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Epica medievale e romanzo cavalleresco - Home
L’epica cavalleresca L’epica non termina con il mondo classico, ma prosegue con l’epica medievale. Nell’epica classica gli eroi erano uomini straordinari e guerrieri coraggiosi, talvolta figli di divinità. Chi è l’eroe dell’epica nel Medioevo? Il cavaliere, che combatte per la propria patria, in difesa dei deboli o della propria religione. La Chanson de geste In Francia nascono le «Chansons de geste», cioè le «Canzoni di gesta». Le gesta sono le imprese avventurose e coraggiose compiute dai cavalieri. Sono dette «canzoni» perché erano cantate dai giullari nelle piazze e nelle feste di corte. Chanson de Roland La storia più famosa dell’epica medievale è raccontata nella «Chanson de Roland» = Canzone di Rolando (o Orlando). Rolando / Orlando Orlando è il cavaliere più famoso dell’epica medievale. È il più valoroso paladino di Carlo Magno, combatte per il suo signore e in difesa della cristianità. Infatti sacrifica la sua vita combattendo contro i “mori”, cioè gli Arabi infedeli. Nell’epica classica, accanto ai cavalieri trovavano posto anche: • Mostri e creature fantastiche; • Le divinità greche e romane. L’epica medievale è ambientata in epoca cristiana, dunque non sono presenti questi elementi. Al loro posto compaiono gli angeli cristiani e si fa sempre riferimento a Dio. Poco più tardi dell’epica, si sviluppa nel Medioevo un altro genere: il romanzo cavalleresco. La saga più famosa è sicuramente quella del ciclo arturiano, i cui protagonisti sono Re Artù, Lancillotto, Ginevra, Percival, mago Merlino e molti altri. Il romanzo cavalleresco I protagonisti del romanzo sono cavalieri, come nell’epica, ma non combattono più in difesa della religione: • Vivono incredibili avventure; • Combattono spesso per una donna; • Incontrano creature fantastiche, maghi, streghe, ecc.