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- A scuola di Guggenheim
Liceo Artistico Statale “Umberto Boccioni” di
Valdagno (VI)
Classe 2AA
A Scuola di Guggenheim
“Arte e Tecnologia”
2011 – 2012
Liceo Artistico Statale “Umberto Boccioni” di Valdagno (VI)
Anno scolastico 2011/2012
Classe
2AA
Numero di studenti coinvolti
28 allievi
Materie coinvolte
LABORATORIO ARTISTICO
LINGUA INGLESE
ITALIANO
STORIA DELL’ARTE
Docenti partecipanti
Danilo Balestro (Laboratorio Artistico)
Diletta Gobbato (Lingua Inglese)
Beatrice Barausse (Italiano)
Ina Bee (Storia dell’Arte)
Realizzazione in PowerPoint: D. Balestro
NODI TEMATICI:
“Arte e Tecnologia”: Ogni disciplina ha trovato agganci con gli elementi della materia
di pertinenza sviluppando le relazioni che possono intercorrere in generale con gli
elementi del linguaggio specifico. Associazioni ed esempi sono state fatte anche con le
opere presenti alla Collezione Peggy Guggenheim di Venezia.
• Laboratorio Artistico: “Un Arcimboldi contemporaneo si aggira per
la classe e rivitalizza, attraverso l’Arte, la Tecnologia consumata ed
esaurita”.
• Italiano: Peggy Guggenheim: La vicenda biografica. Arte e
Tecnologia: Futurismo/Utilizzo dell’oggetto/Rapporto con la
fruizione.
• Inglese: “1984 (Nineteen Eighty-Four)” di George Orwell, ovvero
come la tecnologia al servizio di un regime totalitario può
sopprimere il pensiero libero e la creatività.
• Storia dell’Arte: Concorso fotografico “CAMMINANDO RESPIRANDO
VENEZIA Uso della tecnologia digitale per l’appropriazione affettiva
della città di Venezia”.
•
Vista Guidata alla Collezione Peggy Guggenheim e alle mostre “Arte Europea 1949-1979” e
“Marion R. Taylor: dipinti, 1966 – 2001” il 18 aprile pm 2012
Materia: Laboratorio Artistico
ARTE E TECNOLOGIA Tema: “Un Arcimboldi contemporaneo si aggira per la classe e rivitalizza, attraverso l’Arte, la Tecnologia consumata ed
esaurita”.
Presentazione con esempi tratti da:
“Le quattro stagioni” e l’opera di Arcimboldi
Materia: Laboratorio Artistico
ARTE E TECNOLOGIA Tema: “Un Arcimboldi contemporaneo si aggira per la classe e rivitalizza, attraverso l’Arte, la Tecnologia
consumata ed esaurita”.
Presentazione con esempi tratti dalla visione in dvd delle animazioni surrealiste di Jan
Svankmajer ispirate ad Arcimboldi.
Materia: Laboratorio Artistico
ARTE E TECNOLOGIA Tema: “Un Arcimboldi contemporaneo si aggira per la classe e rivitalizza, attraverso l’Arte, la Tecnologia
consumata ed esaurita”.
Presentazione con esempi tratti da “Ani-mani”, 1980 e “U-mani”, 1982 di Mario Mariotti
“U-mani”, 1982
“Ani-mani”, 1980
Materia: Laboratorio Artistico
ARTE E TECNOLOGIA Tema: “Un Arcimboldi contemporaneo si aggira per la classe e rivitalizza, attraverso l’Arte, la Tecnologia
consumata ed esaurita”.
Presentazione con esempi tratti da: Magritte, Dalì e dal Surrealismo
Materia: Laboratorio Artistico
ARTE E TECNOLOGIA Tema: “Un Arcimboldi contemporaneo si aggira per la classe e rivitalizza, attraverso l’Arte, la Tecnologia
consumata ed esaurita”.
Presentazione con esempi tratti da:
“Fantasia” di Bruno Munari e
alcune sue opere
Materia: Laboratorio Artistico
ARTE E TECNOLOGIA
Tema: “Un Arcimboldi
contemporaneo si aggira per la classe
e rivitalizza, attraverso l’Arte, la
Tecnologia consumata ed esaurita”.
Sono stati richiesti:
1. Appunti scritti, grafici, pittorici e a
collage sul blocco schizzi di quanto
presentato.
2. Rappresentare prima nel blocco
schizzi e poi in fogli cartoncino la
sagoma della propria mano con
analogie di forme figurative riprese
da elementi naturali e da oggetti
della tecnologia sia disegnati che a
collage.
Materia: Laboratorio Artistico
ARTE E TECNOLOGIA
Tema: “Un Arcimboldi
contemporaneo si aggira per la classe
e rivitalizza, attraverso l’Arte, la
Tecnologia consumata ed esaurita”.
Sono stati richiesti:
3. Copiare e interpretare, in un foglio
di cm. 50x35 max., un’opera scelta
tra quelle (o degli artisti) presenti
nella Collezione Peggy Guggenheim
di Venezia. Attraverso la tecnica a
collage sostituire tutti o alcuni degli
elementi costitutivi dell’opera con
immagini di oggetti ripresi dalla
tecnologia.
Alexander Calder “Testiera di letto in argento” 1946
Allieva: Fedele Vanessa, tecnica mista con pittura,
assemblaggio e collage su cartoncino
Materia: Laboratorio Artistico
Marcel Jean “Profilo della memoria “ (29/36) 1935–42”
Allieva: Diletta Cornale, tecnica mista con tempera e collage su carta
Marcel Jean “Profilo della memoria “ (36/36) 1935–42”
Materia: Laboratorio Artistico
Max Ernst “Napoleone nel deserto“ 1941
Allieva: Sara Dian, tecnica mista con tempera e collage su carta
Max Ernst “L'antipapa” 1941–42
Allievo: Fabrizio Crosara, “L’antitecnico 4.000” tecnica mista con
tempera, china e collage su carta
Materia: Laboratorio Artistico
René Magritte “Il Modello rosso” ( Le Modèle rouge ) 1937
Allieva: Elena Grasso, tecnica mista con tempera e collage
su carta
Salvador Dalí “Senza titolo” 1931
Allieva: Giulia Preto, tecnica mista con tempera e collage su carta
Materia: Laboratorio Artistico
Yves Tanguy “Il sole nel suo portagioie” 1937
Interpretazione a tecnica mista con tempera e collage su carta
René Magritte “La grande famiglia” 1963
Allieva: Giorgia Sinico, tecnica mista con tempera e collage su carta
Materia: Laboratorio Artistico
René Magritte “Le Principe du Plaisir ”(Portrait of Edward James) 1937.
Allieva: Teresa De Toni, tecnica mista con tempera, matita e collage su
carta
René Magritte “L’impero della luce” 1953–54 .
Allieva: Elena Grasso, tecnica mista con tempera e collage su carta
Materia: Laboratorio Artistico
René Magritte “Le Poison” 1939
Allieva: Maria Crestani, studio a tecnica mista con tempera e collage su carta
René Magritte “L’impero della luce” 1953–54 .
Allieva: Elena Grasso, studio a tecnica mista con tempera
e collage su carta
Materia: Laboratorio Artistico
René Magritte “La voce dell’aria” 1931
Allieva: Vanessa Fedele, tecnica mista con tempera e collage su carta
René Magritte “La voce dell’aria” 1931
Allieva: Elena Tomasi, tecnica mista con tempera e collage su carta
Materia: Laboratorio Artistico
Adolph Gottlieb “Burst” 1973
Allievo: Francesco Boschetti, tecnica mista con tempera, penna, matita e
collage su carta
Alexander Calder “Testiera di letto in argento” 1946
Allieva: Fedele Vanessa, tecnica mista con pittura, assemblaggio e collage su
carta
Materia: Laboratorio Artistico
René Magritte “La leggenda dei secoli” 1948
Allievo: Giacomo Storti, tecnica mista con acquerello e collage su
carta
Mario Sironi “Il ciclista” 1916
Allievo: Francesco Boschetti, studio a tecnica mista con acquerello,
matita e collage su carta
Materia: Laboratorio Artistico
Yves Tanguy “Senza titolo” 1938
Allievo: Cristian Maggiore, tecnica mista con tempera e collage su carta
Alberto Giacometti “Piazza” 1947–48
Allieva: Chiara Anzolin, studio a tecnica mista con tempera e collage su carta
Alexander Calder “Mobile” 1934 c.
Allievo: Lorenzo Vaghi, Studio a tecnica mista con pittura, assemblaggio e
collage su cartoncino
Materia: Laboratorio Artistico
Theo van Doesburg “Composizione in grigio (Rag time)” 1919
Allieva: Giorgia Sinico, tecnica mista con penna biro e collage su carta
Theo van Doesburg “Composizione in grigio (Rag time)” 1919
Allievo: Marco Antoniazzi, tecnica mista con tempera , penna e collage su carta
Materia: Laboratorio Artistico
Theo van Doesburg “Contro-composizione XIII ” 1925-26
Allieva: Anna Bertozzo, studio a tecnica mista con
tempera , pennarello e collage su carta
Allieva: Giulia Zoso, “Arte e Tecnologia” interpretazione a tecnica mista con
tempera e collage su carta
Materia: Laboratorio Artistico
Alexander Calder “Le Grand Passage” 1974
Allieva: Giulia Zoso, studio a tecnica mista con tempera e collage su carta
Jean Arp “Scarpa azzurra rovesciata con due tacchi sotto
una volta nera” 1925-26
Allieva: Anna Bertozzo, studio a tecnica mista con
pennarello e collage su carta
Inglese: “1984 (Nineteen EightyFour)” di George Orwell, ovvero come
la tecnologia al sevizio di un regime
totalitario può sopprimere il pensiero
libero e la creatività.
Con i ragazzi di 2AA ho svolto, innanzitutto, un’attività di lettura e traduzione,
dall’inglese all’italiano, di un brano tratto dal famosissimo romanzo anti-utopico
di George Orwell “1984”, scritto nel 1948 e ambientato in un “futuro” 1984. La
vicenda si snoda in uno scenario surreale e agghiacciante, una sorta di regime
totalitario in cui si possono tuttavia riconoscere alcuni degli aspetti più alienanti
della società capitalistica: in particolare, l’uso sconsiderato della tecnologia e
delle comunicazioni risulta palesemente finalizzato alla manipolazione , nonché
al controllo del libero pensiero, tematica tuttora di grande attualità.
Il brano da me scelto descrive proprio questa ambientazione surreale,
dominata da un uso capillare di videocamere e altri strumenti tecnologici,
talmente invasivi da impedire all’uomo non soltanto qualunque forma di libero
pensiero, ma anche di espressione artistica. Di qui il nodo arte-tecnologia, su
cui mi sono soffermata con i ragazzi discutendo insieme a loro dei vari aspetti
insiti in tale tematica.
Inoltre, si è discusso insieme del motto presente nel brano analizzato, il che ha
permesso agli studenti di cogliere altre implicazioni relative al nodo tematico in
questione:
WAR IS PEACE
FREEDOM IS SLAVERY
IGNORANCE IS STRENGTH
traduzione:
LA GUERRA E' PACE
LA LIBERTA' E' SCHIAVITU'
L'IGNORANZA E' FORZA.
British first edition cover
Publication date 8 June 1949
Eric Arthur Blair (25 June 1903 – 21 January 1950)
better known by his pen name George Orwell
Orwell's press card portrait, taken in 1933
Italiano: Peggy Guggenheim: La vicenda biografica.
Arte e Tecnologia: Futurismo/Utilizzo
dell’oggetto/Rapporto con la fruizione.
Peggy Guggenheim
nella sua
galleria/museo Art of
This Century. Creata
dall'architetto di origini
austriaco-rumene
Frederick Kiesler,
è stata inaugurata a
New York nell'ottobre
del 1942
Il modulo è stato introdotto da una premessa
relativa alla vicenda costruttiva del palazzo, Venier
dei Leoni, che ospita la fondazione. Alcuni cenni
inoltre sono serviti a caratterizzare la personalità di
Peggy Guggenheim e del suo impegno nei confronti
dell'arte, del mecenatismo e del collezionismo. …
Venezia. Palazzo Venier dei Leoni dal Canal Grande
Della serata inaugurale
Peggy Guggenheim
ricorda: "Indossai un
orecchino di Tanguy e
uno di Calder, per
dimostrare la mia
imparzialità tra l'arte
surrealista e quella
astratta"
Peggy Guggenheim nella sala da pranzo di Palazzo Venier dei Leoni;
alla parete (da sinistra a destra) Umberto Boccioni, “Dinamismo di un cavallo in corsa + case” (1914-15, Collezione Peggy
Guggenheim), e Albert Gleizes, “Donna con animali (Madame Raymond Duchamp-Villon)” (1914, Collezione Peggy
Guggenheim); Venezia, anni '60
Italiano: Peggy Guggenheim: La vicenda biografica.
Arte e Tecnologia: Futurismo/Utilizzo
dell’oggetto/Rapporto con la fruizione.
…Si è cercato quindi di inquadrare il concetto di
tecnologia identificandolo come una delle cifre
più significative della contemporaneità in
quanto introduce aspetti prima culturalmente
inediti: la velocità, l'inserimento della
dimensione del tempo, la simultaneità, la
serialità, la riproducibilità, il messaggio
concettuale.
Giacomo Balla, Velocità astratta + rumore, 1913–14
Manfredo
Massironi,
Ipercubo
Plexiglas,
1963
Plexiglas,
40,9 x 37,5 x
37,5 cm
Collezione
Peggy
Guggenheim,
Venezia
Jenny Holzer
Survival: Savor Kindness Because
Cruelty is Always Possible Later, 2003
Marmo bianco imperiale, 43 x 58 x 40 cm
Fondazione Solomon R. Guggenheim, Venezia
Donazione in onore della Collezione Peggy Guggenheim
da parte di Art of this Century, Sandro Rumney Nicolas Hélion e dell'Artista
Vista Guidata alla Collezione Peggy Guggenheim e alle mostre “Arte Europea 1949-1979” e “Marion R. Taylor: dipinti, 1966 – 2001” il 18 aprile pm 2012
La classe è stata divisa
in due gruppi che
hanno prima visitato le
mostre “Arte Europea
1949-1979 | Marion R.
Taylor: dipinti, 1966 –
2001”, quindi con le
rispettive guide, che
hanno introdotto il
museo e la vita di
Peggy Guggenheim,
hanno visitato il
Giardino con le
sculture e la tomba di
Peggy e quella dei suoi
amati cagnolini.
Vista Guidata alla Collezione Peggy Guggenheim e alle mostre “Arte Europea 1949-1979” e “Marion R. Taylor: dipinti, 1966 – 2001” il 18 aprile pm 2012
Successivamente i due
gruppi hanno visitato
le opere della
Collezione all’interno
del Palazzo Venier dei
Leoni: Cubismo e
Futurismo...
Vista Guidata alla Collezione Peggy Guggenheim e alle mostre “Arte Europea 1949-1979” e “Marion R. Taylor: dipinti, 1966 – 2001” il 18 aprile pm 2012
…continuando
con l’Orfismo di
Delaunay,
l’Astrattismo con
Kandinsky, Theo
van Doesburg…
Costruttivismo e
Suprematismo
Russo con
Malevich,
Pensver, ecc.
…la Metafisica con Giorgio De Chirico
Vista Guidata alla Collezione Peggy Guggenheim e alle mostre “Arte Europea 1949-1979” e “Marion R. Taylor: dipinti, 1966 – 2001” il 18 aprile pm 2012
…Il Surrealismo di
René Magritte,
Max Ernst,
Salvador Dalì,
Yves Tanguy…
Vista Guidata alla Collezione Peggy Guggenheim e alle mostre “Arte Europea 1949-1979” e “Marion R. Taylor: dipinti, 1966 – 2001” il 18 aprile pm 2012
…fino all’Espressionismo
Astratto americano con il
dripping di Jackson Pollock e le
opere esposte sulla terrazza del
Canal Grande…con la scultura di
Marino Marini “L'angelo della
città”, 1948
Storia dell’Arte
Concorso fotografico: “CAMMINANDO RESPIRANDO VENEZIA
Uso della tecnologia digitale per l’appropriazione affettiva della città di Venezia”.
Quando mi è stato proposto di aderire come docente di Storia dell’Arte al progetto “A scuola di Guggenheim” avevo subito pensato a
qualcosa inerente i Robot di Leonardo Da Vinci, considerando che l’argomento poteva sfiorare, anche se alla lontana , i programmi delle
classi interessate. Per la verità soprattutto la terza, ma si sa, con le nuove direttive sui programmi di Storia dell’Arte è possibile, se non
consigliabile, creare dei moduli di approfondimento anche non consequenziali rispetto alla cronologia canonica.
Ma qualche giorno prima della data prevista per l’uscita didattica, ho seguito l’ispirazione di un momento e ho proposto un concorso
fotografico. Il tema doveva essere la città di Venezia, ritratta nel giorno dell’uscita. Poteva essere uno scorcio, un riflesso, anche gli
studenti stessi, ma doveva comunque trasparire la “venezianità”del luogo o della situazione scelti. Questa era la categoria “Nuove
Proposte”.
Avevo inoltre aperto una seconda categoria di concorso, denominata “Big”: si trattava di cercare su web, libri, vecchie foto di famiglia,
immagini relative a Venezia.
E così è stato. Nella passeggiata tra la Stazione e la Fondazione Vedova (nostra prima tappa) e poi fino al Guggenheim, in pausa pranzo e
durante il percorso a ritroso, i ragazzi interrompevano il passo per scattare foto a qualche particolare, statua, prospettiva di canale e così
via. Un po’ spazientendo gli accompagnatori, ma anche facendomi sorridere d’orgoglio, perché era ciò che desideravo accadesse.
“Si conosce ciò che si ama, si ama ciò che si conosce”. Credo molto in questa frase. E credo che i ragazzi, attraverso lo strumento
tecnologico-democratico qual è ormai diventata la fotocamera o un telefonino adeguato, si approprino della realtà in modo veloce,
immediato, sapiente, forse un po’ onnivoro e superficiale, talvolta, ma comunque in prima persona.
E pure senza effetto “mosso”..dannazione delle foto della mia generazione, quasi sparito con le ultime innovazioni.
Risultato: le foto che allego.
Avevo “concesso” che le potessero ritoccare con i programmi che desideravano. Anche per accentuare il focus sulle potenzialità espressive
insite nella tecnologia digitale.
Tornati a scuola, la settimana successiva all’uscita, ho fatto valutare a loro (nelle singole classi) le immagini che preventivamente avevo
raccolto in due file. Ovviamente l’ultima parola spettava a me, ma il giudizio è stato quasi sempre concorde. Sono state premiate le due
più belle della categoria “Nuove proposte” e “Big”. I premi-segreti fino alla fine- consistevano in oggetti che avevo acquistato al
Guggenheim shop, qualche raccolta di fumetti di Hugo Pratt e –come premio di consolazione- i Baicoli e i Buranelli per tutti gli altri.
E’ stato un successo. Da parte dei ragazzi, entusiasti di veder riconosciuto il loro lavoro, i loro talenti.
Per me, come insegnante: spero che dopo questa esperienza amino un pochino di più Venezia, la sentano più vicina, perché è quasi
impossibile ritrarre qualcosa o qualcuno senza entrare in entanglement affettivo.
Attraverso la valorizzazione delle loro competenze tecnologiche o anche solo estetiche, spero che si sia creato in loro lo spazio per il
pensiero della cura e conservazione dei Beni Culturali, dei quali Venezia è perla rarissima.
Storia dell’Arte
Concorso fotografico: “CAMMINANDO RESPIRANDO VENEZIA
Uso della tecnologia digitale per l’appropriazione affettiva della città di Venezia”.
Storia dell’Arte
Concorso fotografico: “CAMMINANDO RESPIRANDO VENEZIA
Uso della tecnologia digitale per l’appropriazione affettiva della città di Venezia”.
Storia dell’Arte
Concorso fotografico: “CAMMINANDO RESPIRANDO VENEZIA
Uso della tecnologia digitale per l’appropriazione affettiva della città di Venezia”.
Storia dell’Arte
Concorso fotografico: “CAMMINANDO RESPIRANDO VENEZIA
Uso della tecnologia digitale per l’appropriazione affettiva della città di Venezia”.
Storia dell’Arte
Concorso fotografico: “CAMMINANDO RESPIRANDO VENEZIA
Uso della tecnologia digitale per l’appropriazione affettiva della città di Venezia”.
Storia dell’Arte
Concorso fotografico: “CAMMINANDO RESPIRANDO VENEZIA
Uso della tecnologia digitale per l’appropriazione affettiva della
città di Venezia”.
Storia dell’Arte
Concorso fotografico: “CAMMINANDO RESPIRANDO VENEZIA
Uso della tecnologia digitale per l’appropriazione affettiva della città di Venezia”.
Diapositiva iniziale con titolazione della sequenza in MPEG-4 Movie delle foto presentate dall’allieva
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