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Late presenters
LATE PRESENTATION DELL'INFEZIONE DA HIV: FATTORI ASSOCIATI E IMPATTO SULLA SOPRAVVIVENZA Raffetti E., Castelli F., Focà E., Castelnuovo F., Maggiolo F. , Di Filippo E., Di Giambenedetto S. , D'Avino A., Costarelli S., Ladisa N., Di Pietro M., Sighinolfi L. , Zacchi F. , Postorino M.C., Donato F., Torti C. Maria Concetta Postorino Dottorato di Ricerca in Scienze della Vita Università “Magna Graecia” Catanzaro 09 novembre 2015 PREMESSA • Nel 2011, è stato raggiunto un consenso sulla definizione di presentazione tardiva: soggetto che alla diagnosi di HIV ha una conta di CD4 <350 cellule/ml o un evento AIDS1 • Alla presentazione tardiva si associano una elevata mortalità e un maggior rischio di ospedalizzazione2 • Il trattamento dei pazienti con presentazione tardiva è caratterizzato da una maggiore tossicità, da una ridotta efficacia e da costi sanitari più elevati3 • Da un punto di vista di sanità pubblica, alla late presentation si associa un maggior rischio di trasmissione dell’infezione da HIV4 1Antinori, A. et al., Late presentation of HIV infection: a consensus definition. HIV Med, 2011. 12(1): p. 61-4. ART CC and ART LINC, Lancet 2006; 367: 817–24 3 Sabin CA, AIDS 2004; 18:2145–2151 4 Cohen MS, N Engl J Med. 2011;365(6):493-505 2 OBIETTIVI DELLO STUDIO • Valutare i fattori associati alla presentazione tardiva alla diagnosi di HIV • Studiare la sopravvivenza dei pazienti con presentazione tardiva • Valutare come si è modificata nel tempo la sopravvivenza dei soggetti con presentazione tardiva MATERIALI E METODI • Sono stati selezionati pazienti HIV positivi naive alla terapia antiretrovirale e con conta CD4 disponibile, arruolati nella coorte MASTER dal 1° Gennaio 1986 al 31 Dicembre 2013 • Le associazioni tra le caratteristiche della popolazione e la late presentation sono state studiate attraverso modelli di regressione logistica • Le curve di sopravvivenza sono state modellate utilizzando il metodo di Kaplan-Meier • Si è studiata una possibile non costanza del rischio di morte dei late presenters rispetto ai non late presenters nel tempo modellando il rischio di morte con una cubic spline (flexible parametric model) Il progetto MASTER1 (Standardized Management of Antiretroviral Therapy) nasce nel 1997 dalla collaborazione spontanea di nove Centri di Malattie Infettive operanti su tutto il territorio nazionale Centro Policlinico di Bari, Bari Ospedali Riuniti, Bergamo Spedali Civili di Brescia, Clinica di Malattie Infettive e Tropicali Istituti Ospitalieri, Cremona Ospedale S. Anna, Ferrara Ospedale Maria Annunziata, Firenze Ospedale S. Gerardo, Monza Università Cattolica del Sacro Cuore, Istituto di Malattie Infettive, Roma Totale 1Torti Coorte retrospettiva Coorte prospettica Soggetti in follow-up attivo 1985-1997, n (%) 1998-2012, n (%) al 31/12/2012, n (%) 3213 (13,4) 5295 (22,1) 1096 (8,4) 2503 (19,2) 950 (8,4) 2522 (22,3) 6718 (28) 3927 (30,2) 3576 (31,5) 915 (3,8) 1977 (8,3) 654 (5) 566 (4,3) 476 (4,2) 512 (4,5) 1200 (5) 1230 (5,1) 972 (7,5) 1187 (9,1) 674 (5,9) 1028 (9,1) 3416 (14,3) 2122 (16,3) 1594 (14,1) 23964 (100) 13027 (100) 11332 (100) C. et al., Cohort Profile: Standardized Management of Antiretroviral Therapy Cohort (MASTER Cohort). Int J Epidemiol. 2015 Oct 7. RISULTATI Caratteristiche della popolazione Totale Genere Maschi Femmine Classi d'età all'arruolamento <25 25-34 35-44 45-54 ≥55 Età media (DS) Periodo di arruolamento 1985-1991 1992-1997 1998-2003 2004-2009 2010-2013 Nazionalità Italiana Straniera HIV RNA all'arruolamento (dato disponibile su 9026 pazienti, 45,6%) Media log10 HIV RNA (DS) Non late presenters, n (%) 8905 (46%) Late presenters, n (%) Totale 10486 (54%) 19391 P-value 6477 (72,7) 2428 (27,3) 8022 (76,5) 2464 (23,5) 14499 (74,8) <0,001 4892 (25,2) 1869 (21) 4362 (49) 1863 (20,9) 602 (6,8) 209 (2,3) 32,1 (8,9) 729 (6,9) 4478 (42,7) 3290 (31,4) 1355 (12,9) 634 (6) 37 (9,9) 2598 (13,4) 8840 (45,6) 5153 (26,6) <0,001 1957 (10,1) 843 (4,3) 34,8 (9,8) <0,001 2612 (29,3) 2010 (22,6) 1727 (19,4) 1642 (18,4) 914 (10,3) 1681 (16) 2855 (27) 2528 (24,1) 2217 (21,1) 1205 (11,5) 4293 (22,1) 4865 (25,1) 4255 (21,9) <0,001 3859 (19,9) 2119 (10,9) 7996 (91,5) 742 (8,5) 8991 (88,1) 1219 (11,9) 16987 (89,4) <0,001 1961 (10,3) 4,2 (1) 4,9 (0,9) 4,6 (1) <0,001 Fattori di rischio e co-infezioni croniche Non late presenters, n Late presenters, n (%) Totale (%) Fattori di rischio MSM IDU Eterosessuale MSM-IDU Eterosessuale-IDU Emofilia-trasmissione perinatale Non noto Altro Co-infezione con HCV (dato disponibile su 13836 pazienti, 71,4%) HCV Ab + Co-infezione con HBV (dato disponibile su 15668 pazienti, 80,8%) HBsAg+ co-infezione con virus Delta P-value 1333 (16,3) 3879 (47,6) 2337 (28,7) 60 (0,7) 256 (3,1) 26 (0,3) 32 (0,4) 233 (2,9) 1455 (15,3) 3654 (38,4) 3620 (38) 45 (0,5) 368 (3,9) 23 (0,2) 34 (0,4) 329 (3,5) 2788 (15,8) 7533 (42,6) 5957 (33,7) 105 (0,6) 624 (3,5) 49 (0,3) 66 (0,4) 562 (3,2) <0,001 3663 (53) 2981 (43,1) 6644 (48,0) <0,001 943 (12) 355 (4,5) 1167 (14,9) 280 (3,6) 2110 (13,5) 635 (4) <0,001 Analisi di regressione logistica multipla: fattori associati alla late presentation Categorie di riferimento: genere femminile, classe di età <25 anni, nazionalità italiana, fattore di rischio MSM, periodo di arruolamento 1985-1991 Sopravvivenza a 5 anni late presenters vs. non late presenters: •35,8% vs. 93,3% nel periodo 1986-1991 •92,1% vs. 97,4% nel periodo 2004-2009 Hazard ratio (late presenters vs. non-late presenters): Modellando il rischio di morte con una cubic spline si osserva nel tempo una riduzione dell’hazard ratio nei periodi di arruolamento studiati DISCUSSIONE • Il tasso di late presenters osservato nella nostra coorte è considerevole (il 54% del totale dei pazienti osservati dal 1986 al 2013) • I pazienti di genere maschile, di nazionalità straniera, aventi come fattori di rischio la tossicodipendenza e la trasmissione sessuale (eterosessuale), appartenenti alle classi di età più avanzata hanno una maggior rischio di presentarsi tardivamente • Risulta pertanto necessario implementare le strategie di screening dell'infezione da HIV soprattutto in queste categorie di pazienti • Pur ammettendo che i pazienti trattati all’esordio dello studio di coorte siano affetti da un bias negativo di selezione (sottostima delle presentazioni tardive negli anni più remoti), questo non influisce sul trend dei valori osservati, in quanto si mantiene nel tempo una differenza significativa nella sopravvivenza tra late presenters e non late presenters DISCUSSIONE • Nel tempo si osserva una riduzione del rischio di morte dei pazienti con presentazione tardiva (dai periodi di arruolamento più remoti a quelli più recenti) • L'impatto negativo della presentazione tardiva sulla sopravvivenza si è attenuato nel tempo, probabilmente per: – L’accorciamento dei tempi che intercorrono dalla diagnosi all'inizio della terapia – Il miglioramento dei regimi di terapia e degli standard di cura – Il cambiamento favorevole di altre caratteristiche dei pazienti associate alla sopravvivenza • E’ comunque importante proseguire il monitoraggio dei fattori associati alla late presentation e alla sopravvivenza dei pazienti con presentazione tardiva E. Raffetti. Università degli Studi di Brescia. Dipartimento di Epidemiologia F. Donato. Università degli Studi di Brescia. Dipartimento di Epidemiologia F. Castelli. Università degli Studi di Brescia F. Maggiolo. Spedali Riuniti di Bergamo G. Angarano. Policlinico di Bari A. Scalzini. Spedali Civili di Brescia F. Mazzotta. “ S.M. Annunziata” di Firenze A. Gori. Ospedale “San Gerardo” di Monza L. Sighinolfi. Nuovo Polo Ospedaliero di Cona Ferrara A. Pan. Istituti Ospitalieri di Cremona E. Quiros-Roldan. Università degli Studi di Brescia P. Nasta. Università degli Studi di Brescia S. Di Giambenedetto. Università Cattolica di Roma N. Ladisa. Policlinico di Bari A. Saracino. Policlinico di Bari F. Castelnuovo. Spedali Civili di Brescia M. Di Pietro. “ S. M. Annunziata” di Firenze S. Lo Caputo. “ S. M. Annunziata” di Firenze G. Lapadula. Ospedale “San Gerardo” di Monza S. Costarelli. Ospedale “San Gerardo” di Monza S. Lorenzotti. Istituti Ospitalieri di Cremona N. Mazzini. Università degli Studi di Brescia. Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione G. Paraninfo. Università degli Studi di Brescia S. Casari. Università degli Studi di Brescia M. Fabbiani. Università Cattolica di Roma M. Colafigli. Università Cattolica di Roma L. Monno. Policlinico di Bari P. Pierotti. “S. M. Annunziata” di Firenze C. Ble. “S. M. Annunziata” di Firenze S. Leone. Ospedale “San Gerardo” di Monza C. Torti. Università “Magna Graecia” di Catanzaro M.C. Postorino. Università “Magna Graecia” di Catanzaro E. Focà. Università degli Studi di Brescia R. Cauda. Università Cattolica di Roma M. Giralda. Università degli Studi di Brescia G. Carosi. Fondazione Malattie Infettive e Salute Internazionale RINGRAZIAMENTI BACKUP Analisi di regressione logistica multipla stratificata per periodo di arruolamento OR Categorie Genere Maschi vs. Femmine 25-34 vs. <25 35-44 vs. <25 Età in classi 45-54 vs. <25 ≥55 vs. 25 Nazionalità Straniera vs. Italiana IDU vs. MSM Eterosessuale vs. MSM Fattori di rischio MSM-IDU vs. MSM Eterosessuale IDU vs. MSM Emofilia/trasmissione perinatale vs. MSM Non noto vs. MSM Altro vs. MSM - 1985-1991 95% P-value IC* 0,54 2,22,97 4,047,02 2,98,73 6,0777,22 1,043,49 0,430,8 0,370,77 - - 2,55 5,33 5,04 21,6 5 1,91 0,59 - 0,090,26 0,76 - OR 1,45 <0,001 2,99 <0,001 4,84 <0,001 5,2 <0,001 8,06 1992-1997 95% P-value IC* OR 1998-2003 95% P-value IC* 1,251,69 2,423,69 3,826,14 3,687,35 5,1912,53 1,12<0,001 1,31 1,54 1,88<0,001 2,52 3,39 3,29<0,001 4,44 6,01 5,35<0,001 7,7 11,08 6,27<0,001 10,08 16,19 1,251,53 1,88 1,181,041,76 <0,001 1,27 1,56 1,151,391,81 0,002 1,69 2,06 0,036 - 0,001 1,44 0,001 1,44 - - - 2,39 0,014 - - 1,733,29 <0,001 0,001 OR - <0,001 1,48 <0,001 2,49 <0,001 3,57 <0,001 4,19 <0,001 1,48 0,017 - <0,001 1,73 2004-2009 95% P-value IC* OR - - - 1,1-2 1,843,35 2,564,99 2,766,36 1,211,81 0,009 1,58 <0,001 2,65 <0,001 3,75 <0,001 3,98 <0,001 1,52 2,12 1,432,1 <0,001 1,89 2010-2013 95% P-value IC* 1,042,4 1,744,03 2,395,9 2,296,94 1,152,03 1,33,47 1,422,5 0,032 <0,001 <0,001 <0,001 0,004 0,003 <0,001 - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - 2,37 1,533,67 <0,001