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Il debito pubblico: composizione ed emissione

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Il debito pubblico: composizione ed emissione
Economia & Finanza Pubblica
Il debito pubblico: composizione ed emissione
Il fabbisogno (flusso) è l’insieme di nuove passività finanziarie in un anno che si formano per finanziare
il saldo dei conti pubblici, in termini di cassa. Può essere espresso come saldo fra nuovi prestiti e rimborsi
di prestiti precedenti e rappresenta il ricorso all’indebitamento con altri soggetti, in forma di passività
finanziarie (titoli ad interesse fisso o variabile, crediti con istituzioni creditizie nazionali ed internazionali,
raccolta postale, altri strumenti finanziari).
Il debito pubblico (stock) è la consistenza delle passività finanziarie delle Amministrazioni Pubbliche che si
accumulano dai fabbisogni annuali.
I titoli del debito pubblico rappresentano la componente più importante del debito pubblico. In base alla scadenza si distinguono:
•
Titoli con scadenza brevissima e breve come i Buoni Ordinari del Tesoro (BOT): con scadenza inferiore o pari a 12 mesi;
•
Titoli con scadenza media e lunga: Buoni del Tesoro Poliennali (BTP), Certificati di Credito del Tesoro (CCT), ecc., con
scadenze superiori all’anno.
L’ emissione dei titoli nel mercato primario può essere:
Diretta i titoli sono offerti direttamente dal Tesoro sul mercato, anche attraverso il sistema postale: c’è il rischio ch non vi sia
completa sottoscrizione e che una parte dei titoli rimanga invenduta.
Indiretta: gli acquirenti sono intermediari finanziari che assicurano l’intera sottoscrizione e poi possono rivendere i titoli acquistati.
Mista (la più utilizzata): la vendita è sul mercato e poi un consorzio di intermediari assicura la sottoscrizione di un eventuale residuo
invenduto.
Con l’emissione alla pari il titolo è venduto, ad es., a 100 ed alla scadenza è rimborsato a 100 e paga un interesse di 5 (5/100). Con
l’emissione sotto la pari: il titolo (di valore nominale di 100) viene venduto ad un prezzo inferiore, es. 96, e rimborsato a 100 alla
scadenza: la differenza è lo scarto di emissione, che equivale ad un aumento del tasso di interesse (5/96).
Alle Banche centrali nazionali dei paesi UE ed alla Banca Centrale Europea è vietato concedere, come avveniva in precedenza.
facilitazioni creditizie e finanziamenti diretti (ad es. sottoscrizioni di titoli del debito pubblico o finanziamenti con un conto corrente
e stampa diretta di moneta) alle Amministrazioni pubbliche Invece alla Federal Reserve Bank in USA, alla Bank of England ed
alla Bank of Japan è possibile acquistare titoli dal Tesoro e fornire liquidità direttamente al governo.
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