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2 - Istituto Comprensivo Lavello 1
PER LA PROGETTAZIONE CURRICOLARE DI ISTITUTO Dott.ssa Antonella SIBIO All. 2 Documento Tecnico D.M. 139/07 Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio 18/12/2006 relativa alle competenze chiave per l’apprendimento permanente “Non si può nemmeno iniziare ad elaborare un sistema educativo senza avere chiaramente individuato quali siano le abilità e le conoscenze cui s’intende attribuire valore e quale genere di persone si miri ad ottenere alla fine del processo formativo” (H. Gardner) Indicazioni nazionali 2022 Indicazioni nazionali 2017 Il crescere insieme delle scuole e del sistema scolastico Progettazione didattica (CURRICOLO) Indicazioni nazionali 2012 Ricerca e sperimentazione Indicazioni nazionali 2007 Valutazione interna ed esterna Formazione in servizio Indicazioni Nazionali: CONDIVIDIAMO * Confinare le tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC) al mero uso del computer PROPOSTA * accomunare scienza e tecnologia (prima accezione) e prevedere un curricolo specifico per le TIC (seconda accezione) che dia loro spazio in un’ottica interdisciplinare, in relazione ai contesti didattici in cui si opera. Motivazione * Le TIC offrono un contributo di sistematicità all’apprendimento e una competenza specifica (competenza digitale = competenza chiave per l’apprendimento permanente) * Favoriscono l’integrazione dei saperi e le didattiche interdisciplinari * Possono favorire le potenzialità conoscitive e operative, e contribuire allo sviluppo delle capacità creative e di sintesi * Offrono grandi possibilità all’inclusione sociale ed all’interculturalità per il linguaggio fortemente unificante “È altrettanto importante avviare gli alunni a comprendere, anche in modo inizialmente semplice, i principi di funzionamento di apparecchiature di uso quotidiano, sulla base delle competenze “scientifiche” via via acquisite: a partire dagli schemi operativi e costruttivi dei distributori automatici fino a quelli di un computer, da un metodo di cura del corpo a una tecnica di coltivazione.” “Davvero si pensa che ci sia simmetria logica tra il distributore di caramelle (macchina monofunzionale) e il computer (macchina polifunzionale)?” Guastavigna http://www.pavonerisorse.to.it/PSTD/tecno.htm Il lavoro di gruppo Riflessione Esperienze e best practice Costruzione del curricolo verticale di tecnologia e di Tecnologie dell’informazione e della comunicazione Il modello Per il gruppo e per tutta la rete è stato predisposto un modello utilizzabile per la costruzione dei curricoli. http://share.dschola.it/rivoli1/nuoveindicazioni/Temi%20generali%20delle%20indicazioni/Propo sta%20di%20modello%20per%20curricoli.doc Che modello di scuola viene fuori * Una comunità che si assume la responsabilità - della crescita dei ragazzi - della crescita delle conoscenze - della conquista di “significati” * Una comunità curiosa e attiva - che vuole scoprire il pensiero dei ragazzi e non solo addestrarli alla conoscenza disciplinare - che trasforma l’aula-auditorio in laboratorio - che evita l’omologazione e il conformismo didattico * Una comunità che cerca di capire come far capire: Formazione continua per insegnanti ...da evitare Evita il condizionamento del “programma” da svolgere (case editrici permettendo) *Fa attenzione ai ragazzi che devono sentirsi accettati per quello che sono e che sanno *Padroneggia il modo di gestire le conoscenze degli allievi IL CURRICOLO (dalle Indicazioni) * Le Indicazioni costituiscono il quadro di riferimento per la progettazione curricolare affidata alle scuole. * La programmazione didattica dovrà essere orientata alla qualità dell’apprendimento di ciascun alunno e non ad una sequenza lineare, e necessariamente incompleta, di contenuti disciplinari. * Andranno per questo evitate le trattazioni di argomenti separate da ogni esperienza e frammentate in nozioni da memorizzare, promuovendo invece attività significative nelle quali gli strumenti e i metodi caratteristici delle discipline si sovrappongano e si intreccino tra loro. IL CURRICOLO DI ISTITUTO La maggior parte delle scuole: non ha un curricolo oppure ha un “curricolo finto” La maggior parte dei docenti: segue un suo curricolo ma non lo sa occorre uno “schema di curricolo” condiviso e scelto responsabilmente dalla comunità scolastica IL PROBLEMA …. Non e’ COSA fare Ma COME farlo, come riuscire a farlo nelle condizioni esistenti… con i testi a disposizione…. con quale e quanto impegno… seguendo quali esempi… CURRICOLO VERTICALE ASPETTI DISCIPLINARI nel rispetto ASPETTI DIDATTICI nel rispetto della Costituzione dei ragazzi delle strutture di conoscenza ASPETTI ETICI nel rispetto TRAGUARDI per lo sviluppo delle competenze OBIETTIVI di apprendimento VALUTAZIONE E CERTIFICAZIONE ASPETTI ETICI: I RAGAZZI (dalle Indicazioni) VERSO SE STESSI: ”inizia ad affrontare in autonomia e con responsabilità le situazioni di vita tipiche della propria età, riflettendo ed esprimendo la propria personalità in tutte le sue dimensioni. “Ha consapevolezza delle proprie potenzialità e dei propri limiti…” ” Ha cura e rispetto di sé, come presupposto di un sano e corretto stile di vita. “Si assume le proprie responsabilità e chiede aiuto quando si trova in difficoltà..” VERSO GLI ALTRI: “Utilizza gli strumenti di conoscenza per comprendere se stesso e gli altri, per riconoscere ed apprezzare le diverse identità e tradizioni culturali e religiose, in un’ottica di dialogo e di rispetto reciproco” .. “Collabora con gli altri per la costruzione del bene comune... “Assimila il senso e la necessità del rispetto delle regole nella convivenza civile ETICA E DIDATTICA: (dalle Indicazioni) LA SCUOLA: *Si pone come scuola formativa… *Propone situazioni e contesti stimolanti… *Promuove il senso di responsabilità *Crea condizioni favorevoli di ascolto e di espressione… *Coltiva la fantasia e il pensiero originale…. *Fornisce occasioni per… METODOLOGIA DIDATTICA (dalle Indicazioni) * Valorizza l’esperienza e le conoscenze degli alunni * Non chiede di sapere tutto, ma di fare quello che si deve bene e con significato * Favorisce l’esplorazione e la scoperta * Attua interventi adeguati nei riguardi delle diversità, * Incoraggia l’apprendimento collaborativo * Promuove la consapevolezza del proprio modo di apprendere * Realizza attività didattiche in forma di laboratorio ASPETTI ETICI: GLI INSEGNANTI E LA SCUOLA (dalle Indicazioni) VERSO LA COMPONENTE SOCIALE: Particolare cura è necessario dedicare alla formazione della classe come gruppo … La scuola perseguirà costantemente l’obiettivo di costruire un’alleanza educativa con i genitori… …promuovere la condivisione di quei valori che fanno sentire i membri della società come parte di una comunità vera e propria … La Costituzione (dalle Indicazioni) Obiettivi irrinunciabili dell’educazione alla cittadinanza sono la costruzione del senso di legalità e lo sviluppo di un’etica della responsabilità, che si realizzano nel dovere di scegliere e agire in modo consapevole e che implicano l’impegno a elaborare idee e a promuovere azioni finalizzate al miglioramento continuo del proprio contesto di vita. Accanto ai valori e alle competenze inerenti la cittadinanza, la scuola del primo ciclo include nel proprio curricolo la conoscenza della Costituzione della Repubblica italiana. Gli allievi imparano così a riconoscere e a rispettare i valori sanciti e tutelati nella Costituzione, in particolare i diritti inviolabili di ogni essere umano (articolo 2), il riconoscimento della pari dignità sociale (art. 3), il dovere di contribuire in modo concreto alla qualità della vita della società (art. 4), la libertà di religione (art. 8), le varie forme di libertà (articoli 13-21). Parte integrante dei diritti costituzionali e di cittadinanza è il diritto alla parola (articolo 21) il cui esercizio dovrà essere prioritariamente tutelato ed incoraggiato in ogni contesto scolastico. È attraverso la parola infatti che si costruiscono significati condivisi e si opera per sanare le divergenze prima che sfocino in conflitti. ASPETTI ETICI: GLI INSEGNANTI E LA SCUOLA (dalle Indicazioni) VERSO IL SISTEMA “GLOBALE” Il sistema educativo deve formare cittadini in grado di partecipare consapevolmente alla costruzione di collettività più ampie e composite, siano esse quella nazionale, quella europea, quella mondiale. Educare alla convivenza proprio attraverso la valorizzazione delle diverse identità e radici culturali di ogni studente OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO (dalle Indicazioni) *Gli obiettivi di apprendimento individuano campi del sapere conoscenze e abilità ritenuti indispensabili al fine di raggiungere i traguardi per lo sviluppo delle competenze. *Sono organizzati in nuclei tematici e definiti in relazione a periodi didattici lunghi ASPETTI DISCIPLNARI: LE SCIENZE FARE PER CAPIRE E PER PENSARE: Metodologia di indagine e spirito di ricerca attraverso l’osservazione diretta dei fenomeni Per i ragazzi: Porre domande sui fenomeni e le cose Progettare risposte sperimentali Saper parlare di quello che si fa e si capisce Usare il linguaggio della matematica Per gli insegnanti: Scegliere “casi emblematici” Valorizzare il pensiero spontaneo Accettare discussioni, dubbi, imprecisioni… Costruire strutture di pensiero trasversali Elaborare modelli comprensibili e condivisi SCIENZA E PENSIERO RAZIONALE (dalle Indicazioni) Le sue conoscenze matematiche e scientifico-tecnologiche gli consentono di analizzare dati e fatti della realtà e di verificare l'attendibilità delle analisi quantitative e statistiche proposte da altri. Il possesso di un pensiero razionale sviluppato gli consente di affrontare problemi e situazioni sulla base di elementi certi e di avere consapevolezza dei limiti delle affermazioni che riguardano questioni complesse che non si prestano a spiegazioni univoche. TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE (dalle Indicazioni I traguardi rappresentano dei riferimenti ineludibili per gli insegnanti, indicano piste culturali e didattiche da percorrere e aiutano a finalizzare l’azione educativa allo sviluppo integrale dell’allievo. Nella scuola del primo ciclo i traguardi costituiscono criteri per la valutazione delle competenze attese e, nella loro scansione temporale, sono prescrittivi ed impegnano ogni istituzione scolastica al loro raggiungimento a garanzia dell’unità del sistema nazionale e della qualità del servizio per ciascun alunno. Le scuole hanno la libertà e la responsabilità di organizzarsi e di scegliere l’itinerario più opportuno per consentire agli studenti il miglior conseguimento di tali risultati. VALUTAZIONE (dalle Indicazioni) La valutazione precede, accompagna e segue i percorsi curricolari. Assume una preminente funzione formativa, di accompagnamento dei processi di apprendimento e di stimolo al miglioramento continuo. Il Sistema Nazionale di Valutazione costruisce le prove di rilevazione degli apprendimenti con riferimento ai traguardi e agli obiettivi previsti dalle Indicazioni, promuovendo, altresì, una cultura della valutazione che scoraggi forme di addestramento esecutivo al superamento delle prove. DOCUMENTAZIONE (dalle Indicazioni) Solo a seguito di una regolare osservazione, documentazione e valutazione delle competenze è possibile la loro certificazione… Spetta all’autonomia didattica delle comunità professionali progettare percorsi per la promozione, la rilevazione e la valutazione delle competenze. TECNOLOGIA (dalle Indicazioni) *Al termine della scuola primaria: E' a conoscenza di alcuni processi di trasformazione di risorse e di consumo di energia, e del relativo impatto ambientale. *Al termine della scuola secondaria I grado: Conosce i principali processi di trasformazione di risorse o di produzione di beni e riconosce le diverse forme di energia coinvolte. Concludendo... E’ compito degli uomini del mondo di oggi, dove la tecnologia ha cambiato l’etica, dove la vulnerabilità critica della natura ha modificato la concezione dell’uomo come elemento causale del sistema delle cose, pensare una nuova etica della responsabilità, dove il potere della cultura libera da qualsiasi genere di interesse personale e politico, diventa forza per rappresentare il futuro nel presente (H.Jonas). Se si è d’accordo sull’asserzione che la cultura in questo scenario storico rappresenta una (se non la più importante) via d’uscita per la crisi della società, allora, la scuola, facendo uso del “potere del saggio” (H.Jonas), potrà insegnare a ripensare il futuro, per ri-costituire, attraverso un progetto culturale unitario e condiviso, un’identità di scuola che, valorizzando le specificità singolari, diventi riferimento per tutte le sue componenti al fine di formare persone consapevoli ed emancipate dai modelli dei soggetti virtuali, dove le tecnologie della informazione e della comunicazione diventano culture delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione: potenti mezzi cognitivi capaci di aiutare ad affrontare l’incertezza e la mutevolezza degli scenari sociali e professionali presenti e futuri. Dott.ssa Antonella SIBIO