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Scarica file: Formazione e identità
Gesù ci dice:
"Lasciate che i piccoli vengano a me, di essi è il
regno dei cieli."
(Mc. 10, 13)
"Chi avrà dato anche solo un bicchiere di acqua
fresca a uno di questi piccoli perché è mio
discepolo, in verità vi dico: non perderà la sua
ricompensa"
(Mt. 10, 42)
Gesù ci dice:
I discepoli si avvicinarono a Gesù dicendo: “Chi
dunque è il più grande nel regno dei cieli?”
Allora Gesù chiamò un bambino, lo pose in
mezzo a loro e disse: “In verità vi dico: Se non vi
convertirete e non diventerete come i bambini,
non entrerete nel regno dei cieli. E chi accoglie
anche uno solo di questi bambini in nome mio,
accoglie me”.
(Mt. 18, 1-7)
Don Bosco ci dice:
"Ho promesso a Dio che fin l'ultimo respiro
sarebbe stato per i miei poveri giovani"
San Giovanni Paolo II ci dice:
“Il volontariato è vivo tra di voi. Solo abbiate: la
purezza delle motivazioni, che vi renda
trasparenti; il respiro della speranza, che vi fa
costanti; l'umiltà della carità, che vi rende
credibili. Oso dire che un giovane della vostra
età che non dia, in una forma o in un'altra,
qualche tempo prolungato al servizio degli altri,
non può dirsi cristiano"
ALLA LUCE DI QUESTE CITAZIONI
PENSO SIA NECESSARIO PRECISARE
COSA SIGNIFICA ANIMARE
Fare l’Estate Ragazzi non vuol dire
1. organizzare giochi o fare i baby-sitter
2. guadagnarsi la stima degli altri
3. fare quello che non si poteva fare
quando si era animati
4. vincere a tutti i costi, per dimostrare che sono
un animatore che vale
5. avere l’occasione per farla “pagare” a qualcuno
ANIMARE VUOL DIRE
1. mettersi a servizio dei ragazzi
per aiutarli a crescere,
2. servire gli altri
perché sono più importanti di me
Così si mette in pratica quella grande capacità
che è dentro ciascuno di noi e
che ci apre alla bellezza della vita:
la capacità di amare
Un esempio di ANIMATORE: TADASHI HAMADA
• Va in cerca del fratello Hero
quando si mette nei guai
per le gare di Bot Duelli
(duelli illegali tra robot)
• Rischia in prima persona
(persino il carcere)
• Lo spinge a ragionare
(«quando inizierai ad usare la testa
per qualcosa di più importante»)
• Si mostra interessato ad
accompagnare Hero al Bot Duello,
ma è un espediente
per fargli conoscere
il suo Istituto di Robotica,
di cui Hero ne resta affascinato,
a tal punto che decide
di lasciare i Bot Duelli
per iscriversi all’Istituto
• E quando Hero vuole mollare
perché non trova un’idea
per poter accedere all’Istituto,
Tadashi dice:
«non lascerò che ti arrenda…
accendi il cervello e
trova una via di uscita…
guardala da un’altra prospettiva!»
• È coerente fino in fondo
con le sue scelte di vita,
a tal punto che non esita
di rientrare nell’Istituto
per salvare dall’incendio
la vita del professore,
donando la sua.
Dunque per animare un’ER occorre:
Responsabilità
l'essere coscienti che altri dipendono da noi
ci impegna ad fare attenzione
al comportamento, alle parole,
alle scelte nostre e degli altri.
I genitori ci affidano i loro figli e si fidano di noi.
Non deludiamoli!
Coerenza
i ragazzi ci osservano sempre.
Si trovano disorientati se noi
non siamo costanti negli atteggiamenti!
Non saremo credibili!
Non possiamo pretendere che essi facciano
quello che non riusciamo a fare noi
Spirito di servizio
non stiamo dimostrando la nostra "bravura",
ma dobbiamo servire
in modo gratuito e generoso
Gesù Cristo attraverso i ragazzi.
Al centro non ci siamo noi
né il nostro successo, né i nostri capricci
né le nostre “vedute”, né le nostre scelte,
ma gli altri.
Entusiasmo
è l'ingrediente indispensabile
perché il nostro servizio abbia effetto.
In ogni momento
(gioco, attività, impegno, preghiera...)
cerchiamo di esprimere
la voglia di fare
in pienezza e al meglio
Voler bene
il nostro modo di fare
deve esprimere sempre
un atteggiamento di apertura verso tutti,
anche verso i meno simpatici.
Essere animatore è desiderare
di stare con i ragazzi (e non tra animatori),
voler loro bene e il loro bene
Essere di esempio
i ragazzi hanno bisogno
di persone da poter imitare,
anche a questo servono gli animatori.
Attenzione, allora,
a come ci muoviamo, a come parliamo!
NB
essere intransigenti di fronte
a situazioni “incresciose”…
non dobbiamo “coprire” nessuno.
Fate intervenire il responsabile!
Umiltà
non crediamoci già arrivati.
Forse è più quello che impariamo dai ragazzi
di quello che possiamo offrire.
Siamo qui per imparare.
L’Estate Ragazzi non è una “cosa mia”!
«Perché tutti siano una sola cosa.
Come tu, Padre, sei in me e io in te,
siano anch'essi in noi una cosa sola»
(Gv 17, 21)
1. In ogni situazione è importante essere
di esempio ai ragazzi e
dimostrare la bellezza e il valore dell'unità.
Non è facile. Ma bisogna aiutarsi!
2. E’ importante formare
un gruppo compatto e unito,
nelle decisioni, nelle sconfitte e
nei rapporti con i genitori
3. Cercare una “uniformità di giudizio” :
tutti gli animatori devono avere
ben fisse in mente
le regole di comportamento e
giudicare/dare permessi
alla stessa maniera di qualsiasi altro
4. Non ci possono essere
animatori più permissivi e altri più severi
a cui i ragazzi sanno chiedere o no le cose
per ottenerle o meno.
5. Evitare discussioni, più o meno accese, o
comunque contrasti e commenti
di qualsiasi genere tra animatori,
né tanto meno sminuire o criticare
una decisione presa da un altro animatore o
dal responsabile, davanti ai ragazzi.
6. Lasciatevi i problemi personali,
le questioni personali,
i rancori personali,
che possono crearsi o
che erano preesistenti,
al di fuori dell’ambito
nel quale prestate servizio.
Pregare
potrebbe sembrare strano,
ma fare l’Estate Ragazzi ed
essere animatore significa anche pregare :
- per i ragazzi che Lui ci affida
- per i componenti della propria equipe
- per l’unità e l’armonia tra le diverse equipe
- per se stessi perché il Signore conceda
a ciascuno lo Spirito di Servizio
per il bene del Regno
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