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L*antifascista Francesco Nitti: «grazie a Pio XII

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L*antifascista Francesco Nitti: «grazie a Pio XII
CENNI SU ARTICOLI INERENTI A
DOCUMENTI SULL’OPERATO DEI PAPI
PIO XI E, IN PARTICOLARE, PIO XII
NEL CONTESTO DELLA SHOAH
Mussolini e l’odio verso Pio XI a causa
del suo filosemitismo.
Il 4 marzo 1938 il quotidiano del Vaticano si
chiedeva: «come esprimere l’enormità
dell’oltraggio e della bestemmia che consiste
nel vilipendere la razza ebraica?», e così via.
All’indomani
della
promulgazione
dei“Provvedimenti per la difesa della razza
nella scuola fascista” (5 settembre), Pio
XI pronunciò il discorso più forte contro
l’antisemitismo,
arrivando
a
dire:
«l’antisemitismo
è
inammissibile. Spiritualmente siamo tutti
semiti».
http://www.uccronline.it/2010/05/20/mussolini-e-lodio-verso-pio-xi-a-causa-del-suofilosemitismo/ (inserito il 20 maggio 2010)
Mussolini e l’odio verso Pio XI a causa
del suo filosemitismo.
L’ateo Mussolini si scandalizzò e Claretta
Petacci nel suo diario annotò le parole del
Duce durante la riunione del Gran Consiglio
dei fascismo del 18 ottobre seguente:
«sdegnoso parla del “ghetto cattolico”, il
Vaticano. Ribadisce il suo giudizio sul Papa:
“nefasto”. Dice: “i pii sono funesti nella storia
della Chiesa”. “Non posso concepire, che un
Papa abbia detto: noi siamo spiritualmente dei
semiti».
http://www.uccronline.it/2010/05/20/mussolini-e-lodio-verso-pio-xi-a-causa-del-suofilosemitismo/ (inserito il 20 maggio 2010)
Scoperti nuovi documenti e operazioni
segrete su Pio XII, nazismo ed ebrei.
Le rivelazioni storiche più recenti
confermano la posizione espressa nel suo
ultimo libro da Papa Benedetto XVI su Pio
XII e il suo sostegno agli ebrei perseguitati. Il
17 novembre, il Papa ha ricevuto il
fondatore della “Pave the Way Foundation”
(PTWF), Gary Krupp, ebreo, che gli ha
consegnato nuove rivelazioni storiche a
conferma di questa posizione. […]. Finora la
PTWF ha inserito oltre 40.000 pagine di
documenti, articoli e interviste a testimoni
oculari, materiale originale, relativo a
questo periodo storico».
http://antiuaar.wordpress.com/2010/12/10/nuovi-documenti-e-operazioni-segrete-su-pio-xiinazismo-ed-ebrei/ (inserito il 10 dicembre 2010)
Scoperti nuovi documenti e operazioni
segrete su Pio XII, nazismo ed ebrei.
[…] Krupp ha anche presentato al Papa il
libro della PTWF “Papa Pio XII e la II Guerra
Mondiale. La Verità Documentata”, appena
pubblicato in ebraico. Il testo, di agevole
lettura, contiene numerosi documenti,
articoli e interviste notevoli che permettono
al lettore di giungere a una conclusione su
quel periodo controverso. E’ il primo libro
scritto da ebrei in ebraico su Papa Pio XII
basato su documenti originali piuttosto che
su teorie speculative e discutibili. Krupp ha
anche presentato al Papa una serie di
testimonianze autenticate degli sforzi
personali di Papa Pacelli per salvare la vita
agli ebrei.
http://antiuaar.wordpress.com/2010/12/10/nuovi-documenti-e-operazioni-segrete-su-pio-xiinazismo-ed-ebrei/ (inserito il 10 dicembre 2010)
Pio XII contro Hitler
[…] Dopo 50 anni dalla morte del cardinal
Celso
Costantini,
segretario
della
Congregazione della Propaganda Fide,
emergono le sue memorie e documenti
inediti. […]
Il 19 aprile 1940 Pio XII disse a Alberto De
Stefani, ex ministro del Tesoro e delle Finanze
del primo governo Mussolini, critico e in rotta
di collisione col fascismo: «se l’ Italia dovesse
entrare in Guerra accanto alla Germania
bisognerà fare i conti col sentimento dell’
Episcopato e del clero italiano. Per noi Hitler è
un persecutore della religione, è l’Anticristo».
http://www.uccronline.it/2010/06/02/nuovi-documenti-pio-xii-contro-hitler/
(inserito il 2 giugno 2010)
Pio XII contro Hitler
[…] Il 13 maggio 1940 l’Ambasciatore Alfieri
nominato rappresentante d’Italia a Berlino, fu
ricevuto dal Santo padre. Egli parlò al Pontefice
dell’irritazione di Hitler per le sue recenti
manifestazioni pubbliche (in particolare i
messaggi inviati ai governanti di Danimarca,
Belgio, Olanda dopo l’ invasione nazista ndr).
Ma Pio XII rispose serenamente di non aver
compiuto che il proprio dovere e che non
poteva sentirsi impressionato dalle reazioni
che ciò aveva provocato o avrebbe potuto in
seguito provocare: “non temo di andare anche
in un campo di concentramento”, disse. […]
http://www.uccronline.it/2010/06/02/nuovi-documenti-pio-xii-contro-hitler/
(inserito il 2 giugno 2010)
I «silenzi» di Pio XII erano un dovere?
In una lettera del 1969 […], parlando dell’atteggiamento di
papa Eugenio Pacelli […] di fronte all’Olocausto, Maritain
scrive a Chouraqui: «Quanto a Pio XII, sarebbe
gravemente ingiusto attribuire a indifferenza il suo silenzio
nell’ora della persecuzione hitleriana: a Roma mi sono
informato in alto loco sulle ragioni di questo silenzio, e so
che è stato dovuto solo alla paura di aumentare
gravemente la persecuzione, se avesse alzato la voce. Il
Papa aveva consultato alcune comunità ebraiche
tedesche, ed è proprio questo che esse avevano risposto.
Se abbia avuto torto o ragione a seguire questo parere e
ad astenersi da una grande testimonianza che avrebbe
auspicato rendere e che sarebbe stata a sua gloria, ma che
sarebbe costata migliaia di vite umane sacrificate in
sovrappiù, chi di noi può giudicarlo? Il suo motivo è stato
quello che ha ritenuto un obbligo di coscienza, ed era un
motivo profondamente umano»
http://www.identitanazionale.it/stco_5030.php (inserito il 21 febbraio 2009)
Il silenzio pubblico di Pio XII fu in realtà
una strategia molto intelligente.
Per fortuna la leggenda nera nata attorno a Pio XII si
sta sgretolando col passare degli anni. Sono sempre
più le prese di posizione degli storici a favore della
sua persona e di ciò che veramente fece. Anche
perché negli archivi Vaticani e di mezza Europa si
continuano a trovare documenti fondamentali. […]
Hitler infatti non nascondeva in alcun modo la sua
volontà di estirpare la Chiesa cattolica e ridurre al
silenzio quei pastori e quei sacerdoti e laici, che
avevano alzato la loro voce – e non erano pochi –
contro le crudeltà del regime, a cominciare
dall’eutanasia verso le persone più deboli
http://antiuaar.wordpress.com/2010/12/06/il-silenzio-pubblico-di-pio-xii-fu-in-realta-unastrategia-molto-intelligente/ (inserito il 6 dicembre 2010)
Il silenzio pubblico di Pio XII fu in realtà
una strategia molto intelligente.
[…] lo storico gesuita Giovanni Sale […] ha rivelato nuovi
elementi nel testo della lettera inviata da papa Pacelli il
3 gennaio 1943, tramite la nunziatura di Berlino, al
cardinale Adolf Bertram, presidente della Conferenza
episcopale tedesca di Fuldai. […] il cardinale segretario
di Stato, per esplicita volontà del Papa, affidava
«completamente» al presidente della Conferenza
episcopale tedesca «per la sua nota prudenza» il
compito di valutare «se, come e quando convenga
diffondere questa sua lettera tra il clero e il popolo di
Germania» perché bisognava evitare che il pontefice
«mentre infuria la guerra, intenda fare qualche cosa che
possa nuocere al popolo tedesco». Bertram decise
perciò di non pubblicare la lettera perché, a suo
giudizio, conteneva «certe parole che potrebbero
suscitare una fortissima ira sia nel governo, sia
nell’episcopato».
http://antiuaar.wordpress.com/2010/12/06/il-silenzio-pubblico-di-pio-xii-fu-in-realta-unastrategia-molto-intelligente/ (inserito il 6 dicembre 2010)
Il silenzio pubblico di Pio XII fu in realtà
una strategia molto intelligente.
[…] Nonostante alcuni imbarazzi in Vaticano per questa
scelta, il papa non volle in nulla modificare l’indirizzo da
lui stesso dettato in tale materia: dovevano essere i
vescovi a decidere ciò che doveva o non doveva essere
fatto per il maggior bene della Chiesa. Il cosiddetto
“silenzio” di Pio XII era perciò un silenzio
esclusivamente pubblico e volontario, con l’unico scopo
di non causare l’incrementarsi della violenza contro
ebrei e cattolici da parte dei nazisti. Probabilmente
questa saggia scelta, mentre oggi è vista come un
errore, fu la condizione per salvare la vita di
numerosissime persone. Così la pensano anche
intellettuali ebrei, come il rabbino e storico
statunitense David Gil Dalin, che ha raccolto le sue
analisi e documentazioni storiche nel consigliatissimo
saggio “La leggenda nera del Papa di Hitler.“
http://antiuaar.wordpress.com/2010/12/06/il-silenzio-pubblico-di-pio-xii-fu-in-realta-unastrategia-molto-intelligente/ (inserito il 6 dicembre 2010)
Il silenzio di Pio XII salvò la comunità
ebraica di Roma.
La Pave the Way Foundation, che ha avviato
un progetto di recupero di documenti per
mostrare tutte le informazioni e le
testimonianze possibili sul pontificato di Pio
XII, annuncia a Zenit.it che nuove scoperte
incrociate fra Archivio Vaticano e documenti
tedeschi, hanno portato alla luce nuove
testimonianze e prove. Il 16 ottobre 1943 fu
proprio la scelta del Papa di non denunciare
pubblicamente l’arresto degli ebrei romani a
salvare la vita di molti membri della comunità
ebraica di Roma.
http://www.uccronline.it/2010/06/03/il-silenzio-di-pio-xii-salvo-la-comunita-ebraica-di-roma/
(inserito il 3 giugno 2010)
Il silenzio di Pio XII salvò la comunità
ebraica di Roma.
Una testimonianza del tenente Nikolaus
Kunkel, ufficiale tedesco della sede del
governatore militare di Roma, corrobora
l’impegno personale di Pio XII il 16 ottobre, il
quale minacciò una protesta forte e pubblica
al generale Stahel se gli arresti non si fossero
interrotti. Fu così che il governatore militare
di Roma, attraverso Himmler, telefonò a
Hitler, il quale ordinò l’interruzione degli
arresti verso mezzogiorno. Questa sequenza
di fatti è stata confermata in modo
indipendente dal generale Dietrich Beelitz,
ufficiale di collegamento con l’ufficio del
maresciallo da campo Albert Kesselring e il
comando di Hitler.
http://www.uccronline.it/2010/06/03/il-silenzio-di-pio-xii-salvo-la-comunita-ebraica-di-roma/
(inserito il 3 giugno 2010)
Il silenzio di Pio XII salvò la comunità
ebraica di Roma.
Secondo il celebre storico britannico sir Martin
Gilbert, il Vaticano nascose migliaia di ebrei
letteralmente in un giorno e li continuò a
nutrire e a mantenere fino alla liberazione di
Roma, il 4 giugno 1944. Il 13 febbraio 1945 il
capo rabbino di Roma, Eugenio Zolli, annunciò
la
sua
conversione
al
cattolicesimo,
dicendo: “Ciò che il Vaticano ha fatto resterà
indelebilmente ed eternamente scolpito nei
nostri cuori. Hanno fatto cose che resteranno
per sempre un titolo di onore per il
cattolicesimo”
(Zolli,
Prima
dell’alba,
autobiografia autorizzata, San Paolo 2004). Se i
fatti non fossero andati così difficilmente Zolli
avrebbe potuto convertirsi e affermare queste
cose.
http://www.uccronline.it/2010/06/03/il-silenzio-di-pio-xii-salvo-la-comunita-ebraica-di-roma/
(inserito il 3 giugno 2010)
Il silenzio di Pio XII salvò la comunità
ebraica di Roma.
II maggiore esperto ebreo sull’Olocausto in
Ungheria, Jeno Levai, parlando di Papa Pio XII,
ha dichiarato che è “particolarmente
deplorevole il fatto che l’unica persona in tutta
l’Europa occupata che agì più di tutti gli altri
per frenare il terribile crimine e mitigarne le
conseguenze sia diventata oggi il capro
espiatorio degli insuccessi altrui”.
http://www.uccronline.it/2010/06/03/il-silenzio-di-pio-xii-salvo-la-comunita-ebraica-di-roma/
(inserito il 3 giugno 2010)
L’ antifascista Francesco Nitti: «Grazie
a Pio XII per l’aiuto agli ebrei».
Uno dei più autorevoli esponenti dell’antifascismo,
membro del Partito Radicale Storico, politico
decisivo nel corso della prima guerra mondiale e
nell’immediato
dopoguerra
italiano,
fu
sicuramente Francesco Saverio Nitti (1868-1953).
Come è emerso dall’archivio Nitti, presso la
Fondazione Luigi Einaudi di Torino, incrociato con
quello vaticano, ebbe relazioni molto strette e di
profonda stima con Pio XII, sia prima che dopo la
guerra. Interessante quello che Nitti disse a fine
guerra, prima che le leggende su Pio XII
cominciassero a formarsi.
http://www.uccronline.it/2010/06/25/lantifascista-francesco-nitti-%C2%ABgrazie-a-pio-xii-perlaiuto-agli-ebrei%C2%BB/ (inserito il 25 giugno 2010)
L’ antifascista Francesco Nitti: «Grazie
a Pio XII per l’aiuto agli ebrei».
Al teatro San Carlo di Napoli, il 3 ottobre 1945,
dedicò a Pio XII la parte conclusiva della lunga
orazione, lodando l’aiuto che, “per volontà del
Pontefice”, le strutture ecclesiastiche avevano
prestato ai perseguitati e agli ebrei. Perseguitati,
tocca ricordarlo, a causa della fede nel darwinismo
sociale […]. Il discorso avvenne dopo 8 mesi
dall’annuncio della conversione al cattolicesimo
del Rabbino Capo di Roma, Eugenio Zolli e della
sua famiglia, che difficilmente si sarebbe verificata
se Nitti non avesse avuto ragione su Pio XII.
http://www.uccronline.it/2010/06/25/lantifascista-francesco-nitti-%C2%ABgrazie-a-pio-xii-perlaiuto-agli-ebrei%C2%BB/ (inserito il 25 giugno 2010)
L’ antifascista Francesco Nitti: «Grazie
a Pio XII per l’aiuto agli ebrei».
Ecco la conclusione del discorso di Francesco
Nitti: «Nell’ora più trista della vita dell’Europa in cui il
nostro continente è stato più minacciato dalla barbarie del
nazismo, cioè dalla crudeltà metodica e scientifica e per
pregiudizi di razza [cioè il darwinismo], per volontà di
potenza, la persecuzione più crudele ha infierito, il Papa Pio
XII ha sentito allora il dovere, nella misura delle sue
possibilità, di difendere la causa dell’umanità. […]
Il giorno in cui ebrei, massoni, socialisti, comunisti, radicali
sono stati sotto la minaccia di morte, il Papa ha fatto aprire
loro come rifugio, in Italia come in Belgio e come in Francia
e altrove, le chiese, i monasteri, i conventi, monaci e preti si
sono prestati, per volontà del Pontefice, a salvare quanti
erano in pericolo e, nel nome di Cristo sono stati salvati non
pochi ch’erano ritenuti nemici di Cristo» (Dichiarazione al
teatro San Carlo di Napoli, 3 ottobre 1945)
http://www.uccronline.it/2010/06/25/lantifascista-francesco-nitti-%C2%ABgrazie-a-pio-xii-perlaiuto-agli-ebrei%C2%BB/ (inserito il 25 giugno 2010)
Lo scrittore Appelfeld: «ho visto preti e
suore cattoliche salvare bambini ebrei».
Uno dei più importanti scrittori israeliani viventi è Aharon Appelfeld. Ha ricevuto una
ventina di attestati, premi letterari, lauree honoris causae che lo hanno reso celebre in
tutto il mondo e i suoi romanzi sono tradotti in una trentina di lingue. […]. E’ di
religione ebraica, ed ha raccontato di essere riuscito a scappare da un campo nazista, al
contrario dei suoi familiari. Durante un’intervista ad Avvenire, parlando del libro e del
tema della guerra, ha dichiarato: «Durante la seconda guerra mondiale ci furono
bambini ebrei salvati da preti e suore cattoliche. Io l’ho visto con i miei occhi, nella mia
città, Czernowitz, in Polonia. Ho davanti agli occhi l’immagine di una suora che nel
ghetto salva un bambino ebreo. E questo era qualcosa di pericoloso perché gli ebrei
erano condannati a morte, quindi chi cercava di metterli in salvo lo faceva a rischio
della propria vita. Coloro che trassero in salvo un ebreo durante la seconda guerra
mondiale furono davvero degli eroi. Anche in Italia incontrai gente meravigliosa; fu la
prima volta che ciò avvenne durante la guerra: venivo dai campi, alcuni italiani mi
diedero cibo e vestiti, furono molto gentili».
http://antiuaar.wordpress.com/2010/07/14/lo-scrittore-appelfeld-%C2%ABho-visto-preti-esuore-cattoliche-salvare-bambini-ebrei%C2%BB/ (inserito il 14 luglio 2010)
Nazismo e Chiesa: Pio XII e la Shoah
"Ciò che il Vaticano ha fatto
resterà
indelebilmente
ed
eternamente scolpito nei nostri
cuori... hanno fatto cose che
resteranno per sempre un titolo
di onore per il cattolicesimo"
(Israel Eugenio Zolli, rabbino
capo di Roma).
http://www.storialibera.it/epoca_contemporanea/nazionalsocialismo/nazismo_e_chiesa/pio_XI
I_e_la_shoah/
Ricordando Mons. Ferrofino, il collaboratore di
Pio XII, che salvò 10.000 ebrei
Gary Krupp, ebreo fondatore della “Pave
the Way Foundation” (PTWF), ha dichiarato
che mons. Ferrofino «è stato forse il più
grande testimone degli sforzi che fece Pio
XII per salvare la vita a moltissimi ebrei. Pio
XII infatti, lo inviò come emissario al
Presidente del Portogallo per richiedere i
visti per gli ebrei così che potessero entrare
nel Paese». L’arcivescovo Ferrofino ha
anche contribuito a far emigrare questi
rifugiati a Cuba, in Messico, negli Stati Uniti
e in Canada. Gli ebrei salvati sotto le dirette
istruzioni di Pio XII, si è calcolato, sono più
di 10 000. L’articolo è apparso
su Camineo.info.
http://www.facebook.com/notes/papa-benedetto-xvi/ricordando-mons-ferrofino-ilcollaboratore-di-pio-xii-che-salvo-10000-ebrei/190707900951278 (inserito il 18 febbraio 2011)
Ricordando Mons. Ferrofino, il collaboratore di
Pio XII, che salvò 10.000 ebrei
Quando venne inviato nella Repubblica
Dominicana nel 1939, l’Arcivescovo riceveva
regolarmente
telegrammi
criptati
direttamente da Papa Pio XII. «Il Papa
chiese più di 800 visti per gli ebrei. Il
Vaticano riusciva a ottenere passaggi
transatlantici per uscire dall’Europa», ha
spiegato l’ebreo Krupp a Zenit. «Ciò
avveniva almeno due volte all’anno, quindi
con una richiesta annua di oltre 1.600 visti
per gli ebrei che fuggivano da Portogallo e
Spagna. L’Arcivescovo Ferrofino ha anche
aiutato questi rifugiati a recarsi in Canada,
negli Stati Uniti, in Messico e a Cuba.
Seguendo le istruzioni dirette di Pio XII, ha
salvato più di 10.000 ebrei».
http://www.facebook.com/notes/papa-benedetto-xvi/ricordando-mons-ferrofino-ilcollaboratore-di-pio-xii-che-salvo-10000-ebrei/190707900951278 (inserito il 18 febbraio 2011)
Pio XII donava soldi per aiutare gli ebrei.
Nuovi documenti vengono alla luce dal prezioso
archivio di monsignor Palatucci […]. Si scopre così,
nero su bianco, che Pio XII donò cospicui aiuti
vaticani a monsignor Giuseppe Maria Palatucci,
vescovo di Campagna, nel Salernitano, quando si
trovò a dover fronteggiare le richieste di aiuto di
centinaia, migliaia di ebrei, assegnati negli anni al
campo di internamento di San Bartolomeo. Una
precisa direttiva del Santo Padre, che si evince già da
una lettera datata 20 settembre 1940 del canonico
della cattedrale, don Alberto Gibboni il quale viene
ricevuto prima dal cardinale Domenico Tardini,
sostituto della Segreteria di Stato: «Per il sussidio –
scrive don Gibboni al vescovo – mi ha mandato a
monsignor Montini, il quale spedirà subito a lei una
somma coll’istruzione per distribuirla tra gli internati.
Per l’avvenire mi ha detto che ci tratterà come
Genova: ogni volta che busseremo, ci aprirà».
http://www.uccronline.it/2011/04/06/trovati-nuovi-documenti-pio-xii-donava-soldi-per-aiutaregli-ebrei/(inserito il 6 aprile 2011)
Il magistero di Pio XII contro il Nazismo
Il Magistero sociale della Chiesa ha denunciato, con una
grande capacità profetica, il totalitarismo dell'età moderna
contemporanea […].Pio XII ha raccolto questa grande
tradizione magisteriale e fin dalla sua enciclica
programmatica "Sommi Pontificatus" (1939) ne ha svolto con
rigore e consequenzialità tutta la forza. Basta ricordare i
radio-messaggi natalizi degli anni della seconda guerra
mondiale, in cui alla presentazione della tragedia della guerra
come inevitabile conseguenza della lotta tra le nazioni
scatenata nel mondo dai sistemi totalitari, si coglie
l'indicazione della possibilità di un nuovo mondo e di una
nuova società, fondati sulla accoglienza della tradizione
cristiana e sull'amore alla verità e alla libertà. Ma Pio XII non
ha soltanto insegnato, ha vissuto in prima persona, in modo
esemplare, la tragedia di milioni di uomini dedicando gran
parte delle sue iniziative e delle sue risorse a lenire, per
quanto era possibile, le conseguenze disastrose del
totalitarismo. Chiunque fossero le vittime: cattolici,
protestanti, ortodossi, ebrei, non credenti.
http://www.storialibera.it/epoca_contemporanea/nazionalsocialismo/nazismo_e_chiesa/articol
o.php?id=1273&titolo=Il+Nazismo+nel+Magistero+di+Pio+XI+e+Pio+XII (Luigi NEGRI Il Nazismo
nel Magistero di Pio XI e Pio XII tratto da: Il Timone, anno 3 (2001) maggio/giugno , n. 13, p. 40-41.)
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