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le slide - pdchivasso
WASTEND Valutare per scegliere Innanzitutto un GRAZIE alle associazioni, ai tecnici ed ai singoli cittadini che con suggerimenti ma anche con le critiche hanno contribuito a migliorare il progetto Cominciamo a fare chiarezza partendo da alcuni dubbi che abbiamo dovuto valutare e chiarire. • La discarica causa l’aumento dei tumori e ha un grave impatto sulla salute in particolare di chi abita nelle vicinanze Non possiamo inventarci delle risposte o cercare quelle che ci interessano ! Dobbiamo affidarci alle conclusioni scientifiche raggiunte a livello europeo Le risposte scientifiche «Diversi documenti di carattere nazionale (come il "documento dell’Associazione Italiana di Epidemiologia") o internazionale (WHO, Porta et al, 2009) hanno considerato in maniera approfondita i rischi per la salute associati agli impianti di smaltimento dei rifiuti. Per quanto riguarda i tumori gli studi finora condotti non sono sufficienti a stabilire una relazione tra residenza nei pressi di una discarica e aumento del rischio di sviluppare tumori» ERAS (Epidemiologia, Rifiuti, Ambiente e Salute) Lazio – Conoscenze Scientifiche Occorre tra l’altro considerare che molte di queste ricerche riguardano discariche contenenti rifiuti tossici e/o discariche abusive e non controllate. Riportiamo il parere dell’AIE, Ass.ne Italiana di Epidemiologia: “Le conoscenze epidemiologiche ad oggi disponibili, ancorché non conclusive, fanno ritenere che il conferimento in discariche controllate, costruite e condotte in accordo alla normativa nazionale e comunitaria, non comporti un rischio per la salute delle popolazioni insediate nelle vicinanze dello stabilimento.” «Nel 2002, Jarup ha analizzato il rischio di cancro nella popolazione residente entro 2 Km da 9.565 discariche in Gran Bretagna. Nonostante la potenza statistica della indagine, lo studio non ha evidenziato eccessi di cancro nella popolazione in esame.» In summary, there is inadequate evidence of an increased risk of cancer for communities in proximity of landfills ( In sintesi, non c’è una adeguata evidenza di incremento del rischio di tumori per le popolazioni residenti in prossimità delle discariche ) Systematic review of epidemiological studies on health effects associated with management of municipal solid waste - Environmental Health 2009 Questo non vuol dire che la discarica non abbia un impatto ambientale o non crei disagi anche fisici agli abitanti che vivono nelle sue vicinanze. Significa che non è dimostrata, in particolare per le discariche controllate di rifiuti non pericolosi, alcuna correlazione certa tra la vicinanza ad una discarica e l’aumento dei tumori. Viceversa questa correlazione è stata dimostrata per gli inceneritori (di vecchia concezione - per i nuovi mancano i dati), per le polveri sottili, per il fumo, per molte sostanze chimiche anche presenti negli ambienti domestici, per l’obesità ecc. Quindi, in particolare sul presunto “aumento esponenziale” del numero di tumori, collegato adesso strumentalmente alla discarica, è ora di smettere di scherzare sulla pelle dei cittadini. Il procurato allarme è un reato penale. Certi allarmismi creano solo ulteriore disagio e danno. Una maggiore attenzione anche da parte dei giornali …. “Il giornalista, prima di pubblicare una notizia, ha l'obbligo professionale di accertare la veridicità della stessa, tanto più se la notizia è di particolare gravità e idonea a suscitare allarme non solo nella pubblica opinione, ma anche nelle autorità preposte alla tutela dell'ordine pubblico. Del tutto illogica risulta la giustificazione che l'imputato non sarebbe stato in grado di compiere alcuna verifica sulla fondatezza della notizia ricevuta, poiché è di tutta evidenza che una notizia non verificabile, soprattutto se idonea a suscitare allarme presso l'autorità, non deve essere pubblicata.” Corte di Cassazione, sezione I penale, sentenza 22 maggio 2012 n. 19367 • La discarica conterrà rifiuti tossico/nocivi • La discarica emette diossina E’ FALSO La discarica di Chivasso è autorizzata solo per rifiuti solidi urbani ed assimilabili. Non possono essere conferiti rifiuti tossico-nocivi. In futuro non verranno più conferiti rifiuti solidi urbani (che contengono la parte putrescente e quindi con un alto impatto odorigeno) ma solo rifiuti assimilabili agli urbani e gli scarti dei processi di trattamento. L’emissione di diossina può esserci in certi processi di combustione (anche inceneritori). Nulla a che vedere con le discariche • Mancano gli accantonamenti per la vasca zero • Chivasso è molto vicina al disastro ambientale • Non si stanno facendo le bonifiche necessarie E’ FALSO Gli accantonamenti per vasca zero sono in carico a SMC. Non c’è alcun imminente disastro ambientale (sulla base di quali dati poi ?) Non ci sono richieste di bonifiche in corso ma un piano di caratterizzazione delle infiltrazioni di percolato, attività comune a molte discariche di questo tipo realizzate con soluzioni tecniche oggi obsolete ma in vigore nel periodo di costruzione (vedi documento ATO-R “La gestione post-operativa delle discariche per rifiuti urbani in Provincia di Torino”) • Il Comune può impedire l’ampliamento della discarica E’ FALSO Le autorizzazioni per gli ampliamenti delle discariche non vengono rilasciate dal Comune, bensì oggi dalla Provincia e in futuro dalla Regione. E’ quindi possibile che vengano rilasciate autorizzazioni a prescindere dalla volontà dell’amministrazione comunale (vedi quanto avvenuto a Torrazza). SMC potrebbe trovare altre aree industriali disponibili ad accogliere Wastend portando comunque i rifiuti nella discarica chivassese. (oltre al danno….la beffa) • E’ possibile chiudere subito la discarica E’ VERO Anche se non immediatamente. La vasca tre è praticamente esaurita, mentre i conferimenti nella vasca zero finiranno tra circa sei mesi . Il Comune di Chivasso ha fortemente voluto – nonostante la contrarietà di quasi tutti i Comuni limitrofi - la chiusura anticipata di vasca zero. L’obiettivo è ridurre l’impatto odorigeno causato dalla presenza della frazione umida. Come abbiamo visto l’eventuale chiusura non preclude però un successivo ampliamento • Chiudendo la discarica abbiamo risolto i problemi ambientali che questa può generare FALSO ANZI ! Il problema è che in futuro, terminato l’interesse per il sito e/o terminate le post-gestioni previste per legge (30 anni), la discarica potrebbe essere di fatto abbandonata. A quel punto il Comune o altri Enti potrebbero non essere economicamente in grado di intervenire (vedi quanto successo in altre discariche sequestrate). In ogni caso occorre garantire il monitoraggio e la corretta gestione della discarica. Non si può correre questo rischio viste le dimensioni attuali (4,5 milioni di metri cubi) e i problemi già emersi di infiltrazioni di gas e percolato. Ecco cosa dobbiamo temere Non stiamo valutando l’alternativa tra un prato di campagna e una discarica da un milione di metri cubi. Possiamo valutare l’alternativa tra chiudere senza garanzie una discarica da 4,5 milioni di metri cubi con problemi di infiltrazione di gas e percolato nel sottosuolo ed invece prevedere un ultimo e conclusivo intervento all’interno della discarica stessa, mettendo in sicurezza per ulteriori vent’anni la post-gestione e garantendo la Città di Chivasso con le risorse economiche necessarie per gestirla in un futuro ancora più lontano. • In questo progetto SMC non ha rischio d’impresa E’ FALSO Il rischio di impresa è insito nella indeterminatezza dei rifiuti che SMC saprà portare agli impianti per essere trattati. Non essendo un servizio pubblico è soggetto al libero mercato. Inoltre nei primi due anni a fronte di proventi per 5/6 M€, SMC avrà i seguenti costi: 50 M€ impianti, 10 M€ costruzione discarica (vedi piano finanziario) Ci sono altre criticità nel Progetto : • • • • • • La discarica non è solo di servizio agli impianti ma c’è una quota eccessiva di rifiuti esterni C’è comunque il rischio che nonostante Wastend ci siano ulteriori ampliamenti in futuro Le risorse per la post-gestione non sono certe Non sono previste forme di trasparenza e controllo da parte della cittadinanza Un milione di metri cubi sono troppi Non c’è un legame tra l’avanzamento nella realizzazione degli impianti e l’uso della volumetria in discarica E’ VERO E per questi motivi riteniamo inaccettabile la proposta depositata in Provincia da SMC. La sfida che intendiamo raccogliere è quella di riuscire a eliminare queste criticità trasformando Wastend in una opportunità per Chivasso Non dimentichiamo infatti che oggi dire NO a Wastend vuol anche dire: • • • • • • Il fallimento di Seta Il fallimento di Chind Rinunciare ad una gestione innovativa e più economica della raccolta differenziata Rinunciare agli impianti e ai suoi 60 posti di lavoro Rinunciare alle opere di compensazione ambientale (sui Pogliani e su Chivasso) Rinunciare agli sgravi sulla tariffa rifiuti che si prevede in ulteriore aumento e alle attuali agevolazioni per gli abitanti di Pogliani Ecco allora le richieste che come amministrazione proponiamo a SMC e alla Provincia per rendere accettabile il progetto presentato.