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Diapositiva 1 - Agenzia del Demanio

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Diapositiva 1 - Agenzia del Demanio
Basilicata
26 Giugno 2015
IL DEMANIO… INCONTRA I SINDACI
TAVOLA ROTONDA
Sviluppo e Valorizzazione del
Portafoglio Immobiliare Pubblico
e concrete opportunità offerte
dall’art. 26 del D.L. 133/2014 (c.d.
decreto Sblocca Italia)
Le linee di azione dell’Agenzia del Demanio
Direttrici strategiche:
• Tutela, presidio, creazione di valore economico sociale dei beni in gestione
• Contributo alla riduzione della spesa e del debito pubblico
Azioni:
• Federalismo demaniale - Art. 56 bis del D.L. 21 giugno 2013 n. 69, accompagnamento
nel completamento
• Federalismo culturale - Art. 5 co.5 del D.Lgs 85/2010 veicolo sempre aperto finalizzato
alla valorizzazione dei beni
• Art. 26 Sblocca Italia quale strumento flessibile e innovativo rappresentante una diversa
forma di federalismo
• Valorizzazione degli immobili e supporto a politiche di sviluppo del territorio
• Alienazione / Conferimento a fondi di immobili non strumentali
• La razionalizzazione degli spazi e l’efficientamento energetico
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Federalismo demaniale
Dettaglio istanze
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Federalismo demaniale - Dettaglio istanze
Il D.lgs. n. 85/2010 ha delineato un articolato processo di individuazione e attribuzione dei beni del
demanio e del patrimonio immobiliare dello Stato agli Enti territoriali, la cui attuazione, a seconda
della tipologia dei beni trasferibili, era stata affidata a specifici DPCM che non sono stati emanati.
L’art. 56 bis del D.L. 21 giugno 2013 n. 69, convertito, in legge, con modificazioni, dall’art. 1, comma
1, L. 9 agosto 2013, n. 98, ha introdotto, al fine di agevolare l’attuazione del federalismo demaniale,
nuove procedure per il trasferimento dei beni patrimoniali disponibili gestiti dall’Agenzia del
Demanio e dei beni già in uso e non più necessari alle finalità del Ministero della Difesa, fissando al
30.11.2013 il termine per la presentazione delle istanze da parte degli Enti territoriali.
Per quanto riguarda la regione Basilicata si evidenzia che sono state inoltrate da parte degli Enti
territoriali 425 richieste di attribuzione per le quali si riporta l’attuale stato di aggiornamento.
282 accolte
Totale pareri emessi n. 424
142 non accolte
Totale pareri da emettere relativi a trattazioni complesse n. 1
Totale Decreti Direttoriali di trasferimento firmati n. 189
A fronte del mancato accoglimento sono pervenute 14 istanze di riesame, a tutt’oggi in lavorazione
presso questa Agenzia.
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Federalismo demaniale – alcuni dei beni trasferiti
Comune di Bernalda – ex acquedotto dell’ACRI.
Edificio realizzato intorno al 1920 in attuazione del
progetto
generale
per
la
costruzione
dell’Acquedotto Pugliese composto da cinque
piani, nell’ultimo dei quali era ubicato il serbatoio
pensile per l’abitato di Bernalda.
Comune di Lagonegro – Ex Carcere
Giudiziario.
Immobile realizzato nel 1910 nell’antico
giardino dell’adiacente convento di San
Francesco, su un rilevo posto al margine
occidentale del centro abitato di Lagonegro.
Comune di Potenza – Stadio Viviani
Lo stadio comunale Alfredo Viviani è un impianto sportivo
realizzato tra il 1929 e il 1934, ubicato nel centro della città e
dedicato al fondatore della locale squadra di calcio risalente
al 1919. L'attuale capienza dell'impianto è di 5.500 posti a
sedere. È stato ricostruito diverse volte, a causa delle numerose
calamità che hanno colpito la città lucana.
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Federalismo culturale
Art. 5, comma 5, D.Lgs. n. 85/2010
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Federalismo culturale – Art. 5, comma 5, del D.Lgs n. 85/2010
«Nell'ambito di specifici accordi di valorizzazione e dei conseguenti programmi e piani strategici di sviluppo culturale, definiti
ai sensi e con i contenuti di cui all‘articolo 112, comma 4, del Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio, di cui al Decreto
legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 e ss.mm.ii. lo Stato provvede, entro un anno dalla data di presentazione della domanda di
trasferimento, al trasferimento alle Regioni e agli altri enti territoriali, ai sensi dell‘articolo 54, comma 3, del citato codice, dei
beni e delle cose indicati nei suddetti accordi di valorizzazione.»
Sono esclusi dal trasferimento:
 i beni immobili appartenenti al patrimonio culturale nazionale;
 i beni immobili in uso per comprovate ed effettive finalità istituzionali alle Amministrazioni dello Stato, anche ad
ordinamento autonomo, agli enti pubblici destinatari di beni immobili dello Stato in uso governativo e alle Agenzia di cui al
D.Lgs. n. 300/1999
In attuazione delle richiamate disposizioni, gli Uffici Territoriali del Ministero dei beni e delle attività
culturali e del turismo - MiBACT, d'intesa con l'Agenzia del demanio, hanno costituito i Tavoli Tecnici
Operativi (TTO), avviando così formalmente l’iter della procedura, sulla base delle istanze inviate dagli Enti
territoriali.
Le MACRO-FASI in cui si articola il procedimento :
•
•
•
•
•
•
•
istanza dell’Ente territoriale
predisposizione da parte dell’Ente Territoriale del Programma di Valorizzazione
Istruttoria nell’ambito dei Tavoli Tecnici Operativi (TTO)
approvazione del Programma, in sede di TTO
approvazione della bozza di Accordo di valorizzazione, in sede di TTO
firma dell’Accordo, previa ricezione delle autorizzazioni
sottoscrizione dell’Atto di trasferimento, nel termine previsto dall’Accordo
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Federalismo culturale – Art. 5, comma 5, del D.Lgs n. 85/2010
OPERAZIONI IN CORSO
MELFI – EX CARCERE
Il Comune di Melfi ha richiesto l’attribuzione in proprietà dell’intero compendio ed è stato attivato il
Tavolo Tecnico Operativo presso gli Uffici Territoriali del Ministero dei Beni delle Attività Culturali e del
Turismo . Si è in attesa del programma di valorizzazione redatto dal Comune.
CHIAROMONTE - PODERE DIMOSTRATIVO
Il Comune di Chiaromonte ha richiesto l’attribuzione in proprietà dell’intero compendio al fine di
promuoverne la valorizzazione attraverso la realizzazione di una “fattoria sociale” . Tavolo Tecnico da
avviare.
BRINDISI MONTAGNA – TORRETTA GRANCIA
Il Comune di Brindisi Montagna ha richiesto l’attribuzione in proprietà del bene ed è stato attivato il
Tavolo Tecnico Operativo presso gli Uffici Territoriali del Ministero dei Beni delle Attività Culturali e del
Turismo . Si è in attesa del programma di valorizzazione redatto dal Comune.
Art. 26 del D.L. n. 133/2014
Schema procedurale e prime indicazioni operative
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Una diversa forma di Federalismo, l’Art. 26 del D.L. n. 133/2014 – La procedura A
(proposta del Comune)
Rimandando alla valutazione dell’Agenzia
del demanio, la norma fa riferimento
innanzitutto al patrimonio immobiliare
pubblico dello Stato.
Sono inclusi i beni in uso alle PPAA ed
alla Difesa non utili a fini istituzionali.
I beni che la Difesa è disposta a rilasciare
possono anche essere inseriti in un
decreto di individuazione che, per il
demanio militare, potrebbe riportare gli
elementi della sdemanializzazione.
Avvio delle conferenze dei servizi con tutte
le Amministrazioni chiamate ad esprimere un
parere o nulla osta
A
commi 1, 1-bis e 4
T0
Proposta del Comune
ambito oggettivo
patrimonio immobiliare pubblico
30 gg
Valutazione dell’Agenzia
Istruttoria e predisposizione della
documentazione.
Avvio Accordo di programma
90 gg
Fine Accordo di programma
Vendita, concessione ordinaria (DPR
296/2005) e costituzione del diritto di
superficie possono avere come controparte
anche il Comune
Vendita
Concessione
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30 gg
Ratifica Accordo
Immobili valorizzati
Costituzione diritto di superficie
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Conferimento a fondi immob.
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Una diversa forma di Federalismo, l’Art. 26 del D.L. n. 133/2014 – La procedura A
(proposta del Comune)
La norma pone l’accento sugli interventi
finalizzati alla riduzione del disagio abitativo
ovvero all’emergenza abitativa.
Ciò premesso non sono da esclude altre
tipologie di valorizzazione urbanistica (social
housing, residenza privata, commercio,
terziario, etc).
commi 1, 1-bis e 4
A
T0
Proposta del Comune
ambito oggettivo
patrimonio immobiliare pubblico
30 gg
Valutazione dell’Agenzia
SI
Priorità:
progetti di recupero a fini di edilizia residenziale
pubblica
a) edilizia residenziale sovvenzionata
b) edilizia residenziale agevolata*
c) edilizia residenziale convenzionata*
NO
Si dovrebbe trattare di una
possibilità remota o quanto
meno concordata al Tavolo
della concertazione con il
Comune
*realizzati per il tramite di privati
iniziative di autorecupero.
 di utilizzo finanziata o in corso di
finanziamento
ad es. inserimento del bene in un
piano di razionalizzazione
 di valorizzazione
ad es. bene già inserito in
intese/accordi
 di alienazione
ad esempio, bene inserito in un
bando di vendita o in un’operazione
di vendita straordinaria
Qualora la proposta si riferisse ad
immobili in uso ad altre
Amministrazioni (i.e. Difesa) è
possibile – in analogia con quanto
effettuato nell’ambito del federalismo –
chiedere formalmente a tale
Amministrazione l’effettiva esigenza di
utilizzo del bene.
Ristrutturazione ad opera dei futuri abitanti che, costituiti
in cooperativa, intervengono direttamente nelle opere di
mettendo a disposizione un monte ore lavorativo. I
Comuni disciplinano le modalità di individuazione dei
beni ed i requisiti soggettivi ed oggettivi per la
partecipazione a specifici bandii.
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In caso di diversa ipotesi:
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Art. 26 del D.L. n. 133/2014 – La procedura B (proposta Agenzia/Difesa)
Entro 30 gg l’Agenzia/Difesa può presentare
una proposta.
B
commi 2, 3 e 4
T0
Decreto di individuazione
Se non ci si avvale di tale possibilità, restano
salve le disposizioni dei precedenti commi e di
altre norme finalizzate alla valorizzazione del
patrimonio immobiliare dello Stato.
ambito oggettivo
Beni inseriti nel decreto
Il primo è stato
pubblicato il
24/12/2014
30 gg
Proposta Agenzia/Difesa
In questo breve lasso di tempo, si può
immaginare la seguente procedura
1) Avvio tavolo di concertazione con Comune
2) Condivisione ipotesi di trasformazione
3) Condivisione eventuale opportunità di un
confronto con il mercato
Avvio delle conferenze dei servizi con tutte le
Amministrazioni chiamate ad esprimere un
parere o nulla osta
Prima dell’avvio dell’accordo di
programma è ragionevole contemplare
una fase istruttoria di svolgimento di
analisi e predisposizione della
documentazione. Tale fase non deve
comunque compromettere la ratio della
norma che richiede la semplificazione ed
accelerazione di tutti i procedimenti
amministrativi
Avvio Accordo di programma
90 gg
Fine Accordo di programma
30 gg
Vendita, concessione ordinaria (DPR 296/2005) e
costituzione del diritto di superficie possono
avere come controparte anche il Comune
Ratifica Accordo
Immobili valorizzati
Vendita
Concessione
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Costituzione diritto di superficie
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Conferimento a fondi immob.
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Art. 26 del D.L. n. 133/2014 – La premialità per gli Enti territoriali
E’ attribuita agli enti territoriali che hanno contribuito, una quota parte dei
proventi, secondo modalità determinate con decreto del Ministro
dell'economia e delle finanze da adottare, limitatamente agli immobili
dell'Amministrazione della difesa, di concerto con il Ministro della difesa.
Le condizioni per il riconoscimento
della premialità sono:
1) conclusione dell’iter urbanistico
della valorizzazione
2) immissione sul mercato del bene
I criteri sinora utilizzati nell’ambito degli strumenti di valorizzazione di cui al D.L. n. 351/2001
Conclusione dell’iter urbanistico della valorizzazione, (momento in cui sono assentite le nuove destinazioni urbanistiche )
T0
Intese e/o accordi tra Agenzia del Demanio ed Ente locale finalizzati a riconfigurare gli strumenti urbanistici
T1
Conclusione dell’iter urbanistico della valorizzazione
La percentuale di premialità è basata sul tempo impiegato dall’Amministrazione per la conclusione dell’iter urbanistico della
valorizzazione. E’ contemplata l’applicazione di «bonus» connessi alla popolosità del Comune, al numero di immobili ed al loro valore.
T1 - T0
< 12 mesi
15%
12/18 mesi
13%
18/24 mesi
10%
> 24 mesi
5%
Nei casi di concessione di valorizzazione sarà riconosciuta al Comune, per l'intera durata della concessione o della locazione, un’aliquota pari al 10
per cento del relativo canone. Inoltre, il bando di concessione potrà prevedere a favore del Comune una quota pari ad una percentuale, non inferiore al
50% e non superiore al 100%, del contributo di costruzione per l'esecuzione delle opere necessarie alla riqualificazione e riconversione: tale importo
sarà corrisposto dal concessionario all'atto del rilascio o dell'efficacia del titolo abilitativo edilizio..
Le possibili novità introdotte Decreto ministeriale previsto dall’art. 26 (ancora non pubblicato)
T1 - T0
 I criteri dovrebbero seguire la ratio di quelli già consolidati
< 4/5 mesi
15%
 Premialità modulata in maniera coerente con la tempistica definita dalla norma
__/__ mesi
13%
 Il T0 (da cui calcolare il tempo per la variante) potrebbe non necessariamente essere ancorato
alla firma di una Intesa
__/__ mesi
10%
> ___ mesi
5%
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Accordi e Intese di Valorizzazione
Opportunità per il territorio
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PROGRAMMI UNITARI DI VALORIZZAZIONE DEL TERRITORIO (art. 3 ter d.l.351/2001)
I PUVaT sono finalizzati ad avviare, attuare e concludere in tempi certi un processo di gestione unitario di tutti gli
immobili pubblici presenti sul territorio in coerenza con gli indirizzi di sviluppo territoriale e con la
programmazione economica locale.
FASE DI GESTIONE DEL
PROGRAMMA
OGGETTI
STRUMENTI
SOGGETTI
FASE DI AVVIO
FASE DI ATTUAZIONE
DELLE INIZIATIVE DI
VALORIZZAZIONE
• Mef – Agenzia Demanio
• Regione, Provincia e Comune
• Amministrazioni statali
interessate
• Altri soggetti pubblici
• Mef – Agenzia Demanio
• Regione, Provincia e Comune
• Amministrazioni statali
interessate
• Altri soggetti pubblici e/o privati
• Mef – Agenzia Demanio
• Regione, Provincia e Comune
• Amministrazioni statali interessate
• Altri soggetti pubblici e/o privati
• Protocollo di Intesa ex
art. 15 L. n. 241/1990
• Struttura Unica di Attuazione
• Avvio verifica della fattibilità
tecnico –urbanistica,
economico–finanziaria e
giuridico-amministrativa delle
iniziative di valorizzazione
• Eventuale conferenza di servizi
ex art. 14bis L. n. 241/1990
(iniziative su immobili vincolati)
• Accordi di cooperazione con il
MiBACT
• Piano di alienazione e
valorizzazione immobili pubblici
ex art. 58 D.L. n. 112/2008 (L. n.
133/2008)
• Accordo di Programma ex art. 34 D.
Lgs. n. 267/2000
• Strumenti operativi di valorizzazione:
a. Veicoli di investimento immobiliare ex
art. 33 e 33bis D.L. n. 98/2011 (L. n.
111/2011)
• Immobili pubblici
• Immobili dello Stato
• Immobili oggetto di valorizzazione ai
sensi del “federalismo demaniale”
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b. Alienazione ex L. n. 311/2004
c. Concessione di valorizzazione ex art.
3bis D.L. n. 351/2001 (L. n.
410/2001)
d. Art. 26 D.L. 133/2014 misure urgenti
per la valorizzazione degli immobili
pubblici inutilizzati
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VALORIZZAZIONE IMMOBILI PUBBLICI
La valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico è attuata attraverso diversi strumenti previsti dalla
normativa vigente.
CONCESSIONE DI
VALORIZZAZIONE
Art. 3-bis, D.L. 351/2001
Art. 58, D.L. 112/2008
ALIENAZIONI
Art. 3, c. 15, D.L. 351/2001
Art. 1, c. 436-438, L 311/2004
Art. 11-quinquies, D.L.
203/2005
Art. 7, c. 1, D.L. 282/2002
Strumento innovativo attraverso cui i beni immobili statali e locali, non strumentali ai fini istituzionali,
possono essere concessi o locati a titolo oneroso fino a 50 anni, in funzione dell’equilibrio economicofinanziario dell’iniziativa, al fine di massimizzarne le potenzialità di uso economico, attraendo investimenti
privati
L’alienazione dei beni immobili pubblici può avvenire secondo diverse modalità, e in particolare:
- Invito pubblico ad offrire
- Asta pubblica
- Trattativa privata
- Procedura ristretta
CESSIONE DEL DIRITTO DI
SUPERFICIE
Art. 952 c.c.
Il proprietario può costituire il diritto di fare e mantenere al di sopra del suolo una costruzione a favore di
altri, che ne acquista la proprietà, ovvero può alienare la proprietà della costruzione già esistente,
separatamente dalla proprietà del suolo
FONDI IMMOBILIARI
INVIMIT
Art. 33, D.L. 98/2011
Creazione di un sistema integrato di fondi immobiliari, gestiti direttamente o indirettamente dalla Invimit
SGR che può, nell’ambito della propria attività: a) partecipare in fondi comuni di investimento immobiliare
chiusi, promossi da EE.TT./EE.PP. (cd “Fondi di fondi”); b) investire direttamente nell’acquisto di immobili
in locazione passiva alle PP.AA., in ottica di razionalizzazione; c) partecipare, sulla base dell’eventuale
emanazione di uno specifico decreto del MEF, a fondi titolari di diritti di concessione o d’uso su beni
indisponibili e demaniali; d) acquistare immobili di proprietà degli enti territoriali ad uso ufficio o già inseriti
in programmi di valorizzazione, recupero e sviluppo del territorio
VEICOLI SOCIETARI E
FINANZIARI
Art. 33-bis, D.L. 98/2011
Nuovi veicoli finanziari e societari costituiti con l’obiettivo di incrementare il valore economico e sociale dei
patrimoni immobiliari di proprietà dello Stato, degli enti territoriali, di altri enti pubblici e dagli enti vigilati da
questi, con l’obiettivo di accrescere l’efficienza dei processi di sviluppo e valorizzazione di detti patrimoni
pubblici
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Alienazione / Conferimento a fondi
Operazione di vendita straordinaria ex art. 11-quinquies D.L. n. 203/2005, conv. in L. n.
248/2005
a. Finalità
Perseguimento degli obiettivi di finanza pubblica attraverso la dismissione di immobili pubblici.
b. Modalità di dismissione
La vendita può avvenire ai sensi dell’art. 7 D.L. 282/2002 e dell’art. 11-quinquies D.L. 203/2005 a
trattativa privata ovvero, per gli anni 2015, 2016 e 2017, mediante procedura ristretta alla quale sono
invitati a partecipare e a presentare offerte di acquisto investitori qualificati definiti con decreto direttoriale
del MEF.
c. Patrimonio pubblico di riferimento
Immobili ad uso non prevalentemente abitativo, appartenenti alle Amministrazioni dello Stato, alle
Aziende ed Amministrazioni dello Stato ad ordinamento autonomo, alle Regioni, alle Province, ai Comuni,
alle Comunità montane, alle istituzioni universitarie, alle Camere di commercio e a tutti gli Enti Pubblici
non economici nazionali, regionali e locali, alle Amministrazioni, alle Aziende, agli Enti del Servizio
sanitario nazionale e alle Agenzie Fiscali.
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“Proposta Immobili 2015”
Finalità
Il Dipartimento del Tesoro del Ministero dell’economia e delle finanze e l’Agenzia del demanio, con il
coordinamento della Presidenza del Consiglio dei Ministri, hanno avviato il progetto “Proposta Immobili
2015” per coinvolgere attivamente gli enti territoriali e altri soggetti del settore pubblico
nell’individuazione di portafogli immobiliari di proprietà pubblica da utilizzare per operazioni di
valorizzazione e dismissione.
Obiettivi e vantaggi
Il progetto intende sostenere le potenzialità di cessione da parte degli Enti del proprio patrimonio
immobiliare, anche attraverso il supporto tecnico dell’Agenzia del demanio, con l’obiettivo di generare
risorse economiche per gli stessi da utilizzare per investimenti e per la riduzione del proprio debito.
I vantaggi per gli Enti sono:
 Accesso alle procedure di alienazione semplificate
 Supporto alla promozione dei propri immobili presso un’ampia platea di potenziali investitori
 Assistenza tecnica specialistica dalle Direzioni regionali dell’Agenzia presso le quali sono stati
attivati sportelli tecnici con il compito di gestire le proposte pervenute e prestare supporto tecnicoamministrativo ai partecipanti
Destinatari dell’invito
 Regioni, Province, Comuni capoluogo e non, con popolazione superiore a 50.000 abitanti.
 Altri Enti pubblici nazionali inseriti nel conto economico consolidato pubblicato dall’Istat.
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“Proposta Immobili 2015”
Condizioni per la candidatura
 Gli immobili da proporre devono avere le seguenti caratteristiche:
 proprietà cielo-terra
 valore indicativo all’attualità non inferiore a 1.000.000 (un milione) di euro
 preferibilmente con destinazione d’uso turistico-ricettiva, produttiva-direzionale, commerciale
 Le destinazioni d’uso residenziali (libere o di edilizia residenziale sociale), potranno essere valutate
solo in relazione a specifiche situazioni di sviluppo integrato con le altre destinazioni.
 Sono esclusi i terreni agricoli e le aree a vocazione agricola, in quanto appositamente disciplinati
dall’art. 66 del D.L. 1/2012.
Modalità di attuazione
L’invito alle candidature degli immobili, con i moduli e la relativa documentazione, è stato pubblicato il
1 aprile sui siti internet del MEF (www.dt.mef.gov.it) e dell’Agenzia del demanio (www.agenziademanio.it)
per assicurare la più ampia partecipazione possibile da parte degli Enti e delle Amministrazioni pubbliche.
A tal fine, è stata anche inviata una lettera informativa, a firma congiunta MEF/DT e Agenzia del demanio,
agli Enti destinatari dell’invito.
È stato possibile presentare proposte fino al 31 maggio 2015 attraverso l’indirizzo di posta elettronica
[email protected]
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“Proposta Immobili 2015” – Candidature pervenute
N
ENTE PROPRIETARIO
IMMOBILE
1
COMUNE DI POTENZA
“CENTRO NATASCIA” GIA’ I.P.A.I.
1 Ente
1 Immobile
Vista del fabbricato dal giardino pertinenziale
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Vista del fabbricato dal lato di ingresso
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Fondi INVIMIT SGR S.p.A. ex art. 33 D.L. n. 98/2011
Fondi ex art. 33 co. 1 D.L. n. 98/2011 (cd. “Fondo di Fondi”)
Fondo “i3-Core” (istituito con delibera del CdA del 27 febbraio 2014): investe nei cd. Fondi Obiettivo,
cioè in quote di fondi comuni di investimento immobiliari promossi o partecipati da Regioni, Province,
Comuni (anche in forma associata o consorziata) e da altri Enti Pubblici (anche non territoriali), nonché
da società interamente partecipate dai predetti Enti, al fine di valorizzare o dismettere il loro patrimonio
immobiliare.
Fondi ex art. 33 co. 8-ter D.L. n. 98/2011 (cd. “Fondi diretti”)
• Fondo “i3-Università” (istituito con delibera del CdA del 23 dicembre 2014): investe in beni immobili e
diritti reali immobiliari destinati ad edilizia universitaria, anche per uso residenziale, e degli istituti pubblici
di ricerca, ad attività di ricerca o erogazione di prestazioni di alta specializzazione, ovvero in beni
immobili convertibili a tali usi e/o in diritti reali immobiliari su tale tipologia di beni immobili.
• Fondo “i3-Stato” (di prossima istituzione): investe in immobili di proprietà statale.
• Fondo “Locazioni passive” (di prossima istituzione): investe in immobili in locazione passiva allo
Stato di proprietà di Enti Pubblici, nel duplice intento di contribuire alla riduzione del debito pubblico e di
rendere più efficiente la gestione del patrimonio in uso alla P.A. Un primo portafoglio all’esame riguarda
gli immobili di proprietà delle Province in locazione passiva al Ministero dell’Interno.
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Fondo unico per l'edilizia scolastica
Finalità del Piano
Realizzazione di interventi di ammodernamento e recupero del patrimonio scolastico esistente, anche ai
fini della messa in sicurezza degli edifici e di costruzione e completamento di nuovi edifici scolastici,
attraverso il coinvolgimento di capitali pubblici e privati;
Modalità attuative
Costituzione di uno o più fondi immobiliari ai sensi degli artt. 33 e 33-bis D.L. n. 98/2011 nei quali può
investire il Fondo i3–Core;
Forme di finanziamento degli interventi
Contribuiti del Fondo Unico per l'edilizia scolastica, assegnati dal MIUR;
Stato di avanzamento
Prossima sottoscrizione di un’Intesa Istituzionale tra Agenzia, Anci, Invimit e MIUR, in cui l’Agenzia si
impegnerà a coordinare lo sviluppo delle operazioni e a mettere a disposizione degli Enti Locali le risorse
di cui al comma 8-bis dell’art. 33 D.L. n. 98/2011, per il finanziamento degli studi di fattibilità tecnicourbanistici, amministrativo-procedurali ed economico-finanziari propedeutici alla costituzione dei fondi
immobiliari.
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Il progetto “Valore Paese – DIMORE”
VALORE PAESE DIMORE
“Valore Paese – DIMORE” è una rete di oltre 200 immobili pubblici di pregio, di cui la metà di proprietà
dello Stato e l’altra metà di EE.TT., quali ville, palazzi storici, castelli, carceri, caserme, fari, ecc., un
network di strutture ricettivo-culturali diffuso a scala nazionale, da realizzare in edifici di grande valore
storico-artistico e in siti di pregio ambientale e paesistico, allo scopo di promuovere l’eccellenza italiana –
paesaggio, arte, storia, musica, moda, design, industria creativa, enogastronomia – e potenziare l’offerta
turistico-culturale, ovvero lo sviluppo dei territori.
Attualmente nel portafoglio di “Valore Paese – Dimore” non sono inclusi beni della Basilicata; è però possibile immaginare
di allargare il portafoglio includendo nuovi beni.
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DIMORE in Basilicata – Un possibile accordo per Matera
I Sassi di Matera
Matera è al centro di un incredibile paesaggio rupestre, esempio significativo di patrimonio culturale.
I Sassi di proprietà statale sono stati dati in concessione al Comune, il quale ne ha affidato il 50% a privati e
sta procedendo alla sub-concessione della restante parte.
 1986: con la legge n° 771 si stabilì la conservazione ed il recupero dei Sassi di Matera. Il finanziamento fu
affidato al Comune di Matera e tutte le unità immobiliari Statali furono date in concessione gratuita per 99
anni allo stesso che ha coordinato gli interventi di recupero.
 1993: l’UNESCO dichiara i Sassi di Matera Patrimonio Mondiale dell’Umanità (6°sito in Italia in ordine
cronologico, il primo nel meridione).
 2014: Matera è stata designata Capitale Europea della Cultura per il 2019.
 2015: tre Borghi rurali di Matera realizzati per alloggiare gli abitanti dei Sassi dopo l’esproprio sono stati
trasferiti dallo Stato al Comune attraverso il “Federalismo Demaniale”.
Possibili accordi e intese per la creazione di un circuito “Valore Paese Matera”
In considerazione dell’attenzione che il progetto Dimore pone alla valorizzazione del patrimonio pubblico da
recuperare a fini turistico culturali, è possibile immaginare la definizione di uno specifico circuito Matera nel
cui ambito avviare, di concerto con l’Amministrazione Comunale, la Soprintendenza e le altre
amministrazioni e soggetti locali competenti, una specifica attività di promozione e tutela dei Rioni
antichi dei Sassi e più in generale dello sviluppo del territorio, anche in vista di Matera Capitale Europea
della Cultura nel 2019. In tale contesto è eventualmente possibile ipotizzare di siglare un accordo tra
Agenzia del demanio e Comune di Matera al fine di concordare il percorso di valorizzazione dei Sassi di
Matera nell’ambito di “Valore Paese – DIMORE”.
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26
DIMORE in Basilicata – Il circuito Fari, torri ed edifici costieri
Nell’ambito del progetto “Valore Paese – DIMORE” è stato
identificato il circuito “Fari torri ed edifici costieri”, secondo un
modello di lighthouse accomodation, rispettoso del paesaggio e in
linea con le identità territoriali e con la salvaguardia
dell’ecosistema ambientale, che nei contesti prescelti emerge per
assoluta bellezza e massima fragilità, che ad oggi sta
coinvolgendo molti straordinari territori costieri, prevalentemente
del sud-Italia.
LEGENDA
Beni Stato
Beni Difesa
Isola Formica Grande
Isole Tremiti
Isola del Giglio
Dal 10 giugno al 10 agosto 2015 è on-line una consult@zione
pubblica per una prima tranche di beni (11 di proprietà dello
Stato, di cui 4 proposti dal Ministero della Difesa) in vista della
successiva pubblicazione dei bandi di concessione.
Ischia
Maiori
Ustica
Isola di
Capo Rizzuto
Levanzo
Il circuito, potrebbe includere anche i beni della Basilicata che
dovessero risultare idonei all’inserimento nella rete.
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Augusta
Siracusa
27
Direzione Centrale Gestione Patrimonio Immobiliare dello Stato
PIANO DI RAZIONALIZZAZIONE
BASILICATA: SCENARIO DI RIDUZIONE
DELLA SPESA PER LOCAZIONI PASSIVE
DERIVANTE DAL PIANO DI RAZIONALIZZAZIONE
Le locazioni passive: analisi dei dati – Fonte dati Portale PA – Ratio /Sinfonia estrazione
del 31.12.2014
ITALIA
1%
 Canone complessivo
Locazioni Passive: € 665.158.199
 Canone complessivo
FIP-P1 : € 251.444.898*
ITALIA
BASILICATA
BASILICATA
1%
 Canone complessivo
Locazioni Passive € 3.871.427
 Canone complessivo
FIP-P1 € 2.237.072
ITALIA
BASILICATA
* Per gli immobili FIP/P1 i canoni sono stati calcolati al netto di quanto dovuto dagli Enti Previdenziali. L’importo complessivo è pari a circa € 327.000.000.
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3
Analisi dei risparmi annui 2014-2019 da PdR elaborati dalla DR Basilicata
ITALIA
PREVISIONE RISPARMI ANNUI PDR 2014-2019
BASILICATA
CIRCA € 120* MLN
CIRCA € 0,63 MLN
* circa 10 mln di risparmi derivano da operazioni
riguardanti recessi FIP-P1
BASILICATA
TIPOLOGIA OPERAZIONE
RISPARMI €:
 Locazioni passive meno onerose, chiusura uffici,
comodati, riduzione spazi
€ 63.035
(10%)
IMPORTO LAVORI
NECESSARI:
Non sono
necessari fondi
circa € 0,07 mln
9 operazioni
per un risparmio complessivo
pari a
€ 639.275
 Accorpamento e consegna immobili demaniali o FIP-P1/
€ 533.437
(83%)
Accordi di programma
circa € 0,7 mln
(Necessari nuovi fondi
non finanziati)
 Accorpamento e consegna immobili demaniali o FIP-P1
€ 42.803
Da verificare la necessità di
fondi per i lavori
(7%)
Accordi di programma
A G E N Z I A
(già stanziati nel Piano
Investimenti Agenzia anni precedenti)
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4
Locazioni passive e risparmi da PDR 2014-2019 - per Amministrazione centrale
Trattasi di risparmi relativi a occupazioni di amministrazioni considerate Presidi di sicurezza
Trattasi di risparmi relativi ad occupazioni di amministrazioni che hanno al loro interno taluni utilizzi considerati Presidi di sicurezza
Min. Giustizia – Dipartimento dell’Organizzazione Giudiziaria, del Personale e dei Servizi: per gli utilizzi di tale Dipartimento sono inclusi solo i canoni pagati per le locazioni passive nel Comune di Roma e Napoli
in quanto i relativi oneri sono direttamente a carico dello Stato. Per tutti gli altri uffici gli oneri sono corrisposti dai Comuni stessi alla data di settembre 2015 pertanto i relativi canoni sono stati esclusi dalla presente analisi.
FIP-P1: si segnala che nella presente analisi non sono stati presi in considerazione i canoni pagati all’attualità per gli utilizzi FIP-P1.
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5
Previsioni risparmi Dr Basilicata - dettaglio per Provincia:
PREVISIONE RISPARMI ANNUI PDR 2014-2019
9 operazioni:
CIRCA € 0,63 MLN
Provincia di POTENZA
8 operazioni - circa € 0,59 MLN
Provincia di MATERA
1 operazione - circa € 0,04 MLN
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6
Focus sui Comuni
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COMUNE DI PIGNOLA
Sindaco Gerardo Ferretti
Federalismo demaniale ex art. 56 bis D.L. 69/2013
Si è proceduto alla sottoscrizione dei decreti di trasferimento ai sensi del D.L. 69/13, e contestuale
consegna al Comune di Pignola dell’Ex compendio Militare denominato “Ex base logistica di
Rifreddo” dismesso nel 2007 dal Ministero della Difesa. Tale trasferimento ha consentito l’avvio di
un progetto di valorizzazione dell’intero compendio con cambio di destinazione d’uso per
l’ampliamento dell’offerta turistica con realizzazione di un una struttura sportiva da adibire a “campo
di Soft – Air”.
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COMUNE DI CHIAROMONTE
Sindaco Viola Valentina
Federalismo: demaniale ex art. 56 bis D.L. 69/2013 e culturale ex art. 5, comma 5 D.Lgs. 85/2010
Il compendio risalente al 1711, è stato sede, a partire dal 1907, della Regia Cattedra di Agricoltura; nel
corso del 2015 è stato dichiarato, in parte, di interesse culturale e vincolato ai sensi dell’art. 10 d.lgs
42/2004.
Il Comune di Chiaromonte ha richiesto l’attribuzione in proprietà dell’intero compendio al fine di
promuoverne la valorizzazione attraverso la realizzazione di una “fattoria sociale”, luogo in cui
l’agricoltura e la zootecnica sono utilizzate per scopi terapeutici, di riabilitazione, di inclusione sociale,
lavorativa, ricreativa ed educativa.
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COMUNE DI NOVA SIRI
Sindaco Eugenio Lucio Stigliano
Federalismo demaniale ex art. 56 bis D.L. 69/2013
Si è proceduto alla sottoscrizione del decreto di trasferimento ai sensi del D.L. 69/13, e contestuale
consegna al Comune di Nova Siri del Centro Servizi, Area soggetta a variante urbanistica avente come
obiettivo la generale riqualificazione dell’area medesima e di quelle circostanti, attraverso la
realizzazione di edifici pubblici, sistemazione a verde, parcheggi ed altre aree pubbliche scoperte, oltre
all’ampliamento della viabilità esistente.
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COMUNE DI MELFI
Sindaco Livio Valvano
Federalismo demaniale ex art. 56 bis D.L. 69/2013
Attività di trasferimento in itinere; la maggior consistenza dell’immobile verrà trasferita al Comune di Melfi
al fine di allocarvi vari uffici pubblici mentre una porzione sarà mantenuta di proprietà statale e sarà
riservata all’Agenzia delle Entrate attualmente in locazione passiva in immobile privato.
Razionalizzazioni
Il trasferimento dell’Agenzia delle Entrate presso la
porzione di immobile esclusa dal trasferimento in
favore del Comune consentirà la chiusura di una
locazione passiva di importo annuo pari ad €
122.176,31.
Federalismo culturale – Art. 5, comma 5, del D.Lgs
n. 85/2010
Per l’ex carcere di Melfi è in itinere la procedura e sono
stati la attivati Tavoli Tecnici Operativi presso gli Uffici
Territoriali del Ministero dei Beni delle Attività Culturali e
del Turismo.
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COMUNE DI BRINDISI MONTAGNA
Sindaco Nicola Allegretti
Federalismo culturale – Art. 5, comma 5, del D.Lgs n. 85/2010
Per la Torretta Grancia di Brindisi Montagna è in itinere la procedura di trasferimento ai sensi dell’art. 5
comma 5 del D. lgs 85/2010 con attivazione dei Tavoli Tecnici Operativi presso gli Uffici Territoriali del
Ministero dei Beni delle Attività Culturali e del Turismo.
La valorizzazione del compendio sarà perseguita attraverso la creazione di allestimenti museali, di
luoghi destinati alla ricettività alberghiera, di spazi per la promozione di prodotti tipici, artigianali e di aree
destinate a percorsi paesaggistici.
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COMUNE DI SCANZANO JONICO
Sindaco Salvatore Iacobellis
Valorizzazione
È in corso di stipula una concessione a titolo gratuito
in favore del Comune di Scanzano Jonico della Torre
Saracena al fine di destinare l’immobile a sede della
Protezione Civile a servizio di tutto il litorale ionico. È
previsto l’allestimento a cura del Comune stesso e
previa autorizzazione del MiBACT, di una sala
operativa per la prevenzione dei fenomeni calamitosi,
soccorso e superamento dell’emergenza e di un
centro di educazione ambientale.
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COMUNE DI BELLA
Sindaco Michele Celentano
Valorizzazione
E’ stato concluso nel corso del 2014 un complesso iter amministrativo volto alla definizione dei rapporti
tra lo Stato e il Centro per la Ricerca in Agricoltura (C.R.A) per il mantenimento sul territorio lucano di
una struttura di eccellenza per la ricerca nazionale
Il C.R.A., sorto nel 1911 per
espressa volontà del Ministro
Francesco S. Nitti, rappresenta
ancora oggi il quarto ente pubblico
di
ricerca
nazionale,
con
competenza scientifica generale nel
settore agricolo, agroindustriale,
ittico e forestale.
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COMUNE DI MATERA
Sindaco Raffaello De Ruggieri
Borgo rurale
“Picciano A”
Borgo rurale
“Agna”
Borgo rurale
“ Ve n u s i o ”
Borgo rurale
“La Martella”
Federalismo demaniale ex art. 56 bis D.L. 69/2013
Sono stati trasferiti immobili demaniali a seguito della presentazione da parte del Comune di Matera di
70 istanze. Il trasferimento renderà possibile avviare la riqualificazione di alcune aree della città, a
partire dal Borgo Venusio e dai borghi Picciano e La Martella, e di avviare al mercato altri beni.
L’operazione consentirà inoltre di completare i lavori del Piano Città che prevede per il Borgo la Martella
un investimento di oltre 5.000.000,00 di euro.
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COMUNE DI AVIGLIANO
Sindaco Vito Summa
Federalismo demaniale ex art. 56 bis D.L. 69/2013
Si procederà alla sottoscrizione dei decreti di trasferimento ai sensi del D.L. 69/13, e contestuale
consegna al Comune di Avigliano dell’Ex Istituto di Rieducazione Minorile. Tale trasferimento consentirà
l’avvio dei lavori di riqualificazione di porzione del compendio con la trasformazione in “Casa della
Salute”.
La Casa della Salute sarà realizzata recuperando una parte del complesso edilizio dell'ex carcere
minorile e concentrerà in sé una serie di servizi e attività attualmente dispersi e frammentati con
l’obiettivo di attivare una Postazione Territoriale di soccorso di secondo livello 118.
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COMUNE DI PISTICCI
Sindaco Vito di Trani
Razionalizzazioni
L’ente comunale facendosi carico degli oneri di edificazione e ristrutturazione consentirà nel corso del
2015 la riallocazione, presso immobili comunali, di n. 3 Amministrazioni statali, attualmente in locazione
passiva.
Il
presidio
dell’Arma
dei
Carabinieri sarà allocato, a
titolo gratuito, presso un
immobile
comunale
con
risparmio del canone annuo di
€
31.564,00
attualmente
corrisposto per la locazione
passiva di un immobile privato.
Gli uffici dell’Agenzia delle
Entrate saranno allocati presso
un
immobile
comunale
conseguendo una riduzione
delle
superfici
attualmente
occupate.
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Il commissariato di Pubblica
Sicurezza verrà allocato in un
immobile
comunale
con
risparmio del 15% del canone
attualmente corrisposto per la
locazione
passiva
di
un
immobile privato.
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COMUNE DI POTENZA
Sindaco Dario De Luca
Federalismo demaniale ex art. 56 bis D.L. 69/2013
Si è perfezionato il trasferimento a titolo gratuito in favore del Comune di Potenza dello “Stadio
Viviani”.
Razionalizzazioni
La Caserma Lucania, attualmente in fase di ristrutturazione, in
attuazione di un importante piano di razionalizzazione ospiterà tutte le
sedi dell’Arma dei Carabinieri nel capoluogo lucano, di cui tre
attualmente in locazione passiva ed una in uso governativo (Caserma
“Petruccelli“), con risparmio di canoni e superfici.
L’ex Biblioteca Provinciale di Potenza, bene appartenente al
Demanio Culturale, è attualmente in corso di restauro, da parte del
M.I.B.A.C.T., ed ospiterà la sede dell’Archivio di Stato di Potenza e
della Soprintendenza Archivistica per la Basilicata, attualmente
entrambe in locazione passiva.
L’immobile appartenente al Fondo Immobili Pubblici di Corso Garibaldi
in Potenza, sarà oggetto di razionalizzazione degli spazi con riduzione
di superfici da parte del Provveditorato per le OO.PP. e consegna
degli stessi alle Commissioni Tributarie di Potenza, attualmente in
locazione passiva.
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