Il volontariato a Crotone: quale risorsa per il territorio?
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Il volontariato a Crotone: quale risorsa per il territorio?
Ricerche e studi politici e sociali Il volontariato a Crotone: quale risorsa per il territorio? Giornata del Volontariato 2014 16 Dicembre 2014 - Crotone Massimo Tagarelli Email: [email protected] La ricerca e alcuni risultati parziali Oggetto contributo: • Riflessioni sulla natura dello sviluppo volontariato Crotonese risultati parziali della ricerca Sullo sfondo: • il volontariato come risorsa sociale, nello scenario attuale della crisi (caso particolare di Crotone) • collaborazione CSV Aurora (KR)-Unical-Ass.ne Respolis Il boom del volontariato crotonese Fonte: Istat N. Calabria -Cosenza -Catanzaro -Reggio Calabria -Crotone -Vibo Valentia ITALIA Fonte: Coge e registro regionale del volontariato Cosenza Catanzaro Crotone Reggio Calabria Vibo Valentia Totali Calabria ITALIA 188 67 57 42 13 9 8.343 1995 1999 2003 2003/1995 OdV per 10 OdV per OdV per Variazione N. N. mila ab. 10 mila ab. 10 mila ab. densità 0,9 292 1,4 448 2,2 244,44 0,9 103 1,4 168 2,3 255,56 1,5 81 2,2 123 3,3 220,00 0,7 75 1,3 109 1,9 271,43 0,7 18 1,0 26 1,5 214,29 0,5 15 0,9 22 1,3 260,00 1,5 15.071 2,6 21.021 3,6 240,00 2010 OdV iscritte OdV iscritte + non iscritte v.a. Densità v.a. Densità 221 3,0 363 4,9 142 3,9 372 10,1 6,8 236 13,6 119 217 3,8 408 7,2 82 4,9 192 11,5 3,9 7,8 781 1.571 4,8 7,4 28.880 44.362 2012 OdV iscritte v.a. Densità 155* 4,2 311* 4,2 144*** 8,3 263** 4,6 101* 6,1 974 4,8 Anno costituzione 16 14 12 10 8 6 4 2 0 Costituzione • Impiegare il proprio tempo in modo utile e riconoscibile sul territorio (59,6% delle OdV) e condivisione di interessi con altre persone (41,4%) sono i “fattori catalizzanti”. 1a scelta 2a scelta • Il quadro valoriale in cui il volontariato crotonese si riconosce richiama prospettive di senso più complesse ed elaborate (partecipazione, integrazione, qualità della vita) Partecipazione 17,0 18,2 Uguaglianza 8,0 13,1 Integrazione 18,0 11,1 Dialogo 2,0 4,0 Altruismo 14,0 13,1 Soddisfazione personale 0,0 4,0 Accoglienza 13,0 6,1 Efficienza 0,0 3,0 Qualità della vita 14,0 22,2 Preservazione dell'ambiente 8,0 4,0 Altro 6,0 1,0 Totale 100,0 100,0 Attività (Settore prevalente) Sociale 8.7 5.2 Protezione civile 12.2 47.0 1.7 Ricreazione-sport Ambiente 7.0 Cultura Istruzione e ricerca 9.6 1.7 7.0 Sanitario Tutela dei diritti Altro Attività • Attività di natura “espressiva” nonostante la connotazione e la tradizione di “servizio” Ascolto, sostegno e assistenza morale 32,0% Intrattenimento 24,0% Donazione sangue 15,0% Sensibilizzare opinione pubblica 39,0% Conferenze e dibattiti 15,0% Accompagnamento e inserimento sociale 20,0% Prevenzione ed educazione sanitaria 11,0% Raccolta fondi 4,0% Prestazioni di soccorso sanitario 7,0% Assistenza domiciliare 8,0% Interventi in situazioni di emergenza 15,0% Spettacoli e manifestazioni culturali 22,0% Tutela ambiente e patrimonio artistico 16,0% Donazione organi 3,0% Attività sportive 6,0% Ascolto 1,0% Corsi tematici e visite guidate 11,0% Studi, ricerche e documentazione 2,0% Accoglienza in strutture residenziali 4,0% Accoglienza in strutture semi residenziali 4,0% Accoglienza familiare 5,0% Animazione di comunità 9,0% Advocacy 7,0% Utenza • • • • • Il tipo di utenza piuttosto vario denotando una ridotta specializzazione. In effetti, il 52% delle OdV conta dalle 2 alle 3 diverse categorie di destinatari, il 10% 5 o più categorie. Quasi la metà delle organizzazioni rispondenti presenta, inoltre, un orientamento dichiaratamente “generalista” individuando tra la propria utenza la “popolazione in generale”. Non sono solo le OdV impegnate nel settore cultura o ambiente, come ci si potrebbe aspettare, ma anche un numero considerevole di realtà impegnate nel settore socio-assistenziale e sanitario. Si deduce per quest’ultime un’azione non solo di servizio ma anche espressivo-culturale volto alla sensibilizzazione della popolazione rispetto a temi specifici. Immagine del volontariato crotonese come soggetto che ha consapevolezza della vocazione universale del suo agire. % % Anziani 34,0% Poveri ed emarginati 14,0% Disabili 36,0% Malati 17,0% Donne in difficoltà Famiglie con problemi 11,0% 20,0% Detenuti, ex detenuti Malati psichici Senza dimora 2,0% 6,0% Minori 26,0% 3,0% Immigrati 14,0% Ex prostitute 1,0% Giovani 27,0% Popolazione 51,0% Bisogno di formazione • Capacità di intervento olistico sui bisogni, e dimensione politica dell’agire (analisi dei bisogni, e dei processi sociali in atto) Temi formazione 1 Temi formazione 2 Temi formazione 3 Comunicazione interpersonale 5,0 0,0 7,4 Lavoro equipe 16,0 9,1 9,6 Lavoro rete 22,0 11,1 10,6 Analisi bisogni 19,0 15,2 5,3 Legislazione volontariato 8,0 8,1 8,5 Sistema welfare e politiche 2,0 8,1 5,3 Elaborazione progetti 14,0 21,2 16,0 Analisi e rafforzamento motivazioni 1,0 2,0 2,1 Assistenza fiscale e amministrativa 4,0 7,1 6,4 Processi 8,0 11,1 10,6 Marketing, comunicazione, fundraising 0,0 6,1 11,7 Sistemi informatici 1,0 1,0 5,3 Altro spec 0,0 0,0 1,1 Volontari Soci Soci “attivi” (%) N. volontari 12,28 61,1989 13,32 Volontari soci (%) 90,12 • Giovani assenti nel 42,5% delle OdV intervistate • In 2 OdV su 5 i giovani compongono non meno del 25% delle risorse volontarie, e nel 17,2% dei casi la presenza degli under 30 è prevalente sulle altre fasce di età 5.96 20.90 fino a 29 anni 34.68 38.07 30 - 45 46 - 65 over 65 Riflessioni conclusive • Giovane e non istituzionalizzato – Non particolarmente incasellate nello spazio organizzativo del welfare pubblico: entrate e uscite prevalenti nel bilancio tracciano i contorni di un universo fondato sui rapporti di comunità, da cui si traggono buona parte delle risorse economiche e umane, con una bassa monetarizzazione del lavoro • Potenzialità reale per il territorio, soprattutto in termini di coesione sociale – Attività di servizio ma anche espressive – Mostra l’attivazione di un percorso di maturazione in termini di consapevolezza del proprio ruolo politico • Contesto fragile ma elevata crescita del volontariato…come spiegare il fenomeno? – Ruolo CSV; – La partecipazione/costituzione di OdV come canale di “inserimento” (Ambrosini e Boccagni, 2012) per giovani (e non solo) • l’impegno come mezzo per costruire collegamenti con il mondo esterno, per intraprendere un percorso di ricerca del proprio ruolo sociale e dunque della propria identità. • In tale prospettiva al volontariato si riconosce la capacità di funzionare, tra le altre cose, da ancoraggio sociale laddove i canali tradizionali di integrazione (il mercato del lavoro, il welfare pubblico, la politica istituzionale) mostrano tutta la loro debolezza.