald (che è la quantità l’altra conviene produrre y 1 R corrispondente sulla curva di reazione). d y 2 ym Questa scelta viene chiamata defezione : D è la risposta ottima quando l’altra 2 N y1d impresa rispetta l’accordo. yn Chi defeziona ottiene un profitto ya D 2 A R maggiore, pd = pa(9/8); chi rispetta 1 l’accordo quando l’altra impresa defeziona ottiene un profitto y1 ya yn ym 0 minore, pl = pa(3/4). Vantaggio della prima mossa: il modello di Stackelberg (1905-1946) Stesse ipotesi dell’esempio precedente su domanda e costo marginale – L’impresa 1 decide la quantità da produrre prima e l’impresa 2 decide successivamente alla decisione dell’impresa 1 – Di conseguenza, l’impresa 1 deve considerare la reazione dell’impresa 2, mentre quest’ultima prende la quantità dell’impresa 1 come fissa e reagisce secondo la propria funzione di reazione: Q2 = 15 - 1/2Q1 17 Il problema è diverso per le due imprese • Il Follower: – Max profitto – Costruzione funzione di reazione – Il follower determina il livello di prodotto data la scelta del leader • Il Leader: anticipa la funzione di reazione del follower – Il leader si rende conto che le sue azioni influenzano la scelta del follower – Vantaggio della prima mossa – Quindi f2(y1) il leader considera la reazione del follower nel determinare il suo livello di prodotto L’equilibrio di Stackelberg • Il modello, anche se di tipo "sequenziale", resta basato su un’analisi di statica comparata in quanto le congetture vengono considerate date e quindi esogene • Ricavo la funzione di reazione del leader • Ricavo per sostituzione l’output del follower • Ricavo output totale dell’industria (somma dei due output) Il modello di Stackelberg L’impresa 1 sceglie Q1 ottimo: R' C ' , C ' 0 quindi R' 0 R1 PQ1 30Q1 - Q12 - Q2Q1 Sostituendo a Q2 la curva di reazione dell’impresa 2: R1 30Q1 - Q12 - Q1 (15 - 1 2Q1 ) 15Q1 - 1 2 Q12 R '1 R1 Q1 15 - Q1 R '1 0; Q1 15 e Q2 7.5 20 Il modello di Stackelberg • Conclusioni – L’output dell’impresa 1 è il doppio di quello dell’impresa 2 – Anche i profitti sono doppi Domande: • • Perché è vantaggioso muovere per primi? Quale modello (Cournot or Stackelberg) è più appropriato a descrivere la realtà? 21 Ancora sull’equilibrio di Stackelberg • Mentre il modello di Cournot è un modello "simmetrico" dei comportamenti, quello di Stackelberg è un modello "asimmetrico" che vede la presenza di un’impresa leader e di una satellite: soltanto a queste condizioni è possibile configurare l’equilibrio del mercato; di contro, nel caso di due leaders l’equilibrio non sussiste e si va al monopolio, nel caso di due comportamenti satelliti si torna al modello di Cournot. Summary: L’interdipendenza • L’impresa oligopolista, come ogni altra impresa, ha come obiettivo la massimizzazione del profitto • Ma per l’impresa oligopolista non è facile stabilire il volume di produzione o il prezzo che porta alla massimizzazione del profitto perchè il suo profitto dipende dalle quantità prodotte e dai prezzi applicati dagli altri produttori operanti nel mercato • L’impresa oligopolistica è legata da un rapporto di interdipendenza con le altre imprese del mercato Dollari per biglietto Al prezzo di 150 il mercato può assorbire 650 passeggeri. Se la Beta ne trasporta 200, la Air Lion ne può trasportare 450 senza far abbassare il prezzo Ma se la Beta aumenta da 200 a 400 i passeggeri trasportati, il volume complessivo sale a 850 ed il prezzo cade a 115 I profitti della Air Lion diminuiscono a seguito delle azioni della Beta. 150 115 D (p) 650 850 Biglietti venduti al giorno L’interdipendenza LA QUANTITA' A CUI CIASCUNA IMPRESA VENDE IL PROPRIO PRODOTTO ED IL PREZZO A CUI LA VENDE DIPENDONO DALLA QUANTITA' OFFERTA E DAL PREZZO PRATICATO DALL'ALTRA IMPRESA MODELLO DI COURNOT: LE IPOTESI NEL MERCATO OPERANO DUE IMPRESE I PRODOTTI OFFERTI DALLE DUE IMPRESE SONO OMOGENEI L'ACCESSO AL MERCATO E' BLOCCATO PER MASSIMIZZARE IL PROFITTO OGNUNA DELLE DUE IMPRESE FISSA IL VOLUME DI PRODUZIONE IN FUNZIONE DEL VOLUME DI PRODUZIONE CHE SI PREVEDE OFFRIRA' L'ALTRA IMPRESA OBIETTIVO DELLE IMPRESE: LA MASSIMIZZAZIONE DEL PROPRIO PROFITTO SCOPO DELL'ANALISI: INDIVIDUARE IL VOLUME DI PRODUZIONE OTTIMO DI CIASCUNA DELLE DUE IMPRESE E VERIFICARE LA STABILITA' DELLA SOLUZIONE D'EQUILIBRIO MODELLO DI COURNOT: LA DOMANDA RESIDUALE CHE COS'E': LA CURVA DI DOMANDA DI UNA IMPRESA DOPO AVER TENUTO CONTO DELLA PRODUZIONE OFFERTA DALL'ALTRA IMPRESA QUANDO SI SPOSTA: LA CURVA DI DOMANDA RESIDUALE DI UNA IMPRESA SI SPOSTA IN FUNZIONE DEI DIVERSI VOLUMI DI PRODUZIONE DELL'ALTRA IMPRESA ESISTE PERTANTO UNA CURVA DI DOMANDA RESIDUALE (ED UNA CURVA DI RICAVO MARGINALE AD ESSA ASSOCIATA) PER CIASCUN VOLUME DI PRODUZIONE DELL'ALTRA IMPRESA 260 205 Dollari per biglietto Dollari per biglietto A Curva di domanda di mercato B Curva di domanda residuale della Air Lion quando la Beta Airlines vende 200 biglietti 115 D (p) 200 450 850 Biglietti venduti al giorno dall’intera industria D (p)-200 250 650 Biglietti venduti al giorno dalla Air Lion Dollari per biglietto 260 LA CURVA DI DOMANDA RESIDUALE DI UN’IMPRESA SI SPOSTA QUANDO L’ALTRA IMPRESA AUMENTA IL VOLUME DI PRODUZIONE 240 50 D (p)-200 D (p)-250 Biglietti venduti al giorno dalla Air Lion Dollari per biglietto LA PRODUZIONE OTTIMA DELLA AIR LION E’ 350 QUANDO LA BETA PRODUCE 100 IL VOLUME DI PRODUZIONE OTTIMO DI UN’IMPRESA CAMBIA AL CAMBIARE DEL VOLUME DI PRODUZIONE DELL’ALTRA IMPRESA 205 mca D (p)-100 mra 350 Biglietti venduti al giorno dalla Air Lion Dollari per biglietto pm pn c mcA d A' dA'' mrA’' Yn mrA' Ym Biglietti venduti al giorno dalla Air Lion MODELLO DI COURNOT: LA FUNZIONE DI REAZIONE LA FUNZIONE CHE INDIVIDUA IL VOLUME DI PRODUZIONE OTTIMO DI UN'IMPRESA PER OGNI POSSIBILE VOLUME DI PRODUZIONE DELL'ALTRA IMPRESA ESSA E' DETTA ANCHE CURVA DI OTTIMA PERCHE' INDIVIDUA IL MIGLIOR COMPORTAMENTO DI UN AGENTE ECONOMICO (IN QUESTO CASO L'IMPRESA) DATO IL COMPORTAMENTO DEGLI ALTRI AGENTI ECONOMICI (IN QUESTO CASO L'ALTRA IMPRESA) RISPOSTA Biglietti venduti al giorno dalla Beta Airlines,Z Come si legge la curva di reazione della Air Lion: “se la Beta produce 240, la Air Lion massimizza il profitto producendo 290” Curva di reazione della Air Lion, Y*(Z) 240 a 290 Biglietti venduti al giorno dalla Air Lion, Y Biglietti venduti al giorno dalla Beta Airlines,Z Come si legge la curva di reazione di Beta: “se la Air Lion produce Yq, la Beta massimizza il profitto producendo Zq ” Curva di reazione della Beta Airlines, Z*(Y) q Zq Yq Biglietti venduti al giorno dalla Air Lion, Y Biglietti venduti al giorno dalla Beta Airlines,Z Fuori dall’equilibrio, le imprese saranno incentivate a modificare le quantità prodotte Le combinazioni di produzione dei punti i, f, g,h non rappresentano punti di equilibrio Curva di reazione della Air Lion, Y*(Z) i 550 345 f 300 h Curva di reazione della Beta Airlines, Z*(Y) g 75 250 Biglietti venduti al giorno dalla Air Lion, Y Biglietti venduti al giorno dalla Beta Airlines,Z L’equilibrio di Cournot Curva di reazione della Air Lion, Y*(Z) Curva di reazione della Beta Airlines, Z*(Y) e1 275 275 Biglietti venduti al giorno dalla Air Lion, Y L’equilibrio di Stackelberg Stackelberg Stackelberg Stackelberg Stackelberg Stackelberg Stackelberg Stackelberg Equilibrio di Nash nei prezzi • Il vantaggio della prima mossa del modello di Stackelberg sussiste nel caso in cui le scelte siano di prezzo e non di quantità? – suggerimento: vorreste essere il primo a scegliere il prezzo? 45 Duopolio di Bertrand • Competizione sui prezzi • Bene omogeneo: Dato che il prodotto è omogeneo chi abbassa il prezzo toglie tutti i clienti all’altra impresa e serve l’intero mercato (purché abbia capacità produttiva disponibile). La rincorsa dei tagli si fermerà quando i profitti si annullano, ossia quando p = Cu = Cm = c Un risultato uguale a quello della concorrenza perfetta. • Un risultato simile si ha con beni differenziati 46 MODELLO DI BERTRAND DUE IMPRESE OPERANO NEL MERCATO I PRODOTTI SONO OMOGENEI OGNUNA DELLE DUE IMPRESE HA COME VARIABILE DECISIONALE IL PREZZO COSTO MARGINALE COSTANTE OGNUNA DELLE DUE IMPRESE HA L’OBIETTIVO DI FISSARE IL PREZZO CHE MASSIMIZZA IL PROPRIO PROFITTO DATO IL PREZZO PRATICATO DALL’ALTRA IMPRESA IL MODELLO DI BERTRAND LA DOMANDA DI UN’IMPRESA NEL MODELLO DI BERTRAND: E’ PARI A 0 SE L’IMPRESA FISSA UN PREZZO SUPERIORE A QUELLO PRATICATO DALL’ALTRA IMPRESA. COINCIDE CON LA DOMANDA DI MERCATO SE FISSA UN PREZZO INFERIORE. E’ PARI ALLA META’ DELLA DOMANDA SE FISSA UN PREZZO UGUALE Concorrenza di Prezzo: il modello di Bertrand (18221900) • La concorrenza in un oligopolio può riguardare i prezzi e non le quantità. • Modello di Bertrand con beni omogenei La domanda di mercato è sempre P = 30 - Q dove Q = Q1 + Q2 mentre il costo marginale è pari a 3 per entrambe le imprese. Con scelte di quantità (Cournot) l’equilibrio sarebbe il seguente (esercizio: verificare, da Q1=… ) P 12 p per ciascuna impresa 81 49