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il questionario
Il questionario Strutturazione: stabilità degli atti di interrogazione, che denota la forma della conduzione Direttività: grado di libertà di scelta per l’intervistato (possibilità da parte del ricercatore di stabilire i contenuti dell’intervista o non-libertà dell’intervistato di decidere i contenuti delle sue risposte) Standardizzazione: grado di uniformità degli atti di interrogazione, sono sempre diretti ed espliciti Approccio quantitativo Grado di strutturazione del disegno di ricerca Rigidamente strutturato in fasi Rapporto intercorrente tra teoria e pratica Impostazione deduttiva: la teoria (le ipotesi teoriche fornite dalla letteratura) precede la ricerca, che muove nel cosiddetto contesto della giustificazione, cioè sostegno che i dati empirici rilevati forniscono alla teoria di partenza Operativizzazione dei concetti Fase decisiva del processo di ricerca: i concetti sono trasformati in variabili e resi misurabili Modalità di somministrazione Auto amministrato • Senza assistenza (questionario postale, e-mail, on line) • Con assistenza (gruppi di individui in contemporanea) Telefonico • Non supportato da tecnologia • CATI (Computer Assisted Telephone Interviewing) A somministrazione diretta uno a uno • Senza lettura delle risposte disponibili • Con lettura delle risposte disponibili Grado di autonomia dell’intervistato minimo massimo Grado di interazione fra intervistatore e intervistato minimo massimo Il questionario elettronico • CATI (Computer aided telephone interviewing) • CAPI (Computer aided personal interviewing) • CASI (Computer aided self interviewing) Il questionario “faccia a faccia” L’intervistatore deve… • …mantenere un comportamento standardizzato • …possedere adeguate caratteristiche • …essere preparato • …essere motivato • …non indurre aspettative 2 assi paradigmatici contrastanti (Amaturo) Oggettività La realtà sociale è esterna all’individuo e pienamente conoscibile Uniformità VS I fenomeni sociali sono soggetti a uniformità empiriche, quindi sono classificabili e standardizzabile Costruttività La realtà sociale è generata dall’interazione, non è oggettiva né predeterminabile Individualità I comportamenti umani non sono generalizzabilii o uniformabili Standard vs non standard 2 questioni • In chiave oggettivista, il rapporto tra intervistato e intervistatore - neutralità assoluta impossibile - minimo grado di interazione - principio di indeterminazione (Heisemberg) • In chiave uniformista, la standardizzazione, ovvero l’invarianza dello stimolo - assicurare neutralità dello strumento - tensione verso “l’uomo medio”, ma le persone hanno una loro individualità di percezione e di attribuzione dei significati Le domande • Il questionario simula una conversazione …ma è un’interazione artificiale e quanto più possibile standardizzata • approccio etic • Con le domande si registra lo stato del rispondente su una determinata proprietà • Le domande possono essere aperte o chiuse Le domande • Aperte: – piena libertà all’intervistato nella formulazione della risposta (emic) – problema di riclassificazione e ricodifica per rischi di eccessiva genericità o imprecisione • Chiuse: – risposte pre-codificate e pre-disposte (etic) – rischio di non considerare tutte le altre possibili alternative di risposta non previste e di influenzare la risposta con le alternative proposte – le risposte non hanno lo stesso significato per tutti – troppe alternative confondono o si dimenticano – criteri di esaustività, mutua esclusività e unicità Domande chiuse: requisiti generali di ogni classificazione Esaustivita’: l’elenco deve comprendere tutte le possibili esperienze e situazioni ascrivibili a qualunque caso Mutua esclusività: le varie classi (o categorie di risposta) non devono essere sovrapposte sul piano logico semantico Unicità del criterio di classificazione: una classificazione non può contenere stati relativi ad una proprietà e stati di un’altra proprietà Le domande secondo il grado di strutturazione Domande strutturate o chiuse Quanti anni ha? 1. Fino a 25 2. 26 – 35 3. 36 – 45 4. 46 – 55 5. 56 – 65 6. Oltre 65 Domande semistrutturate o parzialmente chiuse Attualmente Lei a quale religione sente di appartenere? 1. Cattolica 2. Cristiana non cattolica (protestante, ortodossa…) 3. Testimone di Geova 4. Ebraica 5. ….. 6. Altro (specificare)________________________ Domande non strutturate o aperte Cosa ne pensa di ….?_________________________ Esempi Qual è il suo titolo di studio? 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. Nessuno Licenza elementare Licenza medie Diploma maturità (5 anni) Laurea “breve” (3 anni) Laurea specialistica (5 anni) Dottorato specializzazione o post laurea Quale attività lavorativa svolge? 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. Addetto all’agricoltura Operaio Impiegato Segretario Dirigente Addetto al commercio …. Quanti anni ha? 1. 2. 3. 4. Fino a 25 25 – 35 35 – 45 Oltre 45 Le domande a risposta multipla Attualmente con chi abita? (possibili più risposte) 1. 2. 3. 4. 5. Da solo Con marito/moglie/convivente Con figli Con genitori propri o del partner Con altre persone Fra quelli qui elencati, quali strumenti possiede? 1. 2. 3. 4. 5. 6. Televisore Videoregistratore CD Computer Console per videogiochi Lettore per DVD Le domande a risposta multipla gerarchizzate Fra le attività di seguito elencate, come preferisce trascorrere il tempo libero? (tre risposte in ordine di preferenza) 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. Fare shopping Andare a teatro Andare al cinema Andare in palestra Leggere un libro Guardare la TV Ascoltare la radio Vedere gli amici Passeggiare Domande aperte e domande chiuse a confronto Domande chiuse Domande aperte Massimo di comparabilità delle Maggiore risposte risposte significatività delle Facile somministrazione Non si “pilotano” le risposte tramite la proposizione di liste già pronte Si evitano risposte irrilevanti Evitano le stereotipie e accolgono gli interventi originali Facile codifica (minore possibilità Problemi di codifica di errori) Minori tempi compilazione e costi di Tipi di domande in un questionario • Strutturali, ovvero socio-anagrafiche – Anagrafiche (genere, età, luogo di nascita), – Sociali: ascritte (status genitori), acquisite (titolo di studio), temporanee (professione, stato civile, comune di residenza). • Rilevazione di atteggiamenti, ovvero percezioni, motivazioni, sentimenti, giudizi e valori “Insieme di tendenze e sentimenti, pregiudizi e nozioni preconcette, idee, timori, apprensioni e convinzioni di una persona nei confronti di un particolare argomento” Corbetta • Rilevazione di comportamenti , ovvero azioni, cioè quello che il soggetto dice di fare o di aver fatto, es i consumi Suggerimenti per la formulazione delle domande Semplicità di linguaggio Lunghezza delle domande Evitare definizioni ambigue Evitare parole dal forte connotato negativo Evitare domande false o tendenziose Evitare le doppie domande Criteri per decidere l’inserimento di item 1.Rilevanza (= salienza) • degli scopi dell’indagine • delle domande rispetto agli scopi • delle domande per l’intervistato 2.Previa concettualizzazione Coerenza nell’inserimento di item rispetto a variabili/indicatori che rimandano effettivamente ai concetti in ipotesi 3.Previsione dell’elaborazione ovvero valutare aspetti di codifica, inserimento in matrice e elaborazione Lo schema del questionario Ipotesi Dimensione 1 Variabile 2 Variabile 1 Item R Dimensione 2 Item R Item R Item Item R Variabile 4 Variabile 3 R Item Item Item R R R Item R Gli atteggiamenti (anni 20) • Thomas e Znaniecki: studio sull’emigrazione di massa dei contadini polacchi in Europa e negli Stati Uniti (1918-20) • Atteggiamenti=processi della coscienza individuale che determinano l’azione • Vs paradigma durkheimiano prevalente Gli atteggiamenti (anni 30) • Allport (1935) «stati mentali o neurologici di prontezza, organizzati attraverso l’esperienza, che esercitano un’influenza direttiva o dinamica sulla risposta dell’individuo nei confronti di ogni oggetto o situazione con cui entra in relazione» • Tecniche di misurazione Thurstone (1928, 1929); Likert (1932); Guttman gradus (1940) ex Bogardus (1933); differenziale semantico di Osgood, Suci e Tannembaum (1957) Gli atteggiamenti (anni 50) • studi sulla comunicazione di massa nel periodo della guerra fredda due prospettive di ricerca sugli atteggiamenti: 1) induttiva, es. Hovland (1949, 1953) studi su comunicazione persuasiva 2) deduttiva, es. Festinger (1957) teorie della dissonanza cognitiva Gli atteggiamenti (teorie più recenti) • Tra il 1965 e il 1975 approccio della social cognition, fondato su elaborazione delle informazioni • L’atteggiamento non è più l’oggetto principale, ma è collocato all’interno di strutture e funzioni • Per esempio, gli atteggiamenti non rispecchiano solo posizioni valoriali, ma anche funzioni strumentali, di adattamento, difensive, fino a quelle espressive e di significazione, Terry e Hogg (2000) Gli atteggiamenti • In termini generali gli atteggiamenti consistono in schemi mentali, più o meno radicati, che inducono a determinate disposizioni individuali, agendo così da predittori comportamentali. • prospettive individuocentriche (es behaviorismo e il cognitivismo) o modelli più intersoggettivi e relazionali (costruttivismo sociale o della prospettiva culturale) Gli atteggiamenti (prospettive individuocentriche) • In ottica comportamentista, atteggiamento = complesso di risposte apprese attraverso “rinforzo” (in un meccanismo che interviene tra stimolo e risposta), pertanto l’atteggiamento è “una disposizione verso”. • In approccio cognitivista, l’atteggiamento = costrutto psicologico, ovvero una struttura cognitiva stabile che elabora gli input esterni e contribuisce a delineare le scelte di azioni, realizzando la valutazione di un oggetto psicologico. • Secondo entrambi i modelli l’atteggiamento viene considerato come stabile nel tempo Gli atteggiamenti (prospettive relazionali) • Costruttivismo: atteggiamento = frutto dell'interazione tra persone nel loro continuo modellamento dei significati • Prospettiva culturale: atteggiamento = costruzione di significati all'interno di una data comunità • In entrambi gli approcci l’atteggiamento è frutto di relazione La struttura degli atteggiamenti 3 elementi: 1) Componente cognitiva (aspettative di valore e credenze) teoria giudizio sociale di Sherif e Hovland (1961) aree di accettazione/rifiuto/indifferenza 2) Affettiva (sentimenti e stati d’animo) 3) Conativo-comportamentale (spinta all’azione) Gli atteggiamenti la tripartizione delle componenti dell’atteggiamento non implica una struttura coesa e coerente delle stesse Per esempio,l’atteggiamento verso la donazione di sangue che nella sua componente affettiva può suscitare un assenso non necessariamente corrispondente al sistema di credenze (componente cognitiva) o alla disponibilità a mettere in atto il conseguente comportamento (componente conativa), ovvero donare il sangue (Breckler e Wiggins, 1989). Gli atteggiamenti • L’atteggiamento = la disposizione interiore • l’opinione = la sua manifestazione • …non è detto che vi sia congruenza (cosciente o incosciente) • …noi osserviamo le opinioni • …possiamo controllarne la congruenza Gli atteggiamenti • L’atteggiamento si distingue dai valori che sono convinzioni socioculturali, con tensione finalistica e di orientamento più generale • L’atteggiamento esprime in realtà una valutazione senza necessariamente esprimere desiderabilità Elementi per rilevare gli atteggiamenti • La definizione di un continuum multidimensionale (indicatori/indice) • La validità , ovvero il rapporto tra un concetto e un/il suo indicatore (quanto quest'ultimo è in grado di rappresentarlo) • L’attendibilità, di fronte a prove ripetute • La ponderazione degli elementi (es gruppi noti) • La natura dei singoli elementi (le risposte fornite dal soggetto devono rispecchiare il suo reale stato mentale, non condizionato da bias) Bias nella rilevazione degli atteggiamenti • • • • • • • La desiderabilità sociale L’acquiescenza verso l’intervistatore o il ricercatore La situazione del committente noto Le domande imbarazzanti (obstrusività) L’effettiva mancanza di opinione Response set (deflazioni) Eventuali schemi nella struttura del questionario stesso La scala Likert Indichi il suo grado di accordo/disaccordo con le seguenti affermazioni In completo disaccordo In disaccordo Né in accordo né in disaccordo D’accordo Completamente d’accordo Quanto sono gravi nella scuola italiana i seguenti problemi? Per nulla Poco Abbastanza Molto Moltissimo Spesso Sempre Con quale frequenza legge o sfoglia… Mai Raramente Occasionalmente La scala Likert • Numero dispari di posizionamenti (5 o 7) implica posizione neutra di mezzo (né d’accordo, né in disaccordo) • Numero pari di posizionamenti (4 o 6) implica “schieramento” forzato • Si somministra in batteria (rischio response set) • Rischio response style (acquiescienza verso punteggi alti, es agreement o courtesy bias) • Effetti di attrazione su posizioni (tutto alto, tutto basso, tutto in mezzo) • Reazioni all’oggetto e non allo stimolo (es. leader piuttosto che partito) • Ricodifica 1 a n vs scale a intervalli (non risolve misurazione) La scala Likert: i problemi del phrasing • Es. “Il voto è il solo modo con cui gente come me può avere qualche influenza sulle decisioni politiche” (Marradi) può significare… a. se d’accordo… Inefficacia del mio voto b. se in disaccordo… Ho anche altri canali In realtà, dopo qualche anno si scopre che per molti …. a. se d’accordo… “Solo votando posso influenzare le decisioni b. se in disaccordo… “Neppure con il voto posso influenzare le decisioni” • Curvilinearità: risponderà che il voto elettorale non permette di influenzare la politica sia chi è politicamente apatico e chi è politicamente iper-impegnato La scala Cantril Massima difficoltà 10 9 “Gradiremmo che Lei valutasse l’insegnamento di…utilizzando la scala da 1 a 10. Indichi il grado di difficoltà dell’insegnamento tenendo conto che 1 esprime la minima difficoltà e 10 la massima, apponendo una croce, nel grafico seguente, sulla posizione che ritiene corrispondere a ciò che lei pensa” 8 7 6 5 4 3 Voto 2 Minima difficoltà 1 L’indipendenza L’autodisciplina “Che qualità ritiene più importanti per la formazione della sua personalità? Dia un voto da 0 (poco importante) a 10 (molto importante) a ciascuna di queste: La spontaneità L’ubbidienza ai genitori L’applicazione nel lavoro La fiducia in se stessi La scala Cantril • rimanda sostanzialmente al sistema di valutazione dei voti scolastici • tendenza al posizionamento nei valori centrali • response set • punteggi più alti quando si tratta di esprimere punteggi circa valori socialmente desiderabili • reazioni all’oggetto • effetti attrazione • fenomeni di curvilinearità • inversione delle polarità Il termometro dei sentimenti “Una donna sposata deve dedicarsi interamente alla famiglia” Il termometro • • • • Problemi simili alla Cantril response set acquiescenza tendenza all’uso parziale della scala (+ attrazione a punteggi estremi) • uso idiosincratico della scala, ovvero che la scelta del punteggio sia determinata dal modo in cui il rispondente percepisce e usa la scala, piuttosto che dal suo effettivo stato mentale • maggiori difficoltà per i rispondenti a valutare comparativamente gli oggetti La scala di Bogardus e lo scalogramma di Guttman a. accetterei in stretta parentela per matrimonio; b. accetterei nel mio club come amico personale; c. accetterei volentieri nella mia strada come vicino; d. accetterei nel mio lavoro come compagno; e. accetterei nel mio paese come cittadino; f. accetterei nel mio paese solo come visitatore; g. escluderei dal mio paese (Goode e Hatt, 1926: 377) Scala per somma Bogardus e Scalogramma Guttman • Non permette di cogliere effettive motivazioni dietro atteggiamenti • Talvolta picchi negativi in prossimità delle affermazioni che rimandano a stimoli più intensi, perché la scala è generalmente somministrata con una climax ascendente Il differenziale semantico Buono Bello Dolce Utile Piacevole Pregevole Giusto Desiderabile Grande Potente Forte Alto Debole Resistente Profondo Veloce Vivo Rumoroso Giovane Stabile Preciso Prevedibile ____ ____ ____ ____ ____ ____ ____ ____ ____ ____ ____ ____ ____ ____ ____ ____ ____ ____ ____ ____ ____ ____ ____ ____ ____ ____ ____ ____ ____ ____ ____ ____ ____ ____ ____ ____ ____ ____ ____ ____ ____ ____ ____ ____ ____ ____ ____ ____ ____ ____ ____ ____ ____ ____ ____ ____ ____ ____ ____ ____ ____ ____ ____ ____ ____ ____ ____ ____ ____ ____ ____ ____ ____ ____ ____ ____ ____ ____ ____ ____ ____ ____ ____ ____ ____ _____ _____ _____ ____ ____ ____ ____ ____ ____ ____ ____ ____ ____ ____ ____ ____ ____ ____ ____ ____ ____ ____ ____ _____ _____ ____ ____ ____ ____ ____ ____ ____ ____ ____ ____ ____ ____ ____ ____ ____ ____ ____ ____ _____ _____ _____ _____ ____ ____ ____ ____ ____ ____ ____ ____ ____ ____ ____ ____ _____ _____ _____ _____ _____ _____ _____ _____ _____ _____ Cattivo Brutto Amaro Inutile Spiacevole Spregevole Ingiusto Indesiderabile Piccolo Impotente Debole Basso Forte Fragile Superficiale Lento Morto Silenzioso Vecchio Instabile Vago Imprevedibile Le tre dimensioni delle reazioni emotive VALUTAZIONE: Espressione di un giudizio di valore e ha la funzione di distinguere ciò che è apprezzato da ciò che non lo è POTENZA: Esprime la forza dei concetti giudicati, intesa come la resistenza che essi possono opporre all’azione del soggetto ATTIVITA’: Espressione del grado di attivazione suscitato nell’organismo dai concetti stessi Eseguendo analisi fattoriale della versione originale del differenziale semantico (Osgood, Suci e Tannembaum,1957) le tre dimensioni emergono sempre