Diapositiva 1 - Dipartimento di Scienze politiche e sociali
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Diapositiva 1 - Dipartimento di Scienze politiche e sociali
Nel PRIVATO In SANITÀ SERVIZIO SOCIALE IN CONTESTI Nella GIUSTIZIA Negli ENTI LOCALI NEUROPSICHIATRIA INFANTILE DIPARTIMENTO SALUTE MENTALE AMBULATORIO IMMIGRATI SERVIZI CONSULTORIO FAMILIARE SERT- SERVIZIO PER LE TOSSICODIPENDENZE U . O MALATTIE INFETTIVE • Ordinamento dei servizi e del personale, negli ospedali e successivamente nelle A.O: L. 132 del 12/2/1968 art, 39; • Ordinamento interno dei servizi: D.P.R n. 128 del 1969; • Viene previsto l’assistente sociale nel ruolo tecnico, definendone due • • • posizioni funzionali ideali: A.S collaboratore e A.S coordinatore: D.P.R n.769/ 79; Ridefinizione delle attribuzioni del personale non medico addetto a presidi e uffici dell’ USL; il servizio sociale passa alle dirette dipendenze del Direttore Sanitari: Il D.P.R n. 821 del 1984; Definizione dei livelli assistenziali: DPCM 29/11/01; Partecipazione dell’assistente sociale ai tavoli tematici e protocolli interistituzionali come indicato dalla legge 328/00. La Neuropsichiatria Infantile (NPI) svolge attività di prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione per disturbi di natura neurologica, neuropsicologica, psicologica e psichiatrica del bambino e dell’adolescente. Segretariato sociale ; Attività di collegamento funzionale; Colloquio di accoglienza ; Consulenza sociale Anamnesi socio-familiare; Profilo socio-relazionale; Colloqui di orientamento e supporto sociale; Intervento socio-riabilitativo; Intervento socio-educativo; Valutazione della disabilità sociale; Partecipazione ai gruppi di formazione e studio; Relazioni sociali; Riunione d’equipe; Attività di progettazione; Attività di programmazione e coordinamento; Attività di ricerca sociale; Mappatura delle risorse; Ricerca e studio della normativa e della documentazione scientifica; Attività di formazione e tutoring; Supervisione professionale; Documentazione attiva; Raccolta dati e flussi informativi; Attività di consulenza con gli organi giudiziari. oLegge-Quadro per l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate: L. 104/92 oNorme contro l’abuso e lo sfruttamento sessuale di minori: L. 66/96, L. 269/98 Ruoli e compiti dell’assistente sociale: Modalità d’accesso: -richiesta utente –segnalazione a cura del personale sanitario –segnalazione esterna; I° colloquio professionale: rilevazione anamnesica e dei bisogni, ascolto della richiesta d’aiuto, eventuali interventi di orientamento ad altri servizi; Valutazione ed interventi di problem solving e presa in carico; Colloqui con referenti socio-sanitari e familiari; Interventi per dimissioni in relazione agli specifici bisogni socio-sanitari; Inserimento c/o strutture residenziali (case famiglia per sieropositivi, case di riposo, case protette, RSA, centri riabilitativi) Sono Servizi Pubblici per le Tossicodipendenze, ai qual sono demandate le attività di prevenzione, cura, riabilitazione e reinserimento relative alle tossicodipendenze, alle patologie correlate e ad altre dipendenze patologiche ( Ludopatia, tabagismo, alcolismo ecc.) Attività di prevenzione, attività di educazione sanitaria, incontri presso scuole e CIG; Fornisce informazioni sul servizio; Colloqui di accoglienza (del singolo o con la sua famiglia); Partecipa alle riunioni di èquipe, contestualizza la situazione dell’utente Raccoglie anamnesi, la storia della tossicodipendenza e decodifica la domanda; Colloqui di sostegno dell’ utente; Organizzazione e conduzione dei gruppi di confronto e auto-mutuo aiuto; Valutazione ed elaborazione programma individualizzato sia in caso di presentazione spontanea al servizio che per persone le quali esista un provvedimento amministrativo/legale; Relazioni sociali per inserimenti in comunità, per Tribunali dei Minori, di Sorveglianza, prefettura, certificazioni; Reinserimento sociale e lavorativo; Reperimento risorse; Visite presso il carcere, su richiesta del soggetto tossicodipendente recluso, finalizzate alla elaborazione di un programma terapeutico alternativo alla detenzione; Attività di coordinamento ed integrazione con altri operatori, A.S delle aziende ospedaliere, del Ministero di Giustizia, con altri servizi dell’ ASP; o Istituzione dei SERT: L. 162 del 1990; È una struttura socio – sanitaria convenzionata dall’Azienda Sanitaria Locale, nata per rispondere ai vari bisogni della famiglia, della donna, della coppia, dell’infanzia e dell’adolescenza. Le attività e i servizi sono organizzati secondo il lavoro di équipe ove con quest’ultimo termine si intende un gruppo di professionisti specializzati in vari settori che collaborano. Accoglienza e primo colloquio; Sostegno alle famiglie; Assistere la donna in corso di gravidanza o di IVG; Aiutare le coppie nella prevenzione di gravidanze indesiderate, nel rimuovere cause di sterilità, screening; Promuovere educazione sessuale e malattie MTS; Consulenza sociale nella crisi di coppia, difficoltà genitoriale e altre situazioni di disagio; Mediazione familiare; Colloqui di orientamento per IVG; Consulenza per interventi finalizzati all’adozione e affido preadottivo. oIstituzione dei consultori familiari: L 405 del 29/7/75 oNorme per la tutela sociale della maternità e sull’interruzione volontaria di gravidanza: L. 104 del 1978 È uno specifico ambulatorio destinato agli stranieri (uomini, donne, bambini) non in regola con le norme di ingresso e di soggiorno e ai cittadini europei che non possono iscriversi al SSR. Accoglienza; Colloquio di servizio sociale; Presa in carico: • Per i richiedenti asilo politico: Trasmissione modulo firmato dell’interessato all’ ente competente • Per i minori accompagnati: Relazione all’organo giudiziario competente. Segnalazione del caso alla prefettura. Interventi di raccordo con le prefetture per disponibilità di strutture di accoglienza e modalità di dimissione del minore. o È prevista la presenza del servizio sociale di settore e aziendale nella struttura ospedaliera: L. 135 del 1990 È una struttura organizzativa interdisciplinare e organo di coordinamento e di governo atto a garantire unitarietà ed integrazione ai servizi psichiatrici dell'età adulta ma anche ai servizi neuropsichiatrici dell'infanzia ed adolescenza e ai vari programmi dipartimentali. Il D.S.M comprende:-servizi per l'assistenza diurna: i Centri di Salute Mentale (CSM);-servizi semiresidenziali: i Centri Diurni (CD);-servizi residenziali: strutture residenziali (SR) distinte in residenze terapeutico-riabilitative e socio-riabilitative;-servizi ospedalieri: i Servizi Psichiatrici di Diagnosi e Cura (SPDC) e i Day Hospital (DH). Garante della continuità tra gli interventi ambulatoriali, domiciliari, e del territorio; Case management e rete; Lavoro con i gruppi di auto mutuo aiuto e famiglia; Promozione di attività ricreative; Accompagnamento nel suo impegno di integrazione nella vita sociale, la famiglia riceve sostegno ed informazione; TSO o regime di ricovero volontario o inserimento presso Comunità Terapeutica Assistita. oAccertamenti e trattamenti sanitari volontari e obbligatori: L. 180/78 SERVIZI È un ufficio distrettuale di servizio sociale per i minorenni presso ogni distretto di Corte di Appello con competenze in ambito civile, amministrativo e penale. Gli U.S.S.M svolgono nell’ambito dei centri di rieducazione per minorenni ed in relazione a provvedimenti penali, civili e amministrativi dell’ A.G, richieste e trattamenti psicologico-sociali, attività diagnostica e rieducativa. Raccogliere e fornire elementi conoscitivi relativi al minorenne soggetto a procedimento penale; Relazione all’A.G riguardo le condizioni personali, familiari e ambientali del minore; Proporre piani d’intervento individualizzati che attivino percorsi di crescita e responsabilizzazione del minore; Concorrere alle decisioni dell A.G minorile; Assistere il minore per tutta la durata del procedimento penale fornendo elementi di chiarificazione rispetto la vicenda giudiziaria; Svolgere attività di sostegno e controllo nella fase di attuazione del provvedimento dell’ AG a favore dei minori sottoposti a misure cautelari non detentive in accordo con gli altri Servizi Minorili della Giustizia e degli Enti locali ( messa alla prova); Verifica degli interventi; Promuovere e realizzare sperimentazioni e ricerche metodologiche. oPrevisione del servizio della Giustizia Minorile e istituzione dei Tribunali per Minorenni: R.D n° 1404 del 1936; Delineazione dei servizi dipendenti dal Ministero di Giustizia: L. 888/56; Servizio sancito come Ufficio Distrettuale di servizio sociale per minorenni: L. 1805/62. o o È un organo appartenete al ministero di giustizia, che provvede di eseguire su richiesta del magistrato di sorveglianza le inchieste sociali utili a fornire i dati occorrenti per l’applicazione, la modificazione, la proroga e la revoca delle misure di sicurezza e per il trattamento dei condannati e degli internati. Agevola il reinserimento sociale dei soggetti sottoposti a misura di sicurezza non detentive. Colloqui con soggetti ammessi all’esecuzione penale esterna; Colloqui con familiari; Visite domiciliari; Verifiche sull’ andamento dell’ inserimento lavorativo; Lavoro di rete con i servizi sociali sanitari; Stesura e invio della relazione alla Magistratura di sorveglianza o alle direzioni degli istituti penitenziari; Valutazione finale nel caso di affidamento in prova ai Servizi Sociali; Attività di consulenza ; Partecipazione all’ equipe di osservazione e trattamento. oIstituzione UEPE e introduzione misure alternative alla detenzione (affidamento in prova al servizio sociale, regime si semilibertà, detenzione domiciliare): L. 354 del 1975; Favorire il reinserimento sociale recuperando la dimensione della legalità e contribuendo alla sicurezza sociale come sancito dagli artt. 27 e 3 della Costituzione italiana; Partecipazione del UEPE ai piani di zona per la coprogettazione, con diversi attori sociali del territorio, di percorsi di reinserimento: L. 328/00. o o ORGANIZZAZIONI NON GOVERNATIVE FONDAZIONI VOLONTARIATO SERVIZI COPERATIVE SOCIALI ASSOCIAZIONI Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali: L. 328/00. "gli enti locali, le regioni e lo Stato, nell'ambito delle rispettive competenze, riconoscono e agevolano il ruolo degli organismi non lucrativi di utilità sociale, degli organismi della Cooperazione, delle associazioni e degli enti di promozione sociale, delle fondazioni, e degli enti di patronato, delle organizzazioni di volontariato, degli enti riconosciuti delle confessioni religiose con le quali lo Stato ha stipulato patti, accordi o intese operanti nel settore della programmazione, nella organizzazione e nella gestione del sistema integrato di interventi e servizi sociali" Art. 3 Cost."tutti i cittadini hanno pari dignità e sono uguali davanti alla legge, senza distinzioni di sesso, di razza, di lingua, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali". È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese" L'art 45: "La Repubblica riconosce la funzione sociale della cooperazione a carattere di mutualità e senza fini di speculazione privata. La legge ne promuove e favorisce l'incremento con i mezzi più idonei e ne assicura, con gli opportuni controlli, il carattere e le finalità". Disciplina delle Cooperative Sociali. Viene riconosciuta una nuova tipologia di impresa, definita come impresa sociale; il suo scopo è quello di perseguire l'interesse generale della comunità, che risiede nella promozione umana e nell' integrazione sociale dei cittadini: L. 381/91. Nel privato sociale il compito dell’ass. soc. è di coordinamento. Inoltre ha anche il compito di velocizzare la comunicazione tra comunità e istituzioni, di eliminare le distanze tra i bisogni delle persone e i servizi corrispondenti costruendo una fitta rete dalla quale poter attingere. Per organizzazioni di volontario si intende “ogni organismo liberamente costituito” che si avvale dell’attività di volontariato che deve intendersi quella prestata in modo personale, spontaneo e gratuito,tramite l'organizzazione di cui il volontario fa 30 parte, senza fini di lucro anche indiretto ed esclusivamente per fini di solidarietà”. Le associazioni sono definite come "gruppo di persone che si riunisce per uno scopo comune" e che ha un grado anche minimo di istituzionalizzazione e di esistenza formale; finalità non di lucro; indipendenza (libertà di gestione sulla base di proprie regole e procedure); disinteresse (non solo per il fine di lucro, ma anche per il guadagno personale di chi gestisce); attività pubblica e, almeno in parte, pubblica utilità. Le cooperative sociali sono cooperative fondate con lo scopo di sostenere la promozione umana e l'integrazione sociale e lavorativa dei cittadini appartenenti alle cosiddette categorie svantaggiate (ex detenuti, disabili, ragazze-madri ecc.). Sono divise in due tipologie: Tipo A: perseguono l'interesse generale della comunità alla promozione umana e all'integrazione sociale attraverso la gestione dei servizi socio sanitari ed educativi; Tipo B: svolgono attività agricole, industriali, commerciali o di servizi finalizzate all'inserimento lavorativo di persone svantaggiate. Le fondazioni sono organizzazioni senza fine di lucro,dotate di un proprio patrimonio, impegnate in molteplici settori: assistenza, istruzione, ricerca scientifica, erogazioni premi e riconoscimenti,formazione ecc. Le ONG sono organizzazioni private di vario tipo che operano, con modalità differenti, nel campo della cooperazione allo sviluppo e della solidarietà Internazionale. Le ONG possono essere suddivise in cinque tipologie che, però, non si eludono a vicenda: ONG di volontariato classiche; ONG che realizzano progetti di cooperazione a breve-medio termine o in situazioni di emergenza ; ONG che sono orientate verso il sostegno tecnico economico di partner dei Paesi in via di sviluppo;ONG specializzate in studi, ricerche e formazione di personale italiano o proveniente dai Paesi in via di sviluppo; ONG che operano prevalentemente in Italia attraverso la realizzazione di attività di informazione ed educazione sui temi dello sviluppo, della cooperazione internazionale e della mondialità, rivolte alle scuole o ad altri segmenti di popolazione.