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La donna nell*arte: la storia
Dalla Preistoria ai giorni nostri A cura di Maggio Francesco 3C La Preistoria Le prime opere di scultura erano figure femminili: le veneri. Erano figurette dalla marcata sottolineatura di seni, ventre e glutei, che stanno ad indicare la maternità e la fecondità della donna. La Grecia antica La scultura monumentale della Grecia antica realizzava statue di giovani ragazzi e ragazze, che venivano collocato nelle vicinanze dei templi come ex-voto alle divinità. Kore col peplo Col sopraggiungere dell’Ellenismo, la scultura greca perse l’astratta bellezza ma indaga nelle peculiari caratteristiche fisiche, morali e psicologiche di qualsiasi individuo. Venere di Milo Il Medioevo Nel corso del Medioevo l’arte veniva, in gran parte, utilizzata per raffigurare simboli, figure, statue in relazione con la religione cristiana cattolica. Un buon esempio è la Madonna in maestà. Maestà, Cimabue Maestà, Giotto Il Rinascimento In questo periodo i nobili di corte chiamavano attorno a sé artisti che potessero istruirli dal punti di vista artistico-culturale. Nel dipinto viene immortalata la moglie dell’uomo di corte Federico, per commemorare la nascita del figlio e la morte della donna avvenuta subito dopo il parto. La Pala Montefeltro, Piero della Francesca Invece Botticelli utilizzò la figura femminile per la sua allegoria della Primavera da consegnare ai de Medici. La Primavera, Botticelli La Gioconda, Leonardo da Vinci Madonna del belvedere, Raffaello Il Barocco Gian Lorenzo Bernini fu uno dei migliori scultori della storia dell’arte. Egli raffigurava la realtà in modo fedele, con totale naturalezza negli stati d’animo. Apollo e Dafne, Bernini L’estasi di Santa Teresa, Bernini Il Neoclassicismo Seguendo l’impronta di Bernini, Antonio Canova realizzò diversi capolavori in cui equilibrio e armonia si mescolavano insieme con grande naturalezza. Le Tre Grazie, Canova David rappresenta una donna che è in un atteggiamento di dolente abbandono, espressione di un’emotività che si identifica con la natura stessa della donna. Il giuramento degli Orazi, Jaques-Louis David Il Romanticismo «La libertà che guida il popolo» è simboleggiata come una giovane donna che guida con slancio il popolo sulle barricate: si tratta di una figura idealizzata, emblema dello spirito femminile che nella società del tempo non gode ancora di questa affermazione. La libertà guida il popolo, Eugène Delacoix L’Impressionismo Le donne dei quadri impressionisti esprimono vitalità, fusione con la natura, grazia, giovinezza, e sono anche rappresentate realisticamente nelle loro condizioni di lavoro e di tempo libero. Il Futurismo Mentre nei manifesti futuristi si inneggia al disprezzo della donna, l’ambiguità della figura femminile nel futurismo, un tema ricorrente nelle opere di Boccioni è quello della madre. Il Cubismo La scomposizione dei corpi operata da Pablo Picasso crea effetti di grande espressività, dolente e intensa con una sintesi formale che evidenzia anche una disgregazione del soggetto-donna e una crisi d’identità pur nella volontà di apparire. Les demoiselles d’Avignon La donna tra le due guerre Nelle opere surrealiste la donna assume maggior coscienza di sé, e scacciando il suo passato acquisisce una “superiore” saggezza, quella della sposa e madre, procreatrice della nuova umanità. La Pop Art e la donna come oggetto di adorazione collettiva Warhol trasforma il volto di Marylin in icona, non ritrae una persona, ma la sua “immagine pubblica”. L’affermazione femminile degli anni’60 trova così, in questo contesto artistico, la sua massima criticità artistica. La donna nel mondo di oggi Nel mondo musulmano esistono ancora profonde e radicali diversità rispetto al mondo occidentale che segregano la donna e non la lasciano libera di esprimersi né di affermarsi. Riappare così l’impegno morale, sociale o politico talvolta esplicito, talvolta velato, comunque reso quasi inevitabile dall’urgenza dei mutamenti storici.