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Il Leader nelle versioni definitive dei regolamenti

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Il Leader nelle versioni definitive dei regolamenti
Le strategie di sviluppo locale Leader in Calabria nella programmazione 2014-2020
Lamezia Terme - 13 marzo 2014
Il Leader nelle versioni definitive
dei regolamenti comunitari
Slide a cura di Raffaella Di Napoli [email protected]
1
1
La presentazione è stata realizzata con il contributo di ricercatori INEA e del Gruppo di lavoro della Task Force Leader della Rete Rurale Nazionale
www.reterurale.it/leader
Il Leader nelle versioni definitive dei regolamenti comunitari
Lamezia Terme 13 marzoDalle
2014
proposte alle norme
Proposte [COM(2011)615]
Reg. (UE) 1303/2013 (artt. 32-35)
Inquadramento dello Sviluppo Locale di Tipo Partecipativo
(28.1) Lo sviluppo locale di tipo partecipativo,
denominato sviluppo locale LEADER
nell'ambito del FEASR, è…
(32) Lo sviluppo locale di tipo partecipativo è
sostenuto dal FEASR, denominato sviluppo
locale LEADER, e può essere sostenuto dal
FESR, dal FSE o dal FEAMP.
Contenuti delle Strategie
(29.1.c) …con indicazione di target misurabili per
le realizzazioni e i risultati.
(33.1.c) …con indicazione di target misurabili per
le realizzazioni e i risultati. In relazione ai
risultati, i target possono essere espressi in
termini qualitativi o quantitativi
Selezione delle Strategie
(29.2) Gli Stati membri definiscono i criteri per la
selezione delle strategie di sviluppo locale di tipo
partecipativo. Le norme specifiche di ciascun
Fondo possono stabilire criteri di selezione
(33.2) Gli Stati membri definiscono i criteri per la
selezione delle strategie di sviluppo locale di tipo
partecipativo.
Il Leader nelle versioni definitive dei regolamenti comunitari
Lamezia Terme 13 marzoDalle
2014
proposte alle norme
Proposte [COM(2011)615]
Reg. (UE) 1303/2013 (artt. 32-35)
Responsabilità e tempi della selezione
(29.3) Le strategie di sviluppo locale sono
selezionate da un comitato istituito a tale
scopo dalle autorità di gestione dei programmi.
(33.3) Le strategie di sviluppo locale di tipo
partecipativo sono selezionate da un comitato
istituito a tale scopo dalla autorità o dalle autorità
di gestione responsabili e sono approvate dalla
autorità o dalle autorità di gestione responsabili.
(29.4) La selezione e l'approvazione di tutte le
strategie di sviluppo locale sono completate entro il
31 dicembre 2015.
(33.4) Il primo ciclo di selezione … è completato
entro due anni dalla data di approvazione
dell'accordo di partenariato. Gli Stati membri
possono selezionare strategie aggiuntive di sviluppo
locale di tipo partecipativo successivamente a tale
data, ma non oltre il 31dicembre 2017
Compiti e ruoli
(29.5) La decisione dell'autorità di gestione che
approva una strategia …definisce inoltre i ruoli
delle autorità responsabili dell'esecuzione dei
programmi in questione per tutti i compiti attuativi
connessi alla strategia.
(33.5) La decisione che approva una strategia
…definisce inoltre le responsabilità per i compiti di
gestione e di controllo nell'ambito del programma o
dei programmi ...
Il Leader nelle versioni definitive dei regolamenti comunitari
Lamezia Terme 13 marzoDalle
2014
proposte alle norme
Proposte [COM(2011)615]
Reg. (UE) 1303/2013 (artt. 32-35)
Territori e popolazione
(29.6) È conferito alla Commissione il potere di
adottare atti delegati a norma dell'articolo 142
riguardanti la definizione del territorio e della
popolazione interessati dalla strategia di cui al
paragrafo 1, lettera a).
(33.6) La popolazione del territorio … non è
inferiore a 10 000 ab. né superiore a 150 000
abitanti. Tuttavia, in casi debitamente giustificati
…, la Commissione può adottare o modificare tali
limiti di popolazione nella sua decisione… di
approvazione o modifica dell'accordo di
partenariato…
Compiti dei GAL
(30.3) a) rafforzare la capacità dei soggetti locali di
elaborare e attuare interventi
(34.3) a) rafforzare la capacità dei soggetti locali di
elaborare e attuare operazioni, anche
stimolandone le capacità di gestione dei
progetti
--
(34.4) Fatto salvo il paragrafo 3, lettera b), i GAL
possono essere beneficiari e attuare operazioni
conformemente alla SSL.
--
(34.5) Nel caso delle attività di cooperazione … i
compiti di [selezione delle operazioni] possono
essere svolti dall‘AdG.
Il Leader nelle versioni definitive dei regolamenti comunitari
Lamezia Terme 13 marzoDalle
2014
proposte alle norme
Proposte [COM(2011)615]
Reg. (UE) 1303/2013 (artt. 32-35)
Le misure
(31):
a) i costi del supporto preparatorio;
b) l'esecuzione degli interventi nell'ambito della
strategia di sviluppo locale;
c) la preparazione e la realizzazione delle attività di
cooperazione del gruppo di azione locale;
d) i costi di gestione e di animazione della strategia
di sviluppo locale …
(35)
a) i costi del sostegno preparatorio consistente in
sviluppo delle capacità, formazione e
creazione di reti, nell'ottica di elaborare e
attuare una SSL
b) l'esecuzione delle operazioni nell'ambito della
SSL;
c) la preparazione e la realizzazione delle attività di
cooperazione del GAL;
d) i costi di esercizio connessi alla gestione
dell'attuazione della SSL consistenti in costi
operativi, costi per il personale, costi di
formazione, costi relativi alle pubbliche
relazioni, costi finanziari nonché costi connessi
alla sorveglianza e alla valutazione …;
e) l'animazione della SSL per agevolare gli
scambi tra le parti interessate intesi a fornire
informazioni e promuovere la strategia e per
aiutare i potenziali beneficiari a sviluppare le
operazioni e a preparare le domande.
Il Leader nelle versioni definitive dei regolamenti comunitari
Lamezia Terme 13 marzoDalle
2014
proposte alle norme
Proposte [COM(2011)627/3]
Reg. (UE) 1305/2013 (artt. 42-44)
Le misure: il sostegno preparatorio
(43):
Il sostegno di cui all'articolo 31, lettera a), del
regolamento (UE) n. [QSC/2012] comprende:
(a) un “kit di avviamento LEADER” consistente in
attività di potenziamento delle capacità per i gruppi
che non hanno attuato LEADER nel periodo di
programmazione 2007-2013, nonché un sostegno ai
progetti pilota su piccola scala;
(b) potenziamento delle capacità, formazione e
creazione di reti in vista dell'elaborazione e
dell'attuazione di strategie di sviluppo locale.
2. La Commissione ha il potere di adottare atti delegati
a norma dell'articolo 90 per definire le spese
ammissibili delle azioni di cui al paragrafo 1.
(43)
Il sostegno allo sviluppo locale nell'ambito di
LEADER può comprendere anche un "kit di
avviamento LEADER“ per le comunità locali
che non hanno attuato LEADER nel periodo
di programmazione 2007-2013. Il "kit di
avviamento LEADER“ comporta il sostegno al
potenziamento delle capacità e ai progetti pilota su
piccola scala. Il sostegno a titolo del kit di
avviamento LEADER non è subordinato alla
presentazione di una strategia di sviluppo
locale nell'ambito di LEADER.
Le misure: costi di gestione e animazione
(45):
(descrizione…)
Non presente
Il Leader nelle versioni definitive dei regolamenti comunitari
Leader
Lamezia Terme 13 marzoIl2014
nel PSR
Scheda di misura per sviluppo locale – misura 19.
•
Aree Leader 2014-2020
•
Obiettivi, Priorità, focus area e temi per il Leader 2014-2020
•
Misure e interventi per il Leader 2014-2020, demarcazione rispetto alle misure del
PSR e a quelle degli altri Fondi e programmi nazionali/regionali
•
Gestione di Leader: compiti e funzioni delle AdG, degli OP e dei GAL
•
Costi di gestione e animazione
•
Tipologie di intervento finanziate nell’ambito delle SSL e intensità di aiuto
•
Supporto preparatorio
•
Procedure e criteri di selezione dei GAL e delle SSL
•
Piano di valutazione Leader
Viene fortemente rafforzato il
processo di delega ai GAL
Il Leader nelle versioni definitive dei regolamenti comunitari
Leader
Lamezia Terme 13 marzoIl2014
nel PSR
Scheda di misura per sviluppo locale – misura 19.
Programmazione strategica
 Leader è programmato nell’ambito della Priorità 6 (focus area b);
 Nel PSR vanno indicate altre focus area alle quali Leader potrebbe potenzialmente
contribuire;
 Le SSL selezionate dovranno contribuire alle focus area individuate
Struttura e contenuti
 Leader deve essere programmato come misura separata e diviso in sottomisure
corrispondenti ai suoi elementi obbligatori
 Si raccomanda di non legare strettamente le attività svolte nell’ambito di Leader alle
misure standard definite nel Programma;
La scheda si articola in 4 sotto-misure
1. Supporto preparatorio; 2. Attuazione degli interventi nell'ambito della strategia; 3.
Preparazione e attuazione delle attività di cooperazione del gruppo di azione locale; 4. Costi di
gestione e animazione.
Il Leader nelle versioni definitive dei regolamenti comunitari
Il Leader nel PSR
1.AREE LEADER 2014-2020
Nel PSR dovrà essere specificato il numero indicativo previsto di
gruppi di azione locale e la percentuale prevista di territori rurali
interessati da strategie di sviluppo locale.
Quale dimensione e quali aree (oltre a quelle
C e D e/o sono già interessate dall’Asse IV dei
PSR 2007-2013)?
Inoltre, se non previsto nell'Accordo di Partenariato, si dovrà
giustificare la selezione di zone non ricomprese nei limiti di cui
all’articolo 33(6) del Regolamento comune (10.000 -150.000
abitanti).
Come assicurare una adeguata concentrazione
delle risorse a livello territoriale? (es. budget
minimo/massimo per PSL? budget
minimo/massimo per abitante? Oppure?)
2. OBIETTIVI,PRIORITÀ, FOCUS AREA E TEMI PER IL LEADER 2014-2020
Sulla base delle priorità degli OT dell'UE per il CLLD nell'ambito del
FEASR, nel PSR dovranno essere specificate le focus area alle
quali LEADER potrebbe contribuire (oltre all'area 6b nell'ambito
della quale LEADER verrà programmato).
Gli SM (nell’AP) devono individuare dei "temi LEADER" non
necessariamente essere collegati ad una sola focus area ma piuttosto
degli argomenti orizzontali, che aiutano a integrare meglio le
priorità dell'UE scelte nei PSR con le strategie di sviluppo locale.
L’obiettivo è favorire l’elaborazione di strategie locali più
specifiche di quelle passate, per rafforzare la concentrazione
finanziaria e le esperienze maturate in tema di progettazione
locale su obiettivi realistici e suscettibili di reale impatto locale
Strategie di sviluppo locale plurifondo o
monofondo?
Per quali OT il CLLD/Leader è considerato
strategico?
In relazione al FEASR, quali priorità e focus
sono ritenute strategiche per il Leader 20142020?
Il Leader nelle versioni definitive dei regolamenti comunitari
Leader
Lamezia Terme 13 marzoIl2014
nel PSR
MISURE E INTERVENTI PER IL LEADER 2014-2020
La CE raccomanda di non legare strettamente le attività svolte
nell'ambito del CLLD/LEADER alle misure standard. I singoli interventi
sono ammissibili se contribuiscono al raggiungimento degli obiettivi della SSL
e corrispondono agli obiettivi e alle priorità indicate per il CLLD/LEADER
nell'AP e nei Programmi regionali
Nei PSR, per descrivere i meccanismi di coordinamento e
complementarità:
• un menu di temi indicativi …..;
• il valore aggiunto degli interventi LEADER rispetto a quelli standard
("top-down") attuati nell'ambito di altre misure. Il valore aggiunto può
essere ottenuto attraverso condizioni di ammissibilità specifiche come
ad es.: progetti di piccola scala, progetti integrati complessi, progetti
innovativi/sperimentali, progetti su scala locale, ecc..
Altro:
• specificare le tipologie di progetto di cui possono essere
beneficiari i GAL
• i criteri di selezione dei beneficiari delle SSL sono indivudati dai
GAL sulla base di principi definiti nei PSR
Come definire il
valore aggiunto
delle strategie di sviluppo
locale?
I PSL: IL QUADRO LOGICO DELLA PROGRAMMAZIONE
CE
Definisce il quadro generale (OT, elenco
focus area, elenco misure)
STATO MEMBRO (ADG)
Definiscono gli ambiti tematici
Risultati attesi
GAL
Individuano i "temi catalizzatori" rispetto
agli ambiti tematici proposti
Individuano le misure/azioni più idonee
per la realizzazione della strategia
1. Sviluppo e innovazione delle filiere e dei sistemi produttivi locali (agro-alimentari, artigianali e manifatturieri);
2. Sviluppo della filiera dell’ energia rinnovabile (produzione e risparmio energia);
3. Turismo sostenibile;
4. Cura e tutela del paesaggio, dell’uso del suolo e della biodiversità (animale e vegetale)
5. Valorizzazione di beni culturali e patrimonio artistico legato al territorio;
6. Accesso ai servizi pubblici essenziali;
7. Inclusione sociale di specifici gruppi svantaggiati e/o marginali;
8. Legalità e promozione sociale nelle aree ad alta esclusione sociale ;
9. Riqualificazione urbana con la creazione di servizi e spazi inclusivi per la comunità;
10. Valorizzazione delle produzioni ittiche, delle tradizioni della pesca e della filiera corta;
11. Diversificazione economica e sociale connessa ai mutamenti nel settore della pesca
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Il Leader nelle versioni definitive dei regolamenti comunitari
Leader
Lamezia Terme 13 marzoIl2014
LA GESTIONE DI
nel PSR
LEADER: COMPITI E FUNZIONI DELLE ADG, DEGLI OP E DEI GAL
Nel PSR dovrà essere descritta la ripartizione dei compiti tra Autorità di
Gestione / Organismo Pagatore/ Gruppi di Azione Locale per quanto
riguarda l'attuazione di LEADER, compresa una descrizione dei circuiti finanziari,
nella misura in cui essa non è definita dall'AP-
COSTI DI ANIMAZIONE
Quali compiti dovrebbero essere
svolti dai GAL e per quale ragione?
quali compiti dovrebbero essere
svolti dall’AdG e dall’OP?
Come ridefinire i circuiti
procedurali e amministrativi?
E GESTIONE
In relazione anche ai compiti e funzioni assegnati ai GAL, l’AG dovrebbe indicare
qual è la quota massima effettiva per il finanziamento dei costi di
gestione e di animazione autorizzati nell'ambito del programma. In ogni caso il
sostegno per i costi di gestione e l'animazione non deve superare il 25% della
spesa pubblica totale sostenute nell'ambito della SSL.
I costi di gestione si riferiscono ai costi legati alla gestione della attuazione della
strategia consistenti in costi operativi, spese per il personale, i costi di formazione,
i costi legati alla comunicazione, costi finanziari, nonché i costi legati al
monitoraggio e alla valutazione della strategia di cui alla lettera (g) dell'art. 34 (3)
Reg. (UE) 1303/2013.
I costi di animazione della strategia sono volti a facilitare lo scambio tra le parti
interessate, per fornire informazioni e per promuovere la strategia e sostenere i
potenziali beneficiari a sviluppare interventi e preparare le istanze.
Alla luce dei compiti dei GAL,
come definire quota massima
effettiva per il finanziamento dei
costi di gestione e di animazione?
Fasi / attività
Elaborare una procedura di
selezione trasparente e non
discriminatoria
Elaborare i criteri di selezione
degli interventi
Preparare e pubblicare gli inviti a
presentare proposte
Ricevere le domande di
sostegno
Valutare le domande di sostegno
Selezionare gli interventi e
fissare l'importo del sostegno
Se pertinente, presentare le
proposte all'organismo
responsabile della verifica finale
dell'ammissibilità prima
dell'approvazione
Verificare l'attuazione della
strategia di sviluppo locale e
degli interventi
Condurre attività di valutazione
specifiche legate alla strategia
Ulteriori funzioni delegate
dall'AdG e/o dall'OP
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Il Leader nelle versioni definitive dei regolamenti comunitari
Leader
Lamezia Terme 13 marzoIl2014
nel PSR
TIPOLOGIE DI INTERVENTO FINANZIATE NELL’AMBITO DELLE
I GAL LEADER dovrebbero avere la possibilità di proporre
un’intensità di aiuto per i singoli tipi di interventi finanziati
nell'ambito della loro SSL, sulla base del ruolo strategico che questi
interventi possono giocare e nei limiti delle aliquote d' intensità di aiuto
previste dal quadro giuridico.
Nel fissare l'intensità di aiuto, i GAL devono tener conto di criteri
quali: l'interesse collettivo, il beneficiario collettivo, l'accesso
pubblico ai risultati dell'intervento, le caratteristiche
innovative del progetto a livello locale, e il budget a
disposizione. Di conseguenza, le operazioni finanziate nel quadro di
LEADER potrebbero avere maggiore intensità di interventi analoghi
supportati tramite altre misure dello sviluppo rurale.
La CE suggerisce la possibilità di erogare anticipi per gli interventi
Leader, oltre quanto definito dalla Regolamentazione.
Inoltre, per agevolare l'attuazione dei progetti e per contribuire ad
evitare errori viene data la possibilità di utilizzare opzioni di costo
semplificate (sistemi forfettari e in un'unica soluzione) da applicare ad
esempio nel contesto di piccoli progetti e costi di gestione e
animazione
SSL E INTENSITÀ DI AIUTO
Come definire i criteri quali:
• interesse collettivo
• beneficiario collettivo
• accesso pubblico ai risultati dell'intervento
• caratteristiche innovative del progetto a
livello locale
Come favorire il co-finanziamento da parte
dell'investitore pubblico o privato alla gestione
del GAL?
Per quale tipologia di intervento dovrebbero
essere pagati pagare anticipi?
Per quali tipologie di intervento dovrebbero
essere prevista la possibilità di utilizzare
opzioni di costo semplificate?
Il Leader nelle versioni definitive dei regolamenti comunitari
Leader
Lamezia Terme 13 marzoIl2014
nel PSR
IL PIANO DI VALUTAZIONE LEADER
I PSR dovranno essere accompagnati da un piano di valutazione.
La regolamentazione coinvolge i GAL nel processo di valutazione.
Cosa dovrebbero fare I GAL? Raccolta dati
(e quali)? Autovalutazione?
Come definire il processo di valutazione?
Soprattutto, cosa valutare nel caso di
Leader?
IL SUPPORTO PREPARATORIO
La CE propone una misura specifica per il supporto preparatorio che
consiste volto a favorire l’avviamento di Leader e a rafforzare le
capacità, e il networking per l'elaborazione e l'attuazione di strategie di
sviluppo locale.
L’Adg dovrà definire le azioni/attività/strumenti per il supporto
preparatorio e, oltre le comunità locali che non hanno attuato LEADER
nel periodo di programmazione 2007-2013, può definire altre tipologie
di beneficiari (e relative condizioni di ammissibilità).
….evitare il rischio di sovra-compensazione o doppio finanziamento
delle spese in caso di GAL che beneficiano di un sostegno nell'ambito
di un programma 2007-2013 e nel supporto preparatorio relativo al
periodo 2014-2020
C ALENDARIO, PROCEDURE E MODALITA’ DI SELEZIONE….
Quali azioni/attività/strumenti di supporto per i
GAL/nuovi territori potrebbero essere messe in
campo dalla Regione e dalla RRN per favorire:
• la definizione delle zone interessate dalle SSL?
• l’attivazione di nuovi partenariati e/o
l’ampliamentodi quelli esistenti?
• l’elaborazione di SSL finalizzate su obiettivi
realistici, precisi ambiti tematici e concentrate
finanziariamente?
• la definizione di tipologie di intervento capaci di
esprimere il valore aggiunto di LEADER?
• una efficiente e efficace gestione e animazione
locale da parte delle strutture tecniche dei GAL?
Il Leader nelle versioni definitive dei regolamenti comunitari
Leader
Lamezia Terme 13 marzoIl2014
nel PSR
GRAZIE PER L’ATTENZIONE
Il Leader nelle versioni definitive dei regolamenti comunitari
Lamezia Terme 13 marzoSchede
2014
di (sotto)misura
Sostegno preparatorio
Tipo d'intervento
(i) kit avviamento LEADER (facoltativo)
(ii) Rafforzamento delle capacità, formazione e networking per l'elaborazione e l'attuazione di strategie di sviluppo locale
Spese ammissibili
(i) creazione di partenariati pubblico-privati; azioni di formazione per attori locali; studi del territorio interessato;
azioni relative alle relazioni pubbliche per quanto riguarda le attività di sviluppo locale; costi amministrativi connessi al
coordinamento dell'attuazione di schemi di progetti pilota; sviluppo e attuazione di programmi di progetti pilota
(ii) azioni di formazione per gli attori locali, studi sulla zona interessata (inclusi studi di fattibilità per alcuni dei progetti
che saranno previsti nella SSL); i costi relativi alla progettazione della SSL, comprese le spese di consulenza e costi per le
azioni relative alla consultazione delle parti interessate ai fini della redazione della strategia; spese amministrative (costi
operativi e di personale) di un'organizzazione che presenta domanda per il supporto preparatorio durante la fase di
preparazione (futuri GAL; GAL esistenti, se si esclude qualsiasi doppio finanziamento); sostegno a piccoli progetti pilota
Beneficiari
(i) Le comunità locali che non hanno attuato LEADER nel periodo di programmazione 2007-2013
(ii) Devono essere definiti dall'AG (Autorità di Gestione)
Condizioni di
ammissibilità
(i) Devono essere definite dall'AG
(ii) Devono essere definite dall'AG
(i) Devono essere definiti dall'AG
Principi relativi alla
definizione dei criteri di
(ii) Devono essere definiti dall'AG
selezione
Collegamenti ad altre
Particolare attenzione deve essere prestata per evitare il rischio di sovracompensazione o doppio finanziamento delle
legislazioni
spese in caso di GAL che beneficiano di un sostegno nell'ambito di un programma 2007-2013 e nel supporto preparatorio
relativo al periodo 2014-2020.
Regole generali del Reg. FEASR; Norme sull'ammissibilità delle spese previste dal art. 65-71 del Regolamento (UE) 1303/2013
Intensità dell'aiuto
Fino al 100%
Il Leader nelle versioni definitive dei regolamenti comunitari
Lamezia Terme 13 marzoSchede
2014
di (sotto)misura
Attuazione degli interventi nell’ambito della strategia
Tipo d'intervento
Spese ammissibili
Attuazione degli interventi nell'ambito dello sviluppo locale di tipo partecipativo
Le AG sono invitate a indicare chiaramente il valore aggiunto degli interventi LEADER rispetto a quelli standard ("topdown"). Questo valore aggiunto può essere ottenuto attraverso condizioni di ammissibilità specifiche come ad esempio: progetti di
piccola scala, progetti integrati complessi, progetti innovativi / sperimentali, progetti su scala locale, progetti di cooperazione. Deve inoltre
essere chiaramente indicato per quali tipi di progetti i GAL possono essere beneficiari.
Al fine di consentire la massima flessibilità per ricevere una varietà di progetti locali, l'AG potrebbe considerare di indicare ciò che non
è ammissibile invece di cercare di definire ex-ante i costi ammissibili, che è come un dato di fatto difficile da prevedere
nel quadro di LEADER.
Costi di investimento ammissibili secondo l'art. 45 Reg. 1305/2013
Contributi in natura (art. 61(3) Reg. 1305/2013)
Qualsiasi intervento in linea con le regole generali del FEASR, le priorità per CLLD/Leader e la SSL
Beneficiari
Condizioni di
ammissibilità
Principi relativi alla
definizione dei criteri di
selezione
Attori locali, GAL
Gli interventi devono essere in linea con le priorità individuate per CLLD nell’AP e Reg. FEASR e contribuire agli obiettivi delle
SSL
Collegamenti ad altre
legislazioni
Intensità dell'aiuto
Regole Generali FEASR; Regole sull'ammissibilità delle spese (art. 65-71 del Reg. (UE) 1303/2013)
Devono essere definiti nella SSL dal GAL. N.B. il sistema di selezione dei progetti di cui alla SSL è approvato dall'AG attraverso la
selezione di una determinata strategia. Non è quindi soggetto a ulteriori approvazioni da / consultazione con, rispettivamente
l'AG e il Comitato di Sorveglianza.
La selezione dei progetti dei GAL si basa sulla valutazione documentata che dimostra la solidità e la correttezza della decisione in termini di
criteri coerenti e pertinenti. La selezione si basa su dati coerenti e rilevanti e il processo reso pubblico (per esempio attraverso
la pubblicazione verbali delle riunioni).
Fino al 100% a seconda del regime di aiuti di Stato applicabile
Si raccomanda un co-finanziamento da parte dell'investitore pubblico o privato
I GAL LEADER dovrebbero avere la possibilità di proporre un’intensità di aiuto per i singoli tipi di interventi finanziati
nell'ambito della loro SSL, sulla base del ruolo strategico che questi interventi possono giocare e nei limiti delle aliquote d' intensità di
aiuto previste dal quadro giuridico. Nel fissare l'intensità di aiuto, i GAL devono tener conto di criteri quali: l'interesse collettivo, il
beneficiario collettivo, l'accesso pubblico ai risultati dell'intervento, le caratteristiche innovative del progetto a livello locale, e il
budget a disposizione.
Di conseguenza, le operazioni finanziate nel quadro di LEADER potrebbero avere maggiore intensità di interventi analoghi supportati
tramite altre misure dello sviluppo rurale.
Il Leader nelle versioni definitive dei regolamenti comunitari
Lamezia Terme 13 marzoSchede
2014
di (sotto)misura
Preparazione e attuazione delle attività di cooperazione del GAL
Tipo d'intervento
Preparazione e attuazione delle attività di cooperazione del gruppo di azione locale
Spese ammissibili
(i) I costi di preparazione tecnica per il progetto di cooperazione interterritoriale e transnazionale
(ii) Costi dei progetti di cooperazione all'interno di uno Stato membro (interterritoriale cooperazione) o progetti di
cooperazione tra territori di più Stati membri o con territori di paesi terzi (cooperazione transnazionale)
Beneficiari
GAL, attori locali
Condizioni di ammissibilità (i) I GAL devono prevedere l'attuazione di un progetto concreto
(ii) Devono essere stabilite nella SSL
Nel caso in cui i progetti vengano selezionati da un'AG, quest'ultima rende pubblico un elenco dei costi ammissibili.
Principi relativi alla
definizione dei criteri di
selezione
Collegamenti ad altre
legislazioni
Intensità dell'aiuto
(i) Devono essere stabiliti dall'AG
(ii) Devono essere stabiliti nella SSL.
N.B. il sistema di selezione dei progetti di cui alla SSL è approvato dall'AG attraverso la selezione di una determinata
strategia. Non è quindi soggetto a ulteriori approvazioni da / consultazione con, rispettivamente l'AG e il Comitato
di Monitoraggio.
Nel caso in cui progetti di cooperazione sono selezionati da un'AG, quest'ultima stabilisce procedure pubbliche per la
selezione dei progetti di cooperazione.
Regole Generali del Reg. FEASR; Regole sull'ammissibilità delle spese di cui all' art. 65-71 del Regolamento (UE) 1303/2013
Regolamento CTE
Fino al 100% dei costi a seconda del regime di aiuti di Stato applicabile
Si raccomanda un co-finanziamento da parte dell'investitore pubblico o privato
Il Leader nelle versioni definitive dei regolamenti comunitari
Lamezia Terme 13 marzoSchede
2014
di (sotto)misura
Costi di gestione e animazione
Tipo d'intervento
Spese ammissibili
Beneficiari
Condizioni
d’ammissibilità
Principi relativi alla
definizione dei criteri di
selezione
Collegamenti ad alter
legislazioni
Intensità dell’aiuto
- Costi di gestione
- Animazione
I costi di gestione: i costi legati alla gestione della attuazione della strategia consistenti in costi operativi,
spese per il personale, i costi di formazione, i costi legati alla comunicazione, costi finanziari, nonché i
costi legati al monitoraggio e alla valutazione della strategia di cui alla lettera (g) dell'art. 34 (3)
Regolamento 1303/2013
Animazione: Costi di animazione della strategia, al fine di facilitare lo scambio tra le parti interessate, per
fornire informazioni e per promuovere la strategia e sostenere i potenziali beneficiari a sviluppare
interventi e preparare le istanze
I costi di gestione: GAL o le strutture (legali) chiaramente autorizzate a svolgere i compiti di gestione del
GAL
Animazione: GAL o le strutture chiaramente responsabili per le attività di animazione
n.a.
n.a.
Regole Generali del Reg. FEASR; Regole sull'ammissibilità delle spese di cui all'art. 65-71 del Regolamento
(UE) 1303/2013
Fino al 100% dei costi
Il sostegno per i costi di gestione e l'animazione non deve superare il 25% della spesa pubblica totale
sostenute nell'ambito della SSL.
Entro questo limite, l’AG dovrebbe indicare qual è la quota massima effettiva per il finanziamento dei costi
di gestione e di animazione autorizzati nell'ambito del programma.
Grazie per l’attenzione!
d.
Diversità di espressione di Leader …
Spazio offerto ai Gal per esercitare la propria autonomia decisionale
La definizione dei territori è vincolata dall’AdG?
Sono posti vincoli alla costituzione ed alla forma del partenariato?
Le misure attivabili nell’ambito dell’Asse 4 consentono ai GAL di elaborare Piani caratterizzati da innovatività
ed originalità?
Le modalità di attuazione dell’Asse 4 consentono ai Gal di selezionare in piena autonomia proposte
progettuali coerenti con i rispettivi PAL?
Ai Gal è assicurato un adeguato sostegno per le attività di animazione?
Compiti e funzioni attribuiti ai Gal
Il quadro di regole è definito con chiarezza in tempi adeguati?
In che misura i Gal intervengono in fase di controllo delle domande di aiuto?
… e in fase di controllo delle domande di pagamento?
In che misura i Gal intervengono nelle attività di monitoraggio?
Ai Gal è assicurato un adeguato sostegno per le spese di funzionamento?
Diversità di espressione di Leader…
Spazi per l’esercizio dell’autonomia decisionale (1/3)
La scelta dei territori
I Regolamenti fissano solo alcune indicazioni generali.
In 10 PSR la definizione delle aree è stata soggetta a vincoli: rispetto di limiti amministrativi e/o
altre perimetrazioni (es: “regioni storiche”, “sistemi territoriali di sviluppo”, aree Leader +, ecc.)
o preventiva individuazione da parte della Regione al momento della stesura del PSR
I Partenariati
In 4 PSR è prevista obbligatoriamente la presenza di determinate categorie di soggetti nel
Partenariato. In altri 7 casi la loro presenza è fortemente premiata in sede di selezione
In 14 PSR le AdG hanno richiesto ai Partenariati l’assunzione di Personalità Giuridica. In alcuni
casi (7) è stata indicata anche la forma giuridica da assumere
Spazi per l’esercizio dell’autonomia decisionale (2/3)
Le misure attivabili
Regolamento (CE) 1698/05:
• Art. 63 a): Il sostegno è concesso per… l'attuazione delle strategie di sviluppo locali di cui
all'articolo 62 (…), ai fini del raggiungimento degli obiettivi di uno o più dei tre altri assi definiti
nelle sezioni 1, 2 e 3;
• Art. 64: Se le operazioni realizzate nel quadro della strategia locale corrispondono alle misure
definite nel presente regolamento per gli altri assi, si applicano le relative condizioni.
nella pratica…
• Solo in 11 PSR i Gal possono realizzare Azioni specifiche (“tipicamente Leader”), diverse da
quelle previste nel Regolamento;
• In 6 casi i PSL attivano solo l’Asse 3, ed in altri 6 casi l’Asse 3 è prevalente;
• In un caso i PSL attivano solo Azioni specifiche
… diversi “approcci” Leader in Italia
Matrice di “Leaderabilità”:
l’attitudine del quadro regolativo di
integrare i principi di Leader nel PSR
è analizzata su due dimensioni:
a - Autonomia decisionale
b - Autonomia funzionale
Rafforzamento
delle capacità
LSC – TF LEADER – ELARD
Extended Report on the
Implementation of Leader
Approach
DOSSIER TF LEADER
La valutazione
dell’approccio Leader nei
programmi di sviluppo
rurale 2007-2013: un
contributo metodologico
Approvazione
25
25
I PSL: IL QUADRO LOGICO DELLA PROGRAMMAZIONE
CE
Definisce, priorità e
misure/investimenti ammissibili
Doc «Orientamenti»
26
STATO MEMBRO (ADG)
Definiscono gli ambiti tematici
Risultati attesi
GAL
Individuano i "temi catalizzatori"
rispetto agli ambiti tematici proposti
Individuano le misure/azioni più
idonee per la realizzazione della
strategia
1. Sviluppo e innovazione delle filiere e dei sistemi produttivi locali (agro-alimentari, artigianali e manifatturieri);
2. Sviluppo della filiera dell’ energia rinnovabile (produzione e risparmio energia);
3. Turismo sostenibile;
4. Cura e tutela del paesaggio, dell’uso del suolo e della biodiversità (animale e vegetale)
5. Valorizzazione di beni culturali e patrimonio artistico legato al territorio;
6. Accesso ai servizi pubblici essenziali;
7. Inclusione sociale di specifici gruppi svantaggiati e/o marginali;
8. Legalità e promozione sociale nelle aree ad alta esclusione sociale ;
9. Riqualificazione urbana con la creazione di servizi e spazi inclusivi per la comunità;
10. Valorizzazione delle produzioni ittiche, delle tradizioni della pesca e della filiera corta;
11. Diversificazione economica e sociale connessa ai mutamenti nel settore della pesca
12. Mi sembra che gli ambiti tematici vengano declinati a volte in relazione agli obiettivi che perseguono e a volte ai
settori/strumenti utilizzabili. Così come Ad esempio : valorizzazione filiere (settore/strumento) – inclusione
sociale (obiettivo). In alcuni casi sembrano titoli di Assi/misure.
13. A tal proposito allego due slide che riassumono le “idee” e le proposte. di GAL e referenti regionali Asse IVLEADER, raccolte negli ultimi due mesi in occasione di incontri nazionali e regionali. Spero possano essere utili.
I PSL: IL QUADRO LOGICO DELLA PROGRAMMAZIONE
Resilienza economica
congiuntura economica
Indicatori: n. posti lavoro creati; «g» del PIL e
del reddito locale; n. Imprese create
Residenzialità
disagio culturale e marginalità sociale
Indicatori : % spopolamento; «g» Utenti
servizi; Beni recuperati
Gestione attiva
depauperamento delle risorse
Rafforzare il tessuto
imprenditoriale e
artigianale locale e
le economie di scala
Rafforzare la
capacità di servizio
ricreativo, culturale,
sociale, ambientale
delle PMI
Riqualificazione e
creazione di beni e
servizi di interesse
collettivo
Migliorare
l’erogazione e
l’accesso ai servizi
Migliorare
l’attrattività locale
Migliorare l’uso e la
gestione delle
risorse ambientali e
energetiche
Favorire la
partecipazione
attiva e processi di
aggregazione fra gli
attori locali
Promuovere la
trasparenza nella
gestione delle
risorse pubbliche
Indicatori: % presenze; riduzione CO2
Cittadinanza
finalizzazione (collettiva) e uso risorse pubbliche
Indicatori: capacità di network; trasparenza
27
Servizi di
informazione e
orientamento e
formazione
Milano 13 giugno
Regione Lombardia
Linee strategiche-esempi

incrementare la qualità delle produzioni, favorire la diffusione dell’innovazione, migliorare l’organizzazione e
rafforzare la capacità di commercializzazione delle imprese medie-piccole e artigianali e delle filiere locali;
Temi
Resilienza
Residenzialità

rafforzare la capacità di servizio in termini ricreativi, culturali - didattici, sociali, ambientali delle imprese mediepiccole;

rafforzare le economie di scala attraverso aggregazioni di operatori, servizi e il riuso/recupero/valorizzazione
degli spazi e del saper fare locale;

migliorare i servizi di informazione e orientamento, la modulazione della formazione professionale in
collegamento con i fabbisogni delle imprese locali;

favorire la diffusione di nuove forme di gestione pubblico/private e la sperimentazione di servizi modulabili sulla
domanda locale;

recupero/valorizzazione degli spazi e dei beni architettonici per la residenzialità, l’erogazione di servizi e la
realizzazione di attività di supporto, informazione, formazione e di iniziative culturali;

migliorare i servizi di informazione e orientamento per prevenire l’illegalità

rafforzare l’offerta turistica sostenibile basata sulla valorizzazione delle produzioni locali, del paesaggio, dei beni
storico-culturali-artistici ambientali

migliorare la produzione, la gestione e l’uso delle risorse energetiche favorendo la creazione di servizi
smaltimento/produzione collettivi, la ristrutturazione/ adeguamento delle imprese-edifici pubblici e privati,
l’informazione e la formazione

favorire processi di co-progettazione in tutte le fasi di elaborazione e attuazione delle strategie di sviluppo
locale;

rafforzare i processi di aggregazione e concertazione fra le istituzioni locali e fra queste e gli attori privati;

incrementare i livelli di cittadinanza rafforzando l’apertura e la trasparenza dei processi decisionali nell’uso e i
risultati del sostegno pubblico;

promuovere la trasparenza nella gestione delle risorse pubbliche
Gestione attiva
Cittadinanza
28
Sintesi risultati gruppo di lavoro - Il contributo di Leader nel mobilitare il potenziale endogeno: quali priorità nella programmazione
2014-2020 (Seminario “Il LEADER nei Programmi di Sviluppo Rurale 2014-2020” - 18-19 aprile; 22-23 maggio INEA –Roma))
QUALE RUOLO PER I GAL?
QUALI FUNZIONI E COMPITI?
QUALI STRUTTURE E COMPETENZE?
QUALI PARTENARIATI?
QUALI RISORSE PER LA GESTIONE DEL GAL E
L’ANIMAZIONE?
29
CLLD
I GAL: ORGANIZZAZIONE
In tutti i casi I GAL hanno una forma giuridica
Il 75% dei GAL attuali ha già gestito Leader nelle fasi precedenti fasi programmazione
Staff dei GAL: 5 persone
Partenariati
aggregazioni che
combinano insieme, oltre a
attori di natura pubblica e
privata, portatori di
interessi economici e di
interessi sociali. Propone le
strategie, le attività da fare,
approva il PSL e eventuali
modifiche, ecc
30
Struttura
tecnica
Composta da un consiglio
di amministrazione e da
uno staff tecnico che
svolge tutte le attività di
animazione territoriale,
gestione del PSL,
segretariato della
partnership,
accompagnamento dei
beneficiari
31
Il processo di programmazione di Leader
Prima di essere selezionati…
Capacity
building
Bringing
together
local actors
Identifying
existing
activities/ini
tiatives
Territory
analysis
Creation of
a
partnership
Preparation
of a local
developmen
t strategy
Una volta selezionati…
…….
Tecnical
support to
local
beneficiaries
monitoring
and
evaluation
of project
selection of
beneficiaries
of LDP
publication of
public
announcements
implementation
of actions
start of
operations
by the LAG
Le competenze del GAL
32
Il ruolo e i compiti dei GAL
Competenza del GAL - Relazionale
intesa come capacità di mobilitare il
territorio attraverso attività di
comunicazione e animazione locale
aree rurali più
marginali
Funzione del GAL
più generalista, più legata alle
competenze sociali e
motivazionali
33
Quadro
Regolativo
Funzione del GAL
più specialistica, più legata a
competenze tecniche di
contenuto e non di processo
aree più
dinamiche
Competenza del GAL – Attuativa
intesa come capacità di gestione tecnicaamministrativa-finanziaria per dare
esecuzione alle disposizioni procedurali
determinate dalla normativa comunitaria
e nazionale/regionale
Compiti dei GAL
Compiti definiti dal quadro regolativo regionale
Compiti dei GAL
Elaborazione PSL
2007-2013
2014-2020
Impostazione generale del programma delle attività e budget
-
Si
Rafforzare la capacità dei soggetti locali di elaborare ed
attuare interventi
Possibilità di scegliere l’area di intervento
-
Si
11 In 10 PSR la definizione delle aree è stata vincolata ad altre perimetrazioni
e/o le zone sono state preventivamente individuate dalla Regioni
Possibilità di scegliere la composizione del partenariato
10 In 4 PSR era prevista obbligatoriamente la presenza di determinate
categorie di soggetti; in altri 7 veniva premiata fortemente la presenza di alcuni
soggetti
Possibilità di scegliere le misure/azioni del PSL
2 (Friuli solo azioni specifiche Leader; la Liguria le articola attorno a dei temi
Attuazione del PSL
catalizzatori/filiere tematiche)
Coordinamento delle attività di animazione e comunicazione
del Piano
Elaborazione dei Bandi dei GAL
21In alcune Regioni il cronogramma delle attività è stato subordinato alla
11
Si
Scelta criteri di selezione dei beneficiari dei PSL
10
Si
Rafforzare la capacità dei soggetti locali di elaborare ed
attuare interventi
Selezione, formazione e approv. Graduatorie beneficiari
Ricezione e approvazione delle domande di pagamento
Attività di monitoraggio e valutazioni
34
predisposizione dei bandi da parte delle Regioni
Si
8 Ricezione delle domande di aiuto
7 Approvaz. Graduatorie e formazione elenchi benef.
2 Ricezione
13 Controlli amminis. e tecnici
3 Controlli in Loco
21 Monitoraggio
1 Valutazione
Si
SI
Si
Si
Fasi / attività
Elaborare una procedura di
selezione trasparente e non
discriminatoria
Elaborare i criteri di selezione
degli interventi
Preparare e pubblicare gli inviti a
presentare proposte
Ricevere le domande di
sostegno
Valutare le domande di sostegno
Selezionare gli interventi e
fissare l'importo del sostegno
Se pertinente, presentare le
proposte all'organismo
responsabile della verifica finale
dell'ammissibilità prima
dell'approvazione
Verificare l'attuazione della
strategia di sviluppo locale e
degli interventi
Condurre attività di valutazione
specifiche legate alla strategia
Ulteriori funzioni delegate
dall'AdG e/o dall'OP
35
Il ruolo e i compiti dei GAL
Funzione del GAL in relazione all’autonomia nello
svolgimento dei compiti
Compiti definiti dal quadro regolativo regionale
Attuazione del PSL
Elaborazione PSL
Verso Ag. di
Sviluppo
Centro di
gestione
tecnica
Centro di
competenza
tematica
Centro di
diffusione
info
Impostazione generale del programma delle attività e budget
***
*
**
*
Possibilità di scegliere l’area di intervento
***
*
**
*
Possibilità di scegliere la composizione del partenariato
***
*
***
*
Possibilità di scegliere le misure/azioni del PSL
***
*
***
*
Coordinamento delle attività di comunicazione del Piano
***
**
**
***
Elaborazione dei Bandi dei GAL
***
***
**
*
Scelta criteri di selezione dei beneficiari dei PSL
***
**
***
*
Selezione, formazione e approv. Graduatorie beneficiari
***
***
**
*
Animazione ed assistenza tecnica all’attuazione delle azioni
***
**
**
***
Ricezione e approvazione delle domande di pagamento
***
***
**
*
36
Da cosa dipende il buon funzionamento di un GAL partenariato
a
37
Il contributo di Leader nel migliorare la governance locale - 22 maggio, INEA
PARTENARIATI
LEADER A LIVELLO LOCALE
Contributo (… oltre l’elaborazione e gestione del PSL).
I partenariati Leader contribuiscono in maniera significativa a rafforzare il CAPITALE SOCIALE a livello territoriale
… il capitale sociale è da intendersi quale «[…] insieme delle risorse attuali e potenziali legate al possesso di una rete
stabile di relazioni più o meno istituzionalizzate di conoscenza e riconoscenza reciproca – in altre parole di
partecipazione a gruppi – che fornisce ad ogni membro l’appoggio di un capitale collettivamente posseduto» Bourdieu (1986).
Risultati (Rafforza la fiducia fra gli attori locali)
•
facilitano la conoscenza e la reciprocità fra gli attori locali, consolidandone le relazioni e migliorando la
trasmissione di informazioni circa il comportamento di chi gestisce risorse pubbliche (riduzione
dell’opportunismo e della creazione di coalizioni collusive);
•
favoriscono la crescita di competenze diffuse e la creazione di relazioni fra soggetti mette in atto un
processo culturale "capacitante", - coinvolgendo gli attori locali su nuove prospettive, motivandoli a
investire, acquisire competenze e “creare” soluzioni innovative per perseguire i propri obiettivi e
sostenendo il networking e la creazione di reti fra gli attori locali;
•
aumentano l’impegno civico - favorendo il confronto fra attori locali portatori di interessi (economici e
non) diversificati e sostenendo la realizzazione di azioni di valorizzazione delle risorse locali.
38
Il contributo di Leader nel migliorare la governance locale - 22 maggio, INEA
N GAL
Privati
Pubblici
Totale
Dim. Media
Asse IV
192
6.092
2.992
9.084
47
Leader plus
132
1.656
2.091
3.879
29
Leader II
203
2.073
1.633
3.909
19
39
PARTENARIATI PUBBLICO PRIVATI
– COMPOSIZIONE
Il contributo di Leader nel migliorare la governance locale - 22 maggio, INEA
PARTENARIATI PUBBLICO PRIVATI
- COMPOSIZIONE
Osservando la tipologia di attori coinvolti nei partenariati dei GAL, troviamo aggregazioni che
combinano insieme, oltre a attori di natura pubblica e privata,
associazioni
“Putnamiane”
(connotate dagli scopi sociali
che si prefiggono come ad
es. ”: le associazioni culturali,
artistiche, musicali, giovanili,
sportive, di volontariato, in
difesa di diritti civili, ecc)
associazioni
“Osloniane”
(connotate dall’intento di
tutelare gli interessi
particolaristici degli associati
come ad esempio partiti,
sindacati, associazioni di
categoria)”.
I partenariati dei GAL sono quindi, una forma associativa “nuova” dove, oltre a
ridisegnarsi il sistema delle relazioni si ridisegna e/o costruisce a livello locale,
si ridefiniscono le motivazioni che portano ad associarsi strutturandole in idee di
sviluppo condivise e impegni reciproci.
•
.
40
I GAL: PARTENRSHIP
41
Il contributo di Leader nel migliorare la governance locale - 22 maggio, INEA
42
PARTENARIATI PUBBLICO PRIVATI
– COMPOSIZIONE
Il contributo di Leader nel migliorare la governance locale - 22 maggio, INEA
43
PARTENARIATI PUBBLICO PRIVATI
– COMPOSIZIONE
Il contributo di Leader nel migliorare la governance locale - 22 maggio, INEA
Forme giuridiche dei GAL – ASSE IV
Società per azioni
Società cooperativa a responsabilità limitata
Società consortile mista
Società consortile a responsabilità limitata
Società a responsabilità limitata
Fondazione
Consorzio volontario
Comune, consorzio di comuni
Associazione senza scopo di lucro
Associazione riconosciuta
Associazione non riconosciuta
0
44
10
20
30
MECCANISMI DI GESTIONE…
40
50
60
70
80
90
Il contributo di Leader nel migliorare la governance locale - 22 maggio, INEA
N. GAL
n. componenti pubblico
n. Componenti privato
Tot
66
216
368
590
40.0%
36%
35.0%
30.0%
27%
25.0%
20.0%
20.0%
19.4%
18%
15.0%
14%
10.0%
8.6%
7%
4.7%
1.4%
3.4%
2.7%
1.3%
0.7% 1.0%
2% 2%
2%
0.0%
45
Organi
Partner
12%
5.0%
17%
ORGANO DECISIONALE: RAPPRESENTATIVITÀ
Da cosa dipende il buon funzionamento di un GAL –
a
46
Struttura tecnica
Il ruolo e i compiti dei GAL
Compiti
Attività
Sfera applicativa
Sfera relazionale
Coordinamento del Piano
Segreteria
Attività di animazione,
comunicazione e diffusione di
informazioni sul GAL e sul
PSL
Animazione per la progettazione
locale
Controlli amministrativi e tecnici e in
loco sui progetti
Supporto tecnico ai beneficiari
Rendicontazione
Monitoraggio e valutazione
47
n. Risorse
umane GAL
Tempo
lavoro
(media)
(media n.
mesi)
CP
1
7,3
RS
0,5
7
Sensibilizzazione, comunicazione,
informazione
Attività di animazione agli
Attività di accompagnamento ai
attori locali e ai beneficiari dei
beneficiari
bandi
Elaborazione dei bandi e criteri di
selezione dei beneficiari
Gestione tecnica
amministrativa del Piano
Selezione e controlli dei progetti e
formazione delle graduatorie
Monitoraggio e valutazione
Figura GAL
% GAL che
ricorrono
a collab.
occasionali
35
Staff
Animazione
1,2
7
22
12
18
Staff tecnico
amm.
2,3
6
45
22
36*
0
4
N. GAL intervistati 67 (18 Regioni); totale personale dei GAL intervistati 345 (escluse consulenze occasionali);
tempo medio lavoro per risorsa umana (n.mesi) GAL 5,5
Animazione
Compiti definiti
dal quadro
regolativo
Attività di
animazione,
comunicazione
e diffusione di
informazioni sul
GAL e sul PSL
Attività
Sensibilizzazione,
comunicazione,
informazione
Rafforzare la
capacità dei
Attività di
soggetti locali di accompagnamento ai
elaborare ed
beneficiari
attuare
interventi
48
Compiti (criticità rilevate) - GAL
 modalità "troppo tradizionale" di diffusione delle informazioni e
incontri sul territorio
 bassa attenzione da parte dei media locali sulle attività dei GAL
 difficoltà nel coinvolgimento dei potenziali beneficiari (nuovi GAL)
 fattore "tempo. E' trascorso troppo tempo dalla stesura dei PSL alla
effettiva predisposizione dei bandi
 la mole di documentazione che viene richiesta per la presentazione
della domanda di aiuto, spesso scoraggia il potenziale beneficiario al
punto tale di rinunciare a presentare la domanda
 una certa delusione dei potenziali beneficiari sulla esigua dotazione
finanziaria dei bandi
Gestione del Piano
Elaborazione dei
Bandi dei GAL
Scelta criteri di
selezione dei
beneficiari




i formati dei bandi regionali spesso risultano rigidi, complicati e in taluni casi non adeguati
difficoltà di tipo economico – finanziario (limitata autonomia finanziaria del GAL)
la struttura del GAL non ha l’esperienza necessaria a predisporre i bandi
normativa di riferimento molto complessa e necessità di avere delle conoscenze tecniche e normative in molti
settori economici (agricoltura, turismo, servizi sociali, ecc.) e riguardanti soggetti di ogni natura (enti pubblici,
associazioni, imprese, persone fisiche, ecc.).
 fattore "tempo". Lungo periodo intercorso tra la definizione dei criteri in sede di predisposizione del PSL e
l’effettiva trasposizione degli stessi all’interno dei bandi
 rigidità nelle procedure per modificare i criteri di selezione e per adattare gli stessi alle condizioni locali
 tempi e mancanza di supporto tecnico da parte delle AdG. Mancanza di un sistema informatico adatto alle
esigenze
Controlli
amministrativi e
tecnici e in loco
 difficoltà nel conoscere tutte le normative e particolarità dei vari settori
 ritardi da parte del beneficiario nella chiusura dei progetti e nella integrazione della documentazione
 difficoltà nel visionare i documenti richiesti ai beneficiari
Selezione,
formazione e
approv.
graduatorie
Supporto
tecnico ai
beneficiari
 funzionamento ed implementazione del sistema informativo
 scarsa qualità dei progetti
Rendicontazione
49
 scollamento tra il GAL e i beneficiari (Ad es. nei casi in cui l’attività di animazione del territorio e predisposizione
dei bandi è di competenza del GAL, mentre la presentazione delle domande di aiuto, la valutazione delle stesse
mediante l’istruttoria e la formazione delle graduatorie è di competenza dell'OP)
 insufficiente preparazione tecnica del personale per dare supporto ai beneficiari
 procedura di controllo regionale troppo lunga
 assenza di tempi certi nella chiusura dei controlli
 assenza di un interlocutore capace di prendere decisioni certe e definite
 assenza di confronto tra istruttori e GAL nella fase di controllo documentale
 utilizzo di analoga procedura di controllo tra progetti integrati (GAL) e singolo intervento (Asse 1, 2, 3, del PSR)
Monitoraggio e valutazione

mancanza, ad oggi, di indicatori codificati, e troppo generici,
poco applicati alle specifiche misure

difficoltà di reperimento delle informazioni relative ai
progetti in corso di esecuzione in quanto non a diretta
disposizione del GAL

mancanza, ad oggi, di indicatori codificati, e troppo generici,
poco applicati alle specifiche misure

la valutazione del GAL è affidata a delle società incaricate
dall’AdG. Spesso faticano ad entrare nelle specificità del
Metodo LEADER
Monitoraggio
Valutazione
50
Leader: dove trovare informazioni
www.reterurale.it/leader
51
http://geogal.inea.it
Grazie per
l’attenzione
52
Fly UP